Visto ”Nymphomaniac 2″….nulla di scabroso ma molto più duro rispetto al primo per il messaggio
I film di Lars von Trier non sono solo – ogni volta – un nuovo viaggio di conoscenza degli altri e specularmente di noi stessi, ma fanno realmente “MALE” per la consapevolezza del caos e del pericolo che può scatenare a volte una passione non dettata da un piacere ma da una dipendenza psicopatologica che non riusciremo mai ad arginare…
Come recita Charlotte Gainsbourg-Joe ..”avevo deciso di fuggire….non potevo restare…volevo fuggire come si fugge da un’era glaciale che non si ha il coraggio di affrontare….l’addio poi è sempre triste…e sempre privo di appagamento”
La seconda parte, come la prima parte, di Nymphomaniac non ha nulla di scabroso, quello che colpisce non è l’apparente bulimia sessuale della protagonista ma la totale mancanza di piacere nonostante il desiderio di non fare a meno di qualcosa (ninfomania) che in realtà non porta a NULLA e non provoca piacere, ma che appare un modo per alleviare quella confusione mentale…….
”Nymphomaniac 2″ è durissimo, non per le scene ma per la deriva che provoca l’incapacità di dominare quello che gli umani sognano da sempre, la passione..e quello che sembra provocare benessere, che spinge a sperimentare un gradino sempre superiore, diventa inevitabilmente una dipendenza, non si è capaci di decidere e di rimanere appagati qualsiasi livello raggiungeremo, siamo sempre in balia delle “onde del destino”….