Breaking Dawn – Parte I TUTTO MA PROPRIO TUTTO SUL FILM
UN CAST DI PERSONAGGI IN CONTINUA CRESCITA
The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, riprende il cast completo dei capitoli precedenti ed introduce cinque nuovi vampiri che fanno parte del Clan dei Denali.
Ritornano gli amatissimi e ormai famosissimi attori che vestono i panni di Bella, Edward e Jacob, ritornano i Cullen, i Lupi, gli Umani e i Volturi. I personaggi interpretati da Julia Jones e Booboo Stewart in questo capitolo acquistano una maggiore visibilità, in quanto Leah e Seth Clearwater si uniscono al nuovo branco di lupi creato da Jacob.
Al cast si aggiungono MyAnna Buring nel ruolo di Tanya Denali, seguita da Casey LaBow nei panni di Kate Denali e Maggie Grace, alla quale è stato affidato il ruolo di Irina Denali, nonché Christian Camargo e Mia Maestro nei rispettivi ruoli di Eleazar e Carmen Denali. In The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, appariranno, inoltre, numerosi Clan provenienti da ogni parte del mondo.
Bella, Edward e Jacob: Il triangolo cambia forma
In un primo momento, il regista Bill Condon era intimidito dal fatto di dover dirigere un gruppo di attori così unito e preparato. “Indubbiamente, all’inizio ne sapevano più di me. C’è sempre un periodo in cui ci si confronta e ci si misura con il regista, capita in tutte le produzioni, ma forse era ancora più probabile che capitasse proprio in questo film. Ma l’ho apprezzato molto, specialmente la loro generosità e la loro apertura che hanno dimostrato nei miei confronti sin dall’inizio. Erano consapevoli che fosse la fine di tutto e sapevano perfettamente che ci sarebbero state delle sfide speciali e si vedeva che volevano a tutti i costi crescere ed essere sicuri di fare le cose nel modo giusto”, commenta Condon.
“Nella Parte 1, il fulcro del viaggio di Edward è che ha rivolto contro se stesso il disprezzo provato nei confronti delle sue passioni, dei suoi istinti e delle sue paure per ciò che riguarda il futuro di Bella. Nel corso dei due capitoli finali, riesce però a perdonare se stesso per le cose che lo hanno tormentato in passato, permettendo infine a se stesso di abbracciare Bella considerandola uguale a lui. E questo è liberatorio per chiunque sappia cosa significhi vivere un matrimonio: devi semplicemente aver fiducia e non cercare di controllare ogni cosa. Quando riesci a lasciarti andare, allora sei sollevato. Edward compie davvero un percorso meraviglioso in Breaking Dawn, perché permette alla parte migliore di se stesso di emergere quando tratta Bella da pari”.
Anche Jacob raggiunge la maturità. “Questa è la storia di un personaggio che diventa un uomo”, afferma Condon. “Non vuole più essere vittima della sofferenza e fugge così da Bella e dal triangolo d’amore. Jacob affermerà anche la sua posizione nel mondo anche in relazione al suo branco. È assalito da pesanti pressioni, ma decide di ascoltare soltanto se stesso e di difendere i Cullen abbandonando il suo branco. Il ritrovarsi da solo è per lui come un rito di passaggio. Taylor ha girato alcune scene tra le più emozionanti del film e credo che abbia fatto un ottimo lavoro. Lo abbiamo scoperto essere anche un ottimo comico, e questa sua qualità verrà fuori nella Parte 2. È un’esperienza incredibile lavorare con lui, è sempre così entusiasta ed è divertente da morire”.
Anche il personaggio di Bella cresce nel corso del film e vede cambiare il suo rapporto con Edward. “Il patto tra i due è sempre stato questo: fino a che resterà un’umana, Bella vuole avere l’opportunità di vivere quante più esperienze e situazioni possibili da umana. Desidera avere l’esperienza completa della prima notte di nozze prima di diventare un vampiro. È un desiderio assolutamente umano ed è sicura che Edward riuscirà a non farle del male. Per questo è intenzionata a provarci e, infatti si rivelerà un’esperienza davvero positiva per entrambi”, sorride la Stewart.
Durante la gravidanza inaspettata, Edward deve far fronte alle scelte di Bella. “Bella sale su un otto volante e lo porta con sé e Edward deve imparare a convivere con il fatto che sia lei a guidare la giostra”, racconta Pattinson. “Dovrà imparare ad amare Bella in tutto e per tutto, perché spesso dimentica che non deve decidere al suo posto. Fino a questo punto della storia non è stato in grado di stabilire un contatto con la nascitura. Quando il feto crescerà di più, iniziando ad avere dei pensieri propri, Edward riesce finalmente a sentirli, il che rappresenta un enorme sollievo, perché finora la creatura non era stata altro che una macchia oscura nel ventre di Bella che la stava uccidendo. Riuscire a sentire i pensieri della creatura è senz’altro un momento importante per lui”.
Condon commenta così il momento del parto: “Rob era lì a combattere per la vita di Bella, mentre Taylor piangeva la sua morte e penso che questi momenti sono così veri, perché entrambi gli attori vivevano realmente quella situazione. Sia Rob che Taylor, che si preoccupano non solo di Bella, ma anche di Kristen, erano visibilmente turbati durante le riprese di quella scena. C’era qualcosa che stava accadendo nel corso delle riprese e riuscivi a sentirne l’intensità, che non smetteva di esserci neanche nelle pause tra una ripresa e l’altra”.
I Cullen: un clan di vampiri in crisi
Peter Facinelli (Carlisle), Elizabeth Reaser (Esme), Nikki Reed (Rosalie), Kellan Lutz (Emmett), Jackson Rathbone (Jasper) e Ashley Greene (Alice), ritornano ad interpretare i membri del Clan dei Cullen, la famiglia di Edward.
Il film inizia mostrando Alice occupata nell’organizzazione del matrimonio, coinvolgendo l’intera famiglia, specialmente entrambe le mamme degli sposi. Gli attori che hanno interpretato i Cullen, hanno lavorato con un coreografo per mettere in scena un momento di danza durante il ricevimento. “Ogni volta che capitiamo nel bel mezzo di un matrimonio, si riesce a sentire il romanticismo nell’aria. Alice e Jasper fanno parte di tutta questa danza ed è tutto talmente romantico, da trasformarci tutti nuovamente in bambini”, commenta la Greene.
“Jasper e Alice hanno quel tipo di rapporto in cui a lui non necessariamente piace sempre quello che piace a lei, eppure lui è sempre pronto a sostenerla in tutto e per tutto”, rivela Rathbone. “Vuole organizzare un matrimonio da sballo? L’aiuterà ad organizzare il suo matrimonio da sballo. Questo è il lato adorabile di Jasper che mi piace davvero mostrare, quanto si senta veramente vicino alle persone che ama. Jasper è un ragazzo estremamente sincero e fedele e combatterebbe fino alla morte al fianco dei Cullen per salvare anche soltanto uno di loro. All’inizio, Jasper assume un atteggiamento distaccato nei confronti dei preparativi, ma comincia a prenderci gusto quando, insieme ad Emmett e Edward organizzano una piccola festa di addio al celibato. Jasper allora esce un po’ dal suo guscio e mi è piaciuto molto poter mostrare questo suo atteggiamento”.
Lo sposo è nervoso il giorno prima delle nozze. “Carlisle deve fare ad Edward un discorso da uomo a uomo”, racconta divertito Facinelli. “È uno strano discorso, perché non riguarda semplicemente il sesso, ma è un discorso sul sesso fatto dai vampiri. È il discorso sul sesso, con la clausola “guarda-che-potresti-anche-ucciderla”, il che rende il tutto ancora più imbarazzante. Non credo che Carlisle abbia mai pensato di dover fare questo tipo di discorsi, perché i vampiri non hanno bisogno di fare certi discorsi a nessuno e invece adesso si trova a doverlo fare ad Edward”.
Anche Rosalie dà una mano con i preparativi. “Rosalie desidera partecipare attivamente all’organizzazione”, dice la Reed. “Ha ancora quell’atteggiamento tipico di Rosalie, ma fa uno sforzo consapevole, affinché possa sentirsi coinvolta nel processo di aggregazione”.
Le reazioni sono varie alla notizia della gravidanza inaspettata di Bella. “Rosalie davvero prende a cuore la causa di Bella e la difende con forza, perché lei stessa non ha avuto la fortuna di avere un bambino”, spiega Godfrey. “Alice, che prova una forte amicizia per Bella, cerca di farla ritornare sui suoi passi. Carlisle, ovviamente, cerca di risolvere i problemi e Edward è distrutto perché si sente di averla in qualche modo uccisa. Bella, invece, che si trova al centro della questione, dice ‘No, posso farcela. Posso portare a termine la gravidanza, e voialtri alla fine potete salvarmi’ Così la famiglia è divisa”.
“Alice non riesce purtroppo a vedere nel futuro della bambina, anzi, non riesce nemmeno a vedere se ciò che Bella ha in grembo è un essere umano. La sua gravidanza diventa l‘argomento di accese discussioni tra i membri della famiglia Cullen. Jasper sosterrà la decisione di sua moglie, qualsiasi cosa accada. Questa creatura influisce su tutti i personaggi di Twilight, specialmente su Jacob e il branco di lupi”, spiega Rathbone.
Jacob non permetterà a nessuno di nuocere in alcun modo a Bella e finisce per sorvegliare casa nostra. È il nostro cane da guardia”, dice la Reed divertita. “In questo film, io e Jacob sviluppiamo un rapporto molto vivace. Taylor è una persona molto affascinante per via dei suoi occhi, che sono davvero espressivi, intensi e profondi. Taylor ed io abbiamo girato delle scene davvero intense, che ritraggono momenti forti negli sviluppi delle tematiche trattate nel film, che parlano dei nostri sentimenti nei confronti della creatura non ancora nata, del nostro rapporto, dell’amore”. “È doloroso”, ammette Rathbone. “Tutti stanno cercando di proteggere Bella, ma in realtà l’unica cosa alla quale pensano, è come riuscire a procurarsi del cibo. I lupi sono là fuori, sempre più forti e ogni giorno che passa, i Cullen si indeboliscono e i loro poteri si affievoliscono. È un duro colpo per i Cullen”.
“Non c’è modo di procurarsi del sangue di animali e poi c’è tutto quel sangue umano in casa. Eppure, se c’è una cosa che Carlisle ha imparato negli anni, è che si riesce a resistere alla tentazione del sangue umano soltanto standone alla larga”, dice la Meyer. “Jacob, comunque riesce a distrarre il branco e Carlisle, Esme ed Emmett riescono a procurarsi ciò di cui hanno bisogno”. Bella entra in travaglio mentre loro sono lontani da casa. “Come spesso accade a tutti i medici, quando sta per nascere un bambino, me sto beatamente a giocare a golf e sono irraggiungibile. Edward deve improvvisare e non è proprio una passeggiata, visto che ha a che fare con un baby-vampiro”, afferma divertito Facinelli.
I Lupi: il branco si divide
A vestire nuovamente i panni dei personaggi che fanno parte del branco di lupi, già apparsi in The twilight Saga: New Moon e in The twilight Saga: Eclipse, saranno gli attori nativi americani: Chaske Spencer (maschio alfa Sam Uley), Alex Meraz (Paul Lahote), Kiowa Gordon (Embry Call), Bronson Pelletier (Jared Cameron) ed infine Tyson Houseman (Quil Ateara). Tinsel Korey appare ancora una volta nel ruolo di Emily, la fidanzata di Sam Uley.
I gemelli Leah e Seth Clearwater, personaggi interpretati rispettivamente da Julia Jones e Booboo Stewart, già apparsi in The Twilight Saga: Eclipse, acquistano una maggiore importanza, in quanto si uniscono al nuovo branco creato da Jacob.
Tornano altri personaggi membri della Nazione Indiana dei Quileute, quali Billy Black, il padre di Jacob, interpretato da Gil Birmingham e Alex Rice, che torna a vestire i panni della madre di Leah e Seth (Sue Clearwater). Entrambi saranno impegnati nel triangolo amoroso che vedrà coinvolto anche il padre di Bella.
Nuovi personaggi dei Quileute saranno presentati in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1. Braydon Jimmie (Collin Littlesea), Swo-wo MDF Gabriel (Brady Fuller) e la piccola attrice di quattro anni Sienna Joseph nel ruolo di Claire Young e infine Tanaya Beatty vestirà i panni di Rebecca Black, sorella di Jacob, invaghitasi di Paul Lahote.
Il compito dei licantropi è quello di proteggere gli umani dai vampiri, ma all’inizio di questo film, né il clan dei Cullen, né la futura vampira Bella, sono visti come una minaccia. “Il branco ha accettato di stabilire una tregua. L’aver combattuto al fianco dei Cullen in Eclipse, ha fatto cambiare il loro punto di vista. Sebbene rappresentino ancora il nemico, non è poi così male averli come nemici. Bella ha chiaramente fatto la sua scelta entrando a far parte dei Cullen, ma siccome non è stata costretta a diventare un vampiro, Sam ha semplicemente chiuso un occhio. Jacob, ovviamente, non la vede così. Il fatto che Bella diventerà un vampiro, rappresenta per lui un danno maggiore rispetto al fatto che lei dovrà morire”, spiega la Meyer.
“Anche se Sam Uley è il maschio alfa, non avrebbe dovuto esserlo; da legittimo erede, in realtà al suo posto avrebbe dovuto trovarsi Jacob”, spiega Spencer. “Alla fine Jacob è portato a prendere in mano le redini. Non vedo l’ora che ciò accada, perché allora riusciremo a vedere le tribolazioni e le preoccupazioni di Sam sotto una luce diversa. Sam è il maschio alfa, ma non ha mai voluto esserlo e sta soltanto facendo ciò che il suo ruolo gli impone di fare. Sam è un uomo come tanti. Laddove si presenta una situazione di pericolo, di solito è la persona che non vuole assumersi nessun tipo di responsabilità ad emergere dal gruppo assumendosela pienamente. Mi piace esplorare questa caratteristica del personaggio, l’eroe titubante, come il personaggio di John McClane in Die hard – vivere o morire”.
Al ritorno dalla luna di miele, Bella è ancora umana, ma è incinta e a quel punto le tensioni all’interno del branco lo porteranno alla scissione. “I licantropi hanno paura che la nascitura sia un mostro a causa della natura diversa rispetto a Bella ed Edward”, spiega Gordon. “Sono sbigottito, mi chiedo perché questa ragazza si stia facendo questo. Allora, davvero ritiene che la vita sia scontata? Dobbiamo trovare una soluzione e Sam propone di saltarle immediatamente alla giugulare. Jacob non è affatto d’accordo, perché Bella rappresenta l’amore della sua vita, così si mette contro Sam”.
Quando Jacob lascia il branco, Seth e Leah lo seguono. “Leah emerge come un personaggio davvero interessante e sensibile”, commenta Condon. “Non ha nessun tipo di propensione verso Jacob, ma si sente legato a lui per il loro comune senso di perdita e per sentirsi esclusi dalle persone che vivono una vita di coppia. Per adesso, almeno, entrambi hanno perso in amore e i due attori, Julia Jones e Taylor Lautner, sono riusciti a rendere chiaramente tutto questo. È stato uno spasso lavorare con Julia. Trovo che sia un’attrice eccezionale”.
La telepatia tra i lupi funziona soltanto tra i membri dello stesso branco. Leah riesce, quindi a sentire soltanto Jacob e Seth. “Leah si unisce a loro, non perché provi un particolare desiderio di proteggere i Cullen, ma per trovarsi in un branco diverso da quello di Sam”, aggiunge la Meyer. “il suo ex fidanzato, non essendo più in grado di leggerle nel pensiero, le appare ora come un essere adorabile e si unisce a Jacob, quindi per puro egoismo”.
“Seth è completamente il contrario di Leah in tutti i sensi. È sempre felice, saltellante”, dice divertito Jones. “Seth adora i Cullen e tutto è sempre stato perfetto nel suo mondo, il che appare alquanto straordinario date le circostanze. Leah ha un istinto materno molto forte, ma non lo esprime, sicché penso che una buona parte sia stato trasferito a Seth e forse un po’ anche a Jacob”.
La situazione mette a dura prova la fratellanza, tuttavia, Paul, Embry, Jared e Quilt restano nel branco di Sam. “Paul sostiene Sam e insieme vogliono distruggere i Cullen”, dice Meraz “In tutto questo c’è una dinamica folle. C’è una scena, nella quale io cerco di parlare con Jacob e lui, invece, si prende gioco di noi, tradisce il branco e questo mi ferisce. Se hai un fratello di cui ti fidi ciecamente e questo ti tradisce, non è una cosa da poco. Specialmente dopo aver condiviso l’esperienza della trasformazione in un lupo allo stesso momento, tutta la mitologia sottostante; è semplicemente qualcosa che va al di là del legame di sangue, è la nostra cultura”.
“La creatura sconosciuta si sviluppa rapidamente, è molto forte e probabilmente ucciderà sua madre. I Cullen la proteggeranno qualsiasi cosa essa sia, tuttavia, si tratta di un serio pericolo”, commenta la Meyer. “Così i lupi ritornano sui propri passi, poiché un conto è lasciare che Bella diventi una di loro, un altro è permettere che creino qualcosa che sia al di là della loro comprensione. A questo punto cercheranno ad ogni costo di far rispettare il patto e uccidere quindi la bambina, scatenando subito una guerra”.
“Il patto è stato infranto – una donna è stata uccisa, per questo i Cullen la pagheranno”, aggiunge Houseman. “Lupi che combattono lupi che combattono vampiri, e tutto, per una creatura appena nata. Jacob, il quale pensa che Bella sia morta, è intenzionato ad uccidere la neonata, ma proprio quando sta per farlo, decide invece di avere il suo imprinting con lei”.
La Jones aggiunge, “Il branco sta attaccando i Cullen, i quali combattono aiutati da me e da Seth, quando Jacob esce di casa annunciando che è tutto finito. La legge suprema dei licantropi recita l’assoluto divieto per un lupo di causare del male a qualsiasi altro essere abbia avuto un imprinting con uno di loro”.
