The croods – curiosità

I CROODS è una commedia in 3D che segue il viaggio avventuroso della prima famiglia moderna. Quando la loro caverna viene distrutta – così come tutto il circondario – padre, madre, figli e suocera sono costretti a lasciare la loro terra, mettendosi in viaggio. Fra scontri generazionali e movimenti sismici, scopriranno un incredibile nuovo mondo popolato da creature fantastiche,  e un futuro al di là di ogni loro più sfrenata immaginazione.

Le dinamiche della famiglia Crood, sebbene abbiano luogo milioni di anni fa, riflettono quelle di una famiglia moderna. Come la maggior parte dei padri, il patriarca Grug (Nicolas Cage) protegge ferocemente sua moglie e i loro tre figli. La sua iperprotettività ha sempre tutelato i suoi cari all’interno dei confini della caverna, in cui hanno vissuto in modo estremamente sicuro e…. noioso! La sua forte e diligente dolce metà  Ugga (Catherine Keener), accetta la mentalità del marito secondo la quale “la paura fa bene e il cambiamento no”, così come il figlio Tonco (Clark Duke), contento del loro monotono status quo. L’esuberante suocera Gran (Cloris Leachman) non si stanca mai di punzecchiare (e a volte persino attaccare) Grug; e la piccola Sandy, dura come la pietra, si rivela forse la Crood più impetuosa. 

Ma lasciamo ad una ribelle teenager (ma non lo sono forse tutti  i teenager?) il compito di opporsi all’autorità genitoriale.  L’unico obiettivo di Grug è la sopravvivenza mentre Hip (Emma Stone) invece vuole solo vivere. E la sua curiosità rispetto al mondo esterno non può non scontrarsi con le primitive regole imposte da suo padre.  Tanto che Hip per esempio sfida la sua famiglia dormendo in disparte, mentre i Croods di solito riposano ammucchiati gli uni sugli altri.

A causa di un cataclisma, i Croods sono costretti ad avventurarsi in luoghi a loro ignoti e a riorganizzare la propria vita. Lungo la strada incontrano Guy (Ryan Reynolds), le cui sorprendenti nuove scoperte – come il fuoco e … le scarpe! –  scuotono la loro visione del mondo in modo del tutto inaspettato. La maggior parte della famiglia, e in particolare Hip, accoglie con entusiasmo ciò che Guy chiama “domani”, mentre Grug intravede un’altra grande calamità all’orizzonte: quella di un affascinante ragazzo che insidia sua figlia!

I Croods presto si rendono conto che se non saranno in grado di evolversi… entreranno presto a far parte del passato.

            DreamWorks Animation SKG presenta I CROODS, un film diretto da Chris Sanders & Kirk DeMicco, e prodotto da Kristine Belson e Jane Hartwell.  La sceneggiatura è scritta da Kirk DeMicco & Chris Sanders, e si basa su una storia di John Cleese, Kirk DeMicco e Chris Sanders. La musica è di Alan Silvestri.

            Il  film presenta Nicolas Cage (Grug), Ryan Reynolds (Guy), Emma Stone (Hip), Catherine Keener (Ugga), Clark Duke (Thunk) e Cloris Leachman (Gran).

I CROODS è ambientato in un’epoca nota come il Periodo Croodaceo, che, secondo DeMicco, “si trova a metà fra l’era Giurassica e quella di Katzenberg’, perlomeno secondo quanto riscontrato dagli archeologi della DreamWorks”. È un mondo splendido e maestoso dal punto di vista visivo, ricco di sorprese per il problematico clan. 

           

 

LA PRIMA FAMIGLIA E LA SCOPERTA DELLE PRIME VOLTE

Ogni viaggio comporta una scoperta e nel caso dei Croods, le novità abbondano: il fuoco, le scarpe, il primo animaletto domestico, il primo cellulare (anche se si tratta di una conchiglia…) …e ancora: la prima barzelletta, il primo paio di occhiali, e persino la prima crisi di mezza età.

Ma più di tutto, I CROODS è un film sulla famiglia. “Il film è ricco di momenti di comicità”, spiega lo scrittore-regista Chris Sanders.  “Ma ci siamo resi conto che nel momento in cui decidiamo di eliminare ciò che riempie la nostra vita moderna, e cioè il lavoro, le automobili, le nostre occupazioni, l’unica cosa che resta sono la famiglia e gli amici”.

            Il tema dei legami familiari, con tutti i conflitti e i momenti di intimità che questi comportano, riguardano chiunque abbia lavorato nel film, dai filmmaker agli attori ai dirigenti dello studio.  “Questo è il primo lungometraggio della DreamWorks Animation che parla di una famiglia di umani”, sottolinea Sanders.   “E nel corso della produzione, il progetto ha generato vari ricordi familiari fra i membri del cast e della troupe, frasi come ‘Ricordo che una volta mio fratello ha fatto la stessa cosa con me’, oppure ‘Mio padre assomigliava molto a Grug’, e cose del genere”. 

Aggiunge lo scrittore-regista Kirk DeMicco: “Tutti possono trovare un punto di contatto con il film e immedesimarsi con uno o più personaggi; tutti possono dire: ‘Queste persone mi sono familiari anche se non le conosco’… Perché in fondo le famiglie sono tutte uguali”, conclude con un sorriso.

La produttrice Kristine Belson spiega l’idea che i Croods nonostante siano vissuti molti anni fa, non sono diversi da una famiglia moderna.   “La famiglia è un concetto universale. La tecnologia e le mode cambiano, ma i valori familiari restano gli stessi, e ciò che accadeva centinaia di migliaia di anni fa, accadrà sempre. Le dinamiche sono le stesse, i conflitti e i momenti di gioia”.

Un altro tema importante de I CROODS è il cambiamento e l’effetto comico  legato alla sperimentazione delle prime volte. “C’è un altro elemento in cui possiamo immedesimarci”, afferma la produttrice Jane Hartwell.  “In qualsiasi epoca il cambiamento è sempre difficile ma dobbiamo accettarlo per poter crescere e andare avanti.  Grug è il simbolo di questa paura. È terrorizzato che la sua famiglia possa cambiare in modo incontrollabile e di non riuscire quindi più a proteggerla come desidera”.

Il cambiamento, come qualsiasi altra cosa, non è facile per Grug, la cui testardaggine è pari solo all’amore che nutre per il suo clan,  e alla sua stoica etica di lavoro. Per Grug non ci sono weekend, vacanze o giorni di malattia: è sempre all’erta, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno.

Ha molte convinzioni,  fra cui “La paura fa bene, il cambiamento fa male”, e altri  tipici modi di dire, come: “Il divertimento fa male” e “Non bisogna mai non aver paura”.  (Quest’ultima sua dichiarazione la deve in realtà al regista Kirk ma alla fine è entrata a far parte del suo lessico.  “Devo ammettere che ho ancora paura”, scherza il filmmaker). 

Ma per poter veramente preservare la sua famiglia, Grug dovrà imparare la differenza fra vivere e sopravvivere. “Grug vuole proteggere la sua famiglia e questo è normale”, aggiunge Sanders. “Ma come tutti i padri deve imparare ad affrontare le incursioni che minacciano il controllo di un clan che si fa sempre più autonomo”.

            “Grug è spinto dalle migliori intenzioni”, spiega DeMicco.  “E’ un bravissimo papà che cerca di fare il suo meglio ma non riesce a gestire il viaggio collettivo della sua famiglia. E come se non bastasse, vive la sua prima vera crisi di mezza età quando si rende conto che il ragazzo di sua figlia, Guy  ha molte più carte da giocare di quante lui ne abbia mai avute”.

Il vincitore dell’Academy Award®  Nicolas Cage afferma di provare empatia nei confronti del suo alter ego cinematografico, perché “un padre non può non pensare alla prima cotta dei propri figli, oppure non cercare di stare al passo con la nuova mentalità dei tuoi figli”.

