6 Giugno “After Earth – Dopo la fine del mondo” di M. Night Shyamalan con Will Smith, Jaden Smith e Zoë Kravitz
La produzione
In seguito ad un atterraggio di fortuna, Kitai Raige (Jaden Smith) ed il padre Cypher (Will Smith) si ritrovano sulla Terra 1000 anni dopo la fuga cui furono costretti gli esseri umani a causa di un cataclisma. Poiché Cypher è seriamente ferito, Kitai deve spingersi in cerca di aiuto, muovendosi in un territorio ormai a lui sconosciuto, fra strane specie animali che ora dominano il pianeta, e minacciato da una inarrestabile creatura aliena fuggita dopo l’atterraggio. Padre e figlio dovranno imparare a collaborare e a fidarsi l’uno dell’altro per riuscire a tornare a casa.
Columbia Pictures presenta una produzione Overbrook Entertainment / Blinding Edge Pictures: After Earth con Jaden Smith e Will Smith. Il film è diretto da M. Night Shyamalan, prodotto da Caleeb Pinkett, Jada Pinkett Smith & Will Smith, James Lassiter e M. Night Shyamalan; la storia è di Will Smith, la sceneggiatura di Gary Whitta e M. Night Shyamalan. Il produttore esecutivo è E. Bennett Walsh, il direttore della fotografia Peter Suschitzky, ASC, la scenografia di Tom Sanders. Il montaggio è a cura di Steven Rosenblum, il supervisore effetti visivi A. C. E. è Jonathan Rothbart. I costumi sono stati ideati da Amy Westcott, la musica da James Newton Howard. I coproduttori sono Ashwin Rajan e John Rusk.
After Earth non è ancora stato classificato dalla Motion Picture Association of America per il visto censura. Per informazioni future sul visto in questione, si prega di visitare il sito: www.filmratings.com. Il film uscirà nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti il 31 maggio 2013.
IL FILM
After Earth è ambientato in un futuro lontanissimo: 1000 anni dopo l’evento catastrofico che ha costretto l’intera umanità ad abbandonare il proprio pianeta, l’unico che fino a quel momento conoscessero. “La Terra in un certo senso si è liberata degli esseri umani”, spiega Jaden Smith, che interpreta Kitai Raige, un ragazzo costretto ed esplorare gli impervi territori terrestri quando la sua astronave precipita sul pianeta proibito. “Tsunami, aria e cibo tossico, condizioni climatiche estreme. È come se la Terra avesse detto: ‘Basta, via di qui’. E quindi gli umani sono andati via”.
La loro nuova casa ora è il pianeta Nova Prime, dove vive l’importante famiglia dei Raige. Il padre di Kitai, Cypher Raige – interpretato dal vero padre di Jaden Smith, Will Smith – è un generale degli United Ranger Corps, e suo figlio Kitai intende emulare le sue gesta leggendarie… ma non tutto va come previsto. “Kitai avverte la pressione di dover seguire le orme di suo padre”, dice Jaden Smith. “Inoltre si colpevolizza per la morte di sua sorella, avvenuta durante un attacco che, a suo avviso, lui stesso avrebbe potuto tentare di evitare e il ragazzo è convinto che anche suo padre lo ritenga colpevole. Per questo motivo il rapporto tra i due è conflittuale e Kitai vorrebbe sanarlo, cercando in tutti i modi di guadagnarsi il rispetto e l’approvazione del genitore”.
Quando Cypher torna a casa dopo l’ennesima lunga missione, si rende conto che il forte desiderio che Kitai nutre di primeggiare lo ha reso avventato ed il ragazzo fallisce la sua prima prova per diventare Ranger. Per cercare di colmare il divario fra padre e figlio, dice Will Smith, “la madre di Kitai suggerisce a Cypher di portarlo in viaggio e trascorrere del tempo insieme per ristabilire un legame tra di loro. Ma la loro navicella spaziale precipita proprio nel luogo più inospitale dell’universo: la Terra”.
Nel frattempo la Terra si è evoluta in modo letale per gli esseri umani. Dopo l’atterraggio, Cypher resta intrappolato nel relitto della nave, e Kitai dovrà affrontare pericolosi elementi terrestri, nonché le strane specie animali che ora dominano il pianeta, per riuscire a trovare un modo di tornare a casa insieme al padre.
“La cosa interessante di questo film è la sua grandiosità, nonostante il tema centrale sia in realtà semplice, perché riguarda una storia familiare a tutti: quella del rapporto fra padre e figlio”, dice Will Smith. “Il pubblico riuscirà facilmente a relazionarsi al tema di un padre che cerca di instaurare un rapporto con il figlio, in una situazione in cui entrambi rischiano la vita”.
La prima lezione che il padre deve insegnare al figlio è come riuscire a dominare la paura. “I genitori sanno sempre quando un figlio sta mentendo perché ha paura di qualcosa”, dice Will Smith. “E ogni genitore ha un modo diverso di affrontare il problema. In After Earth, c’è un padre che cerca di comandare e controllare il figlio, ma in realtà appena un figlio esce di casa, ed ormai il genitore gli ha insegnato tutto ciò che poteva insegnargli, il figlio dovrà imparare il resto sulle proprie gambe. Secondo me in questo film, l’ambiente estremo della storia ingigantisce il rapporto fra padre e figlio, rendendolo minaccioso”.
“Questa è il fulcro della storia”, afferma Caleeb Pinkett, produttore del film. “Ed è suggestivo, perché ha luogo in un futuro lontano 1000 anni, ma l’elemento centrale sono i sentimenti che ruotano intorno a questo rapporto che sono universali”.
Ad appena 14 anni, Jaden Smith ha già dimostrato di essere un ottimo attore. Aveva esordito accanto al padre ne La ricerca della felicità, con grandi plausi per la sua performance. In seguito ha avuto un ruolo in Ultimatum alla Terra ed è stato il coprotagonista con Jackie Chan nel grande successo globale Karate Kid – La leggenda continua, confermando il suo carismatico talento.
Il giovane attore spiega che il suo personaggio sarà familiare a qualsiasi adolescente o a chiunque sia stato adolescente. “Kitai vuole essere il migliore, e fisicamente lo è, ma è troppo incosciente”, dice. “Pensa di dover sempre dimostrare qualcosa, sia per misurarsi con suo padre, sia per superare gli avvenimenti del passato. Per lui è difficile controllare le emozioni. Quando la loro navicella precipita, se vuole sopravvivere dovrà mettere da parte questo atteggiamento, smettendo di voler impressionare il padre ad ogni costo. Dovrà crescere e diventare un guerriero”.
“All’inizio del film Kitai è imprudente ma solo perché ha paura”, dice Caleeb Pinkett. “Ha paura e quindi ostenta coraggio. L’incidente della navicella cancellerà il suo atteggiamento spavaldo, e vedremo solo un ragazzino spaventato. L’unico modo per riuscire a tornare a casa è acquistare la sicurezza necessaria per affrontare le sue paure, e non in modo arrogante e presuntuoso, bensì rendendosi conto, con umiltà, di essere realmente valido”.
Anche il padre deve imparare a dare fiducia al figlio. “Non è facile per Cypher, ma è una cosa che tutti i genitori devono fare: i nostri figli devono raggiungere il successo oppure fallire sulle proprie gambe e noi genitori possiamo solo starli a guardare”, osserva Will Smith. “Questo film racconta il processo di maturazione sia del genitore che del proprio figlio”.
Le origini del progetto risalgono ad una normale serata domestica. Dopo aver girato Karate Kid – La leggenda continua, mentre Jaden ed i suoi genitori pensavano al prossimo progetto lavorativo del ragazzo, è emerso subito il desiderio di entrambi gli Smith di lavorare di nuovo insieme. Racconta Will Smith: “Una sera, Jaden ed io stavamo guardando la televisione e parlavamo di quanto ci fosse piaciuto lavorare insieme ne La ricerca della felicità, e che avremmo voluto ripetere questa esperienza. Mentre stavamo ipotizzando altre storie, con il TG sullo sfondo, Jaden ha detto: ‘Potrei essere tuo figlio, un ragazzo che si trova nei guai e tu devi tornare dalla guerra’. Questa intuizione si è trasformata nell’idea di un padre ed un figlio che viaggiano insieme in Alaska e devono affrontare i pericoli della natura. Era una conversazione divertente e interessante. Ad un certo punto abbiamo pensato di ambientare la storia a 1000 anni di distanza da ora, nel futuro. Così l’idea di After Earth è letteralmente esplosa nella nostra testa”.
