ABBIAMO VISTO LOVELACE
Possono 17 giorni cambiare la vita di una persona?
Possono 17 giorni impiegati per girare un film, far entrare nella storia degli incassi di sempre una pellicola senza che l’attrice si arricchisca?
Si legge nei titoli di coda di “Lovelace” in anteprima italiana qui a Ischia …. : il film, pietra miliare del cinema hard, ha incassato 600 milioni di dollari (!!!) ma la sua protagonista Linda Boreman in arte Linda Lovelace ricevette non più di mille euro, sfruttata dall’uomo poi diventato suo marito ma anche sfruttatore, picchiata e impossibilitata a fuggire da quello che credeva vero amore….
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Il film è sicuramente molto atteso per l’apparente morbosità di alcune scene, ma “Lovelace” è un film completamente diverso da come si può immaginare, non è il capolavoro che era “Boogie Nights”, non ha assolutamente quelle scene glamour e neanche quella sottile “ironia” di alcune battute.
“Lovelace” è un film che incuriosisce e attira per l’interpretazione di un’eterna teen ager, Amanda Seyfried, conosciuta come l’innocente Sophie, timida biondina da sposare di Mamma Mia!” che con lo stesso nome ha interpretato il poco visto “Letters to Juliet ” per poi diventare la rossa e cattiva Sylvia nell’interessante e ben riuscito “In Time” per stupire e convincere (oscurata però dalla parte di Anne Hathaway-Fantine) come “Cosette” nell’ultima versione di “Les Misérables” diventando la ragazza anni ’70 Linda Lovelace protagonista del film Hard di maggior successo di sempre nel mondo.
Il film non ha scene di nudità che magari aspettate, quando parte una scena c’è sempre uno stacco verso un’altra. Il film più che raccontare l’industria di quegli anni (sarebbe stata la forza del film) e lo star system di quel mondo – distrutta (l’industria) e dimenticati (le uniche star) – poi a causa del web, racconta la storia della protagonista dal punto di vista privato.
Chi ne esce benissimo è Sharon Stone-Dorothy Boreman, se non sapete entrando che è lei ad interpretare la madre di Amanda Seyfried-Linda Lovelace direte “caspita quanto è brava quella che fa la madre” che qui imbruttita e invecchiata è credibilissima e perfettamente a suo agio in un ruolo fortemente drammatico e molto difficile.
Il film ha però due grandi limiti per il pubblico, i numerosi salti temporali che rendono il film non di così grande “intrattenimento” e la scelta di puntare tutto sulla drammaticità della donna star dell’Hard sfruttata e picchiata e non sulle sue frequentazioni.
Per la serie “non è tutto lusso e lussuria quel che luccica” …..
La scena migliore è quella dove Amanda Seyfried Alice nel paese delle PornoMeraviglie incontra un vero mito di sempre Hugh Hefner interpretato dal mitico James Franco dotato di mille volti e mille caratterizzazioni nonostante il suo volto non da carattere (questa la sua forza).
Film molto curato a livello tecnico (costumi, ambientazioni, trucco e parrucco) anche se poco spinto dove dovrebbe (nel glamour) e troppo invece spinto sul drammatico.
uscirà in Italia nella prossima stagione…..(negli Usa il 9 agosto)….
Voto 6 (per chi ama alla follia Amanda Seyfried e vuole vedere Sharon Stone recitare in un ruolo completamente diverso da come la immaginate)