Dopo la tv di Romanzo criminale e Gomorra
“Fin dalle prime bozze del romanzo che Bonini e De Cataldo mi fecero leggere diversi anni fa”, racconta Sollima a CIAK, “ho pensato che il libro sarebbe stato perfetto per la forma cinematografica: proprio un film, scandito da un ritmo incessante, un susseguirsi di notti e giorni fino all’esplosione”. Il ritmo di cui parla Sollima è il conto alla rovescia che conduce lo spettatore dal 5 novembre 2011 alla deflagrazione di ogni violenza, sette giorni dopo. Assistiamo alla discesa nella Suburra contemporanea, q
Poi a proposito delle differenze rispetto al libro, Stefano Sollima rivela a CIAK: “Roma è una città unica e particolare che contiene in sé un equilibrio millenario tra diversi poteri. È stato abbastanza semplice capire quali personaggi era giusto raccontare e quali no. Io e gli altri sceneggiatori (gli autori del libro e Stefano Rulli e Sandro Petraglia, nda) abbiamo preferito descrivere il mondo in presa diretta, senza nessun personaggio che introducesse o spiegasse tutti gli altri. Abbiamo optato per una struttura fortemente corale”.
Il materiale del libro è talmente vasto che, come Romanzo criminale, secondo qualcuno potrebbe diventare una serie, ma Sollima dice: “Assolutamente no”. E aggiunge: “Dopo Suburra e Gomorra 2 mi prendo piuttosto una vacanza”.
Sul nuovo numero di CIAK, l’intervista completa al regista e molto altro ancora. In allegato la cover del numero di ottobre.