Pat Solatano (Bradley Cooper) ha perso tutto: casa, lavoro, compagna. Dopo aver trascorso otto mesi in un istituto psichiatrico, si ritrova, in seguito ad un patteggiamento della pena che avrebbe dovuto scontare, ad abitare nuovamente con sua madre (Jacki Weaver) e suo padre (Robert De Niro). Pat, però, non ha perso il suo naturale ottimismo: è deciso a ricostruire la propria vita e a riconciliarsi con la sua ex-moglie, nonostante le problematiche circostanze della loro separazione.
I suoi genitori, invece, vorrebbero solo che si rimettesse in piedi e che condividesse la passione/ossessione di famiglia per la squadra di football locale: i Philadelphia Eagles. La situazione si complica quando Pat conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una misteriosa ragazza che soffre a sua volta di problemi psichiatrici. Tiffany si offre di aiutarlo a riconquistare la sua donna, in cambio, lui dovrà fare una cosa molto importante per lei. Ma nel mettere in atto il loro piano, il loro rapporto prende una piega inaspettata e nelle vite di entrambi sembra aprirsi uno spiraglio di luce.
La Weinstein Company presenta IL LATO POSITIVO – Silver Linings Playbook, un dramma familiare, ma anche una commedia romantica, tratta dall’omonimo bestseller di Matthew Quick (Salani Editore). Il film è scritto e diretto da David O. Russell (The Fighter, Amori e disastri) e i ruoli principali sono affidati a Bradley Cooper (Una notte da leoni; Limitless), Jennifer Lawrence (Hunger Games – La ragazza di fuoco, X-Men – L’inizio), Robert De Niro (Limitless, Ti presento i miei), Jackie Weaver (Animal Kingdom), Anupam Kher (Sognando Beckham) e Chris Tucker (Rush Hour – Due mine vaganti, Jackie Brown). Del cast fanno parte anche Julia Stiles, John Ortiz, Shea Whigham e Dash Mihok. La fotografia è di Masanobu Takayanagi, la scenografia di Judy Becker, i costumi di Mark Bridges e il montaggio di Jay Cassidy. IL LATO POSITIVO è prodotto da Donna Gigliotti, Bruce Cohen e Jonathan Gordon. Bob Weinstein, Harvey Weinstein, George Para, Michelle Raimo e Bradley Cooper ne sono i produttori esecutivi.
IL LATO POSITIVO – Silver Linings Playbook esce in Italia in sala il 7 Marzo distribuito da Eagle Pictures.
DICHIARAZIONE DEL REGISTA
A farmi conoscere il libro è stato Sidney Pollack, che lo aveva comprato assieme ad Harvey Weinstein. E’ stato prima che girassi The Fighter. Benché la trama fosse di fantasia, ho trovato IL LATO POSITIVO ugualmente ricco di personaggi intensi ed autentici, che rispecchiavano una dimensione precisa e ben nota all’autore: sfere domestiche cariche di sentimento, individui sottoposti a grandi pressioni, situazioni drammatiche e inattese e inconsapevoli venature comiche. Sono sempre stato molto attratto da questo genere di scenari, li trovo affascinanti. Viene descritto un determinato luogo, un determinato momento, cibi e rituali precisi, diversi da tutti gli altri, eppure risulta palese come certe emozioni, il bisogno di amore, rispetto e mezzi di sussistenza siano profondamente universali.
Ho subito pensato che Bradley Cooper avesse, per così dire, molta della spontaneità intuitiva, della fierezza e della vulnerabilità che caratterizzano Pat Solatano, il protagonista del film. Bradley, dal canto suo, era ansioso di interpretare un personaggio intenso e insolito e, come regista, non potevo augurarmi di meglio. Non avevo mai incontrato, invece, Jennifer Lawrence di persona, ma il suo provino su Skype mi ha lasciato senza parole e la reazione di Harvey, che vedendolo ha esclamato – “Oh, mio Dio!” – ha confermato la mia impressione.
