SINOSSI
Ray Breslin (Sylvester Stallone) – una delle principali autorità mondiali nel campo della sicurezza delle strutture carcerarie – decide di accettare un ultimo incarico: evadere dall’ultra-segreto e tecnologico penitenziario di ultimissima generazione, “La Tomba”.
Ingannato ed ingiustamente imprigionato, Breslin si trova così a dover coinvolgere un altro detenuto, Emil Rottmayer (Arnold Schwarzenegger), per mettere in atto un audace ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno, ai limiti dell’inverosimile, per evadere dal più sicuro ed inespugnabile carcere mai concepito e costruito dall’uomo.
ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno è interpretato da Sylvester Stallone (I Mercenari, Rocky), Arnold Schwarzenegger (The Last Stand, Terminator), Jim Caviezel (Person of Interest,La Passione di Cristo), Curtis “50 Cent” Jackson (ll cacciatore di donne, Fire with Fire),Sam Neill (Jurassic Park, Caccia a ottobre rosso), Vinnie Jones (Snatch, Lock, Stock
and Two Smoking Barrels), Faran Tahir (Warehouse 13, Star Trek), con Vincent D’Onofrio (Law and Order: Criminal Intent, Full Metal Jacket) e Amy Ryan (Gone BabyGone, The Office).
La regia di ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno è di Mikael Håfström (Il Rito, Evil), la sceneggiatura di Miles Chapman e Arnell Jesko, e il soggetto di Miles Chapman.
I produttori sono Mark Canton (300: Rise of an Empire, 300 e Immortals), Randall Emmett
(End of Watch, Cani sciolti), Remington Chase (End of Watch, Alex Cross), Robbie Brenner
(The Fighter, 21 & Over) e Kevin King-Templeton (I Mercenari, Rocky Balboa).
I produttori esecutivi sono George Furla (ll cacciatore di donne, Rambo), Mark Stewart, Zack
Schiller (Cocco di nonna, Terapia d’urto), Alexander Boies, Nicolas Stern (ll cacciatore di donne, Empire State), Jeff Rice (Empire State, A Single Shot) e Brandt Andersen (Cani sciolti, La Lettera). I co-produttori sono Stepan Martirosyan, Kelly Dennis e Brandon Grimes.
LA PRODUZIONE
L’epoca d’oro dei film d’azione hollywoodiani è stata dominata da due attori che hanno incarnato lo stereotipo dei lottatori solitari dalle spalle larghe, dalla mascella squadrata, che affrontano gli avversari con inflessibile determinazione. Per più di vent’anni Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger si sono contesi il primato in un genere cinematografico tipicamente americano ma non avevano mai prima d’ora recitato fianco a fianco, in un’avventura che vede i due giganti affrontare un degno nemico.
ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno è un film in cui il vero nemico non è una mera figura umana ma una terrificante prigione, un buco nero senza fine nel quale sprofondano alcuni degli uomini più temuti al mondo, per poi scomparire nel nulla.
ESCAPE PLAN – Fuga dall’Infernoèla prima scenggiatura scritta da Miles Chapman e Arnell Jesko e segue il caso di Ray Breslin, un esperto di carceri di massima sicurezza, in un mondo brutale che appare proiettato in un futuro, ma che rimane saldamente radicato nel presente.
Ingaggiato per scovare qualsiasi falla nel sistema di sicurezza di “La Tomba”, progettata secondo le sue stesse istruzioni, ma senza tenere conto di alcuna legge o diritto umano, Breslin vi rimane intrappolato. E’ costretto così ad allearsi con un altro detenuto, Emil Rottmayer, per poter portare a termine la sua missione.
Stallone ha riconosciuto nell’originalità di questa sceneggiatura un’opportunità unica per rilanciare il genere del film d’azione. “Il pubblico di oggi è intelligente ed esigente” ci spiega. “Devi dargli qualcosa di insolito. Credo che questo sia un film che il pubblico non si aspetta da noi. Le nostre carriere attraversavano un percorso parallelo durante l’epoca d’oro dei grandi film d’azione, ma questo è qualcosa di nuovo. Non si tratta solo di pistole, esplosioni e bombe. I nostri personaggi devono realmente usare il cervello per trovare soluzioni.C’è molta azione, è vero, ma è l’avventura di essei umani ‘pensanti’ e poi, come film è arivato nella fase di maturità piena della nostra carriera”.
Per il produttore Mark Canton, che ha prodotto diversi film d’azione come 300 e Immortals, mettere insieme le due leggende dello schermo era un obiettivo che aveva da tempo.
“Avevo sempre pensato di voler vedere Sly ed Arnold sullo schermo insieme” dice Canton. “Quello che era difficile era trovare un progetto che permettesse di mettere in risalto il meglio di entrambi. Sono stati fantastici in I Mercenari ma Arnold aveva un ruolo specifico, minore. In questo film, invece, sono entrambi protagonisti”.
“Sly e Arnold sono maestri nel loro lavoro” Canton aggiunge. “Sly ama scrivere ed è un regista acclamato, perciò è stato determinante nella caratterizzazione di Breslin.
Arnold sa quello che ci si aspetta dal suo personaggio e sa come relazionarsi a Sly. Quello che interessava ad entrambi era di non interpretare dei personaggi pre-definiti. A questo punto delle loro carriere non hanno nulla da mostrare. Vogliono dei ruoli che li sodisfino e un ambiente di lavoro favorevole e questo progetto gli ha dato entrambe le opportunità”.
Il produttore Randall Emmett aggiunge “Sylvester è un regista esperto ed è stato strumentale nella realizzazione di questo film, dalla sceneggiatura all’intera fase di produzione, dandoci preziosi suggerimenti.
Lo sceneggiatore Chapman ha condotto ampie ricerche per questo progetto, passando mesi a studiare l’architettura carceraria con un esperto dalla UCLA e divorando libri sull’argomento. Era fondamentale che tutto fosse verosimile” dice lo scrittore.
“La Tomba è la prigione per eccellenza. E’ Guantamano Bay 3.0, solo che è gestita da una compagnia a scopo di lucro che permette ai suoi clienti – governi, corporazioni multi-nazionali, individui autorevoli – di negare di essere a conoscenza della sua esistenza. Se sei abbastanza potente e ricco puoi far letteralmente sparire persone. Siamo ai limiti della
realtà, non c’è nulla nel film che sia tecnologicamente impossibile”.
“Miles e Arnell hanno scritto una sceneggiatura davvero convincente” dice Canton. “ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno è un’insolita combinazione di intrigo e mistero. Non manca certo testosterone in questo film: azione, pugni e il classico contrasto tra buoni e cattivi. Ma è anche un enigma ideato brillantemente e se abbiamo fatto un buon lavoro il pubblico non saprà mai prevedere quello che accadrà sullo schermo.”
Con un agghiacciante riferimento alla reale pratica del governo statunitense, i prigionieri de La Tomba sono catturati, drogati, rapiti, fatti scomparire in luoghi remoti, sconosciuti.
Accusati di una serie di crimini che minacciano l’ordine mondiale, sono trattenuti a tempo indeterminato, senza nessun tipo di processo o condanna.
“Una volta che arrivi lì non hai idea di dove ti trovi nel mondo” dice Chapman. “Non vedi mai il cielo. Non ci sono procedure, orari dei pasti, turni programmati. Sono negati tutti i punti di riferimento per disorientare e piegare la volontà dei detenuti. Sfortunatamente per Ray Breslin, La Tomba è stata costruita secondo le sue stesse linee guida, per essere a prova di fuga”.
Il produttore Randall Emmett, co-presidente di Emmett/Furla Films, ha trovato estremamente convincente l’idea del famoso esperto mondiale in sicurezza carceraria che rimane intrappolato in una prigione progettata proprio secondo le sue direttive, ma sono stati i molteplici risvolti della sceneggiatura e i colpi di scena che lo hanno veramente convinto. “Quando veniamo a conoscenza del fatto che è stato incastrato da persone ignote, la storia diventa ancora più intrigante” dice Emmett. “Ci sono così tanti elementi imprevedibili, come la scoperta della collocazione della prigione, che mi ha colto totalmente di sorpresa”. Kevin King-Templeton, che da anni collabora con Stallone ed è produttore del franchising per I Mercenari e per ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno, è stato subito colpito dalla trama insolita della sceneggiatura e dal dialogo acuto, sintetico. “Era diverso da qualsiasi cosa avessi mai letto” dice. “I colpi di scena sconvolgeranno il pubblico. Niente è come appare.” Se La Tomba esistesse davvero, la mancanza di rispetto di qualsiasi diritto umano la renderebbe automaticamente un’operazione top-secret” dice King-Templeton. “L’idea della tipologia di arresto, della detenzione di persone senza un processo e della negazione di qualsiasi diritto umano, alla luce della guerra al terrorismo, è ciò che differenzia questo film da qualsiasi altro film che tratta di fughe da prigioni.”
I produttori si sono resi conto che per mettere insieme scene d’azione mozzafiato, effetti visivi futuristici brillantemente concepiti e un dramma con personaggi forti in un unico film avevano bisogno di un abile mano al timone. Sapevano che avevano trovato la persona giusta quando hanno incontrato il regista svedese Mikael Håfström. La filmografia del regista spazia da una parte all’altra dell’Atlantico con film che vanno da produzioni hollywoodiane come Il Rito, un thriller horror con Anthony Hopkins, premiato agli Oscar, alla tragedia svedese Evil, nominata agli Oscar. ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno è il progetto più ambizioso che abbia realizzato finora.
