28 Marzo “G.I. Joe – La vendetta” – CURIOSITA’

“G.I. Joe – La vendetta”  di Jon M. Chu  con Bruce Willis, Channing Tatum, Dwayne Johnson, Ray Stevenson

Seguito di G.I. JOE: LA NASCITA DEI COBRA, che ha incassato oltre 300 milioni di dollari in tutto il mondo, Paramount Pictures, MGM e Skydance Productions presentano, in associazione con HASBRO, una produzione di Bonaventura Pictures: G.I. JOE: LA VENDETTA.

In questo sequel, la squadra dei G.I. JOE non combatterà soltanto contro i propri mortali nemici COBRA, ma sarà anche costretta a far fronte alle minacce degli esponenti del governo che metteranno a repentaglio l’esistenza degli stessi G.I. JOE. Il film è interpretato da D.J. Cotrona, Byung-hun Lee, Adrianne Palicki, Ray Park, Jonathan Pryce, Ray Stevenson, Channing Tatum, Bruce Willis e Dwayne Johnson.  G.I. JOE: LA VENDETTA è diretto da Jon M. Chu; prodotto da Lorenzo di Bonaventura e Brian Goldner e scritto da Rhett Reese & Paul Wernick, basato sui personaggi G.I. JOE® della Hasbro.

G.I. JOE: LA VENDETTA uscirà nei cinema in RealD 3D e Digital 3D il 29 marzo 2013.

I produttori esecutivi sono Stephen Sommers, Herbert W. Gains ed Erik Howsam. Il direttore della fotografia è Stephen Windon. Lo scenografo è Andrew Menzies e il montaggio è affidato a Roger Barton e Jim May. La costumista è Louise Mingenbach e la musica è di Henry Jackman .

 

IL FILM

 

Il produttore Lorenzo di Bonaventura, che ha preso parte ad alcune delle franchises di maggior successo fino ad oggi, compresa la miliardaria TRANSFORMERS, sapeva quanto la conclusione del primo film avesse lasciato la porta aperta ad ulteriori esplorazioni del mondo dei G.I. JOE.

 “Ho pensato che terminare il primo film, lasciando la sensazione che ci potesse essere un impostore nella stanza ovale, sarebbe stata una cosa estremamente interessante da esaminare… Era importante trovare un regista capace di far propria la vicenda, e che avesse tenuto conto dei molteplici aspetti dei personaggi, trattandoli con la dovuta gravità”. Dice di Bonaventura. 

Quando si stavano considerando i possibili registi cui affidare la direzione del sequel, Adam Goodman, presidente della Paramount Film Group, sorprese di Bonaventura suggerendo il regista Jon M. Chu, reduce dall’enorme successo del film su Justin Bieber, NEVER SAY NEVER. “Jon ed io abbiamo avuto un divertente primo incontro perché la sua esperienza è abbastanza lontana dalla mia, e viceversa, ma ho scoperto che era cresciuto con la mitologia dei G.I. JOE contro i COBRA e comprendeva totalmente l’estetica intrinseca ai G.I. JOE, e questo era sicuramente un qualcosa di infinitamente prezioso”, ricorda di Bonaventura.  “Dopo aver parlato, abbiamo capito che eravamo entrambi intenzionati a realizzare lo stesso tipo di film, e ne è scaturita una grande collaborazione”.

In Chu, i produttori hanno visto un occhio genuino e fresco, oltre ad entusiasmo e amore nei confronti del marchio. “Descrive questi personaggi con abilità e ha apportato una grande sperimentazione in questo film”, dice il produttore esecutivo Erik Howsam. Ricorda Chu, “Sono cresciuto con G.I. JOE ed è stato familiare, per me, tornare indietro ai cartoon e ai fumetti, sentivo che potevamo riuscire a connettere questo marchio con altre generazioni. Questa mia versione vuole essere ciò che ogni fan vorrebbe vedere”.

La mitologia di G.I. JOE scorre in profondità ed ha pantheon di personaggi cui attingere, ognuno con le proprie storie, sfumature e caratteristiche. Approcciando il sequel, i filmmakers volevano costruirlo sugli elementi e le storie migliori del primo film, trasportando il tutto in questa seconda installazione, creando contemporaneamente una nuova identità. Questo ha permesso di introdurre nuovi personaggi della mitologia nella franchise.

 

L’aggiunta del 3D darà al film una dimensione completamente diversa. Sia gli studios che il regista Jon M. Chu erano elettrizzati all’idea di questo arricchimento. “Il 3D ci consente di trasportare il pubblico all’interno del nostro film”, dice Chu. “Nel film esploriamo tanti luoghi diversi del mondo, come Tokio,  il Pakistan e l’Himalaya,  e grazie al 3D il pubblico potrà letteralmente entrare in questi ambienti. Gli spettatori vivranno l’azione come se si trovassero realmente lì. I pugni di Dwayne Johnson sembreranno più potenti. Non vedranno solo la spada di Storm Shadow che volteggia, ma avranno l’impressione di dover schivare i suoi colpi. Il 3D ha reso il nostro film più godibile per il pubblico di tutto il mondo. Inoltre, dato che i fan di G.I. JOE non avevano ancora mai sperimentato i nostri film in questo formato, sentivamo l’esigenza di condurli in questo nuovo viaggio”.  

 

 

I PERSONAGGI E IL CAST

 

Di ritorno dal primo film è DUKE, il giovane soldato Americano, che guida la sua squadra con sicurezza, precisione e una forte dose di orgoglio. DUKE, dedito e leale, farebbe qualsiasi cosa per proteggere i soldati, con cura, tirando fuori il meglio da ognuno di loro.

            A riprendere il ruolo è l’attore Channing Tatum, che riesce facilmente ad interpretare questo personaggio che sa come arrivare ad un pubblico variegato. “Channing è l’uomo della porta accanto, e possiamo identificarlo con DUKE ancor di più, perché è un personaggio che va dritto al suo scopo e possiede la splendida abilità di riuscire ad instaurare familiarità con il pubblico”, dice Chu.

            “È stato così divertente tornare a recitare nel più grande gioco di finzione di tutti i tempi”, dice Channing.

DUKE è a capo dell’unità d’elite, e la spina dorsale del gruppo è ROADBLOCK, il suo secondo in comando. ROADBLOCK è una montagna d’uomo che aiuta nella guida del gruppo con l’esperienza, l’onore e un’indistruttibile dedizione al suo paese. “È uno dei personaggi più amati di G.I. JOE e sapevamo di volere ROADBLOCK come parte del film”, spiega Chu.

            Quando si trattò di scegliere l’interprete di un personaggio, conosciuto per la sua estrema dominanza fisica e la sua leggendaria stazza, i filmmakers furono messi alla prova, nella ricerca di un attore che incarnasse la fisicità del personaggio oltre al suo spirito ed enorme forza d’animo.

            “Credo che una sola persona al mondo mi venne in mente per interpretare questo personaggio, ed era Dwayne Johnson”, dice Chu.  “Oltre il fatto ovvio della sua fisicità, Dwayne comprendeva cosa significasse essere un soldato e un capo. Ha portato onore e grande umanità in questo ruolo”.

            Chu continua.  “Dwayne è essenzialmente un G.I. JOE e questo è qualcosa che non si può né scrivere in una sceneggiatura nè recitare. È proprio del suo DNA. Quando si pensa a qualcuno che somiglia ad una action-figure vivente, subito è Dwayne a venire in mente”.

            “Dwayne è essenzialmente una action-figure”, dice Tatum.  “Ogni volta che lo vedo sul set penso ‘Lui è The Rock!’ Il suo braccio è davvero più grande del mio bacino”.

            Come molti, anche Dwayne Johnson ha cari ricordi, di quando da bambino giocava con i giocattoli di G.I. JOE. “Da ragazzino, amavo giocare con le action-figures di G.I. JOE.  Quando sono stato coinvolto nel progetto ho iniziato a comprenderne la mitologia e rimasi sorpreso nel constatare quanto variegata sia, e quanto in profondità arrivi”, dice Johnson.

 “ROADBLOCK è considerato il collante che tiene unita la squadra dei G.I. JOE e ho davvero apprezzato la sua riluttanza nell’essere al primo posto o sotto i riflettori”, dice Johnson.  “Lui fa quel che fa, per amore nei confronti del suo paese, e trovo ammirabile un uomo che si comporta in questo modo”.

Il rapporto tra ROADBLOCK e DUKE è un rapporto intriso di rispetto reciproco ed esperienza. “DUKE è il capo dei G.I. JOE e ROADBLOCK ne è la spina dorsale, e lavorano davvero bene insieme”, spiega Chu.  “Mentre DUKE impartisce gli ordini e serve da quarterback, si basa sull’esperienza e la forza di ROADBLOCK nel sostenerlo. Il loro è davvero un rapporto molto stretto”.

Un altro amato personaggio nella mitologia di G.I. JOE, introdotto nella franchise cinematografica, è FLINT, un soldato solido e volitivo e anche un po’ ribelle. “FLINT è il tipo di ragazzo molto bravo in ciò che fa, ma è anche una sorta di rinnegato”, spiega di Bonaventura.  “Lui non vuole mai seguire le direttive, e questo non sempre è un bene in un’organizzazione come quella dei G.I. JOE”.

Assegnare il ruolo significava trovare un attore che fosse in grado di tener testa, e combattere fianco a fianco con Dwayne Johnson e Channing Tatum, e che trasudasse abbastanza confidenza da permettergli di non seguire sempre i sentieri tracciati. I Filmmakers trovarono il loro FLINT nel nuovo arrivato D.J. Cotrona, che possedeva la giusta combinazione tra forza, fascino e leggera sfrontatezza.

“D.J. possiede una buona intensità e instaura un buon contrasto con Dwayne e Channing.  Channing è veramente affabile, Dwayne ha moltissima forza e D.J. li segue di pari passo, e possiede anche una propria spina dorsale”, dice di Bonaventura.

            Amante della mitologia, Cotrona era eccitato dall’opportunità di vivere alcune tra le sue fantasie infantili. “Sono cresciuto giocando con i pupazzetti di G.I. JOE, in un certo senso, è come se mi stessi preparando a questo ruolo fin da quando avevo sei anni”, dice. “G.I. JOE è stata la mia prima ossessione in fatto di giocattoli, per questo occupa un posto speciale nel mio cuore”.

            Nell’unità, ogni membro dei G.I. JOE, possiede una propria speciale area di competenza e FLINT non fa eccezione. La sua speciale abilità è il Parkour, un misto di atletica e pericolo nell’uso di movimenti e flessibilità per portare il proprio corpo da un punto A ad un punto B. Per allenarsi al ruolo, Cotrona ha lavorato per mesi con degli specialisti del Parkour presso il Tempest Studio di Los Angeles. “Non cerco di far credere di possedere un talento per il Parkour”, ride Cotrona.  “Ero poco confortato e molto preoccupato, ma i ragazzi al Tempest sono stati in grado di smontare ogni coreografia, pezzo per pezzo, e così tutto è risultato meno intimidatorio”. Come ognuno dei nuovi membri della squadra d’elite, FLINT fatica a trovare l’equilibrio tra l’essere un eroe e un membro di supporto dell’unità. “FLINT possiede molte abilità naturali, ma crede anche che il suo modo di veder le cose sia il migliore di tutti”, continua Cotrona.

            Un altro nuovo personaggio, introdotto nel film, è LADY JAYE, l’unica donna della squadra, che non per questo si sente intimidita o fa marcia indietro. Esperta tiratrice, con competenze anche di intelligence, LADY JAYE è parte integrante dell’unità, e combatte al fianco dei suoi colleghi maschi, con la stessa forza e passione.

            La ricerca di un’attrice che incarnasse tale spirito, bellezza e forza fisica, non è stata semplice, nè presa alla leggera. I filmmakers trovarono la loro LADY JAYE nell’attrice Adrianne Palicki, i cui precedenti credits includono RED DAWN e la serie televisiva “Friday Night Lights”.  È inoltre stata scelta nel cast della serie “Wonder Woman”. 

“Avevamo bisogno di una donna forte che sapesse tener testa, e Adrianne è molto intelligente, bella e molto competente fisicamente, tutto questo aiuta il pubblico a vederla come una componente della squadra dei G.I. JOE”, dice di Bonaventura.

            Palicki era entusiasta nell’affrontare un personaggio così forte come LADY JAYE.  “Cerca continuamente di dimostrare il suo valore”, dice Palicki.  “È una specialista di pistole e rappresenta l’intelligence del gruppo, oltre a possedere altre abilità molto utili alla squadra”.

            “Adrianne è una ragazza difficile, non è la sostituta di nessuno”, dice Dwayne Johnson.  “Viene da una lunga tradizione militare di famiglia e sa anche raccontare barzellette oscene, e questo la mette al numero uno della mia classifica”.

            Anche se ha dovuto sottoporsi ad allenamenti con militari e istruttori di fitness, a causa degli enormi sforzi che il suo personaggio deve compiere, Palicki è arrivata comunque con una certa familiarità al ruolo, grazie al precedente lavoro nell’ambito dei film d’azione. “Per fortuna avevo già girato RED DAWN ed ero appena stata sul set di “Wonder Woman”. Per queste esperienze precedenti ero già in grado di focalizzarmi sui dettagli, come maneggiare un’arma, estraendola dalla fondina e far credere ai ragazzi che osservavano, che lo facessi da sempre”, ride Palicki.

“Adrianne era davvero ricettiva nell’imparare a fondo la manipolazione delle pistole e i movimenti tattici, e quindi ha dovuto fare pochi sforzi”, dice il consulente tecnico Harry Humphries. 

            Ritorna inoltre nella franchise, SNAKE EYES, uno dei preferiti dai fan, e uno dei più iconici personaggi della mitologia di G.I. JOE.  “Sapevamo che dovevamo far ritornare SNAKE EYES”, dice Chu. “In tutto il film, scoprirà molto di se stesso e molto del suo passato”.

            A riprendere il ruolo, per la seconda volta, è l’attore ed esperto di arti marziali, Ray Park, che torna nei panni del mortale ninja. Un dinamico e fisico performer, che ha trovato molta enfasi nel ruolo di Darth Maul di STAR WARS EPISODE I: LA MINACCIA FANTASMA e in X-MEN, Park ha la reputazione di colui che sa infondere vita anche in personaggi con pochi, o senza, dialoghi.

“Ray è in grado di comunicare anche attraverso un semplice cenno del capo e riesce a dar vita a SNAKE EYES anche senza nessuna battuta”, commenta di Bonaventura.

“I movimenti di Ray hanno un linguaggio proprio, sia che si tratti di uno spostamento delle spalle, dell’inclinazione del capo o di un semplice accenno col mento”, aggiunge Chu.  “È formidabile come ognuno di noi abbia un’idea particolare della personalità di SNAKE EYES, e il merito è tutto di Ray Park”.

Dopo il loro primo incontro riguardo la visione di Chu del personaggio e di ciò che si sarebbe voluto esplorare, Park capì di essere in ottime mani. “Abbiamo davvero fatto centro e Jon sapeva moltissimo dei personaggi. Sapeva quanto fosse importante rimanere fedele ai personaggi e inoltre possiede una forte visione per questo film”.

Uno dei vantaggi dell’avere un sofisticato campione d’arti marziali, come Park, nel ruolo, significava per i filmmakers la possibilità di spingere al massimo le scene di combattimento, senza dover barare con tagli e classici escamotage cinematografici. “Perchè Ray è davvero bravo in tutto ciò che fa, siamo stati in grado di allestire combattimenti senza mai tirare nessun pugno”, dice di Bonaventura.

Una delle maggiori storie, in G.I. JOE: LA VENDETTA, si concentra sul rapporto tra SNAKE EYES e il suo arci-nemico STORM SHADOW, che è stato creduto morto alla fine di G.I. JOE: LA NASCITA DEI COBRA. Quando per la prima volta, rincontriamo STORM SHADOW, lo troviamo alla ricerca della pace dentro di sé dopo la sua ritirata ad Arashikage. È li che SNAKE EYES scopre che STORM SHADOW è ancora vivo.  “A SNAKE EYES toccherà il compito di trovare STORM SHADOW e portarlo da BLIND MASTER, per fargli affrontare il giudizio e le responsabilità delle sue azioni”, spiega Park.

Il regista Jon M. Chu ha voluto scavare nella profondità della trama emotiva dei ninjas e nell’animosità tra i due uomini, allenati fianco a fianco, come fratelli. “Volevamo davvero esplorare dove l’uomo e il ninja si scontrano, dove iniziano a confondersi rabbia e gelosia, ed è lì che troviamo entrambi questi personaggi”.

La superstar koreana Byung-hun Lee, che riprende il suo ruolo di STORM SHADOW, era entusiasta all’idea di poter esplorare più a fondo, l’aspetto interiore del suo personaggio. “Sono davvero grato di esser tornato nel ruolo ed ero eccitato nel mostrare maggiormente i differenti aspetti di STORM SHADOW”, dice Byung-hun Lee.