“Proprio come Grug noi genitori a volte esageriamo”, continua Cage. “Lui attraversa una trasformazione,  e questo è un momento che tutti noi, prima o poi,  dobbiamo affrontare”.

Uno dei catalizzatori di questo cambiamento è Guy, che accende in Grug sentimenti di diffidenza (rispetto al nascente flirt con Hip) e di invidia (rispetto alla sua intelligenza). 

Continua Cage: “Grug si chiede: “Come posso competere con il cervello e le nuove idee di Guy?” Grug è grosso e goffo mentre Guy è atletico, intelligente e simpatico, e ha messo gli occhi su Hip, cosa che lui non gradisce. Ma alla fine del viaggio  Grug imparerà ad accettare un  nuovo modo di vivere. Imparerà ad ammirare il ragazzo”.

            Tuttavia, ancor prima del fatale incontro con Guy, Grug deve fare i conti con sua figlia Hip, che a tutti i costi desidera  trascinare la famiglia fuori dalla caverna, verso la luce del sole. E la sensazione che al di fuori ci sia un intero mondo da scoprire,  sarà confermata dal viaggio avventuroso dei Croods.

            Hip è una nuova figura di adolescente che ancora non era mai apparsa in un film animato, ma che risulterà comunque familiare in tutti i sensi, anche fisicamente. La sua silhouette forte e muscolosa la rende una figura di tutti rispetto, caratterizzata da forza, curiosità e tenacia.

            “Hip assomiglia alle adolescenti moderne, soprattutto nel suo atteggiamento di perenne intolleranza nei confronti della sua famiglia”, spiega Emma Stone. “Vorrebbe volare via ed esplorare il mondo fuori dai propri confini domestici, ma è difficile contrastare il padre che ha imposto una serie di rigide regole fra cui quella di chiudere ogni sera l’entrata della caverna con un masso enorme, precludendo alla sua famiglia ogni possibile contatto con l’esterno, sia a livello fisico che emotivo. Infatti la povera Hip non ha mai visto brillare una stella in vita sua!”

            Tutto questo inizia a cambiare quando un cataclisma provoca la forzata emigrazione dei Croods, che si mettono in viaggio vivendo avventure indimenticabili. Nel corso di questo viaggio epico, Hip farà molte scoperte, soprattutto vivrà il suo primo amore con Guy. 

“Guy le piace perché è uno spirito libero e si sente affine a lui”, dice Stone.  Anche lui la ammira, nonostante all’inizio si senta un po’ travolto dalla sua personalità – per esempio quando la prestante giovane donna lo solleva sulle spalle!  “Riesce a tirarlo senza problemi su da terra!” esclama Stone.  “Quindi è comprensibile che Guy all’inizio sia terrorizzato da Hip, perché apparentemente è dura e aggressiva”.

            Il loro rapporto è incandescente e produce scintille, nel vero senso della parola visto che Guy introduce alla famiglia le meraviglie del fuoco e delle idee. E il suo senso di meraviglia prosegue quando sperimenterà l’infinita comodità delle scarpe, un momento predestinato che forse è all’origine del nostro spiccato gusto per le calzature.  “La prima volta che prova le scarpe, Hip pensa che i suoi piedi siano scomparsi al loro interno, e questo produce in lei un incredibile sbalordimento”,  spiega Stone ridendo.

            Le idee innovative di Guy espongono tutti i Croods a nuove possibilità e a un nuovo mondo, un luogo, come dice lui stesso, che “ha più soli nel cielo di quanto se ne possano contare e dove le cose sono migliori”.

            Ma nonostante il suo know-how superiore, Guy vive anche lui le sue difficoltà. “E’ sempre solo”, dice Ryan Reynolds, che con I CROODS debutta in un film d’animazione.  “Non ha una famiglia, quindi le sue giornate sono piene di imprevisti, mentre di solito la vita familiare è piuttosto prevedibile. Guy è continuamente esposto alle novità essendo in costante movimento. E’ stato costretto ad evolversi”.

“Guy deve inoltre affidarsi alla sua immaginazione, quindi vive molto dentro la sua testa”, continua Reynolds. “E’ un bel personaggio perché con lui puoi esagerare quanto ti pare. Non ha limiti perché il suo cervello non si ferma mai”. Tuttavia, pur avendo una mente superiore, ha bisogno della compagnia dei Croods e di sentirsi parte di una famiglia. 

Prima del fatidico incontro con Hip, la sua famiglia era formata dal suo unico compagno ed amico, un bradipo di nome Laccio. Così come suggerisce il suo nome,  Laccio aiuta Guy in tutto e per tutto.  “E’ trendy e funzionale”, afferma Reynolds.  Laccio è il primo cucciolo domestico, e cioè “un animale che non si mangia!”, spiega Guy ai Croods, la cui unica esperienza con gli animali fino a quel momento riguardava la caccia o la fuga da loro. 

Laccio non può parlare ma il suo tipico verso  “Da-da-daaaaaaaa!” è molto eloquente ed è doppiato da niente di meno che Chris Sanders.

I bradipi hanno avuto un ruolo importante anche dietro le quinte, osserva Kirk DeMicco. “Nel corso di questi anni, abbiamo organizzato presentazioni speciali per aggiornare lo staff della DreamWorks, e ci piace condire ogni presentazione con una particolarità, infatti l’ultima volta Chris ed io abbiamo realizzato un cortometraggio con un bradipo vero. Anche se sembrava un’idea un po’ folle, abbiamo chiesto al nostro fedele assistente Daniel Chun di trovarci un bradipo, e lui, senza battere ciglio, ha detto che lo avrebbe fatto immediatamente.  Ed ecco che il giorno dopo, Daniel non solo aveva trovato un bradipo che vantava un ricco curriculum cinematografico, ma ci ha chiesto anche se volevamo che il bradipo facesse qualcosa di speciale. Quando succedono cose di questo tipo, non c’è dubbio che stai lavorando a Hollywood”.

            Mentre i Croods vivono i movimentati cambiamenti che accompagnano le nuove idee di Guy, Ugga, la moglie di Grug, fa la sua parte per tenere unita la famiglia.  “All’interno di questo clan un po’ pazzoide, lei è la persona più ragionevole degli altri”, spiega Catherine Keener.  “Ugga è affettuosa, premurosa, è una mamma fantastica, ma allo stesso tempo è fisicamente forte quanto Grug”.

Eppure, nel corso dei tanti anni trascorsi insieme a crescere la loro famiglia, si è sempre assoggettata all’autorità del marito. Tuttavia i cambiamenti in corso nel loro nucleo familiare innescano grandi novità anche nel loro rapporto.   “Alla fine della storia sarà proprio lei a suggerire a Grug di modificare la sua mentalità”, dice Sanders.

            “Il loro matrimonio e la vita familiare non sono diversi da quelli di una famiglia moderna”, aggiunge Keener. “Il pubblico empatizza con i Croods. La famiglia scopre una verità universale, e cioè quanto sia difficile cambiare e lasciare andare le cose.  Ma quando entra in contatto con il nuovo mondo, sarà stupefatta, e dovrà addirittura saltare da una scogliera per raggiungere la nuova terra. Ma così è la vita: bisogna correre dei rischi”.

            L’esuberante madre di Ugga, Gran, è una donna difficile, specialmente per suo genero, che si diverte a tormentare.  La sua veneranda età, (ha 45 anni ma non dimenticate che stiamo parlando della preistoria), non ha scalfito il suo istinto di sopravvivenza. Questa energetica vecchietta con un dente solo è un membro ancora molto attivo della razza umana, e cioè degli altri cinque o sei esponenti umani del gruppo.

            “Gran non è una vecchia anziana isolata”, dice Cloris Leachman.  “E’ ansiosa e scalpitante esattamente come ogni altro membro della famiglia”.

            “E’ così anziana che ha vissuto attraverso l’era glaciale, divorando uno dopo l’altro tutti i suoi ex mariti”, scherza DeMicco spiegando il background del suo personaggio.  “Non è mai simpatica con gli altri, soprattutto con Grug, ma alla fine del film,  sorprenderà tutti con la sua saggezza”.