“Mikael ha compreso bene gli elementi e i personaggi della trama”, dice Emmett. “Ha anche compreso che volevamo realizzare un grande film d’azione che doveva intrattenere il pubblico e allo stesso tempo doveva essere un film di alta qualità. E lui era la persona giusta che poteva perfettamente mescolare questi elementi”.
L’abilità di Håfström nel risolvere problemi – proprio come fa Ray Breslin nel film – ha contribuito a renderlo il regista perfetto per questo progetto, secondo Chapman. “Scompone le situazioni in maniera quasi matematica. Allo stesso modo, il ritmo del film è molto viscerale. Questa è avventura allo stato puro e Mikael ne ha colto l’essenza. Ha amalgamato tutti gli aspetti del film con un eccezionale senso dell’humor”.
Håfström dice che è rimasto colpito dall’approccio innovativo della sceneggiatura ad un genere sfruttato. “I colpi di scena sono fantastici. Piace a tutti essere sorpresi da una situazione o da un personaggio. E ovviamente l’opportunità di farlo con Sylvester Stallone era irresistibile. Poi quando Arnold si è unito al progetto è stato quasi troppo travolgente l’idea di lavorare con due enormi icone del cinema.”
Ma il progetto non offre solo colpi di scena e azione, dice il regista. “E’ un film ricco di sfaccettature, personaggi interessanti, e di grande avventura. Il personaggio di Sly porta con sé un passato oscuro che è rivelato durante il film e il personaggio di Arnold serba molti segreti. Osservare questi due personaggi che cominciano a conoscersi e a rivelare le loro storie è ciò che effettivamente guida il film”.
Per Chapman, per il quale l’obiettivo principale del film è intrattenere, vedere la sua sceneggiatura prendere vita così è stata un’esperienza unica nella vita. “I film che amo sono quelli che raccontano grandi storie con personaggi veri e incredibili azioni, che ti coinvolgono emotivamente. Spero quindi che quello che proponiamo sia un intrattenimento intelligente ed eccitante”.
ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno è concepito come un thriller senza fine, secondo Emmett. “E quando scendi dalla corsa ti senti completamente soddisfatto. E’ carico di adrenalina, ma c’è anche tanta emozione. E’ eccezionale vedere insieme due delle star più iconiche della storia del grande schermo.
Avere Arnold e Sylvester che recitano nello stesso film è un sogno che si realizza. Hanno per anni entusiasmato e affascinato il pubblico internazionale e averli nello stesso film sarà fantastico per la loro miriade di fan.”
Il produttore Mark Canton sottolinea che dopo quarant’anni di lavoro in questo settore, la sua missione rimane la stessa: “Il mio obiettivo è sempre quello di consegnare al pubblico un film che possono ammirare solo in una sala cinematografica” dice, “e sono molto entusiasta di questo film. Non importa se sei uno studente di 18 anni o un professionista di 50 anni, un uomo o una donna. La grande originalità di questo progetto, accanto al grande talento degli attori e allo stile originale del nostro regista, consiste nel fatto che offre qualcosa ad ogni tipo di persona.”
IL CASTING
Ray Breslin, il protagonista di ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno, è un professionista nelle fughe. Senza alcuno strumento, a parte il suo formidabile ingegno, Breslin identifica i punti deboli di ogni prigione che visita. Una combinazione di audace intelligenza ed di estrema resistenza tipica del personaggio del duro, Breslin ha superato ogni tipo di ostacolo – fino a quando si è trovato di fronte ad una sfida imprevista: la fuga da una prigione di massima sicurezza conosciuta con il nome di La Tomba.
Breslin ha una straordinaria capacità di mettere insieme i pezzi, osserva con estrema attenzione tutto ciò che lo circonda. “Ha una mente particolarmente analitica” dice lo scrittore Miles Chapman. “E’ in grado di identificare punti vulnerabili nella struttura di una prigione come anche i punti deboli dell’assetto umano della prigione – le guardie, il direttore, il dottore – per sfruttarne le debolezze. E’ riuscito a scappare da qualsiasi luogo in cui sia stato rinchiuso, ma quando entra ne La Tomba, quello che sembrava un lavoro di routine si trasforma nel peggiore dei suoi incubi”.
Per Chapman, nessun altro attore avrebbe potuto rendere le complessità di Ray Breslin meglio di Sylvester Stallone. “Breslin deve essere un detenuto credibile, ma anche il più intelligente” dice Chapman. “Sly è stato perfetto in questo ruolo, ed anche per la capacità di aver impersonato l’essenza di un uomo alpha che è tormentato dal suo passato.”
L’astuzia e l’intraprendenza del personaggio hanno conquistato l’attore. Ray osserva dettagli che possono apparire irrilevanti all’individuo medio e li utilizza per progettare ingegnosi e imprevedibili piani di fuga. “E’ capace di contare quanti passi fa una guardia per spostarsi da un posto all’altro, o quante volte guarda il suo orologio” dice Stallone. “Ma La Tomba è diversa da qualsiasi prigione abbia mai visto. Sembra assolutamente a prova di fuga. E anche se Ray riuscisse ad uscire, il luogo in cui si trova gli renderebbe impossibile andare da qualsiasi parte.”
Stallone ha trovato il personaggio e la storia convincenti, plausibili, ed estremamente imprevedbili. “Ho letto talmente tante sceneggiature che quando arrivo alla pagina 30 posso bene o male prevedere come andrà a finire” dice. “Ma leggendo questa sceneggiatura non riuscivo mai a prevedere ciò che sarebbe accaduto dopo. Quando poi sono arrivato alla metà sono rimasto esterefatto. Sono stato totalmente colto di sorpresa”.
L’etica lavorativa e l’entusiasmo instancabile di Stallone per questo progetto sono stati d’ispirazione per tutti sul set, secondo King-Templeton. “Sly è un professionista eccezionale”, dice, “su 50 giorni di riprese lui ha lavorato per 47 giorni. E’ il primo sul set, non è mai in ritardo. Legge con attenzione la sceneggiatura, conosce a perfezione la sua parte e conosce anche le parti degli altri. E’ la sua passione, così dà contributi al dialogo e lavora in stretta collaborazione con il regista”.
Essendo lui stesso un regista di successo, Stallone ha ammirato l’approccio di Mikael Håfström al film, soprattutto la sua disciplina e creatività, e l’attenzione che dà ad ogni attore. “Con Mikael, molto poco è lasciato al caso”, dice Stallone. “E’ un perfezionista. Aveva obiettivi specifici per ciascun personaggio. Alcuni registi sono più interessati alla coreografia delle riprese, ma io credo che se non dirigi gli attori, il film rischia di diventare un involucro vuoto. Lui non permette che questo accada.”
Quando Breslin si rende conto che è stato incastrato, la sua unica speranza di fuga risiede nel detenuto Emil Rottmayer, una figura misteriosa che ha un ernome potere sugli altri detenuti. L’alleanza tra i due è carica di diffidenza, ma ciascuno si rende conto che l’unico spiraglio di speranza nella libertà risiede nell’altro.
“Ray non può avere fiducia di nessuno ne La Tomba” dice Stallone. “E’ stato ingannato ed è estremamente sospettoso di ognuno intorno a lui. All’improvviso, Rottmayer vuole farselo amico. Ray deve fare una scelta: ignorarlo e farsi un temibile nemico o cercare di prevedere le sue mosse. Diventa una sfida a scacchi.”
L’attore che recita il ruolo di Rottmayer doveva essere all’altezza di Stallone, sia fisicamente che per talento. “Quando Sly ha accettato il ruolo ha portato una carica di energia a tutti” dice Chapman. “Ma poi è sorta la domanda di chi potesse fare il ruolo di Rottmayer, che è effettivamente un co-protagonista. Sembrava una scelta difficile fino a quando Stallone ha suggerito Arnold Schwarzenegger per il ruolo.”
La tempistica è stata perfetta. Aveva appena concluso il suo mandato di sei anni come governatore della California ed era pronto a tornare alla recitazione. “E’ stato da subito entusiasta di questo progetto” dice Håfström, “ne abbiamo parlato e lui si è subito unito al cast. Lavorare con questi due grandi professionisti è stata una fortuna per me come regista. Erano sempre preparati, sempre in orario per le riprese e hanno creato una grande atmosfera sul set”.
Prima di arrivare a La Tomba, Rottmayer lavorava per un misterioso terrorista informatico di nome Victor Mannheim. L’inafferabile Mannheim è un Robin Hood tecnologico, capace di architettare un collasso finanziario che potrebbe portare ad una crisi monetaria globale. In qualità di suo ex-capo della sicurezza, si sospetta che Rottmayer conosca tutti i movimenti di Mannheim. Rivelare questo segreto è il prezzo che deve pagare per la sua libertà, ma finora ha rifiutato di parlare. Schwarzenegger recita il ruolo del personaggio dall’humor impassibile e dall’innata scaltrezza che smentiscono la sua immagine iniziale di fustone senza cervello.
