Da domani “Tak3n – L’ora della verità” (“Taken 3″) – curiosità

Liam Neeson torna a vestire i panni dell’ax-agente operativo della CIA Bryan Mills, che avevamo lasciato mentre tentava di riconciliarsi con l’ex-moglie che invece veniva brutalmente assassinata. Consumato dalla rabbia e incastrato per l’omicidio, si dà alla macchia per eludere l’implacabile ricerca di CIA, FBI e polizia. Per l’ultima volta, Mills dovrà usare le sue “capacità molto particolari” per rintracciare i veri assassini, applicare il suo unico metro di giustizia e proteggere l’unica cosa che per lui conta veramente… sua figlia.

In Io vi troverò, che divenne una hit mondiale del box-office, Liam Neeson, fino a quel momento un attore illustre e pluripremiato, è diventato il più inaspettato e innovativo eroe del cinema d’azione. Allo stesso tempo, la gravità che ha portato nel ruolo di Bryan Mills ha dato una maggiore profondità alla serie di film, che strizza l’occhio costantemente agli stilemi del genere. In un modo che è del tutto originale per un thriller, Bryan è definito tanto dal suo amore per la famiglia che dalle sue letali capacità.

Le peculiarità del personaggio hanno contribuito a spingere Io vi troverò ai vertici del botteghino, tanto da divenire uno dei successi a sorpresa del 2008. Pochi anni dopo, Neeson, il produttore-sceneggiatore Luc Besson insieme allo sceneggiatore Robert Mark Kamen, sono tornati con Taken – La vendetta, con Olivier Megaton alla regia. Ancora una volta il pubblico ha applaudito Neeson come padre iperprotettivo le cui capacità – forgiate in anni di operazioni segrete – hanno continuato ad essere messe alla prova anche molto dopo il suo pensionamento dalla CIA.

 

 

LA STORIA

 

Dopo essersi divertito ad impersonare Bryan Mills in Io vi salverò e Taken – La vendetta, Neeson era pronto a tornare per un terzo film, ma voleva essere sicuro che ci fosse qualcosa di nuovo da offrire al pubblico in TAK3N. “Ero entusiasta di tornare per un terzo film,” –spiega- “ma all’inizio avevo qualche perplessità, perché che altro potevamo fare? La figlia di Bryan Mills non poteva essere rapita di nuovo altrimenti sarei stato eletto peggior genitore del secolo. Fortunatamente i nostri sceneggiatori, Luc Besson e Robert Mark Kamen, si sono presentati con una trama interessante.

In TAK3N Bryan dovrà fronteggiare la sua più grande sfida, mentre è ancora sotto shock per l’omicidio della moglie, si troverà costretto ad eludere varie forze dell’ordine che cercano di catturarlo mentre dà la caccia ai veri assassini e, soprattutto, cerca di proteggere la figlia Kim.

“Ciò che rende TAK3N la quintessenza di questo franchise è che, al centro di tutto, c’è sempre Bryan Mills che fà l’impossibile per salvare la sua famiglia” -dice Neeson- “Ecco perché questi film entrano in sintonia con un pubblico a livello mondiale, perché la loro vera essenza ruota sull’amore, sulla famiglia e su ciò che siamo disposti a fare per proteggerli”.

Bilanciare gli elementi emotivi e psicologici con le varie scene d’azione, anche estreme, è una sfida enorme, soprattutto in un franchise cinematografico. “Più c’è azione, più devi preparare il pubblico.” -racconta il regista Megaton- “Allora è necessario costruire i personaggi in modo diverso. E’ difficile perché le situazioni si susseguono a cascata e questo ritmo a spirale coinvolge anche lo sviluppo emotivo e umano dei personaggi. All’inizio ci troviamo nel bel mezzo di un forte turbamento emotivo e subito l’azione irrompe nella scena come un grande tifone. Sono due elementi divergenti che si devono amalgamare gradualmente come in una ricetta; bisogna calibrare ogni momento. Quando l’azione irrompe, non ti rendi conto che sta arrivando, perché sei preso dal caos emotivo; poi improvvisamente ti ritrovi in un caos fisico. Questa è la struttura di base di questo film”.

Neeson analizza l’attento mix di azione e dramma del film: “Anche se Bryan Mills è un uomo con delle ‘capacità molto particolari’, lui incarna anche l’uomo medio. Le persone si identificano con il suo amore per la famiglia. Perché i genitori farebbero di tutto per i loro figli e rivedono questo in Bryan. Nonostante tutti i suoi difetti, è sempre un padre molto devoto disposto a tutto per la sua bambina. Ma penso che al pubblico piaccia anche il fatto che lui si oppone al sistema e non si fida di nessuna autorità, e se deve infrangere la legge, lo fa!”

“Le trame dei film della serie sono solide.” – continua Neeson- “Abbiamo cercato di evitare esagerazioni solo per eccitare il pubblico. Le motivazioni che scatenano le scene d’azione sono sempre state molto forti; si tratta, naturalmente, sempre di Bryan Mills che difende e protegge la sua famiglia da qualsiasi avversità. Ci sono le fondamenta di un rapporto molto stabile che viene messo in discussione per tutto il tempo. Quindi, una volta che le fondamenta sono piazzate e che il pubblico crede in quell’amore, soprattutto tra Bryan e la figlia Kim, si può piazzare l’azione ovunque si voglia.”

 

 

AZIONE!

 

Detto questo, Neeson ammette che si è divertito con l’azione non-stop dei film e la fisicità del ruolo di Bryan Mills. In termini di suspance, TAK3N è il più forte della serie. Ci sono sequenze di lotta velocissime, un incredibile inseguimento stradale e la manetta sempre al massimo per tutto il film.

“In TAK3N Bryan si trova sempre in una situazione di vita o di morte.” -dice Neeson- “Deve fare affidamento su tutte le abilità che possiede, tra cui il combattimento corpo a corpo, la capacità di maneggiare esplosivi e la mira da cecchino, l’improvvisazione e non ultima la capacità di scomparire nel nulla; è una sorta di macchina. Queste abilità gli derivano da anni di pratica e una volta che Bryan si innesca, diventa davvero molto difficile da fermare”.

Ha iniziato a lavorare su queste capacità a partire dall’età di 18, 19 anni, quando è entrato nell’esercito degli Stati Uniti. E’ stato quindi selezionato per le forze speciali ed ha fatto l’addestramento da Navy SEAL e poi quello da agente segreto.

“E’ bello poter fare tutte quelle scene d’azione e quella lotta che Bryan ha perfezionato attraverso l’addestramento e le missioni.” -rivela Neeson- “Per realizzarle è stata utilizzata una formidabile squadra di stuntman e la mia meravigliosa controfigura, Mark Vanselow, che è mio amico da lunga data, sia professionalmente che nella mia vita. Lui fa tutto il lavoro sporco! Tornare a vestire i panni di Bryan Mills mi ha dato la possibilità di lavorare di nuovo con Mark di rifare tutto l’allenamento necessario”.