Adoro le storie d’amore, così come adoro le trame che descrivono la vera vita di quartiere. Tra Bradley e Jennifer, inoltre, si è creata subito un’alchimia perfetta, quasi tangibile, incandescente: sono due persone speciali, un vero dono della natura. Un’altra cosa per cui sono grato è stato poter avere nel cast Robert De Niro, con il suo profondo desiderio di interpretare in modo autentico un ruolo tanto ricco di sfumature, che in più ci riguardava personalmente, in quanto genitori, e di cui, negli anni, avevamo parlato spesso. Il resto del piccolo mondo di quartiere ruota intorno agli straordinari Chris Tucker, Jacki Weaver, Anupam Kher, John Ortiz, Julia Stiles, Shea Whigham, Paulie Herman e Dash Mihok.
Concludendo, mi piace molto, come è accaduto in questa pellicola, poter sbirciare nelle vite delle persone che tentano di affrontare la realtà e, spesso, anche se stessi, immersi nel loro ambiente quotidiano, compiendo sovente sforzi commoventi e sovraumani, prima di riuscire a sfangarla in qualche modo. Almeno per un po’.
David O. Russell
BIOGRAFIE DEGLI ATTORI
Bradley Cooper (Pat/Produttore esecutivo)
Grazie alla sua solida formazione e all’esperienza maturata in teatro, in televisione e nel cinema, Bradley Cooper è fra gli attori più richiesti della sua generazione. Ha da poco firmato un accordo di due anni con la Warner Brothers, garantendole il diritto di prelazione sui suoi lavori, annunciando anche la nascita della propria casa di produzione, la 22 & Indiana Pictures.
Di recente, ha recitato in The Elephant Man, lo spettacolo presentato al Nikos Stage di Williamstown, in Pennsylvania. Diretto da Scott Ellis, con Patricia Clarkson nel cast, The Elephant Man segna la sua seconda esperienza su quel palcoscenico dove, nel 2008, aveva già preso parte a The Understudy. Inoltre, ha da poco terminato le riprese del dramma indipendente Serena, adattamento dell’omonimo romanzo storico di Ron Rash. Diretto dal premio Oscar Suzanne Bier, Serena è ambientato nel North Carolina, durante la Grande Depressione del 1929, e racconta la storia di una coppia di neosposini, George (B.Cooper) e Serena (J.Lawrence) Pemberton, che partono da Boston e raggiungono quelle zone, dove l’uomo ha già vissuto, per tentare la fortuna con il commercio di legname. Quando però si rende conto di non poter avere figli, Serena, per vendetta, tenta di uccidere l’appena ritrovato figlio illegittimo di George.
È da poco uscito nelle sale, invece, il dramma romantico The Words, che vede la star al fianco di Zoe Saldana, Jeremy Irons e Dennis Quaid. Il lungometraggio racconta di uno scrittore che, all’apice della carriera, scopre di dover pagare un prezzo altissimo per essersi impossessato del manoscritto di un altro uomo. E’ sceneggiato e diretto da Brian Klugman e Lee Sternthal ed è stato distribuito dalla CBS Films il 7 settembre del 2012 (in America).
Il prossimo anno sarà inoltre possibile apprezzarlo nel thriller di Derek Cianfrance (Blue Valentine) The Place Beyond the Pines, al fianco di Ryan Gosling, Rose Byrne ed Eva Mendes. Il film mette in scena le vicissitudini di uno stuntman motociclista (Ryan Gosling), costretto a rapinare banche per sostenere la famiglia. Quando la sua strada si incrocia con quella di un poliziotto alle prime armi (Cooper), il confronto fra i due si trasforma in una lotta fra generazioni.
Nel maggio del 2011, l’attore ha recitato con Ed Helms, Zach Galifianakis e Justin Bartha nel sequel della pellicola prodotta dalla Warner Brothers e diretta da Todd Phillip Una notte da leoni 2. Fin dal weekend di apertura, il film si è piazzato al primo posto in classifica nel suo genere e, nel giugno del 2011, ha superato al botteghino il primoepisodio, a cui deve gran parte della sua notorietà,diventando la commedia vietata ai minori che ha realizzato il maggior incasso di tutti i tempi (solo in America o in ambito Internazionale?). A settembre di quest’anno Cooper, Helms e Galifianakis si sono nuovamente calati nei propri ruoli per la realizzazione dell’ultimo episodio, Una notte da leoni 3, che verrà distribuito dalla Warner Bros nelle sale (americane suppongo) il 24 maggio del 2013.