“Rottmayer è un personaggio misterioso” dice Chapman. “Si rivela poco a poco. Arnold porta con sé l’immagine di Schwarzenegger, così pensi di conoscerlo ma poi ti rendi conto che forse non è così.”
Stallone aveva già progettato il ritorno allo schermo di Schwarzenegger, facendo in modo che avesse una piccola parte nel primo I Mercenari, mentre era ancora governatore. “Abbiamo girato solo per 4 ore di sabato, era il mio unico giorno libero”, dice Schwarzenegger. “Poi ho partecipato a riprese di 4 giorni per I Mercenari 2, dopo aver già finito il mio mandato. Sapevamo che c’era un’alchimia tra di noi, così stavamo proprio cercando un film nel quale poter recitare insieme”.
Dopo quasi 30 anni di feroce competizione, lungo un percorso di carriera molto simile e per accaparrarsi lo stesso tipo di ruolo, Stallone e Schwarzenegger sono diventati migliori amici. “La nostra competitività ha tirato fuori le nostre migliori qualità” dice Stallone. “Abbiamo continuato a spingerci al limite. Come la sfida tra Ali e Frazier, ci spingevamo a lavorare sempre più sodo”.
“Io e Sly eravamo molto competitivi all’inizio”, conferma Schwarzenegger. “Sempre per chi aveva le migliori parti, chi aveva la migliore struttura muscolare, la minore quantità di grasso corporeo, come anche chi aveva le armi più possenti e chi faceva il maggior numero di vittime sullo schermo. Era una competizione continua. Ma abbiamo sempre apprezzato il talento dell’altro.”
La competizione ha portato al rispetto reciproco. “Sly è un regista eccezionale, uno scrittore unico e un ottimo attore”, dice Schwarzenegger. “Aveva una serie infinita di idee su come ciascuna scena poteva essere migliorata e Mikael era aperto alle sue proposte. E’ un bravissimo regista ed è un perfezionista che prova, modifica, rimodella le parti fino a che funzionano.”
Canton dice che ne è valsa la pena l’attesa di poter lavorare con due star di questo calibro. “Sly e Arnold sanno cosa ci si aspetta da loro” dice, “si tengono in forma. Molte persone alla loro età non potrebbero fare quello che fanno loro ed anche in questo consiste la loro grandezza. E’ fenomenale vedere queste due icone nella stessa scena. C’è una carica che non vedi di frequente.”
Il nemico comune a Breslin e Rottmayer è il sadico direttore de La Tomba, Willard Hobbes, intepretato da Jim Caviezel. Hobbes gestisce la prigione con un pugno di ferro e un’inclinazione alla tortura. Secondo Stallone, Chapman ha delineato il ritratto devastante di un uomo intrappolato nella sua creazione. “Sembra un uomo che punisce se stesso tanto quanto punisce i prigionieri. Quale uomo psicologicamene sano farebbe la scelta di rinchiudersi ne La Tomba di sua volontà?”
Hobbes è uno dei personaggi preferiti dallo sceneggiatore. “E’ più giovane di Breslin e quindi rappresenta una nuova generazione”, dice Chapman. “Conosce bene il lavoro di Breslin e ora si sente più intelligente di lui. Jim ha portato tutta una serie di nuovi elementi al personaggio. Come sceneggiatore, ho delineato il personaggio ma poi vederlo prendere vita attraverso un attore come Jim è stato gratificante.”
Caviezel era entusiasta all’idea di interpretare il ruolo del direttore per una serie di motivi. “Prima di tutto ho valutato la sceneggiatura nel suo complesso e come le varie parti funzionavano nell’insieme” dice l’attore. “Mi è sembrata una straordinaria combinazione di elementi. Sono stato molto colpito dal regista e poi non puoi trovare nello stesso cast due eroi del cinema più imponenti di Stallone e Schwarzenegger. Quando ho guardato la figura di Hobbes mi sono reso conto che potevo apportare qualcosa di interessante per renderlo più di un tipico malvagio.”
A Caviezel sono piaciuti i giochi di astuzia che il ruolo richiedeva e ha cercato di trovare un lato ironico in un personaggio decisamente negativo. “Hobbes deve prevenire qualsiasi tentativo di queste persone di tornare alla società” sottolinea. “Sono il peggio del peggio. Li combatte psicologicamene e fisicamente, soprattutto Breslin. E lui vince sempre, non ha dubbi.”
“I detenuti sono quasi come i suoi bambini, in una maniera distorta”, l’attore continua. “Hobbes vuole che siano perfetti. Ma se non rispetti le sue regole ti punisce al punto da ridurti in fin di vita. E non puoi neanche morire quando vuoi. Sceglie lui il momento.”
Caviezel era onorato di lavorare con attori così illustri e si è ricordato che la prima volta che è arrivato a Los Angeles da Alberta ascoltava il brano “Eye of the tiger”.
Ha anche un segreto con entrambi, che ci rivela. “Quando ho cominciato a lavorare facevo il cameriere e alla festa di compleanno di George W. Bush nel 1991 ho servito un calice di champagne a Sly. Ho lavorato anche ad un evento dove c’era Arnold e ricordo che mi aveva chiesto qualcosa, allora gli ho risposto “torno subito” e lui mi ha risposto “Aspetta, questa è la mia battuta.”
Quando progetta il suo piano di fuga dalla prigione, l’unica speranza di Breslin con l’esterno sono i suoi soci alla B&C Security, inclusa Abigail Ross, interpretata da Amy Ryan. “Abigail è la miglior amica di Breslin” dice Chapman. “Gestisce l’azienda quando lui è fuori, ma è anche qualcuno che è sempre lì per lui. Amy è un’attrice forte, raffinata che porta una concretezza ed un gran senso di realtà al personaggio. E’ bellissimo vederla in questo ruolo.”
Abigail è una tuttofare, secondo Emmett, sa manipolare esplosivi, guidare un’auto da fuga o fare lavoro di ufficio. “E’ il braccio destro di Breslin. Amy Ryan è perfetta in questo ruolo. E’ un’attrice che è stata candidata agli Oscar ed è anche una grande professionista in teatro. Attrici del suo calibro sono rare.”
Ryan era alla ricerca di un nuovo ruolo e ha pensato che quello di Abigail rappresentasse un radicale cambiamento dall’immagine di madre di provincia che era abituata ad interpretare. “E’ una professionista estremamente intelligente, che riesce persino a far esplodere un’auto”, dice. “La definirei una donna serissima, sarcastica,intrepida, che ho amato interpretare.”
Più di qualsiasi altro alla B&C, Abigail è scettica all’offerta di investigare La Tomba. La struttura viola ogni regola e protocollo che loro seguono. “Sa che qualcosa non va ma Breslin decide di accettare la proposta”, dice Ryan. “Come dire no a Sylvester Stallone? Fare parte del cast di un film di azione con Sly e Arnold è surreale. Fortunatamente sono rimasta seduta al fresco con l’aria condizionata mentre loro giravano tutte le scene più pericolose.”
Hush, un genio del computer alla B&C Security, è intepretato dal cantante vincitore di diversi Grammy, Curtis “50 Cent” Jackson. Ex-hacker, Hush aveva incontrato Breslin in prigione e l’esperto in sicurezza lo aveva aiutato a trovare una strada giusta dopo aver scontato la pena. “Mi piaceva per Curtis un ruolo che non fosse una scelta ovvia”, dice Chapman, “Hush è il prodigio dei computer che mantiene funzionali tutti i sistemi informatici della compagnia, ed è in grado di fare anche delle ricerche non proprio lecite, se necessario. E siccome è anche un ex-detenuto, può comprendere meglio degli altri ciò che Breslin sta per affrontare.”
Anche nel suo caso è stato Stallone a proporre per lui un ruolo diverso da quello inizialmente pianificato. “All’inizio Curtis doveva interpretare il ruolo di uno dei detenuti ne La Tomba” dice Emmett, che è socio con il rapper della compagnia di produzione Cheetah Vision. “Ma Sly ha proposto di fargli interpretare qualcosa di completamente diverso. Infatti Curtis si sta mettendo sempre più alla prova come attore, assume ruoli nei quali il pubblico non è abituato a vederlo, ed è stato entusiasta di interpretare questo ruolo.”
“Questo personaggio è molto diverso da qualsiasi altra cosa abbia fatto in passato” conferma Jackson. “Proprio come Breslin riconosce le abilità di Hush, Sly e il regista hanno visto qualcosa in me che non era ovvio, così spero che quando i fan vedranno questo film potranno concentrarsi sul personaggio e sulla recitazione, e non sul fatto che c’è 50 Cent sullo schermo.”
Anche un vincitore di Grammy può rimanere estasiato dal carisma delle star del cinema presenti nel cast di ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno. “Sono un grande fan sia di Sly che di Arnold, perciò mi sono sentito un po’ come un groupie all’inizio”, ammette Jackson, “poi mi sono ripreso. Sly è sempre capace di creare momenti veramente memorabili nei film ed è stato bello assistere al fatto che sul set improvvisa di continuo, personalizza la scena e così la rende reale.”
Gli attori che in ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno interpretano ruoli di non-protagonista sono illustri quanto le star del film, con Vincent D’Onofrio che interpreta il ruolo di Lester Clark. Clark è l’affabile responsabile dei profitti della compagnia. “Lester Clark è una persona che ti ispira rispetto, sai che Breslin può avere fiducia in lui” dice Chapman. “Vincent è un grande attore. Ha portato tante sfumature al personaggio e anche un inaspettato pizzico di humor.”
