PRIMO REGGIANI e’ Alessandro studente di medicina che spera di conquistare gli altri con la sua innata simpatia, convinto che prima di ogni cosa debba divertirsi….
26 settembre “Universitari … Molto più che amici” di Federico Moccia con Simone Riccioni,Primo Reggiani,Enrico Silvestrin,Nadir Caselli,Brice Martinet,Sara Cardinaletti,Maria Chiara Centorami,Paola Minaccioni,Barbara De Rossi,Maurizio Mattioli,Amanda Sandrelli,Luis Molteni
PRIMO REGGIANI è Alessandro
Cosa hanno in comune le donne famose dello spettacolo? “Voglio un uomo che mi faccia ridere”, hanno dichiarato tutte. Questa è la carta vincente che si gioca Alessandro, il suo lasciapassare verso l’universo femminile! Lui ha cominciato a far ridere nel filmino del battesimo, quando ha tirato la barba al prete facendolo scivolare. Ha continuato al matrimonio della zia, alle media, alla maturità, con la sua prima ragazza sul pattino. Siciliano, 23 anni, estroverso, battuta sempre pronta, si sente un comico nato. Peccato che sia nato anche in una famiglia di illustri cardiochirurghi, che hanno predestinato per lui un futuro nel campo della medicina.
E a Medicina si iscrive, il nostro, rassegnato a curare il cuore con il bisturi e non con le risate.
Ma è difficile per il Fiorello dei poveri, come lo chiamano gli amici, rinunciare al suo irresistibile impulso “artistico”, amplificato dalle canne di cui è un fiero consumatore. “Potresti usare Erbetta come nome d’arte”, lo sfotte qualcuno. Alessandro non si scoraggia e sfoggia tutte le sue conoscenze scientifiche sulle qualità terapeutiche della marijuana. E diciamo che le sue conoscenze non vanno molto oltre. Perché se per fare il comico ci vuole talento, per fare il medico ci vuole almeno un pizzico di inclinazione. Alessandro è proprio negato: appena vede il sangue sviene. Un vero ipocondriaco che se alla teoria è sopravvissuto, con la pratica rimarrà stecchito. Perciò gli esami, invece che farli, li compra, sperperando i soldi di famiglia e ingegnandosi per trovarne dei nuovi, mentre insegue i suoi spettacolini in locali fuori mano. E non ha il coraggio di svelare al padre che lui, in ospedale, più della parte del malato non può fare.
Alessandro si butta in mille avventure, incoscientemente, e spesso sono gli altri a farsi male. Eterno bambino, è convinto che prima di ogni cosa debba divertirsi. Il tempo per essere seri e maturi arriverà, purtroppo. Per questo intraprende relazioni con donne più grandi e possibilmente sposate, che possano aiutarlo semmai a realizzare il suo sogno, ma che non devono pretendere niente da lui.
Proprio con la sua leggerezza rischia di danneggiare pesantemente gli amici che lo circondano. E un moto di coscienza lo spingerà a rimediare in modo spettacolare. Ma quanto può durare lo spettacolo? Quando avrà il coraggio di spiegare al padre come stanno le cose seriamente? Seriamente è una parola che non esiste nel vocabolario di Alessandro. Ce lo avrà mai questo coraggio?
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