Maggie Grace, che come Kim, la figlia di Bryan, ha già visto la giusta dose di azione nei film della serie, continua ad essere colpita dalle numerose sfaccettature della trama. “Lo stile di combattimento di questi film è pratico ed essenziale,” –dice- “non è stilizzato e patinato, si percepisce veramente come crudo e reale, come i personaggi che cercano di fare del loro meglio prendendo decisioni e reagendo in frazioni di secondo”.

“Il fatto che il film ruoti intorno a Liam, che ha questa incredibile sostanza e gravitas, dà una sensazione di realismo.” –continua Grace- “Impersona qualcuno che sta dando il massimo, a differenza del classico eroe d’azione molto figo che semplicemente scivola attraverso la vita, lui è un padre, che a volte teme la morte. Ha momenti di paura, momenti in cui lui non è sicuro di cosa fare. Si può dire che alla fine tutto gli costa qualcosa”.

Megaton spiega che ci sono due grandi sequenze d’azione nel film: una coinvolge un inseguimento in auto e l’altra lo schianto di un aereo. Per l’inseguimento il regista è riuscito a chiudere una superstrada di Los Angeles, con le autorità che hanno acconsentito alla chiusura al traffico per i tre fine settimana necessari alle riprese.

Dopo aver realizzato uno storyboard per le elaborate acrobazie della sequenza, Megaton ha coreografato una complicata manovra in cui un container vola via dal retro di un autoarticolato per schiantarsi su una fila di automobili. “Tecnicamente non potevamo semplicemente mollare un container pesantissimo sulla strada per poi fargli polverizzare tutto quello che c’era.” –ci spiega Megaton- “Così abbiamo preso un vero e proprio container e gli abbiamo montato degli anelli su ciascuna estremità. Lo abbiamo quindi attaccato con dei cavi d’acciaio a una gru e lo abbiamo tirato in avanti, così sarebbe rotolato sulle auto. Poi, in post-produzione, abbiamo cancellato le ruote, così che il pubblico vedrà il container rotolare sulle auto”.

In questo terzo episodio, è stato ancora più difficile realizzare la sequenza in cui una Porsche finisce contro un aereo. Dice Megaton: “Non c’era abbastanza tempo per realizzare l’intera scena in CGI, quindi abbiamo pensato di costruire un modello dell’aereo, ma anche quello, non era possibile. Abbiamo, invece, comprato due vecchi aerei identici e li abbiamo sventrati. Era troppo pericoloso far muovere veramente gli aerei, quindi gli abbiamo messo un camion dietro che li spingesse in avanti. Abbiamo fatto la scena dal vivo e abbiamo poi cancellato il camion conla CGI. Abbiamogirato l’intera sequenza in tre giorni e mezzo usando due aeroplani e cinque Porsche. E’ stato tutto molto pratico e semplice”.

“Fare un film è come risolvere un puzzle, come fare il cubo di Rubik.” -aggiunge il regista- “In un primo momento non si ha idea di come far combaciare queste cose. Dovete dare un senso a ogni elemento di ogni sequenza girata; se cerchi di essere troppo intelligente, diventa troppo complesso, quindi si cercano soluzioni semplici e alla fine tutto combacia”.

 

 

UN POLIZIOTTO INARRESTABILE

 

Un nuovo ed entusiasmante personaggio dell’universo di Taken è il detective Frank Dotzler, interpretato dal noto attore e regista Forest Whitaker. Dotzler conduce le indagini della polizia sull’omicidio dell’ex moglie di Bryan, Lenore, ed il suo principale sospetto è: Bryan Mills.

“Il personaggio di Dotzler aggiunge una nuova dimensione al film, eleva la logica della storia precedente e porta nuova energia alla narrazione.” spiega Megaton. Inoltre, osserva Neeson, Dotzler è una figura formidabile: “è molto probabile che con Dotzler, Bryan abbia finalmente trovato la sua nemesi”.

Whitaker era affascinato dal personaggio e dal suo unico sospetto. “Dotzler è un detective della polizia di Los Angeles che viene assegnato ai casi più complessi, ma che non ha mai sperimentato nulla di simile” -dice Whitaker- “Più scopre sull’omicidio e su Bryan, più porta alla luce l’altro mondo che c’è sotto. Dotzler riconosce le metodologie di Bryan, che lo qualificano come un agente segreto di qualche organizzazione. Ora non gli resta che scoprire cosa nasconde Bryan per risolvere il crimine.”

“Si fa anche delle domande: ‘Se Bryan è veramente un agente segreto, perché avrebbe dovuto lasciare un coltello con le sue impronte sulla scena del delitto? Perché avrebbe dovuto fare errori così da dilettante?’ Così inizia a pensare che qualcuno stia cercando di incastrare Bryan, ma per capire chi potrebbe essere deve fermare Bryan, perché lui è l’unico indizio di Dotzler su ciò che è realmente successo sulla scena del delitto”. Ma Bryan non è semplicemente un uomo in fuga, è un uomo che ha causato una montagna di danni collaterali.

“Dotzler si accorge abbastanza velocemente che qualcosa non va.” -aggiunge Whitaker- “Segue il suo istinto e penso che questa sia un’ottima cosa. Quando puoi combinare l’intelligenza e istinto riesci ad avere un personaggio interessante che forse ti può portare da qualche parte dove non sei stato prima”.

 

 

LA FAMIGLIA MILLS

 

Mentre Whitaker è una novità per la ‘famiglia’ di Taken, gli attori che interpretano il clan Mills sono un gradito ritorno. Primo fra tutti, ovviamente, è Liam Neeson, per il quale Maggie Grace sente quasi un legame familiare. “Liam è incredibile.” –ci racconta l’attrice- “Ha fatto parte della mia vita e ha avuto una grande influenza, non solo come attore, ma come persona. Abbiamo fatto questi film per così tanto tempo e abbiamo viaggiato per il mondo insieme, così tanto che lo sento davvero come parte della mia famiglia. Gli voglio veramente bene ed è il miglior ‘papà di celluloide’ che chiunque potrebbe desiderare”.

Famke Janssen, che torna nei panni dell’ex moglie di Bryan, Lenore, ha gli stessi sentimenti di Grace per Liam Neeson. “Quello che apprezzo di più nel recitare nei film della saga, è collaborare con Liam ed essere parte di quella che ormai è divenuta una famiglia.” –dice- “Mi piace l’idea di riunirmi con tutti, e, in questo caso, Lenore, nonostante la sua sfortunata dipartita, serve comunque alla storia”.

