16 dicembre ”Irrational man” di Woody Allen con Emma Stone e Joaquin Phoenix WB
La produzione
In tutta la sua carriera Woody Allen ha mostrato di subire il fascino della filosofia. Messa alla berlina in saggi comici come, “My Philosophy”, in commedie come “Death Knocks” e “God” e in film come LOVE AND DEATH per poi esplorare più seriamente problemi filosofici come nei film CRIMINI E MISFATTI e MATCH POINT. “Già da quando ero molto giovane e per chissà quale motivo, sono sempre stato attratto da ciò che la gente chiama ‘le grandi domande’” dice. “Nel mio lavoro sono diventate soggetto sul quale scherzare nel caso di commedie, oppure motivo di confronto nel caso di film drammatici”.
Il suo precoce interesse alla filosofia è scaturito dalla visione dei film di Ingmar Bergman. “Hanno avuto una grande presa su di me”, dice. “A quel tempo non avevo ancora letto Nietzsche o Kierkegaard, filosofi molto amati da Bergman, ma quei film mi hanno fatto scattare la molla. Ero affascinato dai suoi film e dalle questioni contenute in essi e dai problemi che affrontavano. E più tardi nel corso degli anni, ho letto un bel po’ di libri di filosofia e sono riuscito a capire con maggiore chiarezza da chi era stato influenzato e quale idee aveva messo in scena. Sono cresciuto divertendomi a leggere filosofi, comparandoli e capendo come si sfidassero e smentissero l’un l’altro nei loro approcci contrastanti verso domande senza risposta”.
Il profondo interesse di Allen verso la filosofia è risultato essenziale per il suo lavoro, ispirandolo ad usare numerosi libri seri sull’argomento nei suoi film. “Non credo di aver scritto o portato in scena alcunché di originale dal punto di vista filosofico—sono soltanto il semplice prodotto dei filosofi che ho avuto modo di leggere. Penso che la maggior parte della gente possa affermare che ci siano temi filosofici coerenti in quasi tutti i film che ho realizzato nel corso degli anni. Ma queste sono solo frutto delle mie ossessioni, incentrate su problemi a cui la maggior parte degli uomini pensa da sempre. Provo interesse per realtà depresse che si annidano in me. In realtà si annidano in ogni artista o pensatore in tutti i sensi, ma io le affronto dal mio personale punto di vista”.
I temi oscuri sono quelli ai quali Allen fa ritorno regolarmente nei suoi film. Questo caso appare ovvio in storie squallide come MATCH POINT, ma anche le sue storie più leggere contengono sempre un certo tocco di temi dark. IRRATIONAL MAN è una storia che esprime un crudo punto di vista della visione del mondo di Woody Allen.
Abe Lucas (Joaquin Phoenix) è un professore di filosofia che ha smarrito la strada. I suoi studi sui grandi pensatori non lo rendono felice—ha perso la fede nella sua vocazione e la speranza nel futuro. “Abe è un uomo che ha sempre provato a fare cose positive nella vita”, dice Phoenix. “Ha preso parte ad azioni politiche e viaggiato nei luoghi dove erano avvenute catastrofi naturali, cercando di aiutare le persone coinvolte. Ma gli sono successe cose terribili e dopo un po’ inizia a sentire che qualunque cosa faccia non abbia importanza. E se una volta si divertiva ad insegnare, ora ha la sensazione che pochi tra i suoi studenti si trasformeranno in maniera significativa da quello che apprendono in classe. La maggior parte di essi vivrà una vita ordinaria e non esaminerà mai la propria vita una volta passato l’esame”, dice Allen: “Ciò che succede a Abe è che la bruttezza e il dolore dell’esistenza e le debolezze della gente lo hanno logorato. Crede di essere un totale fallimento perché non è mai stato capace di lasciare il segno. Ha scritto numerose pagine erudite stimolando gli altri professori e gli studenti alla discussione. Ma ha raggiunto un punto in cui di tutto ciò non gliene importa più nulla”.
La reputazione di Abe di pensatore controverso con una vita tragica alle spalle, lo precede al suo arrivo a Braylin, un piccolo college sulla East Coast, dove dovrà tenere lezioni estive. Diventa immediatamente soggetto di gossip oltre che una grande attesa per gli studenti. Se da un lato Abe vive con la reputazione di uomo carismatico ed eccentrico, l’intensità della sua tristezza è inaspettata. Sorprende la classe informandola che molta della filosofia non è altro che un vuoto sproloquio che non risponde alle domande della vita reale.