Come sottolinea Kevin King-Templeton, è un cast straordinario per un film di azione, incluso Sam Neill nel ruolo di Dr. Kyrie, il dottore della prigione tormentato dalla sua coscienza, Vinnie Jones nel ruolo di Drake, il più viscido degli scagnozzi di Hobbes, e Faran Tahir, un detenuto con delle sorprese da rivelare. “Abbiamo alcuni tra i migliori attori americani in questo cast” dice King-Templeton. “Apportano una quantità di talento che sarebbe sorprendente in qualsiasi film.”
DENTRO LA TOMBA
Quando Ray Breslin si sveglia ne La Tomba per la prima volta si trova di fronte ad una visione terrificante. Intrappolato in una minuscola cella di vetro, Ray è circondato da un labirinto di celle trasparenti identiche, che si estende all’infinito, ognuna contenente un uomo. Lui e gli altri detenuti sono circondati da guardie vestite di nero, con il volto coperto, in un enorme edificio senza finestre né orologi.
Arnold Schwarzenegger, che ha visitato diverse prigioni durante il suo mandato come governatore della California, descrive la sua esperienza ne La Tomba: “Sei sotto osservazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, quando mangi, quando vai al bagno, quando ti lavi i denti, quando sei a letto. Non c’è alcun tipo di privacy perché le celle sono di vetro. Sei sempre esposto, non puoi nascondere nulla, e questo rende impossibile qualsiasi fuga.”
Un’immagine agghiacciante di un nuovo tipo di carcare infernale, l’interno de La Tomba è nato dalla mente di Mikael Håfström. “Se La Tomba doveva esistere, pensavo doveva essere diversa da qualsiasi struttura già esistente”, dice il regista. “Quando stavamo pensando a come disegnare questo ambiente interno, solo il cielo doveva rappresentarne il limite. Non è un film di fantascienza, ma il set ci porta al limite di una nuova era.”
Håfström aveva cominciato a lavorare con un team di artisti disegnatori prima ancora che cominciasse la pre-produzione. “E’ stato un partner incredibilmente creativo”, dice Emmett. “Aveva già un’idea definita de La Tomba nella sua mente e voleva fare in modo che anche gli altri potessero vederla. Quando ci hanno consegnato i disegni degli interni erano spettacolari. Questa prigione è al limite del futuro. E’ la prigione a più alta tecnologia al mondo e il set necessario per crearla è stato più grande e imponente di qualsiasi altro set in cui abbia lavorato.”
E’ stata una sfida anche trovare lo spazio per poter realizzare l’interno de La Tomba così come era stato concepito da Håfström. La location manager Elston Howard, che aveva nel curriculum film quali Jonah Hex, Lanterna verde e La leggenda del cacciatore di vampiri, ha trovato una brillante soluzione in un luogo anomalo: la Vertical Assembly Base (o VAB) presso la struttura Michoud NASA a New Orleans.
“Abbiamo costruito l’interno de La Tomba nel VAB”, dice Howard. “E’ il luogo dove sono stati costruiti gli enormi serbatoi per lo Space Shuttle. Siccome il Programma Spaziale è al momento sospeso mentre stanno progettando una nuova navicella spaziale, abbiamo avuto la possibilità di spostare lì la nostra produzione.
Il VAB è alto più di 80 metri e copre una superficie di quasi 16 mila metri quadrati: perfetto per questa produzione.”
Era la prima volta che visitavano una struttura NASA e di tali dimensioni. “Potevi metterci cinque space shuttle ” dice Emmett. “Pensavo che avremmo lavorato in un setting tradizionale, ma la prima volta che l’ho visto, l’unica cosa che sono riuscito a dire è stata “chi paga per tutto questo?”
La possibilità di girare all’interno della struttura NASA di New Orleans ha stimolato ancora più le eccentriche aspettative di Håfström. “E’ un luogo incredibile” dice il regista, “e abbiamo fatto di tutto per sfruttare l’enorme spazio utilizzando gru di 24 metri per fare riprese che potessero dare bene il senso dell’estensione del luogo.”
Il regista ha messo in contrasto con l’ambiente infinito delle celle in vetro e con i lunghi corridori, una cella di isolamento piccola, claustrofobica, per punizioni speciali, chiamata ‘hot box’. Chiusi in questa cella senza aria, i detenuti sono sottoposti a luce accecante e temperature elevatissime fino a quando non ne escono come relitti umani. “L’hot box porta l’isolamento ad uno stato estremo” dice King-Templeton, “non c’è una durata di tempo massimo in cui vi rimani. Potresti morire chiuso lì dentro. Non c’è agenzia governativa che possa dire ‘basta così’. E’ terrificante.”
La visione di Stallone per poter rilanciare un genere che lo ha reso una leggenda, ha determinato una scena che sicuramente sarà una delle favorite dai fan. La prova di forza esplosiva tra Breslin e Rottmayer non era neanche presente nella sceneggiatura originale, ma a fine casting è diventata una scena fondamentale. Stallone e Schwarzenegger si affrontano in una lotta. “La scena è monumentale” dice Emmett “vedere queste due icone che si affrontano con violenza è una cosa indescrivibile”.
Stallone dice che l’idea di avere Rottmayer e Breslin in una scena di lotta è venuta spontanea. “Avere me e Arnold nello stesso film e non avere la possibilità di affrontarci sarebbe stata una grande delusione per il pubblico. Ho già dovuto combattere contro tutti, da Mr. T. A Dolph Lundgren a Apollo Creed a Hulk Hogan. Pensavo che il combattimento contro Jean-Claude Van Damme in I Mercenari sarebbe stato l’ultimo, ma poi è arrivato Arnold. I fan si aspetteranno fuochi di artificio e li vedranno.”
Schwarzenegger aggiunge: “Eravamo d’accordo sul fatto che avremmo deluso il pubblico se fossimo stati nello stesso film senza in qualche modo affrontarci. E’ una scena di lotta incredibile, diventa sempre più travolgente con pugni, i nostri corpi sbattuti dovunque. I fan non rimarranno delusi.”
Il coordinatore degli stunt Noon Orsatti ha supervisionato sul set questo scontro tra titani. “Sapere che avrei lavorato in una scena di lotta tra Sly e Arnold era molto entusiasmante”, racconta. “Il nostro coreografo, Jonathan Eusebio, ed io eravamo agitati. Volevamo che fosse una scena estremamente aggressiva, quindi ha avuto una lunga evoluzione. Quando ci siamo presentati sul set, il regista aveva una sua idea, Sly la sua e anche Arnold aveva una sua idea su come dovesse essere la scena. E’ stato un processo collaborativo. Hanno aggiunto molti dettagli ai quali non avevamo pensato.”
Uno coordinatore degli stunt di terza generazione, Orsatti pensava di aver già visto tutto, “ma quando hai di fronte due giganti del cinema, uno con le mani al collo dell’altro, è qualcosa di mai visto prima. Arnold e Sly hanno dato il massimo. Non mi entusiamo facilmente, ma questa scena è stata veramente speciale.”
Gestire il budget e ridurre le spese è anche parte del lavoro del direttore Hobbes di mantenere ordine nella sua prigione, e la costumista Lizz Wolf ha creato le uniformi dei detenuti proprio tenendo presente questo aspetto. “Questa è una prigione mai vista prima e si spera che mai si vedrà”, dice, “ho fatto delle ricerche sui luoghi conosciuti come ‘black sites’, su quel tipo di luoghi di cui si parla solo sottovoce. I detenuti sono ridotti a dei fantasmi. Ho voluto eliminare qualsiasi tonalità di colore o consistenza di tessuto per disumanizzare le persone e ridurle a niente.”
In contrasto, le possenti uniformi nere indossate dalle guardie de La Tomba aggiungono una sensazione di paura all’amtosfera che si respira nel luogo. Maschere nere, lucide, che riflettono i volti dei detenuti quando gli sono di fronte, li rendono indistinguibili gli uni dagli altri. “Volevo dar loro un volto privo di espressione, che terrificasse” dice Wolf. “Si dice che l’anima si riflette negli occhi, ma con queste maschere non riesci a vedere nulla. Quando Ray Breslin cerca di guardare il volto di una guardia, riesce solo a vedere la sua immagine riflessa. E dovrà alla fine trovare ciò di cui ha bisogno all’interno di sé, perché non c’è nessun altro.”
Questo tipo di creatività è ciò che ha reso ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno un’esperienza entusiasmante per Stallone. “Questo film è così originale”, dice, “ed è proprio quello che cercavo. Non è facile trovare un progetto come questo. Può darsi che ci sia un’aspettativa che questo sia un film tutto muscoli, armi e lotte, ma il pubblico sarà completamente sorpreso da quello che vedrà.”
IL CAST
SYLVESTER STALLONE (Ray Breslin) si è affermato a livello internazionale come attore, scrittore e regista da quando ha interpretato il ruolo di protagonista nella pellicola da lui scritta Rocky, che ha vinto l’Oscar nel 1976 come Miglior Film.
