26 novembre ”The visit” di M. Night Shyamalan con Ed Oxenbould, Erica Lynne Marszalek, Kathryn Hahn - UNIVERSAL
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Ci sono solo tre regole quando vai a casa della nonna:
1) Mangia quanto vuoi.
2) Divertiti.
3) Non uscire dalla tua stanza dopo le 21.30.
Lo scrittore, regista e produttore M. Night Shyamalan (Il Sesto Senso, Signs, Unbreakable – Il Predestinato) e il produttore Jason Blum (Paranormal Activity, The Purge e il franchise Insidious) vi danno il benvenuto a The Visit distribuito da Universal Pictures.
Shyamalan torna alle sue radici con la terrificante storia di Becca (OLIVIA DEJONGE – The Sisterhood of Night) e di suo fratello Tyler (ED OXENBOULD – Alexander e la Terribile, Orribile, Abominevole ma Veramente Bruttissima Giornata), che vengono mandati a casa dei nonni, Nana (DEANNA DUNAGAN ,vincitrice del Tony Award e protagonista della serie TV “Unforgettable”) e Pop Pop (PETER MCROBBIE – Lincoln), per una vacanza di una settimana nella loro fattoria in Pennsylvania.
Quando i bambini scoprono che la coppia di anziani è coinvolta in qualcosa di profondamente inquietante, le loro possibilità di tornare a casa dalla mamma (KATHRYN HAHN – Come Ti Spaccio la Famiglia) diventano man mano più esigue.
The Visit vanta un ottimo team dietro le quinte che amalgama collaboratori consolidati di Shyamalan con dei nuovi arrivati. Sono guidati dalla direttrice della fotografia MARYSE ALBERTI (The Wrestler, Stone), lo scenografo NAAMAN MARSHALL (After Earth e A Man in the Dark di prossima uscita), il montatore LUKE CIARROCCHI (E Venne il Giorno, L’Ultimo Dominatore dell’Aria), la costumista AMY WESTCOTT (Il Cigno Nero, After Earth) e il supervisore alle musiche SUSAN JACOBS (Unbreakable – Il Predestinato, Il Lato Positivo – Silver Linings Playbook).
Shyamalan è il produttore di The Visit con la sua compagnia, la Blinding Edge Pictures, mentre Blum produce attraverso la Blumhouse Productions e MARC BIENSTOCK (Quarantena 2) si unisce al gruppo come produttore.
STEVEN SCHNEIDER (la serie “Insidious”) e ASHWIN RAJAN (Devil) sono i produttori esecutivi del thriller.
Ritorno alle Origini
Inizia “la visita”
Quando gli spettatori hanno sentito per la prima volta il nome di M. Night Shyamalan nel 1999, il pensiero correva immediatamente a Il Sesto Senso, un vero fenomeno mondiale. Da quel momento il regista ha inanellato successi, tra cui Unbreakable – Il Predestinato e Signs, ma è voluto tornare alle sue radici di cineasta indipendente e realizzare un piccolo film che si sarebbe rivolto ad un’emozione primordiale che si prova per tutta la vita: il terrore vissuto al cinema.
Per questo scrittore e regista, che annovera L’Esorcista, Lo Squalo, Psycho e Alien tra i suoi thriller preferiti in grado di far montare lentamente la paura, la realizzazione cinematografica è un processo che parte dall’interno, in cui le trame dei suoi racconti nascono dai personaggi stessi. Per questo Shyamalan è affascinato dal dramma insito nelle vite dei suoi personaggi, ed è convinto che i thriller che non abbiano una base solida drammatica non valga nemmeno la pena che siano girati. Gravita intorno a questo genere, perché apprezza il fatto che consenta una buona narrazione, permettendo alla sua suspense di essere sia cruenta che maligna.
Recentemente Shyamalan ha perso quell’intimità tipica dei film più piccoli e ha voluto lavorare su una sceneggiatura di una famiglia che si era divisa e stava cercando di trovare un modo per tornare insieme. Afferma: “Faccio uno sforzo cosciente per pensare alle mie storie in termini di coinvolgimento dei personaggi, le conseguenze delle loro azioni e delle loro relazioni.”
Il regista sentiva che questa decisione gli avrebbe dato la libertà di concentrare le sue energie principalmente sullo sviluppo della storia e dei personaggi. Shyamalan racconta che: “Un giorno, ho detto: ‘D’ora in poi faremo solo film piccoli.’ Le idee mi arrivano così, in velocità è c’è un lasso di tempo in cui hanno una valenza. Se sei preso da un grande film, che richiede tre anni, sei impegnato per un tempo semplicemente troppo lungo. Ho bisogno di scriverlo, realizzarlo e girarlo utilizzando quella stessa energia che nasce dall’idea che per me ha un senso proprio in quel momento.”
Shyamalan ha immaginato la storia di Becca e Tyler, due bambini che sono stati abbandonati dal padre quando i genitori hanno divorziato. Becca, intelligente e appassionata, è un regista dilettante che sta girando un documentario sul loro viaggio per andare a visitare i nonni materni, una coppia di anziani che non hanno mai incontrato. Lei e suo fratello minore Tyler, un’aspirante rapper che tiene a freno le sue ansie attraverso elaborati rituali ossessivo-compulsivi, salutano la mamma alla stazione ferroviaria e si tuffano nelle profondità della Pennsylvania, stato prevalentemente agricolo, per sperimentare ciò che si sono persi per tanti anni: l’incondizionato amore dei nonni. Inoltre è la loro possibilità di essere viziati e di sentirsi come qualsiasi altro nipote… e di scoprire anche perché la madre li ha tenuti lontani dai suoi genitori fino ad oggi.
Man mano che sviluppava la storia di una famiglia che stava cercando di far pace con il suo passato per andare avanti, Shyamalan si è fermamente convinto che il suo stile di ripresa avrebbe dovuto riflette il loro “viaggio” in maniera onesta e diretta. Spiegandoci la sua strategia, dice: “Il film è strutturato come un documentario in prima persona e quindi c’è un livello di veridicità che è difficile da raggiungere quando si sta scrivendo. Film come Paranormal Activity o Blair Witch Project, hanno il vantaggio che stavano riprendendo le cose spontaneamente. Sembravano autentici.”
Effettivamente l’ispirazione che Shyamalan ha tratto dalla serie Paranormal Activity, del produttore campione d’incassi Jason Blum, lo ha aiutato nel costruire The Visit. Spiega infatti: “La strategia di film è quella di far sembrare tutto come se accadesse per caso il che è impegnativo. Due dei personaggi di The Visit hanno delle telecamere, quindi abbiamo deciso di usare due diversi stili di ripresa per distinguerli tra loro.”
Dopo che il film è stato girato e montato, Shyamalan si è rivolto a Blum, il produttore dietro al successo di franchise di successo come Sinister, Insidious e The Purge, così come il citato Paranormal Activity. I due produttori erano stati in contatto per qualche tempo, infatti Blum aveva cercato per anni di collaborare con Shyamalan su un qualche progetto, e Shyamalan sapeva che Blum gli avrebbe dato il suo parere molto onestamente su questo suo film personale che aveva scritto, diretto e interamente finanziato.
Blum ha apprezzato immediatamente il mix di dramma, umorismo e paura del film e ha pensato che The Visit fosse perfetto per il suo contratto di distribuzione a lungo termine con la Universal Pictures. Il produttore rivela che una volta visto il film di Shyamalan, ha immediatamente pianificato la sua uscita nelle sale come inevitabile passo successivo: “Ho visto quasi tutti i film di paura degli ultimi dieci anni e quindi è difficile spaventarmi. Ho trovato The Visit semplicemente terrificante, ma non era solo meravigliosamente inquietante, Night è riuscito a realizzare un film che è anche incredibilmente divertente. Questa è una rarità già nello stile dei film e una cosa estremamente difficile da realizzare per i film di genere.”
Il produttore ha apprezzato la determinazione che il suo collega ha dimostrato per così lungo tempo, e crede che il suo lavoro come curatore e promotore di film più piccoli sia pensare costantemente a come affrontare i film in modo diverso. Blum nota: “C’è una tendenza a Hollywood a credere, ‘Se un film innovativo è un successo, facciamone subito un’altro uguale.’ Sono da tempo convinto che si dovrebbe fare l’esatto contrario. Night ci ha portato questo in stile finto film-documentario che ha delle inquadrature volutamente eleganti, e sono rimasto colpito dal fatto che si sia ispirato ad alcuni dei miei film preferiti, come Shining e Psycho.”
