“Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2” – TUTTE LE CURIOSITA’

19 novembre “Hunger Games: il canto della rivolta – Parte 2″ di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson,Liam Hemsworth 

 

“Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2” porta il fenomeno cinematografico globale al suo più emozionante e potente ultimo capitolo, dove la posta in gioco per Katniss Everdeen non è più solo la sopravvivenza ai giochi più letali mai esistiti, ma la definizione del futuro della nazione.

La storia prende il via col ritorno di Katniss (Jennifer Lawrence) nei bunker del Distretto 13, ancora incapace di gestire emotivamente il lavaggio del cervello subìto da Peeta, mentre osserva la nazione di Panem scivolare in una guerra apocalittica. Anche se Katniss ha cautamente accettato il suo ruolo di Ghiandaia Imitatrice, icona della ribellione, nota che il simbolismo non è più sufficiente a cambiare il corso degli eventi contro Capitol City. Letteralmente in fiamme, decide di agire. Insieme a Gale (Liam Hemsworth), all’imprevedibile Peeta (Josh Hutcherson), a Finnick (Sam Claflin), ed alla cosiddetta “Squadra 451″, si dirige verso Capitol City – un tempo scintillante,  ora trasformata in una città in pieno caos sotto attacco sia dai ribelli che dalle forze di pace – in una missione segreta con l’obiettivo di assassinare il Presidente Snow. Snow è ancora ossessionato dall’idea di poter superare in astuzia Katniss ed annientarla, mentre invece la nostra eroina non è più la pedina di nessuno, e di fatto non è più coinvolta in una competizione. Si tratta invece di una battaglia per i propri ideali e per le persone che ama. Una battaglia per la pace futura.

“Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2” raccoglie ed esalta ai massimi livelli l’emozione e l’azione dei capitoli precedenti di questa serie campione d’incassi, dove Katniss, da ragazza costernata e chiusa in un incubo distopico, si metterà in prima linea per la ricostruzione della sua nazione.

E’ nel primo film “Hunger Games” che Katniss si presenta al pubblico, come una sedicenne indipendente ma anonima che vive nel Distretto 12, uno di quelli succubi di Panem: senza futuro. La sua vita cambia istantaneamente quando si offre volontaria al posto di sua sorella minore per gli annuali Hunger Games, un’ intensa competizione di gladiatori che si battono per la pura sopravvivenza scelti tra 24 guerrieri adolescenti chiamati Tributi, trasmessa in diretta sulla TV nazionale. Katniss ed il Tributo maschile del Distretto 12 Peeta Mellark, vengono rapidamente portati a Capitol City, il centro della tirannia, dove una popolazione molto glamour si nutre di spettacoli raccapriccianti. Lì, lontana dalla sua famiglia e dal suo migliore amico Gale, viene costretta in una nuova veste sfavillante ed una formazione estenuante, prima di entrare da sfavorita nell’arena della 74 esima  edizione degli Hunger Games. Costretta a prendere decisioni strazianti che riguardano la vita, la morte, l’amicizia e l’amore, Katniss scopre di avere una forza ed una tenacia inaspettata, ed ottiene la fama inquietante della “Ragazza di Fuoco” … ma il prezzo del suo spirito è molto elevato.

In “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco”, Katniss torna vincitrice degli Hunger Games, ma senza alcuna speranza di ottenere le ricompense promesse o recuperare la sofferenza fisica e mentale provocata dall’arena. Quindi, perseguitata dai ricordi e bramosa della sua indipendenza, è costretta a partecipare ad un ingannevole “Tour dei Vincitori” e ad impegnarsi pubblicamente con Peeta. Le viene poi comunicato l’impensabile: rientrare nell’arena degli Hunger Games per l’Edizione della Memoria, che come dichiarato dal Presidente Snow, sarà la battaglia finale tra gli ex vincitori – una mossa volta direttamente contro Katniss. La posta in gioco è sempre più alta, perché Katniss ora combatte sia per la vita dei suoi amici e familiari, che per la propria sopravvivenza. Nell’arena che si rivela essere una giungla, Katniss stringe nuove alleanze mentre diventa l’idolo inconsapevole di una ribellione che rapidamente si diffonde contro Capitol City.

“Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1” vede Katniss reduce dai giochi dell’Edizione della Memoria ormai priva di sensi, risvegliarsi in un Distretto 13 mai visto prima: un regno sotterraneo, buio ed irreggimentato dove va formandosi un complotto per assalire Capitol City. Qui Katniss è considerata una leggenda: eppure, si sente sola e non sa di chi fidarsi. Il Distretto 12 è stato ridotto in macerie. Peeta è stato rapito e ha subìto un lavaggio del cervello dal Presidente Snow. Sotto la pressione della leader di ferro del Distretto 13, la Presidente Coin (Julianne Moore), Katniss deve assumere un ruolo che sinceramente non vorrebbe: incarnare l’immagine simbolo della speranza, la Ghiandaia Imitatrice. Proprio mentre comincia a spiegare le ali, il suo cammino appare incerto: Peeta è salvo ma messo da Snow in uno stato di trance pieno di odio verso di lei; il popolo dei Distretti è in preda alla disperazione, e Snow tiene dispoticamente tutto sotto controllo come sempre.

Ora, nel capitolo finale di “Hunger Games”, tutti i Distretti si uniscono per la prima volta contro Capitol City per preservare il loro futuro. Katniss sa di dover tenere alto più che mai il suo spirito indomito di Ghiandaia Imitatrice in quest’ultimo sforzo per la salvezza.

Il regista Francis Lawrence afferma: “In questo film Katniss prende in mano la situazione ed affronta Snow personalmente. Il film ci porta in profondità tra le vie di Capitol City, e va a chiudere il cerchio del viaggio di Katniss iniziato proprio lì nel primo film. C’è più azione, più estensione, più emozione e, ancor più di tutto questo film porta la storia alla sua toccante conclusione”.

 

L’Ultima Speranza della Ghiandaia Imitatrice

In quattro performance cinematografiche sempre più complesse, l’attrice premio Oscar® Jennifer Lawrence ha portato Katniss Everdeen attraverso valorosi cambiamenti. Si è trasformata da ragazza disarmata che lotta per salvare sé stessa ed in seguito anche la sua famiglia, ad eroina ribelle profondamente riluttante, ed ora finalmente è una leader forte e determinata a distruggere una società spietata per il bene di tutti. La Lawrence sostiene di esser stata onorata di crescere al fianco di un personaggio in continua evoluzione che ha mostrato fermezza e coerenza, ed è stata entusiasta di aver portato Katniss al suo apice nel Canto della Rivolta – Parte 2.

“Questo è il capitolo in cui Katniss inizia davvero a credere nell’impatto che può avere”, commenta la Lawrence. “È sempre stata riluttante e si è trovata in situazioni in cui tutto quel che poteva fare era cercare di sopravvivere, ma ora il contesto è un altro. Ero elettrizzata per lei all’idea di prendere finalmente il suo posto da leader. Alla fine del Canto della Rivolta – Parte 1, era piuttosto destabilizzata ed insicura sul voler andare avanti. Nel Canto della Rivolta – Parte 2 inizia a scorgere un progetto più grande. Non guarda al passato ed alle proprie perdite personali, ma si concentra sulla creazione di un futuro migliore”.

La produttrice Nina Jacobson, che insieme al produttore Jon Kilik sono coinvolti fin dall’inizio nel progetto, afferma: “Nei primi tre film Katniss ha come la sensazione che qualcun altro stesse scrivendo la sceneggiatura della sua vita, e non ha altra scelta se non seguire o reagire a quello script. In quest’ ultimo film, prende una sua decisione: che Snow deve morire, e per questo va ad affrontarlo. Il suo personaggio ora ha pieno controllo, ed è totalmente realizzato”.

Josh Hutcherson, che nei panni di Peeta ha attraversato un cambiamento vertiginoso dall’essere il figlio di un fornaio, all’alleato più stretto di Katniss, ad un mezzo di tortura di Capitol City, riguardo il percorso di Katniss afferma: “Quella che era la storia di una ragazza che voleva proteggere la sua famiglia e che lottava per la sopravvivenza, ora è diventata la storia di una ragazza che organizza ciò che un tempo sembrava una rivolta impossibile. E’ lo sprint finale che culmina in un mondo nuovo”.

Eppure, anche se il suo sguardo è rivolto al futuro, il passato pesa ancora su Katniss. Malgrado il richiamo costante sui grandi sacrifici vissuti dalla ragazza, Peeta continua ad essere incapace di considerare Katniss per quello che è realmente – e nutre ancora nei suoi confronti dei pensieri inesorabilmente violenti inculcategli da Capitol City. Osserva Jennifer Lawrence: “Quando a qualcuno si inculca con un lavaggio del cervello di pensar male di un’altra persona, farlo ricredere e tentare di riallacciare un legame comporta uno sforzo incredibile. Bisogna ricominciare da zero”.

Nina Jacobson nota che non importa ciò che di terrificante Peeta dice o fa, Katniss non gli nega la sua protezione – né perde la speranza di riconnettersi con lui. “Ha i suoi momenti con Gale in questo film, ma anche lui nota quel che la ragazza prova davvero”, riflette la Jacobson. “Il suo cuore è rivolto a Peeta. Lei non può abbandonarlo, neanche adesso, e penso che sia abbastanza toccante”.

Tutti le sue relazioni sono confuse, ma Katniss ha una chiarezza ritrovata anche quando si tratta di Gale. “E’ chiaro che tra di loro potrebbe accadere qualsiasi cosa, ma finché Peeta è in quello stato, Katniss non lo abbandonerebbe mai”, dice Jennifer Lawrence.

Katniss comincia anche a vedere la Presidente Coin da un’altra prospettiva. “Il rapporto di Katniss con la Coin è diventato un po’ più complicato e teso”, osserva Jennifer. “Katniss inizia a notare molte similitudini tra la Coin e il Presidente Snow”.

Ora, i  pensieri di Katniss sono incanalati direttamente nell’ azione – portando il personaggio per la prima volta in un campo di battaglia che va oltre i confini controllati di un’arena. Inoltre la sorellina di Katniss, Prim contribuisce alla lotta contro Capitol City, diventando un medico nelle zone di battaglia.

“Le scene d’azione nel Canto della Rivolta – Parte 2 sono incredibili”, dice Jennifer. “Alcune sono state particolarmente difficili – girando in gallerie umidie dentro e fuori dall’acqua, e lottando con quasi 10 chili di attrezzatura inzuppata – ma ne è valsa la pena perché sembrerà tutto molto reale agli occhi del pubblico”.

Tutto ciò porta Katniss all’epilogo finale della sua storia: il cambiamento del mondo. La conclusione della serie ha un sapore dolceamaro per Jennifer Lawrence, ma il fatto di lasciare Katniss alla giuntura più promettente della sua vita, la affascina. “Ha iniziato a vedere la bellezza dell’ umanità in questo film”, osserva Jennifer. “All’inizio ha avuto una visione parziale delle cose, a causa della sua educazione. All’ora non aveva molte speranze, e ha patito la solitudine a lungo. Durante il percorso che ha vissuto – i Giochi, il Distretto 13, e Capitol City alla fine di questa storia – si è trovata sempre più in contatto con la gente”.

Jennifer prova un’ enorme gratitudine per aver avuto la possibilità di incarnare Katniss. “E’ stato fantastico far parte di un film che ha avuto così tanto seguito”, conclude. “E’ stato un capitolo incredibile della mia vita, ed il modo in cui i film sono stati accolti dal pubblico è stato sorprendente”.

Per il regista Francis Lawrence, parte della bellezza di Katniss è che non importa quanto il suo mondo – e le sue responsabilità – siano cambiati: i suoi valori fondamentali sono rimasti saldi. “Fondamentalmente, una parte di Katniss è rimasta sempre la stessa”, osserva. “Ogni film ha rappresentato un viaggio complesso per il suo personaggio, con varie difficoltà, ma lei è la stessa ragazza vera che vuole ancora soltanto proteggere i suoi cari”.

Tutto ciò è avvenuto attraverso la personificazione quasi sovrannaturale di Jennifer del personaggio, dice il regista. “Durante tutto il percorso, Jennifer ha avuto un istinto incredibile, ed in ogni film rimaneva sorpresa di quel che faceva. Quest’ ultima avventura è diversa”, spiega. “Si tratta di un nuovo viaggio emotivo per Katniss. E’ decisa a rimediare a ciò che è stato fatto a Peeta, a cosa è stato fatto a lei personalmente, e a che cosa è stato fatto alla popolazione dei Distretti – e Jennifer si è totalmente immedesimata in tutto”.

Nina Jacobson riassume: “Jen ha sempre apportato onestà emotiva al ruolo. Ma ora cambia: tramuta la sfida, il dolore e la rabbia nell’azione e nella leadership. E lo fa straordinariamente bene. La sua performance in questo film mostra la complessità di un personaggio che è alla ricerca di pace e felicità, ma che porterà sempre le cicatrici di tutto ciò che ha vissuto”.

 

Il Cast Parla dei Momenti Conclusivi

L’ultimo capitolo di ‘Hunger Games’ riunisce un’ultima volta l’esteso cast del film, con un team guidato da Jennifer Lawrence che comprende Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone, Mahershala Ali e Natalie Dormer. Fanno parte del cast anche Wes Chatham (Castor), Elden Henson (Pollux), Patina Miller (Comandante Baylor), Evan Ross (Messalla), Gwendoline Christie (Comandante Lyme), e Stef Dawson (Annie Cresta).

Particolarmente agrodolce per i realizzatori è stata la possibilità di integrare la performance finale di Philip Seymour Hoffman nel ritratto di Plutarch Heavensbee – il Capo Stratega che sembra essere un giocatore forte di Capitol City fino a quando dimostra di essere in realtà una mente dietro la ribellione. Dice Francis Lawrence: “La collaborazione con Phil nei film di Hunger Games è stata un’esperienza fantastica per tutti noi – anche solo per aver avuto la possibilità di vederlo lavorare e di imparare da lui – ed il suo ritratto di Plutarch è particolarmente commovente”.

 

PEETA / JOSH HUTCHERSON:

Il Canto della Rivolta – Parte 2 vede Peeta Mellark – l’ex vincitore che doveva sposare Katniss in uno spettacolo per Capitol City –in uno stato psicologico inquietante come conseguenza del depistaggio subito durante la sua detenzione dal Presidente Snow. Anche se il suo corpo è stato liberato, la sua testa lotta contro incubi e manie inculcate di uccidere Katniss, la stessa persona di cui un tempo si fidava più di tutti al mondo.

Francis Lawrence afferma che la volontà mostrata da Josh Hutcherson di portare al massimo questa nuova incarnazione di Peeta, era impressionante. “Mi ha veramente lasciato senza fiato in questo film, perché ha mostrato il tormento di Peeta in maniera incredibile. Conosco molto bene Josh, ma guardandolo in queste scene, ho fatto fatica a riconoscerlo”, osserva il regista.

Hutcherson riassume il punto in cui appare Peeta nel film: “Peeta sta attraversando una sorta di riabilitazione, alla ricerca di sé stesso. E’ stato trattenuto nel Distretto 13, ma è ancora affetto da violenza psicotica ed il suo recupero sarà chiaramente un cammino lungo e difficile, anche se alterna momenti di lucidità. Con la mente piena di idee impartitegli da Capitol City, deve cercare costantemente di scindere ciò che è reale da ciò che gli è stato suggerito – e deve fare affidamento sui suoi compagni per essere aiutato a trovare la verità”.

Peeta si chiede costantemente cosa è “vero o falso” dei ricordi che affiorano nella sua mente, ma Nina Jacobson nota che la prestazione di Hutcherson non lascia invece tali dubbi. “L’umanità ed il realismo che apporta a questo ruolo sono straordinari”, dice. “In questo film, da un lato Peeta è completamente perso in uno stato ipnotico di rabbia, ma dall’altro, comincia a riconnettersi con Katniss, a piccoli passi ed in un modo molto emozionante. A vederlo così ci si spezza il cuore, ma si intravede la possibilità che torni ad essere sé stesso, anche se nulla sarà più come prima”.

Per Hutcherson, il film ha richiesto molto più impegno di quanto normalmente ha impiegato per avvicinarsi al personaggio. “Peeta è sempre stato considerato un ragazzo con i piedi per terra. Ma ora è fuori di testa, ho dovuto cambiare completamente atteggiamento”, dice. “I sentimenti che legano Katniss a Peeta sono evidenti, e quindi combatte ancora per lui e crede in lui, anche in questo stato”.

Quando la Presidente Coin invita Peeta ad unirsi alla Squadra 451 – composta da Katniss, Gale, Finnick, Boggs, Cressida, Messalla, Castor e Pollux – la cosa spaventa tutti, ma aiuta Katniss a riavvicinarsi a lui. “In realtà non dovrebbe trovarsi lì con loro” ammette Hutcherson. “E’ una mina vagante che potre esplodere da un momento all’altro e perdere nuovamente il controllo, cosa che in realtà accade più volte”.

Eppure, i veri sentimenti di Peeta per Katniss affiorano comunque, e lo tengono legato a lei in modo indescrivibile. Per Hutcherson ritrovare quei momenti con Jennifer Lawrence dopo i tre film precedenti è stato naturale. “Jennifer ha mostrato la sua forza”, dice. “Molte persone avrebbero tirato fuori il lato ribelle di Katniss, ma Jennifer fin dall’inizio ha capito che Katniss non è così. Jen ha mostrato perfettamente la riluttanza ed il radicamento di Katniss, era credibile. E’ uno dei motivi per cui penso che Peeta le sia così vicino, e perché così tante persone hanno amato Hunger Games“.

Riguardo l’evoluzione di Peeta da quando è partito per rappresentare il Distretto 12 negli Hunger Games, Hutcherson conclude: “Peeta ha sempre avuto una visione molto realistica su ciò che gli stava accadendo intorno. E’ più ossessionato ora, dopo aver sperimentato gli Hunger Games in prima persona ed assistito alla distruzione che la dittatura di Snow può causare. Ma nel profondo, la sua mentalità è sempre stata quella di non diventare mai una pedina del gioco; bisogna cercare di essere sé stessi anche quando si lotta per sopravvivere: cosa di cui è ancora convinto”.

Come Jennifer Lawrence, anche Hutcherson afferma che sentirà la mancanza del suo personaggio, è che la lunga e ricca esperienza dell’interpretazione di Peeta gli ha dato moltissimo. “Porterò per sempre forti legami d’amicizia e ricordi memorabili di Hunger Games”, dice. “Spero di aver assimilato alcuni dei valori di Peeta. Quando si è coinvolti in un progetto come questo, si tende a farsi delle idee su come si dovrebbe essere – ma Peeta è un chiaro esempio dell’importanza d’ essere semplicemente sé stessi”.

 

GALE / LIAM HEMSWORTH:

Mentre Peeta è perso, Gale Hawthorne ha ritrovato sé stesso all’inizio del Canto della Rivolta – Parte 2 – diventando uno dei guerrieri più intransigenti di Panem. Liam Hemsworth, che ritrae il suo personaggio dall’età adolescenziale come migliore amico e compagno di caccia di Katniss nel Distretto 12, a minatore di carbone ribelle, fino a valoroso guerriero della ribellione, afferma: “Gale fa più parte dell’azione in questo film, e fa realmente la differenza per la lotta di Panem. Ha accumulato talmente tanta rabbia contro il Presidente Snow e Capitol City che è pronto ad andare in guerra ad ogni costo”.

Più Gale fortifica la sua filosofia che ‘il fine giustifica i mezzi’ in guerra, tanto più innalza un muro tra lui e Katniss. “Gale ha una visione molto diversa da Katniss su ciò che è permesso in guerra e quanto oltre ci si possa spingere. Katniss non accetta il rischio di uccidere persone innocenti. Gale invece è pronto a mietere vittime se questo significa vincere. Vuole a tutti i costi porre fine a tutto ciò”, spiega Hemsworth.

Allo stesso tempo, i sentimenti di Gale per Katniss, tenuti nascosti da quando è stata portata a Capitol City, rimangono insoluti … e forse per sempre, date le circostanze. Hemsworth afferma che a prescindere da cosa provi Gale, tutto sembra cospirare per tenerli separati. “In questo capitolo vengono messe in evidenza le prospettive diverse di Gale e Katniss. Gale è giunto alla conclusione che Katniss ama veramente Peeta, e più Peeta ha bisogno di lei, più Gale la vede allontanarsi giorno dopo giorno”, sostiene Hemsworth, aggiungendo: “Tuttavia, Gale ama ancora profondamente Katniss, ed è sempre pronto a prendersi cura di lei ed a proteggerla. Non ha mai smesso di farlo”.