Dal primo Rocky sono poi nati altri cinque film sullo stesso personaggio e Stallone ha poi concluso la saga con Rocky Balboa, un successo di critica e di pubblico che hanno immortalato Stallone e Rocky come vere e proprie icone.
A commemorare un personaggio che è diventato reale per il pubblico di tutto il mondo, una statua di Rocky Bolboa è stata posta alla base della ormai famosa scalinata del Filadelfia Art Museum durante la cerimonia di inaugurazione, alla presenza del sindaco.
Successivamente Stallone ha scritto, diretto e interpretato Rambo, che continua la saga del veterano del Vietnam John Rambo, vent’anni dopo il debutto di Rambo: First Blood.
Per questo film Stallone aveva deciso di portare la troupe on location nelle giungle insidiose della Birmania, realizzando le riprese in una nazione dove i crimini contro l’umanità, la guerra civile e il genocidio hanno avuto luogo per più di 60 anni – e la comunità internazionale non è mai intervenuta.
Stallone ha poi realizzato il suo progetto più ambizioso, il thriller di azione I mercenari, che ha scritto, diretto e interpretato, e per il quale ha ingaggiato un cast di star quali Jason Statham, Mickey Rourke, Jet Li, Eric Roberts, Dolph Lungren e Steve Austin, così come Arnold Schwarzenegger e Bruce Willis. Il film è arrivato primo al Box Office rendendo Schwarzenegger il primo attore ad aprire un film primo in classifica per cinque decenni.
Sly aveva scelto come location il cuore del Brasile e le strade della città di New Orleans, realizzando tutte le riprese in pochi mesi.
ARNOLD SCHWARZENEGGER (Emil Rottmayer) è conosciuto in tutto il mondo per i suoi riconoscimenti come bodybuilder, eroe d’azione hollywoodiano, uomo d’affari di successo, ambientalista, filantropo, autore di best-seller e come 38esimo governatore della California. Ultimamente è apparso nella pellicola The Last Stand al fianco di Forest Whitaker e Johnny Knoxville. Prossimamente lo vedremo nel cast del film poliziesco di David Ayer Sabotage, come co-protagonista accanto a Sam Worthington e Terrence Howard; poi nel film dell’orrore di Henry Hobson Maggie accanto a Abigail Breslin; e ne I Mercenari 3 con Sylvester Stallone e numerose altre star del cinema.
Schwarzenegger è nato a Thal, Austria, nel 1947 e già all’età di 20 anni dominava le competizioni di bodybuilding, diventando il più giovane atleta a vincere il titolo di Mr. Universe, attirando così un pubblico internazionale al bodybuilding e divendando un’icona dello sport.
Interessato al cinema, Schwarzenegger è emigrato negli Stati Uniti nel 1968 e ha vinto cinque titoli di Mr. Universo e sette titoli di Mr. Olympia, ritirandosi poi per dedicarsi al cinema. Successivamente si è laureato presso l’università del Wisconsin ed è diventato un cittadino americano.
Schwarzenegger, che aveva assunto lo pseudonimo di Arnold Strong nel suo primo film, Ercole a New York, si è subito guadagnato consensi ad Hollywood. Nel 1977 la Hollywood Foreign Press Association lo ha insignito del Golden Globe come New Male Star dell’anno per il suo ruolo in Un autentico campione, con Sally Field. Ma la sua prima grande opportunità è giunta quando nel 1982 il film di John Millius Conan il Barbaro ha avuto un enorme successo al box office.
Nel 1984 Schwarzenegger è diventato una vera leggenda del cinema con il personaggio del thriller fantascientifico di James Cameron Terminator. E’ l’unico attore ad apparire in entrambe le categorie dell’American Film Institute “100 anni di eroi e villani” per i ruoli che ha interpretato nella serie Terminator.
Altri film includono Commando, Predator, I gemelli, Total Recall, True Lies, L’eliminatore, Collateral Damage, Terminator 3 e il tributo ai film di azione di Sylvester Stallone I mercenari (e I mercenari 2). Ad oggi i suoi film hanno incassato più di 3 miliardi di dollari nel mondo.
Nel 2003 Schwarzenegger è diventato il 38simo governatore della California. Tra i suoi conseguimenti, il disegno di legge Global Warming Solution Act del 2006 e il piano Million Solar Roofs che ha reso la California uno stato leader nella protezione dell’ambiente e nella ricostruzione delle infrastrutture. In qualità di governatore ha anche dato vita al California Film & TV Tax Credit Program, di grande successo, ideato per stimolare le produzioni nello stato.
Grazie a queste iniziative e alla sua leadership, Schwarzenegger ha ricevuto diversi riconoscimenti quali il Simon Wiesenthal Center’s National Leadership Award e l’American Council on
Renewable Energy’s “Renewable Energy Leader of the Decade.”
Quello che dà più soddisfazione a Schwarzenegger è proprio la possibilità di fare qualcosa per il suo stato e per la sua nazione attraverso il servizio pubblico.
Mettendo a disposizione tempo, energia e contributi finanziari personali, Schwarzenegger è presidente della After School All-Stars, un programma federale, ed è allenatore e portatore della fiaccola per le Olimpiadi Speciali. In precedenza è stato anche presidente del President’s Council on Physical Fitness and Sports sotto la presidenza di George H.W. Bush, oltre che chairman del California’s Counsil on Physical Fitness and Sports sotto il governatore Pete Wilson.
JIM CAVIEZEL (Hobbes) è un attore molto versatile. Ha interpretato Gesù nel film di enorme successo La passione di Cristo che ha rappresentato una vera sfida sia in termini di performance fisica che psicologica. Caviezel si è immerso con tutto sé stesso in questo difficile ruolo, ottenendo un riconoscimento unanime di critica e pubblico.
Al momento l’attore sta interpretando il ruolo di Jon Reese, un ex agente speciale della CIA, nella popolare serie televisiva su CBS Person of Interest, con Taraji P. Henson e Michael Emerson. Nel prossimo film When the Game Stands Tall Caviezel intrerpreta il ruolo del protagonista, con nel cast Michael Chiklis e Laura Dern.
Di recente Caviezel ha fatto parte del cast del film drammatico/storico Savannah, con Hal Holbrook, Sam Shepard e Chiwetel Ejiofor. E’ anche apparso nel thriller Transit con James Frain e Elisabeth Röhm.
Caviezel è divenuto consciuto al pubblico grazie al ruolo del pacifista Private Witt nel film di guerra di Terrence Malick La sottile linea rossa, con Sean Penn, Nick Nolte e Adrien Brody. Successivamente ha fatto parte di film quali il western sulla guerra civile americana Cavalcando col diavolo di Ang Lee e il thriller Frequency di Gregory Hoblit, nel quale interpreta il ruolo di un figlio turbato che entra in contatto, andando indietro di due decenni, con il padre morto (Dennis Quaid).
Caviezel ha poi interpretato il ruolo di un misterioso smemorato nel film Angel Eyes con Jennifer Lopez. Ha continuato a dimostrare la sua capacità di assumere ruoli diversi come quello di Edmond Dantes nell’adattamento cinematografico del classico di Alexandre Dumas Il conte di Monte Cristo, ed il ruolo di un eroe di guerra alle prese con un’accusa di omicidio nel film drammatico High Crimes – Crimini di stato di Carl Franklin, con Morgan Freeman e Ashley Judd.
Nel 2004 Caviezel ha fatto parte del cast del film di Omar Naim Final Cut con Robin Williams e Mira Sorvino, e con Claire Forlani e Jeremy Northam al film di Rowdy Harrington Bobby Jones: Genio del golf. Ha poi recitato nel commovente film biografico Madison, sulla figura del pilota di idrovolanti Jim McCormick, e nel thriller Déjà vu (2006) con Denzel Washington. Con la regia di Tony Scott Déjà vu è stato il primo film ad essere girato a New Orleans dopo che l’uragano Katrina aveva devastato l’area.
Caviezel ha anche recitato nel film di avventura fantascientifico Outlander- L’ultimo vichingo, nel thriller Long weekend e nell’emozionante La lapidazione di Soraya M.
Sul piccolo schermo Caviezel ha recitato in The Prisoner su AMC, con Ian McKellan, interpretando il ruolo del protagonista nella rivisitazione di questo classico della fantascienza.
Nel 2004, l’attore è stato nominato sulla rivista People uno dei 50 uomini più sexy del momento.
Grande sportivo, Caviezel desiderava intraprendere una carriera nella NBA prima di subire un infortunio al piede.
Caviezel vive nel sud della California con sua moglie e due figli.
CURTIS “50 CENT” JACKSON (Hush) ha trasformato il suo dominio delle classifiche in un enorme successo imprenditoriale e di branding. Jackson si dedica anche al cinema; recentemente ha preso parte al thriller di azione Freelancers, con Robert De Niro e Forest Whitaker, al film di azione Fire with Fire, con Bruce Willis e Rosario Dawson; e Il cacciatore di donne, con Nicholas Cage e John Cusack.
Tra i suoi prossimi progetti The Pursuit di Matt Johnson, The Dance (nel quale compare anche come produttore), Live Bet ed un progetto con Sharon Stone e Val Kilmer. Jackson sarà anche produttore esecutivo di Power, la nuova serie su Starz network.