Un membro più gentile e tenero della famiglia è il rampollo dei Croods Tonco, che misura 1 metro e 80 per 130 chili di peso …nonostante i suoi nove anni di età!  “E’ un bambino grande e grosso”, dice Clark Duke,  “che vuole diventare un cacciatore come suo padre ma che non riesce neanche a colpire il fianco di un mammut”.

“Tonco cerca sempre di farsi notare da Grug, vuole imitare il suo papà”, dice DeMicco.  “Ha un’energia e un entusiasmo esplosivi ma probabilmente è la figura più vulnerabile della famiglia”.

            Ancora più esplosiva è la sorella più piccola Sandy, che assomiglia ad un gattino selvatico.  In un mondo irto di pericoli e di creature desiderose di darle un bel morso, Sandy non esita ad usare anche lei i suoi dentini. “E’ come un animaletto,  ma sa essere una figlia obbediente”,  dice Sanders. “Grug  vorrebbe che Hip le somigliasse di  più”.

            Gli artisti del film, disegnatori e animatori, hanno avuto la loro importanza per portare in vita questi personaggi ma DeMicco, Sanders, e i produttori Kristine Belson e Jane Hartwell lodano gli attori non solo per le loro performance meravigliose, ma anche per aver contribuito a dare vita alla personalità di questi personaggi. 

“Ognuno di loro ha dato il suo contributo al personaggio che ha doppiato”, dice DeMicco.  “Abbiamo seguito ogni sessione di doppiaggio e abbiamo voluto inserire ogni nuova performance o battuta, nei dialoghi del film”.

            Ad esempio, “Nicolas Cage ci ha sorpreso con le sue sperimentazioni”, racconta Belson.  “Spesso ci siamo resi conto che le sue idee funzionavano meglio delle nostre”.

“Ryan Reynolds ha una mente velocissima che ha generato alcuni grandi momenti di improvvisazione e ha regalato a Guy il fascino della persona distaccata e un po’ frenetica”, aggiunge Sanders. DeMicco osserva invece che l’espressività di Emma Stone e i suoi lati un po’ esagerati non erano previsti ma che sono stati accolti con piacere. “Abbiamo inserito anche i momenti comici di Emma nel film”.

Cage conferma che le sessioni di doppiaggio hanno spesso preso un corso inaspettato, a beneficio degli attori e della storia.  “Kirk e Chris sono stati disponibili a lasciarci improvvisare e a dare il massimo. Ci hanno consentito di andare a ruota libera e alla fine hanno selezionato i momenti migliori. Non sono molto rigidi sui dialoghi e questo per me è stato un bene perché mi piace poter giocare con le battute”.

            Le performance degli attori riflettono la visione dei filmmakers secondo la quale i Croods sono più che in grado di far fronte alle difficoltà che si presentano lungo un viaggio che riserva continue sorprese.  “I Croods a nostro avviso dovevano essere più veloci e più forti di qualsiasi altro personaggio preistorico che sia mai apparso sul grande schermo”, dice DeMicco.  “I personaggi devono essere totalmente parte del mondo pieno di avversità fisiche che abbiamo inventato. Non dovevano assolutamente apparire come un gruppo di attori capitati per caso sul set di un film. Infatti i Croods hanno una mente semplice ma sono fisicamente molto prestanti”.

            Una delle prime sequenze del film, che mostra un episodio di caccia in cui i protagonisti intendono assicurarsi il pasto desiderato, mette in mostra la loro agilità, forza e velocità.  “E’ una sequenza puramente fisica che dà subito al pubblico l’idea di quanto siano forti, e delle regole che vigono nel mondo che andremo ad esplorare”, spiega Sanders. “La scena ricorda i Looney Tunes”.

            Ad esaltare l’azione vorticosa e caotica è la musica del compositore nominato all’ Academy Award Alan Silvestri, eseguita dalla celebre  Marching Band della University of Southern California, che ha deliziato generazioni di tifosi di football durante i tornei dell’università. Il suo sound inconfondibile ha influenzato lo stile aggressivo di alcune scene del film.  “Abbiamo spiegato ad Alan il ritmo che stavamo cercando”, dice DeMicco – “ad esempio “Ecco, ora si gioca!”, oppure “E’ tempo di caccia!” La musica e l’azione mostrano che la caccia è una specie di gioco per i Croods, tuttavia la ‘squadra avversaria’ e cioè la preda che diventerà il loro pasto, è forte e resistente almeno quando loro”. 

            Lavorare con Silvestri per la canzone di titoli di coda “Shine Your Way” [eseguita da Adam Young e Yuna] è stata un’esperienza importante per i registi:  “Abbiamo elaborato la sceneggiatura de I CROODS per otto anni e ci sono stati vari momenti creativi, fra cui uno che non dimenticherò mai”, ricorda DeMicco. “Abbiamo parlato a lungo di una canzone finale ma non riuscivamo mai a concretizzarla. Ho suggerito a Chris di cercare di scriverla con l’aiuto di Alan Silvestri.  Chris ed io ci siamo recati a casa di Alan e abbiamo iniziato a lavorare alla canzone, insieme a lui e al suo collaboratore Glen Ballard. È stata un’esperienza bellissima. Scrivere una canzone è molto diverso dallo scrivere una sceneggiatura; alla fine degli incontri con Alan e Glen eravamo davvero esausti.  ”Inoltre, poter ascoltare le nostre canzone cantata da talenti straordinari come Adam e Yuma, è stata una delle maggiori soddisfazioni che ci ha regalato questo film”. 

 

UNA PREISTORIA TUTTA NUOVA

            Mentre i personaggi, la famiglia, le sue dinamiche, e l’azione sono al centro della storia, i filmmaker hanno calato i Croods in un paesaggio meraviglioso ed esotico ma pur sempre credibile. La pre-produzione si è recata al Parco Nazionale di Zion, nell’Utah, per trovare l’ispirazione giusta per la creazione degli ambienti del film (soprattutto per quelli della prima parte), che pur essendo coerenti con l’aspetto del nostro pianeta, risultano nuovi ed originali.

 “I CROODS è un film accessibile perché ha luogo in un mondo non così diverso dal luogo in cui viviamo oggi”, dice Ryan Reynolds.  “Ma allo stesso tempo il film ci conduce in un viaggio vibrante e spesso mozzafiato. È molto ricco dal punto di vista visivo. E questo è il motivo per cui può essere visto più volte, senza mai annoiare: ogni volta scopri qualcosa di nuovo”.

L’universo dei Croods comprende un serraglio di creature che rappresentano ulteriori difficoltà alla famiglia nel corso del loro viaggio. Quando incontriamo i Croods, ce la fanno a malapena a sopravvivere ma almeno conoscono il loro ambiente e sanno come cavarsela.  Quando si spostano verso la nuova terra, non c’è nulla che sia loro familiare, fra cui le strane bestie, alcune delle quali presentano pericoli inaspettati e persino comici:

  • ·         L’orso gufo, Una via di mezzo fra un orso e un gufo , questa creatura dorme di giorno mentre di notte si aggira furtivamente nel  canyon a caccia di prede,  terrorizzando Grug e la sua famiglia.
  • ·         Il papparnivoro è un animale con il corpo di una piccola tigre, una testa fuori misura e i colori di un pappagallo; è una creatura imponente che domina i Croods.
  • ·         Buffe e divertente fino a quando non si sentono minacciate:  le scimpandestre non si intimoriscono facilmente e come suggerisce il loro nome, mollano sberle a più non posso. (La più esilarante è una scena che è stata aggiunta quasi alla fine del film, in cui Grug diventa una specie di sacco da boxe per queste scimmie dalle zampe gigantesche. “Fin dall’inizio del progetto, Chris Sanders voleva inserire una scena in cui i personaggi vengono presi a pugni dalle scimmie”, afferma Belson.  “Per anni non siamo riusciti a giustificare una scena del genere nel film, ma l’entusiasmo di Chris ha prevalso e abbiamo infine creato questo momento di comicità sul grande schermo”).
  • ·         L’aspetto minaccioso e i denti affilati del cucciodrillo, che racchiude in sé la fisionomia di un cane e di un coccodrillo, nasconde in realtà un atteggiamento amichevole.  Tonco lo adotta e lo chiama Douglas. (su suggerimento di Clark Duke, che si è ispirato al nome del suo agente).
  • ·         Una via di mezzo fra pappagallini e  piranha dai denti affilati, i rapirana sono feroci predatori che si radunano in massa e divorano chiunque incontrino sulla loro strada.
  • ·         Essendo in parte coyote e in parte lucertole, i lucioyoteadorano crogiolarsi al sole fuori dalla caverna dei Croods, ma sono anche estremamente timorosi.
  • ·         Il fantopo, un elefantino con le orecchie e la coda di un topo, è una delle prime creature che i Croods incontrano nel loro viaggio. Ha un aspetto innocuo ma aspettate di sentire il suo terribile barrito.
  • ·         The arietemù sono affascinanti ibridi ottenuti da un ariete ed un emù, con la forza e la velocità di un atleta, in grado di difendere il loro territorio con ogni mezzo a disposizione.
  • ·         Legati gli uni agli altri tramite le loro code, the inciampilli sono roditori sempre in compagnia l’uno dell’altro, sia in veste di prede che di predatori..

 

“L’idea di queste creature è legata al fatto che i Croods vivono nel periodo da noi chiamato ‘Ricerca e sviluppo di madre natura’, relativo all’epoca in cui la Terra sperimentava varie forme di vita”, dice Belson.  “Alcuni evolvono in creature che oggi riconosciamo, altre sono invece destinate a scomparire. E, come vedrete, in quei casi si tratta della soluzione migliore!”

            “Per creare queste bestiole, abbiamo modificato alcune regole naturali, ma abbiamo sempre cercato di conservarne una credibilità all’interno di questo ambiente”, aggiunge Hartwell. “Abbiamo dovuto immaginare che se incontri una creatura, per quanto possa essere ridicola, doveva essere credibile al fianco dei Croods”.

Durante le sessioni di doppiaggio, gli attori hanno assistito alle varie, simpatiche versioni di queste creature e del coraggioso nuovo mondo dei Croods, ma solo quando è stata presentata la versione quasi finale del film, sono riusciti ad apprezzare il lavoro di centinaia di artisti, disegnatori, animatori e tecnici (nel complesso hanno lavorato 385 persone nel film). Dice Ryan Reynolds: “La cosa straordinaria per me è che in un film animato ci sono cose che si vorrebbe poter sperimentare in un live action.  Il film presenta texture complesse e ha un aspetto talmente realistico, da far dimenticare che si tratta di un film animato”.

            DeMicco e Sanders ci immergono nell’avventura dei Croods.  “Volevamo girare il film attraverso gli occhi dei Croods, per diventare parte della loro esperienza”, spiega Sanders. “Per Croods è tutto nuovo volevamo che il pubblico condividesse la loro meraviglia nello scoprire il mondo”.

            A questo scopo, nella sequenza d’apertura in cui ha luogo un inseguimento, i filmmakers hanno utilizzato uno stile di ripresa ‘manuale’, e questo conferisce alla scena una sensazione di imprevedibilità,  in cui tutto può accadere.

“Un personaggio ad un certo punto si sposta ma la cinepresa resta indietro come se il ‘cameraman’ non  sapesse dove andare”, spiega Sanders.  “Abbiamo cercato di non anticipare troppo, perché non volevamo che l’azione sembrasse eccessivamente coreografata”.

           

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L’EVOLUZIONE

Ogni famiglia ha una genealogia così come ogni progetto cinematografico.  I CROODS risale al 2005, quando da DeMicco ha iniziato a scrivere il film insieme al leggendario attore, scrittore e icona di Monty Python,  John Cleese. I due hanno infine firmato la storia con Sanders, che si è unito al progetto qualche anno dopo. Nel corso del tempo I CROODS ha subito varie trasformazioni e da una commedia su due amici (Grug e Guy) è diventato un film incentrato sulla famiglia con una grande varietà di personaggi principali.

            “Il progetto inizialmente è stato concepito come una commedia generazionale su un uomo delle caverne e il suo nuovo amico ricco di terrorizzanti idee moderne”, spiega Belson. “E’ stato Kirk DeMicco ad aver avuto l’ispirazione di una storia su una famiglia, e abbiamo iniziato quindi ad aggiungere altri personaggi con caratteristiche note a tutti: la suocera, il papa ultra protettivo, e la ribelle figlia adolescente. E il progetto ha preso corpo ed è decollato in modo diverso”.

            Nel corso degli otto anni di sviluppo, produzione e postproduzione del film, la casa de I CROODS è stata la DreamWorks Animation, che ha seguito il progetto  dall’inizio, fino alla sua distribuzione nei cinema di tutto il mondo. “La prima famiglia della DreamWorks racconta un viaggio indimenticabile per il pubblico”, dice Nicolas Cage.  “Gli spettatori viaggeranno insieme ai Croods e resteranno sorpresi dalla fantasia e dalla meraviglia della loro esperienza. Ma più di tutto svilupperanno affetto e simpatia per questa famiglia e la loro avventura, perché è un film pieno di emozioni e sentimenti genuini, nonché di grandi risate” 

 

IL CAST

L’attore premio Oscar NICOLAS CAGE (Grug) è uno degli attori più versatili di tutti i tempi, noto per le sue memorabili performance sia in film drammatici che comici.

Recentemente ha recitato in Stolen,  affiancando nuovamente il regista Simon West che nel 1997 lo ha diretto nel blockbuster d’azione Con Air.

Prossimamente vedremo Cage in Marble City con Mickey Rourke, e in The Frozen Ground con Vanessa Hudgens e John Cusack.

Lo scorso anno è apparso nel sequel Ghost Rider: Spirit of Vengeance (Ghost rider: spirito di vendetta),  Drive Angry  con Amber Heard, Seeking Justice (Solo per vendetta) con January Jones, Trespass con Nicole Kidman, e nel film epico prodotto di Charles Roven,  Season of the Witch (L’ultimo dei templari), girato a Budapest.

Nel 2010 è stato il protagonista di The Sorcerer’s Apprentice (L’apprendista stregone), che costituisce la sua settima collaborazione con Jerry Bruckheimer.  Inoltre ha recitato nell’action comedy Kick-Ass prodotta da Matthew Vaughn.

Nell’apprezzato film del 2009, Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans (Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans), Cage interpreta un detective schiavo della droga e del gioco d’azzardo, che vive a New Orleans dopo l’uragano Katrina. In precedenza  ha dato la voce a due film animati: l’avventura familiare prodotta da Jerry Bruckheimer  G-Force, e il film d’avventura di Summit Entertainment Astro Boy. È stato inoltre la star del thriller fantascientifico di Summit Entertainment Knowing (Segnali dal futuro), e dell’action thriller dei Pang Brothers Bangkok Dangerous (Bangkok dangerous – Il codice dell’assassino).

Nel 2007 ha interpretato il grande successo mondiale National Treasure: Book of Secrets (Il mistero dei templari), la sua quinta collaborazione con il produttore Jerry Bruckheimer, dopo The Rock, Con Air, Gone in 60 Seconds (Fuori in 60 secondi) e National Treasure 2 (Il mistero delle pagine perdute).  La sua performance memorabile nel ruolo di un alcolizzato, nel dramma Leaving Las Vegas (Via da Las Vegas), diretto da Mike Figgis, gli è valsa un Academy Award®  e un Golden Globe® come migliore attore, nonché premi da parte del  New York Film Critics Circle, della Los Angeles Film Critics Association, dei Chicago Film Critics e della National Board of Review.  Cage ha ulteriormente consolidato il suo successo con le nomination all’Academy Award, Golden Globe, Screen Actors Guild, e al British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) per il suo duplice ruolo dei fratelli gemelli ‘Charlie’ e ‘Donald Kaufman’  nella bizzarra commedia di Spike Jonze Adaptation (Il ladro di orchidee),  co-interpretata da Meryl Streep e Chris Cooper.