Will Smith ha scritto il soggetto del film, ma questo è stato solo l’inizio: i filmmaker hanno poi immaginato un universo complesso, un background millenario raccontato in un trattamento di ben 300 pagine a cura di Peter David, vincitore di un premio Eisner, Michael Jan Friedman e Robert Greenberger, dove viene spiegata la storia dell’umanità dal momento in cui decide di abbandonare la Terra fino agli eventi del film. La cosiddetta ‘bibbia’ contiene tutto il materiale accessorio per un eventuale franchise di After Earth. “Sono stato colpito non soltanto dal fatto che fosse molto dettagliato ma anche stranamente premonitore”, afferma Pinkett. “Peter ha concepito la storia di un intero universo, e già questo era abbastanza impressionante, ma poi nel mondo contemporaneo sono accaduti eventi che rispecchiano il suo universo, ad esempio il meteorite caduto in Russia qualche mese fa: anche Peter aveva descritto un evento simile. L’approccio verosimile di Peter dà consistenza all’universo di After Earth anche se si tratta di pura fantascienza”.
“Questo mondo è stato concepito nei minimi particolari”, dice Will Smith. “La storia dei personaggi è descritto in modo dettagliato, non avevo mai visto letto di simile. Nel caso del mio personaggio, ad esempio, Cypher, il trattamento racconta il suo background e cioè che sua nonna era stata a capo dei Ranger, e che durante il suo incarico aveva unificato il governo sotto i Ranger. Questo significa che suo figlio, il padre del mio personaggio, non aveva potuto capitanare i Ranger se non all’età di quasi 50 anni, bypassando così gli anni di maggiore forza fisica. Questo è il genere di storia esplorato da Peter. Anche se questi dettagli non fanno parte del film, ci aiutano ad entrare nei nostri personaggi, rendendo questo mondo quasi realistico, oltre a fornire spessore alla storia e all’ambiente”.
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IL MONDO… DOPO LA TERRA
Kitai Raige vive su Nova Prime, il pianeta che ospita gli esseri umani che hanno lasciato la Terra. Un giorno sarà un grande Ranger, come suo padre prima di lui, e aspetta con ansia l’arrivo di questo momento.
Cypher Raige, padre di Kitai, è il Primo Comandante degli United Ranger Corps, uno dei più grandi leader della storia di Nova Prime. A lui va il merito di aver salvato gli umani di Nova Prime dai minacciosi alieni che abitavano il pianeta: gli Skrel e la loro malvagia creazione, gli Ursa.
A partire dal XXI secolo, l’ambiente terrestre si era fatto sempre più inospitale, con frequenti terremoti di allarmante intensità causati da una frequente attività sismica; enormi crateri e violente collisioni fra i continenti generati dallo spostamenti delle placche terrestri; scarsità d’acqua potabile e alterazioni della composizione atmosferica, nonché fatali sbalzi di temperatura ed un’aria irrespirabile.
Entro il 2025 era chiaro che, se gli abitanti della Terra volevano sopravvivere, dovevano lasciare il loro pianeta. I governi di tutto il mondo si riunirono a quel punto per approvare la costruzione di 10 navicelle spaziali, altrimenti dette “arche”, in grado di accompagnare gli esseri umani nel viaggio alla ricerca di un nuovo pianeta abitabile in un’altra galassia. La distruzione della Terra arrivò prima di quanto ipotizzato e solo sei arche furono completate in tempo utile per il lancio. Ogni arca poteva contenere solo 125.000 persone, quindi solo lo 0,0000625% della popolazione umana, una quantità comunque in grado di fondare una nuova società. Dal momento in cui la Terra venne abbandonata, i calendari cambiarono da AD (Anno Domini) ad AE, e cioé “After Earth”, la nuova vita “dopo la Terra”.
Prima di andarsene per sempre, però, gli ultimi umani avevano lasciato un messaggio destinato a chiunque fosse mai approdato sulla Terra in cerca di risorse, un messaggio dove definivano la Terra il luogo più pericoloso dell’universo.
LA NUOVA VITA SU NOVA PRIME
Costretti a lasciare la Terra, gli ultimi sopravvissuti della razza umana intraprendono un viaggio nello spazio. Dopo 100 anni trascorsi a velocità più alte della luce, giungono a Nova Prime dove costruiscono una nuova civiltà.
Nell’anno 222 AE, gli umani di Nova Prime formano un governo tripartitico composto da tre entità: United Ranger Corps, Primus e Savant. Senza il giusto equilibrio fra questi rappresentanti, la società crollerebbe.
Primus è un leader filosofico che considera il fallimento della Terra la prova del male generato dalla tecnologia, perciò rifiuta la scienza, e promuove invece i profondi legami spirituali che uniscono gli abitanti di Nova Prime. Savant, d’altro canto, incoraggia la promozione della scienza, nella convinzione che tecnologia e progresso umano siano fondamentali alla sopravvivenza dell’umanità.
The United Ranger Corps viene creato con un’unica missione: preservare l’umanità. Durante gli ultimi giorni di vita sulla Terra, i governi di ogni nazione avevano selezionato 1000 dei loro migliori uomini – tattici, piloti, soldati e simili – per formare una squadra di primo intervento in grado di mantenere l’ordine fra i numerosi disastri naturali e catastrofi internazionali. Il gruppo sostenuto dall’ONU viene chiamato The United Ranger Corps, o “Ranger”. I Ranger presto diventano il nuovo standard militare, e salvano innumerevoli vite.
Gli aspiranti Ranger come Kitai devono sottoporsi ad un duro allenamento per dimostrare le proprie capacità fisiche e psichiche. Per Kitai, diventare un Ranger equivale a dimostrare il proprio valore non solo a se stesso ma anche a suo padre.
La sciabola è l’arma principale di un Ranger, l’estensione della propria forza interiore. Leggera e maneggevole, la sciabola è sia versatile che elegante, e si adatta magnificamente al costume dei Ranger; è essenziale per l’attacco, l’autodifesa e le condizioni di sopravvivenza. Ogni Ranger deve memorizzare una serie di rapidi movimenti con le dita, necessaria per attivare le centinaia di fibre intelligenti che compongono le numerose configurazioni dell’arma su entrambe le estremità del manico. Il modello da combattimento C-40 presenta un totale di 22 configurazioni, fra cui la lama corta, la lancia, la lama lunga, la falce, il pugnale, eccetera.
CREATURE MINACCIOSE
La pace sul nuovo pianeta tuttavia non dura a lungo. Ogni giorno incombono diverse minacce.
Dopo 143 anni di vita su Nova Prime (nel 243 AE), l’umanità subisce l’attacco degli Skrel: una specie aliena che da tempo considera Nova Prime la sua terra promessa. Gli Skrel considerano gli umani dei parassiti che infestano la loro terra sacra. I primi assalti vengono ostacolati, e le prime battaglie vinte. Ma la guerra è appena iniziata.
Durante questi primi attacchi, gli Skrel sottovalutano gli uomini ma nel corso dei secoli le armi diventano più evolute. Nella guerra del 576 AE, gli Skrel inaugurano un’arma estremamente sofisticata: gli Ursa. Si tratta di creature da incubo, generate per la guerra e geneticamente concepite con l’unico scopo di dare la caccia agli umani per ucciderli. Gli Ursa fiutano i ferormoni emessi dagli umani quando questi hanno paura. Molti pensano che gli Ursa siano imbattibili e addirittura si teme sia giunta la fine della razza umana, eppure viene trovata una soluzione inattesa che riaccende le speranze degli uomini.
Proprio quando sembrava che nulla potesse fermarli, Cypher Raige scopre il punto debole degli Ursa: poiché sono sensibili alla paura umana, se gli esseri umani riescono a non provare paura, diventano praticamente ‘invisibili’. Sfoggiando un’incredibile autocontrollo e disciplina, Raige riesce a soffocare ed eliminare la propria paura e sconfigge gli Ursa. Quest’azione di contenimento prende il nome di Ghosting e Raige raggiunge nuove vette di gloria. Esistono solo sette Ghosts fra gli esseri umani e sono considerati delle anomalie.
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Dopo aver scritto il soggetto, Will Smith – che è anche uno dei produttori del film – cede le redini della scrittura a Gary Whitta e M. Night Shyamalan; quest’ultimo ha inoltre diretto il film. Will Smith chiama Shyamalan nel giorno del suo compleanno e quando questi si complimenta per la performance del figlio in Karate Kid – La leggenda continua, l’attore risponde così: “Beh, in effetti abbiamo in cantiere un’idea per un film …” E così, parte il progetto.
“Night è un maestro della suspense e della paura”, afferma, spiegando perché secondo lui Shyamalan incarna il regista ideale per dirigere After Earth. “La sua genialità sta nel rendere terrorizzante persino un’immagine ferma. Anche se non c’è movimento, se non accade nulla, riesce a creare un’atmosfera mozzafiato. È bravissimo a scegliere le inquadrature, le luci, l’attimo”.