Inaspettatamente, la confusione e gli impulsi incontrollabili di Peeta hanno guadagnato l’empatia di Gale. “Gale sa che Peeta non è padrone di sé stesso”, osserva Hemsworth. “Gale diffida sempre di lui, ma per la prima volta in questo film finalmente Gale e Peeta hanno una conversazione amichevole – confrontano i loro reciproci sentimenti per Katniss”.

Per ora comunque è Gale ad entrare in azione, e Hemsworth ha apprezzato molto la possibilità di mostrare la fisicità repressa del suo personaggio. In particolare è stato fiero di condurre la battaglia contro le ‘lucertole mutanti’ nei tunnel delle fogne di Capitol City. “E’ stato un lavoro fisico molto duro, dovendo stare incurvati attraverso questi tunnel bui, in acque gelide. E’ una grande scena di lotta e tra varie acrobazie si è trattato di un vero e proprio momento culminante per me”.

Anche Hemsworth fa difficoltà a credere che la storia sia volta al termine, ed il pensiero di non tornare più a lavorare con Jennifer Lawrence nel ruolo memorabile di Katniss, lo inqiueta.

“Lavorare con Jennifer in questa saga è stato meraviglioso, non lo scorderò mai”, dice. “E’ un’attrice incredibile, ed anche molto divertente. Mi mancherà, insieme a tutto il cast e la troupe”.

Per Nina Jacobson, il rapporto di Hemsworth con la Lawrence è stato sempre contrastato, e non ha trovato spazio nel triangolo Katniss, Peeta e Gale.

“Liam ha fatto un grande lavoro nel rappresentare lo spirito rivoluzionario di Gale, e la sua determinazione nella lotta fuoco-a-fuoco in un modo così credibile”, riassume. “Mostra come Gale si sia adattato ai costi della guerra in un modo che né Katniss né Peeta hanno mai fatto. Quando si tratta di Katniss, ci si dispiace davvero per lui. Si può dire che è innamorato di lei, e può esserlo per sempre, ma sa che non c’è alcun modo per riconquistarla”.

 

HAYMITCH / WOODY HARRELSON:

L’ex vincitore che è diventato l’esperto mentore di Katniss è più ardente che mai, anche se la rivolta che ha atteso a lungo arriva al culmine. Per Woody Harrelson, che ha ritratto Haymitch Abernathy da cinico intossicato, a realista, a fermo sostenitore della Ghiandaia Imitatrice, è stata una sfida affrontare la conclusione della storia. “Io non voglio sentirmi finito con Hunger Games“, ammette. “Vorrei che non finisse mai. I personaggi del film hanno formato una sorta di famiglia – cosa altrettanto vera per noi attori nella vita reale”.

E aggiunge: “La cosa eccitante è che ogni capitolo di Hunger Games è stato grande. Quest’ultimo però, è in assoluto il più grande in termini di scala, e in termini di conseguenze future per Katniss e per tutti coloro che le sono intorno, tra cui Haymitch”.

Harrelson ha accolto con particolare piacere la possibilità di lavorare così da vicino con Jennifer Lawrence, nel corso della serie. “Haymitch prende a cuore Katniss in un modo che forse lo sorprende e lo destabilizza, ma è facile con Jennifer”, dice. “E’ molto divertente lavorarci assieme, e la sua interpretazione è onesta e vera. Con lei si raggiunge sempre un altissimo livello lavorativo”.

Per quanto riguarda Haymitch, Harrelson conclude: “Ha vissuto molti eventi tragici e lotta contro i suoi vizi e le sue dipendenze. Credo che sia normale il suo atteggiamento duro verso la vita, ma sogna anche la pace”.

 

EFFIE / ELIZABETH BANKS:

L’arrampicatrice sociale scandalosamente alla moda ed instabile che Katniss ha conosciuto come sua accompagnatrice nei 74esimi Hunger Games, ha subito una serie di trasformazioni in tutto il suo percorso. In tempi duri Effie Trinket è apparsa più grintosa e astuta, ma non ha mai perso un briciolo del suo spirito esuberante o di fedeltà verso Katniss.

Elizabeth Banks che ha sempre adorato interpretare il personaggio, afferma: “Effie si è evoluta tantissimo nel corso di questi film, anche se non è mai stata veramente una ribelle. Come sempre, si auto-protegge, ma supporta Katniss sopra chiunque altro”.

Nel Canto della Rivolta – Parte 1, Effie si adatta alla vita grigia del Distretto 13, mentre nella parte 2, torna allo stile tipico di Capitol City. “Nel Distretto 13 si è sentita più libera di esprimersi, considerandolo una seconda casa”, spiega la Banks. “Ma quando Effie torna finalmente a Capitol City, il suo aspetto è eccentrico e curato come sempre … e si addice alle funzioni che ricopre”.

Dopo aver indossato per anni gli abiti stravaganti ed il trucco glamour di Effie, la Banks afferma che le mancherà non solo la moda, ma anche le persone che hanno contribuito a portare Effie in vita. “Mi mancherà la collaborazione con Ve Neill, Linda Fiori, Camille Amico, Judianna Makovsky, Trish Summerville e Kurt e Bart. Questi make-up designer e costumisti sono stati essenziali per creare l’iconica Effie Trinket”.

Le mancherà anche Jennifer Lawrence e l’emozione di essere la confidente di Katniss. “Jennifer ha dimostrato versatilità in tutti e quattro i film. Lei è il nostro leader e ha sempre reso l’ambiente lavorativo divertente: non vedevo l’ora di iniziare, ogni giorno”, dice l’attrice.

Per quanto riguarda il futuro di Effie, la Banks riassume: “Effie è una sopravvissuta. Starà bene. E’ ispirata da Katniss che non solo sopravviverà, ma prospererà”.

 

IL PRESIDENTE SNOW / DONALD SUTHERLAND:

Nel Canto della Rivolta – Parte 2, la battaglia tra il Presidente Snow e Katniss Everdeen volge ad una resa dei conti finale. Un tiranno sempre più cinico, Snow è quasi follemente ossessionato dal distruggere Katniss e, per la sua ossessione, trasforma l’intera Capitol City in un’arena degli Hunger Games con sporche trappole. Avendo fatto parte del franchise sin dall’inizio, Donald Sutherland era entusiasta di mostrare le contraddizioni di Snow fino all’epilogo finale.

“Snow è un uomo anziano e considera questa circostanza come un’ ultima, emozionante partita a scacchi con un’ avversaria che potrebbe sottrargli tutto ciò che gestisce”, commenta Sutherland. “In un certo qual modo è combattuto, perché apprezza lo spirito di Katniss, ma naturalmente non vuole essere sopraffatto realmente da lei. Ed inoltre non è sua intenzione ucciderla. La sua complessità è proprio quel che mi affascina di Snow, ed ora arriva al culmine. Ho davvero apprezzato ricoprire un ruolo che mi ha appassionato”.

Francis Lawrence aggiunge: “Donald Sutherland firma il finale più adeguato alla storia del Presidente Snow. Ha incarnato lo spirito ed il potere di questo personaggio, ma in questo capitolo Katniss avrà la meglio su di lui”.

FINNICK / SAM CLAFLIN:

Dopo aver affrontato i momenti più bui della sua vita, nel Canto della Rivolta – Parte 2 Finnick O’Dair si riunisce con il suo grande amore – Annie Cresta – ma continua ad impegnarsi nella ribellione, unendosi a Katniss, Peeta e Gale nel rischioso viaggio della Squadra 451 alla volta di Capitol City. Sam Claflin, che ha ritratto questo personaggio sornione ma emotivo, spiega come ha vissuto questo capitolo finale: “Finnick è davvero una persona nuova dopo il ricongiungimento con Annie. Ha una nuova prospettiva di vita ed una ritrovata libertà. Considera la loro unione ed il loro amore un nuovo potente simbolo per la rivolta”.

Inoltre, l’amore porta Claflin di nuovo in guerra. “Questa ritrovata passione spinge Finnick a tornare in prima linea e fare ciò che è giusto per Panem”, dice Claflin. “Questo è un capitolo diverso per tutti. La posta in gioco è molto più alta, i personaggi più che mai hanno tutto da perdere, ed è molto più reale. Non è più un gioco, malgrado anche i giochi fossero mortali. Qui si tratta del futuro, e tutti si batteranno per questa causa”.

Per Finnick, il suo contributo a forgiare il futuro significa anche aiutare Katniss a riconciliarsi con Peeta. “Finnick sa che Katniss ama Peeta, anche se è ancora incerta”, dice Claflin. “Questo è il bello di Finnick: nota ciò che gli altri non vedono, e questo deriva dalle terribili esperienze che ha vissuto”.

Claflin ha avuto la possibilità di ritrarre Finnick col suo famoso tridente in battaglia, un’ abilità che ha affinato fin da quando ha avuto il ruolo, ma che ha dovuto approfondire per combattere le lucertole mutanti di Capitol City. “Ho passato ore e ore ad allenarmi coi manici di scopa”, riflette. “Sono stato anche affiancato da un team di esperti fantastico che mi ha insegnato a considerare il tridente come un arto aggiuntivo”.

Il fatto che Finnick fosse un maestro dei giochi, ha richiesto un importante impegno fisico per Claflin. “Era come se facessimo delle maratone tutti i giorni – dovevamo fare degli scatti in corsa per fuggire dal petrolio, o attraverso orde di lucertole mutanti”, ricorda. “Quel che è stato stimolante è che ogni singolo attore era impaziente di iniziare, con la voglia di rendere queste sequenze al meglio”.

Eppure, sostiene che forse la sfida più grande di tutte è stata ballare al matrimonio glamour di Finnick. “Odio ballare appassionatamente”, confessa ridendo Claflin. “E’ stata dura, forse anche più difficile delle fogne! Ma è stato anche bello, e ho cercato di fare il massimo”.

Quella voglia di fare tutto al meglio era vero per Claflin, fino alle sue ultime scene. “Tutta questa serie è stata incredibile”, conclude. “Sono stato onorato e fortunato di averne fatto parte, da fan e per i fan”.

 

PRESIDENTE COIN / JULIANNE MOORE:

Con i cittadini di Capitol City in guerra, e il presidente Snow sulla difensiva, sembra che la leader dei ribelli del Distretto 13, la Presidente Coin, stia ottenendo tutto ciò che desidera. La Coin rimane perplessa di fronte al crescente potere di Katniss, e preferirebbe che la Ghiandaia Imitatrice rimanesse un’icona passiva piuttosto che una partecipante attiva nella battaglia. Tornando per la seconda volta nel ruolo, la vincitore dell’Academy Award® Julianne Moore dice: “la Coin vuole che Katniss sia una figura rappresentativa, il simbolo emotivo e concettuale dietro la rivoluzione. Per questo la Coin inizia a considerare Katniss come una seria minaccia alla sua leadership”.

Il programma personale della Coin come leader dei ribelli è sempre stato incerto, ma l’obiettivo della Moore era quello di mostrare un personaggio in equilibrio sulla linea sottile che divide l’essere salvatrice e cattiva. “Ho cercato di darle una sorta di evoluzione”, spiega. “E’ imperscrutabile nel libro, ma l’ho percepita come un animale politico. All’inizio si considera al fianco del popolo ribelle, ma in seguito col procedere della guerra il suo atteggiamento è differente, non necessariamente positivo. Pur avendo assistito al disastro provocato da Snow, la stessa Coin sembra ambire al potere autoritario ed alla potenza. Come si suol dire, il potere corrompe … e abbiamo visto che nel corso della storia, i leader audaci spesso poi diventano despoti”.

E continua: “Ho sempre reputato Hunger Games una storia in evoluzione; sulla consapevolezza di Katniss delle proprie responsabilità morali, e delle scelte giuste da compiere. Perciò spesso quando si cresce affiora la disillusione verso le persone che una volta si pensava facessero la cosa giusta. E’ così che appare la Coin agli occhi di Katniss”.

Dopo aver visto una prima versione del Canto della Rivolta -Parte 2, la Moore si è profondamente commossa. “Penso che tutta la serie sia incredibile”, conclude. “E’ un intrattenimento meraviglioso, con grandi attori giovani, ed è una storia in cui tutti possono identificarsi. Quest’ultimo film mostra i costi della guerra – cosa provoca alle famiglie, alla comunità ed alla gente comune. Tutto ciò è espresso nei libri, ma in questo film è portato all’ennesima potenza. Tutti i film hanno un finale emotivo, ma questo è sicuramente il più toccante”.

 

JOHANNA / JENA MALONE:

Nella parte finale del Canto della Rivolta – Parte 1, Gale e Boggs conducono un assedio a Capitol City, e salvano le ex vincitrici Johanna e Annie Cresta, che sono state rapite da Snow durante l’ultima Edizione della Memoria. Nel Canto della Rivolta – Parte 2, Johanna, segnata da quest’ esperienza, assomiglia vagamente alla donna che sfacciatamente si è spogliata di fronte a Peeta e Katniss ne La Ragazza di Fuoco.

Jena Malone spiega che Johanna ora è in piena confusione post-traumatica, e tenta di apprezzare la sua libertà inaspettata. “Questa è la prima volta in tutta la sua vita che non le è stato chiesto di essere quella che non è”, sottolinea la Malone. “Johanna è stata costretta a diventare un Tributo, ed ha imparato ad usare la sua sessualità, ma ora non subisce più manipolazioni. E’ un po’ destabilizzata dalla mancanza di consapevolezza su ciò che dovrebbe fare, è così a malapena rimane in attesa, ma cerca di tenere vive le proprie emozioni”.

Per la Malone la sfida che ha comportato il ritratto di questa versione di Johanna è stata anche fisica – passando 3 ore al giorno in sala trucco. “E’ stata una prodezza”, ricorda. “Ci siamo avvalsi di artisti protesici geniali. Hanno raccolto i miei capelli e mi hanno messo una cuffia per sembrare calva, poi è seguito un lavoro protesico intorno al collo, con l’aggiunta di tagli e lividi”.

L’effetto è stato sconvolgente per la Malone. “Credo davvero che questa sia stata la prima volta che Johanna non è apparsa carina”, sottolinea la Malone. “Da attrice è stata una sorta di liberazione, ma è sicuramente un altro lato di Johanna”.

Anche se Johanna sta attraversando un periodo buio, la Malone fa notare che la sua luce non è scomparsa. “Capitol City voleva rompere il nostro spirito, ci ha veramente raggirato, facendoci diventare dei bastardi”, riassume la Malone. “Hanno fatto un lavoro infernale su Peeta, e c’hanno provato anche con Johanna, ma credo che sia stato impossibile”.

La Malone era entusiasta che Katniss chiudesse il cerchio nel Canto della Rivolta -Parte 2. “Credo che il desiderio di Katniss fosse tornare al Distretto 12, e vivere la propria vita a modo suo – e credo che la sua avventura sia strepitosa in questo film. Impara ad ascoltare la propria voce”.

 

PRIMROSE / WILLOW SHIELDS:

Fin dall’inizio del franchise di Hunger Games, Katniss Everdeen manifesta il suo profondo affetto ed il desiderio di protezione nei confronti della sorellina Primrose. Doveva essere Prim originariamente a competere ai 74esimi Hunger Games, ma Katniss si è offerta di prendere il suo posto. Da allora, la giovane Prim è diventata una donna forte e compassionevole. Lei e Katniss sono molto diverse, ma come succede spesso alle sorelle, sono talmente unite che se una è in difficoltà, l’altra lo avverte. Nel Canto della Rivolta – Parte 2 Prim diventa un medico attivo sui campi di battaglia, ma Katniss percepisce il pericolo crescente per la sorella, e fa tutto il possibile per tenerla al sicuro, anche se è impossibile.

Willow Shields ha ricoperto il ruolo da quando aveva 12 anni, ed è letteralmente cresciuta con il personaggio. Dice che malgrado la precarietà della vita di Prim, almeno è diventata chi desiderava essere. “Prim è cresciuta enormemente nella Parte 2″, osserva la Shields. “Frequenta corsi di medicina, per inseguire il suo destino. Da medico, può finalmente contribuire anche lei alla rivolta. Questo è il suo ruolo nella rivolta, quello che le le riesce meglio, dimostrando di essere la ragazza coraggiosa che è diventata. Anche se ha sotto gli occhi le conseguenze della guerra, crede nella lotta, nel suo valore, e ha fiducia in sua sorella come leader”.

La cosa che la gratifica, inoltre, è che lentamente ma inesorabilmente si è guadagnata qualcosa che va oltre l’amore di Katniss: la sua ammirazione. “Nel primo Hunger Games Katniss protegge Prim dalla loro dura realtà – ma ora il loro legame è cambiato”, sottolinea la Shields. “Katniss è sempre protettiva nei confronti di Prim, ma ora in più rispetta le sue doti, la sua consapevolezza e saggezza. Sono molto più simili nel Canto della Rivolta – Parte 2“.

Katniss sarà sempre legata a Primrose, dice la Shields. “Non avevano nessuno su cui contare se non su loro stesse. Non c’è da meravigliarsi che fossero così unite”, osserva. “Katniss ha intravisto in Prim le qualità che l’hanno incoraggiata ad andare avanti. Prim ha una forza interiore che usa per curare e nutrire gli altri – e queste qualità aiutano Katniss ad aspirare ad un futuro più florido per tutti”.

Il futuro per la Shields è spalancato, ma l’attrice è grata della straordinaria esperienza vissuta nel ruolo di Prim. “Ho trascorso un terzo della mia vita a fare questi film”, riflette. “E’ stata una grande esperienza personale, che va oltre la mera recitazione. Sono entusiasta di aver fatto parte di questa straordinaria creazione di Suzanne Collins – e parte di un fanbase che è così stimolante ed affettuoso. Ho fatto anche parte di un cast che ha tutte le caratteristiche più grandi di Prim: l’amorevolezza, la gentilezza, il nutrimento ed il supporto. In altre parole: La Famiglia Hunger Games. E’ una famiglia straordinaria, e non dimenticherò mai nulla di tutto ciò”.

 

CRESSIDA / NATALIE DORMER:

La regista di guerra Cressida affronta la sfida più grande della sua insolita carriera nel Canto della Rivolta – Parte 2: tornando a Capitol City con la Squadra 451 al fianco della ribellione, si rendende conto che Katniss mira ad andare ben oltre il suo ruolo simbolico: vuole assassinare il Presidente Snow. Natalie Dormer, che nel Canto della Rivolta – Parte 1 è apparsa per la prima volta nel ruolo di un questo personaggio memorabile, ha accolto con entusiasmo la possibilità di mostrare il coraggio del suo personaggio. “Cressida e la sua troupe televisiva entrano a far parte del cast della saga nel Canto della Rivolta – Parte 1. Ma nella Parte 2 lei e la sua troupe seguono Katniss perché la piena rivoluzione in corso è il momento giusto per documentare e diffondere il messaggio alle masse”, afferma la Dormer. “Naturalmente, Katniss non ha alcuna intenzione di essere semplicemente la ragazza che appare sui manifesti, e Cressida e tutti gli altri membri della Squadra la seguono nella sua missione”.

Questa missione ha significato per la Dormer trovarsi in prima linea nelle grandi sequenze d’azione. “Io e la mia troupe ci siamo trovati al pari dei guerrieri della Squadra attraverso le fogne”, spiega. “E’ stato un lavoro fisicamente molto impegnativo. Ma ci siamo tutti sostenuti a vicenda tenendo alto il morale, ed è stato gratificante, anche perché è stato emozionante aver potuto far parte di questo punto culminante della storia”.

La Dormer è rimasta inoltre molto colpita dai set di stampo europeo. “La cura per i dettagli ha raggiunto livelli altissimi nella progettazione artistica di questo film”, riflette. “Che si tratti di un’architettura massiccia o del buio delle fogne, il pubblico rimarrà stupito da ciò che appare”.

L’attrice ha assistito con entusiasmo anche alla performance di Jennifer Lawrence. “Jennifer porta Katniss ad un livello superiore ogni volta che la interpreta. In questo film arriva addirittura a toccare ancora più il fondo psicologicamente: per lei è tempo di porre fine a tutta questa storia, e soprattutto alla violenza che regna a Panem”.

Le fini non sono mai facili, ma la Dormer era entusiasta di essere presente alla chiusura completa del cerchio di Hunger Games. “E’ quello che stavamo aspettando tutti”, riassume. “Questo film è il culmine di tutto quello che finora è accaduto, e necessitava di una portata molto grande. Rappresenta tutto ciò che è descritto nei libri: la passione galvanizzata di gente che lotta contro la tirannia, senza trascurare i dettagli dei rapporti personali che significano tanto per Katniss. Sono orgogliosa del modo in cui il film ha mostrato questi equilibri”.