Subito dopo il suo arrivo a Braylin, Abe fa amicizia con Rita Richards (Parker Posey), professoressa di scienze che vive un matrimonio infelice. “Rita è una donna che si sente soffocata e in trappola”, dice la Posey. “L’insegnamento non le procura soddisfazioni; beve troppo, fuma spinelli e sogna ad occhi aperti una vita diversa—una vita più soddisfacente ed appassionata. Si è fatta delle fantasie su Abe, che una volta arrivato lì si sarebbe innamorato di lei e che alla fine la salver da tutto”, dice Allen: “Qualcuno deve averle detto che lui è un tipo dinamico e che adora le donne, perciò lei pensa che sarà la persona giusta per liberarla dalla trappola per topi in cui vive. Con lui è sessualmente aggressiva e lui sembra contento di questo, anche se non è proprio capace di fare ogni cosa”. La Posey dice: “Abe finisce per non avere più tanta forza di quanta non ne abbia suo marito. È incapace di dare e ne è dispiaciuto. Sembra apparentemente distante, in realtà è solo confuso e smarrito—non è presente”.
Nel frattempo, Abe da il via ad una amicizia con uno dei suoi studenti, Jill Pollard (Emma Stone), una ragazza solare cresciuta a Braylin, dove i suoi genitori sono anch’essi professori. “Jill è una ragazza pulita che ha sempre rigato dritto ma che non sa dove questo la porterà”, dice la Stone. “Ha vissuto in questo paesino per tutta la vita, quindi c’è qualcosa che la porta a scegliere di prendere lezioni di filosofia, sperando che possano servire ad allargare I suoi orizzonti. E Abe, che è un artista poetico e tormentato, è l’equivalente umano di tutto ciò che lei desidera conoscere al mondo ma che non farlo da sola”. Allen dice: “Abe è un solitario e vede in Jill qualcuno con cui poter parlare. Non pensa a lei come ad una donna da conquistare, ma ha un serio legame intellettuale con Jill che continua a crescere fino a diventare la persona con cui passa la maggior parte del tempo”.
Jill ha un ragazzo fisso, Roy (Jamie Blackley), che deve sopportare il fascino che lei subisce per Abe. Nonostante le sue costanti assicurazioni a Roy che non è interessata a lui, gli racconta senza soluzione di continuità delle strabilianti qualità virtuali di Abe. “Ha costanza”, dice Blackley. “Tutto il giorno a dire ‘Abe qui e Abe là e Abe ha quest’ idea affascinante’”. La Stone dice: “Quando Jill vede Abe, Roy inizia a somigliare ad uno yogurt greco—buono ma tutt’altro che eccitante—mentre Abe è come il frutto velenoso in cima allo yogurt greco”.
Roy è profondamente innamorato di Jill e determinate a continuare la sua relazione, nonostante abbia la sensazione che lei gli stia scivolando via. “La cosa commovente riguardo Roy è il fatto di come sia comprensivo e paziente”, dice Blackley. “Sin dall’inizio si pone delle domande sul suo interesse per Abe, ma accantona il pensiero fin quando questo non diventa un vero problema, iniziando così ad ostacolare il loro rapporto”. La Stone dice: “Credo che inizialmente lei voglia credere che quello che si sta formando con Abe, si tratti solo di un legame di amicizia, perciò ha messo in chiaro le cose. Ma quando inizia a fare pressione su di lui, sa di mentire a sé stessa. Credo che lei stia cercando di ottenere il massimo perché è giovane e confusa e vuole prendersi il meglio della vita”.
Per Jill diventa subito evidente che in Abe c’è qualcosa di assolutamente sbagliato, quando lui prende in mano una pistola ad un party e inizia a giocare alla roulette russa, facendo girare il tamburo diverse volte. Sebben Jill sia terrificata, trova il modo di giustificare questo comprtamento sconsiderato. “Abe fa diventare tutto una lezione di filosofia”, dice la Stone, “e Jill è una studentessa entusiasta di queste lezioni perché sta provando a diventare una pensatrice radicale come lui. Anche se spaventata, è in brodo di giuggiole e cerca di trarre il meglio da queste situazioni”. Inoltre, Jill sta cullando la romantica idea che lei sarà quella che aiuterà Abe ad uscire dal tunnel in cui si è cacciato. “L’idea che possa salvare qualcuno in una tale spirale alcolica, suicida e destinata al fondo, è molto appagante per lei”, dice la Stone. “Lei non ha mai vissuto l’esperienza di poter aiutare qualcuno ad uscire dal buio—e non si accorge che questo può portare verso il buio anche te”.
La vita di Abe prende una svolta dopo un fatto completamente inaspettato. Lui e Jill stanno pasteggiando in un ristorante, quando ascoltano una conversazione molto interessante nel tavolo a fianco al loro. Entrambi reagiscono alla conversazione e Abe viene immediatamente rapito da quanto sentito. In segreto, decide che è arrivato il momento di mettersi in gioco. “Abe decide di prendere il toro per le corna e sceglie di agire”, dice Allen. “Non è un’azione astratta, come scrivere una lettera al New York Times o fare proteste impotenti. Questo è un tipo di azione alla sua portata e che farà veramente la differenza”.