Completamente pronto a tuffarsi nelle evoluzioni emozionali del personaggio, Lee ha apportato una grande dose di passione e impegno fisico nel suo approccio. “Byung-hun è arrivato con idee forti sul personaggio, e riesce appieno a riversarle sullo schermo”, dice Chu.

“Byung-hun possiede un’incredibile presenza”, dice di Bonaventura.  “Affronta tutte queste battaglie per se stesso e possiede una tale forza interiore che dona a STORM SHADOW una grandissima dignità”.

Già di per sé un grande e potente atleta di arti marziali, Lee ha comunque seguito un lungo allenamento per riprendere il ruolo ed era eccitato all’idea di affrontare le sequenze d’azione da un punto di vista pratico. “Jon ha detto di volere un film, il più realistico possibile, così mi sono allenato moltissimo per rendere più grosso e definito il mio corpo”.

“Visto che avevamo attori che realmente potevano combattere, ho voluto mostrare la brutalità dei loro combattimenti e rimanere lontano dai ninja che eravamo abituati a vedere”, ricorda Chu.

“Quando STORM SHADOW viene colpito in faccia, volevo che si vedesse il sangue filtrare dalla sua maschera bianca”.

Un nuovo accessorio nelle sequenze d’arti marziali, che sicuramente ecciterà il pubblico, è l’introduzione  del ‘sais’, la mortale arma a lame taglienti, spesso vista nei fumetti di G.I. JOE.  “Ero entusiasta all’idea di usare il ‘sais’ come estensione dei loro pugni, una sorta di letale tirapugni dal bordo estremamente tagliente ed affilato”, dice Chu. “Li abbiamo inseriti in inquadrature tali che il pubblico possa realmente comprendere quanto siano pericolose”.

            Introdotto nel film, ma già ben noto personaggio del mondo di G.I. JOE, è JINX, una ninja donna, cugina di STORM SHADOW.  “JINX è uno dei personaggi che avrei da sempre voluto vedere nel film”, ricorda Chu. “È una sorta di principessa di Arashikage, ma non desidera il titolo. Lei lo odia e vuole combatterlo nello stesso modo in cui lo fa SNAKE EYES, ma si è sempre sentita messa in un angolo”.

            Per il ruolo di JINX, i filmmakers hanno trovato la loro prima combattente ninja donna nell’attrice Elodie Yung, apparsa nel film francese sul Parkour, DISTRICT 13: ULTIMATUM e più recentemente nel film diretto da David Fincher, MILLENNIUM- UOMINI CHE ODIANO LE DONNE.  “Elodie fece una grandissima impressione e abbiamo subito pensato che fosse perfetta per JINX”, ricorda Chu.  “Quando entrò, emanava una forte presenza che ci diede la sicurezza di quanto Jinx già albergasse in Elodie”.

Il classico detto, secondo cui, le grandi cose arrivano in pacchetti piccoli, valeva certamente per Yung, che ha approcciato il ruolo con estrema attenzione e passione. “Elodie è ingannevole perché è una donna molto piccola ed elegantissima, e può comunque tirare calci micidiali”, dice di Bonaventura.  “A prima vista, ci si potrebbe preoccupare per lei, ma presto ci si rende conto che è una killer, e tutto ciò è fonte di grande divertimento, perché riesce a contenere entrambi i lati dell’equazione”.

            Anche se già cintura nera di karate, Yung ha affrontato un rigoroso allenamento fisico di preparazione al ruolo. “Abbiamo lavorato per circa un mese prima delle riprese, concentrandoci sul monitoraggio del mio battito cardiaco, a causa della pericolosità delle mie scene”, ricorda Yung. 

Una grande parte della preparazione è stata approntata nel Chinese Martial Art Wushu, che contempla l’allenamento intensivo di combattimento con la spada. “Avevo già preso parte ad altri film d’azione prima d’ora, così sentivo il tutto un po’ familiare, ma una volta arrivata qui ho subito realizzato che combattere con due spade è totalmente differente”, ride Yung. 

“Non avevo mai visto nessuno compiere un così ampio balzo, dal non saper nulla di spade ad arrivare a colpire ogni bersaglio. È stato incredibile. Si avverte realmente quanto lei stia crescendo come guerriera, e questo, credo, sarà molto godibile da parte del pubblico”. Dice Chu.

            Un punto importante del film riguarda il destino della presidenza degli Stati Uniti e il ‘dirottamento’ dello Studio Ovale. I fan del primo film ricorderanno il presidente che, sospettoso, fischietta il motivetto firma di ZARTAN, alla fine di G.I. JOE: LA NASCITA DEI COBRA.  Questo capitolo conferma che le forze del male hanno preso il controllo della Casa Bianca e hanno ottenuto in qualche modo la presidenza. Letteralmente.

L’acclamato attore, Jonathan Pryce, riprende il ruolo del presidente degli Stati Uniti, ed è stato investito dello strabiliante compito di interpretare due differenti personaggi opposti nello spettro del bene (il vero presidente americano) contro il male (il cattivo, posto come presidente americano).

Pryce ha approcciato la possibilità di interpretare i due lati opposti di un personaggio con grande entusiasmo ed ha amato questa sfida. “La gente mi ha sempre chiesto se fosse stato più interessante interpretare il buono o il cattivo. Per me è stato divertente sia l’uno che l’altro, sia la vittima che l’oppressore”, dice Pryce.

Il ruolo, non era comunque senza sfide, la dualità del personaggio necessitava attenzioni straordinarie per mantenere la coerenza nelle riprese, e Pryce non ha mai perso un colpo. Inoltre, Pryce, ha dovuto saper gestire i meccanismi tecnici necessari per girare delle scene, in sostanza contro se stesso. “Non ero molto preparato per tali difficoltà tecniche, in pratica era come se dovessi parlare a me stesso”, ride Pryce. “Parlare ad un pezzo di carta verde su un bastone, era sicuramente interessante, ma la cosa incredibile era che riuscivamo a vedere quasi in tempo reale la riuscita della scena, così da poter aggiustare subito qualcosa che non andava in uno dei miei due personaggi. Ho pensato che fosse straordinario, il fatto che io riuscissi a farlo”.

Felice di lavorare ancora una volta con Pryce, di Bonaventura dice, “Il film non funzionerebbe senza Jonathan Pryce. Siamo entusiasti di riaverlo perché abbiamo bisogno del suo umorismo e del suo senso di gravità, per tenere insieme i due aspetti del film. È capace di catturare il giusto equilibrio del personaggio, cosa molto ardua”.

Di sicuro sarà uno dei nuovi favoriti dai fan, l’esplosivo nuovo cattivo, FIREFLY, che viene arruolato dai COBRA per aiutare COBRA COMMANDER ad uscire di prigione e a conquistare il mondo. Uno dei personaggi più cattivi, che si trovano nella mitologia di G.I. JOE, è perennemente impegnato nel creare il caos, e considera la distruzione come un’espressione artistica. In breve, per sue stesse parole, FIREFLY ama quando le cose fanno ‘Boom’.

“Firefly vede la bellezza nella ridistribuzione dell’energia, così mentre le esplosioni a noi sembrano distruzione, per lui rappresentano un creare qualcosa”, sostiene Chu. “Questa filosofia alquanto artistica fa di FIREFLY un personaggio, per me, molto interessante, e lo porta ben oltre l’essere un mero e freddo assassino”.

“FIREFLY aveva appena sei righe nella prima sceneggiatura, ma subito abbiamo realizzato quanto questo personaggio fosse superbo”, ricorda di Bonaventura.  “C’è qualcosa di fondamentalmente tosto in lui”.

Per cesellare il ruolo dell’eccentrico pazzo, i filmmakers hanno ingaggiato l’attore britannico Ray Stevenson, che recentemente ha entusiasmato il pubblico nei film, THOR e THE BOOK OF ELI. Stevenson ha affrontato il ruolo con intensità e fascino, andando oltre ogni aspettativa. “Ray è un superbo attore, ed ha apportato a FIREFLY una profondità sinistra e sadica”, dice di Bonaventura.  “Dona una certa gravità al ruolo che davvero rende questo personaggio un pazzo psicotico”.

            “Ray ha realmente costruito questo personaggio da zero, e gli ha donato una spavalderia meridionale e un gergo tutto suo. Era interessato ad ogni aspetto e dettaglio, dalla pelle della sua giacca all’anello COBRA che indossa, fino alle cicatrici sul suo volto. Dava una grande quantità di input su come FIREFLY doveva essere”, dice Chu.

            Non è stato un compito facile, da nessun punto di vista, per i filmmakers, trovare e scegliere un attore che potesse rappresentare una reale e credibile minaccia per il personaggio interpretato da Dwayne Johnson, ROADBLOCK. “Quando si è dovuta trovare la nemesi al mio personaggio, era importante trovare un avversario che, concettualmente, avesse potuto battermi, il che non è una cosa proprio semplice”, ride Johnson.

            “Abbiamo appositamente progettato i combattimenti in modo che si avvertisse una possibilità di vittoria, di FIREFLY contro ROADBLOCK, e in effetti questo avviene in alcune scene del film”, dice di Bonaventura.  “Si tratta di due grandi ragazzi, uno contro l’altro, e c’è una sana competizione tra loro”.

            Entrambi gli attori hanno messo molto impegno nella preparazione delle scene di combattimento, così brutali, da lasciarli spesso ammaccati e sanguinanti. “Le lotte tra questi due sono così intense che sentirete le pareti tremare ogni volta che si colpiranno l’un l’altro”, ricorda Stevenson.  “Una cosa riguardo il combattere con Dwayne è che quando lui blocca un pugno, sembra che quel pugno l’abbia dato su una lastra di ferro. Quell’uomo è letteralmente fatto di roccia. Non si può andar via indenni da quell’uomo, e io ho ottenuto la mia razione di tagli e lividi”.

            In una svolta che sicuramente ecciterà gli appassionati di G.I. JOE, i filmmakers hanno cercato di rendere omaggio al cuore e all’anima del marchio G.I. JOE, introducendo l’originale Joe Colton nella franchise cinematografica. “Abbiamo voluto collegare tutte le diverse incarnazioni tornando lì dove tutto era iniziato, all’originale action-figure di 12 centimetri di Joe”, spiega Jon M. Chu. “Il ritorno in scena di Joe Colton nel film era qualcosa che abbiamo pensato essere molto emozionante”.

            La superstar dei box-office mondiali, Bruce Willis, fa la sua apparizione nel ruolo del vero e proprio e originale G.I. JOE, Joe Colton.  Il produttore di Bonaventura ha ritenuto che non ci fosse nessun altro attore più adatto per il ruolo. “L’originario G.I. JOE era un concetto iconico, e Bruce è anch’egli una vera icona, e metterli insieme è eccitante per diverse generazioni, la mia e quelle più grandi. Bruce era un grande fan di G.I. JOE, e crescendo ha giocato con le action-figures, tutto ciò non avrebbe potuto avere più senso”.

            “Chi altri avrebbe potuto incarnare l’anima e lo spirito dell’originale G.I. JOE se non Bruce Willis?” Chiede Chu.  “Joe Colton è un personaggio misterioso di cui talvolta si è parlato nei fumetti, ma che mai è stato totalmente realizzato. Così appena Bruce Willis è arrivato, riempiendo molti spazi, è subito diventato lampante quanto il personaggio di Joe Colton fosse un’enorme presenza nel cuore di G.I. JOE”.

            Altrettanto entusiasta del fatto che fosse Bruce Willis ad interpretare l’originario G.I. JOE era Dwayne Johnson.  “Bruce Willis è il massimo tra gli uomini. Non poteva essere più perfetto per questo ruolo”.

            Gli amanti di cinema, o gli appassionati del genere azione, saranno sicuramente entusiasti nell’avere due tali icone, che combattono fianco a fianco. Il regista Jon M. Chu si trovò preso alla sprovvista una volta che ebbe i due potenti attori, insieme in una scena. “Ci sono stati pochi minuti, durante le riprese, in cui ho pensato… ‘Non posso credere che stia succedendo realmente, ero in una stanza con Dwayne Johnson, Bruce Willis e c’era anche SNAKE EYES, ero senza parole”.

            Johnson era grato della possibilità di lavorare, finalmente, con Willis, con cui, da anni, condivide un rapporto d’amicizia. “Bruce ed io siamo amici da diversi anni ed io ero al settimo cielo quando ho scoperto che stava per essere scritturato per i film”, ricorda Johnson.  “Da fan del genere d’azione, è abbastanza stupendo per me, vedermi sul grande schermo accanto a Bruce, a tirare ogni sorta di colpo”.

 

 

 

LA PRODUZIONE

 

Con una trama che si sviluppa dai deserti di Islamabad ai grattacieli di Tokyo, dalle cime dell’Himalaya a un sotterraneo carcere in Germania, fino alle strade di Washington, i filmmakers, hanno avuto l’arduo compito di trovare una location in grado di ospitare tutti questi elementi diversi e necessari. A differenza di molti film, di questa dimensione e portata, basati sulla tecnologia CGI nella creazione visiva dei mondi, i realizzatori volevano utilizzare luoghi reali, per quanto possibile, per rendere il film, il più veritiero e reale.

Dopo una meticolosa ricerca di luoghi diversi, con la consapevolezza che alcuni momenti chiave sarebbe stato possibile girarli in esterno, con una squadra ridotta, i realizzatori hanno trovato la maggior parte degli elementi che cercavano a New Orleans, in Louisiana.

“Abbiamo capito che sarebbe stato impossibile realizzare il film in tutti i luoghi reali della sceneggiatura, e abbiamo avuto, dunque, un approccio ridotto con la seconda unità e abbiamo cercato di girare il film in un unico posto”, spiega il produttore esecutivo, Herb Gains.  “Dopo aver compiuto dei tour in tutte le potenziali locations con Lorenzo e Jon, abbiamo tutti concordato che New Orleans fosse il posto che meglio soddisfaceva i nostri bisogni”.

Approfittando di alcuni elementi estetici del sud, delle attrazioni di New Orleans e delle aree circostanti, i filmmakers hanno deciso di fare qualche cambiamento alla sceneggiatura. Una volta approntate queste modifiche, la sequenza finale del film è stata girata al Forte Sumter, un bunker appena fuori New Orleans dove fu lanciato il primo colpo della Guerra Civile. “Con un pizzico d’intelligenza nella sceneggiatura e senza alcuna reale perdita dal punto di vista narrativo, abbiamo trovato la location perfetta in Louisiana, un luogo che è stato davvero utile e ha offerto un valore storico aggiunto all’atto finale del film”, spiega Gains. 

I 72 giorni di riprese sono iniziati all’esterno del Baton Rouge, in una cava di sabbia artificiale, che è servita per ricreare i deserti del Pakistan. Con un caldo estivo e l’umidità che raggiungeva i cento gradi, e praticamente senza alcun luogo all’ombra, l’esperienza ha unito ancora di più il cast e la troupe. “Iniziare a girare il film nella cava di sabbia ha messo tutti in una mentalità da guerra, come sotto assedio” racconta di Bonaventura. “La temperatura e l’umidità erano estreme ed hanno portato tutti in uno stato di ‘prostrazione’ seppur divertente. Siamo sopravvissuti nel deserto, e tutto questo ci ha unito ancora di più”.

            Per il regista Jon M. Chu, è stato un ottimo modo per saltare nel fuoco. “È stato il caldo più intenso che abbia mai provato e siamo arrivati tutti a conoscerci meglio l’un l’altro. Inoltre, questo è il mio primo film d’azione e iniziarlo con una sequenza esplosiva di tali dimensioni…  È stato come una sorta di campo d’addestramento”.

            L’inclemente situazione atmosferica è stata particolarmente impegnativa per il cast, con gli attori attrezzati da militari che hanno dovuto correre su e giù per le colline di sabbia, per più di una settimana e mezzo. Ricorda Johnson, “Sei nella sabbia e fa caldo, sei sudato e umido, ed è facile anche essere stanchi e incazzati, ma alla fine della giornata eravamo tutti insieme per il miglioramento dell’intero progetto”.

Una delle sfide insite nel girare un film fuori da città come Los Angeles, Vancouver, Sydney o Londra, è l’assenza delle infrastrutture necessarie alla realizzazione di film di tale portata. Una componente fondamentale che ha permesso a questo di diventare realtà a New Orleans, è stato il NASA Michoud Assembly Facility, che è stato utilizzato come impianto di produzione di fortuna, ed ha ospitato la maggior parte dei grandiosi set. Lo smantellamento del programma Space Shuttle ha fornito la possibilità affinché le porte dello stabilimento si aprissero per la prima volta ad una produzione cinematografica, ed ha permesso al team creativo di allestire i diversi ambienti e set necessari al progetto. Oltre alla straordinaria ampiezza di superficie disponibile, i magazzini avevano dei soffitti alti anche 150 metri, serviti nella costruzione e assemblaggio dello Space Shuttle e dei suoi serbatoi. Questo ha permesso ai reparti creativi di costruire diversi set di diverse dimensioni, simultaneamente. Durante la produzione, i set erano in costante stato di trasformazione, sia in fase di montaggio, che mentre erano in uso. “Una delle tante cose, che la NASA ci ha offerto, erano gli enormi spazi”, spiega il produttore esecutivo Herb Gains.  “C’erano momenti in cui due unità di ripresa erano al lavoro, simultaneamente, in questi spazi, e capitava anche che le persone coinvolte fossero oltre 700. E mai una volta abbiamo inciampato l’uno sull’altro, perché gli spazi erano davvero immensi”.