Per la Janssenil nuovo film è stata l’occasione per esplorare ulteriormente la dinamica in continua evoluzione tra gli ex coniugi. “C’è molto amore tra Bryan e Lenore.” –spiega- “Per qualche ragione non ha funzionato, una cosa che succede spesso nelle relazioni che iniziano quando si è giovani; finisce che ognuno va per la sua strada. Tuttavia, Bryan e Lenore alla fine non si sono allontanati così tanto, hanno una figlia insieme, ed è bello vedere che, in questo film, c’è ancora una scintilla romantica che avevamo già visto alla fine di Taken – La vendetta, ma poi le cose vanno come vanno e quella scintilla viene spenta”.

Grace ha apprezzato il passaggio del suo personaggio all’età adulta. “Grazie a Dio, Kim è cresciuta un po’!” –esclama- “Abbiamo girato il primo film otto anni fa e nel frattempo siamo tutti cresciuti. Kim ha avuto alcuni sviluppi inattesi nella sua vita e adesso è entrata in ‘modalità famiglia’, così ora ha molto da affrontare e questo la rende molto vulnerabile. Kim sta cercando di elaborare il vortice di eventi che l’ha travolta senza però avere né il tempo, né lo spazio per farlo.

La dinamica familiare è complicata dal difficile rapporto di Lenore con il suo attuale marito, Stuart St. John interpretato da Dougray Scott. Scott chiarisce il suo rapporto e la sua contrapposizione con Bryan: “Stuart e Lenore stanno avendo delle difficoltà, così lui decide di vedere Bryan e di chiedergli un po’ di spazio, così da poter sistemare le cose con lei. Ma poi Lenore viene uccisa e c’è l’indagine della polizia. Stuart è un sospetto? Qual è il suo coinvolgimento? Mentre lui è fuori di se per tutta la situazione”.

“Stuart è un personaggio che puoi recitare in modo totalmente onesto.” –continua Scott- “Quello che trovo interessante di lui è che sembra una persona normale, mentre, in realtà, è un manipolatore. A volte traspare il suo sangue freddo. Penso che si trovi tra l’incudine e il martello e quindi costretto a prendere delle decisioni che non sono necessariamente quelle giuste. Eppure lui ama sua moglie e il trauma per averla persa è reale”.

 

 

IL REGISTA

 

Il ritorno di Olivier Megaton alla cabina di regia per TAK3N è una buona notizia per il cast. “Olivier con la cinepresa è terribilmente efficiente e competente. Ha sempre più cineprese che lavorano contemporaneamente e questo è eccitante.” -dice Liam Neeson- “E’stato in grado non solo di mantenere ed allargare la visione di Luc Besson, ma anche di portare il suo tocco personale al franchise. Riesce a sposare l’azione incalzante con personaggi realistici e con il cuore”.

Maggie Grace aggiunge: “Olivier tira avanti grazie a caffeina e determinazione, tanto che non sembra aver mai bisogno di mangiare o dormire durante una ripresa. Il suo modo di pensare è incredibilmente visivo, mette cineprese sui tetti degli edifici e persino nei frigoriferi!”

Forest Whitaker, anche lui ottimo regista (Ricominciare a vivere), dice che guardare Megaton al lavoro è stata un’esperienza illuminante. “Cerco sempre di non mischiare troppo i ruoli, ma, come regista, non ho potuto fare a meno di guardare lo stile di Olivier perché è unico, in particolar modo per l’utilizzo della cinepresa e per la particolare intimità che ha con la troupe e gli attori. Le tecniche che utilizza rendono il montato molto interessante”.

Megaton è sempre in movimento, cosa che anche il cast ha riconosciuto, tanto da regalargli la sedia da regista che non aveva mai usato durante la produzione alla fine delle riprese. “Non l’avevo mai vista prima, infatti era ancora impacchettata nella plastica dalla fabbrica.” Ricorda il regista.

Megaton ha deciso di girare TAK3N su pellicola35 mm con lenti anamorfiche, evitando il formato digitale preferito dalla maggior parte dei registi odierni. “Tutti vogliono girare in digitale oggi, ma ho deciso di tornare a qualcosa di più classico e di girare in pellicola.” –spiega- “I film odierni stanno perdendo quel qualcosa di speciale che si ottiene solo con la pellicola”.

A differenza dei primi due episodi, TAK3N è ambientato interamente a Los Angeles, dando a questo nuovo capitolo un aspetto molto diverso dai suoi predecessori. “Tutti conoscono L.A., ma vederla attraverso gli occhi di un francese e con la sensibilità transalpina, è totalmente diverso. Abbiamo scelto luoghi diversi e abbiamo girato le scene d’azione in modo diverso.” osserva Megaton.

TAK3N è stato girato tra Los Angeles, Alicante, la Spagna e Parigi.

Famke Janssen ha notato la dicotomia di un regista francese al timone di una storia con protagonisti americani, peraltro ambientata in una delle più grandi città degli Stati Uniti. “Quello che ho trovato divertente è che la gente pensa che i film della serie siano un prodotto americano, mentre invece sono film francesi. Liam, inoltre, è irlandese, io sono olandese e Dougray è scozzese, eppure quando si guarda TAK3N si pensa come al classico film americano. Penso che sia davvero interessante il fatto che Luc Besson, un uomo che vive a Parigi e che ha uno stile di vita e una sensibilità tipicamente francesi, sia in grado di fare questi film che sembrano americani oltre ogni possibile immaginazione”.

 

 

RIFLESSIONI FINALI

 

Per Liam Neeson TAK3N è il culmine di una serie di film che ha sia intrigato, che commosso il pubblico di tutto il mondo. “Penso che gli spettatori siano pronti per una cavalcata cinematografica con molte emozioni positive e negative e sicuramente un sacco di sentimento.” –dice- “E io sono uno che crede fermamente nei film che arrivano al cuore”.

“Questo film è un folle viaggio, dall’inizio alla fine.” -aggiunge Megaton- “Riempiamo ogni minuto con curiosità, sorpresa e ritmo”.