Inoltre ha recitato il ruolo di ‘Johnny Blaze’ in Ghost Rider, basato sul libro della Marvel Comic, e scritto e diretto da Mark Steven Johnson.  Il film ha stabilito immediatamente un nuovo record di incassi,  dopo il successo riscosso alla sua uscita,  nel weekend del President’s Day  2007.  Vanta inoltre ruoli in The Wicker Man (Il prescelto) di Neil LaBute, World Trade Center di Oliver Stone’s, entrambi del 2006,  The Weather Man (L’uomo delle previsioni) di Gore Verbinski e  Lord of War di Andrew Niccol, uscito nel 2005.  Ha doppiato la voce di ‘Zoc’ nel film d’animazione The Ant Bully (Ant Bully – Una vita da formica).

Nell’autunno 2002 ha esordito nella regia con Sonny, in cui ha diretto un cast straordinario fra cui il vincitore del Golden Globe James Franco, Mena Suvari, Brenda Blethyn e Harry Dean Stanton. Il film è stato ammesso al  Deauville Film Festival 2002. 

Fra gli  film di Cage si annoverano:  Next, Matchstick Men (Il genio della truffa), Windtalkers, Captain Corelli’s Mandolin (Il mandolino di Capitan Corelli), The Family Man, Bringing Out the Dead (Al di là della vita), Eight Millimeter (Delitto a luci rosse), Snake Eyes (Omicidio in diretta), City of Angels (City of angels – La città degli angeli), Face Off, Kiss of Death (Il bacio della morte), Guarding Tess (Cara, insopportabile Tess), It Could Happen to You (Può succedere anche a te), Red Rock West, Honeymoon in Vegas (Mi gioco la moglie … a Las Vegas), Raising Arizona (Arizona junior) di Joel ed Ethan Coen,  Vampire’s Kiss (Stress da vampire), Peggy Sue Got Married (Peggy Sue si è sposata), Valley Girl (La ragazza di San Diego), Racing with the Moon (In gara con la luna), The Cotton Club e Rumble Fish (Rusty il selvaggio)

Il suo ritratto di un tormentato veterano del Vietnam  in Birdy lo ha accreditato come attore ‘serio’. Diretto da Alan Parker, Birdy ha vinto il premio della giuria a Cannes.  In seguito Cage ha ricevuto nomination al Golden Globe come migliore attore per la parte dell’innamorato di  Cher in Moonstruck (Stregata dalla luna), mentre  Wild at Heart di David Lynch, in cui recitava al fianco di Laura Dern, ha vinto la Palma d’Oro al festival di Cannes 1990.

Altri riconoscimenti prestigiosi comprendono la candidatura al Golden Globe 1993 per Honeymoon in Vegas (Mi gioco la moglie… a Las Vegas), il premio alla carriera da parte del Montreal World Film Festival 1996, il primo  Distinguished Decade in Film Award di ShoWest, nel 2001, anno in cui ha ricevuto anche un’onorificenza da parte della American Cinematheque.

Nel 2009 è stato nominato dall’ONU Ambasciatore di Buona Volontà per la Giustizia Globale. Lo scorso autunno si è recato in Africa, in missione con il dipartimento ONU che si occupa della droga e del crimine, e ha visitato l’Uganda e il Kenya. Qui ha incontrato bambini soldati, membri di gang criminali, detenuti, giudici e magistrati kenioti che desiderano fermare il traffico di essere umani, la schiavitù infantile e i rapimenti. Cage è anche membro di Amnesty International con cui si batte in difesa dei diritti umani.

 

Grazie alla sua bellezza e al suo talento naturale, l’attrice nominata al Golden Globe EMMA STONE (Eep), si sta affermando a Hollywood fra le attrici più richieste del momento. Recentemente ha affiancato Ryan Gosling e Sean Penn nel film della Warner Bros., Gangster Squad. Il film, ambientato nel 1949, ritrae la cattura del gangster di Los Angeles  Mickey Cohen.

Lo scorso anno Stone è apparsa nel grande successo di Columbia Pictures, The Amazing Spider-Man,  che ha incassato oltre 700 milioni di dollari a livello internazionali.L’attrice presto riprenderà il suo ruolo di Gwen Stacy nel secondo episodio del franchise. The Amazing Spider-Man 2 uscirà nel maggio 2014.

Recentemente è stata anche produttore esecutivo e interprete  di Little White Corvette di GK Films. Si tratta del suo primo ruolo in questo ruolo. Farà parte del nuovo progetto ancora senza titolo di Cameron Crowe, la cui produzione inizierà a fine 2013.

Altri crediti cinematografici di Stone comprendono: Easy A, che le è valso una nomination al Golden Globe e un MTV Movie Award per la migliore performance di una commedia; il premiato film drammatico The Help, la commedia romantica Crazy, Stupid, Love, Friends with Benefits (Amici di letto) di Screen Gems, il dramma indipendente Paper Man, la commedia di Twentieth Century Fox Marmaduke (Sansone), la commedia di Columbia Picture Zombieland, la commedia romantica di Warner Bros. Ghosts of Girlfriends Past (La rivolta delle ex), la commedia di Columbia Pictures/Happy Madison  The House Bunny (La coniglietta di casa),The Rocker (The Rocker – il batterista nudo) di Twentieth Century Fox e la commedia di Judd Apatow Superbad (Suxbad – Tre menti sopra il pelo).

            Quando non recita, Stone si occupa di Stand Up To Cancer (SU2C), una valida iniziativa creata per accelerare la moderna ricerca sul cancro allo scopo di trovare nuove ed efficaci cure. Laura Ziskin, la produttrice di The Amazing Spider-Man, ha dato vita all’organizzazione e ha coinvolto la Stone. Oltre alla SU2C, Stone recentemente è diventata ambasciatrice per il Gilda’s Club New York City. Il locale prende il nome di Gilda Radner, l’attrice scomparsa che faceva parte del cast di SNL, ed è un luogo in cui chi è venuto a contatto con il cancro può unirsi, costruire legami sociali,  e trovare sostegno emotivo. Stone è diventata un membro attivo della comunità del Gilda’s Club rivolgendo la sua attenzione in particolare ai bambini e ai ragazzi.

Nata in Arizona, Emma vive fra New York e LA. 

 

RYAN REYNOLDS (Guy) vanta nella sua carriera due successi che hanno incassato oltre 300 milioni di dollari al botteghino: la commedia romantica The Proposal (Ricatto d’amore), al fianco di Sandra Bullock (in cui interpretava il ruolo di un ragazzo costretto a sposare la sua boss per evitare che lei debba tornare nel suo paese d’origine), e il fantasy-adventure X-Men Origins: Wolverine (X-Men le origini: Wolverine), nel ruolo di Deadpool.

Nel 2011 ha recitato nella commedia di Universal Pictures The Change-Up (Cambio vita) ed è stato il protagonista di Green Lantern (Lanterna verde) di DC Comics.  Ha recitato nel mystery thriller Buried (Buried –Sepolto), uno dei film più apprezzati del Sundance 2010, in cui il suo personaggio Paul Conroy, un contractor stanziato in Iraq, si risveglia all’interno di una bara, sepolto vivo dopo un attacco da parte di un gruppo di dissidenti.  In questo film piuttosto complicato dal punto di vista cinematografico, Reynolds è l’unico attore in scena per la durata di 95 minuti. 

Lo scorso anno ha invece recitato con Denzel Washington nel thriller Safe House (Safe House – Nessuno è al sicuro).  I suoi prossimi film sono Turbo della DreamWorks Animation,  R.I.P.D., di cui è produttore e interprete, e Queen of the Night, un thriller diretto da Atom Egoyan.