Lo scontro termina in modo improvviso. “Questo fatto, fa cambiare ogni cosa, poiché avendo subìto l’imprinting, la bambina è protetta da Jacob e non può più essere toccata”, aggiunge la Meyer.
“Alla fine Jacob trova la sua metà”, conferma Meraz. “Non ha mai avuto il suo imprinting con Bella e questo gli aveva provocato non poca sofferenza, perché sapeva di amarla. Ma adesso sembra chiaro il perché di tanto amore: Bella gli avrebbe dato qualcosa di cui lui aveva bisogno, il vero amore, nelle vesti di sua figlia Renesmee”.
Jacob non si aspettava di avere il suo imprinting con una creatura così giovane. “Gli altri lupi hanno sempre incontrato le loro protette quando queste erano già adulte. Per tutti loro, l’incontro con la protetta si è trasformato in un rapporto romantico, perché si sono trovati di fronte a una persona completamente devota all’altro, in grado di capire in modo istintivo i bisogni dell’altro”, commenta la Meyer.
Gli Umani
Billy Burke riprende il suo ruolo ormai consolidato di Charlie Swan, padre di Bella, nonché capo della polizia di Forks. Sarah Clarke, già apparsa in Twilight e The twilight Saga: Eclipse, torna come Renée Dwyer per condividere insieme a sua figlia Bella, la gioia per il suo matrimonio, mentre Ty Olsson (L’alba del pianeta delle scimmie) veste i panni di suo marito Phil Dwyer.
Al padre della sposa non fa tanto impazzire l’idea che la sua ancor giovane figlia si sposi. “Charlie è giunto ad una quieta rassegnazione”, commenta Burke. “Sicuramente non mette il matrimonio di Bella tra le prime cose che avrebbe il piacere gli capitassero nella vita, tuttavia, si rende conto che sua figlia è ormai grande abbastanza per decidere da sola, cosa che infatti sta facendo. Sta seguendo il suo cuore e, come padre, deve rispettare la sua scelta”.
“Il rispetto reciproco tra Bella e Charlie è cresciuto nel corso della saga. Quando incontrai Kristen per la prima volta, il nostro rapporto era pari a quello dei personaggi nel primo film. Man mano che io e Kristen imparavamo a conoscerci, è cresciuto sempre di più anche il rapporto tra Charlie e Bella”, aggiunge Burke.
Con sua enorme sorpresa, il possibile inizio di una storia d’amore si concretizza al matrimonio. “ Questo può venir fuori o meno nel film, ma la mia storia racconta di come due anime sole tendono a trovarsi”, dice Burke. “Quando Sue perde suo marito, il suo cuore rimasto solo si apre al mondo e quello di Charlie lo era già da tempo. Credo che l’universo trovi sempre il modo per fare incontrare questo genere di persone”.
Charlie non si fermerà davanti alla competizione con il suo miglior amico per guadagnarsi l’affetto di Sue. “Proprio come è successo a Edward e Bella, non puoi fermare il cuore e a volte qualcuno si può anche arrabbiare. Non conosco nessuno che abbia mai permesso a qualcun altro di sbarrargli la strada che lo conduce verso la persona amata”, afferma Burke.
Per Charlie, l’arrivo in città per il matrimonio della figlia della sua ex moglie è un evento dal sapore agrodolce. “Incontrandola dopo un’assenza, così prolungata, Charlie pensa a come avrebbe potuto agire in modo diverso in passato. È ancora talmente innamorato di lei, che non glielo rivelerebbe per nessuna ragione. C’è un po’ di amarezza in entrambi, ma credo che ci sia comunque una buona intesa tra loro. Entrambi riconoscono che non esiste nessuna magia al mondo che possa farli tornare insieme, ma poterla rivedere gli fa senz’altro piacere, come l’effetto di una boccata d’aria fresca. Conosco ormai da anni Sarah Clarke, che recita la parte di Renée, ed è davvero adorabile. È una mente brillante e trasferisce questa sua caratteristica al personaggio di Renée che si contrappone al personaggio di Charlie”, commenta Burke.
Renée combatte contro le sue insicurezze, preparandosi al matrimonio. “Noto in lei un leggero complesso di inferiorità”, rivela la Clarke. “Ha avuto modo di osservare il tipo di vita che andrà a condurre Bella e credo di scorgere in lei un sentimento di meraviglia, quasi come a dire ‘però… Bella ha superato proprio ogni mia aspettativa”. I Cullen sono una famiglia così elegante e, anche se un po’ strani, sono comunque belli e talentuosi. Quando Renée entra in casa loro e osserva quello che hanno preparato per il matrimonio e quanto si siano presi cura di Bella, rimane letteralmente senza parole. Può darsi che sia anche leggermente invidiosa, ma tutto sommato è veramente orgogliosa di Bella e di ciò che diventerà”.
Anche gli amici del liceo di Forks di Edward e Bella saranno presenti tra gli invitati alle nozze: la candidata all’Oscar® Anna Kendrick (Tra le nuvole) nel ruolo di Jessica Stanley, Michael Welch nei panni di Mike Newton, mentre Christian Serratos e Justin Chon saranno rispettivamente Angela Weber e Eric Yorkie. Il padre di Angela, il reverendo Weber, interpretato da Angelo Renai, celebrerà il matrimonio.
“In questo film, una parte importante della crescita dei protagonisti consiste proprio nel dire addio ad un vecchio gruppo di amici del liceo. È stato divertente ritrovare questi attori alla fine della nostra tabella di marcia, quando abbiamo girato le scene del matrimonio. Non li avevo mai visti prima, ma sono davvero incredibilmente spiritosi”, commenta Condon
I Volturi: In attesa dietro le quinte
Malgrado la loro breve apparizione, la minaccia oscura dei Volturi, un venerabile clan di vampiri immortali che legifera sul mondo dei vampiri, è percepita costantemente per tutta la Parte 1. Dopo la loro ultima apparizione in The Twilight Saga: New Moon, Michael Sheen, Jamie Campbell Bower e Christopher Heyerdahl ritornano nella serie come i leggendari leader dei Volturi: Aro, Caius e Marcus. Charlie Bewley e Daniel Cudmore ritornano anch’essi sullo schermo come le guardie dei Volturi.
Alla fine di The Twilight Saga: Eclipse, dove si consuma la battaglia che vede alleati i licantropi e i Cullen contro i NeoNati, Jane, Alec, Demetri e Felix lasciano il Nordovest del Pacifico con la promessa che Bella sarà presto trasformata in un vampiro. The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1 si apre con l’invito di matrimonio che viene consegnato ad Aro. Questo fatto gli preannuncia che la trasformazione di Bella è imminente. Tuttavia, Aro è interessato a molto più, indipendentemente dalla natura umana o vampira di Bella”.
“Carlisle, il capostipite dei Cullen, ha vissuto con noi per un lunghissimo periodo. Siamo sempre stati attratti dalla mancanza di interesse dei Cullen a vivere una vita secondo la naturale inclinazione dei vampiri di nutrirsi di sangue umano”, dice Campbell Bower. “Ci hanno lasciati senza parole. Vediamo i Volturi ricevere l’invito all’inizio del film e insieme riflettiamo se partecipare meno alle nozze, per poi decidere di non andare. Poi li vediamo ancora, proprio alla fine del film, quando una messaggera ci porta un biglietto in cui si annuncia l’arrivo di un nuovo membro nella famiglia dei Cullen. Se si tratta della neonata Renesmee o di Bella che ha appena subito la trasformazione, questo è lasciato alla libera interpretazione”.
Due giovani attrici emergenti faranno la loro apparizione al castello dei Volturi: la modella russa Olga Fonda (Vi presento i nostri, Real Steel – cuori d’acciaio) nel ruolo di Valentina, che consegnerà l’invito di nozze e Ali Faulkner nel ruolo di Bianca, che annuncerà l’arrivo di un nuovo membro nel clan di Carlisle, dando così al pubblico la possibilità di capire le vere intenzioni di Aro: ora i Cullen hanno qualcosa che lui vuole prendersi.
Dakota Fanning e Cameron Bright, che hanno vestito i panni dei potenti gemelli vampiri Jane e Alec, non saranno presenti in questo capitolo, ma torneranno più vendicativi che mai in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, quando, in massa, i Volturi si precipiteranno verso il Nordovest del Pacifico.
Il Clan dei Denali: I cugini vegetariani
All’inizio del film, saranno introdotti i cugini vampiri dei Cullen provenienti dall’Alaska e incontreranno Bella per la prima volta alle sue nozze. MyAnna Buring, Casey LaBow e Maggie Grace impersoneranno le tre sorelle bionde di origine russa Tanya, Kate e Irina Denali, mentre Christian Camargo e Mia Maestro interpreteranno i gemelli di origine spagnola Eleazar e Carmen.
“Tanya è arrivata ad essere vegetariana seguendo un proprio percorso, così, quando incontra Carlisle, condividono un sentimento di compassione verso gli umani, totalmente assente negli altri vampiri.”, spiega la Meyer. “Carmen e Eleazar si unirono al Clan dei Denali, in quanto erano alla ricerca di una vita più gentile e più nobile, trovandola nella famiglia di Tanya”.
“Il rapporto tra i Denali e i Cullen perdura da tempo, visto che entrambe le famiglie sono le uniche al mondo ad essere vegetariane”, aggiunge Mia Maestro. “Conosciamo molto bene Edward, perché si era trasferito in Alaska per alcuni mesi dopo aver lasciato Forks. Specialmente Tanya, una delle mie sorelle, ha un rapporto particolare con lui”.
La Buring ammette, “Tanya è stata a lungo invaghita di Edward. Credo che abbia provato un po’ quello che ha provato Jacob per Bella… che Edward fosse veramente destinato ad essere la sua metà. Ma ovviamente si sbagliava. La gente si aspetta che il giorno delle nozze Tanya si comporti male, ma in realtà ha avuto tempo per abituarsi all’idea che Edward abbia trovato in Bella il suo vero amore. La vita di Tanya è stata talmente lunga, da permetterle di essere indulgente, specialmente quando si tratta di vero amore”.
“Tuttavia, questo matrimonio non è assolutamente facile da gestire, sotto tutti i fronti. Malgrado i sentimenti che prova per Edward, Tanya dà il suo sostegno ai Cullen, ma la sorella più giovane, Irina non riesce ad essere altrettanto indulgente”, dice la Buring. “Irina, un tempo, si era innamorata di Laurent, il vampiro ucciso dai licantropi in New Moon. Irina ritiene i Cullen responsabili dell’accaduto. Il resto del clan dei Denali è convinto che non sia stato un errore dei Cullen, tuttavia, Irina ha perso il suo compagno e così, i licantropi presenti alle nozze, non fanno che rendere la situazione ancora più complessa. Irina ha ricevuto ordini di non fare scenate, però quando perdi il tuo compagno, a volte perdi anche la testa”.
“In questo capitolo il pubblico riceverà soltanto un assaggio del Clan dei Denali. Tuttavia, per quanto breve la loro apparizione, riescono comunque a colpire”, aggiunge Condon. “Ovviamente hanno tutti un aspetto meraviglioso, ma più che altro, nel bel mezzo dei festeggiamenti, i Denali reciteranno una loro scena molto forte all’interno della scena generale, che getterà le basi per la storia che si andrà a sviluppare nella Parte 2.
Al Clan dei Denali, si aggiungeranno dozzine di nuovi personaggi dai poteri sovrannaturali giunti al matrimonio da tutto il mondo, compreso l’Egitto, il Brasile, l’Irlanda, la Romania. L’Inghilterra, gli Stati Uniti, l’Italia e la Francia, che continueranno ad essere presenti anche in The Twilight Saga: Breaking Dawn: Parte 2.
LA PRODUZIONE DI THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN – PARTE 1
Pur non discostandosi dalla trama raccontata nel romanzo e nei tre film precedenti, gli addetti ai lavori hanno comunque lasciato il loro segno distintivo nella storia d’amore contemporanea che coinvolge esseri umani e creature fantastiche, includendo in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, diversi flashback, nonché varie scene da incubo. Come in tutti i film della saga di Twilight, anche The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1 è stato girato nei boschi per quell’oscurità e quella pioggia che caratterizzano ormai il film, ma sia il cast che la troupe hanno anche dovuto affrontare anomalie meteorologiche che, durante tutto il periodo delle riprese, hanno perseguitato la produzione nei luoghi più remoti. Inoltre, il cast più numeroso in assoluto di tutta la saga, ha richiesto l’impiego di un esercito di esperti – per il trucco, i capelli e le acconciature, le lenti a contatto, i costumi e le scenografie – per riuscire ad ottenere quei look elaborati descritti nel romanzo, dettagli che non passeranno certamente inosservati ai fan più attenti in attesa del film.
Una storia, due film
Per le riprese, la produzione, ha creato due basi: una situata a Baton Rouge, nella Louisiana, dove sono stati girati la maggior parte degli interni, l’altra situata a Vancouver, nella British Columbia, dove sono stati girati molti esterni che nella storia hanno luogo nel Nordovest del Pacifico. Il progetto richiedeva, inoltre un viaggio di perlustrazione in Brasile, che ha impegnato una terza squadra di produzione, soprannominata The World Unit.
La prima unità, ha registrato da sola 101 giorni di riprese. “Le difficoltà logistiche di questo capitolo sono altissime”, ammette Bannerman. “Le difficoltà logistiche incontrate in entrambi i capitoli finali sono state addirittura più alte, se si conta che c’erano diverse unità distribuite in tre paesi del mondo diversi: la prima unità, la seconda unità, quella per le scene d’azione, quella per gli effetti visivi, quella per gli effetti speciali, quella per le riprese aeree”.
“Sin dall’inizio, l’instancabile Bill Bannerman ha messo a punto un piano di lavorazione per permettere la ripresa di entrambi i film contemporaneamente e un altro in cui ci permetteva di girare nei set e in alcune location della Louisiana, mentre tutti gli esterni, come sempre, sono stati girati nel nordovest del Pacifico”, spiega il produttore Wyck Godfrey. “Tuttavia, questo ci ha messi di fronte ad altre sfide. Quando siamo andati a girare a Vancouver, non avevamo molto lavoro da svolgere al coperto come avremmo voluto, ma è stato importante, perché nel frattempo abbiamo potuto usufruire degli incentivi per il cinema recuperati in Louisiana. È stato un mix di eventi un po’complicato. Per non parlare, poi, della protagonista che doveva dividersi, a volte quotidianamente, tra essere un’umana ed essere un vampiro.”.
Kristen Stewart commenta, “Abbiamo contemplato il progetto come fosse un unico film e, poiché anche il romanzo non è diviso in due parti, tutte le scene presenti nelle due parti sono state girate come se facessero parte di un unico lungo film. Questo ci ha confusi, almeno quanto il fatto di non aver girato in sequenza, soltanto che la confusione è durata a lungo”.
“Certi giorni accadeva letteralmente che girassimo una scena dell’inizio della Parte 1 al mattino, poi si pranzava, e nel pomeriggio magari si riprendeva una delle scene finali della Parte 2. Da diventare matti”, commenta Taylor Launtner. “Tutti i personaggi cambiano moltissimo dalla Parte 1 alla Parte 2. Jacob cambia un sacco e, durante le riprese, è stato davvero faticoso riuscire a focalizzare in che punto preciso del suo viaggio si trovasse il personaggio. Ma per quello c’era Bill Condon ad aiutarci, così come anche Stephenie e il resto del cast. È stata proprio una bella sfida, probabilmente la sfida più grande nella storia di questa produzione”.
“Da un punto di vista creativo, per tutti e due i film, la sfida per Bill e gli attori è stata quella di creare, ciascuno a modo proprio, per tutti i personaggi, delle sfumature diverse all’interno del loro personale viaggio emotivo. Da un punto di vista della produzione, invece, ci si preoccupa piuttosto per il lavoro di postproduzione della Parte 1: bisogna fare in modo che tutti gli elementi per la Parte 1 siano pronti già in aprile per il montaggio del film che uscirà a novembre e che siano pronti almeno il 98% degli elementi della Parte 2”, aggiunge Godfrey.
I produttori hanno messo insieme un team composto da un nucleo di persone talentuose e famose che aiutasse Bill Condon nella realizzazione sul grande schermo della sua idea per i due ultimi capitoli della saga, quali il premio Oscar® direttore della fotografia Guillermo Navarro ASC, lo scenografo Richard Sherman, il costumista Michael Wilkinson e il direttore della seconda unità E. J. Foerster. Nell’arco di un anno, dall’inizio delle riprese all’uscita del film nelle sale, un team numeroso per gli effetti visivi capitanati dal premio Oscar® per gli effetti visivi John Bruno insieme a Virginia “Ginny” Katz (montaggio) e i due veterani della Saga di Twilight Carter Burwell (compositore) e Alexandra Patsavas (supervisore musiche), hanno cominciato il loro lavoro già durante le riprese dei due film, lavorando ininterrottamente e seguendo una tabella di marcia di post-produzione lunga sei mesi, per riuscire a completare in tempo la Parte 1 per la data stabilita a novembre, già segnata su tutti i calendari dei fan di tutto il mondo.
“Siamo stati fortunati ad avere John Bruno a lavorare con noi proprio dopo Avatar. Mi era capitato di lavorare con lui in passato e posso dire che è uno dei migliori al mondo per la supervisione degli effetti visivi”, afferma Godfrey. “È una persona molto preparata su cosa è possibile realizzare con le tecniche digitali e altre ancora. Poi abbiamo cercato Guillermo Navarro, che è il direttore della fotografia di Guillermo del Toro. Lui è fantastico e avevo cercato di lavorare con lui anche in passato, ma purtroppo era sempre impegnato. Tutti e tre siamo andati insieme a colazione e Guillermo ha cominciato a parlarci incantandoci letteralmente. Inoltre, lui non sa soltanto come illuminare e riprendere meravigliosamente due persone in una scena intima, ma sa anche come creare degli spazi aperti”.