 

BOGGS / MAHERSHALA ALI:

L’inizio dell’azione nel Canto della Rivolta – Parte 2, vede Katniss, Peeta e Gale sotto il comando del braccio destro della Presidente Coin, Boggs. Anche se è il capo della Squadra 451, non è pienamente a conoscenza del piano segreto utile a sovvertire l’operazione di propaganda in assassinio. Porta il suo ruolo alla conclusione Mahershala Ali, che ritrae un Boggs combattuto nel suo rapporto instabile con Katniss.

“Da un lato, Boggs prova un affetto paterno verso di lei, vuole proteggerla e assicurarsi che stia bene”, spiega Ali. “Ma ora sente un rinnovato rispetto nei suoi confronti. Nota il suo altruismo, in quanto disposta a mettersi in prima linea per gli altri. Gli fa venire voglia di prendersi ancor più cura di lei – e forse anche di fidarsi di più”.

Mentre la guerra contro capitol City si intensifica, Boggs non può fare a meno di pensare al futuro di Katniss. “Le è diventato fedele, al punto che vuole davvero che porti a termine la sua missione. Alla fine realizza che il suo voler attaccare Snow è diventata una questione personale”, osserva Alì.

Per Ali, lo spirito della Squadra 451 si è forgiato sulla grande connessione tra gli attori. “Abbiamo sviluppato lo stesso grande cameratismo dello spirito di Hunger Games – iniziato tra Jennifer e Francis, che ci hanno messo tanta passione”, dice. “Noi della Squadra 451 abbiamo trascorso molto tempo insieme, perciò ci veniva naturale: ci siamo divertiti, pur sempre motivati ​​dalla grandezza e dall’importanza di questo capitolo finale per il pubblico”.

Ad Ali è piaciuta soprattutto l’azione a tutto campo del film. “Questo capitolo è stato diverso perché avevamo a che fare molto di più con le armi, con le armature, e le maschere antigas … oltre ad una discesa in corda doppia da un edificio. Ci siamo allenati per imparare a muoverci in modo coordinato, ed è stato davvero divertente”, commenta.

Eppure, la sensazione di un autentico cambiamento a Panem si avvertiva. “Questo capitolo è completamente unico”, conclude Alì. “C’è sempre stata oppressione in Hunger Games, ma il Canto della Rivolta – Parte 2 è una vera e propria storia di guerra. La libertà è proprio lì sulla cuspide e si può avvertire. E’ stato davvero emozionante, non solo l’aver portato questi personaggi alla fine, ma anche vedere come si arriva ad un nuovo inizio”.

Capitol City in Fiamme

Il Canto della Rivolta – Parte 2 mostra una Capitol City mai vista prima nell’intero franchise di Hunger Games – con le sue strade una volta ricche e scintillanti ora nel caos del tempo di guerra. L’intera metropoli si trasforma in un’arena più reale di qualsiasi altra, e diventa il teatro degli attachi epici di Snow a Katniss e la Squadra 451.

Il risultato, come dice Jennifer Lawrence è “un set assolutamente pazzesco. La spettacolarità di questo film è davvero incredibile”.

Nina Jacobson osserva: “Quest’ultimo film, mostra l’epico ritorno di Katniss per le vie di Capitol City. Francis ha portato in vita le sequenze di Capitol City in modo incredibilmente emozionante con l’esperienza coinvolgente dell’IMAX®. E’ tutto ciò che si spera di realizzare su un grande schermo – qualcosa di emotivamente e tematicamente potente, ma anche cinematograficamente colossale”.

Sam Claflin aggiunge: “In un film ambientato in un mondo post-apocalittico, da attore ci si aspetta di dover usare molta immaginazione. Eppure il team è riuscito a trovare questi luoghi incredibili e costruire dei set fantastici che trasportano lo spettatore e tolgono letteralmente il respiro. E questo è un grande valore aggiunto”.

Per Julianne Moore, il nuovo set di Capitol City è stato un cambiamento illuminante. “Dopo essere stata in un Distretto 13 cupo, claustrofobico e sotterraneo, è stato divertente entrare nell’ambiente esteso di Capitol City”.

Per portare pienamente Capitol City alla vita in un modo nuovo, Francis Lawrence e lo scenografo Philip Messina sapevano che sarebbero dovuti andare al di là di Atlanta, che ospita gran parte della produzione. Hanno approfittato di location storiche e futuristiche che si trovano solo in Francia e in Germania.

“Volevamo inoltre offrire degli scenari che si prestassero a delle scene d’azione epiche”, dice il regista. “Phil ed io abbiamo mantenuto l’idea dell’ architettura Brutalista / Classica che rende Capitol City così imponente, ed effettuare delle riprese in luoghi reali ci ha permesso di farlo in un modo più coinvolgente. Phil ha trovato alcuni posti meravigliosi di Parigi e Berlino, che erano fenomenali per la storia”, dice il regista.

Aggiunge il produttore Jon Kilik: “Girare le scene di Capitol City in Europa ci ha permesso di avere tutte le dimensioni e le scale che abbiamo immaginato. Il team è stato in grado di dare al tutto un aspetto che è allo stesso tempo dettagliato e gigantesco”.

Appena fuori Parigi, vicino a Versailles, la produzione si è installata a Château de Voisins, una tenuta aristocratica del 1903, per rappresentare delle porzioni della villa del Presidente Snow. Il castello è stato utilizzato per alcune delle scene più importanti del film, tra cui un punto di svolta cruciale: l’ incontro tra i vincitori degli Hunger Games.

Messina ha immaginato un set alternativo, simbolo di potere per l’ufficio del Presidente Snow. “Per l’ufficio, abbiamo usato una stanza in stile mausoleo rivestita in pietra. Phil era molto convinto di quella tipologia perché era fredda, dura e dittatoriale”, aggiunge l’arredatore Larry Dias. “C’era un tappeto lungo quasi 14 metri fabbricato in Cina, con impresso il simbolo di Capitol City, ed una scrivania pazzesca in fondo alla stanza. Si tratta di un set incredibile ed audace”.

Uno dei set più notevoli in Francia l’hanno creato i palazzi post-moderni di Noisy-Le-Grand chiamati “L’espace Abraxas”. Costruiti negli anni ’50, ’60 e ’70, queste massiccie strutture in pietra squadrate, circondate da pilastri, piazze e archi trionfali, richiamano l’epoca dell’Impero greco ma allo stesso tempo, danno la sensazione di una città futuristica perfettamente pianificata. È qui che Katniss, Gale, Peeta e la Squadra 451 devono fuggire da ‘un’ondata nera e puzzolente’ mortale ed imponente: un altro tentativo del Presidente Snow per fermarli.

Il cast era incantato da Abraxas. “In IMAX® è pazzesco, perché si possono vedere queste enormi strutture dall’alto in basso”, dice Josh Hutcherson.

Dice Liam Hemsworth: “Ha molto dell’aspetto di Panem – è così che si immagina sia Capitol City, sembrava veramente il posto perfetto girare queste scene in strada”.

Per l’esterno del negozio di Tigris, Messina ha optato per un altro progetto di edilizia pubblica francese: le otto costruzioni triangolari di Jean Renaudie e Renée Gailhoustet a Ivry sur-Seine.

In Germania invece, la produzione ha scelto una fabbrica abbandonata a Rudersdorf, che fa da sfondo a Katniss e Gale durante l’attacco ad un hovercraft di Capitol City. Le location di Berlino includono l’aeroporto di Tempelhof, uno dei più antichi aeroporti superstiti del mondo e l’ex centro della potenza aerea nazista nella seconda guerra mondiale, già visto nel Canto della Rivolta – Parte 1.

“Francis ed io siamo stati attratti dalla grandezza e dall’imponenza di Tempelhof”, spiega Messina. “La dimensione della struttura era perfetta per molti importanti set del Canto della Rivolta – Parte 2, tra cui l’accampamento dei ribelli nel Distretto 2, il centro di controllo della Comandante Lyme, e la stazione ferroviaria”.

Per il cast, la vista di Tempelhof era entusiasmante. “Berlino è architettonicamente una delle città più interessanti del mondo”, dice Jeffrey Wright. “Gli edifici trasudano la storia complessa della città – ed è stato davvero stimolante modellare questi luoghi storici alle finalità che avevamo scelto per il film. La scena della stazione mi ha ricordato un film di Cecil B. De Mille. C’era un’atmosfera operistica, emozionante ed impressionante”.

Dal Tempelhof, la produzione si è spostata alla volta di una base militare russa abbandonata nel Krampnitz, che un tempo era a Berlino Est, che è stata riconvertita nell’edificio bombardato di Capitol City dove Katniss e la sua Squadra sono in agguato. Messina ricorda il primo sopralluogo sulla postazione, totalmente ricoperta dalla vegetazione. “La prima volta che l’abbiamo vista nelle immagini, era in uno stato di abbandono. Sembrava che questi edifici uscissero dalla foresta. Francis ed io siamo andati sul posto per scrutare il modo per trasformarla in una via della città. E il processo è stato incredibile”.

Ma la sfida più grande per Messina è stata la costruzione del set più complicato del film: il tunnel buio e fradicio dove la Squadra 451 si ritrova faccia a faccia con un esercito di “lucertole mutanti”, dei rettili capaci di abbattere i nemici con un solo morso. Descritte nel libro come “un mix tra lucertola, uomo e chissà cos’altro”, questi mostri sono stai portati in vita da attori e CGI.

“La sequenza delle lucertole nasce dalla collaborazione tra Francis, gli effetti visivi, le acrobazie ed il mio lavoro”, descrive Messina. “Inizialmente l’idea era utilizzare delle fogne molto grandi, ma Francis ha detto ‘No, devono essere molto piccole. Le voglio compatte’. Così abbiamo costruito dei soffitti alti circa 1 metro e mezzo. Sembra incredibile, ma voglio scrivere una lettera aperta a tutto lo staff per chiedere formalmente scusa per tutte le volte che hanno battuto la testa!”.

 

Gli Ultimi Look: Trucco e Parrucco

In tutto Hunger Games, il look dei personaggi ha subìto diversi cambiamenti: da umile e rozzo, a quello più ostentato. Ora che Capitol City e tutta Panem sono diventati un campo di battaglia, il look del Canto della Rivolta – Parte 2 è un altro, ed è opera  dei costumisti Kurt e Bart, della makeup designer Ve Neill, e del capo dipartimento Nikoletta Skarlats, coadiuvati dai membri chiave addetti alle protesi Glenn Hetrick – che ha collaborato fin dall’inizio -, dal truccatore Conor McCullagh, dall’hair designer Camille Friend, e dal capo-dipartimento Kim Santantonio.

Fin dall’inizio della serie, la make up designer premio Oscar® Ve Neill è stata una pedina importante del design creativo e dell’evoluzione dei volti dei personaggi. Per il Canto della Rivolta – Parte 2 ha mantenuto molti degli elementi stravaganti che hanno sempre fatto parte dell’universo di Panem, ma li ha resi più semplici, come la realtà che si abbatte su Capitol City.

“Non è così fantasioso come nei film precedenti: ora emerge l’essenzialità”, osserva. “Siamo in tempo di guerra, un momento diverso per tutti i personaggi. Gli abitanti di Capitol City appaiono in un modo mai visto prima. Naturalmente, l’aspetto è sempre molto cool, ma allo stesso tempo, per me questo capitolo è davvero strappalacrime”.

E’ anche ambientato tra le varie battaglie. “In questo film Katniss, Peeta e Gale ora sono dei soldati che cercano di arrivare a Capitol City per uccidere Snow, per questo devono apparire in modo diverso, così come Capitol City”, dice la Neill. “Una delle cose più interessanti dell’aver girato le scene di Capitol City in Europa, è che ci siamo avvalsi di truccatori tedeschi e francesi che hanno apportano uno stile completamente diverso ed un sapore che dà veramente a Capitol City un nuovo look. Compaiono un glamour ed una raffinatezza mai viste prima”.

Diversi personaggi acquisiscono un’immagine diversa in questo capitolo. Per dare un tocco diverso all’aspetto mutevole di Effie, la Neill ha passato il testimone per il make up alla collaboratrice Nikoletta Skarlatos. “E’ stato un modo per ottenere qualcosa di diverso dai film precedenti”, spiega la Neill. “La Effie di Nikoletta è sempre molto stilizzata, ma più classica, più matura ed elegante – è davvero bello vederla in questo nuovo stile”.

Nel frattempo, la Neill ha trasformato il look di Julianne Moore al passo con le ambizioni della Coin. “Il suo personaggio cambia in questo film, così anche il suo look comincia ad evolversi. E’ discreto, ma anche molto suggestivo. Julianne è sempre bella, ma in questa circostanza appare con un look più aggressivo”.

Per quanto riguarda la Katniss di Jennifer Lawrence, la Neill afferma: “Nel Canto della Rivolta – Parte 1 era reduce da un trauma, ma ora ha tirato fuori la sua forza innata da leader. Quando appare in questo film col costume da Ghiandaia Imitatrice si vede la sua crescita, la sua maturità emotiva. Quindi il trucco non è alla moda, ma sottolinea la forza e la femminilità del viso. E’ grintosa, bellissima ma facilmente riconoscibile. Jennifer è sorprendente: le basta solo un po’ di trucco per apparire così”.

La Neill ammette che sentirà la mancanza del rapporto stretto che ha instaurato con Jennifer e con il resto del cast. “Li ho visti crescere nel corso degli anni”, riflette. “Siamo tutti ancora in contatto e buoni amici, ma mi mancheranno tanto. Questa è stata una serie unica; mi ha dato la possibilità di fare ogni tipo di trucco – dalle ferite in battaglia, al trucco glamour o di fantasia – ma è stata anche un’occasione per stringere delle vere amicizie”.

 

Spingere l’Azione al Massino Fino alla Fine

Con la Squadra 451 diretta verso Capitol City determinata a fermare il Presidente Snow per sempre, nel Canto della Rivolta – Parte 2 Katniss porta l’azione ai massimi livelli, ben oltre gli assedi abilmente manufatti delle arene degli Hunger Games apparse nei primi due film di Hunger Games, o le prime avvisaglie di guerra del Canto della Rivolta – Parte 1.

“Nel Canto della Rivolta – Parte 2, l’azione diventa realtà, appena Katniss ed il suo team si dirigono verso Capitol City”, dice Sam Hargrave, coordinatore degli stunt. “Quest’intensa azione ha richiesto molto di più a tutti i nostri attori. Regna il disordine, così hanno dovuto essere veramente ‘nel caos’ fisicamente”.

Fortunatamente nel momento in cui si sono accese le telecamere per il Canto della Rivolta – 2, Jennifer Lawrence era già abilissima con l’arco e le frecce, l’arma iconica di Katniss. “Questo personaggio è diventato parte di Jennifer, e quindi il nostro training è stato molto limitato”, commenta Hargrave. “Sapeva cosa ci aspettavamo da lei, e tutto ciò che le abbiamo sottoposto, l’ha provato con entusiasmo”.

Il Canto della Rivolta – Parte 2 ha anche dato a Liam Hemsworth più di un’occasione per mostrare di essere una star d’azione. “Liam è un ragazzo di grande talento. Pratica kickboxing e si allena per conto suo, così era già in splendida forma prima ancora di iniziare la formazione specifica”, osserva Hargraves.

Forse la sequenza d’azione più ambiziosa di tutto il franchise è la battaglia straziante presente nel film contro i denti digrignanti e gli artigli delle lucertole velocissime nei tunnel fognari claustrofobici.

“L’intera scena è stata molto complicata, così abbiamo dovuto fare degli storyboard e pianificare tutte le coreografie della lotta molto tempo prima di metterci piede”, spiega Francis Lawrence. “Ci sono state mole difficoltà tecniche – avevamo a che fare con vero fuoco ed acqua – ed è stato onestamente un set miserabile per gli attori e la troupe. Ma è una scena di cui sono davvero fiero. E’ una sequenza molto forte”.

Per il cast, l’esperienza è stata un assaggio di ciò che i loro personaggi avrebbero attraversato per raggiungere Capitol City al culmine della ribellione. “I tunnel fognari sono stati duri per tutti, essendo molto umidi e freddi tutto il giorno”, dice Josh Hutcherson. “Ma il risultato è la realizzazione di una delle scene più straordinarie di tutta la storia di Hunger Games“.

Eppure il massimo dell’adrenalina e la suspense di tutto del film, secondo il regista si tocca nell’epilogo finale: un momento commovente, conquistato a fatica, che indugerà più di tutti.

“Una delle cose di cui sono più entusiasta è scena finale del film”, dice Francis Lawrence. “E’ stato un momento molto sentito da tutti sul set quando siamo arrivati ​​alla scena – abbiamo avuto la sensazione che tutta la storia di questi personaggi attraverso il corso dei quattro film, era stata costruita per arrivare a questo momento singolare. Spero che il pubblico senta veramente la storia, e che carpisca il senso del futuro. Tutto ciò che è accaduto a Katniss, e tutti i temi della storia si fondono insieme per arrivare a questo scorcio finale del suo mondo, quindi è stato molto importante viverlo al suo interno”.

Il finale rimane fedele al fenomeno creato nei libri di Suzanne Collins come l’inizio. Non appena si chiude l’avventura, una delle più grandi soddisfazioni per Nina Jacobson è che il franchise cinematografico non si è mai discostato, durante tutto il percorso, dalla sua promessa di seguire la visione della Collins.

“Provo un profondo rispetto per Suzanne, adoro i suoi libri e capisco l’impatto che hanno avuto sui suoi fan”, conclude la Jacobson. “Così fin dall’inizio, ci siamo impegnati totalmente a rappresentare al meglio i libri, e darne una versione cinematografica di altissimo livello. E’ stata una grandissima aspirarazione realizzarla, e non mi sarei mai perdonata se l’avessimo sbagliata. Avevamo l’obbligo di fare il meglio possibile per la gente, ed è stata un’esperienza incredibile. Spero che si continui a parlare di tutti i temi rilevanti su cui verte l’intera storia: la società umana, i costi della guerra, lo sfruttamento delle tragedie per l’intrattenimento ed il pericolo di perdere i nostri obiettivi individuali in tempi tirannici. E’ una storia valida per tutte le epoche”.

 

BIOGRAFIE DEL CAST

 

Un talento naturale, con una straordinaria presenza scenica ed un’innegabile energia, l’attrice premio Oscar® JENNIFER LAWRENCE (Katniss Everdeen) è una delle attrici più talentuose.

Recentemente, la Lawrence ha terminato le riprese del film biografico di David O. Russell Joy, che affronta le vicissitudini di una madre single di Long Island destinata a diventare una delle imprenditrici più di successo del paese grazie alla sua invenzione del Miracle Mop. Fanno parte del cast Bradley Cooper e Robert De Niro, ed il film sarà distribuito il 25 dicembre 2015 dalla Twentieth Century Fox.

L’anno passato l’attrice è apparsa in “ X- Men: Giorni di un Futuro Passato” (X-Men: Days of Future Past) di Bryan Singer, dove torna a rivestire i panni di ‘Raven’ e ‘Mystica’, al fianco di Hugh Jackman, Michael Fassbender, James McAvoy, Halle Berry, Anna Paquin, Ellen Page, e Nicholas Hoult. Inoltre, sarà parte del cast del prossimo capitolo del franchise di Singer, X-Men: Apocalypse, la cui uscita è prevista per il 27 maggio 2016. La Lawrence aveva già recitato nel film di Matthew Vaughn’s “X- Men: L’inizio” (X-Men: First Class), accanto a Jackman, Fassbender e McAvoy, ma anche a Rose Byrne, January Jones, Nicholas Hoult, Zoe Kravitz e Kevin Bacon.

Nel 2016, Lawrence sarà ‘Aurora’ nel film della Sony Pictures Passengers al fianco di Chris Pratt e Michael Sheen. Il film parla di una navicella spaziale che trasporta migliaia di persone verso un pianeta lontano.  Un guasto in una delle sue camere criogeniche provoca il risveglio, 60 anni prima rispetto al previsto, di un solo passeggero. Di fronte alla prospettiva di invecchiare e morire da solo, decide di svegliare “accidentalmente” un secondo passeggero.