“Sono affascinato dal motivo per cui gli esseri umani temono l’ignoto”, dice Shyamalan. “Nella preistoria, per gli uomini delle caverne questo era un atteggiamento importantissimo, perché la paura li preservava dal pericolo, li teneva in vita. Oggigiorno però continuiamo ad avere paura delle novità, di un nuovo lavoro o di un nuovo rapporto, perché non sappiamo cosa potrebbe accadere, e questo non è sempre un bene. Giocare con questa idea in un film è divertente e in questo progetto c’è un padre che insegna al figlio a superare i propri timori. È una lezione di vita meravigliosa perché se si riesce a dominare la paura dell’ignoto, tutto diventa possibile”.
Il concetto di paura viene espresso letteralmente quando il pianeta alieno genera una specie pericolosa di nome Ursa, che riesce a percepire la paura umana per rintracciare ed uccidere le sue prede. L’unico modo per sconfiggere queste bestie è non temerle, come spiega Shyamalan: “L’idea degli Ursa diventa una metafora. Nel film abbiamo un ragazzo preda della paura e quando riuscirà a dominarla, diventerà invisibile agli Ursa. Gli Ursa possono essere nella stessa stanza ma non costituiscono più una minaccia perché non percepiscono la sua paura”.
“Night mette in gioco una varietà di temi”, dice Jaden Smith, spiegando che lo stile di regia di Shyamalan assomiglia spesso ad un gioco di prestigio: “Coinvolge lo spettatore nella storia, nel rapporto fra padre e figlio, e poi improvvisamente accade qualcos’altro. Mi piace il modo in cui lavora, con campi lunghi, senza troppi tagli, catturando l’emozione della scena senza spiegare cosa sta succedendo e lasciando al pubblico il tempo di riflettere”.
Jaden Smith vanta ormai una lunga esperienza di allenamento fisico che risale alla lavorazione per Karate Kid – La leggenda continua, tuttavia afferma di aver dovuto affrontare uno stile completamente nuovo per interpretare Kitai Raige, allenandosi cinque giorni a settimana per due ore, per quasi un anno. “Ho lavorato sodo e in modo diverso dal solito”, spiega. “Ho dovuto sviluppare una corporatura più muscolosa, prendere peso in modo da sembrare più grande di età. Ho fatto molto parkour e footing per poter correre senza problemi fra la vegetazione e sulle rocce”.
“Jaden prende molto sul serio la sua fisicità e si allenava anche durante le pause di lavoro. Non abbiamo mai dovuto ricordaglielo”, racconta Will Smith.
IL CAST DEI NON PROTAGONISTI
Sophie Okonedo e Zoë Isabella Kravitz completano il cast del film. Okonedo interpreta Faia Raige, la moglie di Cypher Raige e madre di Kitai. Kravitz interpreta Senshi Raige, la figlia maggiore della famiglia Raige.
A proposito del suo personaggio, Okonedo dice: “È una donna razionale, aperta e sensibile, che parla con il cuore. In un certo senso è l’opposto di suo marito che è un militare, e che quindi non manifesta le sue emozioni. Ma proprio per questo sono una bella coppia, ognuno possiede ciò che manca all’altro”.
Kravitz dice di essere stata felice di aver fatto parte del cast di After Earth perché ha ritrovato una vecchia conoscenza. “Mia madre ha recitato in Nemico pubblico insieme a Will”, racconta. “Quando sono arrivata sul set, lui è stato molto cordiale con me. L’avevo incontrato altre volte nel corso degli anni, e lui è davvero gentile. È simpatico e sincero, e poter lavorare con lui è stato fantastico. Nonostante sia una superstar, tratta tutti nello stesso modo, a prescindere dal loro ruolo nel cast e nella troupe”.
“AFTER EARTH” – QUI SULLA TERRA
Will Smith spiega che i filmmaker hanno trovato una soluzione originale per rendere l’aspetto di una Terra in rovina e abbandonata dagli umani. “Night ha avuto un’idea: siamo a mille anni nel futuro, quindi non ci sono tracce di creazioni umane. La natura ha preso completamente il sopravvento”, dice. “È una Terra senza influenze umane. Questo conferisce al film un inquietante aspetto di pericolo”.
Con questa prospettiva, i filmmaker hanno cercato località dove la natura fosse prepotente e rigogliosa. Le scene del film che hanno luogo in questa Terra ringiovanita sono ambientate in due location principali: il parco nazionale di Humboldt Redwoods, nella California settentrionale, e in Costa Rica, nell’America centrale, dove i filmmaker hanno girato vicino al Vulcano Arenal e sul fiume Sarapiqui che scorre lungo la stazione biologica La Selva. Altre location importanti comprendono il deserto vicino Moab, nello Utah, che rappresenta il nuovo pianeta degli umani, Nova Prime, e i teatri di posa di Philadelphia dove sono stati ricreati gli interni. Inoltre, la seconda unità del film ha filmato i ghiacciai dell’Islanda e la montagna Eiger in Svizzera.
“In un certo qual modo, sembrava di girare quattro mini-film – con quattro diverse tonalità”, dice Shyamalan. “E la cosa più fantastica secondo me è che questo si avverte, in quanto il film rivela sempre nuove sorprese, e resta sempre fresco”.
Ovviamente non è stato facile trovare luoghi dall’aspetto incontaminato dove portare una troupe di oltre 200 persone. Lo scenografo Tom Sanders ha perlustrato a piedi e in auto varie zone, nel corso di diverse settimane, cercando le aree più adatte al film.
Il risultato è che le location diventano una parte integrante del film, come qualsiasi altro elemento. Questo era importante per Will Smith. “Quando abbiamo girato Ali nel Mozambico, ho compreso il valore di recarsi in un determinato posto ed essere immersi nell’ambiente”, dice il produttore. “L’ambiente trasmette energia e volevo che Jaden sperimentasse questa sensazione”.
In una scena, ad esempio, girata a Costa Rica, Jaden Smith doveva scendere da un albero. “Mentre Jaden scende dall’albero, vede una scimmia vera, seduta fra i rami, che lo osserva. Lui si spaventa e la sua reazione viene catturata dalla cinepresa”, spiega Will Smith.
Girare vicino al Vulcano Arenal è stato un altro modo per ottenere un reazione autentica da parte di Jaden Smith. “Mi hanno messo vicino ad un vulcano dicendomi: ‘Non preoccuparti, non è più attivo da 14 mesi’. Ma io ero preoccupato lo stesso”, racconta. “È stato bello ma non facile, correre sul vulcano temendo che potesse eruttare da un momento all’altro”.
LA SCENOGRAFIA
Nel collocare il film in un futuro distante 1000 anni da noi, i filmmaker hanno dovuto creare l’aspetto della nuova ‘casa’ degli esseri umani, ossia il pianeta Nova Prime. “In un film ambientato in un futuro così lontano bisogna ricreare tutto”, spiega il produttore esecutivo E. Bennett Walsh. “Dai grandi set agli oggetti di scena più piccoli, non c’è nulla che si possa acquistare da qualche parte. Ogni reparto deve ideare ogni dettaglio di quanto apparirà sul grande schermo e immaginare l’effetto d’ensemble finale”.
Lo scenografo del film, Tom Sanders, afferma: “Non volevamo fare un film come I pronipoti. Non poteva essere troppo diverso da oggi: la gente secondo noi usava ancora le mani e cucinava i propri pasti”.
Sanders ha iniziato il suo lavoro ideando i modelli dei set di Nova Prime. Spiega che la millenaria civiltà umana che vive a Nova Prime ha imparato la lezione. “Dopo aver distrutto la Terra, gli umani hanno deciso di comportarsi bene sul nuovo pianeta, e quindi sono partiti dal modo in cui la vita ha avuto inizio sulla Terra”, dice. Sui set di Sanders, questo viene espresso in due modi: attraverso le scene, il design e le costruzioni.
Per quanto riguarda il design, Sanders si è ispirato alle forme e alla geometria della natura. “C’è sempre un divario tra forma e funzione”, dice Sanders. “Ma io volevo che fossero sullo stesso piano, senza dover scegliere fra l’una o l’altra”. Ispirandosi alle forme della natura, ha reso visivamente l’evoluzione delle idee degli uomini dopo l’abbandono della Terra. Osserva: “Il design della navicella spaziale non ha linee dritte, bensì curve geometriche”. Per realizzare la nave, Sanders ha creato uno dei set più difficili che questo veterano scenografo abbia mai costruito, ma il risultato è una navicella meravigliosa e decisamente unica.