Quando la produzione si è spostata in Canada, molti membri dello staff di The Twilight Saga: New Moon e The Twilight Saga: Eclipse sono ritornati per il gran finale. “Sembrava che fosse una riunione di famiglia, che ci fossimo allontanati per una pausa di due settimane e fossimo tornati insieme tutti quanti dopo una vacanza”, racconta divertito Bannerman.“Qui si tratta anche di avere una certa fiducia e questa è una bella cosa, anche se l’ho riscontrata di rado negli altri progetti in cui ho avuto la fortuna di lavorare. Durante la lavorazione ci proteggevamo a vicenda, perché avevamo investito il nostro tempo e una parte di noi stessi nelle riprese di questi due film. Quando sei lontano dalla tua famiglia per un lungo periodo, tutti vogliono sentirsi come fossero a casa e noi abbiamo creato un ambiente famigliare magnifico”.
Le nozze
“Quando sono stato coinvolto in questo progetto, mi resi subito conto di quanto fosse importante per il pubblico l’abito da sposa di Bella “, ci rivela Wilkinson. “Basta soltanto digitare ‘abito da sposa di Bella’ su internet per trovarsi di fronte a pagine e pagine di schizzi e disegni creati dei fan a tal proposito. Sapevo perfettamente che non potevamo permetterci di toppare sull’abito. Stephenie Meyer conosceva da tempo Carolina Herrera e negli anni avevano già parlato di una possibile collaborazione per la creazione dell’abito da sposa di Bella. Così, quando sono entrato a far parte della squadra, era già un dato di fatto che Carolina avrebbe creato quell’abito”.
“Per un costumista si tratta di un lavoro interessante, perché l’abito di Bella doveva abbinarsi all’immagine generale, non soltanto di quell’unica scena, ma doveva prendere in considerazione tutto il film e soprattutto il look della protagonista prima e dopo il matrimonio”, aggiunge Wilkinson. “Non si tratta di un elemento isolato, esso fa parte di un unico corpo. Così, insieme a Carolina, ho lavorato sulla scelta dei materiali e dei colori, assicurandomi che si accordasse con tutte le altre scelte fatte”.
Il dettaglio più importante delle nozze che ha coinvolto maggiormente Stephenie Meyer è stato l’abito da sposa di Bella. La Meyer racconta, “Ero molto presa dalla scelta dell’abito e l’ho fatto creare dalla mia stilista preferita, Carolina Herrera. Volevo che il vestito fosse davvero speciale, niente che tu possa vedere in giro tutti i giorni… non di quegli abiti che compri in un negozio. Mi è piaciuto molto il risultato ottenuto da Carolina, ha creato davvero un modello meraviglioso, che è molto simile a ciò che avevo immaginato, ma con dei particolari aggiunti. Abbiamo preso spunto dalla Guida illustrata ufficiale alla Saga di Twilight, nella quale è descritta l’idea del vestito come io l’ho immaginata nel romanzo, ma credo che il risultato finale sia ancora più bello di tutto ciò che ci era capitato di vedere, e ha letteralmente spazzato via i nostri modelli”.
“Il vestito Doveva avere un’anima semplice, non poteva essere tutto un frou-frou. Kristen è allergica a tutto questo”, ride Condon. “Non è proprio una ragazza che segue la moda, ma l’idea di questo vestito la eccitava. Le è piaciuto il modo in cui il vestito mostrava la sua schiena e l’ha trovato comodo più di quanto si potesse pensare inizialmente. Il vestito da sposa è proprio un esempio calzante di quanto Kristen abbia dato al personaggio. Quando la vediamo ballare con Jacob al ricevimento, indossa un paio di scarpe della Keds e questo è proprio ciò che avrebbe sicuramente fatto la Bella interpretata dalla Kristen. Se avesse potuto, si sarebbe tolta le scarpe e, quando chiede se può andare in giro scalza, ecco, là non sono sicuro chi delle due parlasse”.
“Abbiamo però anche riposto una particolare attenzione nella creazione degli abiti maschili, perché sapevo che il pubblico avrebbe esaminato con occhio clinico i vari look dei personaggi. Di nuovo ci siamo aiutati entrando nella mente di Alice, che ha voluto regalare ad Edward un matrimonio da favola che aspettava ormai da un secolo. Considerato questo, potevamo utilizzare un sacco di riferimenti storici legati ai materiali, ai modelli e ai dettagli degli abiti nel corso della storia. Tuttavia, ci premeva davvero che il vestito di Rob potesse avere per il pubblico una risonanza attuale, tanto che il suo look non risulterà affatto essere antico e teatrale, ma piuttosto fresco e giovanile”, commenta Wilkinson.
Insieme alla sua assistente Meghan Hibbett, alla studio executive Gillian Boher, la sceneggiatrice Melissa Rosenberg, i produttori Wyck Godfrey e Bill Bannerman, l’autrice Stephenie Meyer farà un cameo nel film come ospite alle nozze. “È divertente vederli tutti tra gli invitati. In una ripresa, si vedrà Stephenie che guarda verso l’obiettivo e ho pensato che quello poteva essere un momento in cui lei e Bella potevano incontrarsi con lo sguardo”, commenta Condon.
“È una situazione sempre difficile, perché non vorresti mai fare qualcosa che porti il pubblico fuori dal film. Eppure, in realtà si tratta di un’esperienza vissuta in prima persona da Bella, che sta semplicemente osservando le persone a suo modo percorrendo la navata della chiesa. È nervosa e non riesce a mettere bene a fuoco fino a quando non vede Edward. Stephenie interpreta un’abitante di Forks che aveva avuto una breve apparizione nel primo film e per questo ci sembrava logico che fosse presente al matrimonio”, spiega Condon. “Ma per me è stato anche un momento toccante: il momento in cui la protagonista nota tra gli astanti colei che l’ha creata”.
La luna di miele
“La luna di miele è una parte importante del film che si estende per quasi mezz’ora, pressoché un quarto della Parte 1. A tre settimane dall’inizio della produzione stavamo girando il nostro quinto bacio e ho preso atto del fatto che si trattava di un film drammatico incredibilmente intimistico. Per tutti noi non poteva esserci modo migliore per conoscersi meglio”, commenta Condon. “Subito dopo abbiamo girato la scena con quel set immenso su un campo aperto che si vedrà alla fine della Parte 2. Improvvisamente sono apparsi decine e decine di attori, che quasi sembrava stessimo girando completamente un altro film, per cui, iniziare con le riprese della luna di miele è stato un inizio decisamente solido”.
Lo scenografo Richard Sherman racconta delle difficoltà incontrate nella ricerca della casa in cui Bella ed Edward trascorrono la loro luna di miele. “Il problema principale è stato riuscire a trovare una bellissima casa che fosse grande e che avesse una spiaggia privata, considerato il fatto che in Brasile tutte le spiagge sono pubbliche. Le case lì hanno tutte un prato, mura di recinzione, cancelli… è stata un’impresa titanica riuscire a trovarla. Alla fine ci siamo imbattuti in una splendida villa chiamata Casa Dino con un enorme prato che dava sull’oceano. Abbiamo dovuto ricoprire il prato di sabbia per creare una spiaggia”.
Tuttavia, la sorpresa più grande per i filmmaker è stata quella di scoprire che Casa Dino non si trovava affatto su un isola, ma sulla terraferma, seppure in un luogo raggiungibile soltanto in elicottero o in barca, situato vicino ad un canale chiamato Saco do Mamanguà, che tradotto significa “Il canale che è esposto al vento”.
La Meyer spiega, “Quando eravamo a Rio tutto era perfetto. Il tempo era bello e poi siamo andati verso Paraty, un’adorabile cittadina dove ci aspettavano le barche che ci avrebbero portato alla nostra location. La prima mattina splendeva un sole meraviglioso e l’acqua era turchese. Era tutto bellissimo e assolutamente perfetto. Quella sera, però, si alzò un vento forte, ci fu un acquazzone improvviso e siamo rimasti arenati lì a girare tutta la notte dentro la casa”.
“È stata una nottata davvero memorabile e in realtà nel film potrete vedere come è iniziato tutto, nel momento in cui i proprietari della casa varcano la soglia e il vento soffia dietro di loro. Bene, dal momento in cui abbiamo smesso di girare quella stessa notte, il vento si era trasformato quasi in un uragano a tutti gli effetti. L’intera squadra dormì sul pavimento di quella casa, perché non c’era modo di lasciare il luogo in modo sicuro. Non abbiamo passato sempre momenti divertenti, quella notte, ma è stato divertente per la maggior parte del tempo”, racconta Condon ridendo. “Col senno di poi, posso dire che questa esperienza è stata una di quelle cose belle e imprevedibili che ti fanno amare questo mestiere”.
La gravidanza e il parto
Il premio Oscar® John Bruno impegnato nella supervisione degli effetti visivi, ha selezionato i migliori artisti nel campo degli effetti speciali per fare fronte alla grossa mole di lavoro da svolgere nell’arco della lavorazione di entrambe le parti del capitolo finale della saga. Fare apparire la protagonista progressivamente emaciata nel corso della sua gravidanza, ha richiesto una combinazione di effetti, compreso lo sviluppo di una tecnica innovativa per ottenere l’effetto visivo desiderato. Altri elementi, come il rallenty utilizzato per sottolineare i movimenti dei vampiri, la luminosità della loro pelle e gli effetti speciali sui licantropi sono stati ripresi dai capitoli precedenti e sono stati perfezionati.
“Lo scintillio dei vampiri è appunto un altro elemento presente in tutti i film della saga e tutti hanno una propria opinione a riguardo. Noi stiamo cercando di rendere questo scintillio un po’ diverso, ma non può essere poi tanto diverso dalle volte precedenti, perché ormai si è come affermato un certo stile nel creare l’effetto”, racconta Bruno. “Bill continua a dire che vorrebbe che tutto avesse un aspetto il più realistico possibile e non vuole che il pubblico veda l’effetto speciale che c’è dietro. Il realismo è quindi il nostro obiettivo, come se la pelle fosse ricoperta di diamanti e noi stiamo cercando di rendere l’effetto molto più tattile, come se la luce rimbalzasse letteralmente contro i diamanti. Tuttavia, lo sfavillare dei vampiri era la nostra preoccupazione minore. Il problema più grande era rendere Kristen il più magro e spaventoso possibile senza, però, impaurire troppo i fan”.
Il vantaggio di aver usato una bambola per le riprese, che abbiamo chiamato Lola, era rappresentato dalla flessibilità di poter continuamente aggiustare l’aspetto finale del viso di Bella, permettendo ai filmmaker di trovare il giusto equilibrio tra il drammatico e lo shock estremo, un elemento che andrà sicuramente a soddisfare i fan del romanzo. ”La cosa buona di questa tecnica è che è fatta a strati. Prima modifichi le guance, poi gli occhi e così via. È molto più difficile dover aggiungere, ma si può sempre togliere”, spiega Bruno. “I produttori, Bill, Ginny al montaggio, l’intero studio ed io stesso abbiamo pensato che questa fosse la strada giusta da percorrere, ma quando hanno iniziato a vedere il materiale filmato, hanno cominciato ad innervosirsi. Qual è il limite che non può essere superato? Nel romanzo, Bella si consuma a vista d’occhio e la bambina che porta in grembo, durante il parto le spezza la colonna vertebrale. I fan si aspettano di vedere quello che hanno letto nel romanzo”.
La Meyer spiega, “Il parto è raccontato dal punto di vista di Bella… un’esperienza caotica, terrificante, dolorosa, come avviene esattamente anche nel romanzo. Secondo la mitologia, il sacco amniotico è resistente tanto quanto la pelle dei vampiri e non può essere tagliato da un semplice bisturi. Generalmente, altri neonati ibridi, come anche Renesmee, si fanno strada da soli e questo, ovviamente, segna la morte sicura della madre”.
La neonata Renesmee è un misto tra una bambina vera e una finta riproduzione di una neonata, due immagini sovrapposte con effetti creati al computer. “Per le riprese abbiamo utilizzato una bambina vera, che inizialmente è nascosta dalla pancia di Bella e quando la tirano fuori, la pancia si abbassa”, spiega John Bruno, che ha creato e diretto gli effetti speciali.
Il castello dei Volturi
Lo scenografo Richard Sherman spiega così le modifiche fatte al Castello dei Volturi: “Bill ed io abbiamo deciso di fare un importante cambiamento, ovvero di inserire uno spazio medioevale, visto che lo è anche la facciata del palazzo dei Volturi in Italia. La sala principale ha guadagnato in profondità, le colonne e l’arcata danno ai personaggi la possibilità di usare nuovi spazi. Abbiamo creato una scenografia veramente impressionante, con enormi leoni, anche se in realtà improvvisamente in Breaking Dawn abbiamo un po’ tradito il modo di vivere dei Volturi rispetto al film precedente,. Stephenie Meyer ha detto che il risultato che abbiamo ottenuto nella scenografia era esattamente ciò che aveva immaginato e quindi molto più fedele agli ai luoghi descritti nel romanzo. Abbiamo fatto costruire dei nuovi troni, e in generale tutta la scenografia aveva un tono stranamente cattolico, sinistro, buio, con un senso di vuotezza pauroso. Mi sono divertito a costruire questa scenografia”.
Tutto per i fan
“D’ora in avanti, avremo sicuramente sempre un ricordo positivo e rilassato quando torneremo a pensare al periodo di lavorazione di questo film. La cosa buffa è che, mentre lo facciamo, non possiamo parlarne con nessuno”, dice divertito Bannerman. “Non vogliamo svelare i segreti, in modo da non rovinare ai fan l’esperienza della sorpresa quando lo vedranno al cinema. Durante questi ultimi tre anni, non raccontare a nessuno che stai lavorando ad uno dei progetti più entusiasmanti del mondo, ha rappresentato una vera sfida”.
“La schiera di fan che si è creata durante la lavorazione di questi film è davvero incredibile”, dice Godfrey. “L’esperienza in Brasile, poi, è stata straordinaria, proprio per l’amore che i fan trasmettevano quotidianamente. Eppure gli attori erano furiosi. A qualsiasi ora, c’erano almeno 250 persone davanti all’albergo di Rob e Kristen, che urlavano, si agitavano e salutavano. Ero sicuro che questo li avrebbe fatti impazzire, ma continuavo a dire loro di fare un passo indietro e di rendersi conto che non era detto che avrebbero mai più avuto la possibilità di ricevere così tanta energia da parte dei fan nella loro futura carriera di attori”.
Durante le riprese in Louisiana, alcuni fan locali hanno creato una pagina su Facebook intitolata “Twilight Takes Over Baton Rouge “ (Twilight prende il controllo di Baton Rouge) che ha contato quasi 10.000 iscritti. “In questo Stato del sud, tutti sono un po’ più riservati ed hanno così permesso al cast di spostarsi ovunque liberamente. A Baton Rouge la situazione era molto più sotto controllo di quanto non lo fosse a Vancouver o in altre grandi città in giro per il mondo e penso che la gente del posto si sia detta: ‘Meglio lasciarli lavorare in pace, altrimenti potrebbero anche non tornare più da queste parti”, racconta divertito Godfrey.
“Quando avevo sedici anni”, commenta Bannerman, “Star Wars era la moda del momento e internet non esisteva ancora. Fino a che un film non usciva nelle sale, non c’era modo sapere nulla. Oggigiorno, per via delle piattaforme multimediali e la mole di informazioni che girano lì fuori, i fan riescono ad avere informazioni, sia che esse siano rilasciate intenzionalmente o no, e questo crea un’attenzione maggiore su quello che stiamo facendo. Non ho mai avuto a che fare un tale fan-demonio pensando agli altri progetti su cui ho lavorato. Tutta questa eccitazione, l’attenzione dei media, la pubblicità… arriva da questa anomalia chiamata Twilight”.
VIA AL CAPITOLO FINALE DEL FENOMENO
La saga cinematografica di Twilight, i cui personaggi protagonisti sono interpretati da Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner, racconta la storia di una diciassettenne, Bella Swan, trasferitasi nella piccola cittadina di Forks, nello stato di Washington, per cominciare a vivere con suo padre. La ragazza si invaghirà di Edward Cullen, un misterioso compagno di classe dalla pelle pallida che sembra rifiutare le sue attenzioni. Tuttavia, nessuno dei due può negare l’attrazione che li spinge l’una verso l’altro. A complicare la faccenda, il fatto che il migliore amico di Bella, Jacob Black è un licantropo e il suo unico scopo è di uccidere i vampiri.
Twilight, il primo capitolo della saga densa di azione, sulla storia d’amore di un vampiro che vive nell’era moderna, è uscito nelle sale il 21 novembre 2008, diventando immediatamente un successo internazionale. THE TWILIGHT SAGA: NEW MOON, è uscito il 20 novembre del 2009, mentre seguì quasi subito l’uscita del terzo capitolo THE TWILIGHT SAGA: ECLIPSE, il 30 giugno 2010. Ad oggi, la franchise è arrivata ad incassare oltre 2 miliardi di dollari in tutto il mondo e 800 milioni di dollari sono stati incassati soltanto nei botteghini USA.
Tutti i film finora prodotti, hanno raggiunto il record delle vendite alla loro uscita in DVD. The Twilight Saga: New Moon ha venduto oltre 4 milioni di DVD nel suo primo weekend di uscita, nel marzo del 2010, superando Twilight, le cui vendite, nel primo weekend di uscita nel 2009, avevano raggiunto le 3,8 milioni di copie, diventando successivamente il titolo in DVD più venduto dell’anno, con 9,2 milioni di copie vendute. Il giorno di ogni uscita dei film, migliaia di rivenditori in tutti gli Stati Uniti hanno partecipato alla vendita speciale di mezzanotte, per accontentare tutti i fan della Saga, che attendono impazientemente l’uscita di ogni singolo capitolo della storia. Dopo l’uscita di The Twilight Saga: Eclipse, la franchise è arrivata a vendere, soltanto negli Stati Uniti, più di 25 milioni di DVD/Blueray.