Blum ribadisce che è interessato solo a collaborazioni con registi che hanno scommesso su se stessi e hanno deciso di non conformarsi al sistema: “E’ stato veramente un onore lavorare con un regista come Night su The Visit. Lui costruisce la paura su ciò che non vedi e che sta proprio dietro l’angolo. I momenti di paura che Night ti dà in questo film sono apparentemente semplici; prima culla lo spettatore in un senso di sicurezza e protezione con la premessa, in cui ci si immedesima facilmente, di due bambini in visita ai nonni per una settimana per recuperare il tempo perduto, e poi ti ritrovi in qualcosa di così terrificante e originale.”
Marc Bienstock, che negli ultimi due decenni ha lavorato come produttore nel genere thriller, si unisce, per la prima volta, a Shyamalan e Blum per realizzare un film. Il produttore spiega come le riprese di The Visit siano state volutamente asciutte e a basso costo: “Abbiamo parlato di vantaggi di un piccolo budget, che sono libertà e collaborazione. Night è un uomo dalla mentalità aperta, con una chiaro obiettivo, così è stato subito d’accordo. Abbiamo anche girato il film in ordine cronologico, che non è la norma.”
Mentre si prepara a vedere il film finalmente sul grande schermo, Shyamalan dice che non ha sentito questa eccitazione da anni e che è orgoglioso del suo lavoro: “The Visit è organizzato in modo molto peculiare, cosa che lo rende eccitante ma anche pericoloso. Il personaggio principale è una regista di 15 anni che crede nel potere del cinema. E’ come se fossi io tornato bambino che mi chiedo se credo nella magia del cinema”.
Incontriamo la Famiglia
La Scelta dei Protagonisti
Con un budget produttivo piuttosto modesto e un cast principale di solo cinque persone, l’ultimo film di Shyamalan sembra piuttosto una piece teatrale intima… tanto di guadagnato per ricavare la tensione dal cast e guardare come il terrore si dipana sui volti degli spettatori.
Quando è arrivato il momento di scegliere i suoi attori, insieme al direttore del casting Douglas Aibel, i due sono stati molto minuziosi nelle loro selezioni. Lo scrittore / regista spiega la sua logica nella scelta degli interpreti: “Il cast è stato scelto con in mente la purezza, perché i personaggi sono stati scritti sempre con questa purezza in mente. Ho scelto persone provenienti da tutto il mondo per recitare in questo film. Quando abbiamo fatto la prima lettura, mi sono reso conto che questa potrebbe essere la mia ensemble di attori preferita. E’ come se queste fossero le persone per cui ho scritto la sceneggiatura.
Per interpretare il ruolo della regista in erba, Becca, Shyamalan ha scelto l’attrice australiana Olivia DeJonge, che per molti anni ha stupito gli spettatori del suo Paese natale. La giovane interprete racconta di cosa l’abbia attratta nel ruolo: “The Visit è una storia così cruda che ti tiene sempre sul filo. Io e mia madre stavamo leggendo la sceneggiatura e arrivati alla fine eravamo con il fiatone…è così pazza e incredibile.”
Uno dei motivi per cui Shyamalan l’ha voluta per la parte, era chela DeJongee il suo personaggio condividono un profondo amore per il cinema. “Sia Becca che io abbiamo un interesse per il cinema.” -ha dice- “Mi piace fare corti, ne ho fatti un sacco a scuola. Inoltre lei è anche complessa e realistica, che è qualcosa di molto raro, ha dei valori e una morale, così ho potuto sentirla mia.”
La DeJongeha apprezzato il fatto che il suo regista fosse disposto a permetterle di contribuire al personaggio che aveva scritto in modo così approfondito. “E’ stata una manna dal cielo poter sviluppare Becca insieme a Night. Lui non ha solo una fantasia sfrenata, ma gli si può parlare perché ha una mente molto aperta. Praticamente lui è Becca, così abbiamo potuto rielaborare insieme parti dello script, difficili da rendere per me. Ci ha aiutato a sviluppare i personaggi e le loro relazioni, assicurandosi che dessimo il meglio per il successo di questo film .”
Dato che la madre è uno spirito libero e va a ruota libera, Becca, dopo il divorzio dei genitori, ha dovuto crescere in fretta e diventare una figura materna per Tyler. Discutendo delle dinamiche familiarila DeJongesottolinea: “Becca e Tyler si danno la colpa per l’abbandono del padre; pensano entrambi di aver fatto qualcosa di sbagliato, o di non esser stati abbastanza buoni per farlo restare. Hanno dei problemi a venire a patti con il fatto che non sia colpa loro.”
Questa insicurezza rende la visita di Becca dai nonni ancora più importante per l’adolescente. “Becca è una figura genitoriale di riferimento per Tyler, ma allo stesso tempo vorrebbe una famiglia completa.” -continua l’attrice- “Ama sua madre, il fratello e i nonni e vorrebbe che tutti fossero una grande famiglia felice. Proviene da un posto genuino ed è questo che la rende un personaggio così speciale.”
Il suo compagno di viaggio, l’australiano Ed Oxenbould, noto al pubblico internazionale per il suo ruolo da protagonista nella commedia per famiglie Alexander e la Terribile, Orribile, Abominevole ma Veramente Bruttissima Giornata, è stato chiamato a bordo per il ruolo del fratello minore di Becca, Tyler. Oxenbould spiega perché era così entusiasta di far parte di questo gruppo di attori: “Quello che mi ha fatto impazzire di The Visit era la scrittura. La sceneggiatura è divertente, drammatica, ricca di suspense e paurosa. E’ una grande storia e il finale è stupefacente.”
Ha anche apprezzato che il suo personaggio non fosse un banale ragazzino messo li come spalla comica per fornire facili momenti di paura al pubblico. Il fratello più giovane è affetto da tendenze ossessivo-compulsive molto limitanti, che sono diventate ancora più debilitanti da quando il padre li ha abbandonati. Dice Oxenbould: “Tyler è un ragazzo bello e sensibile, ma da quando il padre se ne è andato, ha qualche problema. Diventa duro e esce fuori dal suo guscio con la personalità da ‘T-Diamond’ [noto rapper americano – N.d.A.].”
A dispetto dei suoi disturbi ossessivi, Tyler, piuttosto che il suo alter ego ‘T-Diamond’, è molto divertente nel film. Oxenbould conferma che il regista lo ha aiutato moltissimo mentre si preparava, suggerendogli di trarre ispirazione da alcuni dei primi film di quelle che oggi sono delle superstar: “Night mi ha dato qualche titolo di film da guardare con delle scene che mi avrebbero potuto aiutare. Ho visto L’Impero del Sole, con Christian Bale; aveva una recitazione molto audace sin da giovane. Ogni sera ho riletto la sceneggiatura con i miei genitori analizzandone tutti gli aspetti.”
Però non è che sia stata tutta recitazione profonda. Oxenbould racconta: “C’è una scena in cui Tyler passa alla sua personalità ‘T-Diamond’ e dovevo rappare piuttosto pesantemente solo che non riuscivo a trattenere le risate. Sono sicuro che anche Night se la stava ridendo sotto i baffi dietro al monitor.”
Fortunatamente non è stato affatto difficile per Oxenbould ela DeJongeentrare nei personaggi e comportarsi come fratelli che si prendono cura l’uno dell’altro e si fanno dispetti a vicenda. Sulla sua partner, il giovane attore dice: “Olivia è fantastica e andiamo d’accordo proprio come fratello e sorella. La sua recitazione è incredibile, è come Night, nel senso che può essere davvero seria, ma è sempre pronta a divertirsi un po’.”
Questa atmosfera rilassata sul set ha aiutato Oxenbould ela DeJongea legare… giusto in tempo per poi inoltrarsi, con i loro personaggi, in meandri ben più oscuri. Parlando del ‘fratello cinematografico’,la DeJongedice: “Tyler è un personaggio pazzo, e le sue espressioni, insieme alle sue battute, lo rendono divertente. Allo stesso tempo è ossessionato dai germi e ogni volta utilizza la sua personalità da rapper per difendersi. In realtà è come ogni altro ragazzo di 12 anni, ama la mamma e la sorella. Per quanto si sforzi di mettere su queste barriere, è una persona sensibile nel suo intimo.”