I produttori hanno affiancato il regista con un gruppo di filmmakers dall’enorme talento, che ne supportasse la visione, tra questi il direttore della fotografia Stephen Windon, che ha recentemente curato la fotografia di uno dei successi del 2011, FAST&FURIOUS 5, la costumista Louise Mingenbach, lo scenografo Andrew Menzies, il coordinatore stunt Steve Ritzi, il cordinatore delle scene di lotta, Thomas Dupont e il regista della seconda unità, George Ruge.  “Uno dei punti di forza di Jon, è che ha un ego molto forte, ma prende, comunque, in considerazione le idée degli altri. Il risultato è che si tratta di un fantastico collaboratore e ha tirato fuori il meglio da ognuno di noi”, dice di Bonaventura. “Ha preso le loro migliori trovate e le ha combinate con le sue e abbiamo ottenuto un risultato che migliore non si poteva desiderare”.

Quando si è trattato dell’aspetto visivo e della portata del film, i filmmakers hanno ingaggiato l’input creativo dello scenografo Andrew Menzies, che è stato direttore artistico in film come MUNICH e SYRIANA.  Menzies era entusiasta nel girare un film CGI nel mondo reale e del risultato che ne sarebbe scaturito. “Quando ho letto la sceneggiatura mi sono entusiasmato della possibilità di portare un po’ di grana reale, simile al processo ottenuto con altri film militari, tipo BLACK HAWK DOWN”, ricorda Menzies. 

Dopo aver sentito le idée iniziali di Menzies a proposito dell’aspetto, del tono e della texture del film, Chu credeva che sarebbe stato lui lo scenografo che avrebbe portato le profonde ambientazioni di G.I. JOE nel mondo reale. “Fin dall’inizio sapevamo che avremmo voluto che il film avesse una grana il più realista possibile, attraverso strati e spessori, e sapevamo che Andrew sarebbe stato in grado di rendere il tutto vero e non falso”.

Avere spazi enormi ha permesso a Menzies e alla sua squadra la possibilità di creare i diversi mondi di G.I. JOE senza restrizioni. “Ero con Lorenzo e Jon e Herb durante i primi sopralluoghi alla NASA, e quando abbiamo visto le dimensioni di questo impianto abbiamo pensato quanto fosse unico nel suo genere e quanto si prestasse per le riprese di un film. Era quasi troppo grande, ma era un bocconcino così appetitoso, che lasciarselo sfuggire, sarebbe stato un grave peccato”, conclude Menzies.

“Andrew ha svolto un lavoro fenomenale. È stata una grande sfida e lui l’ha vinta in pieno”, dice di Bonaventura.  “Abbiamo diversi aspetti visivi nel film, e tutti risultano incredibilmente ricchi. Saltiamo in moltissimi punti della mappa geografica e la diversità visiva che vediamo è il vero fattore ‘Wow’”.

Che si tratti della prigione sotterranea, della moderna raffinatezza Zen del dojo sul grattacielo di Tokyo o del rustico monastero sulle cime dell’Himalaya, Menzies è stato messo alla prova nel creare ogni spazio in modo che aderisse perfettamente al film. Uno dei set più divertenti per lo scenografo è quello di Arashikage, in cui SNAKE EYES e JINX si allenano con BLIND MASTER.  Il dojo è una perfetta combinazione di materiali organici ed industriali, che spazia dal moderno al rustico, in cui si esplica la contraddizione di avere un dojo Zen sul tetto di un grattacielo di Tokyo.

Questo ambiente esemplifica l’idea di collisione tra due mondi. “Quando si mette un dojo sul tetto del grattacielo più alto di Tokyo, si tratta della fusione, presente nel film, tra antico ed estremamente moderno”, spiega di Bonaventura.

Nel suo progetto, Menzies ha dovuto sempre tenere a mente il modo in cui i suoi set avrebbero potuto pregiudicare il lavoro di stunts e viceversa. “Ovviamente, ho voluto che i set fossero belli il più possibile, ma ho sempre dovuto pensare alle varie acrobazie e performance degli attori”, ricorda Menzies. “Ero molto consapevole di ciò, fin dal primo approccio ai set, e il dojo ne è un perfetto esempio”. 

            Al di là della mera funzionalità dei set, Jon M. Chu ha apprezzato quanto il realismo dei set e delle scenografie, abbia ispirato gli attori. “I set hanno fornito agli attori degli splendidi e realistici spazi in cui recitare. Dal monastero sulle montagne dell’Himalaya, alla prigione, ha progettato un collage variegato di mondi per questo film”.

“Ogni set è un perfetto esempio di ciò che la scenografia dovrebbe donare ad un film”, dice Erik Howsam.

            A lavorare a stretto contatto con Menzies nella creazione di una linea di raccordo per tutto il film, era la costumista Louise Mingenbach, che si è avvicinata al film con l’idea di partire dai costumi del primo episodio e apportare nuovi look quando necessario. “Avere il primo film come riferimento è stato un ottimo strumento”, spiega. “Abbiamo preso in considerazione quello che volevamo continuare, e quello che avremmo voluto cambiare”.

Voler rendere il film più realistico, significava effettuare dei cambiamenti all’aspetto di alcuni dei costumi dei personaggi e più in generale, all’aspetto globale, sempre senza allontanarsi troppo dalla mitologia alla base della storia.

Camminando sulla sottile linea che separa il mondo di G.I. JOE dal mondo reale si fanno diverse considerazioni. “Penso che una delle sfide con questo tipo di film, sia rappresentata dal modo in cui sarebbero i personaggi, se davvero esistessero nel mondo reale, perché se questo passaggio non viene affrontato in maniera giusta, si perderebbe l’empatia che il pubblico dovrebbe provare per i personaggi”, dice Erik Howsam. “Louise ha fatto un lavoro enorme, portando i look di questi personaggi nel mondo reale”.

Per la squadra di G.I. JOE, Mingenbach è partita dalle uniformi universali della prima istallazione del film per creare i look che soddisfacessero le competenze di ogni personaggio alle prese con i nuovi set. Ciascun membro della squadra dei G.I. JOE ha un nucleo primario per quanto riguarda il proprio look, una sorta di firma che traspare da ogni scena di combattimento. Per Dwayne Johnson, indossare l’uniforme di ROADBLOCK lo ha aiutato ad entrare nell’assetto mentale del personaggio. “La magia che indosso è stata creata appositamente per ROADBLOCK, è stata attrezzata per i miei pugni di ferro. Il tutto pesa circa 30 chili e mi sentivo pronto per andare in guerra, appena l’avevo indosso”.

            Per l’iconica visione del personaggio ninja, SNAKE EYES, Mingenbach e i filmmakers hanno deciso di modificare il suo look, in modo che il suo costume fosse qualcosa di più intrinseco al suo corpo. “Abbiamo pensato che SNAKE EYES porta il costume ogni giorno; una sorta di armatura che indossa”, spiega Mingenbach.

            Per il costume di SNAKE EYES, Mingenbach ha trascorso 2 mesi in ricerche e sviluppo di illustrazioni e revisioni, che sembravano senza fine. Prendendo in considerazione il fatto che la maggior parte dei costumi dei super-eroi tendono ad essere ingombranti e restrittivi per gli attori che li indossano, la squadra di realizzatori ha cercato per SNAKE EYES, un look che offrisse più fluidità e comfort. “Abbiamo dovuto trovare il giusto equilibrio tra ciò che Ray avrebbe vissuto con il costume indosso e quello che avrebbe dovuto comunque compiere sul set. Si deve, per questo, lavorare con l’attore, e raccogliere le sensazioni dell’attore o dell’attrice, così abbiamo cambiato alcune parti dell’armatura, aggiunto alcuni elementi più morbidi e innestato parti in gomma lungo il lato da cui sarebbero scaturiti il maggior numero di movimenti fisici. C’è stata tantissima ricerca e tantissimo sviluppo, per riuscire a trovare la giusta soluzione”.

“Questo costume è più ideale per la battaglia, come se fosse stato realizzato da SNAKE EYES in persona”, dice Ray Park.  “È più resistente e flessibile. L’adoro”. 

Per JINX, il guerriero ninja, protetto da SNAKE EYES, Mingenbach non si è allontanata troppo dal rosso, il suo marchio di fabbrica, presente nella serie originale a fumetti, anzi, ha integrato il personaggio con idée di moda avanguardista. “JINX è stato molto divertente. Perchè è stato possibile inserire degli elementi di moda pura. La moda asiatica è asimmetrica e scultorea, quindi abbiamo avuto la possibilità di includere un maggior numero di elementi”.

            Per STORM SHADOW e il suo iconico costume bianco, i filmmakers non hanno trovato alcuna ragione per cui non modificare qualcosa che fosse già perfetta. “Abbiamo fatto solo piccole modifiche per STORM SHADOW, ma il suo costume era già quasi perfetto di per sè”.

            Per creare più realismo possibile nel campo militare, i realizzatori hanno consultato il celeberrimo consulente tecnico militare Harry Humphries, un ex-Navy Seal ed estremamente avvezzo al mondo del cinema e alle sue dinamiche. “Abbiamo voluto Harry perché volevamo che l’ambiente militare descritto, risultasse il più realistico possibile”, spiega di Bonaventura. “Harry e la sua squadra di Navy Seals hanno apportato un’immediata credibilità, e il tutto ha un effetto enorme sul risultato finale”.

Oltre ad essere stato consulente per la riuscita autenticità delle riprese, Humphries ha anche collaborato singolarmente con gli attori, nel prepararli all’uso delle armi, nella tecnica oltre che in tutte le cose inerenti il mondo militare. Egli crede fortemente che questi dettagli saranno rintracciati dal pubblico. “Il pubblico di oggi è più sofisticato e una grande fetta di esso, s’intende di armi e procedure militari”, sostiene Humphries. “Quindi ci sono alcune questioni chiave che andavano instillate alla perfezione, negli attori, affinché il risultato sembrasse il più reale possibile”.

Prima e durante le riprese, Humphries, ha lavorato con ogni membro del cast di G.I. JOE, sulle tecniche militari di base e sulle capacità intrinseche di ogni militare. Sono poi stati riuniti, per imparare a lavorare insieme come una vera e propria unità militare, una procedura spesso trascurata nella realizzazione dei film. “Tutti gli attori hanno ricevuto la stessa esposizione ad una serie di competenze di base del mondo militare, per poi essere rimessi insieme e farli interagire come una vera e propria squadra operativa”.

“Noi abbiamo voluto rendere omaggio a tutti gli uomini e le donne in servizio, attraverso questo nostro risultato, il più realisticamente possibile. E spero che ci siamo riusciti con questo film”, dice Erik Howsam.   

Avere la squadra di Navy Seals di Humphries come membri della squadra dei G.I. JOE nel film ha significato qualcosa di molto importante per i tecnici e il cast, durante le riprese. “Si sviluppa una sorta di timore reverenziale per i Seals, e averli sul set è significato davvero tanto”, dice di Bonaventura. “Vedere questi ragazzi come persone, e ciò che loro sono disposti a sacrificare per noi, ci ha fatto capire, ancora di più, quanto siano ammirevoli, e noi siamo grati di aver potuto lavorare con loro”.

           

Stunts/Combattimenti

 

            Il regista Jon M. Chu ha avuto il vantaggio di lavorare con la combinazione di due ‘pugni’: il coordinatore stunt, Steve Ritzi e il coordinatore dei combattimenti, Thomas Dupont, i quali hanno creato e coreografato delle elaborate sequenze, sicuri che stupiranno i fans dell’azione. “Le idée più creative sono scaturite dalla collaborazione tra stuntmen, attori, il regista, i produttori e gli sceneggiatori, nel creare un paio di sequenze assolutamente uniche, per questo film”, spiega di Bonaventura.  “Quello cui il pubblico assisterà, è qualcosa di mai visto prima”.

            Il coordinatore Steve Ritzi ha apprezzato molto la possibilità di creare sequenze, sia per i militari, che per i ninja, oltre a tutta l’estetica che ne sarebbe scaturita. “È stato difficile avere due elementi così differenti tra loro”, ricorda Ritzi.  “Lo stile G.I. JOE e quello dei ninja, hanno richiesto coreografie e sequenze differenti, il che, unito agli aspetti tecnici, come le imbracature e il volare attraverso le montagne, ha reso il tutto più divertente”.

Nel primo atto, al pubblico viene presentata la squadra dei G.I. JOE e il loro altissimo livello di intensità fisica, attraverso due grandiose scene d’azione che fissano la barra del livello cui il pubblico assisterà. In una missione per neutralizzare l’arsenale nucleare pakistano, la squadra effettuerà una pericolosa manovra di estrazione, con estrema precisione e abilità. La sequenza è un ricco buffet d’azione e contemplerà discese altissime con doppia corda, combattimenti a mani nude, parkour, scontri a fuoco con una quantità enorme di armi e munizioni. La sequenza mostrerà ognuna delle peculiari abilità dei membri dei G.I. JOE, oltre alla loro naturale ed innegabile vocazione ad essere una squadra.

Girata nel VAB della NASA, abbreviazione che sta per Vertical Assembly Building, la squadra produttiva ha utilizzato soffitti alti 60 metri e razzi mai visti prima, per spingere e coprire l’azione. “Il valore della produzione è incredibile”, spiega il coordinatore degli stunts Steve Ritzi. “Ci sono membri dei G.I. JOE che, letteralmente piovono dal cielo e sparano verso il basso. C’era chi sparava, chi cadeva, chi lottava, ad ogni livello, ed ogni personaggio ha il suo momento di lotta all’interno della sequenza. È stato tutto molto elaborato”.

“La scena nel deposito di armi nucleari, illustra la loro coesione, unità ed efficienza, oltre ad esaltare il loro talento come soldati”, spiega Dwayne Johnson. 

            Mentre stanno celebrando la riuscita della complicata e pericolosa missione, senza perdita di vite da parte della squadra dei G.I. Joe, questa, si troverà al centro di un’imboscata, che cancellerà, in sostanza, la maggior parte del gruppo. Gli stuntmen e la squadra degli effetti speciali hanno orchestrato una potente ed esplosiva scena per questo momento in cui i militari si trovano sotto assedio. La sequenza ha impiegato un corazzato sbalzato a 10 metri d’altezza, diversi lancia-razzi sul set, e diversi veicoli in fiamme, il tutto in questa sequenza altamente coreografata che ha coinvolto l’intero nucleo dei G.I. JOE, i Navy Seals, 30 stuntmen e circa 40 comparse.  Essere stuntmen su un set del genere, vuol dire estrema attenzione durante le reali esplosioni, e nell’uso delle munizioni, che per le spese di budget, lasciano poco o per nulla, margine d’errore. “La maggior parte dei colpi e delle esplosioni sono reali. Non siamo intervenuti poi molto”, spiega Ritzi. “Volevamo che il tutto sembrasse reale e veritiero”.

            Anche se la sequenza è stata incredibilmente complicata, i realizzatori hanno lavorato in gruppo per mappare l’azione e ricreare una perfetta rappresentazione dello svolgimento della devastazione. “I ragazzi degli effetti speciali sono stati incredibili e avevano progettato, insieme a Jon M. Chu, Steve Windon e me il layout dei posti in cui gli attori sarebbero stati e in cui si sarebbero mossi, e la mia squadra di stuntmen a riempire i buchi”, racconta Ritzi. “È una sequenza molto elaborata che sarebbe potuta andare in modi diversi, ma tutti hanno davvero collaborato alla grande, e tutto è andato benissimo”.  

La sequenza d’azione centrale, che di sicuro sarà tra le più discusse e piacevoli per il pubblico è una sequenza che coinvolge ninja, inseguimenti e lotte ad alta quota, sulle cime dei monti dell’Himalaya. Dopo aver scoperto che STORM SHADOW stava guarendo e cercava riparo con i Ninja Rossi in un monastero nepalese, SNAKE EYES e JINX decidono di riprenderlo e condurlo da BLIND MASTER per essere giudicato. Dopo una lotta epica tra i due avversari che porterà STORM SHADOW a terra privo di sensi, i due saranno costretti a prendere l’unica via di fuga. La sequenza più pericolosa, li segue lungo la maestosa montagna, ricoperta di neve, ed inseguiti da orde di Ninja Rossi. 