Nel 2010 l’artista aveva già lavorato in A-Team, un remake che prende spunto dall’omonima serie televisiva. Interpretava il ruolo del tenente Templeton “Sberla” Peck al fianco di Liam Neeson, Jessica Biel, Sharlto Copley e Quinton “Rampage” Jackson. Diretto da Joe Carnahan, il film è stato distribuito dalla 20th Century Fox l’11 giugno del 2010 (dove?). Ancora prima, nel 2009, ha avuto un ruolo in New York, I Love You, la versione americana dell’acclamato Paris, Je t’aime, e in Laverità è che non gli piaci abbastanza, una commedia di successo con Jennifer Connelly e Scarlett Johansson, basata su un romanzo di Greg Behrendt e Liz Tuccillo. Della sua filmografia fanno parte ancora il campione di incassi Yes Man con Jim Carrey, A proposito di Steve, Due single a nozze, con Vince Vaughn e Owen Wilson, nel quale l’interprete si è imposto all’attenzione impersonando il ruolo della carogna per eccellenza, e il la pellicola di culto del 2001, Wet Hot American Summer, con Janeane Garofalo, Molly Shannon e Paul Rudd, diretta da David Wain.
In teatro, nella primavera del 2006, Cooper ha debuttato a Broadway, con Julia Roberts e Paul Rudd, nella messa in scena di Three Days of Rain, un dramma diretto da Joe Mantello. Nel luglio del 2008, si è poi unito al cast di The Understudy, una commedia di Theresa Rebeck che, presentata per la prima volta al Williamstown Theatre Festival, ha ottenuto recensioni entusiastiche da parte della critica e il tutto esaurito a ogni rappresentazione.
Per la televisione, nel 2009, l’interprete si è calato di nuovo nei panni di Aidan Stone, per il serial Nip/Tuck, trasmesso su FX(Fox Extended) e accolto con entusiasmo dalla critica. La sesta stagione è stata trasmessa nell’ottobre del 2009. Nel 2005 aveva inoltre partecipato a Kitchen Confidential, la commedia in single-camera trasmessa sulla FOX e incentrata sulle tribolazioni e le disavventure del rinomato chef Anthony Bourdain. Fra i suoi crediti televisivi vanno ricordati ancora i telefilm Alias, Jack & Bobby, Touching Evil, Law and Order: Unità vittime speciali e Law and Order: Il verdetto, che hanno ottenuto diverse nomination ai Golden Globes.
Nato a Filadelfia, in Pennsylvania, si è laureato con lode in letteratura inglese alla Georgetown University. Dopo essersi trasferito a New York, ha conseguito il diploma in Belle Arti presso l’Actors Studio Drama School della New School University. Risiede attualmente a Los Angeles.
Robert De Niro (Pat Sr.)
Fra i primissimi film interpretati nel corso della sua feconda carriera cinematografica da Robert De Niro, c’è il lungometraggio di Brian De Palma Oggi sposi, del 1969. Nel 1973 la star ha poi vinto il New York Film Critics Award come miglior attore non protagonista per la sua acclamata interpretazione in Batte il tamburo lentamente e il National Society of Film Critic Award per Mean Streets, di Martin Scorsese.
Nel 1974 De Niro si guadagna l’Oscar come miglior attore non protagonista, per il suo ritratto del giovane Vito Corleone ne Il padrino – Parte II. Nel 1980 conquista il suo secondo Oscar come miglior attore per la straordinaria interpretazione di Jake La Motta in Toro scatenato di Scorsese.
Il divo ha poi ottenuto altre quattro nomination all’Oscar per i ruoli di Travis Bickle nell’acclamato Taxi Driver di Scorsese, di un veterano del Vietnam ne Il Cacciatore di Michael Cimino, di un paziente catatonico che viene “riportato alla vita” nel film Risvegli di Penny Marshall e, nel 1992, di Max Cady, un ex detenuto in cerca di vendetta, per il remake di Scorsese del classico Cape Fear, del 1962.
Nel 2009, è stato insignito dell’ambito Kennedy Center Honor per le sue straordinarie doti di attore, oltre ad essersi aggiudicato l’Hollywood Actor Award all’Hollywood Film Festival e il premio Stanley Kubrick ai BAFTA Britannia Awards. Inoltre, nel 2010, AARP The Magazine ha conferito a De Niro il premio alla carriera (Movies for Grownups Lifetime Achievement Award). L’anno seguente è stato poi insignito del premio Cecil B. DeMille Award ai Golden Globe Awards ed è stato presidente della giuria alla Sessantaquattresima edizione del Festival di Cannes.