Le loro interazioni portano fino a una delle scene più potenti di The Visit: quando Tyler ribalta la sceneggiatura su Becca e la fa sedere di fronte alla cinepresa per intervistarla.La DeJonge torna con la mente a quel giorno così emozionante: “Emotivamente la scena più difficile è stata l’intervista finale di Becca per il suo documentario, quando lei è arrabbiata con Tyler. Lui riesce a farle dire qualcosa che non ha mai detto a nessuno prima, qualcosa di estremamente emotivo. Questa è stata una delle scene più difficili da fare per me, ma penso che sia venuta bene.”
Man mano che Becca e Tyler continuano ad avvicinarsi, il terrore della storia viene fuori; loro dovranno fare i conti con il comportamento sempre più strano di Nana e Pop Pop, impersonati brillantemente da Deanna Dunagan (vincitrice del Tony) e Peter McRobbie (abile caratterista scozzese). Oxenbould è restato così colpito dall’esperienza dell’attore che ne ha ascoltato tutti i suggerimenti sulla recitazione, che da ora in poi farà suoi. Il ragazzo, dice: “Deanna e Peter ti inchiodano in ogni scena in cui sono presenti. I loro personaggi sono veramente inquietanti.”
Benché sia una veterana del cinema e del teatro, la Dunaganammette candidamente di aver avuto qualche esitazione prima di accettare di leggere la sceneggiatura per il ruolo di Nana. Spiega di come è rimasta coinvolta in The Visit: “Il mio agente mi ha chiamato e mi ha detto che avevo un provino per impersonare una nonna. Non ero interessata a fare la nonna, ma una volta mi ha detto che era per M. Night Shyamalan, ho accettato subito. Se si guarda attraverso tutta la sua produzione cinematografica, si vede che ha una fantasia incredibile.”
Quando ha incontrato il regista e lo ha sentito descrivere la sua visione del film e dell’arco narrativo del suo personaggio, si è resa conto che non avrebbe avuto bisogno di preoccuparsi. “Nana ha dei segreti e non è quello che sembra.” –rivelala Dunagan-“Non è esattamente la dolce nonnina che si vede all’inizio. Lei ha una forza che non si vede.”
Come i suoi colleghi l’attrice ha apprezzato che Shyamalan sia rimasto aperto alle sue idee per tutta la realizzazione. “Night è un buon ascoltatore.” -osservala Dunagan-“Era collaborativo quando si trattava di discutere quello che avremmo rivelato con il personaggio, come anche quando si trattava di rigirare una scena in vari modi diversi. Quindi è stata una sfida costante creare questo personaggio che ha mutava man mano che procedeva la sceneggiatura.”
Fortunatamente per il cast e la troupe i giorni bui passati dai loro personaggi sono stati alleviati dalla leggerezza che c’era sul set.La Dunaganriassume come è stato lavorare con il loro capo: “Passare una giornata con M. Night Shyamalan è come stare un giorno al sole. Trasudava calore e tutto il gruppo lo assorbiva e lo restituiva agli altri. Non ho mai lavorato con nessun altro più gioioso e felice di fare cinema. Era esuberante e riconoscente con i suoi attori.”
Dei suoi due nipoti, Nana si avvicina di più a Becca durante il corso della loro settimana insieme. Anche se iniziano bene, stando in cucina insieme dove preparano colazioni abbondanti e una quantità apparentemente infinita di biscotti, il loro rapporto si deteriora quando Becca le chiede di intervistarla e cerca di scoprire perché sua madre ha smesso di parlare con i suoi nonni.
Condividendo il processo di sviluppo del suo personaggio,la Dunagandice: “La mia scena preferita, e anche la più difficile, è stata l’intervista con mia nipote, Becca. Nana è molto felice ed eccitata per l’intervista, perché non è mai stata ripresa prima, eppure Nana, in realtà, non rivela nulla durante l’intervista. Risponde a un paio di domande tipo, ‘Qual è il tuo colore preferito?’ o ‘Qual è il tuo animale preferito?’, ma in modo civettuolo e affettato, godendosi il suo momento. Ma quando Becca le chiede della madre, l’intervista diventa molto reale e inquietante per entrambe.”
Ritrarre un personaggio che oscilla tra una profonda tenerezza e accenni di una profonda psicosi, è stato, certamente, esaltante perla Dunagan. Lasfida di ritrarre Nana in modo diverso durante tutte le riprese, è stata la benvenuta. Ricorda: “E’ interessante perché, anche se ha scritto il film, Night ha imparato a conoscere il personaggio man mano che lo sviluppavamo, proprio come me del resto. Abbiamo girato più riprese di ogni scena per provare diverse personalità di Nana. Questo ha permesso a Night di avere diverse opzioni da utilizzare durante il montaggio finale del film.”
Il fedele marito di Nana, noto a Becca e Tyler solo come Pop Pop, riesce difficilmente a contenere la sua grande emozione per avere gli amati nipoti finalmente tra le sue braccia. Interpretato da McRobbie, che ha costruito la sua pluridecennale carriera come caratterista, per scelta, il ruolo è uno studio sui contrasti. Spiega l’attore: “Pop Pop ha queste convinzioni sul mondo, che non necessariamente corrispondono a ciò che gli altri vedono come la realtà. Il suo comportamento può essere descritto come, un outsider, un uomo bizzarro o un pazzo, ma all’interno del suo mondo interiore, sai che tutto quello che fa, dice e pensa ha una sua logica.”
McRobbie ha apprezzato di avere lo sceneggiatore sempre facilmente accessibile sul set. Lodando lo stile di Shyamalan, dice: “Non è il solito genere di scrittura fatta in corsa. Il mio personaggio è bizzarro, così le sue motivazioni devono essere chiare e aveva bisogno di essere umanizzato. Non poteva essere semplicemente quest’uomo fuori dagli schemi. Anche se stai impersonando un mostro, devi trovare la sua umanità.” –riflette- “Le scene più truculente sono quelle che trovo più facile da affrontare. Quando il contenuto emotivo è così profondo e inconscio, allora devi impegnarti al massimo e questo fa si che il lavoro sia più comprensibile.”
Facendo eco alla Dunagan, McRobbie ha trovato rilassante che il regista gli permettesse un tale margine di manovra nella loro interpretazione delle sue direttive. Questa libertà è stata particolarmente utile per avere ancora qualcosa da dare durante il terzo atto di The Visit, quando Nana e Pop Pop rivelano il lato più oscuro della loro personalità. Dice McRobbie: “Lavorare in modo collaborativo con Night è stata una gioia, perché era sempre pronto ad ascoltare ciò che portavamo al tavolo; come pure ha creato una sorta di attrito proprio per creare altre idee. Questo è il processo che mi interessa, è quello che mi fa apprezzare questo lavoro.”
Tuto il cast concorda sul fatto che sono stati guidati da un regista che ammette candidamente di sentirsi ancora un bambino in fondo al cuore. Shyamalan ama gli spaventi tanto o più di chiunque altro coinvolto nella produzione. McRobbie lo elogia dicendo: “Quello che mi piace come attore, è il suo senso dell’umorismo, il suo senso del gioco, e gli piace. Avere qualcuno che ti dirige che ha sia il senso dell’umorismo, che un senso di gioia in quello che sta facendo, è un dono incredibile. C’erano un sacco di risate sul set che mettevano tutti a proprio agio.”
Pop Pop è un personaggio molto più interiorizzato di sua moglie che è estroversa, e McRobbie pensa che il suo personaggio senta il bisogno di moderare il comportamento della moglie e di essere suo punto d’equilibrio.”
Dato che entrambi dovevano raggiungere luoghi molto oscuri della loro psiche,la Dunaganha chiesto il supporto di McRobbie e viceversa. Lei afferma: “Pop Pop è devoto a Nana e si prende sempre cura di lei. Vuole fare sempre ciò che la rende felice. E’ un uomo interessante e complesso, proprio come lei è una donna interessante e complessa. Sta cercando di darle la settimana più felice della sua vita e questo è il suo unico obiettivo.”