Sempre imminentemente, la Lawrence inizierà la produzione dell’ adattamento del romanzo di Graeme Simsion, The Rosie Project nel ritratto di ‘Rosie Jarman’. Il film, prodotto da Matt Tolmach e Michael Costigan della Sony, narra le vicende di un professore universitario sfortunato in amore che crea un elaborato questionario nel tentativo di trovare moglie, ma incontra una donna non convenzionale, che non corrisponde a nessuno dei suoi “requisiti”, ma che potrebbe essere la donna perfetta per lui.

La Lawrence sarà inoltre ‘Cathy Ames’ nell’adattamento di Gary Ross del classico di John Steinbeck, East of Eden, per la Universal Pictures. Il film è ambientato nelle fattorie della Salinas Valley in California, dove le generazioni di due famiglie, i Trasks e gli Hamilton, sono destinati a rimettere in scena la fatidica storia di Caino e Abele.

Jennifer ultimamente è stata co-protagonista al fianco di Bradley Cooper nella pellicola della Magnolia Pictures “Una Folle Passione” (Serena), uscito nella primavera del 2015; basato sul romanzo di Ron Rash, questa storia ambientata nell’era della grande depressione è incentrata su una coppia di sposini ed il loro impero del legname.

Le performance della Lawrence più acclamate dalla critica includono: il film di David O. Russell American Hustle, co-interpretato da Christian Bale, Amy Adams e Bradley Cooper nel suo ritratto di Roslyn, una casalinga di periferia rissosa con un marito truffatore. La sua prima collaborazione con David O. Russell è stata “Il Lato Positivo” (Silver Linings Playbook) al fianco di Bradley Cooper, Robert DeNiro e Jacki Weaver, dove interpreta ‘Tiffany’ una giovane vedova che soffre di depressione. La svolta è avvenuta con “Un Gelido Inverno” (Winter’s Bone) di Debra Granik in cui ha interpretato il ruolo di ‘Ree’, una giovane ragazza che affronta il peggior strato sociale in cerca del padre, spacciatore di droga, per cercare di mantenere unita la sua famiglia.

Ad oggi, questi tre film hanno fatto guadagnare alla Lawrence un Oscar® come Migliore Attrice, oltre ad altre due nomination per la statuetta per la Migliore Attrice e Miglior Attrice Non Protagonista. Inoltre, la Lawrence ha ricevuto un BAFTA Award come Migliore Attrice ed una nomination sempre ai BAFTA come Miglior Attrice Non Protagonista; due Golden Globe Award® come Miglior Attrice Protagonista in un Film Comico o Musical, e Miglior Attrice Non Protagonista in un Film Drammatico, così come una candidatura ai Golden Globe Award® come Miglior Attrice Protagonista in un Film Drammatico; uno Screen Actors Guild Award per il Ruolo Principale, ma anche due nomination gli Screen Actors Guild Award® come Attrice Protagonista ed Attrice Non Protagonista.

Fra i crediti di Jennifer va ricordato: Hates -The House at the End of the Street, al fianco di Elisabeth Shue e Max Theriot di Mark Tonderai; “Mr. Beaver” (The Beaver), con Mel Gibson ed Anton Yelchin, diretto da Jodie Foster; il film di Drake Doremus Like Crazy, con Anton Yelchin e Felicity Jones; il film di Lori Petty, The Poker House, al fianco di Selma Blair e Bokeem Woodbine che le è valso il riconoscimento ‘Outstanding Performance in the Narrative Competition’ al Los Angeles Film Festival del 2008; il film d’esordio del regista Guillermo Arriaga, The Burning Plain – Il Confine Della Solitudine, con Charlize Theron e Kim Basinger. La pellicola è stata presentata per la prima volta al Festival di Venezia® del 2008, dove l’attrice ha vinto il premio Marcello Mastroianni come Miglior Attrice Emergente.

Sul piccolo schermo, la Lawrence ha preso parte alle tre stagioni della serie ‘The Bill Engvall Show’, trasmessa dalla TBS. La commedia scritta ed ideata da Bill Engvall e Michael Leeson, è ambientata in un sobborgo di Denver, e narra la vita di Bill Pearson (interpretato da Engvall), un consulente familiare la cui stessa famiglia avrebbe bisogno di qualche ‘consiglio’.

Cresciuta a Louisville, in Kentucky, con un’esperienza nel teatro locale maturata durante l’infanzia, Jennifer si è trasferita a New York all’età di quattordici anni per lanciarsi nella carriera di attrice.

 

A soli ventitre anni JOSH HUTCHERSON (Peeta Mellark) si è imposto come uno dei giovani attori più affermati di Hollywood. Hutcherson ha già ricevuto numerosi riconoscimenti durante la sua carriera tra cui il CinemaCon Award come Attore Esordiente nel 2012, l’MTV Movie Award per la Migliore Interpretazione Maschile, il Teen Choice Award come Miglior Attore: lo Sci-Fi/Fantasy ed il Logo’s New Now Next Award per la Star Del Futuro.

Hutcherson è apparso al fianco di Benicio Del Toro in Escobar: Paradise Lost, un film drammatico sul famigerato Pablo Escobar, presentato in anteprima al Toronto Film Festival del 2014.

Hutcherson sta attualmente girando il dramma diretto da James Franco, The Long Home. Tratto dal romanzo di William Gay, il film è ambientato nel 1940 nelle zone rurali del Tennessee dove un giovane lavora per un contrabbandiere ignaro di aver assassinato suo padre 10 anni prima.

Tra gli altri suoi crediti cinematografici: il film  d’animazione “Epic – Il Mondo Segreto” (Epic); Red Dawn, un remake del classico del 1984 che narra le vicende di un gruppo di adolescenti che cercano di salvare la loro città dai soldati stranieri; “Viaggio nell’Isola Misteriosa” (Journey 2: Mysterious Island) assieme a Michael Caine e Dwayne Johnson; il lungometraggio indipendente Detention, di cui è stato anche Produttore Esecutivo; ed in Seven Days in Havana, costituito da sette cortometraggi diretti da altrettanti registi. Nel 2010 ha lavorato al fianco di Annette Bening e Julianne Moore nel film di Lisa Cholodenko candidato agli Academy Award® “I Ragazzi Stanno Bene” (The Kids are All Right). Il film ha esordito quell’anno al Sundance Film Festival, dove è stato acquistato dalla Focus Features, ed è stato uno dei maggiori contratti conclusi in occasione del Festival, ricevendo delle recensioni entusiastiche. Il film ha continuato a mietere successi, ottenendo un Teddy Award, oltre alle candidature agli Screen Actors Guild Award, agli Independent Spirit Award®, ed ai Golden Globe®. In precedenza ha preso parte del cast di “Aiuto Vampiro” (The Vampire’s Assistant), al fianco di John C. Reilly e Salma Hayek; Carmel; “Viaggio al Centro della Terra 3D” (Journey to the Center of the Earth 3-D), il primo film live performance 3-D ad alta definizione; “Un Ponte per Terabithia” (Bridge To Terabithia), “Winged Creatures – Il Giorno del Destino” (Winged Creatures); “Il Cane Pompiere” (Firehouse Dog); RV; “Innamorarsi a Manhattan” (Little Manhattan);  “Zathura – Un’Avventura Spaziale” (Zathura); “Derby in Famiglia” (Kicking and Screaming), “Il Castello Errante di Howl” (Howl’s Moving Castle) e Polar Express. Josh ha vinto il premio come Miglior Giovane Attore per i ruoli in ” Zathura – Un’avventura Spaziale” e “Un Ponte per Terabithia” (Bridge To Terabithia).

Oltre a recitare, Hutcherson è molto impegnato nella sua organizzazione benefica, Straight But Not Narrow (SBNN). La SBNN ha lo scopo di sostenere il matrimonio, l’uguaglianza delle persone e dei sessi attraverso l’educazione, il sostegno, i social media e, il più importante, la protesta visiva. Negli ultimi tre anni, Hutcherson ha organizzato dei tornei di basket per raccogliere fondi e promuovere l’organizzazione. Nel 2012, è stato onorato con il GLAAD’S Vanguard Award per il suo lavoro con la comunità LGBT.

Hutcherson attualmente risiede a Los Angeles.

 

LIAM HEMSWORTH (Gale Hawthorne) ha un’intensità che trascende il grande schermo. Mostrando versatilità e talento in una varietà di interpretazioni, Hemsworth ha dimostrato di essere uno degli attori più ricercati della sua generazione.

Hemsworth ha recentemente completato le riprese del film che lo vede protagonista Independence Day: Resurgence di Roland Emmerich, al fianco di Jeff Goldblum e Bill Pullman. Ha inoltre interpretato il ruolo principale del thriller western By Way of Helena, con Woody Harrelson, e The Dressmaker, al fianco di Kate Winslet.

Nato a Melborne, in Australia, Hemsworth è cresciuto facendo surf a Phillip Island. Il più giovane di tre fratelli, ha sempre avuto la passione per la cinematografia. Anche se da piccolo non sognava di diventare attore, passava le giornate a guardare i film. All’età di 17 anni, dopo aver assistito agli spettacoli in TV dei suoi due fratelli maggiori Luke e Chris in Australia, Hemsworth decide di voler anche lui intraprendere seriamente la carriera d’attore: così si iscrive a corsi di recitazione, si sceglie un agente, ed inizia a presentarsi alle audizioni. Hemsworth ottiene presto il suo primo grande ingaggio nella popolare serie TV Australiana Home and Away , e da lì è arrivato alla firma per un ruolo nello show televisivo di maggior successo d’Australia Neighbors.

In ambito cinematografico ha ottenuto il suo primo ruolo nel lungometraggio Triangle, quando ha scoperto che la sua vera passione era proprio fare film.  “E’ qualcosa di nuovo e fresco, impegna  un’ energia diversa da quella richiesta dai lavori precedenti ”, dice Hemsworth. Sapendo che Los Angeles è la culla della produzione cinematografica, Hemsworth ha iniziato ad inviare delle sue registrazioni, anche a Sylvester Stallone che nell’arco di una settimana lo ha invitato ad Hollywood per assegnargli la parte di suo figlio nel film “I Mercenari” (The Expendables). Poco prima di partire per Los Angeles però, Hemsworth viene a sapere che in fase di scrittura della sceneggiatura il suo personaggio è stato eliminato. Tuttavia, poche ore dopo, ha ricevuto una chiamata dalla Marvel che lo voleva sottoporre ad un provino per Thor. Anche se il ruolo di ‘Thor’ ha finito per aggiudicarselo suo fratello maggiore Chris, l’occasione di questa audizione per la Marvel lo ha trattenuto a Los Angeles.

Hemsworth ha cominciato presto ad attirare l’attenzione di tutta Hollywood e, durante gli anni in cui viveva con il fratello Chris nel cottage del loro manager Will Ward, Liam ha battuto centinaia di attori per la parte di ‘Will Blakelee’ nell’ adattamento cinematografico The Last Song di Nicholas Spark, diretto da Julie Anne Robinson ed interpretato da Greg Kinnear e Miley Cyrus. Ha quindi recitato in due film campioni d’incassi del 2012 – Hunger Games, diretto da Gary Ross, ed “I Mercenari 2” (Expendables 2), diretto da Simon West. Ha preso parte del thriller ad alta tensione “Il Potere dei Soldi” (Paranoia) al fianco di Harrison Ford e Gary Oldman, diretto da Robert Luketic, e del lungometraggio drammatico Empire State diretto da Dito Montiel e co-interpretato da Dwayne Johnson ed Emma Roberts. Ha inoltre ripreso il suo ruolo di Gale Hawthorne in “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco” (The Hunger Games: Catching Fire), e “Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 1” (The Hunger Games: Mockingjay – Part 1), entrambi diretti da Francis Lawrence. Più di recente, ha recitato con Billy Bob Thornton, Bruce Dern e John Malkovich nel thriller Cut Bank.

 

Hemsworth, attende con impazienza di lavorare con attori e registi di qualità. A tal proposito afferma: “Adoro recitare ed amo i film. Al momento, sto cercando di trovare persone che abbiano progetti innovativi, e spero di incontrare gente tanto appassionata per la cinematografia quanto me. La maggior parte di ciò che ho imparto è stato sul set. Si impara molto osservando le persone che hanno grande esperienza“.

 

WOODY HARRELSON (Haymitch Abernathy) possiede un raro mix di intensità e carisma che sorprende e delizia costantemente pubblico e critica, sia nei film delle major che nei progetti indipendenti. La sua interpretazione dell’ufficiale del Casualty Notification Office, addetto alla comunicazione dei decessi ai familiari delle vittime,  assieme a Ben Foster  in “Oltre Le Regole -The Messenger” (The Messenger) di Oren Moverman, gli è valso la nomination all’Oscar® nel 2010 come Miglior Attore Non Protagonista. Era stato precedentemente candidato all’Oscar®, ai Golden Globe® ed ai SAG Awards come Miglior Attore per la sua interpretazione nei panni del controverso editore di riviste porno, Larry Flynt, nell’omonimo film di Milos Forman “Larry Flynt – Oltre lo Scandalo” (The People vs. Larry Flynt).

Harrelson ultimamente ha terminato le riprese de “I Maghi del Crimine 2” (Now You See Me 2) diretto da Jon Chu per la Lionsgate. Ha di recente ricoperto il ruolo del Detective Marty Hart, al fianco di Matthew McConaughey, nella miniserie della HBO True Detective diretta da Cary Fukunaga, per il quale è stato candidato agli Emmy ed ai SAG Award nella categoria Attore Protagonista, ed ai Golden Globe come Attore Protagonista In Una Mini Serie. A breve apparirà in “Codice 999” (Triple Nine) per la regia di John Hillcoat, che uscirà nella primavera del 2016. Nel 2013 Harrelson ha recitato nel film dello sceneggiatore/regista Scott Cooper Out of the Furnace interpretato anche da Christian Bale e Casey Affleck; ha prestato la propria voce al film d’animazione della Relativity, Free Birds con Owen Wilson; ed è apparso nel film di Louis Leterrier “Now You See Me – I Maghi del Crimine” e “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco”.

Nel 2012 Harrelson ha recitato accanto a Julianne Moore e Ed Harris nel film della HBO Game Change diretto da Jay Roach,  per il suo ruolo di Steve Schmidt ha ricevuto nomination ai Primetime Emmy®, ai SAG®, ed ai Golden Globe®. Harrelson è stato visto sul grande schermo in “Sette Psicopatici” (Seven Psychopaths) di Martin McDonagh con Sam Rockwell, Colin Farrell e Christopher Walken.

Altri film importanti che Harrelson ha interpretato nel corso della sua carriera sono: Rampart, che gli ha dato la possibilità di lavorare di nuovo con il regista Oren Moverman; il campione d’incassi di Ruben Fleischer “Benvenuti a Zombieland” (Zombieland); “Amici di Letto” (Friends with Benefits); 2012; Semi-Pro; The Grand; “Non È Un Paese Per Vecchi” (No Country For Old Men); “A Scanner Darkly – Un Oscuro Scrutare”; “Radio America” (A Prairie Home Companion); Defendor; “Sette Anime” (Seven Pounds); The Prize Winner Of Defiance, Ohio; North Country; The Big White; After The Sunset; “Incontriamoci a Las Vegas” (Play It To The Bone); Battle In Seattle; EDtv; The Hi-Lo County; Transsiberian; “La Sottile Linea Rossa” (The Thin Red Line); “Sesso e Potere” (Wag The Dog); “Benvenuti a Sarajevo” (Welcome To Sarajevo); Kingpin; “Assassini Nati” (Natural Born Killers); “Proposta Indecente” (Indecent Proposal); “Chi Non Salta Bianco è” (White Men Can’t Jump); e, recentemente, il potente documentario politico del regista Pete McGrain Ethos.

Harrelson è diventato un volto caro a milioni di spettatori per aver fatto parte del cast della commedia della NBC, in onda da lungo tempo, Cheers. Per la sua interpretazione dell’affabile barman ‘Woody Boyd’, ha vinto un Primetime Emmy® nel 1988 ed è stato candidato al premio altre quattro volte durante gli otto anni della sua partecipazione alla serie. Nel 1999, ha guadagnato un’altra nomination ai Primetime Emmy® per aver ripreso il suo vecchio ruolo in un’apparizione speciale nello spinoff della serie, Frasier. Più tardi ha fatto il suo ritorno in televisione con un ruolo di guest ricorrente nella serie di successo della NBC, Will and Grace.

Districandosi tra i molti impegni in TV e cinema, nel 1999 Harrelson ha diretto una sua propria pièce teatrale, Furthest From The Sun al Theatre de la Jeune Lune a Minneapolis. In seguito ha diretto il revival di The Rainmaker al Roundabout Broadway; The Late Henry Moss di Sam Shepherd e On An Average Day di John Kolvenbach, al fianco di Kyle MacLachlan al West End di Londra. Harrelson ha diretto la premiere di This Is Our Youth di Kenneth Lonergan al Berkeley Street Theatre di Toronto. Nell’inverno del 2005, Harrelson ha fatto ritorno al West End di Londra, interpretando Night of the Iguana di Tennessee Williams al Lyric Theatre. In 2011, Harrelson ha co-scritto e diretto la commedia semi-autobiografica Bullet for Adolf per l’Hart House Theatre di Toronto. Nell’estate del 2012 Bullet for Adolf ha debuttato Off-Broadway al New World Stages.

 

L’attrice, produttrice e regista nominata agli Emmy® ELIZABETH BANKS (Effie Trinket) è diventata una delle attrici più ricercate e versatili di Hollywood, che spazia facilmente tra palcoscenico, grande schermo, commedia e dramma. Oltre a recitare, la Banks ha firmato il suo debutto alla regia con Pitch Perfect 2, il sequel di Pitch Perfect la storia di un gruppo di cantanti a cappella del college tutto al femminile, dove ha ripreso il ruolo della commentatrice Gail. Ha inoltre prodotto il film insieme a suo marito, Max Handelman, con la loro società Brownstone Productions.

La Banks è recentemente apparsa in Magic Mike XXL al fianco di Channing Tatum. Nel 2014, ha prestato la sua voce al successo globale The Lego Movie. Di seguito ha recitato in Love & Mercy diretto da Bill Pohland che da’ uno sguardo non convenzionale alla vita del celebre leader dei The Beach Boys, Brian Wilson, ed alla sua leggendaria battaglia con la malattia mentale. Il film di recente ha debuttato al Toronto Film Festival del 2014, ed è stato distribuito dalla Lionsgate nel giugno del 2015. Ha quindi interpretato la detective Nancy Porter in Every Secret Thing  (2014) diretto da Amy Berg e basato sul romanzo best-seller di Laura Lippman. La storia segue le vicende di un detective che cerca di svelare il mistero che circonda la scomparsa di alcuni bambini, e la vita di due giovani donne che sono le sospettate principali.

Altre parti rilevanti le ha ottenute nel film premiato agli Oscar® “Seabiscuit – Un Mito Senza Tempo” nel ruolo di ‘Marcela Howard’ al fianco di Jeff Bridges e Tobey Maguire; ed in “Prova a Prendermi” (Catch Me If You Can) di Steven Spielberg. E’ inoltre apparsa in Walk of Shame; Little Accidents; “Quell’Idiota di Nostro Fratello” (Our Idiot Brother); The Details; “Zack & Miri – Amore a…Primo Sesso” (Zack and Miri Make a Porno); “Che Cosa Aspettarsi Quando Si Aspetta” (What to Expect When You’re Expecting); “Una Famiglia all’Improvviso” (People Like Us); “40 Carati” (Man on a Ledge); The Next Three Days; Role Models; “Piacere Dave” (Meet Dave); “Imbattibile” (Invincibile); “40 Anni Vergine” (The 40-Year-Old Virgin); “Fred Claus – Un Fratello Sotto l’Albero”; The Sisters; Slither; Heights, The Baxter, The Trade, Ordinary Sinner, The Uninvited, Daltry Calhoun, Sexual Life, Shaft di John Singleton con Samuel L. Jackson, ed il cult Wet Hot American Summer con Janeane Garofalo e David Hyde Pierce. Ha ottenuto la parte della giornalista ‘Betty Brant,’ un ruolo creato appositamente per lei dal regista Sam Raimi, nei tre film campioni d’incassi della Columbia Pictures Spider-Man con Tobey Maguire nel ruolo del titolo.

Per la sua interpretazione sul piccolo schermo, la Banks si è guadagnata una nomina ai Primetime Emmy® Award nel 2011 nella categoria Outstanding Guest Actress in a Comedy Series con il ruolo ricorrente di Avery Jessup in ‘30 Rock’. Ha preso parte della serie della ABC “Modern Family” ed in “Scrubs”, NBC nel ruolo ricorrente della dottoressa ‘Kim Porter’. Nel 2007 è apparsa nella miniserie della CBS “Comanche Moon,” il prequel firmato Larry McMurtry di “Lonesome Dove”.