Fra gli ultimi progetti della star internazionale ricordiamo il crime-drama di Jessy Terrero Freelancers, il thriller di Robert Cortes Red Lights, il thriller d’azione prodotto dalla Millennium Films, The Killing Season, di prossima uscita, e la commedia The Big Wedding, che sarà distribuita dalla Lionsgate nel 2013. Di recente, è stato anche protagonista di Being Flynn, prodotto dalla Focus Features.
Della sua filmografia recente fanno parte ancora: la commedia Capodanno a New York, il thriller Limitless, prodotto dalla Relativity Media, Vi presento i nostri, terzo episodio della serie di successo Ti presento i miei, della Tribeca Productions, la commedia romantica italiana Manuale d’amore 3, prodotta da Filmauro, il thriller psicologico della Nu Image Films Stone e Machete, della 20th Century Fox.
Il suo notevole curriculum include anche: Gli ultimi fuochi di Elia Kazan, Novecento di Bernardo Bertolucci, L’assoluzione e Innamorarsi di Ulu Grosbard, C’era una volta in America di Sergio Leone, Re per una notte, New York, New York, Quei bravi ragazzi e Casinò di Scorsese, Brazil, di Terry Gilliam, Mission di Roland Joffe; Gli intoccabili di Brian De Palma; Angel Heart – Ascensore per l’inferno di Alan Parker, Prima di mezzanotte di Martin Brest, Jacknife – Jack il coltello di David Jones, Lettere d’amore di Martin Ritt, Non siamo angeli di Neil Jordan, Risvegli di Penny Marshall, Fuoco assassino di Ron Howard, Voglia di ricominciare di Michael Caton-Jones, Lo sbirro, il boss e la bionda di John McNaughton, Frankenstein di Mary Shelley di Kenneth Branagh, Heat – La sfida di Michael Mann, Sleepers e Sesso e potere di Barry Levinson, La stanza di Marvin di Jerry Zaks, The Fan – Il mito di Tony Scott, Cop Land di James Mangold, Paradiso perduto di Alfonso Cuarón, Jackie Brown di Quentin Tarantino, Ronin di John Frankenheimer, Terapia e pallottole e Un boss sotto stress di Harold Ramis, Flawless – Senza difetti di Joel Schumacher, Le avventure di Rocky & Bullwinkle di Des McAnuff, L’onore degli uomini di George Tillman, 15 minuti – Follia omicida a New York di John Herzfeld, The Score di Franz Oz, Showtime di Tom Dey, Colpevole d’omicidio di Michael Caton-Jones, Godsend – Il male è rinato di Nick Hamm, Nascosto nel buio di John Polson, Il ponte di San Lui Rey di Mary McGuckian, Shark Tale, prodotto dalla DreamWorks, Ti presento i miei e Mi presenti i tuoi? di Jay Roach, Disastro a Hollywood di Berry Levinson, Sfida senza regole di Jon Avnet e Stanno tutti bene di Kirk Jones.
Con suo grande orgoglio, nel 1988, l’artista ha fondato con Jane Rosenthal la propria casa di produzione, la Tribeca Productions, e il Film Center, mentre nel 2001, in risposta agli attacchi al World Trade Center, ha dato vita al Tribeca Film Festival, in team con la stessa Rosenthal e Craig Hatkoff. Il festival è stato concepito per favorire la rinascita economica e culturale della Lower Manhattan grazie a un evento annuale di cinema, arte e musica, per promuovere New York come importante centro cinematografico e permettere a registi e produttori a raggiungere il più ampio pubblico possibile.
Attraverso la Tribeca Productions, De Niro elabora progetti che lo vedono coinvolto sia come produttore, sia come regista e attore. Bronx, una produzione Tribeca del 1993, ha segnato il debutto di De Niro come regista, seguito da The Good Shepherd – L’ombra del potere, dove ha anche recitato al fianco di Matt Damon e Angelina Jolie.
Tra le altre produzioni Tribeca ricordiamo Cuore di tuono, Cape Fear – Il Promontorio della paura, Amanti, primedonne, La notte e la città, La notte che non c’incontrammo, Infedeli per sempre, Panther, La stanza di Marvin, Sesso e potere, Terapia e pallottole, Flawless – Senza difetti, Le avventure di Rocky & Bullwinkle, Ti presento i miei, 15 minuti – Follia omicida a New York, Showtime, Un boss sotto stress e Mi presenti i tuoi?.