            “Quando abbiamo letto quella scena, ci siamo chiesti se davvero saremmo stati in grado di realizzarla”, ricorda di Bonaventura. “Ha preso forma man mano che si realizzava, con un pizzico di fortuna e qualche effetto visivo chiave, con una squadra stupenda di stuntmen che compiono cose realmente folli, attaccati a delle corde. Abbiamo raggiunto un livello che non credo, il pubblico abbia mai visto prima”. La sequenza ha comportato diversi mesi di preparazione, enormi argani ad alta velocità che volavano sulle cime dei monti e migliaia e migliaia di metri di cavi infilati tra i picchi. Fu coinvolto l’esperto di arrampicata e di montagna, Paul Borne, e con l’aiuto del tecnico rigger Dave Lane e di Ritzi e la sua squadra, hanno realizzato questa splendida sequenza. “È molto elaborata, e penso che quando la gente la vedrà, penserà che sia stata girata totalmente in CGI, quando in realtà la maggior parte delle riprese sono state fatte dal vivo”, dice Ritzi. “Abbiamo fatto moltissima spola, su e giù, per la montagna, con elicotteri, mezzi spala-neve, per trasportare avanti e indietro le attrezzature. È stato straordinario”.

 

 

 

Giocattoli/Veicoli

           

Per soddisfare le voglie degli appassionati di giocattoli e in generale dei fans del genere action, il film è pieno zeppo di veicoli truccati per cui è famoso il marchio G.I. JOE, oltre ad una vasta gamma di elaborate armi, che sicuramente saranno divertenti per i fans. Per Luke Freeborn, direttore artistico dei veicoli, tutto questo tira fuori il bambino in ognuno di noi. “Creare questi giganteschi giocattoli, e dargli vita, è come tornare bambino di nuovo. Eravamo tutti impazienti di vederli all’opera”, dice.

Il film presenta una vasta gamma di armi e veicoli che comprende due diversi tipi di carri armati, tre differenti elicotteri, due diversi aerei, una moto truccata, spade, coltelli, sais e altre armi. Dice di Bonaventura, “Portare in vita questi giocattoli ti fa tornare bambino e penso che le persone saranno entusiaste nel vedere qualcosa mai visto prima”.

Creando i veicoli, la squadra di creativi, è stata molto attenta, spingendo su degli aspetti, ma restando comunque fedele, e onorando, la leggenda dei G.I. JOE. “La direttiva è sempre stata quella di rendere i veicoli il più realisticamente possibile, con sagome dinamiche”, dice Freeborn. “Abbiamo cercato di incorporare alcuni elementi tipici del linguaggio dei giocattoli di cui siamo tutti a conoscenza, e spero che tutto questo traspaia dal risultato”.

            Uno dei giocattoli presenti nel film è la COBRA AIR BOAT. Questa enorme e minacciosa barca è vagamente basata sul gioco d’acqua con l’aggiunta di elementi come i due motori, lame contro-rotanti e la potenza sufficiente a spingerla anche sulla terra ferma.

Ispirato da un altro classico giocattolo di G.I. JOE/Hasbro e sicuro di eccitare i fans di ogni età, nel film è presente una nuova versione dell’iconico COBRA HISS TANK.  Per creare questo enorme veicolo il team di produzione ha iniziato ponendo alla base un M548 che è costato 12 settimane di lavoro, prima di essere unito al guscio esterno, oltre che alla cabina di guida e alle armi extra. Il direttore artistico dei veicoli, Luke Freeborn, spiega che, “la nostra sfida più grande era capire come tutto questo sarebbe risultato, una volta assemblato, come la base avrebbe funzionato in relazione alla parte superiore, e come sarebbe stato il risultato. Abbiamo pensato all’estetica che volevamo dargli. Doveva sembrare spaventoso e temibile. È stato un vero lavoro di squadra per fare poi in modo che le armi, i trucchi e lo sterzo funzionassero alla perfezione davanti la cinepresa”. 

            Un corazzato più piccolo, ma significativamente più veloce visto nel film, è quello di Joe Colton che ROADBLOCK usa per abbattere i suoi nemici. Anche se sembra meno temibile, rispetto all’HISS TANK, la potenza di quello di Joe Colton deriva dalla velocità e dall’agilità con cui si muove.  Considerato veloce come una ZR1 Corvette in erba, il corazzato di Colton ha 750 cavalli di potenza e può arrivare a 105 Km/h. Inoltre, il serbatoio è provvisto di lanciarazzi e sulla parte superiore ha un cannone di 50 chili che il personaggio di ROADBLOCK usa in un momento di dimostrazione della sua forza fisica e del suo grande ingegno.

Il team di produzione ha fatto un grande sforzo nella progettazione e realizzazione delle armi di ogni personaggio, armi peculiari, che fossero complementari agli stili di combattimento e ai punti di forza di ognuno di loro. Non un tipo timido, quando si tratta di combattimenti a mani nude, a ROADBLOCK sono stati dati degli speciali accessori, incorporati nel suo guardaroba. “ROADBLOCK possiede appositi pugni di ferro attaccati al suo costume che potrebbero spaccare il cranio di chiunque, e hanno la possibilità di essere inseriti in differenti armi. Con la combinazione di armi e stili di combattimento diversi sarete  davvero in grado di vedere tutta la sua cruda brutalità”, dice Dwayne Johnson.

Per differenziare i ninja e le loro competenze, ogni personaggio è stato equipaggiato con una spada specifica incorporata nei loro costumi. “Le armi dei ninja sono state particolarmente divertenti, perché attraverso esse abbiamo cercato di rendere la peculiarità di ognuno”, spiega Jon M. Chu.  “JINX ha 2 spade da una parte, STORM SHADOW ha due spade su due lati SNAKE EYES ha una spada sulla schiena”.

Ancora più difficile, tuttavia, può essere il creare una action-figure che riesca a competere con i personaggi visti nel film. “Non so se hanno abbastanza plastica per realizzare una action-figure raffigurante ROADBLOCK”, scherza Chu.  “Non sono sicuro che siano in grado di fornirgli i giusti movimenti, il Kung-Fu non è abbastanza per lui. Avrebbero bisogno di un pupazzetto che abbia la capacità di sbattere corpi, rompere e soffocare colli”. 

 

 

 

 

 

IL CAST

DJ Cotrona (FLINT) ultimamente ha recitato con Michael Imperioli nel programma televisivo “Detroit 1-8-7” (ABC) ed è apparso al cinema, insieme a Channing Tatum e ad Amanda Seyfried,  in DEAR JOHN,  di Screen Gems, il film basato sul noto romanzo di Nicholas Sparks.  Altri suoi crediti comprendono il film indipendente LOVE IS THE DRUG, interpretato anche da Lizzy Caplan e Jenny Wade, nonché le sue regolari apparizioni nella serie TV di NBC intitolata “Windfall”. 

 

Byung-hun Lee (STORM SHADOW) è una superstar asiatica di rilievo internazionale, da molti considerato uno dei fautori del boom del cinema e della televisione coreani.  Noto come uno dei Quattro Re giapponesi, Lee è l’unico attore in grado di riempire il Tokyo Dome con 45.000 fan accaniti ed urlanti.  Nel 2007 ha ultimato un tour in Giappone che ha venduto ben 70.000 biglietti e ne sta organizzando un altro.

Il suo esordio risale al 1991,  in una fiction coreana dal titolo “Asphalt, My Hometown”.  In seguito ha recitato frequentemente per il piccolo schermo, in “Tomorrow Love”, “Police”, “Son of Wind”, “Happy Together”, “Beautiful Days”, “All In”, e “Iris” del 2009. 

Nonostante debba il suo successo principalmente alla TV, la sua vera passione è sempre stata il cinema, in cui ha esordito nel 2008, con  THE GOOD, THE BAD, AND THE WEIRD (Il Buono il Matto il Cattivo) e I COME WITH THE RAIN.  Il suo film più recente è I SAW THE DEVIL, presentato con successo al Sundance Film Festival.  Il suo primo film a  Hollywood è stato G.I.JOE: RISE OF COBRA (G.I. Joe – La nascita dei Cobra), nel 2010, che grazie al suo successo globale, ha generato il sequel G.I JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta).     

 

Adrianne Palicki (LADY JAYE) è una giovane attrice di grande talento che si è imposta sia al cinema che in televisione ed è nota soprattutto per il suo apprezzato ruolo in “Friday Night Lights” (NBC).  Di recente ha interpretato il remake di RED DAWN (MGM) in cui interpreta ‘Toni’, il ruolo che nel primo film fu di Jennifer Grey, insieme ad un cast corale che comprende Chris Hemsworth, Josh Peck e Connor Cruise.

Ha inoltre recitato nel film epico di Sony Pictures LEGION, distribuito nel gennaio 2010.  Nel film Paul Bettany interpreta l’arcangelo ‘Michael’, che rappresenta l’unico legame fra gli uomini ed un Dio apocalittico che ha perso fiducia nell’umanità, la cui  unica speranza è costituita da un gruppo di persone che dovranno generare il Cristo reincarnato. Palicki interpreta ‘Charlie’, la donna incinta del bambino predestinato.  Il cast comprende Dennis Quaid, Kate Walsh e Lucas Black.

            Nel 2009 ha interpretato la commedia indipendente WOMEN IN TROUBLE al fianco di Carla Gugino, Josh Brolin, Emmanuelle Chriqui, Connie Britton e Marley Shelton: il film racconta le vicende di sei donne di Los Angeles che intrecciano i loro destini nel corso di 24 ore.

Dal 2006 al 2009, è apparsa regolarmente nelle prime tre stagioni dell’apprezzata serie drammatica NBC “Friday Night Lights”, al fianco di Kyle Chandler e Connie Britton.  “Friday Night Lights” è basato sul libro e sull’omonimo film che racconta la storia dell’eccellente squadra di football di un liceo di una piccola città, e la vita delle persone che vi ruotano intorno.  Nel 2011, in cui è andata in onda la quinta e ultima stagione della serie,  Palicki ha ripreso il ruolo di ‘Tyra Collette’, ricevendo ottime critiche.

L’attrice è nata e cresciuta nell’Ohio; in seguito si è trasferita a Los Angeles per intraprendere la carriera di attrice.  Il suo primo progetto risale al remake televisivo diretto da John Woo del programma “Lost in Space”, in cui interpretava Judy Robinson. I suoi crediti televisivi comprendono:  “North Shore”, South Beach” e “CSI”. Ha avuto il ruolo fisso di “Super Girl” in “Smallville”, ed è tutt’ora interprete di “Supernatural”. 

Ama dipingere e collezionare libri a fumetti. Vive a Los Angeles.

 

Ray Park (SNAKE EYES) è nato il 23 agosto 1974 a Glasgow, in Scozia.  Dall’età di sette anni ha coltivato principalmente la sua passione per le arti marziali, ma ha contemporaneamente sviluppato un forte interesse per il cinema grazie ai film di Bruce Lee che vedeva con suo padre.  Specializzato nel kung fu shaolin tradizionale (all’interno dello stile Chin Woo,  Park ha padroneggiato molti altri stili fra cui il Wushu), si è distinto nei campionati inglesi e in Malaisia ha perfezionato il suo talento.

Ha vinto varie medaglie in tutto il mondo e nel 1995  ha realizzato il sogno di gareggiare nei Campionati del Mondo di Arti Marziali.  Durante una delle sue frequenti visite in Malaisia, è stato consigliato di fare un provino come stunt man per MORTAL KOMBAT: ANNIHILATION (Mortal Kombat – Distruzione totale, 1997). Forte della sua antica passione per i film sulle arti marziali, ha cercato di apprendere il più possibile sul processo di lavorazione di un film. Dopo aver acquisito esperienza ed essere diventato più naturale sul set, è stato contattato dal coordinatore stunt Nick Gillard per  il prequel di STAR WARS (Guerre Stellari) di George Lucas.  Dopo aver ottenuto il lavoro grazie al produttore Rick McCallum, ha colpito Lucas con la sua coreografia creativa,  e presto ha sviluppato la necessaria sicurezza in se stesso per dare il massimo nel suo ruolo. Nel 1999 è apparso  in STAR WARS EPISODE 1: THE PHANTOM MENACE (Star Wars: Episodio 1 – La minaccia fantasma) nel ruolo del Signore dei Sith, Darth Maul. (Dopo questo lavoro Park è apparso in FAN BOYS nella piccola parte di una guardia di Skywalker Ranch che esclama, estraendo due manganelli:  “E’ proprio arrivato il momento che qualcuno ti conci per le feste, ragazzo!”).

In seguito è stato scritturato come controfigura di Christopher Walken per le scene di combattimento del film SLEEPY HOLLOW (Il mistero di Sleepy Hollow). Il ruolo di Toad in X-MEN rappresenta invece la prima volta in cui ha pronunciato una battuta seria. Lo ricordiamo infatti in una scena del film in cui, dopo aver spinto Storm (Halle Berry) nella tromba di un ascensore, prende un tubo ed inizia a volteggiarlo in aria nello stesso modo in cui brandiva la sciabola a due lame quando interpretava Darth Maul. Altri suoi crediti cinematografici comprendono: BALLISTIC: ECKS VS. SEVER (Ballistic), SLAYER, WHAT WE DO IS SECRET? e THE LEGEND OF BRUCE LEE (La leggenda di Bruce Lee).

Nel gennaio  2008 ha ottenuto il ruolo di Snake Eyes, uno dei personaggi originali di G.I. JOE, per il film G.I. JOE: RISE OF COBRA (G.I. Joe – La nascita dei Cobra),  che racconta la vicenda della squadra di agenti speciali in lotta contro i sudditi di COBRA.  Quello stesso anno si è unito al cast di “Heroes” nel ruolo di “Edgar” e ha ideato la coreografia e le acrobazie della squadra cinematografica che ha realizzato il video game di James Bond del 2008,  “Quantum of Solace”. Lo scorso anno ha recitato al fianco di Maggie Q e Sean Faris in THE KING OF FIGHTERS, ha combattuto insieme a Zachary Levi in NO REST FOR THE WICKED, e ha presentato The Firebreather,  un’automobile del salone automobilistico Detroit Autorama 2010, un veicolo che fa la sua apparizione nel thriller soprannaturale  JINN, di cui Ray è protagonista.

In G.I. JOE: RETALIATION  (G.I Joe – La vendetta) Ray Park riprende il ruolo di Snake Eyes, al fianco di Channing Tatum,  Dwayne Johnson, Bruce Willis, Adrianne Palicki e Ray Stevenson.

 

Jonathan Pryce (IL PRESIDENTE) è un attore premiato ed acclamato a livello internazionale, noto per le sue performance teatrali e cinematografiche.  Con i suoi leggendari ruoli teatrali in “Hamlet” e “Miss Saigon”, e  film come CARRINGTON e PIRATES OF THE CARIBBEAN (Pirati dei Caraibi), è noto al pubblico di tutto il mondo.  

Dopo aver frequentato la RADA ed essersi laureato, ha lavorato con la Liverpool Everyman Theatre Company per  18 mesi; in seguito ha recitato presso la Nottingham Playhouse, con il regista Richard Eyre.  È quindi tornato alla Everyman in veste di direttore artistico. 

Pryce vanta un’illustre carriera teatrale.  Nel 1975 ha interpretato “Comedians” di Trevor Griffiths, diretto da Richard Eyre all’Old Vic, e in seguito rappresentato anche a New York, per la regia di Mike Nichols, dove ha vinto il suo primo Tony Award come migliore attore.  Quindi ha trascorso una stagione con la  Royal Shakespeare Company, impersonando ruoli protagonisti in “The Taming of the Shrew”, “Antony and Cleopatra” e “Measure for Measure”. Nel 1980 ha vinto un Olivier Award per il suo apprezzato “Hamlet”, diretto da Richard Eyre, al Royal Court.  I successivi crediti teatrali comprendono: “Tally’s Folly” al Lyric Theatre Hammersmith; “Accidental Death of an Anarchist” in cui interpretava The Fool a Broadway; “The Seagull”, con Vanessa Redgrave; “Macbeth” al RSC; e “Uncle Vanya”, diretto da Michael Blakemore.

Nel 1989  ha dato vita al ruolo di The Engineer nel musical “Miss Saigon”, che gli è valso il suo secondo Tony, insieme al Drama Desk Award, all’Olivier Award e all’Outer Circle Critics Award come migliore attore in un musical. Altri importanti ruoli musicali comprendono “Oliver!” e “My Fair Lady”, a Londra, e “Dirty Rotten Scoundrels” a Broadway.

I suoi recenti crediti teatrali comprendono: “The Goat or Who Is Sylvia?” all’Almeida Theatre e all’Apollo Theatre, che gli è valso una nomination come migliore attore agli Olivier Awards; “Glengarry Glen Ross”, diretto da James MacDonald; “Dimetos” alla Donmar Warehouse; e la sua leggendaria performance di Davies in “The Caretaker”, in scena inizialmente alla Liverpool Playhouse e in seguito nella West End, nel 2010.