Reynolds ha inoltre lavorato in altri due film presentati al Sundance: Adventureland di Greg Mottola, la commedia ambientata in un luna park, con Kristen Stewart, in anteprima al festival 2009 e nominata ai Gotham Awards 2009 come Best Ensemble Cast; e The Nines, nel triplo ruolo di attore travagliato, di conduttore televisivo e di apprezzato designer di videogiochi, le cui esistenze si intrecciano in modo inquietante.

Altri suoi film comprendono la commedia Paper Man, in cui ha recitato il ruolo un supereroe immaginario, amico di uno scrittore in difficoltà; Definitely, Maybe, in cui era un consulente politico dal passato discutibile; il complesso dramma Chaos Theory (Certamente, forse), in cui recitava il ruolo di uomo in crisi quando scopre di essere sterile e di non essere quindi il vero padre di suo figlio; il thriller di Carnahan Smokin’ Aces, in cui è un agente FBI dalla morale irreprensibile, in missione per sventare il colpo di una gang; e un remake del classico horror The Amityville Horror

Reynolds è originario di Vancouver, nella British Columbia, dove ha scoperto la sua passione per la recitazione sin da giovanissimo.  Dopo aver recitato nella sitcom Two Guys, a Girl and a Pizza Place (Due ragazzi e una ragazza), e in una varietà di ruoli di star ospite  in telefilm come  In Cold Blood (A sangue freddo), ha catturato l’attenzione degli spettatori con il suo ruolo protagonista nella commedia irriverente di Walt Beckert del 2002 National Lampoon’s Van Wilder (Maial College), che gli è valso ruoli più importanti nei film Blade: Trinity e la commedia romantica Just Friends (Just friends – Solo amici).

 

 

Recentemente è diventato produttore, affiancando Allan Loeb nella società di produzione DarkFire. Entrambi sono attualmente impegnati in due progetti pilota: una serie comica dal titolo Guidance ed una serie animata intitolata And Then There Was Gordon, per FOX. 

            Al di là del cinema,  Reynolds è anche membro del consiglio direttivo della  Michael J. Fox Foundation, attiva nella ricerca per sconfiggere il Parkinson. Nel novembre 2007 ha partecipato alla maratona di New York City in onore di suo padre, da tempo affetto da questa grave malattia. La sua partecipazione alla maratona è valsa oltre 100,000 dollari alla fondazione.

 

Attrice di successo, in grado di fondersi in modo vibrante e completo con i personaggi che interpreta, CATHERINE KEENER (Ugga) continua a dominare l’odierno panorama cinematografico. Recentemente ha ultimato  Untitled Nicole Holofcener Project al fianco di Julia Louis-Dreyfus e James Gandolfini. La scorsa estate ha girato Can a Song Save Your Life, prodotto da Judd Apatow, recitando al fianco di Mark Ruffalo e Keira Knightley. Ha inoltre ultimato le riprese di Captain Phillips per la Sony, diretto da Paul Greengrass e interpretato da Tom Hanks; A Late Quartet con Philip Seymour Hoffman e Christopher Walken, e Maladies con James Franco.

  Altri crediti recenti comprendono film quali Peace, Love, and Misunderstanding, diretto da Bruce Beresford, con Jane Fonda, il dramedy The Oranges (Scusa, mi piace tuo padre), con Hugh Laurie, Oliver Platt ed Allison Janney, il thriller Trust al fianco di Clive Owen e Viola Davis, il film per tutta la famiglia Percy Jackson and the Olympians: The Lightning Thief (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini), e la dark comedy Cyrus con John C. Reilly e Jonah Hill.  Ha inoltre lavorato diverse volte con l’acclamata regista indipendente Nicole Holofcener, recentemente in Please Give con Oliver Platt e Rebecca Hall, e in precedenza in Friends with Money, Lovely and Amazing, e Walking and Talking.

Altri progetti comprendono The Soloist (Il solista) con Robert Downey, Jr. e Jamie Foxx; Where the Wild Things Are (Nel paese delle creature selvagge)  di Spike Jonze e  An American Crime di Showtime, al fianco di Ellen Page, che le è valso la candidatura ai Golden Globe e agli Emmy®.

Ruoli precedenti comprendono Being John Malkovich (Essere John Malkovich) di Charlie Kaufman, per cui è stata nominata agli Oscar® e Capote di Bennett Miller, nel ruolo della scrittrice Harper Lee; What Just Happened (Disastro a Hollywood) di Barry Levinson; Hamlet 2 di Andrew Fleming , Into the Wild di Sean Penn,   The 40 Year Old Virgin (40 anni vergine)  di Judd Apatow,The Interpreter  di Sydney Pollack con Sean Penn e Nicole Kidman; The Ballad of Jack and Rose (La storia di Jack e Rose) di Rebecca Miller con Daniel Day-Lewis; Adaptation (Il ladro di orchidee)  di Spike Jonze; S1m0ne di Andrew Niccol;   Full Frontal Out of Sight di Steven Soderbergh; Death to Smoochy (Eliminate Smoochy) di Danny DeVito; Your Friends and Neighbors (Amici & vicini) di Neil LaBute e l’adattamento cinematografico Simpatico (Inganni pericolosi) di Sam Shepard. È apparsa in quattro film di Tom DiCillo: Box of Moonlight, Johnny Suede, Living in Oblivion (Si gira a Manhattan), e The Real Blonde (Una bionda naturale).

I suoi lavori televisivi comprendono l’apprezzata antologia di HBO If These Walls Could Talk, per la regia di Nancy Savoca, ed un’apparizione come star ospite in Seinfeld.  A teatro, ha recitato al fianco di Edward Norton nel revival off-Broadway in scena al Signature Theater Company di Burn This di Langford Wilson.

 

CLORIS LEACHMAN (Gran) è una vera icona di Hollywood, una delle attrici più famose ed amate dal pubblico americano, attiva a teatro,  al cinema ed in televisione. Ha vinto otto Primetime Emmy Awards – più di qualsiasi altro attore – e un Daytime Emmy Award. Ha vinto inoltre un Oscar come migliore attrice non protagonista per The Last Picture Show (L’ultimo spettacolo), che le è valso anche un BAFTA Award. La sua lunga carriera televisiva comprende anche fiction drammatiche e commedie realizzate durante l’era d’oro della televisione, gli anni ’50, fino ad oggi. Recentemente il TV Guide Network l’ha eletta fra le donne più simpatiche della televisione.

Attuale interprete della serie Fox Raising Hope, l’attrice vanta molti altri crediti televisivi fra cui Lassie, The Twilight Zone, Facts of Life e Malcolm in the Middle. Ha vinto un Emmy Award per il suo ritratto di Phyllis Lindstrom in The Mary Tyler Moore Show, un personaggio talmente amato dal pubblico da meritare una serie esclusiva, intitolata Phyllis.

Ugualmente a suo agio anche sul grande schermo, i suoi crediti in questo caso comprendono: Young Frankenstein (Frankenstein Junior), High Anxiety (Alta tensione), History of the World: Part 1 (La pazza storia del mondo) e Spanglish (Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare).  Prossimamente assisteremo all’uscita di Gambit (Gambit – Una truffa a regola d’arte) con Colin Firth e Cameron Diaz, e di Adult World, in cui recita al fianco di Emma Roberts e John Cusack.

La sua irresistibile performance nel programma TV “Dancing with the Stars” resterà impressa nella storia di questa trasmissione.

Nel 2011 Leachman è stata onorata dalla Television Academy Hall of Fame e vanta una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Vive a Los Angeles e ama trascorrere il tempo con i suoi cinque nipoti.  