Nel 1992 inaugura anche la Tribeca TV, con la fortunata serie Tribeca, di è stato uno dei produttori esecutivi. Nel 1998 la Tribeca ha prodotto anche una miniserie per NBC, ispirata alla vita di Sammy Gravano, detto “Sammy the Bull”.
La produzione ha sede nel quartiere Tribeca di New York presso il Tribeca Film Center, un moderno edificio appositamente ideato per l’industria cinematografica e televisiva. La sede ospita uffici, una cabina di proiezione, una sala ricevimenti e un ristorante. Il centro offre inoltre un’ampia gamma di servizi per i professionisti dello spettacolo.
Jennifer Lawrence (Tiffany)
Un talento naturale, con una straordinaria presenza scenica e un’innegabile energia. Jennifer Lawrence ha già ricevuto una nomination agli Oscar e si è imposta come una delle giovani attrici più promettenti di Hollywood.
L’attrice ha appena terminato le riprese di Serena, un film tratto dal romanzo omonimo di Ron Rash e diretto dal premio Oscar Susanne Bier. Lei e il co-protagonista Bradley Cooper interpretano una coppia di neosposini che si trasferiscono da Boston al North Carolina, dove il marito ha vissuto in precedenza, per creare il loro impero del legname. La loro è un’ambizione smodata e pericolosa (non hanno paura di uccidere o distruggere chiunque li ostacoli), che finisce però per metterli l’uno contro l’altra quando Serena scopre di non poter avere figli e decide di vendicarsi uccidendo il figlio illegittimo del coniuge. Il film sarà distribuito nelle sale nel 2013.
Di recente, l’artista è stata la protagonista di Hunger Games, il primo episodio dell’adattamento cinematografico dell’omonima acclamata trilogia, opera di Suzanne Collins. Ha interpretato Katniss Everdeen, una giovane donna che, per il bene della sua comunità e salvare la vita della sorellina, prende parte volontariamente a una competizione forzata fra i giovani delle varie regioni, gli ‘Hunger Games’ annuali, nella quale un solo concorrente resta in vita. A settembre di quest’anno è stato invece distribuito nelle sale americane il film della Relativity Media The House at the End of the Street, dove Jennifer ha lavorato al fianco di Elisabeth Shue e Max Theriot.
Lo scorso anno la Lawrence ha partecipato al film di Drake Doremus Like Crazy, con Anton Yelchin e Felicity Jones e, nel ruolo di Mystica, in X-Men: L’inizio, di Matthew Vaughn, al fianco di Michael Fassbender e James McAvoy. È stata anche coprotagonista di Mel Gibson e Anton Yelchin in Mr. Beaver, diretto da Jodie Foster.
In precedenza, la sua interpretazione in Un gelido inverno le ha procurato una nomination all’Oscar come miglior attrice e altre candidature da parte degli Screen Actors Guild Awards, dei Golden Globe Awards, degli Independent Spirit Awards e dei Critic’s Choice Awards. L’interprete ha inoltre ricevuto il premio come attrice d’avanguardia dal National Board of Review, il Rising Star Award al Palm Springs Film Festival e il New Hollywood Award all’edizione 2010 degli Hollywood Film Awards. Un gelido inverno, diretto da Debra Granik, è stato accolto con entusiasmo dalla critica e ha ottenuto una nomination all’Oscar come miglior film, migliore sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista, oltre ad aver vinto il Gran premio della giuria al Sundance Film Festival del 2010.
Fra i crediti di Jennifer va ricordato inoltre il ruolo da protagonista nel film d’esordio del regista Guillermo Arriaga, The Burning Plain – Il confine della solitudine, con Charlize Theron e Kim Basinger. La pellicola è stata presentata per la prima volta alla Sessantacinquesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove l’attrice ha vinto il premio Marcello Mastroianni come miglior attrice emergente. Ha anche recitato al fianco di Selma Blair e Bokeem Woodbine nel film di Lory Petty, The Poker House, che le ha procurato il riconoscimento ‘Outstanding Performance in the Narrative Competition’ al Los Angeles Film Festival del 2008.