Il successo ottenuto da Jonathan a teatro è pari a quello raggiunto sul grande schermo.  I suoi primi crediti cinematografici comprendono: VOYAGE OF THE DAMNED (Il viaggio dei dannati) di Stuart Rosenburg, BREAKING GLASS di Brian Gibdon, che gli è valso l’Evening Standard Award come miglior esordiente, SOMETHING WICKED THIS WAY COMES (Qualcosa di sinistro sta per accadere) di Jack Clayton e il  premiato BRAZIL di Terry Gilliam, a cui sono seguite altre due collaborazioni THE ADVENTURES OF BARON MUNCHAUSEN (Le avventure del barone di Munchhausen) e THE BROTHERS GRIMM (I fratelli Grimm e l’incantevole strega).

Altri suoi film comprendono:  THE PLOUGHMAN’S LUNCH (L’ambizione di James Penfield), MAN ON FIRE (Un uomo sotto tiro), CONSUMING PASSIONS (Cioccolato bollente), THE DOCTOR  & THE DEVIL, JUMPIN’ JACK FLASH,  THE AGE OF INNOCENCE (L’età dell’innocenza) di Scorsese e GLENGARRY GLEN ROSS (Americani) e nel 1995 ha recitato in CARRINGTON di Christopher Hampton, che gli ha meritato il premio di migliore attore sia al festival di Cannes che da parte degli Evening Standard Awards, nonché una candidatura al BAFTA Award.  Dopo un ruolo protagonista al fianco di Madonna in EVITA, ha interpretato il malvagio Eliot Carver nel film di James Bond TOMORROW NEVER DIES (Il domani non muore mai) e altri due ruoli  in RONIN e STIGMATA (Stigmate).

            Ricordiamo inoltre i film: G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta), di Jon M. Chu; JUNK, di Justin Trefgarne; HYSTERIA, di Tania Wexler; BEDTIME STORIES (Racconti incantati), di Adam Shankman; G.I.JOE: THE RISE OF COBRA (G.I.Joe – La nascita dei Cobra), di Stephen Sommers; MY ZINC BED (My Zinc Bed – Ossessione d’amore), di Anthony Page; LEATHERHEADS (In amore niente regole), di George Clooney; DE-LOVELY (De-Lovely – Così facile da amare), di Irwin Walker; e THE AFFAIR OF THE NECKLACE (L’intrigo della collana), di Charles Shyer.  Jonathan è inoltre noto per il suo ruolo del Governatore Weatherby Swann nei primi tre film dei Pirati dei Caraibi: THE CURSE OF THE BLACK PEARL (La maledizione della perla nera), DEAD MAN’S CHEST (Il forziere fantasma) e AT WORLD’S END (Ai confini del mondo).

Il lavoro televisivo di Jonathan comprende:  “Barbarians at the Gate” (di HBO,  per cui è stato nominato all’ Emmy e al Golden Globe), i ruoli protagonisti di Wallace nel film TV della BBC  “The Man from the Pru” e di Gerd Heidemann nel telefilm in quattro puntate “Selling Hitler”; il protagonista di “Great Moments in Aviation” per BBC Films, diretto da Beeban Kidron; il ruolo di Sherlock Holmes in “Baker Street Irregulars”, diretto da Julian Kemp per RDF Media; e il ruolo protagonista di “Thicker Than Water” per BBC TV.  Recentemente ha impersonato Mr. Buxton in “Cranford: Return to Cranford”, ottenendo una nomination all’Emmy come migliore attore non protagonista in una miniserie o dramma televisivo.

In riconoscimento dei suoi successi cinematografici, televisivi e teatrali, l’attore nel 2006 ha ricevuto un dottorato ad honorem da parte della Liverpool University, e nel 2009 ha ricevuto il titolo di Commander of the British Empire da parte della Regina.

 

RZA (MAESTRO CIECO) RZA, nonostante sia noto soprattutto come il fondatore, il produttore e il ‘cervello’  del Wu-Tang Clan, vanta anche una brillante carriera come musicista, compositore di colonne sonore, produttore, attore, uomo d’affari, giocatore ed esperto di scacchi. È inoltre l’autore del manuale di Wu-Tang,  The Tao of Wu,  un best seller del New York Times.

Nato a Brownsville, a Brooklyn con il nome di Robert F. Diggs, RZA si è affacciato sulla scena musicale hip-hop nei primi anni ‘90.  Dopo una parentesi nel gruppo All In Together Now e come solista con lo pseudonimo di  Prince Rakeem, nel 1992 ha formato il Wu-Tang Clan, una band di Staten Island che si è imposta con grande successo nell’odierno panorama hip hop.

Il loro album d’esordio, Enter the Wu-Tang (36 Chambers), del 1993, basato sul ritmo unico, audace ed innovativo di RZA, è diventato un classico hip hop  ed è considerato uno dei migliori album di questo genere musicale. In totale i loro album hanno venduto oltre 12 milioni di copie in tutto il mondo.

In seguito RZA ha distribuito diversi album solisti, sia con il suo vero nome che con quello del suo edonistico alter ego Bobby Digital: “Bobby Digital in Stereo”, “Digital Bullet”, “Birth of a Prince”, e “Digi Snax”.  Complessivamente RZA ha venduto oltre 44 milioni di dischi.  Accanito giocatore di scacchi, negli anni  ‘90  ha creato WuChess.com, la prima comunità hip-hop di scacchi online, dove i giocatori di scacchi e i fan di hip-hop possono comunicare con i grandi maestri di scacchi, gareggiare per vincere borse di studio e giocare contro RZA e altre celebrità hip-hop.

Quest’anno RZA ha debuttato nella regia di THE MAN WITH THE IRON FISTS (L’uomo con i pugni di ferro), da lui scritto insieme ad Eli Roth, e sarà l’interprete di THE BLACKSMITH, un film con Russell Crowe, Lucy Liu, Jamie Chung, Daniel Wu e Cung Le.  I produttori sono Eli Roth e Strike Entertainment, mentre  Quentin Tarantino è il produttore esecutivo del film, e Universal si occupa della distribuzione.  RZA ha composto la colonna sonora.

L’artista recentemente ha interpretato l’atteso film di Quentin Tarantin DJANGO UNCHAINED per Weinstein Company, interpretando ‘Thaddeus’, uno schiavo violento che lavora in una piantagione del Mississippi.

RZA attualmente recita al fianco di David Duchovny nell’apprezzata serie di Showtime “Californication”.

In G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta) ha  recitato il personaggio fumettistico Blind Master.

Altri suoi crediti comprendono REPO MEN di Miguel Sapochnik, THE NEXT THREE DAYS di Paul Haggis, DUE DATE (Parto col folle) di Todd Phillip, FUNNY PEOPLE di Judd Apatow, AMERICAN GANGSTER di Ridley Scott, LIFE IS HOT IN CRACK TOWN di Buddy Giovinazzo e DERAILED (Derailed – Attrazione letale) di Mikael Håfström.

RZA ha composto numerose colonne sonore per i filmmakers Ridley Scott, Jim Jarmusch e Quentin Tarantino.  Recentemente ha scritto la musica dell’adattamento cinematografico – nominato all’Emmy – dell’anime giapponese “Afro Samurai”, interpretato da Samuel L. Jackson, che ha svolto anche il ruolo di produttore esecutivo.

Sul fronte imprenditoriale ha recentemente collaborato con la società svedese  WeSC, per lanciare le cuffie Chambers by RZA che sono uscite lo scorso dicembre. RZA lancerà inoltre “RZA’s World”, un’applicazione  che esalta il contenuto esclusivo di RZA che comprende un flusso di notizie, un software per gli scacchi, una guida alle tribolazioni di vita compilata dallo stesso RZA ed un negozio in cui i fan possono acquistare la merce del marchio.

 

            Ray Stevenson (FIREFLY) è noto soprattutto per il suo ruolo protagonista nella serie televisiva di HBO/BBC “Rome”,  in cui ha interpretato il legionario Titus Pullo con grandi consensi di pubblico e critica.  Quando la serie è terminata, ha lavorato in una varietà di film a soggetto.

Fra i  progetti attuali Stevenson ha recitato nel film di Jonathon Hensleigh KILL THE IRISHMAN (Bulletproof man),  la vicenda criminale del famigerato boss della mafia Danny Greene, con Christopher Walken, Vincent D’Onofrio e Val Kilmer.  Hensleigh e Jeremy Walters hanno scritto la sceneggiatura basata sul libro To Kill the Irishman: The War That Crippled the Mafia di Rick Porello.  Nel ruolo di Volstagg, uno dei protagonisti di THOR di Marvel Comics, Stevenson ha ritrovato il regista Kenneth Branagh, con cui aveva recitato in THEORY OF FLIGHT (La teoria del volo) per la regia di Paul Greengrass.

 Stevenson è apparso nel film di Paul W.S. Anderson THE THREE MUSKETEERS (I tre moschettieri), con Logan Lerman, Orlando Bloom, Christoph Waltz, e Milla Jovovich, basato sul romanzo di Alexandre Dumas e distribuito il 14 ottobre 2011. 

 Stevenson ha girato il dramedy di Billy Bob Thorton JAYNE MANSFIELD’S CAR con John Patrick Amedori, Robert Duvall, John Hurt, Kevin Bacon e Robert Patrick.  Il film racconta il rapporto fra  due famiglie, una americana ed una inglese, ed è ambientato in Texas durante il movimento dei diritti civili dei tumultuosi anni ’60. In G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta), Stevenson recita il ruolo del personaggio negativo Firefly, al fianco di Channing Tatum e Dwayne Johnson. 

Recentemente è apparso nel post-apocalittico BOOK OF ELI (Codice Genesi) di Warner Bros. al fianco di Denzel Washington e Gary Oldman per la regia di Albert e Allen Hughes, e nel fantasy thriller CIRQUE DE FREAK: THE VAMPIRE’S ASSISTANT (Aiuto vampiro).  Nel 2008 è stato il protagonista di PUNISHER: WAR ZONE (Punisher – Zona di guerra), sull’anti-eroe di Marvel Comics Frank Castle e il suo tentativo di liberarsi del male dopo la morte della moglie e della figlia.  Precedenti film di Stevenson comprendono: KING ARTHUR, prodotto da Jerry Bruckheimer e diretto da Antoine Fuqua (in cui incarnava Dragonet); il cult OUTPOST, per la regia di Steven Barker; THE RETURN OF THE NATIVE, con Catherine Zeta Jones; e SOME KIND OF LIFE, con Jane Horrocks.

A teatro ha interpretato Cristo negli York Mystery Plays 2000 dello York Minster.  Nel 2001 ha recitato la parte di Roger in “Mouth to Mouth” di Kevin Ely in scena all’Albery Theatre di Londra, con Lindsay Duncan e Michael Maloney,  e nel 2003 è apparso nelle vesti di un Cardinale in “The Duchess of Malfi” di John Webster con Janet McTeer, al Royal National Theatre.

Nato nell’Irlanda del nord, Stevenson è cresciuto in Inghilterra e ha studiato recitazione alla scuola teatrale di Bristol Old Vic.

 

Channing Tatum (DUKE) è uno dei giovani attori più richiesti aHollywood,  protagonista del cinema della prossima generazione.

Recentemente ha recitato il film di Steven Soderbergh HAYWIRE (Knockout: La resa dei conti), uno spy thriller interpretato anche da Gina Carano, Ewan McGregor, Michael Fassbender e Michael Douglas.

Nel 2012 l’attore ha recitato nel film di Sony Screen Gems THE VOW (La memoria del cuore) con Rachel McAdams.  THE VOW (La memoria del cuore) ruota intorno alla vera storia di una coppia di sposi novelli del New Mexico, che vengono coinvolti in un incidente automobilistico.  La moglie cade in coma e viene accudita dal marito devoto.  Quando si sveglia, senza alcuna memoria del marito né del matrimonio, lui cercherà di riconquistarla. Il film è diretto da Michael Sucsy.

Subito dopo Tatum è apparso nell’adattamento cinematografico contemporaneo di 21 JUMP STREET al fianco di Jonah Hill.  Tatum e Hill sono anche i produttori esecutivi del progetto, diretto da Phil Lord e Christopher Miller da una sceneggiatura di Michael Bacall basata su un trattamento di Hill e Bacall.

Tatum è inoltre la star del film di Steven Soderbergh MAGIC MIKE  per Warner Bros., interpretato anche da Matthew McConaughey, Alex Pettyfer, Matt Bomer e Joe Manganiello.  Il film è stato prodotto da Tatum e dal suo socio di Iron Horse Productions Reid Carolin, che ha anche scritto il copione.  Altri produttori comprendono Nick Wechsler, Gregory Jacobs e Steven Soderbergh.  Il film ruota intorno al mondo che Channing Tatum ha conosciuto a diciotto anni, quando faceva lo spogliarellista.

Tatum è inoltre il protagonista di TEN YEAR, un film che ha prodotto insieme al socio Reid Carolin e alla compagnia di produzione di Iron Horse.  Nel film il personaggio di Tatum partecipa ad un incontro fra ex studenti di liceo e non sa decidersi se sposare o meno la sua fidanzata.  Nel film compaiono anche Jenna Dewan, Rosario Dawson, Lynn Collins, Kate Mara, Anna Faris, Brian Geraghty, Justin Long e Chris Pratt.  Il film è stato proiettato al Toronto Film Festival 2011 e distribuito da Anchor Bay.

            Tatum di recente ha interpretato il crime thriller THE SON OF NO ONE, al fianco di Al Pacino e Katie Holmes, presentato al Sundance nel gennaio 2011 e distribuito nel novembre 2011.

Sempre nel 2011 ha recitato, insieme a  Jamie Bell e Donald Sutherland,  nell’avventura epica  THE EAGLE, diretta dal premio Oscar Kevin Macdonald e prodotta da Duncan Kenworthy.  

Nel 2010 ha recitato al fianco di Amanda Seyfried nel grande successo di Sony Screen Gems, DEAR JOHN, basato sull’adattamento del best seller di Nicolas Sparks (THE NOTEBOOK).  Il film racconta di un soldato che durante una licenza, incontra e si innamora di una giovane donna (Seyfried).  Lasse Hallstrom (Le regole della casa del sidro, Chocolat) ha diretto il copione adattato da Jamie Linden.  Il film ha incassato oltre 100 milioni di dollari nel mondo.

Nell’agosto  2009 è apparso nel grande successo di Paramount Pictures, G.I. JOE, diretto da Stephen Sommers e interpretato da Sienna Miller, Marlon Wayans e Dennis Quaid, e ha ripreso il suo ruolo in G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta).

Nell’aprile 2009 ha recitato al fianco di Terrance Howard nel film di Universal/Rogue Pictures, FIGHTING, diretto da Dito Montiel, in cui l’attore impersonava ‘Sean Arthur’, un giovane che lotta per la sopravvivenza sulle strade di New York dopo essere stato coinvolto da un truffatore di professione (Howard) nel pericoloso mondo di combattimenti di strada.

Nel marzo 2008 ha recitato nel film drammatico di Paramount Pictures STOPLOSS dell’apprezzata regista Kimberly Peirce (Boys Don’t Cry) e del produttore Scott Rudin.

Nel 2006 ha ricevuto una nomination all’Independent Spirit Award e al Gotham Award per il suo memorabile ruolo nel film indipendente A GUIDE TO RECOGNIZING YOUR SAINTS (Guida per riconoscere i tuoi santi), che ha vinto il premio speciale della giuria come migliore performance d’ensemble, nonché il premio per la migliore regia drammatica consegnato a Dito Montiel al Sundance festival 2006.  Il film è stato scritto e diretto da Dito Montiel ed è basato sul suo omonimo libro di memorie del 2003.  Questo intenso dramma di ‘formazione’ ha luogo ad Astoria nel 1980 e racconta la vita di Montiel contraddistinta  dalla povertà e dalla violenza, dalla sua giovinezza (in cui è interpretato da Shia LaBeouf) alla maturità (interpretato da Robert Downey Jr.).  Suo padre è interpretato da Chazz Palminteri e Tatum interpreta ‘Antonio’, il migliore amico di Dito.  Newsday definisce la sua performance “carismatica”,  Daily Variety dichiara che “Tatum descrive con forza un ragazzo autodistruttivo finito in trappola” mentre Rolling Stone scrive: “Tenete d’occhio l’esordiente Channing Tatum che interpreta l’amico di Dito, Antonio, il classico cane sciolto.  Tatum, che sfoggia un fisico che trasuda prestanza e sensualità, perlustra il suo territorio come faceva Brando in Streetcar”. The Boston Herald  lo ha paragonato a Robert De Niro mentre il The New York Times afferma: “Tatum, che ha la possente fisicità del giovane Brando, è un attore elettrizzante che immagino vedremo ancora spesso sullo schermo, dopo questo suo esordio”.

