29 agosto “Una canzone per Marion” – note di regia

29 agosto “Una canzone per Marion” di Paul Andrew Williams
con Vanessa Redgrave, Terence Stamp, Gemma Arterton

 

NOTE DI REGIA “Una canzone per Marion è un progetto al quale sono molto legato affettivamente e forse è la più personale tra le sceneggiature che ho scritto. Non soltanto perché i personaggi siano tutti riconducibili a me ma perché ho cercato di fare in modo che ciascuno di noi potesse riconoscersi in alcuni elementi del film. Mai come questa volta, fin dall’inizio, ho cercato di infondere in questa storia la verità e nei personaggi la complessità della natura umana. Mi sono chiesto spesso cosa potrebbe spingere un uomo vecchio e ostinato ad uscire dal guscio e ad aprirsi. Un padre e un nonno scontroso e irritabile dal quale è difficile tirar fuori un’emozione qualsiasi. Cosa rende infelice una certa generazione che finisce col rendere infelici anche tutti gli altri? Cosa significa tenersi tutto dentro, non darsi la possibilità di vedere il lato positivo della vita? Volevo capire cosa è in grado di incrinare questa inclinazione facendo riemergere le emozioni. In parte il film fa riferimento al rapporto tra mio nonno e mia nonna, all’amore e al senso del dovere che la loro generazione esprimeva e a come la classe media composta da persone “normali” si relazionasse con i sentimenti, la solitudine e la perdita. A come, qualche volta, riuscisse alla fine a liberarsi di tutto con un sorriso. Mio nonno amava mia nonna. Direi anzi che lei rappresentasse l’unica cosa che avesse avuto un’influenza positiva sulla sua vita. Avrebbe fatto di tutto per lei, e lei per lui. Lei accettava tutti i lamenti e l’amarezza del marito perché vedeva l’uomo buono che si nascondeva dietro quella scorza ruvida. Lui si prendeva cura di lei, era lì per lei, la faceva ridere e ogni tanto dimostrava anche un po’ di romanticismo. Quando mia nonna si è ammalata di cancro, lui l’ha curata, le è stato accanto, l’ha sostenuta in tutti i modi possibili. Alla fine quando è morta, mio nonno ha sofferto molto e, per la prima volta nella sua vita, ha pianto a lungo. Per me è stato molto formativo vedere come mio nonno si sia preso cura di mia nonna, i sacrifici che ha fatto, e l’effetto devastante che può avere perdere qualcuno con cui hai condiviso ogni notte per cinquant’anni. E come la paura di ammettere le proprie fragilità e i propri bisogni possa distruggere una persona e tutti coloro che le stanno attorno.”

Paul Andrew Williams

 

SINOSSI Arthur (Terence Stamp) è uno scontroso pensionato che non si spiega come sua moglie Marion (Vanessa Redgrave) possa rendersi ridicola cantando stupide canzoni nel coro amatoriale del quartiere. Attraverso la passione di Marion, Arthur conosce Elizabeth (Gemma Artenton), la direttrice del coro, che vede in lui qualcosa di speciale, nonostante il suo carattere burbero. Elizabeth e la musica aiuteranno Arthur a rendersi conto che nella vita non è mai troppo tardi per cambiare. Nonostante i suoi settant’anni, Arthur inizia a dar sfogo liberamente ai suoi sentimenti, cercando di trovare un modo per riavvicinarsi a suo figlio James (Christopher Eccleston).

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