Come nel romanzo, anche nel film, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I, vediamo i tre protagonisti continuare il loro viaggio nel mondo degli adulti, partendo dagli ultimi e frenetici giorni di preparativi per le nozze di Edward e Bella. “Il capitolo di Eclipse si conclude mostrando i due protagonisti intenti a parlare del loro imminente matrimonio in un campo di grano, mentre il capitolo di Breaking Dawn inizia col mostrare il momento in cui tutti i personaggi della saga ricevono un invito al matrimonio. La notte prima delle nozze, Bella e Edward si trovano in stadi diversi di agitazione prematrimoniale, per poi essere coinvolti nel matrimonio del secolo”, spiega il produttore Wyck Godfrey, che ha lavorato in tutte le pellicole della serie. “Poi passiamo al Brasile, dove i due trascorreranno la loro luna di miele sull’Isola di Esme, che è poi la parte che tutti stanno aspettando di vedere. Certamente, come capita di solito in tutti i matrimoni, sorgeranno dei problemi… una gravidanza inaspettata. Alla fine di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I, Bella non sarà più single, non sarà più senza figli, non sarà più umana”.
In questo capitolo, la saga esplora argomenti che fanno parte del mondo adulto, come il matrimonio e la famiglia e come si agisce per proteggere le persone che si amano in modo incondizionato. “Mi sono sempre piaciute le storie in cui i personaggi crescono. Non mi sarebbero piaciuti se fossero stati prigionieri di uno spazio temporale, dove i personaggi hanno sempre la stessa età e fanno sempre le stesse cose”, spiega l’autrice dei romanzi Stephenie Meyer. “Ho adorato Anna dai capelli rossi, il fatto che crescesse, che si sposasse, che abbia avuto sei figli, che i suoi figli siano cresciuti e si siano anch’essi sposati… è come la vita. C’è un’evoluzione. Ho sempre desiderato che la storia raccontata in Twilight attraversasse le generazioni. Quando iniziai a scrivere, cominciai ad amare enormemente quello che facevo, è stato un processo talmente bello e creativo che già pensavo di andare avanti all’infinito a scrivere di loro. Non volevo proprio smettere”.
La Meyer aggiunge, “Alla fine del capitolo di Eclipse vediamo anche come Jacob, ferito nei sentimenti, corre per i boschi. Bella si impegna con Edward… ha sempre pensato che fosse la sua metà. In Breaking Dawn, mentre tutti si divertono nei preparativi delle nozze, Jacob non sa esattamente dove si trova. Si sposta a nord, verso il Canada e vive da lupo per un paio di mesi. In effetti, Jacob non starà via per molto, poiché Edward e Bella annunciano ufficialmente il loro fidanzamento a giugno e si sposeranno il 13 settembre e Jacob riapparirà al matrimonio”.
L’autrice Stephenie Meyer partecipa come produttore agli ultimi due adattamenti cinematografici della saga che sono stati girati contemporaneamente ed era presente ogni giorno sul set durante tutta la produzione. “Stephenie è stata coinvolta nel progetto in modo veramente costante e naturale, e il nostro rapporto è cresciuto nel corso degli anni, cominciando con delle visite lampo in Twilight, poi passava a trovarci per delle visite più lunghe in New Moon ed Eclipse e adesso è con noi a tempo pieno. Trascorro molto più tempo con Stephenie che con mia moglie”, ammette Godfrey divertito. “Apprezzo moltissimo la nostra amicizia. La cosa migliore nel fare un film, è il fatto che sia come un campo estivo per adulti. In poco tempo, riesci a stringere forti amicizie che durano poi per tutta la vita”.
“In realtà il ruolo di produttore che ho rivestito in questi due film non è stato poi tanto diverso da quello avuto nei film girati precedentemente”, aggiunge la Meyer. “Questo ruolo di produttore non ha cambiato molto il mio ruolo iniziale. Per tutto il tempo ho partecipato attivamente al processo decisionale della produzione, dovendo giungere anche a dei compromessi. Tuttavia, il doversi preoccupare delle condizioni meteorologiche, da cui dipenderanno le scene che dovrai girare domani, è senz’altro una nuova esperienza”.
Godfrey è d’accordo: “Non è stato molto diverso dal ruolo che ha rivestito negli altri film. Ogni volta che avevamo delle domande sulla mitologia, poco importa se fosse presente fisicamente o no, l’abbiamo sempre chiamata o contattata tramite e-mail. Una volta si rivedeva tutte le scene girate, mentre adesso, invece, è presente nel momento in cui vengono fuori le idee. Stephenie è un elemento fondamentale per gli attori, che a volte hanno delle domande da fare sui personaggi. Anche la sua conoscenza sulla produzione di un film è cresciuta nel giro di pochi anni. Gli ultimi tre film sono stati una vera scuola per lei”.
La Meyer è stata anche una risorsa per Melissa Rosenberg, la ormai veterana sceneggiatrice di tutta la serie di film. “Melissa ha svolto davvero un ottimo lavoro, riuscendo a trasformare quei romanzi in film. Sin dal primo romanzo, Melissa ci ha aiutato a superare momenti di difficoltà, mostrando, mentre eravamo impegnati nelle riprese di un film, un rigore esemplare nel dedicarsi alla scrittura della sceneggiatura successiva, costringendoci a fare attenzione a tutto”, spiega Godfrey. “Credo che ciò sia dovuto alla sua esperienza in televisione, dove si ha l’esigenza di tenere in piedi uno spettacolo. Melissa ha capito realmente il mondo di Stephenie e ha costruito un rapporto straordinario con lei. Sa perfettamente come articolare le cose che vuole scrivere e riesce a farsi consigliare da Stephenie sulle cose da tralasciare e quelle da aggiungere. È una partnership consolidata”.
Dal momento che il romanzo reaking Dawn si estende per ben 754 pagine, con diverse parti raccontate dal punto di vista di Bella e di Jacob, si è cominciato sin da subito a discutere sulla necessità di scindere una trama così densa in due film. “Quando ho letto il libro, il momento in cui Bella apre gli occhi improvvisamente e sono rossi, mi ha proprio scosso”, dichiara la Rosenberg. “Non è stato affatto un momento in cui mi sono stupita, piuttosto, quell’istante racchiudeva una certa ovvietà. Sentivo che era un punto di svolta naturale nella trasformazione di Bella, che passava da una condizione umana ad una vita da vampira e da madre. Sono proprio due mondi diversi per lei”.
“Ho cominciato col sedermi, cercando di tracciare una bozza di entrambe le storie. Prima di proseguire, dovevamo sapere se entrambe le storie potevano funzionare. Il romanzo era lungo, ma non forse abbastanza per trarne due film, sicché avevamo bisogno di espanderlo. Quindi dipendeva da me assicurarmi che lì dentro ci fossero due film. La pressione era enorme”, afferma divertita la Rosenberg.
In The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I, Bella crea la sua famiglia, mentre nella Parte 2 cerca di proteggerla. La Rosenberg aggiunge, “La prima parte del capitolo parla di come Bella lascia la sua casa, di come diventa una persona adulta, una moglie, una madre, diventando potente, facendo sua questa forza. Questa è la maturità, cominciare a saper badare a se stessi. Si tratta di una storia di adulti che capita ad una diciottenne. Alla fine della Parte I vediamo Bella svegliarsi da vampiro e la Parte 2 comincia esattamente in quel preciso istante”.
“Tutto inizia nel modo migliore. La perfetta storia d’amore che alla fine unisce i due amanti. Tuttavia, come del resto per ogni matrimonio, affiorano delle difficoltà. Non è sempre tutto rose e fiori”, ammonisce la Rosenberg. “Il matrimonio richiede impegno, tutti quelli sposati possono affermarlo. Edward e Bella hanno delle questioni da risolvere, e sono questioni di vita o di morte. Sono veramente in pericolo come non mai”.
Seguendo le orme dei suoi predecessori Catherine Hardwicke, Chris Weitz e David Slade, che hanno diretto la saga di Twilight, il premio Oscar® Bill Condon è stato scelto per guidare gli ultimi due adattamenti cinematografici.
“Siamo stati davvero baciati dalla fortuna per quanto riguarda Breaking Dawn. Si sono presentati tantissimi registi che erano interessati al progetto e alla sfida di girare due film contemporaneamente”, dice Godfrey. “Avevamo pensato a Bill Condon come regista già ai tempi di New Moon e di Eclipse, così, quando cominciammo a guardarci intorno per Breaking Dawn e lui si è mostrato interessato e si è reso disponibile, è stata una forte emozione per tutti noi. Ricordo ancora cosa che Bill disse in un primo incontro, parlando dei libri e dei film,‘Credo di aver subito un imprinting dal mondo di Twilight’. Ha usato una metafora perfetta per spiegare il suo amore per la Saga”.
Condon aveva le sue motivazioni per volere essere coinvolto nel progetto. “La cosa più interessante è che i film precedenti erano diversi l’uno dall’altro”, commenta Condon. “Ogni regista ha dato un taglio diverso al proprio film, nonostante la storia sia tutt’una. Tra i libri e le sceneggiature vi è un’unità di scrittura. Tuttavia, pur muovendosi tra questi vincoli, ciascun regista ne ha tratto un lavoro diverso. Ero eccitato dal fatto che specialmente il quarto film sembrava essere diverso dagli altri ed è così anche per il quinto. Ho la fortuna, quindi, di poter dare il mio tocco personale al progetto”.
“Per i film precedenti non era mai il momento giusto”, aggiunge Condon. “Breaking Dawn, invece, è capitato proprio a ridosso di un progetto a cui stavo iniziando a lavorare e che poi è fallito. Ho ricevuto una telefonata, ho letto una bozza della sinossi e subito dopo il romanzo. Ero letteralmente eccitato dalla storia, forse perché tutto ciò che accade negli episodi precedenti dà il via a ciò che accade in questo capitolo. Nel corso del film, Bella si sposa, fa l’amore per la prima volta, resta incinta, partorisce, muore e si risveglia vampira. E tutto questo succede soltanto nella prima parte!”
Con tutta l’attesa che si è creata, l’intero film è come un terzo atto”, aggiunge. “Ce lo aspettavamo proprio così, quasi come una vecchia pellicola di Vincente Minnelli, un mix tra un melodramma romantico e un intenso film dell’orrore. Entrambi gli aspetti sembrano essere in contrasto, ma credo che abbiano trasformato il film in qualcosa di veramente unico. E poi c’è il fatto che adoro i film sui vampiri”.
A questo, si aggiunge che al regista piacesse l’idea che la storia si svolgesse in una città reale, ovvero Forks, situata nello Stato di Washington. “Secondo me, il luogo in cui si racconta la storia è forse la cosa più importante nei film dell’orrore”, afferma Condon. “Per esempio il fatto che l’azione si svolga in quella particolare cittadina americana nel film Halloween: la notte delle streghe, oppure l’effetto che provoca la città di Philadelphia in The sixth sense – Il sesto senso. Questa sensazione di appartenenza ad un luogo, affonda la sue radici in una realtà che, credo, faccia realmente scatenare la fantasia”.
“Non si può negare che questo film faccia parte di un genere misto: è una storia d’amore e un film dell’orrore. Io sono nato con i film dell’orrore, che adoro fare, e apprezzo moltissimo il film La moglie di Frankenstein che è stato la mia fonte di ispirazione nella lavorazione di questo film”, continua Condon. “È buffo, perché il primo Twilight mi ha ricordato molto La moglie di Frankenstein. È un film dell’orrore eccezionale, ma al suo interno ritroviamo anche degli elementi comici. Inoltre, ci sono momenti di grande spirito in tutta la serie, specialmente nelle scene in cui sono presenti Michel Sheen e il clan dei Volturi. C’è una meravigliosa comicità con la quale Michael recita il suo ruolo, ma ciononostante le preoccupazioni del leader sono prese sul serio dal resto del clan. Mi interessano sempre le storie raccontate in modo diretto, ma che hanno una prospettiva leggermente sbilanciata”.
Alla fine dell’ultimo film, una vera e propria spada di Damocle pende sulla testa di Edward e Bella, poiché secondo le leggi dei Volturi, Bella dovrà essere trasformata in un vampiro. “I Volturi torneranno a farsi vedere nella Parte 2, ma la tensione si avverte già per tutta la Parte 1. I Volturi stanno aspettando. Quando Aro riceve l’invito alle nozze assume un atteggiamento che sembra esprimere ‘Ok, ragazzi, vi terremo d’occhio per un po’”, spiega Godfrey.
“In questo film la minaccia principale non è rappresentata soltanto dalla natura sconosciuta della bambina che porta in grembo Bella, ma anche dagli attacchi alla casa dei Cullen da parte dei licantropi. Ci siamo allontanati dalla minaccia dei Volturi e ci siamo soffermati sulla minaccia che incombe sulla città di Forks e sull’influenza che la nascita della bambina avrà sulla fragile tregua tra i Cullen e i licantropi”, aggiunge Godfrey. “Bill è perfetto, perché va pazzo per i film di genere e poi ama il fantasy. All’inizio della sua carriera ha anche scritto film di genere e in più è anche un visual director… basta guardare Dreamgirls”.
“Ci sono dei generi classici hollywoodiani che passano di moda, come i musical, per esempio. A me interessa come fare, affinché questi generi filmici funzionino ancora”, dice Condon. “Come ho già detto, questo è davvero un classico melodramma romantico. E di questi, non è che se ne vedano poi tanti in giro. Eppure, negli anni d’oro di Hollywood, il genere melodrammatico era un vero pilastro della cinematografia, che è stato ormai accantonato. Quindi, aver avuto la possibilità di lavorare in questo campo, raccontando una storia attraverso i colori, la musica, le scenografie, le inquadrature ed essere entrati nelle emozioni di questa donna è stato davvero emozionante. Non capita spesso una tale fortuna”.
“Mi ricordo di quando ho parlato a tutto il cast per la prima volta. Be’, ci sono un sacco di cose importanti alle quali bisogna dare una risposta: il primo rapporto sessuale, i lupi che parlano, l’imprinting. Dovremo affrontare grandi sfide nella Parte I, perché, affinché il pubblico possa crederci davvero, bisogna portare sul piano reale ciò che fa parte della fantasia. Come possiamo creare un universo in cui tutto ciò è possibile?”
“È stata davvero una fortuna avere come àncora di salvezza un produttore come Wyck Godfrey e un co-produttore come Bill Bannerman che facevano già parte della squadra. Wyck aveva prodotto già tutti i film precedenti e Bill è entrato a far parte del gruppo con New Moon”, spiega Condon. “Innanzitutto, li ho apprezzati per l’incredibile esperienza… si erano trovati in difficoltà due o tre volte in precedenza. Possiedono la tranquillità necessaria per tirarti fuori dai guai o farti uscire dai vicoli ciechi. È stato interessante osservare come, di fronte alle sfide che presentava ciascuno dei romanzi, non perdessero mai l’entusiasmo iniziale”.
Condon, che ha vinto l’Oscar® nella categoria Miglior Sceneggiatura non originale per Demoni e dei, un film che racconta gli ultimi giorni di vita del regista di Frankenstein, fu d’accordo nel dividere l’ultimo romanzo della saga in due film. “Era abbastanza chiaro. Questo ultimo romanzo è suddiviso in tre sezioni, l’inizio e la fine sono stati scritti dal punto di vista di Bella, mentre il racconto della parte centrale è stato affidato a Jacob. La sua narrazione si interrompe nel momento in cui Bella diventa un vampiro, che è poi il momento con il quale abbiamo deciso di terminare la Parte I. Si tratta di un film denso di eventi. Succede di tutto e, l’idea di concentrare tutto quel materiale in soli 50 minuti ci avrebbe costretti a non potere andare in fondo alle cose. Abbiamo preso la decisione giusta”.
“La narrazione passa a Jacob perché ad un certo punto Bella è costretta a stare a letto”, aggiunge la Meyer. “Non riesce a vedere cosa le accade intorno, perché sta molto male. Bella ha perso il contatto con il mondo, tuttavia il lettore ha bisogno di vedere cosa succede anche al di fuori della casa. Per la prima volta non è più Bella a narrare la storia. Ho pensato che fosse arrivato il momento per farla raccontare a qualcun altro. Seguiamo gli avvenimenti con gli occhi di Jacob, il quale racconta anche come la decisione presa da Bella, influenzi il mondo esterno. Riusciamo a vedere Edward lontano da lei, la sua disperazione, della quale Bella non sempre è testimone”.
Nonostante sia uno sceneggiatore affermato a tutti gli effetti, Condon è stato contento di lasciare la stesura della sceneggiatura a Melissa Rosenberg. “Siamo partiti da una sua idea. È stato un bene avere lei al nostro fianco, perché conosceva fino in fondo le difficoltà di un adattamento di Twilight per il grande schermo. Melissa è una bravissima scrittrice e lavorare con lei è stato uno dei piaceri più grandi all’interno del progetto. In due avremmo impiegato troppo tempo per scrivere una sceneggiatura ed è stato un sollievo per me non avere il compito di doverla scrivere. Melissa è una donna, conosce perfettamente questo mondo e la voce dei personaggi. Sono stato davvero bene, perché la nostra collaborazione ha funzionato perfettamente”.
“È sempre un po’ rischioso quando un regista è anche sceneggiatore. Bill, poi, è anche uno sceneggiatore che ha vinto un premio Oscar®, che ho sempre ammirato”, commenta la Rosenberg. I casi erano due: o Bill non era capace di parlare con uno sceneggiatore, perché sa solo scrivere e basta e in tal caso avrebbe semplicemente letto la sceneggiatura, oppure sapeva esattamente come comunicare qualcosa allo sceneggiatore ed aiutarlo così a tirare fuori le idee. Bill appartiene a quest’ultima categoria di persone. Questa è stata una delle migliori collaborazioni mai avute con un regista. Sapeva come andare in fondo alla storia, portandola ad una profondità che io stessa non ero riuscita a trovare. Dopo vent’anni di carriera come sceneggiatrice, ho davvero imparato qualcosa da lui e Bill mi ha fatta crescere e, grazie a lui, sono diventata una scrittrice migliore”.