L’altro modo in cui Sanders mostra il cambiamento dell’umanità è tramite l’edilizia: Sanders voleva dimostrare che gli umani hanno scelto le “eco-costruzioni” sul nuovo pianeta. Spiega Sanders: “Abbiamo inventato le abitazioni tenendo a mente la natura e l’ambiente. Le eco-costruzioni non comportano solo l’acquisto di legname eco-sostenibile, ma prevedono anche un minore sfruttamento di risorse. E così, il pavimento di un appartamento diventa il soffitto dell’appartamento sottostante. Le tubature e tutto ciò di cui ha bisogno una costruzione sono integrate nella struttura. Abbiamo immaginato che la gente di Nova Prime fosse capace di utilizzare minerali che si fossilizzano come coralli, e che quindi potessero crescere e solidificare all’interno della struttura dell’edificio stesso”.
Per via dell’ambientazione futuristica del film, la costumista Amy Westcott ha dovuto ideare tutti i costumi dei personaggi. “Abbiamo cucito ogni abito, ad eccezione delle mutande!”, esclama.
Così come per Sanders, l’ambiente futuristico ha offerto varie possibilità, e per la Westcott è stata una sfida. “Non è come un film storico dove si possono consultare gli archivi per scoprire come si vestivano all’epoca. In questo genere di film devi affidarti all’immaginazione, è questo è stimolante ma anche complesso. Per fortuna abbiamo svolto qualche ricerca sul modo in cui gli scienziati e i ricercatori stanno lavorando sui tessuti del futuro. E siamo stati influenzati anche dall’ambiente naturale di Nova Prime”.
Per le scene più movimentate del film, i cadetti Ranger (fra cui Kitai, interpretato da Jaden Smith) indossano un’uniforme molto adatta al paesaggio dello Utah, realizzata con una stoffa decisamente resistente.
La Westcott ha adottato il modello ‘naturalista’ delle scene di Sanders. Spiega che, ad esempio, “le persone non indossano gioielli, ci sono solo un paio di monili in tutto il film. Anche il trucco è molto contenuto”.
Jaden Smith indossa una tuta aderente, quando si reca nell’aspro ed impietoso pianeta Terra. “Il suo è un costume ‘intelligente’”, dice il produttore Caleeb Pinkett. “Lo protegge. Gli deve permettere di sopravvivere sul pianeta contaminato. Ha uno strumento sul braccio che serve ad effettuare scansioni allo scopo di ottenere informazioni sul terreno, sui parametri vitali e per comunicare. Il suo costume fornisce informazioni su tutto ciò che è necessario sapere”.
Il costume cambia colore a seconda delle situazioni. “È uno strumento di localizzazione”, dice Pinkett. Normalmente è color ruggine, ma quando capta qualcosa di ostile nelle vicinanze, diventa nero e si corazza. Nel caso in cui chi lo indossa si ammali, si ferisca o muoia, diventa giallo pallido”.
Ancora una volta i costumisti hanno trovato la loro ispirazione nella natura. “Mentre svolgevamo le nostre ricerche, abbiamo scoperto l’esistenza di uno scarafaggio che cambia colore, il cosiddetto Physonota arizonae – quando muore diventa giallo. Su questo concetto, abbiamo ideato il costume di Kitai”.
Anche se le trasformazioni del costume sarebbero state create con gli effetti speciali, la squadra di Westcott ha creato il costume in tre diversi colori. Ma questo era solo l’inizio, perché erano necessari abiti diversi per riflettere i vari momenti della lavorazione. “Il costume viene maltrattato, viene immerso nell’acqua, graffiato dai rami degli alberi, bruciato, e deve sostenere le imbracature: si doveva decidere la quantità di costumi da disegnare per tutte le diverse situazioni. E non solo: una delle difficoltà del film riguardava il fatto che Jaden ha iniziato le riprese all’età di 13 anni e nel corso della lavorazione, continuava a crescere. Poiché le riprese sono durate sei mesi, abbiamo dovuto realizzare costumi di diverse misure, affinché potesse indossarli fino alla fine della lavorazione”.
Per Jaden Smith, il costume aveva anche il pregio di mostrare tutti i risultati del suo incredibile allenamento: “Per indossarlo”, dice, “bisognava essere super-palestrati!”
GLI EFFETTI VISIVI
I 750 effetti visivi sono stati curati dal Responsabile degli effetti visivi Jonathan Rothbart, che ha lavorato per After Earth con “l’entusiasmo di un bambino in un negozio di caramelle” per via della varietà di diversi effetti previsti dal progetto. “Nel film sono presenti un gran numero di effetti. Abbiamo inventato creature che devono interagire in tutti i tipi di ambiente e situazioni. Ci sono ambienti completamente digitali, ad esempio quelli in cui personaggi volano attraverso una tempesta di asteroidi nello spazio. Poi ci sono le riprese esterne a cui era necessario conferire l’effetto dell’evoluzione subìta dalla Terra. È un insieme di tanti effetti diversi, che ci ha dato la possibilità di mettere a frutto la nostra creatività e di divertirci immensamente”.
Rothbart afferma che l’invenzione delle creature che hanno preso il sopravvento sulla Terra dopo la fine della specie umana è stata “una sfida interessante, perché siamo solo a 1000 anni di distanza dalla realtà attuale, e questo non è un lasso di tempo così significativo dal punto di vista evolutivo”, osserva. “Abbiamo pensato che i cambiamenti estremi avvenuti sulla Terra riflettono di conseguenza un più rapido schema evolutivo. A causa del cambiamento climatico, le creature hanno dovuto adattarsi più velocemente, per poter continuare a vivere sul pianeta. Abbiamo cercato di creare un interessante cambiamento nell’evoluzione delle varie creature, ma non così estremo perché sarebbe una forzatura rispetto al tempo trascorso. Trovare un equilibrio in questo senso è stata una delle maggiori difficoltà del design”.
In alcuni casi queste creature diventano dei personaggi funzionali alla storia: ad esempio un grande volatile che all’inizio insegue Kitai, alla fine lo proteggerà. “L’uccello doveva avere personalità, ma ovviamente è solo un animale e questo non è un film d’animazione. La difficoltà consisteva proprio nel rendere l’uccello un personaggio senza farlo scadere in una caricatura”, dice Rothbart. “E poi, tecnicamente bisognava renderlo realistico. I volatili sono particolarmente difficili per via dei dettagli delle piume e del loro aspetto”.
Gli animatori delle immagini generate al computer (CG) si sono occupati anche della creazione dell’attacco dei babbuini, una delle sequenze d’azione centrali del film. Dice Rothbart: “Quando abbiamo letto la scena sul copione, siamo rimasti entusiasti e abbiamo iniziato a disegnare lo storyboard. È una piccola scena d’azione che ci ha dato la libertà di testare alcune cose. I babbuini hanno un ruolo semplice ma rappresentano la prima interazione di Kitai con la fauna terrestre quindi è un momento importante del film. Jaden è stato bravo nel rendere lo stoicismo e la paura del suo personaggio in quel momento, e noi dovevamo fare onore alla performance che i nostri animatori hanno creato con i personaggi generati al computer. Night voleva che risultassero spaventosi. Il nostro primo babbuino è tranquillo e questa è stata un’ottima scelta, perché ci ha dato l’opportunità di costruire gradualmente un’azione sempre più frenetica e violenta. È stato decisamente una sfida”.
Genericamente parlando, esistono due modi per creare una sequenza come quella dei babbuini: o gli attori recitano da soli, fingendo le loro reazioni, oppure stunt ed altri attori sostituiscono i personaggi digitali che vengono inseriti in una fase successiva. In After Earth, i filmmaker hanno scelto la seconda soluzione. “E così abbiamo vestito gli stuntmen di grigio per inseguire Jaden. Con una schiera di stunt alle spalle, la reazione dell’attore è decisamente diversa: la loro presenza ha dato maggiore intensità alla scena”.
Rothbart ha inoltre ricreato il pianeta alieno Nova Prime. Prendendo spunto dalle scene disegnate da Tom Sanders, ha creato un ambiente dove gli esseri umani sembrano aver imparato la lezione, e vogliono coesistere in armonia con la natura. Come già detto, in fondo 1000 anni sono pochi, quindi l’obiettivo era “rendere l’ambiente familiare e realistico. Dal punto di vista architettonico la città è stata complicata, perché doveva risultare credibile pur presentando il look futuristico stabilito dalla produzione. L’importante per noi era creare una realtà dove sarebbe stato verosimile che ci vivessero gli esseri umani”.
Nel creare le trasformazioni del costume principale, Rothbart evidenzia l’interessante contrasto fra il cercare di mantenere l’aspetto del costume il più naturale possibile e le sue caratteristiche altamente tecniche, quasi meccaniche, quando subiscono trasformazioni.