Riflettendo sulla capacità del cast di appoggiarsi l’un l’altro durante la produzione,la DeJongedice: “Becca gestisce così tante emozioni mentre tenta di mantenere una forte personalità per il fratello e cerca di tenere unita la famiglia che desidera. Cercare di gestire tre o quattro emozioni in appena un paio di righe è molto difficile, ma lavorare con Night, Deanna, Peter ed Ed ha contribuito a rendere più facile interpretarle.”
Al quartetto iniziale degli attori si unisce Kathryn Hahn, che interpreta la madre di Becca e Tyler, nelle scene chiave. Conosciuta per il suo lavoro in commedie brillanti quali Come Ti Spaccio la Famiglia, Nudi e Felici e I Sogni Segreti di Walter Mitty, la Hahn fa parte di quel pugno di attori comici che non hanno paura di spingersi oltre. Ha scoperto che questo suo coraggio può tornare utile quando si trattava di gestire alcune delle scene terrificanti di The Visit.
Raffigurare una madre che passa da una cauta eccitazione per i suoi figli che finalmente incontrano i nonni, al puro terrore per ciò che sta accadendo lontano dal suo controllo, si è rivelato veramente impegnativo per l’attrice. Eppurela Hahnha fronteggiato un sfida peculiare che i suoi colleghi non hanno avuto. Ci spiega: “La maggior parte delle mie scene erano durante una chiamata Skype, girate giorni o settimane dopo che i ragazzi avevano girato le loro. E’ stato difficile; ho cercato di essere presente per vedere le loro scene fuori dall’inquadratura, in modo che potessi ricordarne i ritmi, perché poi dovevo abbinare perfettamente i miei tempi quando sarebbe toccato a me. E’ stata una bella sfida di recitazione: ascoltare la loro parte preregistrata con un auricolare nell’orecchio e poi cercare di rispondere con la stessa precisa tempistica… ma come se fossi li e ripeterla ogni volta. E’ stato difficile, ma così follemente esaltante.”
Anche l’attrice si unisce al coro dell’intero cast circa l’elemento più terribile dell’intera produzione: le temperature glaciali. Quando gli è stato chiesto cosa fosse stato più impegnativo,la Hahnridendo: “Oltre al freddo? Mi ricordo che guidavo la mia auto a nolo in una tempesta di neve per andare dal mio albergo all’ufficio di produzione che era completamente perso e isolato. Ero in un oceano di bianco, così freddo che la mia bottiglietta d’acqua si era congelata sul cruscotto. Questo ha sicuramente contribuito a creare un senso di urgenza, terrore e impotenza che ha aiutato a creare l’atmosfera.”
Eppure ammette che sfidare il gelo è valso assolutamente la pena. “Mi sono piaciute particolarmente le prove con Night e i ragazzi per creare la storia di questi tre insieme. Questo è il mio ‘posto felice’ come attore, beh… questo e la bella mente di Night. Ho amato ogni secondo di questa esperienza, sembrava che stessimo provando una piece teatrale.”
In ruoli di contorno in The Visit ci sono CELIA KEENAN-BOLGER nelle vesti di Stacey, un’amica preoccupata di Nana e Pop Pop che arriva alla fattoria per esprimere la sua frustrazione sui recenti avvenimenti; SAMUEL STRICKLEN come il macchinista del treno che è il destinatario dei rap di incoraggiamento di ‘T-Diamond’ e PATCH DARRAGH nei panni del Dr. Sam, un medico della casa di cura dove la coppia di anziani fa volontariato.
Blum osserva che anche per i ruoli di contorno del film, le decisioni dello scrittore / regista sono state strategiche e precise: “Night ha questo tocco delicato quando si tratta di scegliere l’attore ideale per un ruolo specifico. E’ in grado di scegliere un talento straordinario in grado di dare vita alle sue parole e trasportare il pubblico nei personaggi.”
Fotografare il Terrore
Progettare e Girare
Visto che Shyamalan ci è cresciuto, ed ha ancora una casa lì, non è affatto una sorpresa che il set di The Visit sia l’inquietante, isolata e bucolica Pennsylvania. Il produttore Bienstock spiega la logica sottesa: “Night ama la sua città natale e ambienta tutti i suoi film a Philadelphia, perché la ama.”
Da maniaco dello storyboarder, Shyamalan ha accuratamente progettato The Visit dal punto di vista di Becca, facendo si che il film iniziasse con ‘Sto facendo un film sulla mia famiglia’ e diventasse poi ‘Che cosa ho scoperto?’. Aggiunge: “Becca ha un grande occhio e un cuore puro, così vede il bello del mondo. Il suo essere una regista è la molla che spinge il suo personaggio e il film stesso diventa una sua estensione.”
Il suo occhio per la perfezione si è rivelato prezioso, perché era fondamentale per lo sceneggiatore / regista che le scene fossero orchestrate in un certo modo per provocare terrore nello spettatore. Una di queste componenti era girare in ordine cronologico, in modo che gli stessi attori scoprissero i loro personaggi man mano che la paura saliva nella sceneggiatura. Bienstock ci racconta di questo impegno per l’autenticità: “The Visit è girato in formato documentario e Night è stato specifico su come dovesse apparire un documentario, migliorandolo soltanto un pochino. In effetti il 99% di questo film è ‘quello che vedi è quello che c’è’, non c’è né computer graphic, né effetti speciali.
Naaman Marshall, che è stato supervisore alla scenografia su blockbuster come Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie, fa il suo debutto come scenografo con The Visit. Ci racconta della tavolozza che lo ha ispirato: “I colori sono una parte fondamentale della narrazione in questo film. Night e io abbiamo avuto l’idea di dare ai ragazzi sempre dei colori vivaci e a tutto il resto toni tenui, perché i ragazzi rappresentano l’energia nel film. Siamo stati in grado di lavorare con i decoratori del set per assicurarci che la casa fosse piena di colori monotoni e con i costumisti per avere un tocco di colore nei costumi dei ragazzi.”
Naturalmente quando è arrivato il momento per Nana di inseguire i bambini sotto la casa, Marshall e Shyamalan non potevano mettere gli attori veramente sotto una casa, quindi era giunto il momento di creare un set per quelle scene. Lo scenografo spiega: “C’è una parte fondamentale del film, quando i ragazzi iniziano a rendersi conto che c’è proprio qualcosa che non va in Nana, che si svolge in uno spazio dove si può solo stare carponi. Avevamo bisogno di uno spazio sotto la casa che fosse abbastanza invitante per i bambini per giocare, ma anche un luogo in cui ci si poteva sentire persi.”
La direttrice della fotografia, Maryse Alberti, che è una leggenda nel campo dei documentari ma anche riconosciuta in quello cinematografico con successi come The Wrestler, ha dato alla fotografia un aspetto documentaristico, per far sì che gli spettatori capissero la paura e il terrore che Becca e Tyler stavano provando, mentre giravano il loro film. Oxenbould spiega: “Tutto è girato con camere a mano, perché è un documentario. Tutto il film è intelligentemente pianificato.”
Gli spazi stretti voluti da Shyamalan, Alberti e Marshall hanno amplificato la paura.La DeJongeci racconta una scena particolarmente impegnativa: “Sia fisicamente che emotivamente, la scena più difficile per me è stata quella con Deanna nella camera da letto. E’ stato difficile gestire tutto quello che stava succedendo.”
McRobbie si meraviglia delle decisioni creative: “Il film è girato da telecamere brandite a mano. Così ho pensato a come il tuo comportamento cambia quando qualcuno ti sta riprendendo. Questo è stato il primo piccolo strato di pittura che ho steso sulla tela.”
Una delle differenze rispetto alla post-produzione tradizionale, è che The Visit non avrebbe avuto una sua colonna sonora. Per anni, Shyamalan avrebbe voluto fare un film senza commento musicale e sentiva che questa sarebbe stata la sua migliore occasione. Come per tutto quello che il pubblico vede, anche in questo caso sentono solo quello che Becca e Tyler registrano da soli, una colonna sonora non avrebbe avuto senso per questo thriller. “Sentivo che l’intensità che volevo, non sarebbe stata raggiunta con una colonna sonora.” -afferma il regista- “Gli effetti sonori sono il commento musicale e sono progettati per tenervi sulle spine.”
