Con la macchina del tempo, e grazie a wikipedia, torniamo al 1890: era l’epoca dei cafè-chantant. E l’onda lunga arrivò anche in Italia. Proprio in quell’anno, a Napoli venne inaugurato il Salone Margherita. Otto anni dopo, anche a Roma, ma con il nome di “Teatro delle varietà”, ci fu analoga inaugurazione.
In breve tempo, il nome cambiò in “Salone Margherita”, per omaggiare Margherita di Savoia, moglie del re Umberto I.
E arriviamo alla fine del secolo scorso quando, in omaggio alla compagnia di cabaret fondata nel 1965 da Pierfrancesco Pingitore e Mario Castellacci, prese il sopravvento il nome de “Il bagaglino”.
Anni e anni di rappresentazioni teatrali e televisive, fino al 2011.
Ora, e siamo alla fine del 2014, il Salone Margherita, di proprietà della Banca d’Italia, rinasce con la gestione di Nevio Schiavoni, la Direzione Artistica di Enzo Iacchetti e la consulenza di Demo Mura. Non potevano mancare alla serata di gala di inaugurazione, svoltasi il 1 Dicembre.
Così come Pierfrancesco Pingitore che aprirà, con la sua regìa, la nuova stagione del teatro con “La grande risata”, dal 10 Dicembre. Presente tutta la compagnia: Pamela Prati, Carlo Frisi, Maurizio Martufello, Mario Zamma, Manuela Zero e lo stesso Demo Mura, che farà il verso a Matteo Renzi.
Durante la serata, tra una portata e l’altra, abbiamo rivisto molti personaggi del teatro e della televisione: tra gli altri, Lando Buzzanca, Gianfranco D’Angelo, Valeria Marini, Hoara Borselli, Lino Patruno, Gigi Miseferi, Gianni Nazzaro, Manlio Dovì, Jimmy Ghione, Roberta Beta, Fanny Cadeo, Angela Melillo, Dario Salvatori, Silvia Squizzato, Antonio Zequila, Guillermo Mariotto, Stefano Sarcinelli, il Maestro Piero Pintucci, la costumista Graziella Pera.
Alla fine, tutti a ballare sulla note di Alberto Laurenti e la sua orchestra.
La stagione 2014-2015 si presenta ricca e variegata: tra i nomi in cartellone ricordiamo Giobbe Covatta, Giovanni Baglioni, Sasà Salvaggio, Enzo Iacchetti, Demo Mura, Francesco Paolantoni. Non mancano opere liriche e burlesque. Insomma, di tutto, di più.
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