Sul piccolo schermo, l’attrice ha preso parte alle tre stagioni della serie TheBill Engvall Show, trasmessa dalla TBS. Scritta e ideata da Bill Engvall e Michael Leeson, The Bill Engvall Show è una commedia ambientata in un sobborgo di Denver e narra la vita di Bill Pearson (interpretato da Engvall), un consulente familiare la cui stessa famiglia avrebbe bisogno di qualche “consiglio”.
Cresciuta a Louisville, in Kentucky, con un’esperienza nel teatro locale maturata durante l’infanzia, Jennifer si è trasferita a New York all’età di quattordici anni per lanciarsi nella carriera di attrice. Ha subito attirato l’attenzione dei direttori di casting e ha iniziato a recitare per il cinema e per la televisione nell’estate del 2005. Da allora non ha mai smesso.
Jacki Weaver (Delores)
Nel 2011 Jacki Weaver ha ottenuto una nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista per il film Animal Kingdom. Ha vinto il National Board of Review Award di New York come miglior attrice non protagonista, oltre al Los Angeles Film Critics Association Award, al San Francisco Film Critics Award, al Virtuoso e al Satellite Award, e ha ottenuto nove nomination ad altri premi, tra i quali un Golden Globe.
La Weaver ha debuttato come attrice nel 1962, quando, ancora studentessa, ha interpretato il ruolo di Cenerentola al leggendario Phillip Theatre di Sydney. Da allora ha recitato in più di 100 spettacoli teatrali, film e programmi televisivi. Fra i suoi ultimi lavori ricordiamo Zio Vanja, con Cate Blanchett, (Sydney Theatre Company, Kennedy Centre Washington DC, Lincoln Centre NYC), Let the Sunshine, Prisoner of Second Avenue (Il prigioniero della seconda strada), Queensland Theatre Company, Morte di un commesso viaggiatore e Derrida in Love (Sydney Ensemble Theatre), Entertaining Mr. Sloane (South Australian Theatre Company) e il musical teatrale Priscilla, la regina del deserto.
Di recente, l’artista ha interpretato come unica protagonista sette ruoli diversi nella commedia The Blonde, the Brunette and the Vengeful Redhead, affrontando una tournée nazionale in 65 località diverse e vincendo il Touring Legend Award. La sua esperienza sul palcoscenico come protagonista include anche Six Degrees of Separation (Sei gradi di separazione), The Real Thing (La cosa reale), Born Yesterday (Nata ieri), Tre sorelle, Pene d’amor perdute, Un tram che si chiama desiderio, Shadowlands, Fred, Old Masters, A Hard God, Soulmates (tutte opere messe in scena dalla Sydney Theatre Company), Emerald City (La città di smeraldo), Daylight Saving (per la Melbourne Theatre Company), Last Cab to Darwin, Ruby’s Last Dollar (Pork Chop), Il gabbiano, The Removalists, Tom, After Magritte, Rockola (Nimrod).
I crediti cinematografici di Jacki includono Pazzi per Mozart, Caddie, Picnic at a Hanging Rock, The Removalists, Stork, La moglie del professore, The Perfectionist, Polly My Love, The Girl From Moonooloo, Squizzy Taylor e Animal Kingdom, vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival Sundance del 2010.
In tv l’attrice ha preso parte ai serial, trasmessi da ABC, House Rules e Provaci ancora,Tom, entrambe scritte appositamente per lei.
L’interprete ha ricevuto molti riconoscimenti come migliore attrice, fra cui il Logie Award per Do I Have to Kill My Child, tre AFI Awards per Animal Kingdom, Caddie e Stork, un Mo award per Old Masters, un Glug per Amiamoci, così belle signore – L’ultimo degli amanti, due Variety Heart Awards per Shadowlands e They’re Playing Our Song, nel quale ha recitato al fianco di John Waters per tre anni, vincendo anche un Gold Record.
Nel 2011 Jacki ha impersonato il ruolo della madre di Emily Blunt in The Five Year Engagement ed ha lavorato in Stoker, con Nicole Kidman e Mia Wasiowska.
Il best-seller autobiografico di Jacki, Much Love Jac, è stato pubblicato nel 2005 e poi di nuovo nel 2012.