La decisione di Abe gli dà un perduto vigore. Si trasforma dalla persona depressa e senza scopi che era, in un uomo esuberante e pieno di energia. “Ritorna immediatamente ad apprezzare la vita”, dice Allen. “Ritrova il gusto di bere vino e fare sesso, fare una buona colazione e un buon sonno” Vuole vivere. Dice Phoenix: “Abe riesce ad assaporare nuovamente la vita perché finalmente ha uno scopo chiaro in mente. Questo è esattamente ciò che cercava anche se ancora non lo sapeva. Non solo pensa stia facendo qualcosa di positive ma si imbarca in un’avventura mettendo in pratica il suo piano”.
Senza saperne il vero motivo, Jill da per scontato che lei sia la causa dell’improvvisa gioia di Abe. “Crede di essere al 100% responsabile”, dice la Stone. “Era dovuto al fatto che lei lo avesse compreso e di come fosse lì per lui e dirgli di come fosse poetico. Finalmente lei lo aveva salvato”.
Naturalmente, l’azione che Abe sta per intraprendere, ha dell’irrazionale. Lui riesce a renderla razionale ma non è argomento di discussione. Allen dice: “Quello che convince Abe è proprio l’azione intrapresa, prodotto di anni di depressione, cattiveria e frustrazioni nei confronti del mondo e della gente che lo abita”. Abe sente di potercela fare perché crede nello sfidare le norme convenzionali. Ma lui è tutt’altro che l’uomo ragionevole quale si considera. Allen dice: “Come dice la mamma di Jill nel film, il lavoro di Abe è solo un esercizio stilistico; non c’è sostanza in quello che fa. È molto bravo con le parole, discute brillantemente e con competenza di argomenti interessanti, ma che se sviscerati in profondità non reggono”.
IRRATIONAL MAN è stato girato a Newport, Rhode Island, con il campus del Salve Regina University che è servito come sfondo del Braylin College. Gli esterni sono stati girati tutti a Newport, Providence e nei suoi dintorni. La Colonna Sonora è composta in larga parte dai Ramsay Lewis Trio, in particolare da “The ‘In’ Crowd”, “Wade in the Water” e “Look-A-Here”. Dice Allen: “Ha un beat incessante e pulsante che funziona molto bene con il materiale visivo, nelle scene in cui si guida, si cammina o ci si comporta male. Da un tono carico e pieno di ritmo suggerendo la burrascosità della personalità di ogni personaggio”.
Così come per molti dei suoi film drammatici più intimi, Allen ha girato il film in cinemascope. Allen dice: “Molto spesso ritengo che le piccole storie rendono meglio se proiettate in cinemascope, contrariamente a quanto sostenuto da molti che sarebbe meglio utilizzarlo per film come i Western o film di guerra”. A differenza delle storie più romantiche usate nei suoi film più recenti come MIDNIGHT IN PARIS e MAGIC IN THE MOONLIGHT, ha ritenuto che le scene dovessero sottolineare il realismo. “È molto più facile realizzare pellicole ambientate nella Parigi degli anni ’20, con i lampioni, il selciato, le carrozze a cavalli—e farlo sembrare un film dl budget di milioni di dollari”, dice lui he. “Invece realizzare un film con questi contenuti richiede una pianificazione minuziosa e credo che siamo riusciti a farlo bene. E poi non volevo nessuna ulteriore stilizzazione che interferisse con la storia perché la cosa importante per il pubblico è quella di rivedersi nei personaggi e, per fortuna, gli attori sono riusciti a darmi tutto ciò”.
Allen è convinto che Phoenix possieda una “complessità intrinseca” che ha giovato al suo ruolo. “Tutto quello che voglio lui faccia o dica diventa interessante grazie a questa complessità che proietta in modo naturale”, dice Allen. “Accade qualcosa ogni volta che lo vedo recitare”. La Stone recita per la seconda volta di fila in un film di Woody Allen dopo MAGIC IN THE MOONLIGHT. “Emma irradia intelligenza”, dice Allen. “Ha una gamma di interpretazioni incredibile—molto divertente alla bisogna e intensamente drammatica quando serve”.
“Quando ho letto il copione”, dice la Stone, “mi ha suscitato numerose domande riguardo la moralità. Abe non vive seguendo le regole del mondo e Jill prova a capire quanto in là può spingersi”. La Stone continua: “Mi è piaciuto anche il fatto che la sceneggiatura esplora i temi della casualità e del fato che erano anche in MAGIC IN THE MOONLIGHT ed in molti altri suoi film”.
La casualità è il punto centrale di IRRATIONAL MAN. Il film si affida ad una serie di fatti accidentali che hanno conseguenze sulla vita e sulla morte. La sua storia illustra una delle più radicate convinzioni filosofiche di Woody Allen. “Credo molto nella casualità senza senso dell’esistenza”, dice lui. “Lo avevo già predicato in MATCH POINT e Abe fa lo stesso nella sua classe. La nostra esistenza è solo una cosa senza poesia o ragione d’essere. Tutti noi viviamo soggetti ad una fragile contingenza di vita. Sapete, serve soltanto una svolta sbagliata per strada …”