Considerato uno dei più talentuosi e prolifici artisti musicali di ogni tempo, Jackson è riuscito a sfruttare il suo successo creando una serie di branding che comprendono una varietà di imprese, tra le quali case discografiche, ricerca di nuovi talenti, produzioni di film, promozione, video-games, cuffie, editoria e bevande energetiche.
Con un fatturato annuo di quasi 300 milioni di dollari, provenienti dai suoi diversi business e con numerose nuove iniziative all’orizzonte, Jackson ha solidifcato la sua posizione nel campo dell’intrattenimento e dell’imprenditoria.
Nel 2005 Jackson ha fatto il suo debutto cinematografico con Get Rich or Die Tryin’, un film autobiografico che narra della sua vita, da un’infanzia in povertà, ad un’adolescenza circondato da influenze negative per le strade del Queens a New York, fino al suo emergere come star della musica rap.
Jackson si è affermato sulla scena musicale nel 2003. Get Rich or Die Tryin’, il suo primo album, ha fatto storia vendendo 872,000 copie e battendo il record come maggiori vendite nella prima settimana, più di qualsiasi altra etichetta musicale dell’era SoundScan. E’ stato in vetta alle classifiche per sei settimane e ha ricevuto il Disco di Platino nove volte dalla Recording Industry Association of America.
Ad oggi, Jackson ha venduto più di 22 milioni di album nel mondo e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali 13 nomine ai Grammy. Il suo terzo album, Curtis, è stato pubblicato nel settembre del 2007 e ha dominato le classifiche vendendo più di un milione di copie al mondo. Jackson ha ricevuto nomination ai Grammy come Migliore Canzone Rap e Migliore Rap Solo Performance. Al momento, Jackson sta lavorando al suo tanto atteso sesto album Street King Immortal.
Il successo gli ha permesso di realizzare il suo sogno di dare un contributo alla comunità che lo ha sostenuto per anni. Ha così creato la G-Unity Foundation per finanziare l’accesso allo studio a ragazzi che vengono da comunità povere e disagiate. Dal suo concepimento, la fondazione ha creato lo G-Unity Scholarship Fund al Queensborough Community College di New York e ha stanziato migliaia di dollari in sussidi a varie organizzazioni non-profit. Jackson continua ad espandere le attività della sua fondazione attraverso varie iniziative filantropiche a beneficio del quartiere dov’è nato, Queens, e oltre.
Nel 2011 Jackson ha ideato l’SK Energy, un bevanda energetica per combattere la fame nel mondo – ciascuna bevanda venduta fornisce un pasto a coloro che ne hanno bisogno, attraverso una partnership con la UN World Food Programme.
SAM NEILL (Dr. Emil Kyrie), che ha ricevuto l’Order of the British Empire for Services to Acting e il premio Distinguished Companion of the New Zealand Order of Merit, è conosciuto nel panorama internazionale per i suoi ruoli cinematografici e televisivi. Sam ha debuttato sul grande schermo nel film di Roger Donaldson Unica regola vincere, ed in La mia brillante carriera con Judy Davis.
Ma il ruolo per il quale è entrato sulla scena internazionale è stato nel film vincitore di numerosi premi Lezioni di piano, nei panni del freddo marito Alisdair Stewart, e nel film di Steven Spielberg Jurassic Park, nelle vesti del paleontologo Alan Grant.
Scritto e diretto dal regista visionario Jane Campion, Sam recita in Lezioni di piano al fianco di Holly Hunter, Harvey Keitel e Anna Paquin. Il film ha vinto diversi premi tra i quali 3 Oscar, 3 BAFTAS e 11 premi dall’Australian Film Institute. Per la sua interpretazione Sam è stato nominato al AFI Award 1993 come Miglior Attore non Protagonista.
Altri suoi film includono The Hunter con Willem Dafoe, per il quale è stato nominato come Miglior Attore al AACTA Awards, Daybreakers – L’ultimo vampiro, Il regno di Ga’Hoole – La Leggenda dei Guardiani, Little Fish, con Cate Blanchett, Skin, Dean Spanley, Wimbledon, con Kirsten Dunst, Yes e Orlando della regista Sally Potter, Perfect Strangers, con Susan Sarandon, Dirty Deeds, con Bryan Brown e Toni Collette, la produzione ceca The Zookeeper, Bicentennial Man, con Robin Williams, e L’uomo che sussurrava ai cavalli, con Kristin Scott Thomas, Robert Redford e Scarlett Johansson.
Per il suo lavoro in ambito televisivo Sam ha ottenuto tre nomination ai Golden Globe (R).
Nel 1998 ha ricevuto nomination agli Emmy e ai Golden Globe per il suo ruolo nella mini-serie di NBC Merlin. Ha anche ricevuto una nomination ai Golden Globe nel 1992 per il suo ruolo in One Against the Wind, con Judy Davis, e per la sua interpretazione della spia britannica Sidney Reilly in Reilly: L’asso delle Spie.
La British Academy of Film and Television lo ha nominato Migliore Attore della televisione britannica per il suo ruolo nella mini-serie.
Per la sua interpretazione nel film australiano Jessica, ha ricevuto l’AFI Award come Migliore Attore. E’ anche apparso in altre famose serie televisive qualile mini-serie Doctor Zhivago, To The Ends of Earth, la produzione di Showtime I Tudor con Jonathan Rhys Meyers, Crusoe e Alcatraz.
Ultimamente ha completato le riprese del film Old School per la Matchbox Pictures, con Bryan
Brown. Sam ha anche lavorato dietro la telecamera, dirigendo il film televisivo per Channel
Seven australiana The Brush Off, con David Wenham.
Lo vedremo presto nella serie britannica Peaky Blinders, con Cillian Murphy che arriverà sul piccolo schermo quest’anno.
VINNIE JONES (Drakes) ha cominciato la sua carriera come calciatore professionista giocando per alcune delle più grandi squadre britanniche incluse Wimbledon, Leeds, Chelsea, Sheffield, QPR ed è stato il capitano della squadra gallese. Jones è stato sempre in grado di coinvolgere i tifosi e rendere ciascuna partita un’esperienza entusiasmante sia per il pubblico allo stadio, sia per quello davanti alla TV.
Nel 1998 è stato contattato dal regista Guy Ritchie per un ruolo nel suo film Lock & Stock – Pazzi Scatenati. Vinnie ha accettato la sfida e dal quel momento il calciatore ha seguito una nuova vocazione: il cinema.
Lock & Stock – Pazzi Scatenati ha avuto un successo immediato in Europa e negli Stati Uniti, e Vinnie da allora ha recitato in diversi ruoli, in film quali Snatch, Fuori in 60 secondi, e Codice: Swordfish.
Ha così cominciato ad ottenere riconoscimenti dall’industria cinematografica, ricevendo premi e nomination. Ad oggi Vinnie è apparso in più di 40 film, lavorando con i più famosi registi e produttori cinematografici tra i quali Mathew Vaughan, Jerry Bruckheimer, Brett Ratner, e Gary Lucchesi.
Ha fatto parte del cast del film di enorme successo X-Men 3: The Last Stand, nel ruolo di Cain Marko, conosciuto come il Juggernaut, entrando così nella sfera delle icone del cinema come Hugh Jackman, Ian McKellen, Halle Berry e Patrick Stewart.
Prima ancora, ha interpretato il ruolo dell’allenatore di calcio, mostrando anche le sue qualità comiche nel film di DreamWorks She’s the Man. Altri film includono Prossima fermata: l’inferno, il film di Quentin Tarantino Hellride, e il film Year One, con Jack Black e Judd Apatow.
Il suo impegno per il 2012 è stato nel thriller diretto da Mikael Håfström ESCAPE PLAN – Fuga dall’Inferno, con Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Amy Ryan, Jim Caviezel, e Vincent D’Onofrio, che uscirà nei cinema nell’autunno del 2013.
Recentemente è apparso come guest star nel programma su CBS, Elementary. Interpreterà anche la serie non-fiction ideata da lui stesso per National Geographic Channel Vinnie Jones: Russia’s Toughest che andrà in onda a settembre 2013 in oltre 170 nazioni in prima serata.
Vinnie gioca ancora a calcio come capitano di una squadra chiamata Hollywood All-Stars a Los Angeles, dove vive con la sua famiglia. La squadra comprende atleti, attori famosi e altre celebrità, ed è una squadra molto seguita dai fan. Danno enorme contributi di beneficenza grazie anche alla personalità di Vinnie, dedito al suo lavoro, instancabile, talentuoso. E’ ambasciatore nel mondo dei Warrior Sports.
FARAN TAHIR (Javed) – Faran Tahir ha recitato recentemente in Elysium nel ruolo del Presidente Patel, il leader eletto a capo della stazione spaziale Elysium, popolata da 8,000 cittadini ultra ricchi che sono scappati dal sovrappolato e distrutto pianeta Terra, dove imperversa crimine e povertà. Insieme con il segretario della Difesa Delacourt (Jodie Foster), Patel farà il possibile per mantenere gli “illegals” lontani, per non permettere loro di distruggere la loro perfetta oasi, che è messa in pericolo quando ‘Max’ (Matt Damon) cerca di portare l’uguaglianza nel mondo.
Già affermato nell’ambiente di Hollywood, Faran, vincitore di premi e formatosi ad Harvard, ha recitato in film quali Iron Man, Star Trek e Dallas. E’ apparso inoltre come guest star in Lost, NYPD Blue, Cold Case, Blue Bloods e The West Wing, per nominarne solo alcuni.
