Cinquanta sfumature di grigio – Benvenuti nella Stanza Rossa

Si Apre Una Porta:

Benvenuti nella Stanza Rossa

 

Uno dei set più attesi del film è la “Stanza Rossa”, dove Christian pratica le sue inclinazioni sessuali più estreme. Finché non varca la soglia, Ana non ha idea dell’esistenza di questo ambiente, e non ha alcuna nozione su questo mondo fatto di piaceri e desideri alternativi. La Stanza Rossa rappresenta i gusti più oscuri di Christian, un lato di lui che Ana deve decidere se accettare o rifiutare.

 

Tra gli appassionati della serie, c’è molta attesa non solo per l’aspetto e l’atmosfera della Stanza Rossa, ma anche per ciò che accade all’interno. Nei libri della James, la sua descrizione è minuziosa. Il lettore non si sorprenderà alla sua risposta della domanda “Quali erano gli elementi fondamentali che dovevano esserci?” L’autrice / produttrice afferma ridendo: “Tutti questi! La Stanza Rossa è un luogo sicuro per Christian, e la camera più intima del suo appartamento. E’ stata una lotta farla come la immaginavo, ma sono soddisfatta del risultato”.

 

La Johnson spiega che per accedere a questa situazione doveva esserci il consenso dei personaggi: “Era necessario accordarsi preliminarmente su ciò che esattamente verrà fatto, e ciò che non sarà fatto, su ciò che lui vorrebbe fare, quel che lei non vuole lui faccia. Ecco come si gestisce un rapporto del genere. Christian suppone che Ana se ne vada immediatamente; ma la ragazza lo sfida. Per la prima volta, invece di avere il controllo del rapporto, tenta di spostare il suo punto di vista. Questo è ciò che comincia a renderlo vulnerabile, ed è per questo che la ragazza inizia un pochino ad innamorarsi di lui, come lui di lei”.

 

Come progettato dalla squadra, per rappresentare un mondo di dominio e sottomissione, la regista ammette di aver riposto un’enorme fiducia nel suo cast e nella troupe: “Mi vanto di avere un set divertente. Voglio che tutti condividano ciò che stiamo facendo, e facciano parte di una squadra. Anche se sono la regista, il film non è nulla senza il lavoro di una grande elettricista o un grande maestro di oggetti di scena che sincronizzano finemente tutti gli oggetti. Il risultato è sempre dato dal lavoro di squadra e la collaborazione”.

 

A quel punto,  subentrano i consulenti chiamati ad esprimersi su ciò che era ammissibile e cosa non lo era, su come dovevano essere utilizzati gli oggetti nella Stanza Rossa e a cosa sarebbero serviti. La Taylor-Johnson spiega: “Oltre a ciò, cosa userebbe un uomo del calibro di Christian? Forse disporrebbe di un oggetto creato artigianalmente proveniente dal Giappone? Avrebbe qualcosa fatto da Marc Fraser-Jones, un elegante designer di quel genere specifico? Sicuramente avrebbe oggetti costosi, o avrebbe ordinato dei pezzi unici. Queste domande, ci ha fornito la giusta linea da seguire. C’erano degli articoli cuciti a mano in pelle italiana. Tutto era molto accuratamente scelto per soddisfare un uomo con un gusto molto costoso”.

 

Per completare l’opera della predetta sede, era chiaro che i set critici dovevano tutti essere costruiti – in particolar modo tutto l’attico di Christian, che includeva il soggiorno, la cucina, la sala da pranzo, la camera da letto, la stanza di Ana  - la “camera bianca” – per non parlare dell’importantissima Stanza Rossa. David Wasco spiega: “Ha risposto a tutte le domande sopracitate, ed inoltre Erika voleva che ricordasse il grembo materno, che fosse rilassante … senza cliché. Questi erano i set che abbiamo tenuto nascosti. Abbiamo dovuto fare in modo che l’allestimento di questi set non fossero visibili alle persone. In questo modo inoltre potevamo filmare le scene più intime con il massimo rispetto della privacy degli attori”.

 

La costruzione di questi set coprirebbe tre fasi, in ultima analisi. Per quanto riguarda l’attico, tutti gli addetti si sono concentrati sul lavoro degli architetti di riferimento: Norman Foster, John Parson e, se vogliamo, il favorito all’unanimità, l’americano Hugh Newell Jacobsen.

Dato che Christian Grey è un uomo dalle mille risorse, a cosa potrebbe assomigliare la sua stanza del piacere? David Wasco riflette: “Senza che sia troppo ‘Las vegasiana’ o strana, abbiamo fatto riferimento a parecchi particolari chiave nella semplice descrizione del libro, quando Ana ad esempio sente l’odore della pelle o del lucido per mobili. In base a quanto descritto da Erika abbiamo virato in una direzione che includesse molta pelle e legno. Sam inoltre ci ha guidato verso un riferimento equestre, come se certe cose fossero appese nelle stalle in modo ordinato sulle pareti”.

 

Dornan, facendo una descrizione più generica afferma che: “Solo nella Stanza Rossa Christian si sente totalmente libero, e ha tutto ciò che vuole esattamente. Gli unici tipi di rapporti che è stato in grado di  mantenere in passato erano consoni all’ambiente in cui si sono svolti. Questo è lo spazio in cui è capace di entrare sessualmente in intimità con una donna. E’ tutto quello che ha conosciuto fino all’arrivo di Ana, quando poi ha iniziato ad avventurarsi oltre i propri limiti, oltre le mura della Stanza Rossa”.

 

Sandy Wasco afferma che la prima reazione che si avrebbe entrando in quella camera, è di stupore. Ma poi, a poco a poco, ci si rende conto che questo è proprio il posto di Christian. E’ molto importante per un uomo. Non ci si siede all’interno. Non ci mangia. Non fa altro che lasciarsi coinvolgere dalla partner che sceglie di portare in questa stanza.

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