 

 

IL CAST

 

LIAM NEESON (Bryan Mills) è un attore, vincitore di numerosi premi, riconosciuto a livello internazionale sia per il suo lavoro nei blockbuster dei maggiori studios, sia per le sue partecipazioni in eccellenti produzioni indipendenti. E’ stato nominato ai maggiori premi per i suoi tre ruoli biografici che hanno ripreso tre figure, molto diverse tra loro, della storia. Neeson ha ricevuto la nomination all’Academy Award®, al Golden Globe® e ai BAFTA per la sua interpretazione di Oskar Schindler in Schindler’s List, di Steven Spielberg, già vincitore del premio Oscar come Miglior film nel 1993. Tre anni più tardi, ha interpretato il ruolo di Michael Collins, nell’omonimo biopoic di Neil Jordan. Il suo appassionato ritratto dell’eroe repubblicano irlandese, gli è valso un’altra nomination ai Golden Globe e la vittoria sia dell’Evening Standard British Film Award che della Coppa Volpi al festival del Cinema di Venezia del 1996. Nel 2004 Liam Neeson ha interpretato il controverso ricercatore della sessualità Alfred Kinsey, in Kinsey di Bill Condon, per il quale ha ottenuto la sua terza candidatura ai Golden Globe e una candidatura agli Independent Spirit Award oltre ad aver vinto un Los Angeles Film Critics Award.

L’attore irlandese è apparso di recente nella commedia di Seth MacFarlane Un milione di modi per morire nel West, in Anchorman 2 – Fotti la notizia, nel thriller di Scott Frank La preda perfetta – A walk among the tombstones, in Non-Stop del regista Jaume Collet-Serra e in Third person il dramma romantico scritto e diretto da Paul Haggis.

Il suo prossimo progetto per il 2015 è Run All Night diretto da Jaume Collet-Serra.

Neeson ha anche prestato la sua voce a vari film d’animazione: Nut Job – Operazione noccioline, uscito a gennaio 2014 per la Open Road e diretto da Peter Lepeniotis; il grande successo The Lego Movie, diretto da Phil Lord ed uscito a febbraio 2014; The Prophet (Maggio 2014) basato sul libro di Kahlil Gibran e Khumba, perla Millennium Entertainment, diretto da Anthony Silverston ed uscito nel 2013.

Nel 2012 Neeson aveva ripreso il suo ruolo come Bryan Mills, l’inarrestabile agente della CIA, in Taken – La vendetta, il sequel del thriller di enorme successo del 2008, Io vi troverò. Ha anche recitato nel film d’azione di Peter Berg Battleship, oltre ad essere stato Zeus nella Furia dei Titani ed essere stato il protagonista del thriller di Joe Carnahan The Grey, primo al box office nel weekend di apertura. I suoi film più recenti includono anche il thriller di Jaume Collet-Serra Unknown – Senza identità; quello di Paul Haggis The Next Three Days; A-Team; come anche le produzioni indipendenti Chloe – Tra seduzione e inganno, diretto da Atom Egoyan, e After Life. E’ anche apparso in Il cavaliere oscuro – Il ritorno per la regia di Christopher Nolan.

Il 2009 è stato anche l’anno del debutto del film della BBC L’ombra della vendetta, che ha ricevuto recensioni entusiastiche al Sundance Film Festival dello stesso anno.

Nel 2008 Neeson è stato il protagonista di Io vi troverò, l’incredibile successo di botteghino che narra di un ex-agente operativo della CIA sulle tracce di un racket di schiavisti albanesi che hanno rapito sua figlia. In quello stesso anno Neeson aveva collaborato con Laura Linney in L’ombra del sospetto di Richard Eyre. Nel maggio del 2008 Neeson è anche apparso nel grande successo della Disney: Le cronache di Narnia: il Principe Caspian, dove aveva ripreso il suo ruolo come la voce del leone Aslan, già sostenuto nel 2005 in Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio. Nello stesso anno è tornato sul palco al Lincoln Center Festival in “Gate / Beckett: Eh Joe” diretto da Atom Egoyan.

Nel 2006 Liam Neeson era uno dei due protagonisti, insieme a Pierce Brosnan, della drammatica storia di vendetta Caccia spietata. Nel 2005 è apparso nell’epico film sulla crociate di Ridley Scott Le crociate – Kingdom of Heaven. Quello stesso anno Neeson ha recitato in Batman Begins diretto da Christopher Nolan.

Il ritratto di Alfred Kinsey che Neeson ci ha restituito in Kinsey di Bill Condon, co-interpretato da Laura Linney, gli è valso il premio come Miglior Attore dalla Los Angeles Film Critics Association. Prima di questo Neeson aveva recitato accanto a Hugh Grant, Emma Thompson e Keira Knightly nel film prodotto dalla Working Title: Love Actually – L’amore davvero (2003) scritto e diretto da Richard Curtis.

Liam Neeson è tornato sui palcoscenici di Broadway nel 2002, insieme alla sua amica Laura Linney nel classico di Arthur Miller “Il crogiuolo”; la recitazione di Neeson nelle vesti di  John Proctor, gli è valsa, sia a lui che alla Linney, una nomination al Tony®.

Nel 2002 harecitato al fianco di Harrison Ford nel tragico film K-19, tratto dalla vera storia del sottomarino nucleare russo omonimo, e ha recitato accanto a Sandra Bullock nella commedia nera Gun Shy – Un revolver in analisi (2000).

Neeson ha interpretato Qui-Gon Jinn, il maestro Jedi  che con la sua saggezza guida Obi-Wan Kenobi e il giovane Anakin Skywalker in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999), fenomenale campione d’incassi. Nello stesso anno ha recitato al fianco di Catherine Zeta-Jones in Haunting – Presenze di Jan De Bont.

Inoltre Neeson ha recitato nell’adattamento cinematografico de I Miserabili di Victor Hugo nel ruolo di Jean Valjean, insieme a Geoffrey Rush, Uma Thurman e Claire Danes. Nello stesso anno ha interpretato Oscar Wilde nella nuova produzione teatrale di David Hare: “The Judas Kiss” che ha esordito nel West End di Londra e per poi passare a Broadway.

Liam Neeson è stato il protagonista in Michael Collins (1996) di Neil Jordan per cui ha ricevutola Coppa Volpi come Miglior Attore al Festival del Cinema di Venezia, una nomination ai Golden Globe come Miglior Attore e il prestigioso premio dell’Evening Standard di Londra sempre come miglior attore. Il film, a Venezia, ha inoltre ricevuto il più alto riconoscimento: Il Leone d’Oro.

Era il 1993 quando Neeson è balzato all’attenzione mondiale grazie al suo ruolo da protagonista nel film, vincitore dell’Oscar, Schindler List; oltre a fruttargli una nomination all’Oscar come miglior attore, gli è valso anche la nomination sia al Golden Globe che al BAFTA.

L’attore, di origine irlandese, dopo aver frequentatola Queens Universitydi Belfast ed aver conseguito la laurea in fisica, informatica e matematica, aveva inizialmente intrapreso una carriera come insegnante. Nel 1976 però Neeson ha deciso di mettere da parte l’insegnamento ed unirsi alla prestigiosa compagnia Lyric Players Theatre di Belfast, la migliore formazione che un attore possa avere, facendo così il suo debutto professionale in “The Risen People” di Joseph Plunkett. Dopo due anni con i Lyric Players, si è unito alla National Theatre of Ireland dell’Abbey Theatre di Dublino. Neeson è così apparso nella produzione festivaliera dell’Abbey Theatre: “Translations” di Brian Friel. Ha poi partecipato a “The Plough and the Stars” di Sean O’Casey per il Royal Exchange Theatre di Manchester, in Inghilterra, dove ha ricevuto un premio come Migliore Attore.

