NOTE DI REGIA
Romeo e Giulietta la più famosa storia d’amore al mondo, scritta da William Shakespeare, è stata messa in scena a teatro infinite volte, e anche il cinema ci ha raccontato spesso la storia dei due giovani amanti. Quindi, quando mi e’ stato proposto di realizzare questo film ho sentito la necessità di un cambiamento.
Ho pensato di spostare l’azione da un rinascimento cittadino, nell’Italia dei comuni, a un epoca più dura e misteriosa, come il Medioevo feudale, che potesse fare da cornice a questa dolce e struggente storia d’amore.
Conosco bene il Trentino, che è la regione d’Europa più ricca di castelli e borghi medievali e sono convinto che sfruttare la bellezza unica al mondo di quel territorio potrebbe dare nuova linfa al racconto. La Verona del racconto originale, non ha in realtà un peso diretto sullo sviluppo narrativo, che invece vive d’amore e di odio a prescindere dal luogo dell’azione.
Io immagino un racconto ricco di passione, in inverno, magari con la neve, tra scenari montani mozzafiato e monumentali castelli di pietra. Un mondo duro, violento com’ era in realtà quell’epoca, dove l’eterno conflitto fra due famiglie feudali porta alla tragica conclusione la storia dei due giovani amanti.
Riccardo Donna