Nel ruolo dell’acerrimo nemico in Iron Man, Faran ha recitato al fianco di Robert Downey, Jr., nel ruolo di ‘Raza’, il leader del gruppo terroristico Ten Rings che ha orchestrato l’attacco a Tony Stark
in seguito alla rivelazione del suo nuovo missile in Afghanistan, e che ha portato alla necessità di impiantare un elettromagnete nel petto di Stark, per evitare che le schegge, causate all’esplosione che lo aveva colpito, raggiungessero il cuore, uccidendolo.
Il talento versatile di Faran gli ha permesso di interpretare diversi ruoli quali, in Star Trek di J.J. Abrams, il primo Federation Captain di etnia medio-orientale nella storia della popolare serie, un ruolo veramente innovativo. Sue altre interpretazioni includono un ruolo nella commedia con Jennifer Aniston Romantici equivoci, ruoli drammatici in film quali La guerra di Charlie Wilson con Tom Hanks e Il gioco dei rubini con Renée Zellweger.
Faran viene da una famiglia impegnata nel teatro, molto conosciuta in Pakistan ed India, dove entrambi i suoi genitori sono attori/registi/scrittori.
Ha conseguito una laurea presso l’Università di California, la Berkeley, e un diploma presso l’Institute for Advanced Theatre Training ad Harvard.
VINCENT D’ONOFRIO (Lester Clark) è un attore di grande talento e versatilità nell’ambito della scrittura di sceneggiature e produzione. D’Onofrio è apparso in più di 50 film, recentemente Mall, che l’attore ha interpretato, prodotto e scritto (come adattamento dal romanzo di Eric Bogosian dallo stesso titolo). Il film segna il debutto da regista di Joe Hahn dei Linkin Park e vede tra gli interpreti Peter Stormare, Gina Gershon e James Frecheville.
Il prossimo impegno dell’attore è il film di David Dobkin The Judge, con Robert Downey Jr., Vera Farmiga e Billy Bob Thornton.
In precedenza, D’Onofrio ha recitato con Julia Ormond nel film horror Chained, diretto da Jennifer Chambers Lynch. Ha preso parte anche al film Fire with Fire, con Bruce Willis, Josh Duhamel e Rosario Dawson.
D’Onofrio è stato produttore esecutivo del film Steal This Movie! e ha interpretato l’icona trasgressiva degli anni ’60 Abbie Hoffman, con Janeane Garofalo.
Ha interpretato il ruolo del malvagio contro Jennifer Lopez e Vince Vaughn nel film di fantascienza di Tarsem Singh The Cell.
D’Onofrio ha lavorato di nuovo con Vaughn nel film Ti odio, ti lascio, ti…. Altri film a cui ha preso parte sono The Dangerous Lives of Altar Boys, con Jodie Foster e Channing Tatum; The Salton Sea, con Val Kilmer; Impostor, con Gary Sinise; Chelsea Walls, diretto da Ethan Hawke; Happy Accidents, con Marisa Tomei; il film di Robert Altman The Player, con Tim Robbins; Dying Young di Joel Schumacher, con Julia Roberts; Ed Wood di Tim Burton, con Johnny Depp; Strange Days di Kathryn Bigelow, con Angela Bassett; Stuart Saves di Harold Ramis, His Family, con Al Franken;
Men in Black di Barry Sonnenfeld, con Will Smith e Tommy Lee Jones; Il tredicesimo piano, con Craig Bierko; The Whole Wide World, che ha prodotto e interpretato, con Renee Zellweger; JFK di Oliver Stone, con Kevin Costner; Brooklyn’s Finest, con Richard Gere e Don Cheadle; e Staten Island, con Ethan Hawke.
Nato a Brooklyn, D’Onofrio ha cominciato a studiare recitazione all’American Stanislavski Theatre con Sharon Chatten dell’Actors Studio.
Ha conquistato l’attenzione della critica con la sua rappresentazione ossessionante di un’instabile recluta della guerra del Vietnam nel film di Stanley Kubrick Full Metal Jacket (1987). Le sue prime apparizioni sono state in film quali Mystic Pizza e Adventures in Babysitting. D’Onofrio ha diretto, prodotto e recitato nel cortometraggio FiveMinutes, Mr. Welles. Ha anche preso parte al cortometraggio vincitore del premio Oscar The New Tenants.In televisione, D’Onofrio è meglio conosciuto per il suo ruolo in Law & Order: CriminalIntent nei panni del Detective Robert Goren nell’ottava stagione.
Il suo ruolo è stato così acclamato che gli è stato chiesto di tornare per la decima stagione.
D’Onofrio ha ricevuto una nomination agli Emmy nel 1998 per la sua apparizione nell’episodio di Homicide: Life on the Street “The Subway.”
Lontano dal set, D’Onofrio ama trascorrere tempo con la sua famiglia a New York.
AMY RYAN (Abigail Ross) ha da poco finito le riprese di Birdman del regista Alejandro Gonzalez Inarritu per la Fox Searchlight. E’ nel cast con Michael Keaton, Ed Norton, Emma Stone, Naomi Watts e Zach Galifianakis.
Ha tre film in uscita nel 2013: Breathe In dello scrittore/regista Drake Doremus, prodotto da Indian Paintbrush e Jonathan Schwartz, nel quale recita accanto a Guy Pearce e Felicity Jones; Devil’s Knot diretto da Atom Egoyan, con Colin Firth. Di recente è apparsa in Clear History diretto da Greg Mottola per HBO, nel quale ha recitato accanto a Larry David e Jon Hamm.
Per la sua straordinaria interpretazione nel film del 2007 Gone Baby Gone, è stata nominata agli Oscar, al Golden Globe(R), e al SAG Award, come Migliore Attrice non-protagonista.
Inoltre, ha ricevuto numerosi premi come Miglior Attrice non-protagonista, tra i quali quello della National Board of Review, della Broadcast Film Critics Association, il New York Film Critics Circle e la L.A. Film Critics.
Altri film in cui ha recitato sono Win Win, Green Zone, Jack Goes Boating, Changeling, Before the Devil Knows You’re Dead, Capote, Dan in Real Life, War of the Worlds, Keane, You Can Count On Me e The Missing Person.
Ryan è ritornata sul palcoscenico teatrale quest’anno con la rappresentazione di Detroit di Lisa D’Amour, diretta da Anne Kauffman a Playwrights Horizons.
Ryan ha fatto il suo debutto a Broadway con The Sisters Rosensweig di Wendy Wasserstein.
Per il suo ruolo nella produzione del 2000 di Uncle Vanya, è stata nominata ai Tony Award come Best Featured Actress in a Play.
Nel 2005, ha interpretato Stella in A Streetcar Named Desire, conquistando una seconda nomination ai Tony Award.
Ha anche preso parte alla produzione di Neil LaBute The Distance From Here nel West End di Londra. I suoi ruoli televisivi inlcudono la memorabile Holly Flax in The Office, Adele in In Treatmente Office Beatrice ‘Beadie’ Russell in The Wire.
GRAHAM BECKEL (Brims) ha lanciato la sua carriera interpretando ruoli da duro, da quando ha cominciato a recitare negli anni ’70. Di recente ha interprentato il ruolo di Ellis Wyatt nel film di Paul Johansson Atlas Shrugged: Part I, con Taylor Schilling, che è uscito nei cinema ad aprile 2011. Altri film in cui ha recitato sono Peacock, diretto da Michael Lander e con Susan Sarandon, Cillian Murphy e Ellen Page; The Astronaut Farmer, diretto da Michael Polish; il film di Michael Bay Pearl Harbor; ma è ricordato soprattuto per il suo ruolo di L.D. Newsome nel film del regista Ang Lee Brokeback Mountain, e per la sua intrpretazione del Detective Sgt. Dick Stensland, accanto a Russell Crowe, Kevin Spacey e Guy Pearce, nel film di Curtis Hanson L.A.Confidential. Altri film in cui ha recitato sono Vegas Baby; Hardball; Point of Origin; True Crime; Bulworth; Leaving Las Vegas; e The Paper Chase.
E’ stato guest star in diverse produzioni televisive quali “Longmire”, “Scandal”, “CSI: New York”, “Castle”, “The Cleaner”, “CSI: Miami”, “Heroes”, “Raines”, “Grey’s Anatomy” e “Wanted.”
Ha anche recitato in più di quindici film per la televisione, incluso “In From the Night”, “Helter Skelter”, “The Pennsylvania Miner’s Story”, “The Other Mother”, “My Brother’s Keeper”, “Murder of Innocence” e “Amerika”.
MATT GERALD (Roag) è noto per i suoi ruoli in Avatar e Faster. Di recente è apparso spesso nella famosa serie televisiva di Showtime Dexter e ha appena finito le riprese del film Solace, in uno dei ruoli principali, accanto a Anthony Hopkins, Colin Farrell e Jeffrey Dean Morgan. Altri recenti ruoli televisivi includono Hawaii 5-0 per la CBS, Grimm per la NBC, e il pilot di Shawn Ryan, prodotto da Sony/ABC, The Last Resort con Scott Speedman.
