“Il lavoro della regia è come il gioco a bivio. Sai, quei giochi dove devi scegliere tra una risposta A o B. In base alla tua risposta ti trovi in un posto dove non sai né dov’eri, né dove sei. Questo sempre perché scegli una cosa piuttosto che un’altra, scegli un attore piuttosto che un altro, un dialogo piuttosto che un altro. Alla fine scegliere tra due o più cose equivalenti porta il tuo film ad essere una cosa piuttosto che un’altra.” (Dalla Quarta di copertina)