ARRIVA IN TV : LE CONSEGUENZE DELL’AMORE

Dal regista di This must be the place, Paolo Sorrentino…LE CONSEGUENZE DELL’AMORE

Iris, lunedì 28 novembre 2011, prima serata

Brilla come anomalo talento del cinema italiano contemporaneo, Paolo Sorrentino, regista e sceneggiatore a cui Iris, canale free del Dtt Mediaset diretto da Miriam Pisani, dedica la prima serata di lunedì 28 novembre 2011, con la sua opera seconda, il noir/thriller Le conseguenze dell’amore (2004).

Sorrentino filma l’assenza, la mancanza d’amore, d’amicizia e fantasia, gli sguardi silenziosi e la voce dei pensieri di Titta Di Girolamo, un uomo di mezza età che di frivolo ha solo il nome: senza immaginazione e insonne, da otto anni vive imprigionato nella metodica e solitaria quotidianità, trascorsa tra le mura di un albergo svizzero da cui evade solo una volta la settimana per iniettarsi la regolare dose di eroina (da 24 anni, ogni mercoledì mattina alle ore 10).

Ogni uomo ha un suo segreto inconfessabile… e Titta ne ha più di uno: oltre alla droga, i rapporti con Cosa Nostra (per la quale è costretto, per un errore del passato, a riciclare denaro) e, soprattutto, la solitudine. Ha, infatti, un solo amico che non incontra da più di vent’anni e una famiglia a cui telefona regolarmente senza sapere cosa dire.

Progetti per il futuro: non sottovalutare le conseguenze dell’amore, annota Titta sul proprio taccuino di appunti. Solamente l’infatuazione per Sofia (Olivia Magnani, nipote della grande Anna), giovane barista dell’albergo, e la possibilità che rappresenta di fuggire dalla claustrofobica e immutabile esistenza saranno la scintilla di una vera, tragica e silenziosa rivoluzione…

Le conseguenze dell’amore è una grande prova di Toni Servillo, già protagonista del primo lungometraggio di Sorrentino L’uomo in più che, col suo volto impassibile e un’interpretazione fatta di sentimenti abbozzati, conquista come Migliore attore un David di Donatello, un Nastro d’argento e uno Ioma.

Presentato al 57° Festival di Cannes, Le conseguenze dell’amore ha vinto anche 4 David di Donatello (Miglior film, Miglior regista, Miglior sceneggiatura e Miglior direttore della fotografia, Luca Bigazzi) e 2 Nastri d’argento (Miglior fotografia e Migliore attore non protagonista, Raffaele Pisu, qui nelle vesti di Carlo, baro fallito e ricco decaduto con il quale Titta gioca ad Asso Piglia Tutto).

 

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