Il montatore Luca Ciarrocchi è il primo ad ammettere che la mancanza di colonna sonora è stata una sfida: “E’ stato interessante immaginare come spostarsi da una scena alla successiva senza un commento musicale.” –dice- “Abbiamo imparato che affidiamo moltissimo alla musica per trasmettere al pubblico come dovrebbero sentirsi. Di solito se quello che vedono non è in grado di interessarli, lì si può facilmente attrarre con la musica. Ma noi non abbiamo avuto il lusso di poter dire: ‘Manda un po’ di musica inquietante’.” Questo non significa, tuttavia, che i suoni ambientali non siano spettacolari.
Grazie a una team stellare per il suono, che comprende il supervisione al montaggio sonoro SKIP LIEVSAY, DAVID J. SCHWARTZ al missaggio, gli editor per gli effetti sonori WYATT SPRAGUE e LARRY ZIPF, l’assistente al suono CALEB TOWNSEND e l’ingegnere del missaggio DAN TIMMONS, il regista è stato in grado di catturare ogni scricchiolio e ogni apertura di porta della casa di Nana e Pop Pop. L’aggiunta di una traccia audio altrettanto inquietante dal poliedrico supervisore musicale Susan Jacobs, ha completato l’obiettivo di un film senza colonna sonora.
Quando si è trattato dei costumi, Amy Westcott, costumista nota per il suo splendido e impressionante lavoro in Il Cigno Nero ed “Entourage” della HBO, ha supervisionato la squadra del guardaroba. Shyamalan voleva che il simbolismo, per il quale è ben noto, si estendesse anche ai costumi. “I bambini indossano colori primari per rappresentare la loro forza vitale in contrasto con la neve dei campi,” –dice- “mentre i nonni sono limitati a toni grigi e marroni. Amy e io volevamo dimostrare che la loro forza vitale fosse in pericolo e spaventare il pubblico come lo sono Becca e Tyler.”
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Con la produzione a posto, il cast e la troupe si sono messi a riflettere sulla loro esperienze con The Visit. Nonostante le ore passate in un spazio ristretto, strisciando nella vecchia fattoria di notte e scappando al buio in preda al terrore, si ricorderanno della gioia nella realizzazione… e le tante risate. Forse è meglio che l’attore che interpreta la documentarista del film abbia l’ultima parola. Conclude cosìla DeJonge: “Si possono tranquillamente sentire le risate di Night ovunque; sai che hai fatto un buon lavoro quando senti la risata di Night.”
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La Universal Picturespresenta una produzione Blinding Edge Pictures/Blumhouse, un film M. Night Shyamalan: The Visit, interpretato da Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie e Kathryn Hahn. Il casting è di Douglas Aibel e il supervisore musicale è Susan Jacobs. I costumi sono di Amy Westcott e il film è montato da Luca Ciarrocchi. Le scenografie di The Visit sono di Naaman Marshall e la direzione della fotografia è di Maryse Alberti. I produttori esecutivi del thriller sono: Steven Schneider e Ashwin Rajan; il film è prodotto da M. Night Shyamalan, Jason Blum e Marc Bienstock. The Visit è scritto e diretto da M. Night Shyamalan. © 2015 Universal Studios. www.stayinyourroom.com
IL CAST
OLIVIA DEJONGE’s (Becca) a 8 anni ha avuto la prima occasione per recitare come voce fuori campo per la radio di una primaria catena di prodotti hardware. Da allorala DeJonge è diventata una delle voci radiofoniche più ricercate con più di 40 spot.
Nel 2010 alla DeJonge è stato offerto il ruolo di protagonista nel cortometraggio di Maziar Lahooti Good Pretender con cui si è aggiudicata il 24° WA Screen Award come miglior attrice. Inoltre è stata nominata nel 2011 al Samsung Australian Academy of Cinema and Television Arts Award come miglior giovane attore.
Nel 2012 la DeJongesi è assicurata un ruolo da protagonista nel film statunitense The Sisterhood of Night con Georgie Henley e Laura Fraser. Nel 2014, dopo una ricerca effettuata in tutto il mondo, è stata scelta per il ruolo di protagonista in The Visit.
Più di recente Olivia DeJonge ha finito di girare la serie televisiva australiana della ABC Hiding, diretta da Shawn Seet, al fianco di James Stewart e Jacqueline McKenzie.
ED OXENBOULD (Tyler) si è rapidamente affermato come un giovane attore emergente avendo già lavorato con rinomati registi e pluripremiati attori, così. questo ragazzo australiano, si è costruito un curriculum impressionante per la sua giovane età.
Oxenbould ha iniziato immediatamente a ricevere riconoscimenti per il suo lavoro. Nel 2012 harecitato nel cortometraggio australiano Julian, in cui interpretava il protagonista. Ha ricevuto una nomination per l’Australian Academy of Cinema and Television Arts Award come miglior giovane attore. Poco dopo Oxenbould ha ottenuto il ruolo di David Vickers nella serie australiana “Puberty Blues” e anche quello di co-protagonista al fianco di Sam Worthington in Paper Planes, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel 2014.
Nel 2013 Oxenbould è stato scelto come protagonista per l’adattamento Disney dell’amatissimo libro per bambini di Judith Viorst e Ray Cruz Alexander e la terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissima giornata; in cui ha recitato al fianco di Steve Carell e Jennifer Garner per la regia di Miguel Arteta. Il film ha incassato oltre 100 milioni di dollari ai box office di tutto il mondo.
Nel suo tempo libero, Oxenbould ama cucinare e vorrebbe frequentare una scuola culinaria.
DEANNA DUNAGAN (Nana) è un’attrice, già vincitrice del Tony Award, nota soprattutto per il ruolo di Violet, la matriarca divora pillole di una famiglia dell’Oklahoma, in “I Segreti di Osage County” la piece teatrale, vincitrice del Premio Pulitzer, della Steppenwolf Theatre Company che è stata rappresentata da Chicago a Broadway, fino al National Theatre di Londra e al Sydney Theatre Company in Australia. Per la sua performancela Dunagan ha anche vinto il Drama Desk, l’Outer Critics Circle, il Drama League, il Theatre World e un Jeff Award nonché la nomination al London Evening Standard e all’Olivier. Ha anche ricevuto il premio Leading Lady della Sarah Siddons Society.
Per le sue rappresentazioni teatrali a Chicago, la città dove vive, la Dunagansi è aggiudicata tre Jeff Award, tre After Dark Award e una Artisan Award per diversi ruoli come la Clairedi “Un Equlibrio Delicato”, l’Abbie di “Desiderio Sotto gli Olmi”, zia Julia in “I Morti” di James Joyce e Margaret in “Anello di Sangue”.
In televisione Deanna Dunagan è apparsa come guest-star in: “House of Cards” di Netflix, “Private Practice”, “Law & Order”, “Cold Case”, “Ugly Betty”, “Psych” e “Detroit 1-8-7”; inoltre ha avuto dei ruoli ricorrenti in “Unforgettable”e “Prison Break”; è stata anche protagonista della trasposizione del libro di Mitch Albom “Have a Little Faith” per la serie “Hallmark Hall of Fame” [una produzione che dagli anni '50 cura le trasposizione di tutti i grandi classici della letteratura - NdA] della ABC ed era una della protagonista dell’episodio pilota di “The Big D” perla CBS.
La sua filmografia include: Lontano da Isaiah, con Jessica Lange; Running con Billy Crystal; A Faccia Nuda con Roger Moore e The Cherokee Word for Water.
Originaria del Texas,la Dunaganha conseguito una laurea in musica presso l’Università del Texas un master in arti teatrali alla Trinity. Ha viaggiato molto e vissuto per diversi anni all’estero, a Évreux in Francia e a San Miguel de Allende in Messico. E’ una grande appassionata di baseball e football americano.
PETER MCROBBIE (Pop Pop) è apparso in 12 produzioni di Broadway e circa 50 film, tra cui: I Segreti di Brokeback Mountain, L’Imbroglio, World Trade Center, Lincoln, Vizio di Forma e il prossimo film di Steven Spielberg Il Ponte delle Spie.
In televisione, McRobbie è meglio conosciuto per il suo ruolo come giudice Walter Bradley in “Law & Order: Special Victims Unit”. Le sue più recenti partecipazioni comprendono “Boardwalk Empire”, “Elementary”, “Believe”, “The Good Wife”, “DareDevil” e il flm TV di prossima uscita perla HBO“Confirmation”. E’ profondamente grato a M. Night Shyamalan.