 

CLARK DUKE (Tonco) interpreta il nuovo addetto alle relazioni con il pubblico, nella commedia di NBC “The Office”. Nato a Hot Springs, in Arkansas, ha contribuito a creare la serie trasmessa sul web “Clark and Michael”, da lui scritta, diretta, prodotta e interpretata insieme al suo amico e collega Michael Cera. Questa serie, che racconta di due personaggi determinati a scrivere e a vendere uno show televisivo, è annoverata fra i ‘Best of’  di Time Magazine, Entertainment Weekly,  New York Times, Los Angeles Times e altri magazine del 2007. Continua a riscuotere enormi consensi ed ha rivelato la creatività di Duke.

Musicista di talento con una band a Los Angeles, Duke continua a lavorare per vari progetti come scrittore, attore regista e produttore. È apparso al cinema, in Tv, nei nuovi media e addirittura è attivo nell’editoria, con molti progetti in via di sviluppo e in produzione. Nel 1992 è stato nominato allo Young Artist Award come Outstanding Actor under Ten in a Television Series per il suo lavoro in “Hearts Afire”.

Nel 2008  ha ottenuto il suo primo ruolo protagonista nella commedia per teenager Sex Drive, diretta da Sean Anders per Summit Entertainment. Il 2010 è stato un anno molto impegnativo per  Duke che dopo il ruolo in Hot Tub Time Machine (Un tuffo nel passato) ha recitato la parte di Marty nella commedia d’azione di Matthew Vaughn Kick-Ass. Duke è stato anche il protagonista della serie di ABC Family “Greek”. Ha prestato la sua voce a vari personaggi della serie animata di Seth Green, “Robot Chicken”. Recentemente   è apparso nel film di Paramount Pictures A Thousand Words (Una bugia di troppo), al fianco di Eddie Murphy. È inoltre stato guest star nella nuova commedia “New Girl”. Presto girerà l’atteso Kick-Ass 2 e da poco ha ultimato la produzione di Identity Thief (Io sono Tu) al fianco di Jason Bateman e Melissa McCarthy, nonché di  Adult Children of Divorce, interpretato da un cast composto da Jane Lynch, Amy Poehler e Adam Scott.

Duke vive a Los Angeles, in California.

 
I FILMMAKERS

            Nato in una famiglia di artisti in Colorado, CHRIS SANDERS (Regista, scrittore) è cresciuto disegnando e scrivendo storie brevi.  Nonostante abbia sempre disegnato e sia stato anche fumettista del giornale della Arvada High School, non ha mai pensato all’arte come ad un mestiere con cui guadagnarsi da vivere.  Ma quando sua nonna lesse per caso sul  Denver Post, un articolo che parlava del California Institute of the Arts (noto come CalArts), tutto cambiò.  Chris fece domanda di ammissione alla scuola e riuscì ad entrare nel Programma di Animazione; dopo gli studi ha iniziato a lavorare per la Marvel Productions, e quindi per i Disney Studios.  Ha lavorato come story artist in Rescuers Down Under (Bianca e Bernie nella terra dei canguri), Beauty and the Beast (La bella e la bestia), Aladdin e The Lion King (Il re leone), prima di diventare supervisore del soggetto di Mulan. 

            Alla fine della lavorazione di Mulan, l’allora capo dell’animazione Tom Schumacher chiese a Chris se aveva in mente qualche progetto da sviluppare.  “Pensai ad una storia di 18 anni prima, che avevo cercato di scrivere per i bambini,  ma ci avevo rinunciato perché non riuscivo a sintetizzarla in  un racconto breve. Durante una cena giapponese al Walt Disney World Swan Resort, menzionai appunto quella storia che raccontava di una strana creatura di una foresta, evitata da tutti, ignara delle sue origini.  A Tom piacque e quando mi suggerì di ricollocare la storia del piccolo mostro solitario nel mondo umano, è nato Lilo & Stitch”.

           

 

Chris ha scritto, disegnato gli storyboard e diretto Lilo & Stitch con Dean DeBlois. Nel 2006 ha lasciato i Disney Studios per unirsi alla squadra cinematografica della DreamWorks Animation.  Quando gli è stata data l’opportunità di dirigere How to Train Your Dragon (Dragon Trainer), ha colto al volo l’occasione.     

            Nato il 12 marzo 1962 a Colorado Springs, Chris Sanders ha due fratelli. Ricorda: “A casa nostra respiravamo arte quando eravamo piccoli. Mio padre era sempre impegnato a disegnare e a fare schizzi, per lo più roba astratta e navi spaziali come quelle di Buck Rogers.  Il venerdì sera ci sedevamo tutti intorno alla tavola, davanti a grandi bicchieri di acqua e dipingevamo insieme. Quando avevamo voglia disegnare alla scrivania di mio padre eravamo sempre i benvenuti e potevamo contare su una fornitura costante di matite Blackwing e di carta che lui prendeva nell’ufficio in cui lavorava”. 

            Quando non disegnava, Chris utilizzava una macchina da scrivere manuale Underwood per scrivere storie brevi.  “Brevi racconti che di solito finivano in disgrazie, sfortune e disastri. Poi li facevo leggere con orgoglio alla mia famiglia. E loro, invece di consigliarmi di andare da uno psicologo, mi chiedevano altre storie, che io ero ben felice di fornire, cercando di inventare nuove situazioni ancora più terribili delle precedenti”. 

 

Durante la sua infanzia trascorsa nel sobborgo di Franklin Lakes, nel New Jersey, KIRK DeMICCO (Regista, scrittore) ha sviluppato una grande passione per vari personaggi eroici prendendo spunto dai libri, fumetti e dalla televisione.  I personaggi che Kirk ammirava erano sia di animazione che in carne ed ossa, e provenivano da varie fonti: libri di Roald Dahl, la serie TV di Hanna-Barbera Hong Kong Phooey, e l’attore inglese  John Cleese nello show televisivo Monty Python’s Flying Circus

Nel corso della sua carriera Kirk è riuscito ad adattare alcune delle sue storie preferite di bambino e di lavorare con gli eroi della sua infanzia. Infatti ha scritto due copioni con John Cleese, fra cui le primissime versioni de I CROODS; ha adattato il libro di Roald Dahl The Twits in un film live action per la Disney;  ha lavorato ad un cartone di Hanna-Barbera e ad un film dei Looney Tunes per Warner Bros.; ha adattato il fumetto di Jack Kirby  New Gods; e ha collaborato con il filmmaker Barry Sonnenfeld all’adattamento di un romanzo di Elmore Leonard.  Kirk si è unito inoltre con Sonnenfeld per dirigere il suo film di esordio, l’animato Space Chimps (Space Chimps – Missione spaziale), che Sonnenfeld ha prodotto per Vanguard Animation e Twentieth Century Fox.  Fox ha distribuito il film nel luglio 2008.

L’ingresso di Kirk nel mondo dello spettacolo è avvenuto attraverso la strada meno battuta. Dopo essersi laureato presso la University of Southern California, Kirk si è trasferito in Italia e ha vissuto a Roma per tre anni.  In quel periodo ha tentato di affermarsi nell’industria del cinema italiano, ha imparato l’italiano ed è diventato giornalista per la pubblicazione Foreign Sales. Ha intervistato produttori, distributori e filmmaker italiani per promuovere la vendita dei film italiani nei festival e nei mercati di tutto il mondo.

Al suo ritorno negli Stati Uniti, ha trovato lavoro presso la William Morris Agency di New York City. Pur lavorando nell’ufficio posta, questa esperienza gli ha cambiato la vita. Il suo spirito ambizioso lo ha presto imposto come assistente di un agente del dipartimento cinematografico, e nell’ottobre del 1994 è stato trasferito nella sede di Los Angeles; sei mesi dopo aveva venduto la sua prima sceneggiatura, A Day in November, acquistato da Warner Bros. dopo una intensa trattativa. 

Altri crediti cinematografici di Kirk comprendono:  la scrittura e la coproduzione del film di Warner Bros per tutta la famiglia Racing Stripes (Striscia, una zebra alla riscossa), Sherlock Homeboy per Universal Family; Hong Kong Phooey per Warner Bros. e Alcon Entertainment; e Casper: Scare School /Casper: scuola di paura) per Classic Media.  Kirk si è inoltre occupato di riscrivere alcuni film a soggetto per Disney, DreamWorks, Spyglass Entertainment, e Warner Bros.