“Avevo alle spalle già tre film della serie di Twilight e stavo cominciando a stancarmi. Capita raramente sentire parlare così uno sceneggiatore, ma una parte di me desiderava che lui prendesse in mano la mia sceneggiatura, dandole una bella lustrata. Tuttavia, quando ci incontrammo, lui disse ‘Sia chiaro, io non voglio scrivere, scriverai tu la sceneggiatura’. Ed io esclamai ‘Oh, davvero?’ La volta che voglio che un regista riscriva il mio lavoro, lui si rifiuta”, afferma divertita la Rosenberg. “Eppure le sue annotazioni erano dettagliate, creative, una vera fonte di ispirazione”.
“Bill ed io cominciammo a lavorare insieme discutendo per sommi capi la traccia da seguire, poi ho continuato a scrivere da sola entrambe le sceneggiature. Terminata una prima stesura, iniziò il vero e proprio lavoro. Il primo conflitto all’interno del matrimonio: Bella vuole fare sesso e vuole vivere pienamente la sua natura umana, mentre Edward è preoccupato per la sua sicurezza. Così, entrambi se la giocano: lei cerca di sedurlo e lui di resisterle. Come vi svelerà il libro, sarà lei ad avere la meglio”, afferma la Rosenberg divertita. “Per Bill, il punto era proprio tirar fuori le emozioni radicandole in un’esperienza umana che fosse universale e che quest’idea fosse presente dall’inizio alla fine. Ovviamente, tutto ciò è già presente nella personalità dei personaggi. Io e Bill abbiamo lavorato su ogni pagina, ogni battuta, ogni scena e abbiamo davvero costruito questi momenti intimi, unici per ciascun personaggio”.
“Melissa avrebbe scritto, insieme ne avremmo parlato e non avremmo mai mostrato a nessuno la sceneggiatura se non fossimo stati sicuri che reggeva. Tutto questo richiede la presa di decisioni importanti sul come raccontare una storia con un linguaggio cinematografico, tanto più se si tratta di un romanzo così famoso. Devi essere sicuro che stai inventando qualcosa che si abbini perfettamente al tessuto già esistente. Il terzo atto, per esempio, si basa sull’idea dei licantropi che accerchiano la casa assediandola letteralmente. Fondamentalmente, i licantropi aspettano che Jacob e i Cullen fuoriescano dalla casa, anche perché, non avendo avuto la possibilità di cacciare, questi ultimi cominciano a sentire la fame. Questo aspetto aggiunge una tensione filmica che non ha niente a che vedere con il romanzo, ma che porta alla luce gli stessi conflitti, probabilmente anche in modo più viscerale”.
“Nel romanzo è già presente la tensione tra il branco di licantropi e Jacob e i Cullen. Per Jacob rappresenta un enorme conflitto interiore rompere i rapporti con il suo branco per sostenere Bella. Mi è sembrato naturale, allora, evidenziare tale conflitto nel film”, spiega la Rosenberg. Nel processo di divisione del romanzo in due film, la prima parte esigeva un conflitto maggiore, già presente nel romanzo tra il branco di lupi da una parte e Jacob e i Cullen dall’altra. Così, non abbiamo fatto altro che ampliarlo e renderlo più intenso, fino al punto di farlo esplodere in uno scontro fisico alla fine del terzo atto della Parte I. Sam e il branco sono più per la protezione della loro gente e della città dall’ignoto, ovvero la bambina di Edward e Bella che non è ancora nata. Alla fine di Eclipse, il branco è disposto ad accettare i Cullen, seppure con riluttanza. La nascitura, invece, è una perfetta sconosciuta che potrebbe annientare l’intera città. I licantropi non sono disposti a rischiare, è per questo che le danno la caccia”.
“Detto in termini prettamente drammatici, non vi è molto conflitto per tutta la prima metà del film, poiché Bella si sposa e parte per la luna di miele”, aggiunge la Rosenberg. “Ma poi resta incinta e a quel punto ci troviamo proprio alla metà del film. Si trova a dover scegliere tra portare avanti la gravidanza o l’aborto e le persone che la circondano sostengono posizioni diverse. Per non parlare, poi, del fatto che Bella potrebbe morire ancor prima di riuscire a diventare un vampiro e della minaccia che la bambina rappresenta sia per il mondo esterno che per tregua tra i Cullen e i licantropi. Questo porterà al primo scontro in tutta la serie tra il gruppo dei lupi e dei vampiri, considerati entrambi dal pubblico come eroi. Il pubblico si sente vicino ad ambedue le parti e quindi, stranamente, non ci sono i cattivi. Essi rappresentano soltanto le due parti di una questione complicata. Contemporaneamente l’eroina combatte per la sua vita… una vera corsa contro il tempo. Così, la seconda metà del film, densa di complicate minacce, legate strettamente ai personaggi ai quali il pubblico è affezionato, va a compensare la mancanza di tensione che si avverte nella prima metà del film”.
“Ciascuno di noi è davvero attento, affinché gli adattamenti cinematografici non tradiscano la natura stessa dei romanzi”, confessa Condon. “Era fondamentale per me, come lo è stato per tutte le persone coinvolte nel progetto. È stato fantastico vedere come Melanie Meyer andasse in giro a fare domande sui personaggi. È stato sorprendente avere a portata di mano l’autrice, che ci è tornata utile, perché era in grado di valutare ogni cosa. Con lei accanto, il divertimento era assicurato e poi ha uno spiccato senso dell’umorismo, specialmente quando eravamo nel bel mezzo di una scena forte. È una donna estremamente spiritosa”.
Anche alla Meyer è piaciuta la collaborazione con il regista. “Lavorare con Bill è stato fantastico, ci si parla facilmente ed è anche molto aperto nei confronti del suo lavoro”, dice la Meyer. “Non ho mai lavorato con un regista che ti lasciasse vedere il montaggio preliminare delle scene, forse lui lo ha permesso, perché sapeva quanto fossero riuscite bene e ne era orgoglioso. Ha una dote innata nel saper tirare fuori la natura umana da una situazione fantastica, che è poi proprio quello che piace fare a me. Su questo, siamo perfettamente d’accordo. Quando Bella decide di morire, Edward ha una reazione tutta sua e Bill è riuscito a cogliere dei momenti davvero belli tra i due personaggi. Credo che il motivo per il quale la scena del parto sia così commovente è che Bill insiste sulla reazione umana alla perdita di una persona cara, piuttosto che sulla reazione umana al sangue. Bill ha davvero il tocco di un poeta. È stato poi anche divertente lavorare al momento delle nozze; ha avuto delle idee sulla musica veramente romantiche. Credo che il risultato sarà davvero bello”.
“Il talento di Bill non si discute, poiché è riuscito a tirar fuori interpretazioni da Oscar® da persone che non avevano mai recitato prima”, aggiunge Godfrey. “Ha aiutato i suoi attori a ricevere tante nomination e quindi si può affermare che è un grande regista e che ha anche vinto un Oscar® per aver scritto una sceneggiatura. Conosce la storia, conosce la personalità dei personaggi e sa trovare, grazie al linguaggio filmico-visuale, il modo per rappresentarli. Kristen, Rob, Taylor e tutti gli attori coinvolti durante i film girati negli ultimi tre anni sono alla ricerca costante di quel qualcosa in più. È chiaro che vogliano far crescere il loro personaggio e che vogliano crescere anche come attori, sicché l’aver coinvolto nel progetto delle due parti finali della saga una persona con una maturità e una sofisticatezza come Bill, non può che essere stata una benedizione per tutti loro. Possiede un’enorme capacità nel trattare gli argomenti complicati presenti in Breaking Dawn. Questi ragazzi non sono mai stati sposati, non hanno mai aspettato un bambino, non hanno mai partorito ed era davvero importante che ci fosse qualcuno che sapesse guidarli”.
Condon era preoccupato di lavorare con i giovani protagonisti in questa storia con una forte componente femminile. “Il fatto che il personaggio principale fosse una donna, interpretata da Kristen Stewart, ha rappresentato una svolta per me. Ho apprezzato moltissimo Kristen, che ho visto recitare negli altri capitoli della saga e in un paio di altri film. Avere avuto la possibilità di seguirla in questo viaggio incredibile attraverso la lavorazione di questi due film è stata la motivazione principale per la quale ho partecipato a questo progetto”, commenta Condon.
“Grazie a dio c’era Bill Condon”, dice Kristen Stewart, che ha interpretato l’eroina Bella Swan in tutta la serie. “Ci vuole qualcuno che abbia il controllo sui dettagli, in modo che tu possa semplicemente perdere la testa e sentire quello che fai. Lavorare con registi diversi è un’esperienza unica, proprio come succede nelle amicizie che si incontrano nella propria vita. Quando rendono tanto, i bravi registi condividono le stesse qualità. Sto bene quando un regista mi mette a mio agio, quando ti fa sentire che nessun’altra avrebbe potuto interpretare il tuo ruolo. Non c’è niente di sbagliato in tutto quello che può dire. Il caso ideale prevede che qualsiasi cosa sia stata spulciata a fondo e noi abbiamo avuto un periodo di prove abbastanza lungo, tale da permettere che ogni dettaglio fosse quello giusto”.
“Bill non è soltanto una persona carina da avere accanto, è un regista fantastico ed è stato un bene averlo in quest’ultima lavorazione, perché c’era davvero da preoccuparsi”, aggiunge la Stewart. “È un progetto ambizioso, ma è anche un’idea malsana essere coinvolti per così tanto tempo in un progetto, perché continui davvero ad immagazzinare energia fino a che non esploderà e allora puoi soltanto sperare di lavorare con persone che sapranno come prenderla”.
Rob Pattinson, che termina la saga nel ruolo del vampiro Edward Cullen è d’accordo. “Bill è straordinario. Ha un lavoro talmente difficile. È stato un periodo di lavorazione intenso, ma per tutto il tempo, lui ha mantenuto la calma, la gentilezza ed è stato proprio piacevole. Si tratta di un vero talento e tiene molto al progetto”.
“Bill ha dovuto lavorare con una storia davvero diversa e molti, al suo posto, avrebbero potuto tirarsi indietro di fronte a essa, e invece lui ha abbracciato il progetto”, rivela Pattinson. “A lui piaceva l’aspetto horror, il che è un elemento piuttosto coraggioso da includere in una storia che è nota più che altro per il suo aspetto romantico. Infatti, non vi era alcun motivo per enfatizzare gli aspetti già noti al pubblico, potendo così rendere tutto più appassionante e diverso. Lo apprezzo moltissimo per questo e per le sue idee grandiose a livello visivo. Ha avuto delle intuizioni geniali sul come girare alcune scene, non adatte, tuttavia, ad un pubblico di età inferiore ai 13 anni, che non sono troppo descrittive, ma con immagini forti che colpiscono”.
Tornando nel ruolo di Jacob Black, Taylor Lautner aggiunge, “Bill voleva concentrarsi principalmente sui personaggi e in Breaking Dawn ve ne sono talmente tanti, che avevamo assolutamente bisogno di qualcuno che fosse in grado di gestirli, il che non è affatto facile. La cosa incredibile è che man mano che i personaggi crescevano all’interno dei film, anche noi crescevamo. Recentemente ho visto delle immagini di Twilight e avevamo un aspetto così giovane. È incredibile. Io avevo sedici anni. È stata un’esperienza grandiosa, perché siamo cresciuti insieme negli ultimi tre o quattro anni”.
E aggiunge, “Tutti ci siamo affezionati a Bill e ci siamo divertiti tanto con lui. Bill è una persona incredibile. Non penso nemmeno di dover parlare del suo talento, perché è davvero sorprendente e lo ha dimostrato. È difficile entrare in sintonia nel modo in cui siamo riusciti a farlo con Bill e mi rendo conto che siamo stati fortunati ad averlo con noi per tutti e due i film. Sicuramente non avremmo ottenuto questo risultato senza di lui”.
I giovani attori hanno anche apprezzato l’aiuto da parte dell’autrice Stephenie Meyer. Launtner dice: “Non so come ringraziarla. Ha dato vita a questi personaggi a averla qui è stato eccezionale, perché, diciamolo pure, la storia può confondere facilmente e, probabilmente, questo è uno dei film più complessi mai fatti nella storia del cinema. Stephenie ha sempre la risposta pronta e poi è una piccola mattacchiona. È molto spiritosa e tutti si sono affezionati a lei”.
“Avrei sperato che fosse presente tutti i giorni durante la lavorazione dei primi film”, afferma la Stewart. “Ho apprezzato moltissimo averla sul set. Quando si gira un film, tutto ruota intorno all’energia che c’è intorno a te. Anche se una battuta è ben scritta e tutti sanno esattamente come vogliono che tu la dica, se tutti non fanno sì che fino a quel momento ci sia letteralmente un accumulo di energia, puoi essere l’attore più bravo del mondo, ma il risultato sarà deludente. Sul set, Stephenie riusciva realmente a motivarci e ad ispirarci. Non che non sia stata la stessa cosa con Bill o con il resto del cast, ma con l’autrice è proprio un’altra cosa. Lei ha letteralmente partorito tutto questo e tu vuoi semplicemente che possa essere orgogliosa del risultato”.
La Stewart continua, “Stephenie è sempre disponibile a parlare con me di tutto. A volte ti trovi a ripetere in continuazione cose che già sai, semplicemente per il fatto che due esseri umani che condividono una stessa idea, sprigionano letteralmente energia. Se non provi questo, tornerai a casa piangendo, perché hai rovinato la scena. Anche se dovesse funzionare nel film, non l’hai vissuta veramente. Con Stephenie al tuo fianco, riesci a vivertela ogni volta”.
“Stephenie sa sempre meglio di chiunque altro cosa sta succedendo. Per esempio, quando durante il parto pensavamo tutti che stessi masticando la placenta della bambina, lei mi ha spiegato che non era altro che una protezione fatta di un materiale nero. Okay, devo solo masticare quella roba nera, e io ho immaginato che fosse del formaggio fresco cremoso un po’solidificato”, dice divertito Pattinson. “I fan dovranno fare i conti con un film molto più cupo rispetto a tutti gli altri episodi messi insieme. Un film alquanto inquietante, ma anche molto realistico. Speriamo di aver trasformato un mondo poco realistico in qualcosa con cui la gente comune, che non ha mai messo al mondo una bambina vampiro, possa comunque entrare in relazione”.
La Meyer è anche preoccupata per le aspettative dei fan, specialmente per ciò che riguarda il matrimonio del secolo. “Spero che con la Parte I, i fan riescano a vivere un matrimonio da favola che rispetti la loro idea di romanticismo. Spero che riescano davvero a vedere il legame romantico tra Edward e Bella così come vorrebbero che fosse, che Bella è riuscita a maturare nel modo giusto e che si merita di essere felice. Sarebbe proprio una bella sensazione da provare”.
SINOSSI
L’attesissimo quarto capitolo della Saga di Twilight, diretto dal vincitore del premio Oscar® Bill Condon, THE TWILIGHT SAGA: BREAKING DAWN – PARTE I svela i misteri di questa romantica epopea che tanto ha appassionato milioni di spettatori.
In The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I, Bella (Kristen Stewart), Edward (Robert Pattinson) e le persone a loro care, devono affrontare le conseguenze generate dal loro decoroso matrimonio, dalla romantica luna di miele e dalla tumultuosa nascita della loro bambina, che porterà a degli sviluppi imprevedibili e sconvolgenti per Jacob Black (Taylor Lautner).
Isabella Marie Swan e Edward Anthony Masen Cullen insieme alle loro rispettive famiglie hanno il piacere di vedervi partecipare alle loro nozze. La lista di invitati alle magiche celebrazioni comprende un affascinante mix di vampiri, licantropi e umani che offrono molteplici informazioni sul passato dei Cullen e su ciò che potrebbe compromettere il loro futuro. Tuttavia, questo lieto evento mostrerà al pubblico una carrellata di reazioni emotive da parte di tutti i loro ospiti. Infatti, le nozze di Bella e Edward faranno cambiare ogni cosa.
Edward conduce la sua sposa sull’Isola di Esme, in Brasile e, nonostante i tentativi per resistere alle tentazioni della carne, la perfetta luna di miele si conclude con una gravidanza inaspettata. Considerato un miracolo da alcuni, una disgrazia da altri, l’oscura nascita fa mutare le alleanze e minaccia di sgretolare legami all’interno della famiglia, delle amicizie, del branco e del clan. Quando Bella decide di continuare a portare in grembo la forte e misteriosa bambina che cresce velocemente dentro il suo corpo sempre più emaciato, i suoi cari sono in dubbio sulla duplice natura umana e vampira della nascitura. Jacob e Sam, i capibranco dei licantropi, sono in disaccordo sul come proteggere gli abitanti di Forks e i loro simili dalla possibile minaccia e, dopo una violenta lite, il branco subirà una brutale scissione. Dal momento che Bella è determinata nel voler restare umana fino alla nascita della bambina, che già sente di amare con tutta se stessa, Edward, temendo fortemente per la sua sicurezza, si allea con Jacob. Con la casa dei Cullen assediata dagli altri licantropi, la famiglia non può più andare a caccia: la fame cresce e così anche la tensione si scatena, mentre per Bella comincia un travaglio sfiancante. La nascita drammatica, completerà e rafforzerà Jacob in un modo assolutamente imprevedibile, mentre Edward, sarà costretto a dare a Bella ciò che ha sempre desiderato: la trasformazione per sua mano in un vampiro.
Con un’attenzione ancora maggiore verso la storia d’amore, la passione, l’intrigo, il coraggio e l’azione che hanno portato Twilight, New Moon ed Eclipse al successo internazionale, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, dà inizio al racconto conclusivo dell’amore di un vampiro, di un’amicizia senza confini, del sacrificio, dell’accettazione e della scoperta del proprio sé. Tratto dai bestseller di Stephenie Meyer, tanto i libri quanto la loro trasposizione cinematografica rappresentano un vero e proprio fenomeno culturale, alimentato da affezionatissimi fan che impazientemente aspettano l’uscita di ogni singolo film.