KATHRYN HAHN (Mamma) è diventata una delle attrici più ricercate di Hollywood, con una carriera di ruoli memorabili, grazie alla sua versatilità sia nella commedia che nel genere drammatico.
La Hahnera in Tutto Può Accadere a Hollywood di Peter Bogdanovich, con Imogen Poots, Owen Wilson e Jennifer Aniston. Recentemente ha partecipato a Captain Fantastic di Matt Ross insieme a Viggo Mortensen.
La Hahnè attualmente impegnata in “Transparent” la serie di grande successo prodotta da Amazon e realizzata da Jill Soloway che ha appena ricevuto una nomination ai Primetime Emmy Award per la serie più sorprendente e ha vinto il Golden Globe 2015 come migliore serie televisiva – commedia o musical. La seconda stagione di “Transparent” andrà in onda dal 4 dicembre 2015.
Kathryn Hahn è apparsa da poco come protagonista femminile accanto a Steve Coogan, nella prima stagione della commedia dark di Showtime “Happyish”. Era la moglie di Coogan, un uomo che deve fronteggiare la sua inutilità lavorativa dopo che la sua agenzia di pubblicità è stata assorbita.
La Hahnrecentemente è apparsa in The D Train, presentato in anteprima al Sundance Film Festival e quindi distribuito dalla IFC Films; nel film di fantascienza di Brad Bird Tomorrowland – Il Mondo di Domani, con George Clooney, distribuito da Disney e nella commedia familiare, basata sul romanzo di Jonathan Tropper, This Is Where I Leave You di Shawn Levy, distribuito da Warner Bros. In precedenza la Hahn ha recitato: accanto a Jason Bateman nel suo lungometraggio d’esordio alla regia, Bad Words, per Focus Features; nella I Sogni Segreti di Walter Mitty, interpretato e diretto da Ben Stiller e nella commedia di successo Come Ti Spaccio la Famiglia, con Jennifer Aniston e Jason Sudeikis. La Hahn ha anche interpretato il film di Jill Soloway Afternoon Delight, presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2013 che le valse una nomination ai Gotham Award come miglior attore emergente.
Tra i film più importanti dell’attrice, ricordiamo Fratellastri a 40 Anni, in cui impersonava la scandalosa e divertente fiamma di John C. Reilly e Revolutionary Road, in cui era la vicina di casa di Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. I suoi altri crediti cinematografici includono: Nudi e Felici, Quell’Idiota di Nostro Fratello, Come Lo Sai?, La Concessionaria Più Pazza d’America, Mimzy – Il segreto dell’Universo, L’Amore Non Va in Vacanza, Dietro l’Angolo e Anchorman: La leggenda di Ron Burgundy.
I recenti lavori televisivi della Hahn comprendono una serie di apparizioni come guest star nella fortunata serie della NBC “Parks and Recreation” e “The Newsroom” e “Girls” della HBO. I suoi ruoli precedenti l’hanno vista in “Crossing Jordan”, “Four Kings”, “Hung – Ragazzo Squillo” e “Free Agents” della NBC. Ha anche prestato la sua voce per varie serie animate: “Chozen” di FX, “Bob’s Burgers” e “American Dad!” della Fox.
La Hahnha fatto il suo debutto a Broadway nella commedia “Boeing-Boeing” insieme a Bradley Whitford, Gina Gershon, Mary McCormack, Christine Baranski e Mark Rylance. “Boeing-Boeing” ha vinto il Tony 2008 come miglior revival di una commedia.
Non estranea al palcoscenico teatrale, la Hahnha recitato anche in “Strada Sbarrata” all’Ahmanson Theatre e all’Huntington Theatre Company, “Ten Unknowns”, sempre all’Huntington Theatre Company; “Sogno di una notte di mezza estate”, “Chaucer in Rome” e “Camino Real” al Williamstown Main Stage e “Hedda Gabler” al Williamstown Theatre Festival e al Bay Street Theater.
La Hahnha conseguito la laurea presso la Northwestern Universitye un master in belle arti alla Yale School of Drama, dove è apparsa sul palco in “Otello” e “Gli Uccelli”.
I REALIZZATORI
Scrittore, regista e produttore, M. NIGHT SHYAMALAN (Sceneggiatore / Regista / Produttore) ha catturato l’attenzione del pubblico di tutto il mondo per quasi due decenni, dando vita a film che hanno incassato più di 2 miliardi di dollari in tutto il mondo.
Shyamalan ha fatto la sua prima incursione televisiva con “Wayward Pines” di cui è stato produttore esecutivo e regista del pilot che è andato in onda nel maggio del 2015. L’attesissima serie di 10 episodi, un vero evento, è basata sull’omonimo best-seller a cui Shyamalan ha dato vita, ed è andata in anteprima su FOX contemporaneamente in più di 125 paesi. “Wayward Pines” è diventato così il più grande debutto globale contemporaneo (al cinema nello stesso giorno di trasmissione in streaming) della storia della FOX. La serie ha come protagonista Matt Dillon (candidato all’Oscar) nelle vesti di un agente dei servizi segreti in missione per ritrovare due agenti federali dispersi nella bucolica cittadina di Wayward Pines in Idaho. Oltre a Dillon, il cast stellare include: l’attrice Melissa Leo, già vincitrice dell’Oscar e del Primetime Emmy Award, il candidato all’Oscar Terrence Howard, Juliette Lewis, anche lei candidata all’Oscar e al Primetime Emmy, Carla Gugino e Toby Jones.
Shyamalan ha iniziato a fare film sin da giovane nella sua città natale vicino a Philadelphia e, a 16 anni, aveva già realizzato 45 cortometraggi. Dopo aver finito il liceo, ha frequentato la New YorkUniversity’s NYU Tisch School of the Arts per studiare cinema. Durante il suo ultimo anno alla NYU, Shyamalan ha scritto Praying With Anger, una sceneggiatura semiautobiografica su uno studente dagli Stati Uniti che va in India e si ritrova come uno straniero in patria. Il film è stato presentato al Toronto International Film Festival, insieme a Le Iene e Ballroom – Gara di Ballo. Negli anni seguenti Shyamalan ha scritto Stuart Little – Un Topolino in Gamba per la Columbia Pictures e ha completato il suo primo lungometraggio mainstream, Ad Occhi Aperti, un film sulla ricerca della fede da parte di un ragazzo.
Nel 1999 Il Sesto Senso, interpretato da Bruce Willis, gli ha dato fama mondiale diventando così uno dei più ricercati giovani registi di Hollywood. Il Sesto Senso, uno dei film di maggior incasso di tutti i tempi, ha ricevuto un totale di sei nomination agli Oscar, tra cui Miglior Film, Miglior Regista e Miglior Sceneggiatura Originale.
Shyamalan ha collaborato con Willis di nuovo nel 2000 per il film Unbreakable – Il Predestinato, al fianco di Samuel L. Jackson. Un film in anticipo sui tempi, Unbreakable è diventato un cult della cultura underground nel corso degli anni. Shyamalan è tornato nuovamente sul tema di un uomo che mette in discussione la sua fede nel 2002, con il grande successo di incassi Signs, interpretato da Mel Gibson e Joaquin Phoenix.
Nel 2004 è uscito The Village, con Bryce Dallas Howard e Joaquin Phoenix. Il film è uno spaccato di una comunità isolata e della minaccia che la affligge: delle misteriose creature che vivono nella foresta circostante. Nel suo film successivo, Lady in the Water, Shyamalan ha esplorato il mondo soprannaturale di una favola oscura. Nel 2008 Shyamalan ha scritto, diretto e prodotto E Venne il Giorno, interpretato da Mark Wahlberg. Il film segue le gesta di un uomo e della sua famiglia mentre cercano di fuggire da un disastro naturale inspiegabile. I suoi ultimi film sono: L’Ultimo Dominatore dell’Aria, prima incursione di Shyamalan nell’intrattenimento per la famiglia e After Earth, un storia padre-figlio a sfondo fantascientifico, interpretata da Will Smith e Jaden Smith.
Shyamalan sta ora lavorando al suo nuovo thriller: He lives in Pennsylvania.