Gerald ha anche recitato accanto a Nicolas Cage e John Cusack, nel film della Paramount
G.I. Joe: La vendetta, con Dwayne Johnson, Channing Tatum, e Bruce Willis, e in Red Dawn tra gli altri.
I REALIZZATORI
MIKAEL HÅFSTROM (Regia) è un acclamato regista capace di realizzare grandi film di generi diversi. Ultimamente ha diretto Anthony Hopkins nel film horror del 2011 Il Rito, che narra di uno studente seminarista americano (Colin O’Donoghue) che decide di andare in Italia ed iscriversi ad una scuola di esorcismo.
Precedentemente Håfström ha diretto John Cusack, Ken Watanabe e Jeffrey Dean Morgan nel film Shanghai; Cusack e Samuel L. Jackson nel thriller 1408; e Clive Owen e Jennifer Aniston nel film di suspense Derailed. Ancora prima, Håfström ha scritto e diretto nella sua nativa Svezia film quali Evil, nominato agli Oscar nel 2004, nella categoria Miglior Film Straniero, il thriller Drowning Ghost e il film drammatico Days Like This, che ha vinto il premio svedese Guldbagge Award alla Migliore Sceneggiatura.
I suoi film sono richiesti a festival di tutto il mondo e in Svezia Håfström ha ricevuto diverse nomination ai Guldbagge Award, con il film Evil vincitore per la Migliore Regia e Migliore Sceneggiatura.
Håfström ha iniziato la sua carriera negli anni ‘80 come assistente alla regia in diversi film televisivi svedesi. Ha cominciato poi a scrivere e dirigere per la televisione prima di realizzare il thriller Vendetta, il suo primo lungometraggio. Tra i suoi film ricordiamo la commedia d’azione Kops.
MILES CHAPMAN (Sceneggiatura) ha scritto la sceneggiatura per la nuova serie TV Cybergeddon,con Missy Peregrym e Olivier Martinez.
Ora sta lavorando alla sceneggiatura di Homelanders per la Di Bonaventura Pictures e Summit Entertainment.
Nato a Filadelfia, Chapman si è laureato al American Repertory Institute for Advanced Theater Training ad Harvard. Tra le sue sceneggiature ricordiamo Protection per la Twentieth CenturyFox, Road House 2 per la Sony Pictures, Four 50s e Slipknot per Relativity Media e PricelessABC Television.
Lo scrittore vive a Los Feliz con sua moglie Erica e i suoi due figli Wyatt e Emily.
BRENDAN GALVIN (Fotografia) ha cominciato la sua carriera lavorando su video musicali e pubblicità, e collaborando con registi quali Tarsem Singh e John Moore.
Il suo primo lavoro su un lungometraggio è arrivato nel 2000 quando ha avuto l’opportunità di lavorare con Steve Barron nella commedia dark Rat. Ma il film che gli ha permesso di essere conosciuto come direttore della fotografia è stato Behind Enemy Lines di John Moore, con Gene Hackman e Owen Wilson.
Da allora Galvin ha lavorato a film quali Il volo della fenice di John Moore, Veronica Guerin di Joel Schumacher, Thunderbirds di Jonathan Frakes e, più recentemente Immortals e Mirror, Mirror di Singh.
Quest’anno ha lavorato al film Solace, con Anthony Hopkins e Colin Farrell, e al momento è impegnato con le riprese di Selfless diretto da Tarsem.
BARRY CHUSID (Scenografie) ha recentemente lavorato al film Source Code del regista Duncan Jones, 2012 di Roland Emmerich e Aliens in the Attic del regista John Schultz.
Ha lavorato anche come scenografo a film quali The Last Mimzy di Robert Shaye, con Rainn Wilson; Zoom con Tim Allen, Courteney Cox e Chevy Chase; Serenity di Joss Whedon, con Nathan Fillion; The Day After Tomorrow con la regia di Emmerich e con Dennis Quaid, Jake Gyllenhaal e Sela Ward; e Daredevil, con Ben Affleck, Jennifer Garner e Colin Farrell. In precedenza, Chusid ha curato la scenografia del film Unico Testimone, con John Travolta, Steve Buscemi e Vince Vaughn; Il Patriota di Roland Emmerich, con Mel Gibson e Heath Ledger; Mystery Men con Greg Kinnear, Geoffrey Rush e Ben Stiller; Blade con Wesley Snipes e KrisKristofferson; Anaconda con Jennifer Lopez, Ice Cube, Jon Voight e Eric Stoltz; e Last Man Standing con Bruce Willis, Bruce Dern e Christopher Walken.
Chusid ha anche lavorato alla scenografia di The Thirteenth Floor e ha collaborato a film quali Se7en, Junior, Wyatt Earp e Son in Law.
Chusid è anche lo scenografo del pilot della AMC Turn per il regista Rupert Wyatt. Ambientato nell’estate del 1778, narra la storia del contadino newyorkese Abe Woodhull, che si unisce a degli amici di infanzia per formare il Culper Ring, uno speciale gruppo di spie che avrà un grande ruolo nella guerra d’indipendenza d’America.
Al momento Chusid sta lavorando al film Geostorm, per la Paramount – Skydance Productions, regia di Dean Devlin.
ELLIOT GREENBERG (Montaggio) ha lavorato al montaggio di film quali Chronicle,Devil, Patto di sangue, Quarantena e The Poughkeepsie Tapes.
Greenberg ha iniziato la sua carriera lavorando come apprendista al film di Wes Craven Cursed ed è stato assistente al montaggio al film di Craven Red Eye.
Ha lavorato per due anni come assistente al montaggio su vari progetti, quali Clerks II, per il quale è stato assistente al montaggio presso la compagnia di Kevin Smith, View Askew.
Il suo primo lavoro su un lungometraggio è stato per il film Extreme Movie.
ALEX HEFFES (Musiche) è diventato noto per le sue colonne sonore scritte per i film di Kevin Macdonald vincitori di Oscar L’ultimo re di Scozia, Un giorno a settembre e La morte sospesa che ha vinto il premio BAFTA.
La sua produzione comprende colonne sonore di altri film famosi quali Il Rito di Mikael Håfström, con Anthony Hopkins, State of Play con Russell Crowe e Ben Affleck, il film drammatico sulla seconda guerra mondiale di Peter Webber Emperor, con Tommy Lee Jones, e l’adattamento cinematografico della Weinstein Co della storia della vita di Nelson Mandela Mandela: The Long Walk to Freedom, con Idris Elba e Naomie Harris.
Dopo la laurea ad Oxford con il massimo dei voti, Alex ha lavorato prima come scrittore e arrangiatore su diversi progetti, da band musicali a musica sinfonica per orchestra, con artisti quali Elton John e i membri dei Blur.
La vastità delle sue produzioni e la sua versatilità gli hanno permesso di lavorare su una varietà di progetti quali la commedia The Parole Officer di Steve Coogan, il thriller di fantasia Cappuccetto rosso sangue di Catherine Hardwicke e documentari vincitori di Oscar.
Ha collaborato con il regista Tim Burton al suo adattamento cinematografico di Sweeney Todd, con Johnny Depp e Helena Bonham Carter. Alex è stato nominato a numerosi premi. La sua colonna sonora per il film drammatico di HBO Tsunami: The Aftermath è stata nominata al premio BAFTA.
Nel 2011 è stato premiato come scoperta dell’anno dal World Soundtrack Academy e nel 2012 ha ricevuto il premio per la migliore colonna sonora dell’anno all’ Ivor Novello Awards a Londra.
LIZZ WOLF (Costumi) ha lavorato su più di 30 film che abbracciano una varietà di periodi storici, generi e stili. La sua ampia conoscenza della storia del costume e la sua attenzione ai dettagli l’hanno resa una costumista estremamente creativa.
Riesce ad affrontare le sfide di qualsiasi progetto con acutezza e risolutezza. Ha avuto il privilegio di lavorare con registi affermati quali Tony Scott, Steven Soderbergh e Brian De Palma, in diverse produzioni internazionali. Ha lavorato con Sylvester Stallone al film Rambo, I Mercenari e I Mercanari 2.
Ha lavorato come assistente ai costumi per i film Dreamgirls, Traffic, Armageddon, The Black Dahlia, The Lodger, Rules of Attraction e Spy Game, e come costumista per il film A Single Man, Quel treno per Yuma, Alexander, Dodgeball e I pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna.
La sua formazione ha avuto un forte impatto sul suo stile di designer. Sua madre, artista e interior designer, ha permesso a Wolf di coltivare sin da bambina il suo interesse per l’arte.
Suo padre, un venditore di tessuti, le permetteva di giocare con una grande vartietà di tessuti per realizzare i suoi primi modelli. Tra questi c’era una collezione di abitini chic per Barbie, Ken e per lei stessa, tutti abbinati.
Già era visibile il carattere creativo ed instancabile di Wolf. Ha studiato moda e costume al Otis College of Art and Design e all’American College a London.
A Londra è rimasta colpita dal mondo della musica che ancora oggi influenza il suo lavoro. In aggiunta al suo lavoro nell’ambito cinematografico, Wolf ha ottenuto successo di critica anche per i costumi che ha disegnato per il musical degli anni ’60 Baby It’s You (Universal Music Group, Warner Bros. Theater Ventures), messo in scena al Pasadena Playhouse e che sta per essere rappresentato a Broadway.