Stephenie Meyer è un caso editoriale di successo internazionale. I diritti di traduzione dei suoi quattro romanzi di Twilight sono stati venduti in circa 50 paesi e sono state vendute 116 milioni di copie di libri in tutto il mondo. I suoi romanzi sono rimasti per ben più di 302 settimane nella classifica dei libri più venduti del New York Times.
La prima delle due parti dell’adattamento cinematografico, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1 è diretta da Bill Condon (Dreamgirls, Demoni e dei), la sceneggiatura è di Melissa Rosenberg ed è tratta dal romanzo Breaking Dawn di Stephenie Meyer. Il cast è formato da Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner.
IL CAST
KRISTEN STEWART (Bella Swan) Presto potremo ammirarla al cinema in due nuovi progetti: nel film On the Road, diretto da Walter Salles e tratto dal romanzo di Jack Kerouac, e a fianco di Chris Hemsworth e Charlize Theron in Snow White and the Huntsman, distribuito dalla Universal Pictures il 1 giugno 2012.
La Stewart è conosciuta in tutto il mondo per aver interpretato il ruolo dell’umana Bella Swan che si innamora di un vampiro, in tutta la serie di film già usciti o di prossima uscita della Saga di Twilight.
La ricordiamo nel ruolo di Joan Jett, recentemente interpretato in The Runaways, il biopic sulla rock band tutta la femminile degli anni ‘70; oltre che nell’indipendente Welcome to the Rileys, con James Gandolfini e Melissa Leo, che è stato candidato al Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival del 2010.
La Stewart si è imposta all’attenzione del pubblico di tutto il mondo grazie alla sua straordinaria performance al fianco di Jodie Foster in Panic Room. Di recente, è apparsa accanto a Jesse Eisenberg in Adventureland, per la regia di Greg Mottola, oltre che in The Cake Eaters, di Mary Stuart Masterson.
Kristen Stewart ha fatto parte del cast dell’acclamato film di Sean Penn Into The Wild – Nelle Terre Selvagge della Paramount Vantage, e dell’indipendente The Yellow Handkerchief, con William Hurt e Maria Bello.
Inoltre, l’abbiamo vista anche in Jumper, Disastro a Hollywood, Il Bacio che Aspettavo, The Messengers, Zathura-Un’Avventura Spaziale, Speak, Gioventù Violata, Tre Ragazzi per un Bottino, Undertow, Oscure Presenze a Cold Creek e La Sicurezza degli Oggetti.
Kristen Stewart vive a Los Angeles.
ROBERT PATTINSON (Edward Cullen) è famoso in tutto il mondo per il ruolo del vampiro Edward Cullen in Twilight e in The Twilight Saga: New Moon, The Twilight Saga: Eclipse, e della prossima uscita The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2. Si è fatto conoscere all’età di 19 anni, quando è stato scelto per recitare in Harry Potter e il Calice di Fuoco, di Mike Newell. Nel film, Pattinson interpreta il ruolo di Cedric Diggory, il rappresentante ufficiale di Hogwarts nel Torneo Tremaghi.
All’inizio di quest’anno, Pattinson ha recitato in Water For Elephants, diretto da Francis Lawrence e interpretato da Reese Witherspoon e Christoph Waltz. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo best seller del New York Times. Attualmente, è impegnato nelle riprese di Cosmopolis, diretto da David Cronenberg.Di recente, Pattinson ha recitato al fianco di Pierce Brosnan, Chris Cooper e Emilie De Ravin nel film drammatico Remember Me, per la regia di Allen Coulter. Ha appena terminato le riprese di Bel Ami, basato sul racconto dallo stesso titolo, dello scrittore Guy de Maupassant. Pattinson nel film interpreta un giovane giornalista di Parigi che per migliorare il suo status sociale sfrutta le sue conoscenze tra le donne più influenti e affascinanti della città, tra cui spiccano Uma Thurman, Kristin Scott Thomas e Christina Ricci.
Robert Pattinson ha iniziato la sua carriera da professionista con l’apparizione al fianco di Sam West e Benno Furmann ne La Saga dei Nibelunghi di Uli Edel. Pattinson è stato scelto come protagonista del film How to Be, di Oliver Irving, vincitore del premio Slamdance’s Special Honorable Mention for Narrative Feature. Inoltre, ha interpretato il ruolo di Salvador Dalì in Little Ashes, di Paul Morrison. In televisione lo abbiamo visto in “The Haunted Airman” della BBC.
In ambito teatrale Pattinson è stato membro del Barnes Theatre Group, dove ha interpretato il ruolo di George Gibbs in “Our Town” di Thornton Wilder. Inoltre, ha recitato nel ruolo di Lord Evelyn Oakleigh in “Anything Goes”, di Cole Porter e in quello di Alec in “Tess of the D’Urbevilles”. Di recente, è apparso presso l’OSO Arts Centre, nel ruolo di Malcolm, in “Macbeth”.
TAYLOR LAUTNER (Jacob Black) è apparso recentemente nel film della Lionsgate dal titolo Abduction, per la regia di John Singleton. dove il giovane attore veste i panni di un ragazzo che per caso scopre su un sitoweb di persone scomparse, una fotografia che lo ritrae da bambino. Fanno parte del cast anche Lilly Collins, Sigourney Weawer e Alfred Molina e tra i produttori figurano Ellen Goldsmith-Vein e Lee Stollman di Gotham Group e Roy Lee e Doug Davison di Vertigo.
In The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, Launtner riprende il ruolo di Jacob Black a fianco di Kristen Stewart e Robert Pattinson. Li abbiamo visti recitare in un triangolo in Twilight e in The Twilight Saga: New Moon, The Twilight Saga: Eclipse. Taylor Launtner sarà presente anche in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, in uscita nelle sale nel 2012.
Nel 2010, Lautner è stato tra i protagonisti del film della Warner Bros’ Valentine’s Day-Appuntamento con l’Amore. In questa pellicola diretta da Garry Marshall, Lautner recita accanto a Jessica Biel, Bradley Cooper, Patrick Dempsey, Jennifer Garner, Anne Hathaway, Ashton Kutcher e Julia Roberts. Lautner ha avuto la sua prima grande opportunità in ambito cinematografico nel 2005 quando, all’età di 13 anni, ha ottenuto il ruolo di Shark Boy nel film Le Avventure di Sharkboy e Lavagirl 3-D di Robert Rodriguez. Subito dopo è stato scelto per il ruolo di Eliot, il figlio di Jimmy Murtaugh, rivale di Steve Martin, nella pellicola di successo Il Ritorno della Scatenata Dozzina.
In ambito televisivo, Lautner è stato scelto per recitare in “My Wife and Kids”, “Summerland”, “The Bernie Mac Show” e “The Nick and Jessica Variety Hour”.
All’età di sei anni Taylor ha cominciato a studiare karatè vincendo, già dopo un anno, i suoi primi campionati. Poco dopo è stato chiamato a combattere con Mike Chat e, a otto anni è stato invitato a rappresentare il suo paese nella divisione della World Karate Association, dove ha dato prova delle sue incredibili potenzialità, diventando il Campione Junior della specialità World Forms and Weapons e vincendo tre medaglie d’oro. Negli anni successivi ha continuato a collezionare successi nel circuito delle arti marziali. Nel 2003, a soli 11 anni, si conquista il primo posto in alcune categorie nella classifica mondiale e, nell’arco dell’anno successivo ha vinto tre Campionati Mondiali Junior nella categoria cintura nera.
BILLY BURKE (Charlie Swan) è un attore molto convincente e apprezzato dalla critica, interprete sia di film per la tv che per il grande schermo Il 2010 e il 2011 sono stati anni impegnativi per Burke, che l’hanno visto coinvolto nelle riprese di Drive Angry della Summit Entertainment, al fianco di Nicolas Cage nel ruolo di un diabolico leader, del film indipendente Highland Park al fianco di Danny Glover, nonché della pellicola Cappuccetto Rosso Sangue, di Catherine Hardwicke dove interpreta, al fianco di Amanda Seyfried, il ruolo del padre (l’enorme lupo cattivo), e infine, della serie TV di TNT dal titolo Rizzoli & Isles.
Al momento è impegnato, in uno dei ruoli principali, nelle riprese del film indipendente Freaky Deaky, tratto dal romanzo di Elmore Leonard.
Prima di Twilight, Burke è apparso al fianco di Diane Lane nel film Nella Rete del Serial Killer di Gregory Hoblit e precedentemente, accanto a Morgan Freeman e Greg Kinnear, lo abbiamo visto in Feast Of Love di Robert Benton, mentre lo vediamo nel primo film girato insieme al regista Gregory Hoblit, Il caso Thomas Crawford, recitare con Anthony Hopkins e Ryan Gosling.
Tra i suoi film più recenti vale la pena citare anche: l’indipendente The Grift con John Savage e Forfeit, con Sherry Stringfield, presentato al South By Southwest Film Festival. Burke è inoltre apparso in: Squadra 49, assieme a Joaquin Phoenix e John Travolta, Nella Morsa del Ragno con Morgan Freeman, Without Limits per la regia di Robert Towne. Lo vediamo, inoltre, recitare insieme a Peter Berg, Henry Winkler e Lauren Graham, in Dill Scallion, film presentato allo Slamdance Film Festival.
In televione è apparso in sei episodi della seconda stagione della serie 24, della Fox, e nell’acclamata serie della ABC Wonderland, diretta da Peter Berg.
Burke è un musicista completo, abile nel suonare la chitarra e il pianoforte. Per molti anni ha suonato a Seattle nel gruppo rock “The Outcast Theater” e recentemente ha pubblicato il suo primo album da solista intitolato “Removed”. Nella prima settimana dopo il lancio, l’album ha registrato le più alte quote di vendita sul portale CD Baby entrando nella chart di Billboard Heatseekers. Inltre, Burke, ha deciso di donare una parte della vendita dell’album alla VH1 Save the Music Foundation, che si occupa a mantenere in vita nelle scuole i programmi di educazione musicale. Billy Burke abita nella sua casa di Los Angeles con la moglie Pollyanna e la loro figlia Bluesy LaRue.
PETER FACINELLI (Dottor Carlisle Cullen) si è distinto per le sue interpretazioni eclettiche e coinvolgenti, che lo hanno reso uno degli attori più ricercati di Hollywood.
Per tutta la serie della Saga di Twilight, Facinelli interpreta il ruolo del Dottor Carlisle Cullen, il capostipite altruista del clan dei Cullen e lo vedremo recitare nello stesso ruolo anche in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, in uscita nelle sale nel 2012.
Attualmente lo vediamo al fianco dell’attore pluripremiato agli Emmy, Edie Falco, nella serie di successo Nurse Jackie della Showtime, una dark comedy che accompagna un’infermiera impasticcata, ma dai sani principi morali, durante il suo lavoro nel ritmo frenetico di un ospedale di New York City. Nella serie, Facinelli interpreta il ruolo del Dott. Cooper, un uomo affascinante afflitto da una rara variante della Sindrome di Tourette. Visto l’enorme successo, che ha portato la serie più volte alla candidatura nell’ambito di premi prestigiosi come i Golden Globes (per la Miglior Serie TV), nonché alla vincita nel 2010 di un Writers Guild Award nella categoria Best New Series, Nurse Jackie continuerà a divertire il pubblico con una quarta stagione.
Nel 2010, Facinelli fonda la sua casa di produzione, la Facinelli Films, che attualmente è in fase di post-produzione con la sua prima pellicola, Loosies. Facinelli è al tempo stesso attore e sceneggiatore di questo film, una commedia drammatica dal ritmo incalzante, che racconta la storia di un borseggiatore di successo nella metropolitana di New York City. La Facinelli Film ha programmato la realizzazione un film, Paz, con la partecipazione di Facinelli, sulla vita del campione di box Vinny Pazienza, il quale dopo un grave incidente che lo aveva paralizzato, non solo riesce a camminare nuovamente, ma ritorna nel ring per continuare la sua carriera di pugile.
Facinelli ha scritto la sceneggiatura di El Chico Blanco, un progetto che lo vede impegnato come produttore e attore e che sarà realizzato l’anno prossimo. Il film segue la storia di Ben Harper, un bambino bianco che cresce all’interno di una comunità ispanofona ribellandosi alle tensioni raziali e, dopo aver scontato il carcere, diventa il capo della banda più potente e temuta della città. Facinelli è anche sceneggiatore del film Accidentally in love, che ha debuttato su The Hallmark Channel a febbraio con la partecipazione di Jennie Garth.
Sempre di recente, ha recitato al fianco di Matthew Broderick e Brittany Snow nella pellicola Finding Amanda. Facinelli ha ricevuto ottime critiche per la sua performance accanto a Kevin Spacey e Danny De Vito in The Big Kahuna, presentato al Festival del Cinema di Toronto e al Sundance Film Festival del 1999. La versatilità di Facinelli come attore è innegabile: ne sono prova le sue performance nel dramma sexy della Fox, Fastlane, oltre che nella pluripremiata serie della HBO Six Feet Under, dove veste i panni del popolare e promettente studente di arte che si innamora del personaggio di Lauren Ambrose. Facinelli è apparso in numerosi altri film, tra cui : Il Re Scorpione, con Dwayne Johnson, I Ragazzi della mia Vita, diretto da Penny Marshall e interpretato da Drew Barrymore, Tentazione Mortale di Bill Bennet, con Burt Reynolds, nonché il thriller fantascientifico Supernova di Walter Hills, con James Spader e Angela Bassett, Dancer, con Breckin Meyer, Foxfire con Angelina Jolie, Texas Pop. 81 con Breckin Meyer e infine Giovani, Pazzi e Svitati al fianco di Jennifer Love Hewitt.
Peter è apparso, inoltre, nella stagione televisiva del 2007 della serie Damages, il pluripremiato legal thriller della FX con Glenn Close, dove interpreta il ruolo di Gregory Malina.
Facinelli è nato e cresciuto a New York, dove ha frequentato la Tisch School of the Arts dell’Università di New York
ELIZABETH REASER (Esme Cullen) si è presto affermata come una delle attrici più promettenti di Hollywood, grazie al suo talento naturale, alla sua presenza scenica e alla sua innegabile energia.
In tutti gli episodi della Saga di Twilight l’abbiamo vista nei panni della matriarca del clan dei Cullen, ruolo che vestirà anche in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, nelle sale dal 16 novembre 2012
A New York, la Reaser ha concluso da poco le riprese di Young Adult, scritto da Diablo Cody e diretto da Jason Reitman. Nel film, distribuito dalla Paramount a dicembre 2011, partecipano Charlize Theron, Patrick Wilson e J.K. Simmons.
Lo scorso giugno, la Reaser ha finito di girare l’indipendente L’arte di cavarsela con Emma Roberts, Freddie Highmore e Rita Wilson. Il film, nel quale la Reaser interpreta la madre incestuosa del personaggio di nome Robert, è stato scritto e diretto da Gavin Wiesen e ha debuttato al Sundance Film Festival ed è stato successivamente distribuito dalla Fox Searchlight
Inoltre, la Reaser ha concluso di recente le riprese di Liberal Arts, scritto e diretto e interpretato da Josh Radnor affiancato dagli attori Elisabeth Olsen, Richard Jenkins e Allison Janney. Nella seconda stagione del legal drama The Good Wife, in onda su CBS dall’aprile 2011, Elisabeth Reaser ha partecipato come guest star alle riprese di alcuni episodi.
Sweet land, diretto da Ali Selim, racconta la storia di Inge (Reaser) che negli anni 1920 viaggia dalla Norvegia alla campagna del Minnesota per incontrare l’uomo che è destinato a diventare suo marito. Variety ha descritto la sua performance con queste parole ‘…una forza, uno humour e una sensualità meravigliose’ e il Los Angeles Times ne ha parlato con entusiasmo: ‘Poche attrici catturano la macchina da presa con tanta autorità come la Reaser dimostra di saper fare in questo film’.
Di recente è apparsa in Against The Current di Paul Callahan, in cui recita al fianco di Joseph Fiennes e Justin Kirk, in Puccini For Beginners, di Maria Maggenti, selezionato in competizione al Sundance film festival del 2006 ed ha aperto l’Outfest Film Festival del 2006 (nel film recitano anche Gretchen Mol, Julianne Nicholson e Justin Kirk), e ancora, Purple Violets, di Ed Burn, con Debra Messing, Selma Blair, Ed Burns e Donald Logue, La Neve nel Cuore di Thomas Bezucha, Stay – Nel Labirinto della Mente di Marc Forster; The Believer con Ryan Gosling, e infine Mind the Gap, Shut Up and Sing e 13 Variazioni sul tema.
Più recentemente è apparsa nei panni della protagonista Bella Bloom nell’acclamata serie televisiva drammatica The Ex List, in onda su CBS 1.
In campo televisivo ha lavorato accanto a Tom Everett Scott nella serie drammatica Saved, in Law & Order, Criminal Intent e in I Soprano.
Elisabeth Reaser ha frequentato la Julliard School e fa la pendolare vivendo tra New York e Los Angeles.
KELLAN LUTZ (Emmett Cullen) Dopo aver ultimato le riprese della prima stagione di The Comeback, dove appare al fianco di Lisa Kudrow, Lutz ha subito iniziato a girare altri due film: Stick It della Disney e Ammesso della Universal, in cui interpreta uno dei gemelli Molson.
Lutz è conosciuto dal pubblico per la sua interpretazione di Emmett Cullen in tutti i capitoli della Saga di Twilight, e tornerà anche in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, in uscita l’anno prossimo.
Presto lo vedremo in tre ruoli da protagonista in Immortals, dove interpreterà Poseidon al fianco di Henry Cavill, Freida Pinto e Mickey Rourke, per la regia di Tarsem Singh; e nei due film indipendenti Arena, in cui interpreta un uomo che viene rapito e costretto a combattere in una sorta di arena digitale di gladiatori, e A Warrior’s Heart, dove recita accanto al sua co-inteprete di Twilight Ashley Greene.