Produttore candidato all’Oscar e vincitore del Primetime Emmy Award JASON BLUM (Produttore) è il fondatore e Direttore Generale della Blumhouse Productions, una società di produzione multimediale che ha sperimentato un nuovo modello di produzione cinematografica: film di alta qualità con un micro-budget. Blumhouse ha un accordo di prima scelta con la Universal Pictures e ha dato vita a progetti altamente redditizi come Paranormal Activity, The Purge, Insidious e i franchise di Sinister e Ouija, che hanno incassato più di 1,4 miliardi di dollari a livello mondiale. Il modello di Blumhouse è iniziato con il primo Paranormal Activity, che è stato realizzato con 15.000 dollari e ha incassato una cifra vicino ai 200 milioni in tutto il mondo, il che lo ha reso il film più redditizio della storia di Hollywood.
Tra i progetti che hanno fruttato vari premi alla Blumhouse, ci sono Whiplash e The Normal Heart.
BH Tilt è una nuova etichetta della società dedicata a film sia di Blumhouse che di altri realizzatori, che saranno rilasciati su più piattaforme, sfruttando così nuove strategie di distribuzione. Il prossimo è The Green Inferno di Eli Roth in uscita a livello nazionale il 25 settembre.
I progetti televisivi di Blumhouse sono: “The Jinx: The Life and Death of Robert Durst” (HBO), “Ascension” (Syfy), “Eye Candy” (MTV) e “South of Hell” (WEtv).La Blumhouseè stata anche produttore esecutivo di “Stranded” per Syfy e “The River” perla ABC.
Blumhouse ha anche prodotto una serie di eventi live, tra cui “The Blumhouse of Horrors”, un’esperienza in una casa infestata nel cuore del centro di Los Angeles; “The Purge: Fear the Night”, un evento live ispirato i retroscena del film e “The Purge: Breakout” una coinvolgente esperienza di gioco in cui si deve fuggire in stile “Escape Room”.
Prima di fondare la Blumhouse, Blum era co-responsabile del reparto acquisizioni e co-produzioni alla Miramax Films di New York. Lì è stato determinante per l’acquisizione di oltre 50 film, tra cui The Others, Smoke Signals, A Walk on the Moon – Complice la Luna e La Casa del Sì.
I crediti di Blum includono anche The Reader – A Voce Alta, per il quale Kate Winslet ha vinto un Oscar; Gli Occhi della Vita, andato in onda su HBO e con cui Uma Thurman ha ottenuto un Golden Globe e Amleto, interpretato da Ethan Hawke, Bill Murray, Sam Shepard e Kyle MacLachlan.
Blum ha iniziato la sua carriera come direttore di produzione della Malaparte Theater Company, che è stata fondata da Ethan Hawke.
Con oltre 20 anni di esperienza nel cinema e nei media, MARC BIENSTOCK (Produttore) si riunirà a M. Night Shyamalan per produrre Split. Di recente Bienstock ha prodotto November Criminals di Sacha Gervasi perla Sony Pictures / Lotus Entertainment, interpretato da Chloë Grace Moretz e Ansel Elgort.
Bienstock funge anche da consulente produttore esecutivo perla Blumhouse Television, come anche perla WWE Films.Bienstock gestisce la produzione progetti cinematografici e televisivi di qualità per entrambe le aziende.
Dal 2010 al 2013 Bienstock è stato anche consulente produttore esecutivo perla Lionsgate Films.Alla Lionsgate Bienstock è stato determinante nel lancio della Guerilla Films, la divisione a budget ridotto della Lionsgate, che ha prodotto e distribuito sei film in quel breve arco temporale.
Ancora prima Marc Bienstock era il vice presidente senior della produzione per la società di produzione indipendente e vendite all’estero Lightning Entertainment. Ha gestito tutte le attività creative e di produzione per le divisoni cinema e televisione della società. Durante il suo mandato di 10 anni alla Lightning, Bienstock ha prodotto film e serie televisive in Messico, Canada, Asia, Europa e negli Stati Uniti.
Tra gli altri crediti come produttore troviamo: The Remaining (Sony / Affirm); Cate McCall – Il Confine della Verità (Sunrise), interpretato da Kate Beckinsale e Nick Nolte; Nurse – L’Infermiera (Lionsgate); School Dance (Lionsgate) interpretato da Mike Epps e Kevin Hart; Quarantena 2 (Sony); Preacher’s Kid (Warner Bros.); Pathology (MGM / Lakeshore) e il franchise di Sex Crimes (ScreenGems).
Bienstock ha iniziato la sua carriera come regista di video musicali e spot commerciali dopo essersi laureato alla Tisch School of the Arts dell’università di New York nel 1987. Haanche diretto due film per la televisione, Il Tarlo del Sospetto e Occhi Indiscreti, prima di dedicarsi alla produzione nel 1998.
Ex critico cinematografico, laureato in filosofia e studi sul cinema all’Università di Harvard, alla New York University e all’Università di Londra, STEVEN SCHNEIDER (Produttore Esecutivo) ha rapidamente scalato la vetta di Hollywood come uno dei post produttori più in voga e più ricercati nel settore “dark”.
Dopo aver pubblicato numerosi libri sull’horror e sulla produzione cinematografica mondiale, tra cui il best seller internazionale “1.001 film da vedere prima di morire” (attualmente alla sua nona edizione e tradotto in oltre 20 lingue), Schneider si è trasferito a Los Angeles nel 2003 per iniziare una carriera nella produzione. Sulla scia dell’enorme successo del 2009 di Paranormal Activity, un film che ha trovato e ha contribuito a distribuire sul grande schermo, Schneider ha accumulato una lista impressionante di produzioni cinematografiche e prodotti televisivi realizzati con i migliori registi. Le sue produzioni includono: Insidious (2010), L’Altra Faccia del Diavolo (2012), e il secondo, terzo e quarto capitolo di Paranormal Activity (2010-2012), tutti film dell’orrore con un budget infinitesimale che hanno stabilito nuovi record al box office sia a livello nazionale che mondiale. E’ stato anche un dei produttori di The Bay di Barry Levinson, Le Streghe di Salem di Rob Zombie, Oltre i Confini del Male – Insidious 2 di James Wan, I Bambini di Cold Rock di Pascal Laugier e Il Segnato di Christopher Landon.
Nel 2013 Schneider ha prodotto Sex Tape – Finiti in Rete di Bernard Rose. Inoltre ora sta lavorando su diversi progetti di alto profilo, come: un nuova rivisitazione di Cimitero Vivente (Paramount), il remake di Mr. Vendetta (Warner Bros.) e quello di Fenomeni Paranormali Incontrollabili (Universal) e Amped (Summit). E’ stato anche produttore esecutivo per la serie ABC di Steven Spielberg programmata in prima serata “The River”, che ha debuttato nel 2012.
Tra le sue altre pubblicazioni sul cinema ricordiamo: “Horror Film and Psychoanalysis: Freud’s Worst Nightmare” (Cambridge University Press), “Horror International” (Wayne State University Press), “100 European Horror Films” (British Film Institute), “New Hollywood Violence” (Manchester University Press), “Dark Thoughts: Philosophic Reflections on Cinematic Horror” (Scarecrow Press) and “Underground U.S.A.: Filmmaking Beyond the Hollywood Canon” (Wallflower Press).
Sin dal 2008, ASHWIN RAJAN (Produttore Esecutivo) è stato presidente alla produzione perla Blinding Edge Pictures, la società di produzione dello scrittore / regista M. Night Shyamalan.
Lo scorso anno Rajan è stato il produttore esecutivo della serie-evento per la televisione “Wayward Pines”, che ha debuttato su Fox il 14 maggio scorso. “Wayward Pines” è tratta dal best-seller “Pines” di Blake Crouch. L’attesissima serie-evento, di 10 episodi, ha debuttato contemporaneamente in più di 125 paesi; questo è stato il più grande lancio contemporaneo per una serie chela FOXabbia mai fatto ed è stato lo show più visto dell’estate. La serie ha come protagonista Matt Dillon (candidato all’Oscar) nelle vesti di un agente dei servizi segreti in missione per ritrovare due agenti federali dispersi nella bucolica cittadina di Wayward Pines in Idaho. Oltre a Dillon, il cast stellare include: l’attrice Melissa Leo, già vincitrice dell’Oscar e del Primetime Emmy Award, il candidato all’Oscar Terrence Howard, Juliette Lewis, anche lei candidata all’Oscar e al Primetime Emmy, Carla Gugino e Toby Jones.