Tra i progetti imminenti della sua Brownstone ci sono la produzione di White Girl Problems;  Think una commedia romantica della Disney in cui la Banks reciterà nel ruolo di ‘Thinkerbell’, e Resident Advisors con la Paramount Digital. Ha inoltre prodotto Pitch Perfect, ed il thriller fantascientifico del 2009 “Il Mondo dei Replicanti” (The Surrogates) della Disney, con Bruce Willis.

La sua grande esperienza teatrale include molte presenze sul palco delle produzioni dell’ American Conservatory Theatre e del Guthrie Theater con “Summer & Smoke,” diretto da David Esbjornson. Nel 2006, la Banks ha interpretato ‘Cherie’, la protagonista femminile della commedia di William Inge “Bus Stop,” al Williamstown Theater Festival.

Originaria del Massachusetts, l’attrice si è laureata presso l’Università della Pennsylvania, ed in seguito diplomata all’ American Conservatory Theater. E’ impegnata in molte organizzazioni benefiche, tra le quali: LA’s Best, Planned Parenthood®, e Intrepid Fallen Heroes Fund. Attualmente risiede a Los Angeles.

 

Attrice tra le più versatili e carismatiche di oggi, il premio Oscar® JULIANNE MOORE (Presidentessa Alma Coin) è nota per la quantità di ruoli memorabili che ha interpretato, dalla commedia al dramma, ai blockbuster ai film d’essay sia per il grande che per il piccolo schermo.

La Moore apparirà nel dramma indipendente della Lionsgate Freeheld al fianco di Ellen Page e Michael Shannon; e nell’imminente commedia romantica di Rebecca Miller Maggie’s Plan, presentati entrambi in anteprima quest’anno al Toronto Film Festival, oltre che nel quarto capitolo del franchise di Hunger Games, “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2”.

Recentemente ha vinto tra gli altri riconoscimenti, un Oscar®, un Golden Globe®, un BAFTA, ed un SAG Award® per il suo ruolo in Still Alice con Kristen Stewart, Alec Baldwin e Kate Bosworth. Julianne Moore è la nona attrice nella storia degli Oscar® ad aver ricevuto due nomination nello stesso anno per le sue interpretazioni in “Lontano Dal Paradiso” (Far From Heaven) come Miglior Attrice Protagonista, e The Hours (Migliore Attrice Non Protagonista), oltre ad aver ricevuto numerosi premi della critica come SAG e Golden Globe® per entrambi i ruoli. La Moore è stata candidata quattro volte all’Oscar®, otto volte ai Golden Globe®, quattro volte ai SAG Award, quattro volte ai BAFTA, e tre volte agli Independent Spirit Award, vincendolo poi nel 2003 per “Lontano Dal Paradiso”. Nel 2012, ha vinto il Primetime Emmy Award, come Miglior Attrice Protagonista di una Miniserie o Film, per il suo ritratto del governatore dell’Alaska Sarah Palin nel film della HBO Game Change. Per lo stesso ruolo ha vinto anche ai SAG Award ed ai Golden Globe® del 2013. Tra gli altri riconoscimenti, ha ottenuto l’Excellence in Media Award ai 2004 GLAAD Media Award, il Premio Orso d’Argento al Festival Internazionale di Berlino del 2003, la Coppa Volpi nel 2002 come Miglior Attrice al Festival di Venezia, l’Actor Award ai Gotham Award del 2002, ed il “Tribute to Independent Vision” al Sundance Film Festival del 2001.

Alcuni dei suoi film degni di nota sono: “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – parte 1” (The Hunger Games: Mockingjay Part 1); Map To The Stars; “Il Settimo Figlio” (The Seventh Son); Non-Stop; Crazy, Stupid, Love; “I Ragazzi Stanno Bene” (The Kids Are All Right); A Single Man; The Forgotten; “Quel Che Sapeva Maisie” (What Maisie Knew); The English Teacher; Laws Of Attraction – Matrimonio In Appello”; “Chloe – Tra Seduzione e Inganno”; “Shelter – Identità Paranormali” (6 Souls); “Blindness – Cecità”; Savage Grace; “Io Non Sono Qui” (I’m Not There); “I Figli Degli Uomini” (Children of Men); Hannibal; “Jurassic Park: Il Mondo Perduto” (Jurassic Park: The Lost World); “Il Fuggitivo” (The Fugitive); Nine Months – Impresvisti D’amore; Benny & Joon; “La Mano Sulla Culla” (The Hand That Rocks the Cradle); “Fine Di Una Storia” (The End of the Affair); Boogie Nights – L’altra Hollywood; Magnolia; “La Fortuna Di Cookie” (Cookie’s Fortune); “America Oggi” (Short Cuts); Don Jon; il remake di Psycho di Gus Van Sant; Safe; “Vanya Sulla 42esima Strada” (Vanya on 42nd Street); Surviving Picasso, e “Il Grande Lebowski” (The Big Lebowski).

Apprezzata scrittrice, ha recentemente pubblicato il suo quarto libro My Mother is a Foreigner, But Not to Me, basato sulle sue esperienze di figlia cresciuta da una madre scozzese.

Precedentemente ha pubblicato una serie di successo di libri per ragazzi: Freckleface Strawberry, Freckleface Strawberry and the Dodgeball Bully, e Freckleface Strawberry Best Friends Forever. Ispirata al personaggio principale del libro, Freckleface Strawberry, nel 2013 Moore ha rilasciato via iTunes® la app Monster Maker®, che permette agli utenti di creare il proprio mostro e di condividerlo con parenti ed amici. La Moore ha recentemente presentato la sua seconda app Dreamtime Playtime®, che incoraggia le competenze matematiche in età molto precoce. Il libro da cui trae ispirazione è stato anche adattato per un musical di successo off-Broadway.

Dopo aver conseguito il suo B.F.A. presso la Boston University for the Performing Arts, la Moore ha recitato in una serie di produzioni off-Broadway, tra cui Serious Money di Caryl Churchill e Ice Cream / Hot Fudge al Public Theater. E’ apparsa a Minneapolis nell’Amleto al Guthrie Theater, e ha partecipato ai workshop di Strindberg The Father con Al Pacino, e An American Daughter di Wendy Wasserstein, al fianco di Meryl Streep. Julianne Moore ha fatto il suo debutto a Broadway nel 2006 nella produzione di Sam Mendes The Vertical Hour, un’opera originale scritta da David Hare.

L’attrice risiede a New York con la famiglia.

 

Philip Seymour Hoffman (Plutarch Heavensbee) è apparso recentemente nel film di Anton Corbijn “La Spia -A Most Wanted Man; nel debutto alla regia di John Slattery God’s Pocket, e “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco” (The Hunger Games: Catching Fire). In passato ha recitato nel film di Paul Thomas Anderson The Master; in “Una Fragile Armonia” (A Late Quartet) con Christopher Walken e Catherine Keener; ne “Le Idi di Marzo” (The Ides Of March), diretto da George Clooney, ed in “Moneyball – L’Arte di Vincere” con Brad Pitt, diretto da Bennett Miller. Hoffman ha fatto il suo debutto alla regia con Jack Goes Boating, che è stato prodotto dalla sua Cooper’s Town Productions, tratto dall’omonima opera teatrale. Altre sue interpretazioni includono Synecdoche, New York; “Il Dubbio” (Doubt); “La Famiglia Savage” (The Savages); “La Guerra Di Charlie Wilson” (Charlie Wilson’s War), e “Onora il Padre e la Madre” (Before the Devil Knows You’re Dead). La sua performance nel ruolo del protagonista in “Truman Capote – A Sangue Freddo” (Capote) – sempre diretto da Bennett Miller e prodotto dalla sua società, la Cooper’s Town Productions, gli è valsa un premio Oscar®.

Come attore i suoi crediti teatrali includono un revival di Broadway di Death of a Salesman; un numero limitato di repliche di Othello;  la produzione LAByrinth di Jack Goes Boating; Long Day’s Journey into Night; The Seagull; True West; Defying GravityThe Merchant of Venice; Shopping and F*ckingThe Author’s Voice.

I suoi crediti come regista teatrale includono le prime mondiali di The Last Daysof Judas Iscariot; Our Lady of 121st Street; Jesus Hopped the “A” Train; In ArabiaWe’d All Be Kings; e The Little Flower of East Orange entrambe di Stephen Adly Guirgis e prodotte da LAByrinth. Sempre per la produzione di LAByrinth, Hoffman ha diretto A Family for All Occasions scritto da Bob Glaudini. Ha inoltre diretto The Glory of Living di Rebecca Gilman al MCC Theater. Si è spostato in Australia per dirigere la pièce di Andrew Upton Riflemind per la famosa Sydney Theatre Company, ed in seguito ha anche messo in scena lo spettacolo a Londra. Ha curato la regia dell’opera di Brett C. Leonard, The Long Road Red per il Goodman Theatre di Chicago, per poi tornare nuovamente a dirigere al Sydney Theatre Company l’opera True West.

La vita di Hoffman si è interrotta nel mese di Febbraio del 2014 a New York.

 

L’attore premiato col Tony®, l’Emmy®, l’AFI ed il Golden Globe® JEFFREY WRIGHT (Beetee) gode di una carriera illustre che abbraccia il mondo del teatro, del cinema e della televisione.

Wright presto sarà ‘Bernard Lowe’, nella rivisitazione della HBO del film del 1973 di Michael Crichton, Westworld. La serie tv esplorerà il famigerato parco a tema futuristico dove i ricchi soddisfano le loro fantasie più selvagge, ed i pericoli che ne conseguono quando le illusioni diventano realtà. In aggiunta a ciò, Wright sarà anche un docente di Legge di Harvard, Charles Ogletree, nell’imminente film della HBO Confirmation: un film che raccoglie le testimonianze di Anita Hill per molestie sessuali nel 1991 di fronte alla Corte Suprema contro Clarence Thomas. Le recenti apparizioni televisive di Wright sono: il suo ritratto del Dr. Valentin Narcisse nell’acclamata serie della HBO “Boardwalk Empire”. Wright è stato candidato ai Critics Choice Award Television nella categoria Miglior Attore Non Protagonista per il suo ruolo di Narcisse, così come agli Screen Actors Guild Award nella categoria Miglior Performance di un Cast in una Serie Drammatica.

Sul grande schermo, Wright apparirà in due film: quello d’animazione della Pixar “Il Viaggio di Arlo” (The Good Dinosaur), dove Wright doppierà Poppa Henry, e “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2”, che uscirà il 20 novembre 2015. Qui riprenderà il suo ruolo di Beetee, l’esperto d’elettronica e cablaggio del Distretto 3, e leader della ribellione. Wright precedentemente ha recitato in “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1”, e “ Hunger Games: La Ragazza di Fuoco”.

Attore teatrale di talento, Wright è stato di recente protagonista dell’opera di John Guare A Free Man of Color al Lincoln Center, diretta da George C. Wolfe, un suo collaboratore frequente. Nel 2001 e nel 2002, ha ottenuto rispettivamente un premio Obie ed una nomination ai Tony® per il suo lavoro nell’opera Topdog / Underdog. Wright ha già ricevuto un premio Tony® nel 1994 per il suo ruolo nell’epico Angels in America di Tony Kushner, vincitore del Premio Pulitzer, sempre diretto da George C. Wolfe. Wright ha ripreso il suo ruolo di Angels nella miniserie del 2003 della HBO, un adattamento dell’opera, guadagnando sia un Golden Globe® che un Emmy® per la sua interpretazione.

Sul grande schermo, Wright ha ritratto una stupefacente varietà di icone e iconoclasti. Il suo brillante ritratto del celebre e controverso artista di graffiti, ‘Jean Michel Basquiat,’ nel film Basquiat del 1996, ha ricevuto l’elogio diffuso da parte della critica e gli è valsa una nomina all’Independent Spirit Award®. All’estremo opposto, Wright ha assunto un ruolo nei film di James Bond del 2006 e del 2008 Casino Royale e Quantum of Solace; e sempre nel 2008 ha incarnato ‘Muddy Waters’ in Cadillac Records; e Colin Powell nel film W. di Oliver Stone. Nel 2005 è stato co-protagonista della premiata pellicola Syriana. Inoltre, la sua impressionante filmografia lo ha visto coinvolto in titoli come “Molto Forte, Incredibilmente Vicino” (Extremely Loud and Incredibly Close) di Stephen Daldry; il remake di Jonathan Demme di The Manchurian Candidate; “Solo Gli Amanti Sopravvivono” (Only Lovers Left Alive) e Broken Flowers di Jim Jarmusch, per il quale è stato candidato nuovamente agli Independent Spirit Award®; “Cavalcando con il Diavolo” (Ride With the Devil) di Ang Lee; il thriller a sfondo politico Boken City di Allen Hughes; “Le Idi di Marzo” di George Clooney, e Shaft.

Oltre a recitare, Wright è il Vice Presidente di Taia Lion Resources e co-fondatore e Presidente della Taia Peace Foundation. E’ il co-fondatore dell’Ebola Survival Fund e fa parte del comitato consultivo del Fondo per la Democrazia delle Nazioni Unite (UNDEF). Fa anche parte del consiglio di amministrazione del Tribeca Film Institute e Resolve. Wright è stato nominato dal governo della Sierra Leone Ambasciatore “Peace by Piece” nel 2011 in occasione della cerimonia  del 50° anniversario dell’indipendenza del paese, e nello stesso anno è stato nominato Paramount Chief of Penguia Chiefdom, in Sierra Leone.

Nato a Washington, Wright ha frequentato l’Amherst College, ottenendo una laurea in scienze politiche nel 1987 e ha conseguito un dottorato di lettere umanistiche dalla sua alma mater nel 2004. Wright risiede a Brooklyn, New York con la sua famiglia.

 

L’attore candidato all’Oscar® STANLEY TUCCI (Caesar Flickerman) è apparso in oltre 50 film ed innumerevoli programmi TV. Non è estraneo al teatro, ed è apparso in oltre una dozzina di commedie, on e off Broadway; e ha lavorato dietro le scene in veste di sceneggiatore, regista e produttore.

Tucci ha recentemente completato la produzione de “La Bella e La Bestia” (Beauty and The Beast) di Bill Condon e la Bestia, al fianco di Emma Watson, Ewan McGregor, Luke Evans, Dan Stevens, Emma Thompson e Ian McKellen, che uscirà nel 2017. Gli altri progetti imminenti di Tucci includono: Peter & Wendy, un dramma di due ora dove interpreterà ‘Capitan Uncino’ al fianco di Laura Fraser e Paloma Faith, la cui uscita è prevista su ITV nel 2015; e Patient Zero insieme a Natalie Dormer, in uscita nel 2016.

Tucci è stato recentemente visto ne “Il Caso Spotlight” (Spotlight), diretto da Tom McCarthy, al fianco di Rachel McAdams, Live Schreiber, Mark Ruffalo, Michael Keaton e Billy Crudup. Il film è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia il 3 settembre 2015, ed uscirà negli Stati Uniti il ​​6 Novembre 2015.

Tucci appare nella serie televisiva “Fortitude” al fianco di Richard Donner, Christopher Eccleston e Sofie Gråbøl. Un thriller psicologico inglese ambientato in Norvegia, dove Tucci incarna un detective americano ingaggiato per risolvere un caso di omicidio. “Fortitude” è andato in onda in in anteprima su Pivot negli Stati Uniti il ​​29 Gennaio 2015.

Per la sua interpretazione nel film diretto da Peter Jackson  “Amabili Resti” (The Lovely Bones),  ha ottenuto la sua prima nomina all’Oscar® oltre alle nomine ai Golden Globe®, BAFTA, SAG® e Broadcast Film Critics.

Inoltre Tucci ha vinto un Emmy® Award ed un Golden Globe®  per la sua interpretazione nel film originale della HBO, “Winchell”, diretto da Paul Mazursky. La sua performance nel ruolo del pettegolo, assetato di segreti e scandali politici ha ottenuto i plausi di pubblico e critica per uno dei più interessanti ruoli della sua carriera.

A Tucci è stato assegnato anche un Golden Globe® per il suo ruolo nel film di HBO Conspiracy. Il suo brillante ritratto del tenente colonnello Adolf Eichmann trasuda un’esperienza davvero pietrificante, spesso ingannando gli altri con il suo particolare, ma amichevole sorriso.

La versatilità del suo talento lo ha condotto a diversificare la sua carriera. Non solamente un attore, è anche uno scrittore, regista e produttore. Di fatto ha prodotto The Canal, ha prodotto esecutivamente l’imminente film TV drammatico Behind the Sun, e ha scritto e diretto Final Portrait. Al Sundance Film Festival, Stanley ha presentato il film Blind Date dirigendo, interpretando e scrivendo a quattro mani questo remake di Van Gogh nel film. Ha inoltre diretto per USA Films Joe Gould’s Secret con Ian Holm nel ruolo dello scrittore bohemienne ‘Joe Gould’ e Tucci nel ruolo di ‘Joseph Mitchell’, il famoso scrittore del The New Yorker. Il film, ambientato nel Greenwich Village di New York nel 1940, è la storia dello strano incontro e della duratura amicizia tra Gould e Mitchell e di come Mitchell scrisse di Gould e della sua vita.

Big Night, il primo lavoro di Tucci come co-regista, co-sceneggiatore ed attore nello stesso film, gli è valso numerosi riconoscimenti incluso il Waldo Salt Screenwriting Award nel 1996 al Sundance Film Festival, un riconoscimento di eccellenza dal National Board of Review, un Independent Spirit Award, il Critics Prize nel 1996 al Deauville Film Festival ed onori dal New York Film Critics ed il Boston Society of Film Critics.

Il suo secondo progetto “Gli Imborglioni” (The Impostors), un film che ha scritto, diretto, co-prodotto ed interpretato, ha partecipato nella selezione ufficiale del Festival del Cinema di Cannes nel1998 ed è stato acquistato dalla Fox Searchlight Pictures qualche tempo dopo. In questa farsa del 1930, Tucci e Oliver Platt hanno il ruolo di due attori disoccupati che si ritrovano a bordo di una nave da crociera, i cui passeggeri sono Steve Buscemi, Alfred Molina, Lili Taylor e Hope Davis.

Il suo lavoro in televisione include: Fortitude; Bull; Equal Justice; Wiseguy; The Equalizer; Thirtysomething, e The Street. Tucci ha ottenuto una candidatura agli Emmy® per il suo lavoro in Murder One, ed ER. La sua partecipazione a Monk ha ricevuto, oltre all’attenzione della critica, un Emmy® Award nella categoria Migliore Attore Ospite in una Serie Comica.

L’attore è apparso in teatro interpretando diverse pièce incluso “Frankie & Johnny in the Claire de Lune”, “Execution of Hope”, “The Iceman Cometh”, “Brighton Beach Memoirs” e “The Misanthrope”. Ha recitato inoltre in numerose commedie off-Broadway, allo Yale Repertory Theater ed al SUNY Purchase, dove ha iniziato la sua carriera artistica.

Stanley ha debuttato nella regia a Broadway con un revival di “Lend Me a Tenor” di Ken Ludwig con Tony Shalhoub. La produzione ha ricevuto una nomina ai Tony Award® per la Migliore Riedizione di una Commedia.

I crediti cinematografici di Tucci comprendono: “Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione” (Transformers: Age of Extinction); “Joker – Wild Card” (Wild Card); “Muppets 2: Ricercati” (Muppets Most Wanted); Mr. Peabody & Sherman; “Velvet: Il Prezzo dell’Amore” (Some Velvet Morning); “Il Quinto Potere” (The Fifth Estate); “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il Mare dei Mostri” (Percy Jackson & The Olympians: Sea Of Monsters); “La Regola del Silenzio – The Company You Keep”; “Il Cacciatore di Giganti” (Jack the Giant Slayer); “Captain America: Il Primo Vendicatore” (Captain America: The First Avenger); Margin Call; Burlesque; “Easy Girl” (Easy A); Julie & Julia; “Le Avventure del Topino Despereaux” (The Tale Of Despereaux); Kit Kitteredge: An American Girl;Swing Vote- Un Uomo da 300 Milioni di Voti”; “Disastro a Hollywood” (What Just Happened); “Il Diavolo Veste Prada” (The Devil Wears Prada); Shall We Dance?; The Terminal; “Tu Chiamami Peter” (The Life And Death of Peter Sellers); Spin; “Era Mio Padre” (Road To Perdition); “I Perfetti Innamorati” (America’s Sweethearts); “I Marciapiedi di New York” (Sidewalks of New York); “Sogno di Una Notte di Mezza Estate” (A Midsummer Night’s Dream); “Allarme Mortale” (The Alarmist); “Harry a Pezzi” (Deconstructing Harry); “L’Amante in Città” (The Daytrippers); “Big Trouble – Una Valigia Piena di Guai”; “Una Vita Esagerata” (A Life Less Ordinary); “Il Bacio della Morte” (Kiss of Death); “Mrs Parker e il Circolo Vizioso” (Mrs. Parker and the Vicious Circle); “Può Succedere Anche a Te” (It Could Happen to You); “Il Rapporto Pelican” (The Pelican Brief); “Doppia Anima” (Prelude to a Kiss); “In the Soup- Un Mare di Guai”; “Billy Bathgate – A Scuola di Gangster”; e “Schiavi di New York” (Slaves of New York).