La squadra degli effetti visivi ha inoltre creato l’arma tipica dei Ranger: la sciabola, un’asta con due lame che sporgono e che cambia forma a seconda del comando. “La sciabola è uno dei modi in cui un guerriero può dimostrare il proprio livello di maturità ed esperienza”, spiega Rothbart. “A livello inferiore – quello dei principianti di Kitai all’inizio del film – le lame hanno forme e funzioni semplici. Per la fine del film, Kitai usa una sciabola addirittura più avanzata di quella del padre, attestando così di essere diventato un vero guerriero. Naturalmente, quest’arma ha un aspetto ben più elaborato”.
L’incidente dell’astronave che precipita sulla Terra, dice Rothbart, è “un bel momento di sinergia fra gli effetti pratici e quelli visivi del film. Abbiamo collocato l’astronave su un grande sostegno che lo faceva roteare: l’intero set si muoveva con gli attori e gli stunt mentre gli oggetti volavano tutt’intorno. In seguito abbiamo poi unito tutto questo ad un green screen con gli stunt e le persone generate al computer che escono dall’astronave, realizzati come effetti visivi. Mi piace questo connubio perché è un ulteriore trucco che rende il film più veritiero”.
Infine, Rothbart e la sua squadra si sono occupati anche della creazione dell’Ursa. Poiché la presenza di questa creatura incombe in tutto il film, era importante che la squadra degli effetti visivi realizzasse qualcosa in linea con il design del film: una creatura unica ma con un aspetto realistico, con una struttura epidermica e ossea che assomigliasse a quella di un animale vero.
“All’inizio abbiamo studiato vari animali esistenti sulla Terra per decidere quali parti prendere dell’uno e dell’altro per inventare una nuova specie”, dice Rothbart. “La creatura doveva avere consistenza e veridicità e allo stesso tempo essere unica, perché si trattava di una specie aliena che non doveva assomigliare ad un animale della Terra. È stato un gioco di equilibri: renderla familiare e realistica ma allo stesso tempo originale e aliena”.
Parte dell’effetto è stato ottenuto dal modo in cui Shyamalan ha strutturato il film. “Al di là di un flashback, non vediamo mai l’Ursa se non a film inoltrato”, dice Rothbart. “Sappiamo che sta lì da qualche parte e che è una costante minaccia per Kitai, ma non lo vediamo mai interamente. Mi piace il modo in cui la tensione viene costruita e il fatto che non vediamo la creatura se non nella risoluzione del film. In questo modo, il pubblico vive l’avventura insieme a Kitai, sperimentando la paura dell’ignoto”.
GIRARE CON UNA SONY 4K
After Earth è il primo film girato con una cinepresa digitale Sony F65 4K, una macchina da presa cinematografica estremamente all’avanguardia. Il sensore delle immagini della F65 non ha precedenti e presenta circa 20 megapixel, offrendo la risoluzione più alta di qualsiasi altra cinepresa usata attualmente al cinema. Grazie alla sua capacità di emissione a 16 bit, la F65 fornisce la possibilità di un flusso video di 4K.
“Prima di girare questo film ero uno dei più accaniti sostenitori delle macchine da presa tradizionali”, dichiara Shyamalan. “Ma quando ho usato questa cinepresa, ho capito che è davvero completa. È in grado di trasformare le sue caratteristiche tecniche in una prestazione artistica, senza quella sensazione di freddezza e di distacco che spesso appartiene al digitale; è in grado di catturare perfettamente i colori, di trasmettere una varietà cromatica che è un piacere per gli occhi. Inoltre ha molti vantaggi pratici, perché può essere usata quando la luce è fioca e questo era importante in questo film perché spesso abbiamo girato in luoghi ombrosi, tra il fogliame della foresta, e senza questa cinepresa non avremmo potuto girare in quei posti dove non c’è mai abbastanza luce né di mattina presto né di pomeriggio. Poter usufruire delle sue numerose prestazioni che rende possibile superare alcuni limiti pratici è stato davvero troppo bello per essere vero”.
“La giungla in Costa Rica è così buia che se avessimo girato in pellicola avremmo avuto molte difficoltà”, dice il direttore della fotografia di After Earth, Peter Suschitzky. “Ritengo che le migliori cineprese digitali oggi offrano una qualità superiore alle cineprese tradizionali, sia per quanto riguarda i dettagli che sono in grado di catturare, sia per il contrasto che riescono a creare. La cinepresa Sony è senza dubbio un passo avanti. In ogni caso, per quanto sia bella l’immagine in pellicola, la verità è che oggi i film vengono digitalizzati e proiettati digitalmente e in questo procedimento si perde gran parte della qualità dell’immagine. A questo punto, preferisco creare un’immagine digitale fin dall’inizio”.
ABOUT THE CAST
JADEN SMITH (Kitai Raige) has been creating quite the buzz in Hollywood since he started acting. He was presented with the 2010 ShoWest Breakthrough Male Star of the Year Award for his performance in the retelling of the 1984 cult classic The Karate Kid, in which he played the title role opposite Jackie Chan and Taraji P. Henson. The film took in over $350 million worldwide.
Prior to that, in 2008, starring opposite Keanu Reeves and Jennifer Connelly in the highly anticipated remake of The Day the Earth Stood Still, the young Smith won the 2009 Saturn Award for Best Performance by a Young Actor for his role in the science fiction film. He first wowed audiences with his heartfelt interpretation of a young Chris Gardner, Jr. in Columbia Pictures’ The Pursuit of Happyness. This dynamic performance garnered Smith an MTV Movie Award for Breakthrough Performance, a Phoenix Film Critics Society Award for Best Performance by a Youth in a Lead or Supporting Role – Male, a Black Reel Award, and nominations by the Broadcast Film Critics Association, the NAACP Image Awards and the Teen Choice Awards.
Between films, Smith has appeared on the Disney smash hit TV series “The Suite Life of Zach and Cody.” He debuted on television in the Smith family produced series “All of Us” at the age of five.
Smith is not only a talented young actor; he is also a philanthropist serving as a youth ambassador, alongside his sister Willow Smith, for the organization Project Zambi in conjunction with the Hasbro, Inc and the Hasbro Children’s Fund. Project Zambi helps children orphaned by AIDS in Africa.
Two-time Academy Award® nominee WILL SMITH (Cypher Raige / Story by / Producer) has enjoyed unprecedented success in a career encompassing films, television, and multi-platinum records. For his memorable portrayal of Muhammad Ali in Michael Mann’s Ali, he received his first Academy Award® nomination. That was followed by his second nomination, for his performance in the true-life drama The Pursuit of Happyness.
Smith is currently producing Annie with James Lassiter and Jada Pinkett Smith for Overbrook Entertainment. Directed by Will Gluck, the film will serve as Overbrook’s first joint film with Jay Z’s Marcy Media.
Smith’s extraordinary list of blockbusters includes the most recent Men In Black 3, I Am Legend, and Hancock. He also thrilled audiences in such huge hits as I, Robot, Independence Day, Men in Black, and Men in Black II.
Smith does not limit his work to acting and, along with partner James Lassiter of Overbrook Entertainment, produced Hitch, The Pursuit of Happyness, The Secret Life of Bees, Seven Pounds, Lakeview Terrace and The Human Contract, which marked the feature directorial debut of Jada Pinkett Smith. Smith is also credited as Executive Producer on Columbia Pictures’ blockbuster hit The Karate Kid.
Smith won 4 esteemed titles at the 11th World Music Awards in Monte Carlo and an NAACP Image Award for Best Actor for his performance in Seven Pounds in 2009. Smith has also earned several Kids’ Choice Awards for movies such as Independence Day, Wild Wild West, Shark Tale, Hitch, and Hancock. Smith received the first ever Grammy Award for Best Rap Performance in 1989 for “Parents Just Don’t Understand” and has also won three additional Grammys for “Summertime,” “Men In Black,” and “Getting Jiggy Wit It.”
Smith has made it a mission to help others through his humanitarian efforts. Among the issues most important to Smith are children’s education and outreach; in many and varied ways, Smith has long supported schools across the country. Smith has focused his efforts to make a difference through the Will and Jada Smith Family Foundation, which Smith and his wife founded in 1997. In 2009, the Smiths founded the New Village Leadership Academy in Calabasas, a nonprofit school promoting diversity and a progressive curriculum.
Also through the Family Foundation, Smith is part of the Kanimambo Foundation, a non-profit organization that implements innovative programs in Mozambique to improve the state of education, orphan care, and HIV/AIDS education and medical assistance.
Among his many accomplishments, Smith was honored by the Museum of the Moving Image in 2006, and received the Simon Wiesenthal Humanitarian Award in 2009. He was given the prestigious Simon Wiesenthal award based on his “commitment to education, cultural diversity, and social responsibility.”
