IL FILM
Vincitore dell’Orso d’Oro e del Premio della Critica Internazionale all’ultimo Festival di Berlino, Il caso Kerenes (Child’s Pose) conferma il regista Călin Peter Netzer una delle voci più importanti del cinema europeo attuale.
Cornelia è una donna benestante dell’alta società a cui non manca nulla, se non l’affetto del figlio Barbu, al quale dedica tutte le sue attenzioni in maniera ossessiva. Quando Barbu è coinvolto in un tragico incidente, Cornelia si dimostrerà pronta a tutto pur di evitare che finisca in prigione, senza capire che la vera libertà a cui il figlio aspira può concederla solo lei stessa…
Netzer indaga con occhio impietoso la corruzione della società romena e di una nuova borghesia senza scrupoli, ma il centro emotivo del film rimane il rapporto di struggente intensità tra madre e figlio, affidato alla prova memorabile dei due protagonisti.
NOTE DI REGIA
di Călin Peter Netzer
Con il mio sceneggiatore, Răzvan Rădulescu abbiamo iniziato a lavorare su un progetto completamente diverso, ma che già era incentrato su dei conflitti famigliari. Poi lo abbiamo abbandonato per cominciare a discutere delle nostre vite e dei rapporti che abbiamo con la nostra famiglia, approdando alla fine al rapporto che abbiamo con le nostre madri, che abbiamo articolato sotto forma di finzione.
Nel film, si tratta di una relazione quasi patologica. È ambientata all’interno della classe medio-alta anche perché è molto più probabile trovarvi un comportamento simile che non in quelle più basse. E proprio perché questa storia mi è molto vicina, volevo affrontarla nel modo più obiettivo possibile, convogliando sentimenti, idee, esplosioni emotive in un racconto dall’autenticità quasi documentaristica.
NOTE DI PRODUZIONE
di Ada Solomon
Ho già lavorato con Călin Peter Netzer e lo sceneggiatore Răzvan Rădulescu e sapevo fin dall’inizio che sarebbero stati una coppia perfetta per questo film: nel copione, infatti, ho riconosciuto immediatamente l’approccio fortemente emotivo di Netzer e la precisione chirurgica dello stile di Rădulescu. Pur essendo una radiografia della società romena contemporanea, soprattutto riguardo alla vita dei nuovi ricchi e alla corruzione crescente a tutti i livelli delle istituzioni, il film ha soprattutto una portata universale nella descrizione del rapporto fra madre e figlio, in cui tutti possono riconoscersi anche se a livelli diversi – e anche se spesso è difficile ammettere a se stessi questa identificazione. Ma il più importante risultato del film è secondo me quello di affrontare alcuni temi chiave altrettanto universali: il perdono, l’accettazione, la comprensione.
CĂLIN PETER NETZER
regia, sceneggiatura, produzione
Nato in Romania nel 1975, a 8 anni si trasferisce in Germania con la famiglia. Di ritorno a Bucarest dopo il crollo del comunismo, si iscrive all’Università del Cinema e della Televisione e nel 1999 ottiene il diploma in regia. Il suo esordio nel lungometraggio, Maria (2003), fa incetta di premi in diversi festival internazionali, compreso il Premio Speciale della Giuria a Locarno e una candidatura agli European Film Awards. Il film successivo, Medalia de onoare (Medaglia d’Onore, 2009), non è da meno e partecipa a oltre 30 festival vincendo 14 premi, tra cui ben 5 riconoscimenti al Thessaloniki International Film Festival. Il caso Kerenes (Pozitia copilului) è il suo ultimo film e oltre a conquistare l’Orso d’Oro al Festival di Berlino è stato il più grande successo domestico del cinema rumeno degli ultimi dieci anni.
LUMINIŢA GHEORGHIU
Cornelia
Con oltre 30 anni di carriera alle spalle, Luminiţa Gheorghiu è tra le interpreti più acclamate del cinema romeno. Nel corso del tempo ha lavorato con alcuni dei maggiori registi del paese, compresi Lucian Pintilie, Radu Mihăileanu (Train de vie – Un treno per vivere, 1998) e Cristian Mungiu (4 mesi, 3 settimane, 2 giorni, 2007, e Oltre le colline, 2012), anche se la sua fama internazionale è legata principalmente al film di Cristi Puiu La morte del signor Lazarescu, per cui ha ottenuto diversi premi compreso il Los Angeles Film Critics Association Award. Nel 2000 è tra i protagonisti di Storie (Code Inconnu) di Michael Haneke, con cui lavorerà nuovamente tre anni dopo per Il tempo dei lupi. Nel 2009 ha ricevuto un premio Gopo, il riconoscimento nazionale del cinema romeno, per Francesca (2009, di Bobby Paunescu). Il caso Kerenes è il suo ultimo film e rappresenta la sua seconda collaborazione con Călin Peter Netzer dopo Maria.
BOGDAN DUMITRACHE
Barbu
Considerato uno dei volti più apprezzati del nuovo cinema romeno, Bogdan Dumitrache studia recitazione all’Università del Cinema e della Televisione con il leggendario Mircea Albulescu. Dopo il diploma si fa subito notare per la sua interpretazione in Trafic (2004), cortometraggio di Catalin Mitulescu vincitore della Palma d’Oro a Cannes, mentre l’anno successivo è nel cast de La morte del signor Lazarescu di Cristi Puiu. Tra i suoi film successivi vanno ricordati Cum mi-am petrecut sfarsitul lumii (The Way I Spent the End of the World, di Catalin Mitulescu) e Portretul luptatorului la tinerete (The Portrait of the Fighter as a Young Man, 2010, di Constantin Popescu), per cui ottiene un premio Gopo, massimo riconoscimento del cinema romeno. Conosciuto dal grande pubblico in patria per la sua interpretazione della versione locale della serie americana In Treatment, nel 2011 ottiene un nuovo premio Gopo per Din dragoste cu cele mai bune intentii (Best Intentions, di Adrian Sitaru), grazie al quale conquista anche Il Pardo d’Oro come miglior attore a Locarno. Il successo di critica e pubblico de Il caso Kerenes ha segnato un definitivo punto di svolta per la sua carriera.
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