Il suo primo libro di cucina, The Tucci Cookbook è uscito nel mese di ottobre del 2012, ed è entrato nella lista dei Best Sellers del New York Times. Tucci ha pubblicato il suo secondo libro di cucina, The Tucci Table: Cooking With Family and Friends, il 28 ottobre 2014. Il ricettario della famiglia comprende ricette tradizionali delle radici italiane di Tucci, e quelle di sua moglie inglese, Felicity Blunt.

Tucci è inoltre membro del Board of Directors of The Food Bank di New York City. Risiede a Londra.

 

DONALD SUTHERLAND (Presidente Snow) è uno dei più rispettabili, prolifici e versatili attori del cinema, con un impressionante curriculum che vanta ben oltre 150 film, tra i quali ricordiamo i classici “Quella Sporca Dozzina“ (The Dirty Dozen ) di Robert Aldrich; “M*A*S*H” di Robert Altman; “Il Giorno Della Locusta” (The Day of the Locust) di John Schlesinger; “Gente Comune” (Ordinary People) di Robert Redford; “Novecento” (1900) di Bernardo Bertolucci; “L’invasione degli Ultracorpi” (Invasion of the Body Snatchers) di Philip Kaufman; “A Venezia…Un Dicembre Rosso Schoking” (Don’t Look Now)  di Nicolas Roeg, con Julie Christie; “Una Squillo per l’Ispettore Klute” (Klute) di Alan Pakula, con Jane Fonda; “Casanova” di Federico Fellini, e “I Guerrieri” (Kelly’s Heroes) di Brian Hutton con Clint Eastwood, che lo dirigerà in seguito in Space Cowboys.

Sutherland interpreta il ‘Presidente Snow’ nella popolare serie dell’adattamento cinematografico di The Hunger Games, compreso il capitolo finale “Il Canto della Rivolta – Parte 2”. Sutherland è stato produttore, sceneggiatore ed interprete (doppiando il personaggio principale, ‘Capitano Johnson’) di Pirate’s Passage, un film d’animazione basato sul celebre romanzo di William Gilkerson, vincitore del Premio del Governatore Generale del Canada per la letteratura per bambini nel 2006. Ha recitato al fianco di suo figlio, Kiefer, in Forsaken, un Western girato in Canada, che recentemente è stato presentato in anteprima mondiale al Gala del Toronto International Film Festival del 2015. Tra gli altri film completati quest’anno: Measure of a Man, tratto dal romanzo di Robert Lipsyte One Fat Summer, e Milton’s Secret, basato sul libro per bambini di Eckhart Tolle.

Altri crediti cinematografici di Southerland comprendono: “Il Mondo di Alex” (Alex in Wonderland) di Paul Mazursky; “E Johnny Prese il Fucile” (Johnny Got His Gun) di Dalton Trumbo; “Fate la Rivoluzione Senza di Noi” (Start the Revolution Without Me) di Bud Yorkin; “La Notte Dell’aquila” (The Eagle Has Landed) di John Sturges; “Per Fortuna C’è Un Ladro In Famiglia” (Max Dugan Returns) di Herbert Ross; Crackers di Louis Malle; “Bethune, il Mitico Eroe” (Bethune: The Making of a Hero) di Phillip Borsos; JFK di Oliver Stone; “Fuoco Assassino” (Backdraft) di Ron Howard; “La Cruna dell’Ago” (Eye of the Needle) di Richard Marquand; “Un’arida Stagione Bianca” (A Dry White Season) di Euzhan Palcy; “A Cuore Aperto” (Threshold), di Richard Pearce per il quale ha vinto nel 1983 il Genie Award come Miglior Attore; l’adattamento per il cinema di “Sei Gradi Di Separazione” (Six Degrees of Separation) di John Guare per la regia di Fred Schepisi; Without Limits di Robert Towne ed Animal House di John Landis nel quale ha partecipato con un memorabile cameo; “Tutti Pazzi per l’Oro” (Fool’s Gold ) di Andy Tennant; “Gioventù Violata” (FiercePeople) di Griffin Dunne con Diane Lane; “Chiedi alla Polvere” (Ask the Dust) di Robert Towne con Salma Hayek e Colin Farrell; American Gun con Forrest Whitaker;  An American Haunting con Sissy Spacek; Land of the Blind con Ralph Fiennes; Aurora Borealis con Louise Fletcher e Juliette Lewis; The Eagle con Channing Tatum; il film di Simon West “Professione Assassino” (The Mechanic); il film di Seth Gordon “Come Ammazzare Il Capo…E Vivere Felici” (Horrible Bosses) nel ruolo del padre di Colin Farrell, e nel film di Mary McGuckian Man on the Train con Larry Mullen, Jr. degli U2. Ha interpretato il ruolo del padre Nicole Kidman nel film di Anthony Minghella “Ritorno a Cold Mountain” (Cold Mountain); il ruolo del padre di Charlize Theron nel film di F. Gary Gray’s The Italian Job, e Mr. Bennett, il padre di Keira Knightley in “Orgoglio e Pregiudizio” (Pride and Prejudice). Per quest’ultimo ha ricevuto una nomina al premio Chicago Film Critics.

Ha fatto inoltre parte dell’incredibile cast d’insieme dei lettori nel film biografico sulla vita di Dalton Trumbo, Trumbo.

Per il suo impegno televisivo, Sutherland ha vinto sia il premio Emmy® che il Golden Globe® come Miglior Attore Non Protagonista per la sua interpretazione nel film della HBO “Citizen X ” ed ha vinto un Golden Globe® per il suo ritratto di Clark Clifford, consigliere del Presidente Lyndon B. Johnson, nel dramma storico della HBO “Path To War” per la regia dell’ultimo John Frankenheimer.

Sempre per la televisione Sutherland ha fatto parte del cast stellare internazionale della serie TV d’azione poliziesca della Tandem Communications Crossing Lines arrivate al termine delle riprese della terza stagione a Praga. E’ apparso nell’ adattamento per la Tv del best seller di Ken Follett ,“I Pilastri della Terra” (The Pillars of the Earth). Sutherland ha inoltre recitato al fianco di Peter Krause nella serie della ABC-TV “Dirty Sexy Money”. Per la sua interpretazione del patriarca, Tripp Darling, è stato nominato ai Golden Globe® del 2007 come Miglior Attore Non Protagonista. In precedenza, ha recitato con Geena Davis nella serie drammatica della ABC, “Commander-In-Chief”, per il quale è stato nominato ai Golden Globe® come Miglior Attore Non Protagonista per il suo ritratto del portavoce Nathan Templeton. Allo stesso tempo è stato nominato ai Golden Globe® come Migliore Attore per la sua recitazione, al fianco di Mira Sorvino, nella miniserie di Lifetime Television, “Human Trafficking – Le Schiave del Sesso” (Human Trafficking).

A teatro, Sutherland ha recitato con Justin Kirk e Julianna Margulies nel tutto esaurito ed acclamato dalla critica, “Ten Unknowns” di Jon Robin Baitz al Lincol Center. Per questa prova ha ricevuto una nomina come Migliore Attore agli Outer Critics Circle. Ha inoltre recitato nelle produzioni di Londra, Toronto e Los Angeles di “Enigmatic Variations”, una traduzione in lingua inglese (a cura del figlio Roeg Sutherland) della pièce in francese di Eric-Emmanuel Schmitt.

Donald Sutherland è stato nominato ufficiale dell’ Ordine del Canada nel 1978, e  Chevalier des Art et Lettres in Francia, cinque anni dopo. Nel 2012, è stato insignito della più alta onorificenza francese, l’ Officier des Art et Lettres.

 

WILLOW SHIELDS (Primrose Everdeen) nata e cresciuta nel New Mexico, è nota soprattutto per il suo ruolo di ‘Primrose Everdeen’ nella ritratto epico della serie di libri, The Hunger Games. La Shields ha iniziato a recitare all’età di sette anni, e grazie al suo aspetto particolare, alla personalità di chi ha ‘i piedi per terra’, ed al suo contegno lavorativo, ha rapidamente catturato l’attenzione delle persone più influenti di Hollywood.

La Shields ha iniziato ad interessarsi alla recitazione seguendo il fratello in giro per varie audizioni, e presto la sua passione ed il suo talento hanno iniziato ad emergere. Ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista nel ritratto di ‘Liza Rogan’ in In Plain Sight negli Stati Uniti. Ha continuato ottenendo ruoli nei film della Hallmark Hall of  Fame “Oltre la Lavagna – La Scuola della Speranza” (Beyond the Blackboard) accanto ad Emily VanCamp nella parte di ‘Grace’; e nella serie di RL Stine The Hour Haunting come ‘Eve’.  La Shields ha catturato l’attenzione del famoso stilista Marc Jacobs, che ha curato l’aspetto della giovane attrice in occasione di una serie di eventi e premiazioni, immortalandola altresì sulla rivista Nylon.

L’attrice è cresciuta con il fratello maggiore River e la sorella gemella Autumn, tutti amanti degli animali,  in una casa con quattro cani (Jude, Arizona, Polly e Neo), ed un gatto di nome Clue.   Nel tempo libero si dedica alla fotografia ed alla danza, e passa il tempo con la sua famiglia e gli amici. Sogna un giorno di creare  una propria linea di abbigliamento – dal disegno, alla realizzazione  dei capi. Un’attività che le sta a cuore è Operation Smile, una organizzazione caritatevole che dà ai bambini una nuova prospettiva di vita, offrendo interventi chirurgici per la correzione della palatoschisi, del labbro leporino ed altre deformità facciali, che opera in tutto il mondo.

 

Dopo essersi diplomato alla London Academy of Music and Dramatic Art (LAMDA) nel 2009, SAM CLAFLIN (Finnick Odair) ha lavorato ad un buon numero di prestigiosi progetti.

Claflin ha recentemente iniziato le riprese di Their Finest Hour and a Half per la regia di Lone Scherfig, al fianco di Gemma Arterton e Bill Nighy. La commedia romantica segue una troupe cinematografica britannica intenta nel creare un film capace di far alzare il morale delle persone dopo il Blitz durante la seconda guerra mondiale. Il 2015 vedrà anche Claflin nel ruolo principale in Robin Friday il biopic sull’enigmatico calciatore inglese. Claflin ha recentemente finito di ritrarre Will accanto ad Emilia Clarke nell’ adattamento del bestseller di Jojo Moyes Me Before You. Nel film Claflin interpreta un uomo da poco rimasto paralizzato la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di Louisa, che si prende cura di lui.

Il 2014 è stato un grande anno per Claflin, che lo vede protagonista in una serie di progetti cinematografici. Ha recitato nel film di Lone Scherfig, “Posh” (The Riot Club), tratto dall’omonima opera teatrale del London stage, accanto a Max Irons, Douglas Booth e Holliday Grainger. Il film narra le vicende di alcuni studenti dell’Università di Oxford, di come si uniscono il famigerato Riot Club, presentato in anteprima al Festival di Toronto. Sempre lo scorso anno ha fatto parte del cast di Love, Rosie. Questa versione cinematografica del romanzo di Cecilia Ahern ‘Where Rainbows End’ vede Claflin al fianco di Lily Collins nel ruolo di amici ed amanti in una comedy drama romantica, ambientata tra Dublino e Toronto. Agli inizi dello stesso anno, Claflin recita assieme a Jarred Harris nel film di Hammer Horror, The Quiet Ones.

Nel 2012 Claflin ha ritratto il Principe William nel film che ha sbancato i botteghini “Biancaneve e il Cacciatore” (Snow White and the Huntsman) al fianco di Kristen Stewart, Charlize Theron e Chris Hemsworth a cui seguirà un piccolo ruolo nell’imminente The Huntsman. L’anno precedente è apparso sul grande schermo nei panni di ‘Philip’, il giovane missionario romantico in “Pirati dei Caraibi: Oltre i Confini del Mare” (Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides).

Claflin è apparso in numerosi fortunati programmi televisivi. Nel 2013 accanto ad Hilary Swank ha recitato nel dramma di Richard Curtis della BBC One, Mary & Martha mostrato in concomitanza col Red Nose Day per la sensibilizzazione sulla malaria in Africa. Nel 2012 ha interpretato Jack nel film della BBC White Heat, un dramma epico che segue la vita di sette amici dal 1965 ad oggi, e ha anche recitato con David Tennant, Dougray Scott e Jack O’Connell nel telefim della BBC United, diretto da James Strong. Claflin interpretava il calciatore di talento Duncan Edwards nella tragica vicenda del disastro aereo di Monaco del 1958, dove sono rimasti uccisi e  feriti molti dei giocatori della squadra del Manchester United.

Nel 2010, Claflin è apparso sul piccolo schermo negli Stati Uniti nella miniserie di grande successo della Channel 4 The Pillars of the Earth (I Pilastri della Terra), basata sull’omonimo  romanzo di Ken Follett. Claflin interpretava il personaggio di Richard accanto a Eddie Redmayne, Hayley Atwell e Ian McShane. Claflin ha anche interpretato l’adattamento televisivo di Channel 4, acclamato dalla critica, di “Any Human Heart” di William Boyd che ha di recente vinto un BAFTA per la Miglior Serie Drammatica. Claflin interpretava la versione giovane del protagonista, ‘Logan’, condividendo il ruolo con Jim Broadbent e Matthew Macfadyen. Claflin è anche apparso in The Lost Future, un’avventura fantascientifica nella quale ha interpretato il personaggio di ‘Kaleb’, al fianco di Sean Bean ed Annabelle Wallis.

 

Come attrice emergente che si contraddistingue  per la sua versatilità e la poliedricità, JENA MALONE (Johanna Mason) continua ad evolversi in ogni nuovo progetto a cui si sottopone.

La Malone ha recentemente finito di girare il film di Nicolas Winding Refn The Neon Demon, in cui recita al fianco di Elle Fanning. Il thriller ambientato a Los Angeles, co-scritto da Winding Refn, segue un’aspirante modella che si trasferisce a Los Angeles dove la sua giovinezza e vitalità vengono divorate da un gruppo di donne ossessionate dalla bellezza che ricorreranno a tutti i mezzi necessari per ottenere ciò che possiede.

 

L’attrice ha inoltre recitato recentemente nel film di Oren Moverman Time Out of Mind al fianco di Richard Gere. Il film racconta di un newyorkese (Gere) che si ritrova a dover scegliere un rifugio per poveri quando non sa più dove andare ad abitare, faticando in seguito per rimettere insieme i cocci della vita e sistemare una turbolenta relazione con la figlia (Malone), ormai divenuta un’ estranea. La pellicola è stata presentata in anteprima al Toronto International Film Festival di quest’anno, ed è stato distribuito dalla IFC  l’11 Settembre 2015.

Ultimamente è apparsa nel film di Paul Thomas Anderson “Vizio di Forma” (Inherent Vice) per la Warner Bros.,uscito nelle sale a Dicembre del 2014, al fianco di Reese Witherspoon, Owen Wilson, Joaquin Phoenix e Josh Brolin. Il film è stato presentato in anteprima al New York Film Festival.

Inoltre, la Malone ha da poco finito di girare Angelica di Mitchell Lichtenstein, un thriller psicologico ambientato nella Londra del 1880 basato sul romanzo omonimo dell’autore di bestseller Arthur Phillips (Prague,The Egyptologist). La Malone incarnerà ‘Constance,’ una giovane commessa che si innamora e sposa il dottor Joseph Barton. Dopo il difficile parto della figlia, Angelica, la castità ordinata dal dottore crea una spaccatura all’interno del loro matrimonio, ed una presenza sovrannaturale entrerà nella loro casa. Il film è stato presentato al Mill Valley Film Festival del 2015.

La Malone è stata scelta per interpretare il ruolo principale nel film di Dori Oskowitz, Claire. Il remake Americano della pellicola francese del 1982 di Eric Rohmer, “Le Beau Mariage” segue le gesta di una eccentrica ventenne che abita a Long Island con sua zia ed il suo adolescente cugino. Stanca del suo amante, un pittore sposato, Claire punta un uomo che conosce a malapena, meditando di farsi sposare.

L’attrice ha recitato al fianco di Kevin Costner e Bill Paxton nella miniserie su History Channel Hatfields & McCoyswhich  basata su una storia vera, che narra le ostilità violente tra due clan che degenerano al punto di arrivare quasi ad una guerra tra due stati. La miniserie ha battuto diversi record d’ascolto, ed è diventata la trasmissione televisiva più seguita via cavo di tutti i tempi, ottenendo una nomination agli Emmy ® nella categoria Outstanding Mini-Serie, ed un Golden Globe® per la Miglior Miniserie.

In precedenza, la Malone ha recitato nel film di Zack Snyder Sucker Punch; in Dakota di Ami Mann; in “Oltre le Regole- The Messenger” di Oren Moverman; Into the Wild di Sean Penn; “Ritorno a Cold Mountain” (Cold Mountain) di Anthony Minghella; Saved! di BrianDannelly, e “Orgoglio e Pregiudizio” (Pride and Prejudice) di Joe Wright. Da giovane attrice, la Malone ha recitato accanto a Julia Roberts e Susan Sarandon in “Nemiche Amiche” (Stepmom) – il classico di culto, Donnie Darko , ed il suo primo ruolo in un film indipendente Bastard Out of Carolina, che le è valso una nomina all’Independent Spirit Award® per la Migliore Prestazione Di Debutto.

La Malone è stata guest star in diverse serie televisive tra cui Law & Order e Chicago Hope. La sua performance nel film TV Hope le è valsa una nomina ai Golden Globe® come Miglior Attrice Protagonista In Una Miniserie o Film per La TV.

Nella primavera del 2013, la Malone ha diretto il suo primo video musicale, per la band Lavender Diamond. Il video di “The Incorruptible Heart” è uscito in esclusiva su MTV Buzzworthy.

La Malone è stata in tour con la sua band, The Shoe. Lei e Lem Jay Ignacio, un membro del gruppo, si sono conosciuti nel 2008 e dopo poco hanno iniziato ad incidere il loro disco. La Malone ha costruito uno strumento che suona lei stessa chiamato “The Shoe” composto da un vecchio baule che racchiude una pletora di strumenti elettronici all’ interno. Il loro primo EP ‘At Lem Jay’s Garage’, è uscito nel 2009 per l’etichetta di Jena, There Was an Old Woman Records. Il loro primo album ‘I’m Okay’ è uscito nella primavera del 2014.

L’attrice attualmente risiede a Los Angeles.

 

MAHERSHALA ALI (Boggs) sta rapidamente diventando uno dei volti nuovi più richiesti ad Hollywood per la straordinaria versatilità del suo talento mostrata nel cinema, in televisione ed a teatro.

Ali sarà il prossimo protagonista del dramma sulla guerra civile di Gary Ross The Free State of Jones al fianco di Matthew McConaughey, Gugu Mbatha-Raw, e Keri Russell. STX Entertainment distribuirà il film a partire dall’ 11 Marzo 2016.

Per la televisione, Ali è stato appena scelto per il ruolo di Cornell ‘Cottonmouth’ Stokes della serie TV della Netflix e Marvel Entertainment “Luke Cage”. Qui ritrae il proprietario di un nightclub di Harlem, Stokes, che diventerà un nemico inaspettato nella vita di Luke quando le sue attività criminali minacceranno il mondo di Luke. Ali appare al fianco di Mike Colter, Rosario Dawson, e Alfre Woodard. La serie sarà presentata in anteprima su Netflix nel 2016.

Ali attualmente può essere visto nella pluripremiata serie originale della Netflix “House of Cards – Gli Intrighi del Potere”, dove riprenderà il suo ruolo amato dai fan, il lobbista ed ex addetto stampa Remy Danton, per la quarta stagione da febbraio 2016.