Nel 1980 John Boorman ha visto Neeson vestire i panni di Lennie in “Uomini e topi” di John Steinbeck e lo ha scelto per la sua saga epica sul mito arturiano: Excalibur. Dopo questo suo debutto cinematografico, Neeson è apparso in più di 40 film in una vasta gamma di personaggi, incluso l’epico remake de Il Bounty (1984) prodotto da Dino De Laurentiis e diretto da Roger Donaldson, con Mel Gibson e Anthony Hopkins; il grande successo di critica Lamb (1986), per il quale Neeson, grazie alla sua interpretazione di un prete tormentato da dubbi sulla sua fede, ha ricevuto una nomination dall’Evening Standard al Drama Award; Duet for one (1986) di Andrei Konchalovsky, co-interpretato da Julie Andrews; Una preghiera per morire (1987), con Mickey Rourke e Bob Hoskins, dove era un terrorista politico e uno dei  preti gesuiti in Mission (1986) di Roland Joffé, insieme a Robert De Niro e Jeremy Irons.

Neeson è stato particolarmente apprezzato dalla critica per il suo ruolo al fianco di Cher come veterano sordo muto del Vietnam nel dramma processuale Suspect – Presunto colpevole (1987) di Peter Yates; ma anche come l’appassionato scultore irlandese di Diritto d’amare (1988) a fianco di Diane Keaton e nei panni dello scienziato Peyton Westlake, che a causa di un incidente deturpante è costretto a nascondersi il viso, nel thriller fantastico di Sam Raimi Darkman (1990).

Neeson ha recitato anche nel grintoso dramma contemporaneo di David Leland Crossing the Line, tratto dal romanzo di William McIlvanney “The Big Man”, la storia di un minatore scozzese disoccupato alla disperata ricerca di denaro, che viene spinto nel mondo delle scommesse sui combattimenti di boxe a mani nude.

Nel 1992 hainterpretato il ruolo di un ingegnere nazista in Vite sospese, insieme a Michael Douglas,l’adattamento di David Seltzer del romanzo di Susan Isaac “Shining through”; ha anche vestito i panni di un poliziotto caduto in disgrazia e accusato di omicidio nel thriller erotico Innocenza colposa.

Neeson ha continuato a partecipare a molti film, in particolare ricordiamo il sensibile storico dell’arte in competizione per il cuore di Mia Farrow e Judy Davis in Mariti e mogli (1992) di Woody Allen.

I suoi altri crediti includono: Ethan Frome (1993), con Joan Allen; Nell (1984) di Michael Apted, al fianco di Jodie Foster e Natasha Richardson; Prima e dopo (1996) con Meryl Streep e il ruolo che dà il titolo al film di in Michael Canton-Jones: Rob Roy (1995), insieme a Jessica Lange.

Neeson ha fatto il suo debutto a Broadway nel 1993, ricevendo una nomination al Tony Award, con “Anna Christie”, interpretato insieme a Natasha Richardson, l’opera del 1921 di Eugene O’Neill messa in scena al Roundabout Theatre.

 

FOREST WHITAKER (Frank Dotzler) è un attore, regista e produttore tra i più affermati di Hollywood, e ha mostrato il suo talento in ruoli impegnativi e diversificati. Nel 2007 ha ricevuto il plauso della critica per la sua interpretazione del dittatore ugandese Idi Amin in L’ultimo re di Scozia, per cui ha ricevuto il premio Oscar, il BAFTA, il SAG Award ™ e il Golden Globe come miglior attore.

L’intenso lavoro sui personaggi di Whitaker, che lo ha reso uno degli interpreti più versatili di tutti i tempi, si apprezza in film come The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca, La moglie del soldato, Ghost Dog e Bird (per il quale è stato nominato come miglior attore al Festival di Cannes del 1988).

Whitaker ha appena concluso le riprese di Southpaw, al fianco di Jake Gyllenhaal e Rachel McAdams.

Whitaker è il presidente della Significant Productions, una società, che sostiene i giovani talenti, come ha fatto di recente producendo Prossima fermata Fruitvale Station, un film diretto da Ryan Coogler che è stato venduto durante il Sundance Film Festival del 2013 alla Weinstein Company dopo essersi guadagnato il Gran Premio della Giuria e altri riconoscimenti.

Whitaker ha fatto il suo debutto alla regia con Armati di pistola nel 1993, con cui ha vinto il Premio Internazionale della Critica al Toronto Film Festival. Da allora ha diretto e prodotto Donne – Waiting to Exhale, Ricominciare a vivere e Una teenager alla Casa Bianca. Whitaker ha prodotto numerosi altri film e documentari che si sono aggiudicati dei premi ed è stato produttore esecutivo di diversi film e miniserie per la televisione.

Nel 2012 Whitaker ha co-fondato JuntoBox.com, una società di produzione per il web che fonde lo sviluppo tradizione dei film alla produzione per la comunità online con l’intento di creare lungometraggi a basso budget. La piattaforma fornisce a tutti i registi, a prescindere dall’esperienza, le stesse possibilità realizzative, dato che ogni film è sottoposto e approvato dalla comunità online.

Whitaker si è avventurato anche nel campo musicale, avendo fondato un’etichetta discografica all’interno della Sony facendo così da produttore esecutivo per due album che hanno ricevuto 14 nomination ai Grammy®.

Whitaker è stato il Game Developer Producer per DEWmocracy.com, un sito web che ha consentito alle persone di decidere il prossimo sapore della Mountain Dew (una bevanda gasata) nel sondaggio popolare promosso dall’etichetta. Ha inoltre diretto il cortometraggio che fa da apertura al videogioco. Questa campagna è stata il più grande successo nella storia della Mountain Dew per il lancio di una nuova bibita.

 

 

Oltre alla sua passione per le arti, Whitaker ha a cuore molte attività umanitarie. E’ il fondatore e l’Amministratore Delegato di The Whitaker Pace e Development Initiative, il co-fondatore e Presidente dell’International Institute for Peace e inviato speciale per la pace e la riconciliazione per l’UNESCO.

 

FAMKE JANSSEN (Lenore St. John) è un vera protagonista che si rifiuta di ricadere in uno stereotipo. Grazie ad una vasta gamma di ruoli, sia per gli studios che per i film indipendenti, e alla collaborazione con alcuni dei migliori registi di Hollywood, ha dimostrato, anche a se stessa, di essere non solo una delle più belle attrici del panorama, ma anche una delle più talentuose e diversificate.