Nel marzo 2006 ha recitato al fianco di Amanda Bynes nel film Dreamworks film, SHE’S THE MAN, diretto da Andy Fickman e prodotto da Lauren Shuler Donner.

            Nell’agosto 2006 ha interpretato il grande successo di botteghino STEP UP, diretto da Anne Fletcher e prodotto da Adam Shankman.  Il film ruota intorno al personaggio da lui interpretato,  ‘Tyler Gage’,  un giovane delinquente condannato a prestare servizio civile presso un liceo in cui si insegna arte, musica e spettacolo.

            Tatum è nato in Alabama ed è cresciuto in Florida.  Vive a Los Angeles con sua mogie Jenna Dewan.  

 

Elodie Yung (JINX), nata e cresciuta in Francia,  deve la sua bellezza esotica ad una mamma francese e ad un padre cambogiano. Dopo essersi laureata in legge, ha scoperto la passione per la recitazione e ha frequentato la scuola internazionale di arte drammatica di Parigi.

Presto ha iniziato a lavorare, ottenendo un ruolo fisso nella serie drammatica “La Vie Devant Nous” e quindi nell’apprezzato film drammatico FRAGILE(S) presentato al Festival di Cannes 2007.

Grazie a queste esperienze ha ottenuto i ruoli che l’hanno consacrata in Francia. Primo fra tutti quello di “Laura Maurier” nella serie francese “Les Bleus” e quindi la parte protagonista di DISTRICT 13 ULTIMATUM, di Pierre Morel, un grande successo internazionale in cui l’attrice ha avuto modo di mettere in mostra la sua abilità nelle discipline marziali che coltiva da quando era bambina.

Quando è stata notata dagli Stati Uniti, l’attrice ha girato THE GIRL WITH THE DRAGON TATTOO (Millennium – Uomini che odiano le donne) nel ruolo di ‘Miriam Wu’, diretta da David Fincher.  Il primo film del franchise è uscito il 21 dicembre 2011 e il suo personaggio continua a brillare in questa trilogia di Steig Larson, occupando un posto importante nella serie.

In G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta) l’attrice recita il ruolo di Jinx, accanto a Dwayne Johnson, per la regia di Jon Chu.

Elodie vive a Londra.

 

Bruce Willis (GENERALE JOE COLTON)  ha dato prova della sua incredibile versatilità in una carriera che comprende molteplici caratterizzazioni: il pugile professionista di PULP FICTION di Quentin Tarantino (Palma d’Oro a Cannes nel 1994), il contractor libertino di NOBODY’S FOOL (La vita a modo mio) di Robert Benton, l’eroico viaggiatore nel tempo di  12 MONKEYS (L’esercito delle 12 scimmie) di Terry Gilliam, il traumatizzato veterano del Vietnam di IN COUNTRY (Vietnam – verità da dimenticare) di Norman Jewison, il sensibile psicologo per bambini del film nominato all’Oscar di M. Night Shyamalan THE SIXTH SENSE (Il sesto senso, che gli è valso un People’s Choice Award) e il ruolo che più lo identifica, quello del Detective John McClane nella quadrilogia DIE HARD (Die Hard – Duri a morire). 

            Dopo aver frequentato il prestigioso corso teatrale del Montclair State College, l’attore, originario del New Jersey, ha recitato in vari spettacoli teatrali e innumerevoli pubblicità televisive, con cui ha potuto perfezionare il suo talento. Nel 1984 ha ottenuto il ruolo protagonista del lavoro drammatico di Sam Shepard “Fool for Love”, in ben 100 repliche off-Broadway. 

            Willis ha raggiunto il grande successo internazionale aggiudicandosi vari premi per la recitazione, fra cui l’Emmy e il Golden Globe, per il ruolo dell’investigatore privato David Addison nella serie TV  “Moonlighting”, vincendo il ruolo su 3000 altri contendenti.  Allo stesso tempo ha esordito al fianco di Kim Basinger nella commedia romantica di Blake Edwards BLIND DATE (Appuntamento al buio).

            Nel 1988 ha dato vita al ruolo di John McClane nel blockbuster Die Hard, uno dei maggiori successi dell’anno. In seguito ha nuovamente interpretato il personaggio nei tre sequel DIE HARD: DIE HARDER (58 minuti per morire – Die Harder, 1990), DIE HARD: WITH A VENGEANCE (Die Hard – Duri a morire,  campione di incassi del 1995) e LIVE FREE OR DIE HARD (Die Hard – Vivere o morire, uno dei grandi successi estivi del 2007).

            La sua varietà di film comprende collaborazioni con stimati filmmakers quali Michael Bay (Armageddon), M. Night Shyamalan (Il sesto senso e Unbreakable), Alan Rudolph (L’ombra del testimone, La colazione dei campioni), Walter Hill (L’uomo di casa), Robert Benton (Billy Bathgate – a scuola di gangster, La vita a modo mio), Rob Reiner (Storia di noi due), Ed Zwick (Attacco al potere), Luc Besson (Il quinto elemento), Barry Levinson (Bandits, Disastro a Hollywood), Robert Zemeckis (La morte ti fa bella) e Robert Rodriguez (Sin City, Grindhouse).

            Altri film a soggetto comprendono THE JACKAL, MERCURY RISING (Codice Mercury), HART’S WAR (Sotto corte marziale), THE WHOLE NINE YARDS (FBI: Protezione testimoni), THE WHOLE TEN YARDS (FBI: Protezione testimoni 2), THE KID, TEARS OF THE SUN (L’ultima alba), HOSTAGE, 16 BLOCKS (Solo 2 ore), ALPHA DOG, LUCKY NUMBER SLEVIN (Slevin – Patto criminale) e PERFECT STRANGER. Ha doppiato il simpatico neonato Mikey in LOOK WHO’S TALKING (Senti chi parla) e LOOK WHO’S TALKING TOO (Senti chi parla2), nonché il personaggio principale RJ & Spike nei film animati OVER THE HEDGE (La gang del bosco) e RUGRATS GO WILD!

            Recentemente è apparso nel film nominato al Golden Globe RED al fianco di Helen Mirren, Morgan Freeman e John Malkovich e in MOONRISE KINGDOM di Wes Anderson e nel thriller fantascientifico di Rian Johnson LOOPER e in EXPENDABLES 2 (I mercenari 2). Willis inizierà presto la produzione di A GOOD DAY TO DIE HARD (il quinto episodio del popolare franchise DIE HARD).

            Al di là del suo lavoro davanti alla macchina da presa, Willis ha prodotto HOSTAGE e THE WHOLE NINE YARDS (FBI: Protezione testimoni) ed è stato produttore esecutivo di BREAKFAST OF CHAMPIONS (La colazione dei campioni), adattato dal best seller di Kurt Vonnegut. Insieme al fratello David Willis e al socio in affari Stephen Eads, ha fondato la Willis Brothers Films, una società di produzione cinematografica di Los Angeles.

            Willis continua a lavorare anche a teatro. Nel 1997 ha co-fondato A Company of Fools, una troupe teatrale non-profit dedicata allo sviluppo e al sostegno del lavoro teatrale nella Wood River Valley dell’Idaho, e in tutti gli Stati Uniti. Ha interpretato e diretto la rappresentazione teatrale della dark comedy di Sam Shepard “True West” al Liberty Theater di Hailey, Idaho.  Il play, che descrive il tormentato rapporto fra due fratelli, è stato trasmesso su Showtime, in memoria di suo fratello Robert.

            Willis, che è anche un esperto musicista, nel 1986 ha inciso l’album Motown vincitore del disco di platino, The Return of Bruno, che conteneva il grande successo “Respect Yourself”, numero 5 nella classifica  Billboard. Tre anni dopo ha registrato un secondo album,  If It Don’t Kill You, It Just Makes You StrongerNel 2002 ha inaugurato un tour statunitense con il suo gruppo musicale, Bruce Willis & the Blues Band e si è recato in Iraq per suonare per i soldati statunitensi.

Dwayne Johnson (ROADBLOCK) è noto per i suoi successi che superano il miliardo e mezzo di dollari in tutto il mondo. Nato in una famiglia di artisti,  Johnson ha avuto l’opportunità di conoscere e sperimentare le performance live osservando suo padre e suo nonno competere con successo nel mondo del wrestling professionale.  Potendo assistere alle loro esibizioni in tutto il paese,  Johnson ha acquisito una formazione diversa rispetto agli altri. Dopo essersi trasferito in Pennsylvania,  da adolescente,  ha indirizzato le sue naturali abilità atletiche nel football, attirando l’attenzione dell’Università di Miami.  Dopo aver vinto una borsa di studio, ha frequentato il corso di football vincendo il suo primo campionato nazionale nel 1992 e chiudendo la sua illustre carriera con una gara nazionale nel 1995 contro la University of Nebraska nell’Orange Bowl. Dopo la laurea,  ha voltato definitivamente pagina, sfruttando la sua energia e il senso della disciplina per lanciarsi nel mondo dello spettacolo. Sulle orme di suo padre e suo nonno, entrati a pieno titolo nella World Wrestling Entertainment Hall of Fame, Dwayne ha messo a frutto le sue passate esperienze per dare vita al leggendario personaggio di ‘The Rock’.  Si è esibito in TV davanti a 10 milioni di fan alla settimana,  per un pubblico americano e straniero di oltre 70.000 persone.  Ha riempito sistematicamente teatri prestigiosi quali  Houston Astrodome, Madison Square Garden e Toronto Sky Dome.  Il successo del personaggio ‘The Rock’ gli è valso anche la notorietà come autore, ed è stato selezionato dal New York Times per la sua autobiografia dal titolo The Rock Says; inoltre ha inciso un CD con una compilation WWE, vincendo il platino, e si è esibito con artisti del calibro del vincitore del Grammy Wyclef Jean.   Nell’aprile 2011, Dwayne ‘The Rock’ Johnson è tornato al wresting presentando WrestleMania XXVII. Nell’aprile 2012 ha gareggiato contro John Cena in WrestleMania XXVIII a Miami, Florida. Nel desiderio di ampliare le sue esperienze nel mondo dello spettacolo, Johnson è passato dalla televisione al cinema, interpretando l’uomo/dio egiziano ‘Re Scorpione’ nel blockbuster del 2001  THE MUMMY RETURNS (La mummia – Il ritorno), e debuttando come protagonista assoluto nel suo spin off,  THE SCORPION KING (Il re scorpione), nel 2002.  Il successo di quel film gli è valso ruoli in THE RUNDOWN (Il tesoro dell’Amazzonia, nel ruolo di un cacciatore di taglie in Sudamerica), WALKING TALL (A testa alta, nel ruolo di un eroe della Guerra del Golfo che protegge la sua cittadina dai trafficanti di droga) e GRIDIRON GANG (La gang di Gridiron, nella parte di una guarda carceraria che crea un forte legame con un gruppo di detenuti minorenni). Ricordiamo inoltre la sua memorabile performance nel film corale BE COOL, in cui interpreta una guardia del corpo gay di Samoa.  Johnson ha inoltre sperimentato il mondo dell’animazione doppiando l’astronauta Charles Barker in PLANET 51, ed è quindi tornato alla commedia per tutta la famiglia con THE TOOTH FAIRY.         Recentemente ha impersonato l’agente speciale americano ‘Luke Hobbs’ in FAST FIVE (Fast & Furious 5), il quinto episodio del franchise di Universal che ha ottenuto il successo maggiore rispetto ai film precedenti di questa serie. Johnson recentemente ha ultimato la produzione del film diretto da Jon Chu G.I. JOE: COBRA STRIKES, in cui interpreta ‘Roadblock’, uno dei personaggi più forti e importanti del franchise. Inoltre ha recitato nel film diretto da Brad Peyton JOURNEY 2: THE MYSTERIOUS ISLAND (Viaggio nell’isola misteriosa), uscito  in 3D nel febbraio 2012 e sarà il protagonista di un film biografico sulla star nera della musica country Charlie Pride.  Nel novembre 2010 ha recitato nel film di CBS  diretto da George Tillman dal titolo FASTER, in cui interpreta un ex detenuto che intende vendicare la morte di suo fratello, morto in seguito ad una rapina. Il film segna l’atteso ritorno di Johnson ai film d’azione. Sempre dedito alle attività umanitarie, Johnson è membro del Celebrity Cabinet della Croce Rossa Americana,  della fondazione Make-A-Wish di cui è ambasciatore, nonché portavoce nazionale di After School All-Stars (precedentemente chiamato The Arnold Schwarzenegger Youth Foundation).   Nel 2006 il Giving Back Fund lo ha eletto fra le 30 celebrità più generose (Università di Miami). Nel giugno 2008, il Congresso degli Stati Uniti, la Commissione della Leadership Congiunta e la United States Congressional Award Foundation hanno consegnato a Johnson il prestigioso Horizon Award, il premio del Congresso americano che viene consegnato a chi, nel settore privato, abbia contribuito a dare maggiori opportunità ai cittadini americani, diventando un esempio per i giovani grazie ai propri successi personali.

Dwayne è l’affettuoso padre di una bambina di nove anni di nome Simone.

 

             

I FILMMAKERS 

 

Jon M. Chu (Regista) è un artista versatile, originale e tecnologicamente innovativo, attivo nei vari rami del settore mediatico. Dopo la laurea presso la USC School of Cinematic Arts nel 2004, ha diretto il secondo episodio del franchise di grande successo STEP UP,  vincendo un  Teen Choice Award 2008.  Complessivamente i due film di STEP UP diretti da Chu hanno incassato oltre 310 milioni di dollari in tutto il mondo.  Recentemente ha distribuito il film documentario in 3D NEVER SAY NEVER, che racconta la storia del fenomeno musicale Justin Bieber.  Il film, distribuito da Paramount nel febbraio 2011, ha incassato oltre 98 milioni di dollari in tutto il mondo. 

Chu ha inoltre creato la prolifica Legion of Extraordinary Dancers (LXD), un gruppo di danzatori di tutti gli stili, che lui dirige.  Recentemente ha lanciato il secondo volume di “The LXD”, la prima serie mondiale sulla danza online attraverso Paramount Digital.  Il gruppo LXD si è inoltre esibito agli Academy Awards®,  in “So You Think You Can Dance”, durante lo show “Conan”, alla conferenza  del 2010 su TED e nel live tour del 2010 “Glee”.  Chu attualmente sta sviluppando un canale di danza su YouTube.

Il regista ha altri quattro fratelli che lavorano nel campo artistico, e ha coltivato l’amore per la musica e per la danza fin da piccolo.  Ha iniziato a girare i suoi primi filmini con una telecamera Super 8 immortalando le vacanze della sua famiglia,  e in seguito ha invece realizzato filmini a soggetto con i suoi fratelli e sorelle.  Al liceo di Los Altos Hills, in California, ha iniziato a riprendere matrimoni, Bar Mitzvahs e video scolastici: voleva assolutamente diventare un filmmaker.

Durante il secondo anno presso la USC, ha realizzato il cortometraggio innovativo SILENT BEATS, che racconta una storia a ritmo di tap-dance.  Il film ha vinto numerosi premi fra cui il Jack Nicholson Directing Award e il Princess Grace Foundation’s Cary Grant Award, nonché una borsa di studio con cui il filmmaker emergente ha proseguito i suoi studi alla USC, presso la quale ha realizzato un film di venti minuti WHEN THE KIDS ARE AWAY, una stimolante esplorazione della maternità che utilizza la salsa, il swing e l’ hip-hop, nonché un’orchestra di 50 elementi e un coro di 20 voci. 

Il film ha ottenuto grandi consensi a Hollywood, e lo ha imposto all’attenzione dei produttori di STEP UP 2: THE STREETS (Step Up 2 – La strada per il successo), in cui ha avuto la rara occasione di unire il suo amore per la danza inventiva ed il cinema.

Chu ha riscosso successo anche online con “The Biggest Online Dance Battle in History”, con la Adam/Chu Dance Crew, fra cui figurano i massimi danzatori e celebrità.  L’attore di STEP UP 3D Adam Sevani è diventato un fenomeno mondiale con oltre 45 milioni di visitatori online e apparizioni ai Teen Choice Awards 2008 e su YouTube Live.

 

Rhett Reese & Paul Wernick (Scrittori) Rhett Reese e Paul Wernick hanno scritto il film di Paramount Pictures G.I. JOE:  RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta), con Dwayne Johnson e Bruce Willis.

RETALIATION segue la prima collaborazione di Reese e Wernick, ZOMBIELAND, da loro scritto e prodotto a livello esecutivo per Columbia Pictures nel 2009.  ZOMBIELAND ha ricevuto consenso critico (specialmente su Rotten Tomatoes) ed è diventato il film sugli zombie che ha registrato i maggiori incassi di tutti i tempi (+ 100 milioni di dollari).