Tra i crediti cinematografici di Ali figurano: “Come un Tuono” (The Place Beyond the Pines) di Derek Cianfrance, al fianco di Ryan Gosling e Bradley Cooper; Crossing Over di Wayne Kramer con Harrison Ford; Go For Sisters di John Sayles, e “Il Curioso Caso di Benjamin Button” (The Curious Case of Benjamin Button) di David Fincher.

In televisione, è apparso al fianco di Julia Ormond in “L’Uomo Sbagliato” (The Wronged Man) di Lifetime, per il quale ha successivamente ricevuto una nomination ai NAACP come Miglior Attore. Ali ha avuto anche un ruolo ricorrente in “Alpha” di Syfy, così come il ruolo di Richard Tyler, un pilota della guerra di Corea, nel dramma acclamato dalla critica “The 4400″, per tre stagioni.

Ali è apparso sui palchi nelle produzioni di Blues for an Alabama Sky, The School for Scandal, A Lie of the Mind, A Doll’s House, Monkey in the Middle, The Merchant of Venice, The New Place e Secret Injury, Secret Revenge. Gli altri suoi lavori teatrali comprendono: il ruolo del protagonista di The Great White Hope all’ Arena Stage di Washington; The Long Walk, e Jack and Jill.

Originario di Hayward, California, Ali ha ricevuto il suo Bachelor of Arts in Comunicazioni di massa al St. Mary College. Ha debuttato professionalmente al California Shakespeare Festival a Orinda, in California. Poco dopo, è stato accettato alla scuola di specializzazione della New York University, dove ha ottenuto un master in recitazione.

 

WES CHATHAM (Castor) è nato e cresciuto in North Georgia. All’età di 13 anni, Wes ha frequentato il Gift Center di Lawrencville, e mentre frequentava le lezioni, una compagnia teatrale professionale di Atlanta ha promosso un programma di mentoring con la scuola, e Wes è stato scelto per scrivere una commedia interpretata poi dai suoi compagni di classe. E’ da questa esperienza che Wes ha iniziato ad appassionarsi all’ arte.

Dopo il liceo, Wes è entrato nell’aeronautica come pompiere sul ponte di volo della USS Essex, occupandosi di incidenti e salvataggi per quattro anni. Il suo momento di svolta è avvenuto appena tre mesi prima della fine del suo tour, quando Denzel Washington ha scelto la nave dove militava per girare il film Antwone Fisher. Durante la ricerca di autentici militari per il film, il responsabile del casting Robi Reed ha notato Wes. Ben presto lo convinse a fare il grande salto a Hollywood, e poco dopo lo ha scelto per il suo primo ruolo nella serie della Showtime Barbershop.

Wes ha cominciato ad attirare l’attenzione su di sé quando Paul Haggis lo ha scelto per il ruolo del caporale Steve Penning di “Nella Valle di Elah” al fianco di Tommy Lee Jones.

In seguito, Wes ha lavorato con Oliver Stone in W; per David Mamet e Shawn Ryan nella serie della CBS ‘The Unit’, e ha fatto parte del cast premiato ai SAG Award® di The Help della DreamWorks, al fianco di Emma Stone nei panni di suo fratello. Il cast comprendeva anche Viola Davis, Octavia Spencer, Jessica Chastain, Allison Janney, Mike Vogel e Sissy Spacek.

Recentemente Wes ha terminato le riprese di ​​è di All I See Is You  accanto a Blake Lively e Jason Clarke per Marc Forster, la cui uscita è prevista per il 2016.

Wes sarà protagonista della prossima serie di SyFy ‘The Expanse’, in anteprima il 14 dicembre 2015. Questa serie televisiva di fantascienza, si basa su una collana di romanzi. Ambientato in un futuro in cui l’umanità ha colonizzato il sistema solare, segue le vicende del detective Josephus Miller (Thomas Jane), e la sua squadra mentre tentano di sventare una cospirazione che minaccia la pace di tutto il Sistema e la sopravvivenza dell’umanità.

Chatham risiede a Los Angeles con la moglie Jenn Brown ed il figlio Nash.

 

NATALIE DORMER (Cressida) è ‘Margaery Tyrell,’ l’aspirante regina, nella serie pluripremiata della HBO “Il Trono di Spade”, che è attualmente in produzione la sua sesta stagione.

La Dormer ha completato la produzione di Patient Zero del regista Stefan Ruzowitsky per Screen Gems. Il thriller, interpretato anche da Matt Smith (“Dr. Who”), si concentra su una pandemia globale senza precedenti che causa l’evoluzione di una nuova specie. Una forma aggressiva della rabbia trasforma gli infetti in predatori, particolarmente violenti. Un inspiegabile superstite umano dotato della capacità di parlare la nuova lingua mutante, va a caccia del Paziente Zero sperando in una possibile cura. La Dormer ha altresì recitato nella pellicola della Focus Features The Forest del regista Jason Zada. Il film è ambientato nella foresta Aokigahara alla base del Monte Fuji, dove una giovane donna americana va alla ricerca di sua sorella gemella, che è misteriosamente scomparsa. L’attrice interpreta entrambe le sorelle.

La Dormer recentemente ha fatto parte del cast del film di grande successo della BBC, The Scandalous Lady Woman, interpretando Lady Seymour Worsley, la cui virtù è stata messa sotto processo nel 1782 in quello che fu uno dei primi casi di divorzio del paese. La Dormer è meglio nota per il suo ruolo di ‘Anna Bolena’ nella serie drammatica della Showtime “I Tudors -  Scandali a Corte”. Recentemente è comparsa nel ruolo ricorrente di ‘Irene Adler,’ nella versione di ‘Sherlock Holmes’ della BBC “Elementary.” Altri passati crediti televisivi includono: i ruoli ricorrenti nelle serie della BBC Television “The Fades” e “Silk”.

Al cinema, è apparsa in “Posh” (The Riot Club), con Max Irons e Sam Claflin, presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2015. Ha recitato al fianco di Chris Hemsworth ed Olivia Wilde in Rush del regista Ron Howard per la Universal, ed al fianco di Brad Pitt, Michael Fassbender e Cameron Diaz nel film di Ridley Scott The Counselor – Il Procuratore. Tra gli altri suoi crediti cinematografici: il film W.E.- Edward e Wallis della Weinstein Company, scritto e diretto da Madonna; “Captain America: Il Primo Vendicatore” (Captain America: The First Avenger) della Marvel; Fencewalker; A Long Way From Home; City of Life; “Un Colpo Perfetto” (Flawless) con Demi Moore e Michael Caine, e Casanova.

Nel marzo 2010, la Dormer ha debuttato sul palcoscenico del teatro Young Vic di Londra come “Mizi” nell’opera Sweet Nothings. Torna nuovamente sul palco nel 2012, interpretando il ruolo del titolo ‘After Miss Julie’ di Patrick Marber.

Nel marzo 2013, la Dormer ha interpretato Lady Door nella drammatizzazione radio di Neverwhere di Neil Gaiman, al fianco di Benedict Cumberbatch e James McAvoy.

 

Fin dai primi anni, da punto fermo del franchise “Stoffa da Campioni” (The Mighty Ducks) a protagonista di film come The Butterfly Effect, ELDEN HENSON (Pollux) è una presenza costante nel cinema ed in televisione da oltre 30 anni. Nel 2013, è apparso nel biopic su Steve Jobs, Jobs. Il film è stato presentato in anteprima alla chiusura del Sundance Film Festival del 2013. Henson in seguito ha assunto un ruolo nel cast del dramma della CBS Intelligence. Il momentum è proseguito fino al 2014 quando Henson è stato reclutato per “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1 e 2”, gli episodi finali del popolare franchise ‘Hunger Games’. Henson a breve apparirà nel ruolo di ‘Foggy Nelson’ nella prossima serie della Marvel / Netflix Daredevil.

 

EVAN ROSS (Messalla) è un triplo talento – attore, cantante, e ballerino. Attualmente sta lavorando al suo primo album, e a Maggio 2015 ha pubblicato il singolo intitolato ‘How to Live Alone’ realizzato con T.I. E’ il primo singolo estratto dal prossimo album di debutto di Ross. Massima espressione d’amore, questo pezzo appassionato è un inno alla moglie di Ross, Ashlee Simpson, che ha sposato lo scorso agosto.

A breve apparirà nel dramma della ABC “Wicked City” come titolare di un’agenzia di paparazzi specializzata in foto raccapriccianti di omicidi. Il programma è ambientato nel 1982 in occasione di un omicidio sul Sunset Strip, e sarà presentato in anteprima il 24 ottobre. Nel mese di novembre, appare nel film della Lionsgate “Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 2”, diretto da Francis Lawrence. Ross ha già fatto parte del cast del franchise in “Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 1” nel ritratto di ‘Messalla’, membro della troupe televisiva che ha filmato gli slogan che inneggiavano la guerra, la Assault Airtime, in seguito si unì ai ribelli nella guerra.

Recentemente è apparso nel film diretto da Courtney Cox Just Before I Go, interpretando un adolescente gay in cerca di accettazione. E’ inoltre apparso nelle pellicole indipendenti The Wildnerness of James al fianco di Isabelle Fuhrman e Virginia Madsen. Life is Hot in Cracktown al fianco di Kerry Washington; Brooklyn to Manhattan e Gardens of the Night al fianco di John Malkovich. Nel 2011 ha vinto il Breakthrough Performance Award al South by Southwest per la sua interpretazione nel film 96 Minutes.

 

Ross ha debuttato nel cinema con ATL per la Warner Bros, dove  ha recitato al fianco di T.I. e Antwan A. Patton (aka Big Boi) nella storia di quattro amici che si preparano ad affrontare la vita dopo la scuola, e delle diverse sfide che porteranno ai punti di svolta per ciascuno di loro. Ha continuato a recitare al fianco di Queen Latifah nel film della HBO Life Support che ha chiuso il Sundance Film Festival del 2007. Il film racconta la vita di una ex tossicodipendente positiva all’HIV che una volta superata la sua dipendenza è diventata una moglie ed una madre impegnata a educare le persone nella comunità nera su come proteggersi dall’infezione. Ross interpreta ‘Trace’, un adolescente ed amico d’infanzia gay della figlia di Willis, nato sieropositivo che finisce per strada, a vendere i farmaci per l’AIDS. È stato nominato per un premio NAACP Image per il ruolo. Nel 2007 ha recitato nel film della Lionsgate Pride con Terrence Howard e Bernie Mac. Il film narra la storia vera di Jim Ellis (Howard), che negli anni ‘70 ha trasformato un gruppo di ragazzi neri disagiati della città, in una delle migliori squadre di nuoto del paese.

In TV è apparso in una serie di programmi, tra cui “90210″ (CW), “Luck” (HBO) e “Mooz-lum”; oltre a “Girlfriends” con sua sorella Tracee Ellis Ross.

Evan Ross, che Teen Vogue ha definito “un attore nato”, non è estraneo a Hollywood. Ross è il figlio della superstar ed ex Suprema, Diana Ross. Attualmente vive a Los Angeles.

 

PATINA MILLER (Comandante Paylor) attualmente può essere vista nei panni dell’addetta stampa ‘Daisy Grant’ nella seconda stagione della fortunata serie drammatica della CBS, “Madam Secretary”, con Tea Leoni, Bebe Neuwirth e Tim Daly. Scritta da Barbara Hall e diretta da Dave Semel, la serie ha debuttato nel settembre 2014 ed è nuovamente tornata alla CBS domenica, 4 Ottobre.

La Miller ha esordito nel cinema col ritratto del Comandante Paylor nel film della Lionsgate “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1”. Fanno parte del cast anche Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Julianne Moore e Philip Seymour Hoffman; la prima parte del finale della celebre trilogia è uscita nel mese di novembre del 2014. La Miller torna a ricoprire il suo ruolo nel capitolo seguente, “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2”, che uscirà nel mese di novembre del 2015.

La Miller ha interpretato la ‘capocomica’ del revival di Broadway del famoso musical di Stephen Schwartz del 1972, Pippin. Diretto dalla regista premio Tony® Diane Paulus, e interpretato anche da Matthew James Thomas, Andrea Martin e Terrance Mann, Pippin ha ricevuto il Tony Award® per il miglior revival di un musical ai 67esimi Tony® Award. La Miller ha dato con successo un tocco contemporaneo al ruolo originario del pluripremiato attore Ben Vereen e masterizzato i movimenti di Fosse su cui si basa quasi totalmente lo spettacolo. La Miller ha vinto il premio Tony ® come Miglior Attrice In Un Ruolo Principale In Un Musical, ed un Outer Critics Circle Award per la Miglior Attrice in un musical così come una nomination per un Drama League, un Fred e Adele Astaire Award e un Broadway.com Audience Choice Award per la sua performance. In precedenza ha svolto il ruolo di ‘capocomica’ nella produzione dell’American Repertory Theater di Pippin dal dicembre 2012 al gennaio 2013.

La Miller ha debuttato a Broadway nella stagione del 2011 di Broadway come la coraggiosa suora cantante-di nughtclub Deloris Van Cartier nell’ adattamento teatrale di Sister Act, che le è valsa la sua prima candidatura ai Tony® nonché ai Drama Desk, ai Drama League, ed agli Outer Critics Circle Award. La Miller ha avuto in origine il ruolo di Deloris nella produzione del West End di Sister Act al London Palladium, dove ha ricevuto una nomination agli Olivier Award e un WhatsOnStage.com Theatregoers ‘ Choise Award per la Migliore Attrice in un Musical.

Inoltre, la Miller ha recitato in più produzioni off-Broadway tra cui Ragtime all’ Avery Fisher Hall; la produzione City Center Encores! di Kurt Weill e Maxwell Anderson Lost in the Stars, e Romantic Poetry al Manhattan Theatre Club. La Miller è apparsa al Public Theater nel pre-revival di Broadway Hair durante la programmazione del 2008 al Delacorte Theater al Central Park, sempre sotto la direzione di Diane Paulus. I suoi lavori teatrali regionali includono: First You Dream, una rivista di Kander e Ebb al Kennedy Center, Sister Act all’Alliance Theatre e Pasadena Playhouse, e la produzione del Philadelphia Theater Company di Being Alive. Ha partecipato ai workshop di Book of Mormon, Nightingale e American Idiot. Prima dei suoi numerosi lavori teatrali, la Miller èapparsa nella famosa soap opera All My Children.

La Miller ha eseguito il suo primo concerto da solista presso il Kennedy Center for Performing Arts durante la stagione teatrale 2013-2014. Ha poi fatto il suo debutto a New York nel febbraio 2015 come parte della serie del Lincoln Center Theater “American Songbook”, andata successivamente in onda su PBS.

La Miller si è laureata in teatro musicale presso la Carnegie Mellon University. Attualmente risiede a New York City.

 

BIOGRAFIE DEI REALIZZATORI

Nel corso degli ultimi due decenni, FRANCIS LAWRENCE (Regista) ha conquistato il pubblico di tutto il mondo con la creatività della sua mole di lavoro. Regista e produttore di film, video musicali, e programmi televisivi, Lawrence si è affermato come un radicato artista visionario, in grado non solo di soddisfare qualsiasi segmento della popolazione, ma è anche abile a capire e trasmettere le visioni di alcuni degli artisti più influenti del mondo.

Lawrence ha diretto “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2”, il quarto ed ultimo capitolo del popolarissimo franchise Hunger Games. Il film, interpretato da Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Julianne Moore e Philip Seymour Hoffman, verrà distribuito dalla Lionsgate nel mese di novembre. E’ stato anche annunciato all’inizio di quest’anno che Lawrence dirigerà un nuovo film basato sul poema epico di Omero l’Odissea per la Lionsgate.

Lawrence ha recentemente diretto “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1”, distribuito sempre dalla Lionsgate nel novembre 2014, che ha incassato oltre 750,000,000 di dollari in tutto il mondo. Lawrence ha anche diretto il seconda episodio della serie, “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco”, uscito nel novembre 2013, che ha incassato oltre 850 milioni di dollari nel mondo.

Ha fatto il suo debutto nella cinematografia nel 2005 con il film Constantine, ispirato al fumetto Hellblazer ed interpretato da Keanu Reeves e Rachel Weisz. Nel 2007 ha fatto seguito il fortunato Io Sono Leggenda(I Am Legend), un film di fantascienza di genere catastrofico, mescolato con horror ed azione, tratto dal romanzo omonimo di Richard Matheson ed interpretato da Will Smith. Nel 2011, Lawrence ha curato la regia di “Come l’Acqua Per Gli Elefanti” (Water for Elephants), tratto dal romanzo best-seller di Sara Gruen, ed interpretato da Reese Witherspoon, Robert Pattinson e Christoph Waltz.

Tra le altre cose, Lawrence è anche un apprezzato regista di videoclip musicali, e ha ricevuto un Grammy® Award (Lady Gaga per Bad Romance), il Latin Grammy® Award per il suo lavoro con Shakira in Whenever Whatever, oltre a numerosi VMA Awards per videoclip realizzati per – tra gli altri –Jay Z, Britney Spears, Beyoncé, Pink, Gwen Stefani, Jennifer Lopez, Aerosmith e Janet Jackson. Lawrence ha anche diretto spot pubblicitari per clienti di alto profilo tra cui The Gap, Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Coca-Cola, Pepsi, L’Oreal, Bacardi, McDonald’s, Disneyland, Oldsmobile, Covergirl e Maybelline.

Lawrence ha avuto inoltre esperienze nel mondo della televisione. Nel 2008, ha lavorato come regista e produttore esecutivo della puntata pilota e diversi episodi dell’acclamata serie Kings. Nel 2011 ha diretto l’episodio pilota di Touch con Kiefer Sutherland ed è stato produttore esecutivo della serie della FOX per entrambe le stagioni.

Lawrence è stato recentemente premiato come Regista dell’Anno al CinemaCon 2015.

 

PETER CRAIG (Sceneggiatore) è un romanziere e sceneggiatore che ha scritto The Town con Ben Affleck e Aaron Stockard. Tra i suoi libri: Hot Plastic e Blood Father, che ha adattato per il grande schermo ed usciranno nel 2015.

 

Il pluripremiato filmmaker DANNY STRONG (Sceneggiatore) è attratto da quegli eventi di forte impatto e stimolanti che esaminano ed espongono il tessuto politico, sociale e culturale del mondo in cui viviamo. I suoi recenti lavori, in collaborazione con alcuni degli autori più influenti di oggi, mettono in mostra ulteriormente la capacità della sua scrittura di portare personaggi complessi in primo piano.

Strong ha scritto la sceneggiatura dell’acclamato “The Butler  Un Maggiordomo alla Casa Bianca” interpretato da Forest Whitaker e Oprah Winfrey. Diretto da Lee Daniels, nel 2013 ha incassato oltre 100 milioni di dollari al box office americano. E’ stato sceneggiatore e produttore esecutivo di Game Change il fortunato film della HBO, che ripercorre la corsa alle presidenziali del 2008. Interpretato da Julianne Moore e Woody Harrelson il film è stato nominato a 12 Primetime Emmy® vincendo il premio per il Miglior Film/Mini-Serie. Stong si è aggiudicato un Primetime Emmy® per la Migliore Sceneggiatura, un Writer Guild Award, un Golden Globe®, un Producers Guild Award, un Peabody ed un Pen Award per il film. Ha debuttato nella sceneggiatura col film della HBO Recount un film sulla riconta nelle elezioni in Florida del 2000. Interpretato da Kevin Spacey, Dennis Leary e Laura Dern, il film si è candidato a 11 Primetime Emmy® vincendo per il Miglior Film TV. Strong è stato nominato per il Primetime Emmy® per la Migliore Sceneggiatura vincendo il Writers Guild Award.

Attualmente sta scrivendo un remake cinematografico di Guys and Dolls per Fox Studios. Insieme a Lee Daniels, ha ideato e produrrà esecutivamente la serie televisiva “Empire” per la FOX.

Oltre alla sua fiorente carriera come sceneggiatore, Strong è anche un attore che vanta numerose interpretazioni cinematografiche, televisive e teatrali ed ha recitato in molti dei più famosi programmi televisivi degli ultimi due decenni. E’ famoso per aver interpretato per cinque stagioni Jonathan nella celebre serie televisiva “Buffy l’Ammazzavampiri” (Buffy The Vampire Slayer), e per aver ritratto Doyle per quattro stagioni in “Una Mamma per Amica” (Gilmore Girls). I suoi altri crediti includono programmi iconici come: Pleasantville, “Seinfeld”, “Nip / Tuck”, “Grey’s Anatomy”, “How I Met Your Mother” e molti altri. Più di recente è apparso nella stagione 4 e 6 di “Mad Men” nel ruolo di ‘Danny Siegel,’ e nella stagione 5 di “Justified”, dove ha interpretato il malvagio Poliziotto penitenziario ‘Albert Fekus’, e la recente stagione della HBO “Girls” ritraendo ‘Pal’ il fidanzato brutto di Elijah (Andrew Rannells). Sul palcoscenico, è apparso in oltre 50 spettacoli e musical nei teatri regionali ed a Los Angeles.

