Il segreto del successo internazionale di Top Gear – lo show BBC sulle automobili che vanta oltre 350 milioni di spettatori in 212 paesi – al centro di un talk al MIA, il Mercato Internazionale dell’Audiovisivo in corso a Roma tra Hotel Boscolo e Terme di Diocleziano. Top Gear è, nelle parole dello showrunner dell’edizione francese Corentin Glutron, “guardare tre adulti con lo spirito da bambini che rompono giocattoli costosi”. E, continua Ettore Paternò, che con Toro Produzioni porterà Top Gear in Italia nella primavera del 2016 (con la conduzione di Joe Bastianich, Guido Meda e un terzo personaggio ancora misterioso) “non è un programma di automobili, al 99% è intrattenimento”. Paternò ha parlato della sfida di trovare un cast di presentatori: “Top Gear è un brand famoso in tutto il mondo grazie ai suoi tre volti, e la stessa BBC si trova in difficoltà ora che li deve sostituire. E’ difficile trovare personalità comiche che abbiano una buona alchimia fra di loro e che conoscano le automobili. Noi siamo molto soddisfatti delle nostre scelte, vedrete un Joe Bastianich diverso: è sempre così serio e composto che proveremo a mostrare il suo lato vulnerabile. Guido Meda, poi, ha conquistato tutti con il suo entusiasmo sul set, e ha la credibilità giornalistica necessaria”. Glutron e Paternò si sono poi scambiati qualche complimento – “Invidio le vostre auto, avere a disposizione Ferrari e Lamborghini per uno show è un grande privilegio”, ha detto Glutron, mentre Paternò ha riconosciuto che “l’edizione francese è il miglior adattamento del mondo, è seconda solo all’originale…per ora” – e si sono dati un appuntamento giocoso al giorno della finale degli Europei di calcio 2016, per una sfida tra Top Gear Italia e Francia mettendo sul campo di calcio le automobili nazionali.