La Janssensta attualmente girando la terza stagione della serie “Hemlock Grove” creata da Eli Roth per Netflix; lei interpreta Olivia Godfrey, la bellissima donna che controlla la città di Hemlock Grove. La Janssenha recentemente completato anche la lavorazione del film indipendente Jack of the Red Hearts, diretto da Janet Grillo e interpretato insieme ad AnnaSophia Robb. Ultimamente ha inoltre recitato in Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe, con Jeremy Renner e Gemma Arterton.

L’esordio alla regia, Bringing Up Bobby, interpretato da Milla Jovovich, Bill Pullman, e Marcia Cross, chela Janssen ha anche scritto e prodotto, è stato proiettato in anteprima al Deauville American Film Festival del 2011 e successivamente al Festival di Cannes dello stesso anno. E’ uscito negli Stati Uniti nell’ottobre 2012.

Janssen è nota al grande pubblico per il suo ruolo di Jean Grey nella trilogia originale degli X-Men prodotta dalla Twentieth Century Fox. Il cast all star di questo blockbuster include: Ian McKellen, Hugh Jackman, Halle Berry, Patrick Stewart, James Marsden e Anna Paquin. La Janssen ha ricevuto un Saturn Award come migliore attrice non protagonista per X-Men – Conflitto finale, diretto da Brett Ratner; l’attrice ha recentemente ripreso il suo ruolo di Jean Grey sia in Wolverine – L’immortale che in X-Men – Giorni di un futuro passato.era

L’interprete olandese è conosciuta anche per il suo ruolo in “Nip / Tuck” la serie drammatica di FX originale, dove era il life coach Ava Moore;la Janssenha ricevuto un Breakthrough Award da Movieline per questo suo ruolo nello show ed anche la serie, con i suoi temi provocatori, ha avuto un notevole successo di critica e anche una candidatura agli AFI Award e ai Golden Globe per la prima stagione.

La Janssenha ricevuto il premio speciale della giuria come miglior attrice all’Hamptons Film Festival per il suo lavoro in Turn the river, mentre nel 2006 era stata premiata con il Golden Starfish alla carriera per la recitazione. All’High Falls Film Festival ha invece ricevuto il premio ‘Failure is Impossibile’ intitolato a Susan B. Anthony. La Janssen si è guadagnata il plauso della critica per la sua performance da protagonista insieme a Jon Favreau in Love & Sex di Valerie Breiman, presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel 2000.

I suoi altri crediti cinematografici includono: Fa’ la cosa sbagliata con Ben Kingsley; Nascosto nel buio accanto a Robert De Niro e Dakota Fanning; Rounders – Il giocatore di John Dahl con Edward Norton e Matt Damon per la Miramax, Made – Due imbroglioni a New York diretto ed interpretato da Jon Favreau insiema a Vince Vaughn; Celebrity di Woody Allen al fianco di Kenneth Branagh e Leonardo DiCaprio; Conflitto di interessi diretto dal compianto Robert Altman e il blockbuster di James Bond Goldeneye dove era la letale e lasciva assassina Xenia Onatopp.

Nata in Olandala Janssensi è poi trasferita negli Stati Uniti dove ora risiede. Si è laureata in scrittura e letteratura alla Columbia e ha studiato arte scenica con Harold Guskin.

 

MAGGIE GRACE (Kim Mills) sta attualmente lavorando nella produzione della Lionsgate The Choice, un adattamento dall’omonimo libro di Nicholas Sparks.

Lo scorso anno Maggie ha recitato accanto a Max Greenfield, Jason Ritter e Aubrey Plaza nel film indipendente About Alex. Nel 2012 aveva invece ripreso il ruolo di Irina in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, prodotta dalla Summit Entertainment, dopo essere stata nel cast del primo capitolo nell’anno precedente. Sempre nel 2012 la Grace aveva recitato in Lockout, un thriller d’azione con Guy Pearce.

Oltre al film poliziesco d’azione Faster, per CBS Films / Sony Pictures, con Dwayne Johnson e Billy Bob Thornton, e alla commedia romantica Innocenti bugie, prodotta dalla 20th Century Fox, con Tom Cruise e Cameron Diaz, Maggie non disdegna progetti indipendenti con ruoli importanti come in The experiment con Adrian Brody e Forest Whitaker; Il club di Jane Austen con Maria Bello, Emily Blunt e Kathy Baker o Flying Lessons con Cary Elwes e Hal Holbrook.

Amata dal pubblico televisivo per il suo ruolo come Shannon Rutherford in “Lost”, la rivoluzionaria serie televisiva ABC creata da J.J. Abrams, Maggie ha recentemente rivestito il ruolo di Faith nella popolare serie della Showtime “Californication” con David Duchovny. Altri crediti televisivi includono: “The following”, “CSI:Miami”, “Cold Case” e “Law & Order: Special Victims Unit”. Sul palco ha fatto il suo debutto a Broadway nel 2013 con “Picnic” la piece di William Inge vincitrice del Premio Pulitzer, insieme a Mare Winningham, Ellen Burstyn e Sebastian Stan.

Maggie Grace si divide tra Los Angeles e New York.

 

DOUGRAY SCOTT (Stuart St. John) è nato in Scozia e la sua carriera inizia presso lo Scottish National Theatre and Television con la partecipazione alla serie TV “Soldier Soldier” ed al lavoro tratrale “Wallace” di Tim Fleming. I suoi primi crediti televisivi includono “Becket”, “Taggart: Nest of Vipers”, “Lovejoy” e, come detto, “Soldier Soldier”. Scott è apparso nei film Black Beauty e Twin Town, quest’ultimo, diventando un cult, ha portato Dougray Scott sotto i riflettori.

Poco dopo, possiamo ritrovare Scott insieme a Drew Barrymore nel successo La leggenda di un amore – Cinderella; poi in Deep impact con Robert Duvall, Tea Leoni, e Vanessa Redgrave e in seguito in Mission: Impossible II. Scott è apparso anche al fianco di Kate Winslet in Enigma di Michael Apted e poi ne Il gioco di Ripley del 2002 accanto a John Malkovich. Ha poi recitato al fianco di Jennifer Connelly nel film del 2005 Dark Water e quindi in Hitman – L’assassino del 2007. Scott è apparso in televisione per la prima volta negli Stati Uniti nella miniserie ABC “The Ten Commandments” e nel film Hallmark per la TV Arabian Nights.