Reese e Wernick recentemente hanno scritto sceneggiature per X-MEN: DEADPOOL, con Ryan Reynolds, di Twentieth Century Fox, COWBOY NINJA VIKING di Universal Pictures e MICRONAUTS di Paramount, prodotto da Hasbro e Bad Robot.

Reese e Wernick hanno collaborato per la prima volta nel 2001, creando, scrivendo e producendo a livello esecutivo “The Joe Schmo Show” per Spike TV.  La serie ha registrato ascolti record per il canale TV.  Joe Schmo è stato nominato in numerosi ‘Best Of’ ,  fra i dieci migliori spettacoli televisivi selezionati da TIME Magazine e fra i 50 migliori spettacoli in DVD di Entertainment Weekly.  Reese e Wernick hanno quindi scritto “Joe Schmo 2” ed “Invasion Iowa”, una commedia high-concept con William Shatner.

Reese ha scritto numerosi film per Pixar Animation Studios (Monsters &Co.), Walt Disney Feature Animation (Dinosaur) e Warner Brothers (Clifford’s really big movie).  Wernick ha invece prodotto diversi reality shows, vincendo tre Emmy awards per il suo lavoro nelle news.

 

Lorenzo di Bonaventura (Produttore) è nato a New York.  Suo padre Mario di Bonaventura, è un direttore d’orchestra a livello internazionale.

 Di Bonaventura si è laureato in ‘Storia intellettuale’ presso l’Harvard College e ha conseguito un Master in Business Administration alla Wharton School of Business della University of Pennsylvania.  Ha iniziato la sua vita professionale dirigendo una società di  river-rafting e in seguito si è unito alla Columbia Pictures lavorando nella distribuzione, nel marketing e nell’ufficio del Presidente.

Nel febbraio 1989  è entrato alla Warner Bros., in cui ha partecipato ad oltre 130 produzioni.  I suoi maggiori successi critici e commerciali sono stati: FALLING DOWN (Un giorno di ordinaria follia, 1993), A TIME TO KILL (Il momento di uccidere, 1996), THE MATRIX (1999), ANALYZE THIS (Terapia e pallottole, 2000), THE PERFECT STORM (La tempesta perfetta, 2000), OCEAN’S ELEVEN (2001), HARRY POTTER AND THE SORCERER’S STONE (Harry Potter e la pietra filosofale, 2001), TRAINING DAY (2001) e THREE KINGS (1999).

            Nel gennaio 2003  ha creato una società di produzione presso la Paramount Pictures.  La Bonaventura Pictures finora ha prodotto 16 film. Il suo successo più recente è RED, un thriller di spionaggio basato sul romanzo grafico di Warren Ellis, e interpretato da Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich e Helen Mirren, per la regia di Robert Schwentke.  Altri grandi successi comprendono: SALT, diretto da Philip Noyce, con Angelina Jolie nel ruolo protagonista; l’adattamento per il grande schermo del popolare libro a fumetti G.I. JOE: RISE OF THE COBRA (G.I. Joe – La nascita dei Cobra), di Stephen Sommers; TRANSFORMERS e TRANSFORMERS: REVENGE OF THE FALLEN (Transfomers – La vendetta del caduto), di Michael Bay, con Shia LaBoeuf.

Il terzo film della serie TRANSFORMERS, TRANSFORMERS: DARK OF THE MOON (Transformers 3), è il film che ha incassato di più di tutto il franchise.  È anche il secondo film campione di incassi del 2011 in tutto il mondo e il quarto film campione di incassi di tutti i tempi.

La società recentemente ha ultimato MAN ON A LEDGE (40 carati), con Sam Worthington, e LAST STAND, con Arnold Schwarzenegger (The Last Stand – L’ultima sfida).

 

Brian Goldner (Produttore) è responsabile di tutte le fasi relative alla strategia di marketing della Hasbro, dando un impulso completamente nuovo dell’esclusivo portfolio della Hasbro e favorendo rapporti a lungo termine con partner strategici. 

Dopo essersi unito alla Hasbro nel 2000 ed aver assunto il ruolo di CEO nel 2008,

Goldner ha svolto un ruolo strumentale nel processo di trasformazione della società da una tradizionale società di giochi e giocattoli, ad una compagnia focalizzata sulla creazione e sul marketing dei suoi brand.  Per il suo impegno dinamico all’interno di questa trasformazione, Goldner nel 2008 è stato nominato  CEO dell’anno da Marketwatch.

Oggi la Hasbro fornisce ai bambini e alle famiglie di tutto il mondo un’ampia gamma di offerte che comprendono giocattoli, giochi, intrattenimento, giochi digitali e prodotti per l’intrattenimento basati sui suoi marchi più apprezzati. 

A sostegno di questa strategia innovativa, Goldner ha capitanato la formazione di una joint venture con Discovery Communications per creare The Hub, un nuovo canale televisivo per tutta la famiglia, che è stato lanciato il  10-10-10.   E’ stato uno dei fautori dell’entrata di Hasbro nel mondo cinematografico, organizzando importanti accordi con Paramount Pictures, DreamWorks Pictures, Sony e Universal Studios al fine di creare film basati sui brand più noti della società. È stato produttore esecutivo di molti di questi film fra cui il franchise TRANSFORMERS.

 Goldner ha svolto inoltre un ruolo fondamentale nella strategia digitale della società, coadiuvata da una lunga e strategica alleanza con Electronic Arts, Inc., e dallo sviluppo del florido business della società. 

Dopo essersi unito alla Hasbro nel 2000,  Goldner ha svolto una serie di incarichi di crescente responsabilità. Prima di essere eletto Chief Executive Officer, è stato Chief Operating Officer , ruolo in cui ha contribuito a trasformare la Hasbro in una delle società di maggiore successo e profitto di tutta l’industria. 

Oltre ad essere un membro del consiglio direttivo di Hasbro e di  The Hub,  Goldner fa parte del consiglio della Molson Coors Brewing Company, del Miriam Hospital e del Rhode Island Hospital, entrambi situati a Providence, Rhode Island. È anche membro del Producers Guild of America e del consiglio amministrativo della Moses Brown School di Providence.

In precedenza  Goldner ha ricoperto numerose posizioni manageriali fra cui quella di vice presidente esecutivo e Chief Operating Officer di Bandai America, direttore mondiale responsabile dell’ufficio di LA di J. Walter Thompson, e Vice Presidente e direttore contabile dell’ufficio di Chicago della Leo Burnett Advertising.

Si è laureato al Dartmouth College e ha frequentato l’Executive Education Program della Amos Tuck School.  Ha un dottorato da honorem in Business Administration della Johnson & Wales University.

 

Stephen Sommers (Produttore esecutivo) ha scritto e diretto THE MUMMY (La mummia) e THE MUMMY RETURNS (La mummia – Il ritorno), nonché VAN HELSING. Ha inoltre scritto e prodotto lo spin-off dei film sulla Mummia, THE SCORPION KING (Il re scorpione). Ha scritto e diretto THE ADVENTURES OF HUCK FINN (Le avventure di Huck Finn), con Elijah Wood e Jason Robards, THE JUNGLE BOOK (Mowgli – Il libro della giungla), con Jason Scott Lee, Cary Elwes, Sam Neill e John Cleese e DEEP RISING (Deep Rising – Presenze dal profondo), con Treat Williams e Famke Janssen.  Sommers ha scritto e prodotto a livello esecutivo TOM AND HUCK (Le avventure di Tom Sawyer e Huck Finn) della Disney con Jonathan Taylor Thomas e Brad Renfro. Per la televisione ha scritto e prodotto a livello esecutivo OLIVER TWIST, lavorando di nuovo con Wood e con Richard Dreyfuss.  Recentemente ha ultimato G.I.  JOE: RISE OF THE COBRA (G.I. Joe – La nascita dei Cobra) di  Paramount Pictures, con Channing Tatum, Sienna Miller, Marlon Wayans, Rachel Nichols, Dennis Quaid, Joseph Gordon-Levitt, e Jonathan Pryce. Attualmente si occupa della produzione di ODD THOMAS, basato sull’omonino romanzo di Dean Koontz.
            Nato nel Minnesota, ha frequentato St. John’s University e l’Università di Siviglia in Spagna. 
In seguito ha trascorso i successivi quattro anni in Europa, lavorando nei teatri di strada e come manager delle rock band.
            Quindi si è trasferito a Los Angeles e ha frequentato la USC School of Cinema-Television per tre anni, dove ha conseguito un master, e ha scritto e ha diretto un premiato cortometraggio PERFECT ALIBI. Finanziandosi indipendentemente,  ha scritto e diretto il suo primo film a soggetto CATCH ME IF YOU CAN (Prova a prendermi, 1989), girato nella sua città natale di St. Cloud, nel Minnesota. È felicemente sposato con Jana da vent’anni e ha due figlie.

 

Herbert W. Gains (Produttore esecutivo) recentemente è stato il produttore esecutivo del film di Martin Campbell GREEN LANTERN (Lanterna verde) basato sul fumetto di DC Comic, con Ryan Reynolds e Blake Lively per Warner Bros.  In precedenza ha lavorato come produttore esecutivo di WATCHMEN di Zack Snyder e di THE BRAVE ONE (Il buio nell’anima), di Neil Jordan, con Jodie Foster. 

In precedenza ha prodotto l’horror  THE REAPING (I segni del male), con Hilary Swank e  il toccante dramma ambientato nel mondo dello sport dal titolo RADIO,  diretto da Michael Tollin e interpretato da Cuba Gooding, Jr. e Ed Harris.

Altri suoi crediti di produttore esecutivo comprendono HOUSE OF WAX (La maschera di cera) , con Elisha Cuthbert e Chad Michael Murray; la commedia romantica del 2004 LITTLE BLACK BOOK (Tutte le ex del mio ragazzo), con Brittany Murphy; CRADLE 2 THE GRAVE (Amici per la morte), con Jet Li e DMX; ORANGE COUNTY di Jake Kasdan; HARDBALL, con Keanu Reeves e Diane Lane; e SUMMER CATCH (Il sogno di una estate), con Freddie Prinze, Jr. e Jessica Biel. 

Ricordiamo inoltre i suoi crediti di coproduzione: VARSITY BLUES, con James Van Der Beek, Jon Voight ed Amy Smart; READY TO RUMBLE (Pronti alla rissa); e DAYLIGHT (Daylight – Trappola nel tunnel) di Rob Cohen con Sylvester Stallone.

Manager di produzione dei film THE NEGOTIATOR (Il negoziatore) e MOUSE HUNT (Un topolino sotto sfratto),  ha lavorato anche come assistente alla regia: NATURAL BORN KILLERS, HEAVEN & EARTH (Tra cielo e terra), POINT BREAK (Point Break – Punto di rottura), PACIFIC HEIGHTS (Uno sconosciuto alla porta), DRAGON: THE BRUCE LEE STORY (Dragon – La storia di Bruce Lee), DIRTY DANCING (Dirty Dancing, balli proibiti), MANHUNTER (Manhunter – Frammenti di un omicidio), e THE FAN (The Fan – Il mito).

 

Eric Howsam (Produttore esecutivo) è da molto tempo un fan di G.I. JOE, e ama collezionare i giocattoli e i fumetti del marchio; da bambino, negli anni ’80, correva a casa da scuola per arrivare in tempo e guardare il cartone. Howsam è stato coinvolto in ogni aspetto di G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta) dalle primissime fasi dello sviluppo alla supervisione quotidiana della produzione a New Orleans,  alla postproduzione a Los Angeles.

      In veste di produttore esecutivo, i suoi crediti comprendono G.I. JOE: THE RISE OF COBRA (G.I. Joe – La nascita dei Cobra), con Channing Tatum, per la regia di Stephen Sommers, SHOOTER, con Mark Wahlberg, per la regia di Antoine Fuqua, e FOUR BROTHERS di John Singleton con Wahlberg, Tyrese Gibson, Andre Benjamin e Garrett Hedlund.  È stato inoltre coinvolto nello sviluppo del blockbuster TRANSFORMERS, con Shia LaBeouf e Meagan Fox per la regia di Michael Bay.

      Cresciuto a Scottsdale, in Arizona, il suo interesse nel cinema è nato da giovanissimo quando suo padre lo portava a vedere i grandi classici fra cui THE SEVEN SAMURAI (I sette samurai).   In seguito ha frequentato la stessa scuola di Steven Spielberg, la Ingleside Middle School.

      Dopo aver studiato cinematografia presso la University of Arizona, è entrato nella CAA come assistente del dipartimento di cinema e quindi è diventato assistente di Mike Stenson presso la Touchstone Pictures.  Dopo la Stenson e la Jerry Bruckheimer Films, Howsam è stato promosso capo creativo e direttore dello sviluppo.  In questo incarico si è occupato dello sviluppo e della produzione di BLACK HAWK DOWN, nominato a quattro Academy Awards®, di cui ne ha vinti due.  Howsam ha inoltre lavorato nei film campioni di incassi NATIONAL TREASURE (Il mistero dei templari), PIRATES OF THE CARIBBEAN (Pirati dei Caraibi), GONE IN 60 SECONDS (Fuori in 60 secondi) e REMEMBER THE TITANS (Il sapore della vittoria).

      Howsam è attualmente vice presidente esecutivo di produzione presso la Bonaventura Pictures, dove contribuisce alla supervisione di tutti gli aspetti dello sviluppo e della produzione cinematografica.

Gary Barber (Produttore esecutivo) è stato eletto presidente e Chief Executive Officer di Metro-Goldwyn-Mayer Inc. nell’ottobre del 2012.  Fino a quel momento era stato co-presidente e Chief Executive Office della società, incarico assunto nel dicembre 2010.

Sotto la gestione di Barber, Metro-Goldwyn-Mayer ha rivitalizzato il suo listino di film a soggetto che comprende il 23° film di James Bond, SKYFALL, la trilogia di Hobbit, CARRIE, ROBOCOP e produzioni televisive quali “Teen Wolf” e “Vikings”.

Nel 1998 Barber ha fondato la società di produzione, finanziamento e distribuzione Spyglass Entertainment insieme a Roger Birnbaum, in 1998, con cui ha condiviso il titolo di co-presidente e Chief Executive Officer. Barber continua a svolgere l’incarico di co-presidente di Spyglass.

Il listino dei film Spyglass ha incassato oltre 5 miliardi di dollari nei botteghini di tutto il mondo e ha accumulato oltre 34 nomination all’Oscar® comprese quattro vittorie.  Barber ha prodotto numerosi film a soggetto e ha gestito varie società nel campo della produzione cinematografica, della distribuzione all’estero, della musica e delle esposizioni.

Spyglass ha prodotto film quali: THE SIXTH SENSE (Il sesto senso), BRUCE ALMIGHTY (Una settimana da dio), MEMOIRS OF A GEISHA (Memorie di una geisha), 27 DRESSES (27 volte in bianco), WANTED, FOUR CHRISTMASES (Tutti insieme inevitabilmente), STAR TREK,  G.I. JOE: THE RISE OF COBRA (G.I. Joe – La nascita dei Cobra), INVICTUS (Invictus – L’invincibile), LEAP YEAR (Una proposta per dire sì), THE TOURIST, NO STRINGS ATTACHED (Amici, amanti e…), THE VOW (La memoria del cuore) e il remake di FOOTLOOSE.

Dal 1989 al 1997 Barber ha lavorato con Morgan Creek ed è stato vice presidente e Chief Operating Officer. In precedenza  è stato presidente del Vestron International Group.

Barber si è laureato presso la University of Witwatersrand in South Africa. Ha lavorato come ragioniere sia in Sudafrica che negli Stati Uniti presso la Price Waterhouse. È un membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

Roger Birnbaum (Produttore) dal dicembre 2010 è stato il co-presidente e  CEO di Metro-Goldwyn-Mayer, Inc.; solo recentemente ha lasciato questo incarico per dedicarsi esclusivamente alla produzione in esclusiva per MGM. Il suo primo progetto è stato ROBOCOP, di José Padilha, e in seguito si è occupato di DEATH WISH (Il giustiziere della notte), WAR GAMES (Giochi di guerra) e MAGNIFICENT SEVEN (I magnifici sette).

 Birnbaum è co-presidente di Spyglass Entertainment con Gary Barber.  I successi della società comprendono: THE SIXTH SENSE (Il sesto senso) che ha incassato  661 milioni di dollari nei botteghini internazionali, e BRUCE ALMIGHTY (Una settimana da dio). La library di Spyglass comprende anche i film nominati all’Oscar SEABISCUIT (Seabiscuit – Un mito senza tempo) e THE INSIDER (Insider – Dietro la verità); THE VOW (La memoria del cuore), WANTED, 27 DRESSES (27 volte in bianco), SHANGHAI NOON (Pallottole cinesi), e il suo sequel SHANGHAI KNIGHTS (Due cavalieri a Londra).

Birnbaum è stato produttore del franchise RUSH HOUR con la Roger BirnbaumProductions.

