“INCUBI D’AMORE” al Teatro Golden di Roma

                                                                                                                                                Dal nostro inviato A.D.                                                                                                                           
In una rappresentazione teatrale, anche il contenitore, cioè il Teatro, ha la sua importanza per la creazione di una giusta simbiosi tra attori e spettatori.

Il Teatro Golden di Roma, con il pubblico che si predispone non solo di fronte, ma anche ai lati del palcoscenico, crea già prima dello spettacolo una sorta di Agorà partecipativa che ben predispone alla visione e all’ascolto.

Da alcuni giorni sul palco di via Taranto sono in scena gli “Incubi d’amore”: chi non ne ha mai avuti? E ben ce lo ricordano Sebastiano Somma, Benedicta Boccoli e Morgana Forcella, nell’atto unico di una pièce dal ritmo sostenuto ed incalzante.

Daniele è un pittore latin lover. Per lui, spesso e volentieri la prima cena con una donna è l’ultima cena. Il suo motto, che non lascia spazio a dubbi, è: due cuori, due capanne. Ma, evidentemente, a forza di cene, l’indigestione è dietro l’angolo e le notti diventano sempre più tempestose: cosa c’è di peggio, per uno come lui, di sognare sempre la stessa donna e, nel momento topico, fare cilecca?. L’unica strada percorribile, prima di impazzire per colpa degli incubi, è correre dalla psicologa (Morgana Forcella), cercando di bypassare le effusioni della sua segretaria, infatuata dallo charme dell’arruffato pittore.

Ma la stessa psicologa, guarda un pò, era già impegnata nell’ascoltare i racconti della sua cara amica Eleonora (Benedicta Boccoli): lei tutte le notti sogna di sposare un uomo, sempre con lo stesso volto, ma con diversi ruoli e professioni. Lui, puntualmente e sul più bello, la rifiuta con le motivazioni più disparate.

Provate a immaginare chi può essere quell’uomo…

Da quel momento, attori e spettatori vivranno momenti di notevole pathos, con il supporto di sottofondi musicali ben studiati, e una scenografia essenziale ma efficace.

Il finale lo lasciamo alla curiosità di chi vorrà accompagnare Sebastiano e Benedicta, con il trait d’union di Morgana, in un percorso che, tra “l’arte della fuga” di Johann Sebastian Bach e letti a scomparsa, condurrà ad applaudire i protagonisti di uno spettacolo originale e d’impatto.

“Incubi d’amore” nasce da un soggetto di Toni Fornari ed è una commedia di Augusto Fornari, che firma anche la regìa, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli  La produzione è di Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli. E’ in cartellone al Teatro Golden fino al 23 Novembre 2014. Per tutte le informazioni: www.teatrogolden.it/teatro/2014/07/incubi-damore/



 

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