Recuperato in sala “La preda perfetta” – Meno action e più intuito per Liam Neeson, con un film dallo “stile investigativo”
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STILE INVESTIGATIVO
Recuperato in sala “La preda perfetta” con Liam Neeson, questa volta in forma (non sempre lo è nei film che interpreta) in un film che ha uno stile non action ma “investigativo” come fosse un videogioco “punta o clicca” : con panoramiche rallentate, confessioni, indizi e incontri che ti fanno andare avanti nella storia, primi piani sugli oggetti (come fossero da cliccare..aprire..manipolare),
STORIA
Senza rivelare nulla Liam Neeson è l’investigatore privato Matt Scuder chiamato da un noto trafficante di droga che lo lo incarica di trovare gli assassini della moglie uccisa brutalmente… lui cercherà di indagare meno crudelmente ma con il suo “intuito” solitario
LIAM SALVA IL FILM
Avendo un ritmo “investigativo” di incontri, intuito e “step da superare”, e con meno action di quella che siamo abituati a vedere altrove, nel film si cerca spesso di creare suspense o di accelerare il ritmo con la musica, ma alla fine il film regge grazie a Liam Neeson che è a grande agio nei ruoli di persona che esce dall’ombra pronto ad entrare in azione, anche se qui di azione c’è (poca ma) quella che basta, altri attori sono praticamente sconosciuti al grande pubblico,
GIOVANE WATSON DI COLORE
perfetta l’idea del giovane ragazzo di colore, una sorta di giovane Watson alle prese con Sherlock-Liam (la scena dove Liam spiega al giovane ragazzo come caricare una pistola è meravigliosa…per il messaggio)
NEL FINALE IL FILM PERDE…
Con un altro regista il risultato sarebbe stato sicuramente migliore, peccato inoltre le “lungaggini” nel finale che appare ingarbugliato.
Tutto sommato un’alternativa dignitosa, indicato per chi apprezza Liam Neeson..senza riserve
voto 6+ 6 1/2