Lutz ha partecipato come attore in Love, Wedding, Marriage con Mandy Moore, James Brolin, e Kathy Bates, nel remake del classico horror del 1984, Nightmare e in Meskada di Josh Sternfeld. Lutz è apparso nel film di Screen Gems, Che La Fine Abbia Inizio, al fianco di Brittany Snow e nel film indipendente Deep Winter al fianco di Michael Madsen. Un altro progetto indipendente in cui ha lavorato recentemente è The Forgotten Ones, girato in Costa Rica.
In ambito televisivo, Lutz è apparso nella nuova serie 90210, della CW, nel ruolo di George Evans, l’atleta migliore della scuola, ma anche il più arrogante. Inoltre, ha recitato nella miniserie di sette ore della HBO dal titolo Generation Kill, e lo abbiamo visto nella serie di successo Heroes della NBC, nonché nel reality di PAX TV Model Citizens, oltre che in Summerland.
Oltre a fare l’attore, Lutz ha anche lavorato come modello per alcune campagne pubblicitarie: è stato il ragazzo-copertina del catalogo estivo di Abercrombie & Fitch del 2004 ed è persino apparso nelle pubblicità di Levi’s Jeans e come modello per l’intimo di Calvin Klein.
Lutz è’ nato e cresciuto nel freddo del North Dakota, vive secondo il credo ‘bisogna provare cose nuove perché si vive solo una volta’. Pratica lo sky diving, il motor cross e il rafting e ama vivere la vita come una grande avventura.
Lutz risiede a Los Angeles al momento.
NIKKI REED (Rosalie Hale) ha riscosso ottime critiche per il film di Catherine Hardwick Thirteen-13 Anni, che ha segnato il suo debutto cinematografico, in cui recita al fianco di Holly Hunter, e di cui a soli 14 anni è stata la co-sceneggiatrice. Oggi, all’età di 22 anni, la Reed ha dimostrato il suo talento di attrice intensa e versatile.
Anche lei, sarà presente anche nel prossimo capitolo conclusivo di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Abbiamo potuto ammirare la Reed in Last Day of Summer, una commedia indipendente di cui è interprete e produttrice esecutiva. Il film ruota attorno a un impiegato di un fast food giunto oramai al limite della sopportazione, ma la cui vita cambia radicalmente grazie all’incontro con una bellissima cliente. La Reed è stata interprete di Chain Letter, diretto da Deon Taylor. Il film è prodotto dalla Twisted Pictures, la stessa società di produzione creatrice della popolare saga di Saw-L’Enigmista.
Sul piccolo schermo, Nikki Reed è apparsa nella serie di successo della Fox The O.C, dove veste i panni di Sadie Campbell, la fidanzata di Ryan (Ben McKenzie).
Nel 2006, ha recitato al fianco di Alec Baldwin ne La prima volta di Niky, interpretando il ruolo della teenager ribelle Niky. Nel cast della pellicola ricordiamo anche Luke Wilson, Jeff Goldblum e Carrie Anne Moss.
Prima di girare La prima volta di Niky, la Reed ha recitato in Lords of Dogtown della Sony, al fianco di Emile Hirsch e Heath Ledger. Il film segna la sua seconda collaborazione assieme a Catherine Hardwick, regista di Thirteen.
A breve, la vedremo recitare al fianco di Bruce Willis e Forest Whitaker in Catch .44, il cui debutto nelle sale è previsto entro la fine del 2011. Il film segue la storia di tre ragazze che riescono appena a sopravvivere svolgendo lavoretti di poco conto in quel di Las Vegas. Le loro vite cambiano radicalmente quando incontrano un affascinante sconosciuto.
Nikki Reed è una sostenitrice dell’organizzazione per la sensibilizzazione all’autismo, Autism Speaks (www.autismspeaks.org). Attualmente risiede a Los Angeles, ama scrivere e andare a cavallo.
JACKSON RATHBONE (Jasper Hale) è noto per avere interpretato il ruolo di Jasper Hale in tutti i capitoli della Saga di Twilight, e nel ruolo di Sokka nel film L’ultimo dominatore dell’aria. Parteciperà anche al capitolo finale di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Terminato il tour musicale estivo che l’ha portato in giro per l’America con la sua band 100 Monkees, Rathbone sarà di nuovo in una serie TV nel ruolo di un liceale, che nel tempo libero è una spia del governo americano. La serie pilota si intitola Aim High ed è coprodotta insieme al leggendario regista Joseph McGinty Nichol (alias McG) in associazione con la Warner Bros Entertainment.
Di recente è uscito il suo primo film da produttore dal titolo Girlfriend, che ha debuttato negli USA il 14 luglio scorso, di cui è anche interprete principale e per il quale ha scritto la colonna sonora. Il film racconta la storia di un ragazzo affetto dalla Sindrome di Down e ha aperto il Toronto Film Festival. Girlfriend è il primo film coprodotto da Rathbone e il suo partner in affari Patch Mackenzie per mezzo della loro società di produzione PatchMo Entertainment. Inoltre, Rathbone ha partecipato nei film Cowgirls ‘N Angels e Live at the Foxes Den, prossimamente nelle sale cinematografiche.
Rathbone ha recitato nelle serie TV Close To Home, del canale televisivo Hallmark, The O.C., in alcuni episodi di The War at Home, The Cleaner, Criminal Minds e di No Ordinary Family. In passato, ha recitato in film quali Hurt, Big Stan, Senior Skip Day e Dread di Clive Barker.
Nel 2011, Rathbone annuncia il lancio della sua etichetta discografica, Happy Jack Music. I Bleedeing Horse Express, il primo gruppo che ha firmato un contratto con tale etichetta, pubblicheranno presto il loro primo album dal titolo Going South, e si sposteranno per gli USA nel corso dell’anno per presentarlo. I brani sono stati prodotti da Rathbone a Vancouver negli Warehouse Studios e a Los Angeles presso gli happy Jack Music Studios.
Jackson Rathbone è nato a Singapore da genitori americani, ma è cresciuto in giro per il mondo. Quando finalmente la sua famiglia ha deciso di mettere radici nel Texas, Jackson comincia ad esibirsi in musical all’interno di un corso locale per giovani attori. Si diploma nella prestigiosa scuola di recitazione, Interlochen Arts Academy, nel Michigan del nord e attualmente risiede a Los Angeles.
ASHLEY GREENE (Alice Cullen) è diventata una delle attrici più ricercate di Hollywood, avendo all’attivo già cinque film in uscita nei prossimi due anni.
La Greene è diventata famosa con il ruolo di Alice Cullen in tutti gli episodi della Saga di Twilight, e farà ancora parte del cast nel capitolo conclusivo The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Prossimamente possiamo vederla in Butter, una commedia della Weinstein Company, con Jennifer Garner e Hugh Jackman, LOL – Solo quando rido, con Miley Cyrus e Demi Moore e The Apparition, un thriller della Warner Brothers/Dark Castle.
A settembre 2010, Ashley Greene ha debuttato con la campagna pubblicitaria che la vede come testimonial dei prodotti Avon. Inoltre, è portavoce della campagna messa a punto da mark m.powerment, per fermare le violenze sulle donne da parte dei partner all’interno di una coppia e quelle che avvengono ai primi appuntamenti. Nel febbraio del 2010, La Green è stata testimonial della campagna pubblicitaria apparsa nell’edizione 2010 dela rivista Sports Illustrated Swimsuit, per la SOBE Lifewater, presentando due nuovi gusti di una bevanda zero-calorie.
Nel 2009, la Greene ha vinto il premio Fresh Faces ai Teen Choice Awards, un riconoscimento che ha lo scopo di rendere onore alle attrici esordienti più popolari di Hollywood, mentre nel 2010, nell’ambito dello stessa premiazione, le è stato assegnato il premio Female Scene Stealer. Inoltre, la Greene è’ la portavoce nazionale di DonateMyDress.org, un’organizzazione che si occupa delle adolescenti meno fortunate, che offre loro i vestiti per il ballo scolastico di fine anno.
Ashley Greene è nata a Jacksonville in Florida e al momento risiede a Los Angeles.
I FILMMAKER
BILL CONDON (Regista) è un famoso regista, vincitore di un premio Oscar® per la sceneggiatura, noto al pubblico per aver diretto attori acclamati dalla critica, vincitori di premi per le loro interpretazioni. Il suo adattamento di Dreamgirls, che aveva trionfato a Broadway, ha vinto due Oscar® e tre Golden Globes, compresa la categoria Miglior film commedia o musicale. Condon ha diretto il film con una sua sceneggiatura ed è stato nominato al premio assegnato dalla Directors Guild of America. Il cast era formato da Jamie Foxx, Beyoncé Knowles, Eddie Murphy e rese nota al pubblico Jennifer Hudson, premiata per la sua interpretazione con numerosi riconoscimenti da parte della critica, tra i quali un Oscar®, un Golden Globe, il BAFTA, nonché il premio asseganto dalla Screen Actors Guild.
Condon ha scritto e diretto anche Kinsey, per il quale nel 2005 vinse un premio per la migliore regia assegnatogli dalla British Directors Guild. Proponendo un ritratto di uno dei personaggi più influenti del ventesimo secolo che non scende a compromessi, Kinsey regala il premio assegnato dalla Los Angeles Film Critics nella categoria migliore attore a Liam Neeson e una nomination all’Oscar® a Laura Linney nella categoria Miglior attrice non protagonista.
Inoltre, ha scritto e diretto Demoni e dei, che fece guadagnare a Condon un Oscar® nella categoria Migliore sceneggiatura non originale. Il film vinse anche un premio nella categoria Miglior Film agli Independent Spirit Awards ed è stato definito come Miglior Film del 1998 dalla National Board of Review. Il film, una meditazione poetica sugli ultimi giorni di vita del regista di Frankenstein James Whale, è valso due nomination agli Oscar® per gli attori Ian McKellen e Lynn Redgrave.
Per il cinema, Condon ha scritto la sceneggiatura del musical Chicago, per il quale ha ricevuto una nomination all’Oscar®. Il cast era formato tra l’altro da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Gere e vinse sei Oscar®, compreso quello per il Miglior Film 2002.
Nato a New York City, Condon ha frequentato la Columbia University laureandosi in Filosofia. Un articolo analitico pubblicato sulla rivista cinematografica Millimeter, incuriosì il produttore Michael Laughlin. Subito dopo, Condon scrisse insieme a Laughlin la sceneggiatura per il film Strange Behaviour, diretto dallo stesso Laughlin. Il film diventò un cult e portò al sequel non ufficiale Strange Invaders. Condon debuttò come regista con I delitti della palude, con Jennifer Jason Leigh, Judith Ivey ed Eric Stoltz.
Bill Condon è presidente della Film Independent e del comitato degli scrittori (Independent Writers Steering Committee) della Writers Guild of America.
Attualmente sta curando la post-produzione di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, che ha girato contemporaneamente a The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1.
MELISSA ROSENBERG (Sceneggiatrice) è una delle sceneggiatrici più richieste a Hollywood, se non la sceneggiatrice più famosa di tutti i tempi, che è in grado di passare dalla Tv al grande schermo con grande agilità.
Attualmente, sta lavorando sull’adattamento televisivo per la rete ABC della serie di fumetti della Marvel Comics, Alias, che racconta la storia di un ex-supereroina che diventa un’investigatrice privata. Sta, inoltre, scrivendo la sceneggiatura per il film della Paramount Earthseed non ancora uscito nelle sale, tratto dall’omonimo romanzo di Pamela Sargent. Melissa Rosenberg farà da produttore esecutivo ad entrambi i progetti attraverso la sua casa di produzione Tall Girls Production.
Ha scritto la sceneggiatura di tutti e tre gli episodi della Saga di Twilight, nonché degli ultimi due capitoli di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 1 e 2 che vedremo prossimamente nelle sale cinematografiche.
Di recente, la Rosenberg ha ultimato la quarta stagione Dexter di cui è sceneggiatrice e produttore esecutivo. Grazie al suo lavoro, questa serie ha ottenuto il prestigioso Peabody Award, oltre a tre nomination agli Emmy e ai Writers Guild of America, nonché due nomination ai Golden Globes nella categoria Miglior Serie Drammatica. La Rosenberg è autrice di alcuni degli episodi più memorabili della serie.
Melissa Rosenberg si è imposta come sceneggiatrice per il cinema con il film Step Up, che ha incassato in tutto il mondo oltre 114 milioni di dollari. Proprio per aver studiato danza, la Rosenberg rappresentava la scelta perfetta per questo film, che racconta la storia d’amore metropolitana tra un talentuoso piantagrane (Channing Tatum) e un’aspirante ballerina (Jenna Dewan).
La Rosenberg, predilige i progetti che mettono in risalto i personaggi; si è occupata di scrivere le sceneggiature di Ally McBeal, The O.C., Party of Five – Cinque in famiglia, Boston Public, The Agency, Birds of Prey e Oltre i limiti.
Al fine di diventare coreografa, la Rosenberg si era diplomata in danza e teatro presso il Bennington College del Vermont. Quando poi si è trasferita a Los Angeles ha scelto un percorso diverso: quello della scrittura. In seguito, la Rosenberg ha conseguito anche un Master presso la University of Southern California.
STEPHENIE MEYER (Scrittrice e Produttore) era una casalinga, madre di tre bambini, quando nel 2003 fece un sogno significativo con due personaggi che non riuscì più a togliersi dalla mente. Facendo passare tutto il resto in secondo piano, la Meyer inventava la trama di giorno e poi, quando la casa era nel completo silenzio, di notte la scriveva sul suo computer. Tre mesi dopo, riuscì a completare il suo primo romanzo dal titolo Twilight.
Ripescato da una pila di romanzi ammassati su una scrivania della casa editrice Writers House, il manoscritto è passato tra le mani di diversi editori. Megan Tingley della Little Brown Books fece un’offerta a sei cifre per assicurarsi i diritti esclusivi di tre romanzi. Nel 2005, a poche settimane dalla sua uscita, il libro ha debuttato al 5° posto della classifica dei bestseller del New York Times. I diritti di traduzione di Twilight sono stati venduti in 45 paesi del mondo.
L’attesissimo sequel, New Moon, è stato pubblicato nel settembre del 2006 ed è rimasto al primo posto della classifica dei libri più venduti del New York Times per 31 settimane. L’attesa dei fan della Meyer per la pubblicazione del romanzo era talmente alta, che alcune copie pilota, sono state vendute su eBay alla cifra astronomica di 380 dollari.
Il terzo libro della saga di Twilight, dal titolo Eclipse, è stato lanciato nell’agosto del 2007, e ha venduto 150.000 copie solo nel primo giorno di uscita. Negli Stati Uniti, il romanzo ha esordito al primo posto delle classifiche dei bestseller, tra cui quelle di USA Today e del Wall Street Journal. E’ arrivato al primo posto delle vendite anche in Bulgaria, Germania, Spagna e Argentina.
Il quarto e ultimo libro della Saga di Twilight, intitolato Breaking Dawn, è stato pubblicato il 2 agosto del 2008 con una tiratura iniziale di 3,2 milioni di copie: la tiratura più alta nella storia dell’editore. Nel corso del suo primo giorno di uscita negli Stai Uniti, Breaking Dawn ha venduto 1,3 milioni di copie, arrivando primo nella classifica nazionale dei libri più venduti.
Per la Meyer, il 2008 è stato un anno storico. Il 6 maggio la Little Brown and Company ha lanciato L’Ospite, il primo romanzo per adulti della Meyer, finito al primo posto nella classifica dei bestseller del New York Times e del Wall Street Journal. Inoltre, USA Today ha dichiarato Stephenie Meyer ‘Autore dell’Anno’, lodandola per aver realizzato ciò che nessun altro era riuscito a fare nei 15 anni dalla nascita della classifica dei bestseller di USA Today: nel 2008, infatti, la Meyer ha conquistato le prime quattro posizioni della classifica. Anche nel 2009 la Meyer è tornata a dominare le classifiche dei bestseller con la Saga di Twilight.
Nella primavera del 2010 seguì la pubblicazione di La breve seconda vita di Bree Tanner, un episodio mai narrato di Eclipse, basato sulla storia passata dei personaggi di Bree e Riley. Parte del racconto è stato incluso nel film The Twilight Saga: Eclipse.
Stephenie Meyer si è laureata in Letteratura Inglese presso la Brigham Young University e vive in Arizona con suo marito e i suoi figli.
WYCK GODFREY (Produttore) ha iniziato la sua carriera come direttore creativo presso la New Line Cinema, subito dopo la laurea in Letteratura Inglese nel 1990 presso l’Università di Princeton. Alla New Line Cinema ha lavorato in film di successo come The Mask- da zero a mito, Scemo e più Scemo, come anche in alcuni capitoli di film famosi, quali House Party e Nightmare. Nel 1995, passò alla Horizon Pictures di Paul Schiff e Michael London, dove ha rivestito il ruolo di vice presidente di produzione, svolgendo un lavoro di supervisione del piano di sviluppo e dello staff della 20th Century Fox.
Due anni dopo, Godfrey è assunto da John Davis come vice presidente esecutivo presso la Davis Entertainment, dove si è occupato di supervisionare il film d’azione Dietro le Linee Nemiche di John Moore, con Owen Wilson e Gene Hackman. Nel 2001 è stato promosso Presidente della società e, verso la fine di quello stesso anno, ha creato e prodotto per conto di Revolution Studios la commedia per famiglie L’Asilo dei Papà, con la regia di Steve Carr e interpretata da Eddie Murphy. Nel 2003, ha prodotto il blockbuster estivo Io Robot, con Will Smith, per la regia di Alex Proyas, e l’avventuroso Il Volo della Fenice, suo secondo film insieme al regista John Moore. Inoltre, ha sviluppato l’idea, rivestendo anche il ruolo di produttore esecutivo di AVP: Alien vs Predator, di Paul W.S. Anderson. Più recentemente, Godfrey ha prodotto Chiamata da uno Sconosciuto della Screen Gems e, per conto della 20th Century-Fox, il film natalizio Eragon, tratto dall’omonimo romanzo bestseller. Complessivamente, tra il 2002 e il 2006, è stato produttore o produttore esecutivo di otto film.