 

KRISTINE BELSON (Produttrice) è stata produttore esecutivo del film nominato all’Academy Award How to Train Your Dragon (Dragon Trainer).

È approdata alla DreamWorks Animation con oltre 15 anni di esperienza alle spalle in cui ha sviluppato e prodotto film live-action e di animazione. Ha trascorso otto anni come vice presidente esecutivo di produzione presso la  Jim Henson Company, sviluppando un listino di oltre 40 film live-action e d’animazione. Inoltre è stata produttore esecutivo di Muppets from Space (I Muppets venuti dallo spazio), produttrice di Good Boy! e co-produttrice di Five Children and It (5 bambini & It) e di The Muppets’ Wizard of Oz (Il super buon Natale dei Muppet).

In precedenza è stata vice presidente senior di produzione per Columbia Pictures, per cui ha supervisionato film quali Big Daddy (Big Daddy – Un papà speciale) e Spice World (Spice Girls – Il film). È stata anche vice presidente senior di Turner Pictures, e per due anni ha svolto l’incarico di direttore di produzione della 20th Century Fox.

 

JANE HARTWELL (Produttrice) è stata capo della produzione e della strategia globale, supervisionando tutti gli aspetti dei progetti animati in fase di produzione e pre- produzione della DreamWorks Animation.   

 Prima della sua carriera alla DreamWorks, ha lavorato come manager di produzione associato nel film d’animazione stop motion a Skellington  James and the Giant Peach (James e la pesca gigante).  È entrata a far parte dello studio nel 1996 come manager di produzione per il primo film animato al computer di DWA Antz (Z la formica). Come manager di produzione è stata determinante nel processo di transizione di PDI da una casa di produzione commerciale ad uno studio per film a soggetto. In seguito è stata produttore associato del blockbuster premio Oscar® Shrek.  

Hartwell si è laureata presso la Columbia University.

 

JOHN CLEESE (Storia) è nato il  27 ottobre  1939 in Inghilterra. Ha frequentato la facoltà di legge a Cambridge,  ma la sua passione per la commedia lo ha presto spinto ad unirsi al gruppo universitario Footlights, con cui ha lavorato nell’apprezzato Cambridge Circus. Dopo la laurea, ha iniziato a scrivere per la BBC, e si è unito nuovamente al Cambridge Circus nel 1964 con cui è andato in tournée in Nuova Zelanda e in America. Cleese è rimasto in America dove ha incontrato Terry Gilliam con cui ha dato vita al  Monty Python’s Flying Circus nel 1969. 

Nonostante abbia lasciato lo show dopo tre stagioni, ha lavorato in altri progetti fra cui Monty Python and the Holy Grail (Monty Python, 1975), Life of Brian (Brian di Nazareth, 1979), Monty Python Live at the Hollywood Bowl (1982), e The Meaning of Life (Monty Python – Il senso della via, 1983).

Nel 1989 è stato nominato ad un Oscar per la migliore sceneggiatura originale, per A Fish Called Wanda (Un pesce di nome Wanda -1988), che ha anche interpretato. Ha vinto l’Emmy per i suoi ruoli protagonisti in Cheers (Cin cin, 1987), Third Rock from the Sun (1996) e Will & Grace (2004). Ha ampliato il suo variegato curriculum apparendo in The World Is Not Enough (Il mondo non basta, 1999), Die Another Day (La morte può attendere, 2002), Charlie’s Angels (2003), Harry Potter and the Sorcerer’s Stone (Harry Potter e la pietra filosofale, 2001), Shrek 2 (2004) e The Pink Panther 2 (La pantera rosa 2, 2009).

Nel 2005 è tornato a calcare le scene teatrali in Nuova Zelanda con lo spettacolo John Cleese — His Life, Times and Current Medical Problems, da lui descritto come “un one man show con tanta altra gente, che varca i confini del comportamento accettabile in modi nuovi e disgustosi”.

John Cleese continua a brillare sia a teatro che al cinema grazie al suo talento e ala sua comicità unica. Recentemente è apparso in Planet 51 (2009), Shrek Forever After (Shrek e vissero felici e contenti2010), Winnie the Pooh (2011), e The Big Year (Un anno da leoni, 2011).

 

ALAN SILVESTRI (Musica), vanta una carriera trentennale come compositore per il cinema, dando vita ad uno stile innovativo con le sue colonne sonore melodiche ed eccitanti, e riscuotendo l’applauso di Hollywood e del pubblico di tutto il mondo.

            Nato a Manhattan nel 1950, si è interessato alla musica fin da piccolo. Dopo un esordio come batterista, si è appassionato anche ad altri strumenti e ha suonato il fagotto, il clarinetto, il sassofono e la chitarra. Durante i primi anni scolastici già scriveva la sua musica,  e ha dato vita a numerose band. Infine si è iscritto al Berklee College of Music di Boston dove si è specializzato in composizione musicale.

            Quando ha completato gli studi ha iniziato a suonare con Wayne Cochran e i C.C. Riders. Come chitarrista della popolare band di Cochran, ha girato l’America. Continuando ad esplorare il suo amore per la musica, si è trasferito ad Hollywood e nel 1972 ha composto la sua prima colonna sonora, per The Doberman Gang (La gang dei doberman).

            In questo periodo ha composto la musica di alcuni film minori, ma si è fatto conoscere grazie alla colonna sonora della seconda stagione della serie TV ChiPs, per cui ha lavorato nei successivi quattro anni, accompagnando i momenti più topici delle avventure dei noti poliziotti in motocicletta. La sua inclinazione per le percussioni hanno colpito il regista Robert Zemeckis, che gli affidò il compito di comporre la musica del suo grande successo Romancing the Stone (All’inseguimento della pietra verde).

         La loro fruttuosa collaborazione comprende inoltre la serie di Back to the Future (Ritorno al futuro), Who Framed Roger Rabbit (Chi ha incastrato Roger Rabbit), il film premio Oscar Forrest Gump (che è valso a Silvestri una candidatura all’Academy Award come migliore colonna sonora), Contact, What Lies Beneath (Le verità nascoste), Cast Away ( per cui ha vinto un Grammy® Award per la migliore composizione strumentale), The Polar Express (la cui canzone Believe, scritta insieme a Glen Ballard, ha vinto un Grammy Award ed è stata nominata all’Academy Award), Beowulf, A Christmas Carol, e Flight, uscito nel novembre 2012.

         Nel corso di questi anni in cui ha composto oltre 100 colonne sonore,  Alan si è distinto in diversi generi: nei thriller ricchi di suspense (Predator, The Abyss, Identity, G.I. Joe- La nascita dei Cobra), nei western dal ritmo galoppante (Young Guns 2 – La leggenda di Billy the Kid , Pronti a morire), nei cartoni animati e nei film fantasy (Stuart Little, Lilo and Stitch, Una notte al museo, Captain America e The Avengers) nelle commedie spensierate (Il padre della sposa, Genitori in trappola, What Women Want- Quello che le donne vogliono) e nei drammi struggenti (La famiglia Perez, Un amore a 5 stelle). Ma sia nel ritmo sostenuto di un’orchestra, sia nelle musiche più lievi, il suo lavoro è sempre caratterizzato da uno spiccato senso della melodia e del tema musicale del film.

         Da tempo residente in California, la famiglia Silvestri  ha creato un vigneto di famiglia noto come Silvestri Vineyards. I loro Chardonnay, Pinot Noir e Syrah sono la prova che un frutto coltivato con amore produce una musica del tutto particolare.  “Sono affascinato dal processo di produzione del vino”, dice Alan.  “Sia il vino che la musica prevedono la fusione dell’arte con la scienza. Così come ogni nota contribuisce ad una melodia,  ogni vite infonde il suo gusto particolare al vino”.

Alan continua quindi a coltivare la sua ispirazione e passione per la musica, il cinema e il vino.