 

L’autrice di bestseller SUZANNE COLLINS (Adattamento, Basato sul romanzo di, Produttore esecutivo) ha apposto la sua prima firma nella letteratura per bambini con il bestseller del New York Times Underland Chronicles. Il suo debutto per i lettori dai 12 anni in su, The Hunger Games (settembre 2008), si è rivelato immediatamente un bestseller, che ha attratto sia gli adolescenti che gli adulti. E’ stato considerato come un testo “che da’ dipendenza” da Stephen King su Entertainment Weekly, e “sorprendente” da Stephanie Meyer sul suo sito web. È apparso nella lista dei bestseller del New York Times per oltre 260 settimane consecutive / più di cinque anni consecutivi dalla pubblicazione, e sono state pubblicate più di 65 milioni di copie di tutti e tre i libri della trilogia, ‘Hunger Games’ (settembre 2008), La Ragazza di Fuoco (Catching Fire settembre 2009), e Il Canto della Rivolta (Mockingjay agosto 2010), sia su stampa che in formato digitale negli Stati Uniti fino ad oggi. I diritti di pubblicazione all’estero per la trilogia Hunger Games sono stati venduti in 56 territori in 51 lingue fino ad oggi. Year of the Jungle, di Suzanne Collins è un libro illustrato riguardo l’anno in cui suo padre si è arruolato nell’esercito in Vietnam, con le illustrazioni di James Proimos, ed è stato pubblicato nel 2013 ottenendo il plauso della critica.

Suzanne Collins ha avuto anche una carriera prolifica e di successo come autrice di programmi televisivi dei bambini. Ha lavorato nello staff di vari spettacoli Nickelodeon, tra cui la hit candidata all’Emmy® Clarissa Explains It All, e The Mystery Files of Shelby Woo. Ha ricevuto una nomina ai Writer’s Guild of America nell’animazione per la scrittura a quattro mani dello speciale di Natale di grande successo, Santa, Baby!.

Nel 2010 la Collins è stata annoverata nella lista dei 100 personaggi più influenti dell’anno redatta dal TIME, nonché nella lista dell’Entertainment Weekly ‘Entertainers of the Year’. Nel 2011 Fast Company l’ha inserita tra i 100 Personaggi Più Creativi del Settore.

 

NINA JACOBSON (Produttrice) ha costruito una impressionante carriera ventennale come senior film executive per tre importanti studios cinematografici.

“Diario di una Schiappa” (Diary of a Wimpy Kid ) è stato il suo primo film come produttrice ed anche la prima produzione della sua compagnia, la Color Force. Un successo commerciale, il film ha incassato in totale nel mondo, oltre 75 milioni di dollari, e ha convinto la produzione a realizzare i suoi  sequel, “Diario di una Schiappa 2” (Diary of a Wimpy Kid: Rodrick Rules ) e “Diario di Una Schiappa – Vita da Cani” (Diary of a Wimpy Kid: Dog Days ). La Jacobson ha prodotto The Hunger Games tratto dal romanzo best-seller di Suzanne Collins ed i capitoli successivi della trilogia “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco” e “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1”. I tre film hanno incassato 2,4 miliardi di dollari in tutto il mondo, senza contare il capitolo finale della serie, “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2” in uscita a novembre del 2015.

La Jacobson assieme al suo partner di produzione della Color Force Brad Simpson, stanno attualmente producendo i lungometraggi tratti dal romanzo best-seller internazionale di Maria Semple Where’d You Go Bernadette?,  Crazy Rich Asians di Kevin Kwan, e The Goldfinch di Donna Tartt. E’ in fase di produzione anche la prima stagione di un nuovo progetto seriale televisivo, “American Crime Story: The People vs. O.J. Simpson “con Ryan Murphy, che andrà in onda su FX nei primi mesi del 2016. Stanno inoltre producendo un dramma criminale hip-hop “The Infamous” per A & E.

Prima di costituire la Color Force, la Jacobson è stata presidente della Walt Disney Motion Picture Group, con il compito di supervisionare lo sviluppo della sceneggiatura e della produzione dei film per Walt Disney Pictures, Touchstone Pictures e Hollywood Pictures. Durante il suo incarico, 15 dei suoi progetti hanno incassato oltre 100 milioni di dollari negli Stati Uniti, tra cui “Pirati dei Caraibi” (Pirates of the Caribbean); “Le Cronache di Narnia: il Leone, la Strega e l’Armadio” (The Chronicles of Narnia: The Lion, the Witch and the Wardrobe), e “Pretty Princess” (The Princess Diaries). La saga de “I Pirati dei Caraibi” è diventata il più alto incasso nella storia della Disney, raccogliendo almeno tre miliardi di dollari ai botteghini di tutto il mondo.

Nel periodo antecedente il suo impegno alla Walt Disney Motion Picture Group, la Jacobson è stata senior film executive per la DreamWorks SKG, per la quale ha sviluppato “Le Verità Nascoste” (What Lies Beneath), e dato origine all’idea del primo cartone animato della DreamWorks, “Z, la Formica” (Antz). Ha inoltre ricoperto posizioni ufficiali alla Universal, Parkes / MacDonald Productions, Silver Pictures, e ha iniziato la sua carriera alla Disney Sunday Movie.

Laureata alla Brown University, la Jacobson attualmente vive a Brentwood con la sua compagna Jennifer ed i loro tre figli, Noah, Josie e William.

 

JON KILIK (Produttore) è diventato uno tra i più quotati produttori di New York, collaborando con un’ampia gamma di autori e registi per creare lavori che enfatizzino i valori umani e le problematiche sociali.

Nel 1988, Kilik inizia la sua collaborazione con Spike Lee producendogli dodici film. Tra questi ricordiamo Inside Man; Clockers; Malcolm X, ed il rivoluzionario “Fa’ la Cosa Giusta” (Do The Right Thing), che è stato recentemente selezionato dallo Smithsonian Institute for The National Film Archives. Kilik ha anche prodotto l’acclamato debutto alla regia di Robert De Niro, “Bronx” (A Bronx Tale) tratto dall’opera di Chazz Palminteri.

Nel 1995, Kilik ha prodotto il film premio Oscar® di Tim Robbins, “Dead Man Walking-Condannato a Morte”, tratto dai racconti di Suor Helen Prejean sul suo lavoro con i condannati a morte in un carcere della Louisiana, con Susan Sarandon e Sean Penn. Lo stesso anno ha prodotto il debutto alla regia di Julian Schnabel, Basquiat con Jeffrey Wright nel ruolo di Jean-Michel Basquiat e David Bowie nel ruolo di Andy Warhol. A seguire, Kilik ha fatto squadra con Gary Ross e Steven Soderbergh per produrre il debutto alla regia di Ross, Pleasantville uno sguardo comico ai mondi alternativi delle famiglie americane del 1950 e del 1990, con Tobey Maguire e Reese Witherspoon.

Nel 2000, Kilik ha prodotto il film di Julian Schnabel, “Prima Che Sia Notte” (Before Night Falls) tratto dall’autobiografia dello scrittore cubano Reinaldo Arenas, con Javier Bardem. Mostrato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia, si è aggiudicato il premio Grand Jury ed il premio come Miglior Attore. Lo stesso anno, Kilik ha prodotto il debutto alla regia di Ed Harris con Pollock, con Harris nel ruolo del pittore americano Jackson Pollock. Ed Harris e Javier Bardem sono stati entrambi nominati all’Oscar® del 2001, nella categoria Miglior Attore.

In seguito, Kilik ha frequentato la riserva indiana di Pine Ridge dove ha prodotto Skins, diretto da Chris Eyre. Il film è la storia di Graham Greene, un nativo Americano che torna a casa dopo aver combattuto nella guerra del Vietnam e che non riesce a sopravvivere nella sua casa di Pine Ridge, nel South Dakota. Nel 2004, Jon ha prodotto il film di Oliver Stone, Alexander.

Kilik è tornato a New York nel 2005 per produrre il film Broken Flowers dello scrittore/regista Jim Jarmusch, con Bill Murray e vincitore del premio Grand Jury al Festival del Cinema di Cannes nel 2005.

Kilik ha poi portato a termine la produzione di un altro progetto internazionale in collaborazione con Alejandro Gonzalez Inarritu: Babel. Le riprese si sono svolte tra Marocco, Messico e Giappone. Le quattro storie, intrecciate tra loro, sono in lingua Araba, Spagnola, Inglese e Giapponese. “Babel” è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Cannes nel 2006 vincendo il premio come Miglior Regia, ed in seguito ha vinto il Golden Globe® come Miglior film Drammatico, ed è stato nominato a sette Oscar®, incluso quello per Miglior Film.

Nel 2007 Kilik ha prodotto il film di Julian Schnabel, “Lo Scafandro e La Farfalla” (The Diving Bell and the Butterfly), tratto dall’ispirata autobiografia di Jean-Dominique Bauby. Con questo film, Kilik ha vinto il suo secondo Golden Globe®, ed ha ottenuto quattro candidature all’Oscar®.

Nel 2008 Kilik ha prodotto il documentario rock and roll, Lou Reed’s Berlin diretto da Julian Schnabel, ed il film di Jim Jarmusch, come Produttore Esecutivo, Limits Of Control; il film di Spike Lee, “Miracolo a S. Anna” (Miracle At St. Anna), ed il film di Oliver Stone,“W”. Oltre a Biutiful, più recentemente Kilik ha prodotto il film di Julian Schnabel, Miral girato in Israele e Palestina.

Jon è nato a Newark, nel New Jersey, ed è cresciuto a Millburn. Laureato alla University of Vermont, si trasferisce a New York nel 1979 per intraprendere la carriera di cineasta. Ritorna in seguito al suo Vermont per ricevere una laurea Honoris Causa e pronunciare il discorso di indirizzo alla classe del 2003.

 

PHILIP MESSINA (Scenografo) ha curato recentemente le scene di “Hunger Games” (The Hunger Games) e “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco” (The Hunger Games: Catching Fire). Nel 2011, Messina ha lavorato nel film di Marc Forster,Machine Gun Preacher, con Gerard Butler. In precedenza, Messina ha lavorato con M. Night Shyamalan nella creazione del fantasy d’avventura “L’ultimo Dominatore dell’Aria” (The Last Airbender).

Ha collaborato di frequente con il regista Steven Soderbergh nei film Ocean’s Thirteen; Ocean’s Twelve ed Ocean’s Eleven. Quest’ultimo gli è valso una nomina agli Art Directors Guild. Hanno lavorato insieme anche in: “Intrigo a Berlino” (The Good German); Eros; Solaris; Traffic ed “Erin Brockovich – Forte Come la Verità” (Erin Brockovich). I due si sono incontrati per la prima volta sul set di “Out of Sight – Gli Opposti si Attraggono”. Altri film nel suo curriculum includono l’acclamato dramma di Curtis Hanson,8 Mile con Eminem, ed il debutto alla regia di Gregory Jacob, Criminal.

Nato e cresciuto a Lawrence, in Massachusetts, Messina si è laureato in Architettura alla Cornell University. Il suo approccio al cinema inizia con “Sirene” (Mermaids); “Scuola d’Onore” (School Ties), e “Moglie a Sorpresa” (Housesitter), tutti girati nella zona di Boston. Trasferitosi a Los Angeles, ha iniziato a lavorare come art director in film come: “Senza Tregua” (Hard Target); “Serenata alla Luna” (The Neon Bible); “Amare con Rabbia” (Reckless); “Funny Money- Come Fare i Soldi Senza Lavorare” (The Associate);  “Ancora Più Scemo” (Trial and Error),  e “Il Sesto Senso” (The Sixth Sense). Per la televisione, Messina è stato scenografo nella serie “Freaks and Geeks”, create da Paul Feig e prodotto esecutivamente da Judd Apatow.

Messina è sposato con l’architetto Kristen Toscano Messina, con la quale collabora di frequente. Vivono a Los Angeles insieme al figlioletto di sei anni, Luca.

 

Il team addetto ai costumi formato da KURT & BART (Costumisti) nasce da un incontro casuale tra i due giovani all’Universtità del Colorado nel 1983. Cresciuti professionalmente nei famigerati club della New York degli anni Ottanta, la loro ossessione sartoriale condivisa li ha condotti nel mondo della moda, della musica, del teatro e del cinema.

Nel 2014 Kurt e Bart hanno ricevuto nomination ai Costume Designer’s Guild Award for Excellence in a Period Film per il loro lavoro sul dramma vincitore dell’ Oscar® Dallas Buyers Club, diretto da Jean-Marc Vallée, ed interpretato da Matthew McConaughey e Jared Leto.

Stoker con Nicole Kidman e Mia Wasikowska, ha dato loro l’opportunità di lavorare con il regista ed autore di fama internazionale Park Chan-wook. Per le loro realizzazioni sono stati nominati al London Film Critics Circle del 2014 per Technical Achievement.

Il loro trascorso nel cinema spazia dal grintoso noir “Il Fuoco della Vendetta” (Out of the Furnace) con Christian Bale diretto da Scott Cooper per Relativity, al musical sulla danza Step Up 3D diretto da Jon M. Chu per la Summit Entertainment e Touchstone Pictures.

La filmografia di Kurt e Bart comprende “5 Giorni Fuori” (It’s Kind of a Funny Story) di Ryan Fleck e Anna Boden, con Zach Galifianakis ed Emma Roberts; Dark Horse di Todd Solondz con Mia Farrow e Selma Blair; “Urlo” (Howl) di Jeffrey Friedman con James Franco e John Hamm; Fighting di Dito Montiel con Channing Tatum, Daniel Barnz; Phoebe in Wonderland con Elle Fanning, e Shortbus- Dove Tutto è Permesso di John Cameron Mitchell.

Agli inizi della loro carriera hanno cominciato a disegnare una propria linea di abbigliamento chiamata Design Asylum e creato i costumi per spot pubblicitari e video musicali. Sono emersi come styling team con un approccio che ha segnato la moda con capi personalizzati che davano una particolare immagine visiva. Come stilisti, Kurt e Bart hanno lavorato con alcuni dei più forti e prolifici creatori di immagine di tutto il mondo, tra i quali, Steven Klein, Herb Ritts, Patrick Demarchelier, Matthew Rolston, Francis Lawrence, Dean Karr, Mark Seliger, e Mary Ellen Mark. Hanno creato immagini di icone della musica come David Bowie, Ozzy Osbourne, Marilyn Manson, Courtney Love, Pink, e Britney Spears.

 

Come Vice Presidente di Produzione e Sviluppo alla Color Force, BRYAN UNKELESS (Co-produttore) è stato co-produttore di “Hunger Games” (The Hunger Games) e “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco” (Catching Fire). E’ stato il responsabile dello sviluppo della saga di grande successo “Diario di Una Schiappa” (Diary of a Wimpy Kid), tratta dai libri best-seller per bambini di Jeff Kinney. Il terzo film della serie, “Diario di Una Schiappa: Vita da Cani” (Diary of a Wimpy Kid: Dog Days) interpretato da Steve Zahn, Rachel Harris e Zachary Gordon, è uscito nel mese di Agosto del 2012.

Unkeless ha lavorato all’adattamento del romanzo best seller di David Nicholls One Day per la regia di Lone Sherfig, con Anne Hathaway e Jim Sturgess, e distribuito dalla Focus Features nel 2011.

Prima di unirsi alla Color Force, Unkeless ha lavorato con la Parkes-MacDonald Productions, dove ha partecipato a progetti come “The Burning Plain – Il Confine Della Solitudine” (The Burning Plain) scritto e diretto da Guillermo Arriaga, e The Uninvited, diretto dai fratelli Guard.

Laureato alla Duke University, Unkeless ama l’arte, il nuoto, il footing, il ciclismo e guardare i Denver Broncos vincere.

 

Una delle truccatrici più famose dell’industria cinematografica, VE NEILL (Truccatrice – Caposqudra Reparto Trucco) ha stabilito numerosi standard di eccellenza nel campo del make up. Nel corso della sua carriera, la Neill ha vinto tre Oscar®, due Emmy®, quattro Saturn Awards, un BAFTA Award, un Local 706 per Miglior Trucco del Protagonista, ed è stata la prima artista ad essere nominata dalla Hollywood Foreign Press, “Truccatrice dell’Anno” così come la prima Artista ad essere nominata Truccatrice dell’anno dalla MAC Cosmetics. Tutto ciò per un totale di 22 tra nomine e vittorie internazionali, per il suo trucco creativo ed innovativo.

Dall’inizio della sua carriera come stilista rock ‘n roll, la Neill ha sviluppato le sue potenzialità come Designer and Makeup Artist. Specializzata in concettualità, design ed esecuzione, la Neill è entrata a far parte dell’industria del cinema, ed ha scoperto di avere un talento per il trucco di fantasia estrema.

La Neill ha creato i viaggiatori dello spazio per il primo Star Trek, e per la commedia di successo Galaxy Quest,  i vampiri rock ‘n roll di “Ragazzi Perduti” (The Lost Boys), per la regia di Joel Schumacher, e le visioni dell’altro mondo nella stramba commedia di Tim Burton, Beetlejuice. Ha trasformato Johnny Depp nell’anti-eroe con le mani di forbice in “Edward Mani Di Forbice”  (Edward Scissorhands); Robin Williams nella tata scozzese di “Mrs. Doubtfire – Mammo Per Sempre” (Mrs. Doubtfire); Martin Landau nel re dell’orrore ‘Bela Lugosi’ in Ed Wood, ed ha dato vita agli assalti dei cattivi, alle bellezze ed ai supereroi nelle prime serie della Warner Brothers, Batman. Ha dato a Patricia Arquette le “Stigmate” (Stigmata), trasformato Christine Baranski nella fidanzata sexy del “Grinch“, invecchiato Johnny Depp di 60 anni nel film Blow e trasformato Jude Law nel perfetto Robot dell’amore nel film di Steven Spielberg, “I.A. Intelligenza Artificiale” (A.I.).

La Neill prosegue la sua illustre carriera con un assortimento di nuovi personaggi, dagli esseri posseduti di Constantine, ed una moltitudine di pirati sudici, ubriaconi, incrostati di conchiglie  nella serie dei “Pirati dei Caraibi”. Ha trasformato Johnny Depp nell’infame Barbiere Macellaio di Fleet Street nel film musicale “Sweeney Todd: il Diabolico Barbiere di Fleet Street” (Sweeney Todd), e ha trasformato Mike Myers in The Love Guru. Ha lavorato con Robert Downey Jr., Jamie Foxx, e Catherine Keener nel film “Il Solista” (The Soloist); con Jim Carrey ed Ewan McGregor nel film “Colpo Di Fulmine: Il Mago Della Truffa” (I Love You Phillips Morris). Inoltre altri vampiri per Priest con Paul Bettany, Maggie Qu, Carl Urban e Lilly Collins. Nel 2010 ha diretto il Dipartimento Trucco effetti speciali nel film Thor, ed è stata capo Dipartimento per The Amazing Spiderman 1 e 2 (Il Potere di Electro). La Neill ha aggiunto al suo curriculum un’altra pellicola tratta dal libro Stephanie Meyers, The Host.

Nella sua carriera, la Neill ha lavorato con le più famose star di Hollywood: Jack Nicholson, Keira Knightly, Julia Roberts, Danny DeVito, Sarah Jessica Parker, Johnny Depp, Uma Thurman, Orlando Bloom, Sigourney Weaver, Jude Law, Ethan Hawke, Catherine Keener, Jim Carey, Andy Garcia, Keanu Reeves, Jennifer Lawrence and Woody Harrelson, Saoirse Ronan, Diane Kruger e William Hurt che hanno scelto la Neill per la sua abilità in termini di bellezza, stravaganza e personaggi di fantasia. Questa è solo una piccola lista di attori che apprezzano il tocco magico del pennello della Neill.

Di recente ha aggiunto il titolo, The Judge al suo curriculum per il nuovo reality TV Face Off sul canale Syfy. Lo show mette in luce gli Effetti Speciali del Makeup, ed a beve si preparerà per le riprese dell’ottava stagione.

Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2–

 

 

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