Nel febbraio del 2006, Godfrey abbandona la Davis Entertainment e si unisce al suo amico Marty Bowen, che aveva lavorato per la United Talent Agency. Insieme fondano la loro società di produzione, la Temple Hill Entertainment e, firmando un accordo con la New Line Cinema, danno vita al loro primo progetto, Nativity, diretto da Catherine Hardwicke, uscito nel Natale del 2006, seguito nel 2008 dalla commedia romantica Management che ha esordito al Toronto Film Festival, con Jennifer Aniston e Steve Zahn.
Il momento della svolta arrivò nel 2008, quando insieme alla Summit Entertainment, la casa di produzione si imbarcò nella produzione dei film della saga di Twilight, basati sulla serie dei famosi romanzi scritti da Stephenie Meyer. Il Twilight diretto da Catherine Hardwicke uscì nelle sale cinematografiche il 21 novembre dello stesso anno, incassando una cifra record di 69,6 milioni di dollari nel primo week-end dopo l’uscita. The Twilight Saga: New Moon, diretta da Chris Weitz ebbe un’uscita esplosiva nel novembre del 2009 incassando più di 700 milioni di dollari in tutto il mondo. The Twilight Saga: Eclipse diretta da David Slade, debuttò il 30 giugno 2010, riuscendo ad incassare solo negli Stati Uniti più di 300 milioni di dollari e quasi 700 milioni di dollari in tutto il mondo. La Temple Hill Entertainment sta producendo al momento gli ultimi due adattamenti cinematografici: The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I, nelle sale a partire da venerdì 18 novembre 2011 e The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, nei cinema da venerdì 16 novembre 2012.
Recentemente, la Temple Hill Entertainment ha anche prodotto l’adattamento cinematografico del romanzo bestseller Ricordati di guardare la luna di Nicholas Sparks uscito nelle sale il 5 febbraio 2010 con il titolo Dear John. Il film e stato diretto da Lasse Hallstrom e i ruoli principali sono interpretati da Channing Tatum e Amanda Seyfried. Everything Must Go, scritto e diretto da Dan Rush, con Will Ferrell è stato distribuito dalla Roadside Attraction e accolto positivamente dalla critica. Ten Year, scritto e diretto dallo sceneggiatore di Dear John, Jamie Linden, sempre con Channing Tatum è in fase di postproduzione e parteciperà al Toronto Film Festival 2011. La serie televisiva pilota Revenge prodotta dalla Temple Hill Entertainment, creata da Mike Kelly e con la partecipazione dell’attrice Emily Van Camp, andrà in onda su ABC nell’autunno 2011 tutti i mercoledì alle 22.
KAREN ROSENFELT (Produttore), già produttore esecutivo di Twilight e produttore di The Twilight Saga: New Moon e The Twilight Saga: Eclipse, come anche della prossima uscita The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Come produttore, Karen Rosenfeld opera presso la 20th Century Fox, dove di recente ha prodotto The Big Year, con Owen Wilson, Jack Black e Steve Martin, nelle sale a partire dall’autunno 2011. Altri progetti di produzione recente comprendono Percy Jackson e il Ladro di Fulmini e Io & Marley. E’ stata produttore esecutivo de Il Diavolo Veste Prada, Alvin Superstar, Alvin Superstar 2 , Alvin Superstar 3: si salvi chi può?, nonché produttore del film della Warner Bros L’Orso Yoghi.
Per 16 anni, la Rosenfelt ha svolto il compito di Production Executive presso la Paramount, dove si è occupata di film come Il Club delle Prime Mogli, Proposta Indecente, Se Scappi Ti Sposo, Save the Last Dance, Coach Carter e Mean Girls. Il suo ruolo è stato essenziale nella creazione della partnership tra la Paramount e la Nickelodeon Movies, occupandosi degli adattamenti cinematografici dei programmi televisivi di Nickelodeon Rugrats, SpongeBob SquarePants, e di Lemony Snicket – Una Serie di Sfortunati Eventi, tratto dai bestseller per bambini.
La Rosenfelt ha iniziato la sua carriera presso la ICM, come assistente della talent agent Sue Mengers, diventado successivamente Creative Executive presso la Jerry Weintraub Productions e Vice Presidente Senior presso la MGM.
GUILLERMO NAVARRO ASC (Direttore della Fotografia) ha lavorato recentemente in Sono il Numero Quattro, The Resident e alla prossima uscita di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Navarro ha collaborato a lungo con il regista Guillermo Del Toro. A partire da Cronos, Navarro si è occupato della fotografia in quasi tutti i film di Del Toro (ad eccezione di Mimic e Blade II) e comprende i progetti per La spina del diavolo, Hellboy II: The Golden Army, Hellboy e Il labirinto del fauno, per il quale Navarro vinse un Oscar® per la Miglior Fotografia. Nel corso dell’anno comincerà a lavorare al prossimo progetto di Del Toro, dal titolo Pacific Rim.
Navarro riesce a ritrarre immagini infinitamente ricche, accordandosi perfettamente con i mondi creati da Guillermo Del Toro in Cronos, vincitore al Festival del Cinema di Cannes del premio della critica nel 1993, assicurandosi così la partecipazione agli Oscar® come film ufficiale messicano nella categoria Miglior Film Straniero.
Inoltre, Navarro ha collaborato come operatore della macchina da presa in progetti realizzati dal regista Robert Rodriguez, suo compatriota, quali Desperado, Dal tramonto all’alba e Spy Kids.
Altri progetti importanti comprendono Jackie Brown di Quentin Tarantino, Spy di Renny Harlin, Stuart Little – Un topolino in gamba di Rob Minkoff, Spawn di Mark A. Z. Dippé, Zathura di Jon Favreau e infine Una notte al museo di Shawn Levy. Navarro, che ha iniziato la sua carriera girando documentari in Sud America, ha realizzato il documentario della National Geographic Lost Kingdoms of the Maya, a cui è valsa una nomination agli Emmy® Awards.
Quest’anno, il Latino International Film Festival a Los Angeles ha assegnato a Navarro il premio GABI alla carriera. Inoltre è stato vincitore del premio Goya, dell’Independent Spirit Award e del premio assegnatogli dalla New York Film Critics Society.
RICHARD SHERMAN (Scenografo) grazie a The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte 1 e 2, è oramai alla sua sesta collaborazione con il regista Bill Condon. Altri progetti comprendono i lungometraggi Kinsey, con Liam Neeson, Laura Linney e Peter Sarsgaard, Demoni e dei, con Sir Ian McKellen e la recentissima serie pilota The big C, con Laura Linney, andata in onda su HBO.
L’occhio attento ed unico di Sherman determina il tono delle scenografie create per Noi due sconosciuti, con Halle Berry e Benicio Del Toro, diretto dalla vincitrice del premio Oscar® Suzanne Bier; Correndo con le forbici in mano, debutto registico di Ryan Murphy, con Annette Bening, Alec Baldwin e Gwyneth Paltrow; e ancora Happy Endings, diretto da Don Roos, con la partecipazione di Lisa Kudrow, Steve Coogan e Maggie Gyllenhaal.
Sherman ha lavorato anche ne Il cuore nero di Paris Trout, tratto dal romanzo di Pete Dexter, vincitore del National Book Award e il rifacimento della Disney del classico di Mark Twain Le avventure di Huck Finn con la regia di Stephen Sommers.
VIRGINIA KATZ (Montaggio) ha avuto il piacere di affiancare il regista premio Oscar® Bill Condon per oltre vent’anni, occupandosi del montaggio di Dreamgirls (film per il quale ha vinto un ACE Eddie Award assegnatole dall’American Cinema Editors), Kinsey (per il quale è stata candidata all’ACE Eddie Award), Demoni e dei, Canduman II: Inferno allo specchio, I delitti della palude e infine il film ora in fase di postproduzione The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Burlesque, A proposito di Steve, Fearless di Jet Li e Her Majesty sono altri titoli tra i numerosi film ai quali la Katz ha dato il suo contributo nel montaggio.
Per la televisione, si è occupata del montaggio di molti episodi delle serie di J. J. Abrams Alias e Felicity.
Virginia Katz è cresciuta nella Contea di Westchester, nello Stato di New York ed è figlia del montatore Sidney Katz. Nei primi anni 1980 si trasferì a Los Angeles, lavorando in produzioni di film indipendenti, di case di produzione più grandi, nonché in film e serie TV.
JOHN BRUNO (Designer Effetti Visivi e Supervisore Effetti Visivi). Il suo lavoro gli è valso sei nomination agli Academy Awards®, nonché l’assegnazione del premio Oscar® nella categoria Migliori Effetti Speciali. Acclamatissimo professionista in questo campo, Bruno si è aggiudicato l’Oscar® con il film The Abyss ed è stato candidato per lo stesso premio per il suo contributo in Ghostbusters – Acchiappafantasmi, Poltergeist II: l’altra dimensione, Batman – il ritorno, Cliffhanger – l’ultima sfida e True Lies. Il suo straordinario lavoro potrà essere ammirato dal pubblico anche l’anno prossimo, con l’uscita di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2.
Nel 2008, affianca James Cameron, regista con il quale collabora da tempo, per lavorare alla creazione delle scene in cui Jake si allena con Neytiri nel film campione d’incassi Avatar, premiato agli Oscar® 2009.
I suoi prossimi film in uscita sono: a novembre 2011, Tower Heist di Brett Ratner (come Designer Effetti Visivi) e a novembre 2012, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2. Altri titoli usciti di recente comprendono altri due progetti del regista Brett Ratner, Rush Hour: missione Parigi (come Designer Effetti Visivi e Supervisore Effetti Visivi) e X-Men – Conflitto finale (Supervisore Effetti Visivi, Direttore della Seconda Unità). Nel 2004, ha contribuito sempre nelle vesti di Supervisore Effetti Visivi e Direttore della Seconda Unità nel lungometraggio AVP: Alien vs Predator.
Nel 2002 gli è stato assegnato il Belding Award per il suo cortometraggio The Run, in cui presentava il nuovo modello della Nissan 350 Z commercializzato nel 2003. Il corto è stato realizzato a Praga, che, in occasione delle riprese, rimase bloccata per ben tre giorni consecutivi.
Tra il 1999 e il 2000, Bruno ha diretto alcuni episodi di Star Treck: Voyager e nel 2001 si unì a James Cameron in qualità di produttore e Direttore della Seconda Unità nel film Ghosts of the Abyss (in 3-D Imax).In quell’occasione, insieme all’attore Bill Paxton, Bruno fece anche due immersioni nell’oceano per mostrare cosa restava del Titanic.
Bruno è stato un importante Supervisore degli Effetti visivi e regista di pubblicità presso la Digital Domain Productions. A lui è stata affidata la supervisione di True Lies, la pre-produzione di Titanic e la co-regia insieme a James Cameron di T2 3-D: Battle Across Time dell’Universal Studios Hollywood (per il quale ha vinto il premio TEA). Nel 1995, Bruno trascorse cinque mesi come Consulente degli Effetti Visivi nella fase di pre-produzione di Titanic, per passare successivamente alla regia di Virus, in cui recitavano Jamie Lee Curtis e Donald Sutherland. Ha curato, inoltre, gli effetti visivi del film di James Cameron, Terminator 2 – Il giorno del giudizio.
Bruno è stato anche co-fondatore della Boss Film Studios, che ha creato in sua presenza gli effetti visivi per numerosi film, quali Ghostbusters – Acchiappafantasmi, Poltergeist II: l’altra dimensione, 2010 – L’anno del contatto, 58 minuti per morire – Die Harder Batman – il ritorno e Cliffhanger – l’ultima sfida.
Nei primi anni 1980, ha lavorato come Supervisore del settore di effetti di animazione presso la ILM durante le produzioni di Poltergeist: demoniache presenze, E.T. l’extra-terrestre, Star trek II: l’ira di Kahn e Il ritorno dello Jedi.
Bruno è membro della Directors Guild of America, della Art Directors Guild, della Screen Actors Guild e ha fatto parte, per quasi vent’anni, del Comitato Nomine per gli Effetti Visivi dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
ALEXANDRA PATSAVAS (Supervisore Musiche) è titolare della Chop Shop Music Supervision, che ha fondato nel 1998.
Con The Twilight Saga: Breaking Dawn, continua il suo lavoro nella saga, dopo aver collaborato alla supervisione delle musiche nei tre precedenti episodi della serie ed aver prodotto le colonne sonore di Twilight, The Twilight Saga: New Moon e The Twilight Saga: Eclipse (distribuite da Chop Shop Records).
Per la televisione si è occupata della supervisione delle musiche di serie televisive come Roswell, Boston Public e The O.C., Senza traccia, Numb3rs, Chuck, Grey’s Anatomy, Private Practice, FlashForward, Mad Men, Gossip Girl e Rescue Me.
Alexandra ha anche prodotto le colonne sonore di Twilight, Mad Men, Grey’s Anatomy, The O.C., Rescue Me e Gossip girl. Le acclamatissime colonne sonore di Twilight e Grey’s Anatomy Volume 2 sono state nominate ai Grammy.
Alexandra è apparsa su Wired, Glamour, The New York Post, The Los Angeles Times, In Style, The Chicago Sun-Times, The Chicago Tribune, Elle, Jane, Billboard, Giant, The New York Times, CNBC e MTV. Alexandra Patsavas è stata nominata da Advertisig Age come “Imprenditrice dell’anno nel settore dell’intrattenimento”, è apparsa sul Los Angeles Times nella top 100 delle persone più influenti della California del Sud, Variety la include tra le 50 donne che appaiono ogni anno nel suo “Women’s Impact Report”, mentre il Fast Company Magazine la elegge ‘Persona più Creativa del 2009’.
CARTER BURWELL (Compositore) ritorna a lavorare nella saga, dopo aver composto la partitura per il primo film della serie, Twilight.
Oltre ad avere una lunga esperienza, Burwell gode di un’ottima reputazione nell’ambito dell’industria discografica, avendo già composto le partiture per progetti ancora oggi memorabili. Il compositore aveva già lavorato con Bill Condon, regista di The Twilight Saga: Breaking Dawn, occupandosi della composizione della colonna sonora di Kinsey, Demoni e dei, film per il quale Condon vinse l’Oscar®.
Le sue ultime colonne sonore, le ha scritte per il film vincitore del Golden Globe I ragazzi stanno bene, di Lisa Cholodenko, Urlo, di Rob Epstein e Jeffrey Freidman, Nel paese delle creature selvagge, di Spike Jonze, nonché per i tre film con la regia di John Lee Hancock The Blind Side, Alamo – Gli ultimi eroi e Un sogno, una vittoria. Burwell ha anche composto la musica per l’acclamata miniserie televisiva in onda su HBO Mildred Pierce, con Kate Winslet.
Inoltre, ha musicato numerosi film dei Fratelli Coen, compreso il recentissimo Il Grinta e Non è un paese per vecchi, film vincitore di un premio Oscar®, nonché altre pellicole di successo come A serious man, Burn after reading – A prova di spia, Ladykillers, Prima ti sposo, poi ti rovino, L’uomo che non c’era, Fratello, dove sei?, Il grande Lebowski, Fargo, Mister Hula Hoop, Barton Fink – È successo a Hollywood, Crocevia della morte, Arizona Junior e Blood Simple – Sangue facile.
Tra gli altri film, Burwell ha composto la musica di altre famose pellicole, come In Bruges – La coscienza dell’assassino, Il ladro di orchidee – Adaptation, Il destino di un cavaliere, Hamlet 2000, Three Kings, Essere John Malkovich, The Jackal e Ipotesi di complotto.
MICHAEL WILKINSON (Costumista) si è laureato in Design per le Arti Drammatiche presso il National Institute of the Dramatic Arts nella sua città di provenienza, Sidney, in Australia.
Ha lavorato in numerose produzioni di successo internazionale, come 300, di Zack Snyders e il film d’azione futuristico TRON: Legacy, di Joe Kosinski, che gli sono valse la nomination per il Costume Designers Guild Award e per il Saturn Award. In passato, Wilkinson aveva già vinto un Saturn Award per aver creato i costumi nell’acclamatissimo thriller d’azione di Z. Snyder, Watchmen ed è stato candidato a ricevere il CDG Award per i costumi indossati dal cast del film drammatico Babel, nato da una co-produzione internazionale.
Di Wilkinson sono i costumi che abbiamo visto indossare dagli attori dell’ultimo film fantasy di Snyder, Sucker Punch e potremo ancora ammirare le sue creazioni in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2. Attualmente, si sta occupando dei costumi che vedremo nel prossimo film di Superman, Man of Steel. La rivista Variety lo ha recentemente inserito nell’elenco dei filmmaker che hanno un considerevole impatto nel loro settore di competenza.
Altri film a cui ha dato un contributo artistico per la creazione dei costumi sono: Terminator Salvation, il film drammatico sulla Guerra Civile americana Jonah Hex, e quelli dall’ambientazione contemporanea, quali Il diario di una tata, Friends with money, Party Monster, American Splendor, La mia vita a garden State. Per la televisione, ha impiegato la sua creatività nei costumi indossati nella serie Luck, in onda su HBO e diretta da Michael Mann.
All’inizio della sua carriera, Wilkinson ha lavorato come assistente costumista in produzioni quali Matrix, dei Fratelli Wachowski, come anche nei due film di Baz Luhrmann, Moulin Rouge! e Romeo + Giulietta.
Al di fuori dall’industria cinematografica e televisiva, Wilkinson ha conquistato importanti premi lavorando in ambito teatrale per la Sydney Theater Company, per Opera Australia, per l’Australian Dance Theater, per la Radio City Hall e per l’Ensemble Theatre. Il suo lavoro ha onorato anche eventi speciali, come le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Sidney del 2000, dove Wilkinson è stato responsabile della creazione dei numerosi costumi.
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