Gli altri film di Rajan includono la co-produzione After Earth, una storia sul rapporto padre-figlio ambientata su sfondo fantascientifico, diretta da Shyamalan, e interpretata da Will e Jaden Smith. Rajan ha anche co-prodotto Devil, un thriller-horror distribuito dalla Universal nel 2010. Devil era tratto da una storia originale di Shyamalan, sceneggiata da Brian Nelson e diretta da John Erick Dowdle.
Rajan è cresciuto a Mahopac, stato di New York, e ha frequentatola Johns HopkinsUniversity dove si è laureato in economia e gestione delle imprese. Prima di entrare nella Blinding Edge Pictures, Rajan era un agente alla United Talent Agency dove rappresentava registi, attori e musicisti. Attualmente risiede nell’area di Philadelpia.
MARYSE ALBERTI (Direttore della Fotografia) è un’artista fotografica francese, nonché direttrice della fotografia, già vincitrice di vari premi, che ha lavorato su una serie di progetti di alto profilo.
Altri due altri film recente conclusi dell’Alberti, usciranno questo autunno: Freeheld della Lionsgate, con Julianne Moore, Ellen Page e Steve Carell, il prossimo 2 ottobre, e Creed di Ryan Coogler, in uscita il 25 novembre, una sorta di reboot del franchise di Rocky, con Sylvester Stallone e Michael B. Jordan.
Divisa tra la passione per la fotografia statica e quella per la direzione fotografica per il cinema, la Albertiha girato il documentario di Michael Apted proprio su questo argomento, Bending the Light, presentato al Camerimage International Film Festival del 2014.
I crediti della Alberti comprendono West of Memphisdi Amy Berg, un’apprezzata esplorazione della storia dei famigerati Tre di West Memphis, presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2012 e il film del 2010 Stone, interpretato da Robert De Niro e Edward Norton.
Nel 2008 la Albertiha ricevuto l’Independent Spirit Award per la Migliore Fotografiaper il suo lavoro su film candidato all’Oscar The Wrestler di Darren Aronofsky. La Alberti ha ricevuto elogi per il suo incredibile risultato sui due film del regista Todd Haynes Poison e Velvet Goldmine, e per il grande successo del drammatico Happiness di Todd Solondz, regista provocatore e indipendente. Per Velvet Goldminela Alberti ha ottenuto il suo primo Independent Spirit Award perla Migliore Fotografia.
La Albertiha curato la fotografia di diversi documentari, molto apprezzati, realizzati insieme al produttore / regista Alex Gibney, con cui collabora da lungo tempo, tra cui We Steal Secrets: The Story of WikiLeaks; The Armstrong Lie, selezionato ufficialmente al Toronto International Film Festival del 2013 e Casino Jack and the United States of Money. Il lavoro documentaristico della Alberti con Gibney include anche i film: History of the Eagles Part One; Client 9: The Rise and Fall of Eliot Spitzer, Gonzo: The Life and Work of Dr. Hunter S. Thompson e Taxi to the Dark Side, che ha vinto l’Oscar nel 2008 Oscar come miglior documentario.
Nel 2006 la Alberti, alla prima collaborazione con Gibney, ha ricevuto una candidatura all’Oscar per il miglior documentario con Enron: The Smartest Guys in the Room. Nello stesso anno la Alberti ha ricevuto il prestigioso Kodak Vision Award e una nomination ai Primetime Emmy per la miglior fotografia dal vivo per la produzione HBO All Aboard! Rosie’s Family Cruise. Nel 2004 si è invece guadagnata una nomination agli Independent Spirit Award per la migliore fotografia su I Giochi dei Grandi, diretto da John Curran.
Il lavoro della Alberti è stato premiato anche con “Excellence in Cinematography Documentary” al Sundance Film Festival per Crumb nel 1995 e per H-2 Worker nel 1990.
Maryse Alberti arrivò a New York a metà degli anni ‘70 e girò gli Stati Uniti in autostop per alcuni anni. Ha iniziato la carriera di fotografa quando è tornata a New York City con la rivista ‘New York Rocker’, fotografando artisti come Lou Reed, Iggy Pop e Frank Zappa. A metà degli anni ’80la Albertiha iniziato a lavorare sui set cinematografici, prima come fotografo di scena, poi come direttore della fotografia, sia per i film che per i documentari.
La Alberticontinua anche il suo percorso artistico molto personale sia fotografico che video con mostre nelle gallerie di New York e Los Angeles. In questi ultimi anni ha lavorato con artisti come Laurie Anderson e Pierre Huyghe.La Albertivive a New York con il marito e il figlio ed è rappresentata dalla Dattner Dispoto & Associates (DDA).
Come nipote dello scenografo Thomas E. Sanders, NAAMAN MARSHALL (Scenografo) è sui set fin da bambino. Ha iniziato la sua carriera affinando il suo mestiere di modellista per film di successo come Pirati dei Caraibi – La Maledizione del Forziere Fantasma, Serenity, Batman Begins e Collateral, forte di queste esperienze ha iniziato la sua crescita lungo il percorso dei vari comparti artistici. Dopo aver prestato servizio come supervisore alla scenografia per grandi successi hollywooddiani, tra cui Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie e Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e importanti produzioni indipendenti come il thriller noir Lo Sciacallo – Nightcrawler, Marshall è diventato scenografo con The Visit. Attualmente è impegnato nella realizzazione del nuovo thriller del regista Fede Alvarez A Man in the Dark, prodotto da Sam Raimi e Rob Tapert.
La direzione artistica di Marshall per lo scenografo Nathan Crowley, gli è valsa un Art Directors Guild (ADG) Award per Il Cavaliere Oscuro, e la nomination per Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno e The Prestige. Da allora ha ottenuto altre due nomination agli ADG: una per il suo lavoro con lo scenografo James Chinlund su Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie, e l’altra con lo scenografo Kevin Kavanaugh per Lo Sciacallo – Nightcrawler.
Olltre al suo lavoro sui lungometraggi, Marshall ha recentemente lavorato alla prossima serie di fantascienza della HBO “Westworld”, diretta da Jonathan Nolan e interpretata da Anthony Hopkins e Ed Harris, che è attesa come uno degli eventi più importanti della TV via cavo per il 2016.
Nato a Long Beach in California, Marshall è cresciuto a San Luis Obispo, dove attualmente risiede con la moglie e le sue due figlie.
The Visit è il quarto film di LUKE CIARROCCHI (Montaggio) come montatore del regista M. Night Shyamalan. Cresciuto in un sobborgo di Philadelphia, Ciarrocchi ha seguito la sua passione di sempre per le arti visive, che lo ha portato a completare il Foundation Program in arte presso la Temple University prima della laurea del 2007 in cinema. Dopo una prima esperienza in sala di montaggio in E Venne il Giorno di Shyamalan, Ciarrocchi ha lavorato come apprendista montatore su L’Ultimo Dominatore dell’Aria nel 2009. Ha quindi lavorato come assistente al montaggio in After Earth nel 2013, supervisionando alla realizzazione degli animatic e a centinaia di effetti speciali di tracciatura che servivano poi nel montaggio di quelli definitivi, molto più complessi, del film. Nel corso di questi film Ciarrocchi ha stabilito una relazione creativa continuativa con Shyamalan, e The Visit è il primo lungometraggio in cui Ciarrocchi funge da montatore principale.
Nel 2010 AMY WESTCOTT (Costumista) ha disegnato i costumi per Il Cigno Nero, grande successo di critica diretto da Darren Aronofsky, per il quale ha ricevuto una nomination al BAFTA Award e ha vinto il premio della Costume Designers Guild (CDG).
Nel 2008 la Westcottha lavorato con Mickey Rourke nel film, candidato all’Oscar, The Wrestler, di Aronofsky, per il quale ha ricevuto un’altra delle sue cinque nomination ai CDG.
Altri lavori importanti della Westcott includono: After Earth di M. Night Shyamalan (2013), Smart People di Noam Murro (2008), Il Calamaro e la Balena di Noah Baumbach (2005), Lo Sciacallo – Nightcrawler di Dan Gilroy (2014), e The Family Fang di Jason Bateman che è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival di quest’anno.
—The Visit—