Roma, torna in scena “Tutte Femmine tranne me… 2014” di Alessandro Bardani
Appena premiato da Giovanni Veronesi al festival Corti Senza Frontiere
Nato come un laboratorio teatrale della Passion Studio Lab capitolina di Monteverde, si è trasformato nella compagnia L’allegra combriccola. Sono meno di dieci (ma sono aperti alla campagna acquisti) e sono diretti da Alessandro Bardani Andreasi, regista, sceneggiatore ed attore romano, classe 1978. Bardani ha cominciato al cinema con “Ti stramo”, ha avuto tanta visibilità in tv con la prima serie di “Romanzo criminale”, ha fatto ridere tanto a teatro con “B Side – Precari di Successo” e “Gli S-coppiati”, ed ha girato il mondo con “Ce l’hai un minuto?”, cortometraggio con Giorgio Colangeli e Francesco Montanari, riconosciuto come il corto italiano più premiato del 2013 (l’ultimo in ordine di tempo domenica 22 giugno al festival Corti Senza Frontiere: il padrino della manifestazione Giovanni Veronesi lo ha premiato per la miglior sceneggiatura e per la miglior interpretazione maschile, andato a Colangeli), comprato da Rai Cinema. Mercoledì 25 e venerdì 27 giugno 2014 al Piccolo Re di Roma (via Trebula 5) Bardani porta in scena, riveduto e corretto, “Tutte Femmine tranne me… 2014”, di cui cura l’adattamento e la regia. In scena: Stefania Besi (mamma Clarissa); Alessio Dantimi (Andrea); Ambra Insaudo (Nicoletta); Danila Muzzi (B.B. La Bouche); Ornella Petrucci (Zia Flo); e Tiziana Romanelli (Cri). Al centro della narrazione donne precarie nell’amore e nel lavoro, viste attraverso lo sguardo di un ragazzino: un uomo che si sta formando diventa così l’arbitro di un universo femminile in balia delle onda delle vita a tutte le età. “Sono felicissimo di tornare in scena con questo spettacolo – dichiara Alessandro Bardani Andreasi -. Lo scorso anno ci siamo divertiti insieme al pubblico e l’impatto emotivo che ha avuto ‘Tutte femmine tranne me’ è stato davvero notevole. Questa stagione torniamo in scena con un cast più ampio e uno stile registico più complesso, ma che non intacca minimamente la freschezza e l’immediatezza della rappresentazione”.