Prima di fondare la Spyglass, ha co-fondato la Caravan Pictures dove ha prodotto i successi WHILE YOU WERE SLEEPING (Un amore tutto suo), GROSSE POINT BLANK (L’ultimo contratto), SIX DAYS, SEVEN NIGHTS (Sei giorni, sette notti), ANGELS IN THE OUTFIELD (Angels) e THE THREE MUSKETEERS (I tre moschettieri).

In precedenza è stato presidente della produzione mondiale e vice presidente esecutivo di Twentieth Century Fox dove ha sviluppato film quali  HOME ALONE (Mamma ho perso l’aereo), EDWARD SCISSORHAND (Edward manidiforbice), MY COUSIN VINNY (Mio cugino Vincenzo), THE LAST OF THE MOHICANS (L’ultimo dei Mohicani) e MRS DOUBTFIRE. È stato presidente di produzione di United Artists con cui ha lavorato per il film premio Oscar RAIN MAN (Rain Man – L’uomo della pioggia).

Prima di entrare a far parte dell’industria del cinema, ha costruito una brillante carriera come vicepresidente del settore Artists & Repertoire presso A&M Records ed Arista Records.

Birnbaum è amministratore fiduciario dell’American Film Institute. È un membro della Academy of Motion Picture Arts and Sciences e di Y.E.S., una fondazione che si occupa di borse di studio per i bambini meno fortunati. Birnbaum ha un dottorato onorario in studi umanitari conseguito presso la University of Denver.

 

David Ellison (Produttore Esecutivo) ha formato la Skydance Productions per creare e produrre intrattenimento commerciale di alto livello.  La società si occupa del genere d’azione, di avventura, di fantascienza e fantasy, oltre a commedie e film dai budget più modesti. Lo scopo di Skydance è di creare interesse nei confronti del cinema in una città dove è sempre più difficile realizzare film. Nel 2010 Skydance ha siglato un accordo quadriennale per la produzione, la distribuzione e il finanziamento di film, con Paramount Pictures.  La prima produzione realizzate con questo accordo  è stata TRUE GRIT (Il Grinta), la versione di Joel ed Ethan Coen del romanzo di Charles Portis, prodotto dai Coen, Scott Rudin e Steven Spielberg, e interpretato da Matt Damon, Josh Brolin e Jeff Bridges.  Il film è stato nominato a dieci Oscar ®, fra cui come miglior film.

Skydance ha prodotto per Paramount  MISSION: IMPOSSIBLE – GHOST PROTOCOL (Mission Impossible: missione fantasma), prodotto da J.J. Abrams e diretto da Brad Bird.  Il film in cui Tom Cruise riprende il ruolo dell’agente leggendario,  è stato distribuito nel dicembre 2011.  Skydance ha inoltre prodotto G.I. JOE 2: RETALIATION (G.I. Joe – La vendetta), con Bruce Willis, Channing Tatum e Dwayne Johnson.  Altri  film prodotti da Skydance comprendono la commedia MY MOTHER’S CURSE, con Barbra Streisand e Seth Rogen, e UNTITLED JACK RYAN PROJECT, diretto da Jack Bender, con Chris Pine, prodotto da Lorenzo di Bonaventura e Mace Neufeld.  La società ha coprodotto anche WITHOUT REMORSE, scritto da Shawn Ryan.  Skydance ha recentemente trasferito i suoi uffici nella struttura di Paramount Pictures.

Altri film in corso d’opera comprendono il thriller di Marc Forster WORLD WAR Z, con Brad Pitt,  il film di Christopher McQuarrie ONE SHOT, con Tom Cruise  e THE HITMAN’S BODYGUARD, scritto da Tom O’Connor. 

Da sempre appassionato di cinema, Ellison è cresciuto nella California del nord e ha frequentato la prestigiosa scuola di cinema della University of Southern California.  Mentre era ancora uno studente, Ellison ha prodotto e interpretato il  dramma sulla 1a Guerra mondiale FLYBOYS, che unisce il suo amore per il cinema e per l’aviazione. Infatti è anche un bravo pilota che vanta oltre duemila ore di volo, e certificati di volo per elicotteri ed aerei commerciali. Nel 2003 all’età di 20 anni, Ellison è stato il pilota più giovane ad esibirsi fra le “Stars of Tomorrow” nell’Airventure Show della Experimental Aircraft Association di Oshkosh, nel Wisconsin.   Ellison è attivamente coinvolto nella Conservation International, in cui è membro del consiglio dei ministri e partecipa in diversi comitati.

 

Dana Goldberg (Produttore esecutivo) si è unita a Skydance Productions nel 2010 come presidente di produzione.  Precedentemente è stata presidente di produzione presso la Village Roadshow Pictures, e ha lavorato per l’intero listino della società che comprende il franchise di OCEAN’S ELEVEN, la trilogia di MATRIX, TRAINING DAY, GET SMART (Agente Smart: Casino totale) e CHARLIE AND THE CHOCOLATE FACTORY (Charlie e la fabbrica del cioccolato). È stata produttrice esecutiva di diversi film della società fra cui I AM LEGEND (Io sono leggenda), THE BRAVE ONE (Il buio nell’anima) e il film d’animazione premio Oscar© HAPPY FEET.  Prima di entrare a far parte della Village Roadshow nel 1998,  ha trascorso tre anni con Barry Levinson e Paula Weinstein nella Baltimore/Spring Creek Pictures, in cui è stata vice presidente di produzione.  La sua carriera nell’intrattenimento è iniziata con l’incarico di assistente di Hollywood Pictures.  Dal 2007 fa parte della Academy of Motion Picture Arts and Sciences.

 

Paul Schwake (Produttore esecutivo) è il Chief Operating Officer e Chief Financial Officer di Skydance.  Paul si è unito alla società nel 2009 e la sua presenza è stata fondamentale negli accordi di cofinanziamento e di coproduzione con Paramount Pictures.  Paul  ha diretto la società di finanziamenti da 200 milioni di dollari di Skydance,  guidata da JP Morgan e sei altre banche.

Prima di unirsi alla Skydance, Paul si è unito al produttore Bill Todman, Jr. e al miliardario Edward Milstein per formare Level 1 Entertainment, in cui è stato COO e con cui ha prodotto le commedie GRANDMA’S BOY (Cocco di nonna), STRANGE WILDERNESS con Adam Sandler,  e RENDITION (Rendition – Detenzione illegale) con i premi Oscar  Reese Witherspoon, Meryl Streep, e il regista Gavin Hood.  Inoltre ha curato le attività televisive di Level 1. 

In precedenza ha contribuito a creare lo Spyglass Entertainment Group insieme ai produttori Gary Barber e Roger Birnbaum in cui è stato per sette anni CFO: in questi anni Spyglass ha distribuito 20 film fra cui THE SIXTH SENSE (Il sesto senso), BRUCE ALMIGHTY (Una settimana da dio) e SEABISCUIT (Seabiscuit – Un mito senza tempo). 

In precedenza è stato vice presidente della finanza della Morgan Creek per sette anni, nel corso dei quali ha prodotto e distribuito oltre 30 film fra cui ROBIN HOOD: PRINCE OF THIEVES (Robin Hood, il principe dei ladri), ACE VENTURA, LAST OF THE MOHICANS (L’ultimo dei Mohicani) e TRUE ROMANCE (Una vita al massimo). 

Paul ha lavorato con la Price Waterhouse per cinque anni,  curando la contabilità di vari clienti nel mondo dello spettacolo e lavorando con i Walt Disney Studios nel settore contabile per quattro anni.

 

Stephen Windon (Direttore della fotografia) ha inaugurato la sua carriera lavorando nella Australian Broadcasting Corporation in cui ha iniziato come assistente cameraman per diventare infine direttore della fotografia per questo prestigioso canale televisivo.

Dopo aver girato oltre 30 documentari televisivi e diverse miniserie, ha lasciato la ABC per lavorare come freelance nei lungometraggi e nelle pubblicità televisive. In questo periodo ha avuto l’opportunità di diventare direttore della fotografia della seconda unità in diversi film di Russell Boyd  (Mr. Crocodile Dundee 2, Il salvataggio, The Challenge).

La sua carriera internazionale è iniziata nel 1993 quando gli è stata offerta la sua prima produzione statunitense: RAPA-NUI diretto da Kevin Reynolds e prodotto da Kevin Costner e Jim Wilson.  In seguito ha fotografato diversi film australiani, e telefilm e miniserie americane, tornando negli Stati Uniti per girare FIRESTORM (Tempesta di fuoco) e THE PATRIOT (Il patriota), entrambi diretti dal direttore della fotografia premio Oscar Dean Semler ACS/ASC.

Nel 1997 Stephen ha ricevuto la proposta di girare il film di Warner Bros THE POSTMAN (L’uomo del giorno dopo), per la regia di Kevin Costner, a cui ha fatto immediatamente seguito un altro importante film di Warner Bros., DEEP BLUE SEA, diretto dal maestro dei film d’azione Renny Harlin (Cliffhanger – L’ultima sfida).

Stephen ha quindi collaborato con il regista Kevin Donovan in TUXEDO (Lo smoking) di Dreamworks SKG con Jackie Chan e Jennifer Love Hewitt, seguito da ANACONDAS di Columbia diretto da Dwight Little, HOUSE OF WAX (La maschera di cera) di Joel Silver e FAST AND THE FURIOUS – TOKYO DRIFT di Universal, prodotto da Neil Moritz e diretto da Justin Lin.

Nel 2010 è uscita la miniserie epica prodotta da Steven Spielberg e Tom Hanks per HBO, dal titolo “The Pacific”, il seguito del grande successo “Band of Brothers”, che racconta la storia di tre marines della seconda guerra mondiale, stanziati nel Pacifico. La storia è tratta dai loro veri diari. La produzione è stata girata interamente in Australia, fra il Queensland e Victoria.  Stephen ha nuovamente collaborato nel 2010 con il regista Justin Lin in un’altra produzione del franchise FAST AND FURIOUS: FAST FIVE (Fast & Furious 5), un film da 150 milioni di dollari realizzato per Universal Pictures,  distribuito nel 2011, e interpretato da Vin Diesel, Dwayne ‘The Rock’ Johnson e Paul Walker, girato a Rio De Janiero, San Juan-Puerto Rico, e in vari stati americani per un periodo di 6 mesi.

Nel corso della sua lunga carriera Stephen ha ricevuto 10 premi dell’ Australian Cinematographers Society, due candidature dell’ Australian Film Institute Feature ed una nomination da parte dell’Australian Film Critics Circle.

Di recente ha ricevuto una nomination all’Emmy 2010 per la migliore fotografia in una miniserie televisiva per “The Pacific” e nel febbraio 2011 un premio da parte della American Society of Cinematographers per il suo lavoro in “The Pacific” Part 9.

Stephen è stato accreditato dalla Australian Cinematographers Society ed è membro dell’International Cinematographers Guild.

 

Andrew Menzies (Production Designer) è cresciuto a Londra, in Australia e in Scozia.  All’età di 8 anni lui e suo fratello gemello Simon, hanno avuto l’occasione di incontrare il loro eroe John Wayne.  In quel periodo Wayne stava girando BRANNIGAN  (Ispettore Brannigan, la morte segue la tua ombra, 1975) nella loro casa londinese e fece visitare ad Andrew e a suo fratello i vari set.  Così è nato l’interesse di Andrew nei confronti del cinema. Ricorda di essersi meravigliato del fatto che all’esterno il set era fatto di legno mentre all’interno era di mattoni.  John Wayne quindi portò i due ragazzi al catering dove assaggiarono per  la prima volta il ‘burger in a bun’, l’hamburger all’interno del panino soffice e rotondo!  Cibo ancora alieno per loro (e per tutti gli inglesi) ma Andrew da quel giorno in poi si convinse che l’industria dello spettacolo era fatta per lui!

Dopo aver conseguito la sua prima laurea, ed aver lavorato brevemente in uno studio di architettura,  Menzies ha viaggiato in Europa e in Asia, visitando paesi come il Nepal, la Tailandia, il Borneo e l’Australia, trovando anche lavoro in questi ultimi due. Poi è tornato a Londra per conseguire un master in scenografia presso il prestigioso Royal College of Art (RCA).

Dopo la laurea ha ottenuto il suo primo lavoro a Wilmington, in North Carolina,  in un film di George Lucas intitolato RADIOLAND MURDERS (Benvenuto a Radioland).  In seguito si è occupato della direzione artistica di una serie di film fra cui AI: ARTIFICIAL INTELLIGENCE (IA: Intelligenza Artificiale) di Steven Spielberg, MAN ON THE MOON di Milos Forman, OCTOBER SKY (Cielo d’ottobre) di Joe Johnston e ENEMY OF THE STATE (Nemico pubblico) di Tony Scott.  I suoi crediti di direttore artistico comprendono anche SYRIANA di Stephen Gaghan, WAR OF THE WORLDS (La guerra dei mondi) e MUNICH di Steven Spielberg,  AVATAR di James Cameron.

 

Jim May (Montaggio) recentemente ha lavorato con Jon Favreau nel suo COWBOYS & ALIENS, interpretato da Daniel Craig, Harrison Ford e Olivia Wilde. In precedenza ha montato THE A TEAM (A Team) di Joe Carnahan, con Bradley Cooper e Liam Neeson. Ha lavorato con Stephen Sommers in quattro fim: G.I. JOE: RETALIATION (G.I. Joe – La Vendetta), VAN HELSING, di cui ha curato il montaggio, e  THE MUMMY (La mummia) e DEEP RISING (Deep Rising – Presenze dal profondo), di cui ha montato gli effetto visivi. Ha inoltre lavorato con il produttore Jerry Bruckheimer in tre progetti: come co-montatore in KANGAROO JACK, come montatore aggiunto nel film epico nominato all’Oscar® PEARL HARBOR e come montatore degli effetti visivi di ARMAGEDDON, che ha ricevuto una candidatura all’Oscar® per gli effetti visivi.
            Recentemente ha lavorato in vari film fra cui il thriller THE HORSEMEN, il blockbuster di Andrew Adamson THE CHRONICLES OF NARNIA: THE LION, THE WITCH AND THE WARDROBE (Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio),  i film horror THE TEXAS CHAINSAW MASSACRE: THE BEGINNING (Non aprite quella porta – L’inizio) e THE HITCHER, e il film animato futuristico BATTLE FOR TERRA (Battaglia per la terra
), come montatore aggiuntivo.
            Ha inoltre svolto ruoli eterogenei in vari altri film: montatore degli effetti visivi speciali di THE INDIAN IN THE CUPBOARD (La chiave magica) di Frank Oz, montatore del film premio Oscar® di Steven Spielberg JURASSIC PARK,  del film premio Oscar® di James Cameron TERMINATOR 2: JUDGMENT DAY (Terminator 2 – Il giorno del giudizio), di DIE HARD di John McTiernan e THE HUNT FOR RED OCTOBER (Caccia a Ottobre Rosso). May ha inoltre montato il cortometraggio THE SAME  (Premio per il migliore montaggio al Toronto Film Festival) e il film indipendente COOKERS, che ha ricevuto il premio di miglior film e migliore montaggio al festival internazionale di Milano del 2000.

Nato a Denver, nel Colorado, May ha frequentato la scuola di cinema alla Loyola Marymount University di Los Angeles. Dopo la laurea è entrato nel mondo degli effetti visivi lavorando in note società quali ILM, Sony Pictures Imageworks e Boss Films.

 

Louise Mingenbach (Costumi) ha collaborato spesso con il regista Todd Phillips in DUE DATE (Parto col folle),  THE HANGOVER (Una notte da leoni), STARSKY & HUTCH e SCHOOL FOR SCOUNDRELS (Scuola per canaglie) e nel telefilm del 2007  “The More Things Change…”

I suoi design sono apparsi nel film d’azione X-MEN ORIGINS: WOLVERINE (X-Men le origini: Wolverine), e altri progetti comprendono la commedia romantica dei Farrelly Brothers THE HEARTBREAK KID (Lo spaccacuori) e HANCOCK di Peter Berg con Will Smith.

In precedenza ha collaborato con il regista Bryan Singer in cinque film, a cominciare con il thriller del 1995  THE USUAL SUSPECTS (I soliti sospetti),  X-MEN, per cui ha vinto un Saturn Award e ottenuto una nomination al  Costume Designers Guild Award, X2, APT PUPIL (L’allievo) e SUPERMAN RETURNS.  I due hanno inoltre collaborato nel pilota del 2004 “House M.D.”

Altri crediti cinematografici di Mingenbach comprendono SPANGLISH (Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare), THE RUNDOWN (Il tesoro dell’Amazzonia), K-PAX (K-Pax – Da un altro mondo), GOSSIP, PERMANENT MIDNIGHT, NIGHTWATCH (Nightwatch – Il guardiano di notte), THE SPITFIRE GRILL (La ragazza di Spitfire Grill) e ONE NIGHT STAND (Complice la notte).

 

 

Un pensiero su “28 Marzo “G.I. Joe – La vendetta” – CURIOSITA’

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