Smith serves as an ambassador for Nelson Mandela’s 46664 Foundation, the African response to the global HIV/AIDS epidemic. In 2009, Smith became a National Board Member for Malaria No More, a foundation with a simple goal: to end malarial deaths everywhere. Smith has also long been active in the Make a Wish campaign, granting wishes and supporting the foundation’s efforts to better the lives of children with life-threatening conditions for over a decade and a half.
SOPHIE OKONEDO (Faia Raige) is a multi-faceted actress who continues to expand her repertoire of characters by working in feature films, television and theater in both the United States and Great Britain.
Born in London and a graduate of the Royal Academy of Dramatic Art, the talented actress earned her first Oscar® nomination as Best Supporting Actress for her role in Hotel Rwanda. She has since starred in such films as Dirty Pretty Things, Aeon Flux, opposite Charlize Theron, Stormbreaker, Martian Child, Scenes Of A Sexual Nature, and the highly acclaimed The Secret Life of Bees with Dakota Fanning which won the Hollywood Film Award for Best Ensemble Acting in 2008. More recently, she was in the British independent feature Skin, where she was nominated by BAFTA for her performance, and played the title role in the BBC’s Mrs. Mandela, where she earned another BAFTA nomination as Best Actress. Some of her other features include This Year’s Love, The Jackal, Go Now, and Young Soul Rebels.
On the small screen, Okonedo has starred in many television productions, including “Tsunami: The Aftermath,” where she won the NAACP Image Award as Outstanding Actress and was honored with a Golden Globe nomination, “Criminal Justice” where she earned a BAFTA nomination as Best Supporting Actress, and “Never Never,” among others.
On stage, Okonedo has worked closely with the Royal Court Theater, where she has worked with some of the most well-known contemporary writers, including Caryl Churchill, Joe Penhall, and Martin Crimp. She has also worked with the Royal Shakespeare Company, including productions of “A Jovial Crew,” “The Odyssey,” “Tamburlaine The Great,” and “The Changeling,” and The National Theatre, where she starred as Cressida in Trevor Nunn’s production of “Troilus and Cressida.”
ZOË ISABELLA KRAVITZ (Senshi Raige) developed a love for acting at a young age. Wasting little time, she started working on two films during her senior year in high school: No Reservations, where she worked alongside Catherine Zeta-Jones and Aaron Eckhart, and The Brave One, directed by Neil Jordan and starring Jodie Foster. More recently, she co-starred as Angel Salvadore in last summer’s blockbuster hit, X-Men: First Class alongside January Jones, James McAvoy, Michael Fassbender and Kevin Bacon.
Kravitz’s first lead roles were in It’s Kind of a Funny Story, based on the novel by Ned Vizzini, co-starring Zack Galifianakis, Lauren Graham and Emma Roberts, and Yelling to The Sky, which debuted at the Berlin Film Festival and the SXSW Film Festival in 2011. She also starred in Beware of the Gonzo, opposite Amy Sedaris, Campbell Scott and Ezra Miller, and the Joel Schumacher film Twelve, co-starring Kiefer Sutherland, 50 Cent, Chase Crawford and Emma Roberts. Next up, Kravitz is co-starring alongside Charlize Theron in Mad Max: Fury Road.
In addition to her film endeavors, Kravitz is currently the lead singer and co-writer for her band, Elevator Fight. Some of her other music credits include starring in Jay-Z’s video for his single “I Know” off his “American Gangster” album. She was also featured with Jessica Alba, Ryan Phillippe, Tyrese Gibson, George Lopez, and John Leguizamo, among others, in Will.I.Am’s “We Are the Ones” music video, which launched during Obama’s campaign in 2008. Kravitz is also the face of Vera Wang’s Princess perfume.
ABOUT THE FILMMAKERS
M. NIGHT SHYAMALAN (Director / Co-Screenwriter / Producer) has captured the attention of audiences around the world for almost two decades. With his cutting edge direction, sharp screenplays, depth of character development and ability to extract the best performances from his cast, Shyamalan is widely regarded as one of the most influential filmmakers of our time.
Shyamalan began making films at a young age in his hometown near Philadelphia, and by sixteen, he had completed forty-five short films. Upon finishing high school he informed his parents, both doctors, that although he had graduated cum laude and received academic scholarships to several prestigious medical programs, he had instead decided to attend New York University’s Tisch School of the Arts to study filmmaking.
During his final year at NYU, Shyamalan wrote Praying with Anger, a semiautobiographical screenplay about a student from the U.S. who goes to India and finds himself a stranger in his homeland. Shyamalan shot the story on location in India in 1992, serving as the film’s writer, director, producer and star. The film was screened at the Toronto International Film Festival alongside Reservoir Dogs and Strictly Ballroom.
In the years that followed, Shyamalan co-wrote the screenplay for Stuart Little for Columbia Pictures and completed his first main stream feature, Wide Awake, a film that explored a boy’s search to discover his faith.
In 1999, The Sixth Sense, starring Bruce Willis, catapulted Shyamalan into stardom and he became one of the most sought after young filmmakers in Hollywood. One of the highest grossing films of all time, The Sixth Sense received a total of six Academy Award® nominations including Best Picture, Best Director and Best Original Screenplay.
Shyamalan collaborated with Willis again in 2000, on the film Unbreakable, also starring Samuel L. Jackson. A film ahead of its time, Unbreakable has become an underground hit in the years since its release. Shyamalan once again explored the idea of a man questioning his faith in the 2002 box office success Signs, starring Mel Gibson and Joaquin Phoenix.
In 2004, Shyamalan released The Village, starring Bryce Dallas Howard and Joaquin Phoenix. The film explores an isolated community and the treaty they hold with the mysterious creatures living in the surrounding forest. In his next film, Lady in the Water, Shyamalan explored the supernatural world of a dark bedtime story. In 2008, Shyamalan wrote, directed and produced The Happening, a film that follows a man and his family as they try to escape from an inexplicable natural disaster.
His most recent box office success was The Last Airbender, an adaptation of the Nickelodeon series and Shyamalan’s first foray into family entertainment. The film found huge success both domestically and internationally and continues to be a popular film around the world. Shyamalan also produces a series of supernatural thrillers under the banner “The Night Chronicles.” The series began with the film Devil, which opened in September 2010, and will continue with the thriller Reincarnate.
Shyamalan’s production company, Blinding Edge Pictures, is located near Philadelphia, where the majority of his films take place.
In 2001, Shyamalan and his wife, Dr. Bhavna Shyamalan, co-founded the M. Night Shyamalan Foundation, a family foundation dedicated to helping empower individuals around the world to live a life of dignity. Shyamalan envisions a world where every human being has an ability to thrive and is given the opportunity to reach their potential. He has personally funded over $1.7 million in grants to help provide life’s basic amenities such as food, water, education, livelihood, and shelter to those without access. Recently, concerned with the state of public education in Pennsylvania and throughout the country, Shyamalan has begun to focus the efforts and resources of his foundation on educational reform in Philadelphia. This has lead to the publication of Schooled, a book that focuses on the five keys to closing the education gap. The book, published by Simon and Schuster, releases this September.
GARY WHITTA (Co-Screenwriter) worked as a video game journalist prior to his career in film, including spells as Editor-in-Chief of PC Gamer and Next Generation magazines. He is best known as the writer of the post-apocalyptic thriller The Book of Eli, starring Denzel Washington. Released in 2010, the movie made more than $150 million at the box office and received a Saturn Award nomination for Best Science Fiction Film. The script itself appeared on the prestigious Hollywood Black List of the industry’s most-liked screenplays. Since then, he has worked on a number of high-profile feature film projects, including the live-action adaptations of Akira and Warcraft.
Whitta has an original television series in development at ABC Studios, and most recently served as a writer and story consultant on the videogame adaptation of “The Walking Dead.” He is currently working on his first novel as well as an original comic-book series co-created with Darick Robertson (“Transmetropolitan,” “The Boys”) to be published in 2013 by Image Comics.
CALEEB PINKETT (Producer) is an actor, writer and producer. He began in the entertainment business as an actor, appearing in the hit television series “Charmed,” and went on to star in the indie drama In Your Eyes. In 2006, Pinkett landed a recurring role as Kenny on the CW hit series “All Of Us” for two seasons.
In feature films, he played supporting roles in Lakeview Terrace, starring Samuel L. Jackson, and The Human Contract, his sister Jada Pinkett Smith’s directorial debut. More recently, he appeared on the small screen in the recurring role of Detective Antoine Ajayi during the last season of the critically acclaimed medical drama “Hawthorne.”
As a writer, Pinkett penned the short The 7th Commandment and created and co-wrote The Redemption of Cain, which Will Smith will topline and produce. Pinkett also co-produced several episodes of “Hawthorne.