Il pubblico televisivo americano ha quindi rivisto Scott nella serie NBC “Heist”, così come nell’altra serie di successo della ABC “Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane”. Ha poi cambiato radicalmente genere con la miniserie BBC “The Day of the Triffids”, adattamento del romanzo cult di John Wyndham, e quindi con un’apprezzatissima performance nella miniserie televisiva “Father & Son” per la regia di Brian Kirk.

L’impressionante curriculum teatrale di Scott include la premiere del 2000 al Donmar di “To the Green Fields Beyond” diretto da Sam Mendes; “Becket” scritto da Jean Anouilh e diretto da John Caird e “The Power and the Glory” per la regia di Tim Luscombe.

Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo Marilyn di Simon Curtis, molto lodato dalla critica, il film Last passanger e la serie Netflix “Hemlock Grove”. Vedremo prossimamente Scott nel film della Lionsgate The Vatican Tapes in uscita nel febbraio 2015.

 

SAM SPRUELL (Oleg Malankov) è cresciuto a Londra, ha studiato alla Hull University, e dopo essere comparso in varie commedie con il National Youth Theatre, ha iniziato la carriera d’attore professionista.

Spruell ha debuttato al National Theatre in produzioni come “The Life of Galileo” e “The Alchemist” è stato poi scelto per un ruolo nel film, particolarmente apprezzato critica e vincitore di vari premi, London to Brighton nei panni di Stuart Allen.

Nel 2008 Spruell ha avuto un ruolo nel film vincitore dell’Oscar The Hurt Locker di Kathryn Bigelow, seguito da Defiance – I giorni del coraggio di Ed Zwick, in cui il personaggio di Spruell, Arkady Lubchansky, lottava per strappare il potere al leader della resistenza Daniel Craig. Sono poi arrivati vari ruoli televisivi in “The Runaway”, “Ashes to Ashes”, “The Fixer” e “Luther”.

Spruell è stato elogiato per la sua performance in scena per “Pornography at the Traverse” di Simon Stephen e nella produzione di Young Vic di “SUS” di Barry Keefe. Ha anche vestito i panni di Mick nel classico di Harold Pinter “Il guardiano” con Jonathan Pryce in scena nel West End.

Al Royal Court Spruell ha impersonato Jim nella piece, gia vincitrice del Premio Pulitzer e dell’Olivier, “Cybourne Park” di Bruce Norris. Nel 2011 è stato scelto per il film Biancaneve e il cacciatore in cui interpreta Finn Spruell, il fratello malvagio della regina Grimilde – Charlize Theron. L’anno scorso Spruell era uno dei protagonisti di “Mayday” per la BBC con Sophie Okonedo, Aiden Gillen e Lesley Manville, così come in Company of Heroes a fianco di Tom Sizemore. Era anche in The Counselor – Il procuratore, diretto da Ridley Scott e nella serie prodotta da Michael Bay per la TNT “The Last Ship”. Spruell ha recentemente girato Legend  e Child 44 – Il bambino n. 44. Prossimamente lo vedremo in Enemy of Man, diretto da Vincent Regan.

 

LELAND ORSER (Sam) è venuto alla ribalta in Se7en di David Fincher, con Morgan Freeman e Brad Pitt. A continuato ad inanellare memorabili interpretazioni un film dopo l’altro: Alien Resurrection di Jean Pierre Jeunet con Sigourney Weaver; Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, con Tom Hanks; Il collezionista di ossa di Philip Noyce, accanto a Denzel Washington e Angelina Jolie; Cose molto cattive di Peter Berg, con Jon Favreau, Jeremy Piven e Cameron Diaz; La tela dell’assassino di Philip Kauffman, con Ashley Judd e Samuel L. Jackson; Intrigo a Berlino di Steven Soderbergh con George Clooney e Cate Blanchett e i film della serie Taken con Liam Neeson.

Attualmente, Orser sta comparendo in The gambler, prodotto da Paramount per la regia di Rupert Waytt accanto a Mark Wahlberg. Recentemente è stato, inoltre, il co-protagonista del thriller psicologico The Guest presentato in anteprima al Sundance e nella dark comedy di Riley Stearns Faults presentata in anteprima al SXSW Festival.

Altri crediti cinematografici includono: La giuria, Pearl Harbor, Fuga da Los Angeles, Un ragazza sfrenata, Daredevil e Confidence – La truffa perfetta.

In televisione Orser è recentemente apparso in “Magic City”, “Revolution”, “Touch” e “Scandal”. Era anche uno dei protagonisti delle ultime cinque stagioni della produzione NBC “E.R. – Medici in prima linea” come Dr. Lucien Dubenko, inoltre è stato regolarmente nel cast di “24”perla Fox.

Orser ha scritto e diretto il lungometraggio Morning, uscito in sala lo scorso autunno per la Anchor Bay. Leland Orser è anche uno dei protagonisti del film insieme a Jeanne Tripplehorn, Laura Linney, Kyle Chandler e Elliott Gould. Morning è ora disponibile su iTunes.

 

 

I REALIZZATORI

 

OLIVIER MEGATON (Regista) prende il nome dalla data del suo compleanno, 6 agosto 1965, che era il ventesimo anniversario del bombardamento di Hiroshima, così da dare al cineasta francese un nome d’arte curiosamente profetico nel caso non avesse avuto l’intenzione di dedicarsi al cinema d’azione. Megaton è stato uno dei pionieri dell’arte da strada dei graffiti urbani e ha iniziato a lavorare nel cinema dopo un incontro con il fotografo di moda, anche regista di video musicali, Jean-Baptiste Mondino.

Megaton ha diretto vari cortometraggi, vincitori di alcuni premi, prima di passare a episodi di serie TV francesi, tra cui “One dance, one song”, “Histoires d’objets” e “Les redoubtable”.

Il suo debutto alla regia è Red Siren del 2002 interpretato da Jean-Marc Barr e Asia Argento, con cui ha attirato l’attenzione della EuropaCorp di Luc Besson che lo ha così portato all’interno dello studio come regista della seconda unità del thriller d’azione Hitman – L’assassino.

La svolta per Megaton come regista è arrivata con Transporter 3, sempre per l’EuropaCorp, con protagonista Jason Statham, il film è stato il maggior incasso della saga di Transporter con oltre 100 milioni di dollari al livello mondiale.

Dopo Transporter 3 ha diretto Colombiana, da una sceneggiatura degli stessi autori di Taken – La vendetta, Luc Besson e Robert Mark Kamen; il film era interpretato da Zoe Saldana.

 

LUC BESSON (Sceneggiatore e Produttore) ha iniziato la sua carriera nel cinema nel 1977 lavorando come assistente a vari cineasti sia in Francia che negli Stati Uniti, diventando così gradualmente uno dei pochi registi e produttori francesi di respiro internazionale.

Nel 1983, Besson ha fatto il suo debutto alla regia con Le dernier combat, che gli è valso un riconoscimento all’Avoriaz Fantastic Film Festival.

Due anni dopo ha diretto Subway, interpretato da Isabelle Adjani e Christopher Lambert; il film ha ricevuto tre premi César e lo stile visivo di Besson è diventato un marchio.

Forte del successo ottenuto, Besson ha scritto e diretto The Big Blue che, a dispetto del cattivo esito al Festival di Cannes, è poi diventato un vero e proprio fenomeno sociale.

Nonostante la critica sfavorevole, sia Nikita (1990) che Léon (1994) hanno ricevuto grandi apprezzamenti dal pubblico, consolidando così la sua popolarità in Francia e facendogli guadagnare una reputazione internazionale.

Tra questi film Besson ha diretto Atlantis – Le creature del mare (1991), un documentario volto a sensibilizzare la bellezza della natura e la necessità di proteggere l’ambiente.

Nel 1995 si è lanciato alla regia di un audace film di fantascienza: Il quinto elemento (1997). Il kolossal è diventato uno dei più grandi successi del botteghino americano per un film francese, tanto che ha vinto il Premio César per la miglior regia.

Nel 1999 hadiretto la sua versione di Giovanna d’Arco, che gli è valsa un’altra nomination come miglior regista ai César.

Nel 2000, è stato nominato Presidente della giuria al 53° Festival di Cannes, diventando il più giovane presidente di giuria nella storia del festival.

Sempre nel 2000 Besson a co-fondato la EuropaCorp e si è dedicato per i cinque anni successivi principalmente alla produzione, facendo così della  EuropaCorp uno dei maggiori studios dell’industria cinematografica europea.

Nel 2005 è tornato alla regia con Angel-A. Nel 2006, ha co-sceneggiato e diretto il suo primo lungometraggio d’animazione, Arthur e il popolo dei Minimei, che è stato adattato dal libro che ha scritto. Ad Arthur e il popolo dei Minimei sono seguiti 2 sequel: Arthur e la vendetta di Maltazard (2009) e Arthur e la guerra dei due mondi (2010).

Nel 2010 Besson ha adattato per il cinema la serie di graphic novel di Jacques Tardi di “Les aventures extraordinaires d’Adèle Blanc-Sec” in Adele e l’enigma del faraone interpretato da Louis Bourgoin nei panni della protagonista.

Nel 2011 hadiretto Michelle Yeoh in The Lady – L’amore per la libertà, biopic sul premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi.

Nel 2013 Besson ha portato sul grande schermo l’acclamato romanzo di Tonino Benacquista “Malavita” in un film interpretato da Robert De Niro, Tommy Lee Jones e Michelle Pfeiffer: Cose nostre – Malavita. All’inizio di quest’anno ha diretto Lucy, altro successo mondiale di incassi.

Nel corso della sua carriera da regista, Luc Besson ha diretto video musicali per vari artisti, tra cui Serge Gainsbourg e Mylène Farmer, così come spot pubblicitari per marchi di rilevanza internazionale.

Oltre ai film che ha diretto personalmente, Besson ha scritto più di 20 sceneggiature per conto terzi, tra cui la serie di Taxi e Taken – La vendetta che attualmente è il più grande successo d’incassi francese negli Stati Uniti.

 

 

ROBERT MARK KAMEN (Sceneggiatore) ha conseguito un dottorato ala prestigiosa University of Pennsylvania prima di iniziare a lavorare ad Hollywood.

Kamen ha venduto la sua prima sceneggiatura, Crossings, alla Warner Bros. nel 1978, ma il suo primo lungometraggio ad essere effettivamente prodotto è stato Taps – Squilli di rivolta, un ottimo successo di critica.

Kamen ha quindi scritto il grande successo The Karate Kid – Per vincere domani, che è diventato poi un franchising di tre film, tutti scritti da lui. Kamen ha scritto o collaborato alla sceneggiatura de Il gladiatore, La forza del singolo, Il profumo del mosto selvatico e Arma letale 3.

Entro la metà dei primi anni ‘90 era diventato uno dei più ricercati sceneggiatori di Hollywood, con i lavori come L’ombra del diavolo e Il quinto elemento. Le sue collaborazioni con Luc Besson sono: Leon, The transporter, Kiss of the dragon, Transporter: Extreme, Bandidas, Io vi troverò, Transporter 3, Colombiana e Taken – La vendetta.

 

ERIC KRESS (Direttore della Fotografia) ha lavorato a lungo per cinema e televisione. I suoi più importanti crediti includono: Uomini che odiano le donne, Fasandræberne, Kvinden i buret, Monica Z, Arn – The Knight Templar, “Heartless”, “The Killing”, Il fachiro di Bilbao, Annika crime reporter – Il testamento di Nobels, Shadow of the past e Stealing Rembrandt. Il direttore della fotografia danese ha anche lavorato per la serie televisva del suo Paese “Borgen”, un grande successo di critica a tema politico.

 

SEBASTIEN INIZAN (Scenografo) era lo scenografo delle produzioni EuropaCorp Taken – La vendetta e 3 days to kill. I suoi altri crediti cinematografici includono: Hasta mañana, Les Mythos, The Village of Shadows e Adam + Eva. Inizan è lo scenografo della serie televisiva “Taxi Brooklyn”.

 

NATHANIEL MECHALY (Musiche) ha studiato al CNR (l’accademia musicale nazionale) di Marsiglia, quindi a Parigi e poi a Boulogne-sur-Mer, dove ha studiato violoncello, musica da camera e composizione elettroacustica. Ha lavorato come programmatore sonoro nel cinema prima di comporre la sua colonna sonoro d’esordio per il film francese Avanim a cui è seguito quello israeliano Ushpizin, diretto da Giddi Dar. Mechaly ha composto la colonna sonora per Revolver di Guy Ritchie, prima di iniziare la collaborazione con l’EuropaCorp con The Black Box del regista Richard Berry. Il suo lavoro con EuropaCorp è continuato con The Secret, Io vi troverò e i due film di Olivier Megaton Colombiana e Taken – La vendetta.

Gli altri crediti di Mechaly includono i film: Dorothy Mills, Eyes wide open, Le mac, Final balance, Les papas du dimanche e The city of fear.

 

OLIVIER BERIOT (Costumista) è stato costumista in più di 50 film. Beriot vanta una lunga collaborazione con il regista Luc Besson, avendo lavorato con lui su diversi film tra cui: The Lady – L’amore per la libertà, Cose nostre – Malavita, Adele e l’enigma del faraone e Arthur e il popolo dei Minimei.

Beriot recentemente ha diretto il reparto costumi per il successo d’incassi mondiale Lucy e per 3 days to kill di McG.

 

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