After Earth is an idea that he and Will Smith developed as a starring vehicle for his nephew, Jaden Smith. Pinkett shepherded After Earth from concept to paper and finally to the big screen. This is his first feature film producing credit.
A talented actress, producer, director, author, singer-songwriter, and businesswoman, JADA PINKETT SMITH (Producer) has approached her career with the utmost poise and versatility, capturing the hearts of fans and colleagues in the industry with every new project. Born and raised in Maryland, Jada studied dance and acting at Baltimore School of the Arts and North Carolina School of the Arts. Her resourcefulness and determination led her to a variety of professional opportunities, most notably NBC’s long-running series “A Different World,” which launched a successful acting career in television. In 1993, she landed her first feature film role, playing that of a single mother in Menace II Society, opposite Samuel L. Jackson. Following this was a role in Jason’s Lyric, opposite Allen Payne, and The Nutty Professor, with comedian Eddie Murphy, making her a household name in film.
In 1997, she married rapper and actor Will Smith, with whom she has two children: Jaden and Willow. She earned a global praise for writing the children’s book “Girls Hold Up The World,” which landed on the New York Times best seller list. She and Will founded The Smith Family Foundation, dedicating their organization to urban inner-city youth and family support as a way to give back to the community. Jada’s acting careers continue with her participation in The Matrix: Reloaded and The Matrix Revolutions in 2003, sequels to 1999’s critically acclaimed film The Matrix. In 2004, she won the Interactive Achievement Award for Outstanding Achievement in a Female Character Performance in the video game “Enter: The Matrix.” In 2008, as a star studded collaboration, Jada joined forces with Queen Latifah, Dakota Fanning and Alicia Keys to produce the film adaptation of The Secret Life of Bees, a New York Times-bestselling novel. She both produced and starred in TNT’s “HawthoRNe,” a medical drama series in which she played the role of full-time mother and chief nursing officer Christina Hawthorne. This successful, three-season long stint landed her a NAACP Image Award for Best Actress in a dramatic series.
Beyond the medium of TV and Film, Jada and husband Will Smith collaborated with record industry mogul Jay-Z to produce the Broadway musical hit “Fela,” which earned seven Accolades and three Tony Awards and was recognized by USA Today as the “decade’s most exhilarating musical.” Focusing on her musical talent, Jada became the lead singer of formally known the rock band Wicked Wisdom, now known as Wicked Evolution, as they opened for Britney Spears during her Onyx Hotel Tour. Her most recent musical project, a sensual ballad entitled “Burn,” was released in iTunes on Valentine’s Day in dedication to her husband, Will.
In 2010, Jada confidently took on the role as Executive Producer for the feature film The Karate Kid, starring her son Jaden Smith. Following this, she made her directorial and screen-writing debut in the dramatic film The Human Contract. In 2012, Jada released the first installment of her new web series, “Red Table Talks,” an intimate look at family, love and relationships. Then, in June 2012, she featured in DreamWorks Animation’s Madagascar 3: Return to Europe, as the voice for Gloria the Hippo, which follows her earlier roles in the first two Madagascar films alongside the voices of Ben Stiller, David Schwimmer and Chris Rock. Madagascar 2: Escape to Africa was awarded Favorite Animated Movie at the 2009 Nickelodeon’s Kid’s Choice Awards.
Also in 2012, Pinkett Smith executive produced Codeblack Films/Lionsgate’s documentary Free Angela and All Political Prisoners, hailed in the Toronto International Film Festival as “a fascinating chronicle of justice and strength.” Jada, joining forces with Overbrook Entertainment and Roc Nation for the BET Networks presentation about social activism icon Angela Davis, which debuted on April 5, 2013. Currently, Jada has teamed up with Queen Latifah to executive produce the CBS daytime syndicated talk show that will premiere this fall.
An activist, Jada Pinkett Smith contributes her time to humanitarian efforts taking a stand to raise awareness on the modern-day slavery. Jada advocates for tougher human trafficking legislation urging Congress to step up the fight against human trafficking in the U.S. and abroad. Inspired by her own daughter, Willow, Jada founded “Don’t Sell Bodies,” a campaign to stop human trafficking worldwide, supporting the importance of Voting YES on Proposition 35.
WILL SMITH (Producer / Story by). See biography in About the Cast.
JAMES LASSITER (Producer) joined forces with entertainment powerhouse Will Smith in 1998, to create the production and management company, Overbrook Entertainment, named after the Philadelphia high school they both attended. Lassiter, who began his career in the music industry, guides Overbrook’s films and television projects from development through production and has successfully managed to incorporate a global scope into every project.
Lassiter is currently producing Annie, directed by Will Gluck, which will serve as Overbrook’s first joint film with Jay Z’s Marcy Media. On the small screen, Lassiter and Overbrook are teaming up with Sony Pictures Television on Queen Latifah’s daytime talk show, slated to air in 2013.
Some of Lassiter’s recent successes include the 2010 hit The Karate Kid, starring Jaden Smith and Jackie Chan, which made over $340 million worldwide; the 2008 blockbuster Hancock, starring Will Smith and Charlize Theron, which grossed $624 million worldwide; the 2007 box-office smash I Am Legend, which took in over $580 million worldwide; and the 2006 hit The Pursuit Of Happyness, which resonated with audiences around the world, earning Smith an Oscar® nomination for his performance and grossing over $300 million at the box office. In 2005, Lassiter produced the romantic comedy Hitch, also a global hit, earning over $360 million, as well as the award winning film Saving Face, starring Joan Chen. In 2001, he was a producer on the critically acclaimed Ali, for which Smith earned his first Academy Award® nomination,
Other projects include This Means War, starring Reese Witherspoon, Chris Pine and Tom Hardy; Screen Gems’ Lakeview Terrace, starring Samuel L. Jackson and Kerry Washington; Fox Searchlight’s The Secret Life Of Bees, starring Dakota Fanning, Jennifer Hudson and Queen Latifah, and Sony’s Seven Pounds, which reunited Will Smith with director Gabriele Muccino, as well as the entire producing team from The Pursuit Of Happyness. In addition, Lassiter served as a producer on Atl, starring platinum recording artist T.I., and on the sci-fi thriller I, Robot. He was also an executive producer on the television series “All of Us,” which aired on the CW network from 2003-2007.
Other notable achievements include his work as executive producer on the soundtracks for Wild, Wild West and Men In Black, both of which won the American Music Award for favorite soundtracks, as well as the 2001 Outer Critics Circle Award for “Jitney”, an off-Broadway play written by August Wilson.
E. BENNETT WALSH (Executive Producer) has executive produced numerous feature films, including Quentin Tarantino’s epic Kill Bill: Volume 1 and Kill Bill: Volume 2, which earned Uma Thurman a Golden Globe nomination as Best Actress; Kevin MacDonald’s crime thriller State of Play, starring Russell Crowe; and Martin Campbell’s Edge of Darkness with Mel Gibson. He also produced Marc Forster’s critically acclaimed drama The Kite Runner, which earned Golden Globe and BAFTA nominations for Best Foreign Language film, and the hit thriller Disturbia, starring Shia LaBeouf.
Some of Walsh’s other executive producing credits include Ghost Rider and the sequel, Ghost Rider Spirit of Vengeance, the action adventure film Stealth and Michael Apted’s thriller Enough. As co-producer, Walsh worked on many productions out of New York, including Glitter, starring Mariah Carey, and Boiler Room.
A graduate of Boston’s Emerson College with a B.A. in Film Studies, Walsh became involved in independent filmmaking, working initially as an art director and cinematographer, then segueing into producing. Among his earliest credits was A Brother’s Kiss, which he was credited as producer/unit production manager alongside veteran producer Norman Jewison.
PETER SUSCHITZKY, ASC (Director of Photography) took up photography at a very young age, inspired by his father, cinematographer Wolfgang Suschitzky. He studied cinematography at IDHEC in Paris, and served as an assistant cameraman before landing a job at twenty-one years old as a director of photography for a series of documentaries. From the next year onwards, he was working on films as a cinematographer, with his first feature being It Happened Here.
Since that time, Suschitzky has a large body of work to his credit, including The Rocky Horror Picture Show, The Empire Strikes Back, Falling In Love, and Mars Attacks. In addition, he has a longstanding collaboration with director David Cronenberg, having filmed Dead Ringers, Naked Lunch, Crash, A History of Violence, Eastern Promises, A Dangerous Method, and, most recently, Cosmopolis.
Currently, Suschitzky is putting together a book of his still photography.
TOM SANDERS (Production Designer) has earned two Academy Award® nominations, for his art direction on Francis Ford Coppola’s Bram Stoker’s Dracula and on Steven Spielberg’s Saving Private Ryan. More recently, Sanders designed the sets for Randall Wallace’s critically acclaimed Secretariat.
Some of his other key production design credits include Martin Campbell’s Edge of Darkness, We Were Soldiers, Braveheart, Maverick, Apocalypto, and John Woo’s Mission: Impossible 2.
STEVEN ROSENBLUM, A. C. E. (Editor) began his career at the American Film Institute as a cinematographer. He realized that his abilities lay more in the realities of story and storytelling than in the abstractions of shadow and light. He shifted his attention to film editing with the opportunity to work on Edward Zwick’s AFI thesis film. This working relationship became the start of a long friendship and collaboration beginning with the television series “thirtysomething.” Rosenblum received an Emmy Award and the American Cinema Editors’ Eddie Award for Best Editing on the pilot of that series.
His first feature film with Edward Zwick was the Civil War drama Glory, which brought Rosenblum his first Academy Award® nomination for Film Editing and earned him his second Eddie. While working with Mel Gibson, he earned his second Oscar® nomination (and third Eddie) for the Academy Award®-winning Best Picture Braveheart, and in 2006, received a third Oscar® nomination for his work on Zwick’s Blood Diamond.
Along the way Rosenblum has had notable film collaborations with other directors, including Shekhar Kapur’s The Four Feathers, Michael Bay’s Pearl Harbor, and Bryan Singer’s X-Men. His most recent efforts include his first 3-D project, Eric Brevig’s Journey to the Center of the Earth, the George Tillman-directed musical biopic Notorious about the rapper Notorious B.I.G., and Adrien Grunberg’s directorial debut, Get The Gringo.
Among other films Rosenblum has edited are Legends of the Fall, Courage Under Fire, Dangerous Beauty, The Siege, The Last Samurai, Failure to Launch, Defiance, and Love and Other Drugs.
JONATHAN ROTHBART (Visual Effects Supervisor) is an award winning VFX Supervisor who has created effects for many of the biggest blockbuster films of recent years. He was the lead supervisor on Priest and supervised the design of all of the interface graphics for Jim Cameron’s groundbreaking film Avatar.
Rothbart was co-founder of The Orphanage, Inc., where he supervised the creation of hundreds of visual effects for such features as Hellboy, The Day After Tomorrow, Harry Potter and the Goblet of Fire, Superman Returns, Live Free or Die Hard, and Iron Man. In Iron Man, he led a team of artists to create the look for the HUD environment in Tony Stark’s helmet. Additionally, he designed and supervised the iconic tank explosion sequence in the film.
Rothbart has been nominated and won numerous awards for his VFX work in feature films, television and commercials, including winning the Hong Kong Academy Award for Best Visual Effects for the period action film Hero.
Rothbart began his film career working in the Art Department at George Lucas’ Industrial Light and Magic, where he helped build the pre-visualization department and create concept designs for many films, including 101 Dalmatians, Twister and The Lost World: Jurassic Park. Rothbart had a childhood dream come true when he was asked to animate the Millennium Falcon flying through Cloud City for Star Wars V: The Empire Strikes Back (special edition).
In 1996, Rothbart helped to start ILM’s industry-changing Rebel Mac Group, where he created shots for such films as Star Trek: First Contact, Men In Black, Star Wars: Episode I – The Phantom Menace and Sleepy Hollow.
Rothbart has been a technical advisor and developer of several visual-effects and digital filmmaking software packages, including Final Cut Pro (Apple), Commotion (Pinnacle Systems), and After Effects (Adobe). He is a contributor to several industry magazines.
Rothbart graduated from the University of Arizona in 1993, with a Masters degree in English Literature.
AMY WESTCOTT (Costume Designer) previously designed the costumes for Black Swan, The Wrestler, The Squid and the Whale, and HBO’s hit series “Entourage.” Honored by the Costume Designers Guild with nominations for her work on The Wrestler and on three seasons of “Entourage,” she went on to win the prestigious award given by her peers for her designs on Black Swan.
Some of Westcott’s other credits include Roger Dodger and P.S., both directed by Dylan Kidd, The Secret Lives Of Dentists for director Alan Rudolph, Off The Map for director Campbell Scott, and Smart People for director Noam Murro.
A resident of both coasts, Westcott, a Philadelphia area native, is a graduate of Syracuse University, where she earned a Bachelor’s Degree in Fashion Design. Her first foray into film was as a wardrobe assistant on James Mangold’s Copland; she went on to receive her first design credit on the graphic novel-inspired horror film Campfire Stories.
JAMES NEWTON HOWARD is one of the most versatile and respected composers currently working in films.
To date, Howard has received eight Oscar® nominations, including six for Best Original Score for his work on Defiance, Michael Clayton, The Village, The Fugitive, The Prince of Tides, and My Best Friend’s Wedding. He was also nominated for Best Original Song for the films Junior and One Fine Day.
Howard, along with Hans Zimmer, won the 2009 Grammy Award for the score for The Dark Knight. He has also received Grammy Award nominations for music from Blood Diamond, Dinosaur, Signs and the song from One Fine Day. In addition, he won an Emmy Award for the theme to the Andre Braugher series Gideon’s Crossing, and received two additional Emmy nominations for the themes to the long-running Warner Bros. series ER and the Ving Rhames series Men. Howard has also been nominated four times for Golden Globe Awards for his massive orchestral score for Peter Jackson’s blockbuster remake of King Kong; for the songs from Junior and One Fine Day; and for his provocative symphonic score for Defiance.
He received the 2008 World Soundtrack Award for Film Composer of the Year for his work on the films Charlie Wilson’s War, Michael Clayton and I Am Legend. He has received the Soundtrack of the Year Award from the Classical BRIT Awards for The Dark Knight (2009) and Blood Diamond (2008). In 2009 he received the Special 5th Anniversary GoldSpirit Award for Best Composer of the Last 5 years (2004-2008) from the Úbeda Film Music Conference in Spain. In February 2009, Howard had his first concert piece, entitled “I Would Plant a Tree,” performed by the Pacific Symphony as part of their American Composers Festival.
Howard, who has been honored with ASCAP’s prestigious Henry Mancini Award for Lifetime Achievement, now has more than 100 films to his credit. Among them are all of M. Night Shyamalan’s films (The Sixth Sense, Unbreakable, Signs, The Village, Lady in the Water, The Happening and The Last Airbender), six films for director Lawrence Kasdan (Darling Companion, Grand Canyon, Wyatt Earp, French Kiss, Mumford and Dreamcatcher), seven Julia Roberts films (Pretty Woman, Runaway Bride, My Best Friend’s Wedding, America’s Sweethearts, Duplicity, Charlie Wilson’s War, and Larry Crowne) and three animated films for Walt Disney Studios (Dinosaur, Treasure Planet and Atlantis: The Lost Empire).
His other wide-ranging credits include The Hunger Games, Snow White and the Huntsman, The Bourne Legacy, Salt, Water For Elephants, Gnomeo & Juliet, Green Lantern, The Green Hornet, Love and Other Drugs, The Great Debaters (with Peter Golub), Batman Begins, Collateral, Snow Falling on Cedars, Outbreak, Hidalgo, Peter Pan, Freedomland, Falling Down, Primal Fear, Glengarry Glen Ross, Waterworld, The Devil’s Advocate and Dave, among others.
Howard’s success reflects the experiences of a rich musical past. Inspired by his grandmother, a classical violinist who played in the Pittsburgh Symphony in the ’30s and ’40s, he began his studies on the piano at age four. After studying at the Music Academy of the West, in Santa Barbara, and at the USC Thornton School of Music, as a piano major, he completed his formal education with orchestration study under legendary arranger Marty Paich.
Though his training was classical, he maintained an interest in rock and pop music, and it was his early work in the pop arena that allowed him to hone his talents as a musician, arranger, songwriter and producer. He racked up a string of collaborations in the studio with some of pop’s biggest names, including Barbra Streisand; Earth, Wind and Fire; Bob Seger; Rod Stewart; Toto; Glenn Frey; Diana Ross; Carly Simon; Olivia Newton-John; Randy Newman; Rickie Lee Jones; Cher; and Chaka Khan. In 1975, he joined pop superstar Elton John’s band on the road and in the studio.
Howard left the band in 1976 to do more record production. He would rejoin the band in 1980 for another tour and again in 1986 to conduct the Melbourne Symphony Orchestra for John’s “Live in Australia” tour, which later became a platinum-selling album.
When he was offered his first film in 1985, he never looked back. As a change of pace, Howard reunited with Elton John for a multi-city tour in the summer of 2004, which included sold-out concerts at the Royal Albert Hall in London and Radio City Music Hall in New York.
His upcoming films include Francis Lawrence’s The Hunger Games: Catching Fire and Robert Stromberg’s Maleficent.
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