Chris Tucker (Danny)
Chris si è imposto per la prima volta all’attenzione del pubblico recitando come cabarettista nel fenomenale show di successo trasmesso da HBO, Def Comedy Jam. Di lì a breve ha interpretato un cammeo nel film House Party 3. Poco dopo ha ottenuto un ruolo da protagonista nel film cult Ci vediamo venerdì, che lo ha portato a recitare in pellicole come Dollari sporchi, Traffico di diamanti e Il Quinto elemento.
Ormai prossimo a diventare una stella, ha avuto una piccola parte nel film Jackie Brown di Quentin Tarantino, per poi partecipare alla trilogia, di grande successo internazionale, Rush Hour. Tucker continua a girare il mondo lavorando come cabarettista.
Anupam Kher (Dr. Cliff Patel)
Attualmente, Anupam è un attore che si è messo alla prova in alcuni fra i ruoli più memorabili del cinema indiano. In America è noto soprattutto per il ruolo del padre in Sognando Beckham. Per il suo grande talento ha avuto l’onore di ricevere una delle onorificenze civili più importanti tra quelli conferiti dal governo indiano, il Padma Shri.
Nato nella cittadina montana di Shimla ai piedi dell’Himalaya, la star di Bollywood ha studiato teatro alla National School of Drama di Delhi (istituto di cui, in seguito, sarebbe diventato il presidente). Dopo aver insegnato recitazione a Lucknow, si è poi trasferito a Mumbai nel 1981 e ha debuttato in Saaransh, dove, ventisettenne, interpretava un personaggio di sessantacinque anni, un ruolo che gli ha procurato il plauso della critica e un premio nazionale. Oltre che per la collaborazione con i migliori registi indiani e per la sua partecipazione a più di 450 film, l’attore si è fatto un nome anche per il suo contributo a pellicole realizzate da registi occidentali e americani come Gurinder Chedda, Ang Lee e Woody Allen.
Oltre che per le sue doti attoriali, l’interprete è noto anche per il suo costante interesse nei confronti dei bambini particolarmente talentuosi o emarginati. Nel 2005 ha fondato la Actor Prepares, una prestigiosa scuola di recitazione a Mumbai che ha formato attori destinati a inserirsi con successo nei settori cinematografici, televisivi e pubblicitari e che ha fatto guadagnare a Kher il titolo di “Guru della recitazione”. Tre anni dopo ha creato la Anupam Kher Foundation per promuovere l’istruzione fra i bambini emarginati, un’iniziativa che gli ha procurato il Dalai Lama Award.
Il suo libro, “The Best Thing About You is You”, che racconta della sua vita e della sua esperienza come insegnante, è diventato un best seller ed è stato ristampato otto volte nell’arco di sei mesi.
Shea Whigham (Jake)
Shea ha iniziato a lavorare in teatro come co-fondatore e direttore artistico del Rorshach Group, ma si è presto fatto un nome recitando in film per il cinema e per la televisione. Mr. Whigham aveva precedentemente partecipato a numerose pellicole indipendenti, ma è con il suo straordinario debutto al fianco di Colin Farrell nel film di Joel Schumacher Tigerland che l’attore si è imposto definitivamente all’attenzione.
Di lì a breve è stato scritturato per molti altri film, tra i quali All the Real Girls di David Gordon (presentato al Sundance Festival), dove interpretava il ruolo di Tip, la coproduzione internazionale Out of This World, diretta da Saamoto Junji, e il film per la televisione Faith of Our Fathers.
Whigham è poi tornato a lavorare per i suoi studi di produzione, collaborando nuovamente con Joel Schumacher nel film Bad Company – Protocollo Praga e recitando al fianco di Tommy Lee Jones ne L’uomo di casa, in Lords of Godtown, diretto da Catherine Hardwicke, in Presagio finale – First Snow, con Guy Pearce, e al fianco di Patrick Fugit in Wristcutters – Una storia d’amore, accolto con successo al Sundance Festival e nominato come miglior film indipendente.
Tra le pellicole più di recenti in cui l’artista ha recitato vanno ricordate: Machete, con Robert De Niro, Splinter, Pride and Glory – Il prezzo dell’onore, prodotto dalla New Line e diretto da Gavin O’Connor, il successo della Universal Fast and Furious – Solo parti originali, Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans, il remake di Werner Herzog con Nicolas Cage, il film indipendente Barry Munday, con Patrick Wilson, Spooner, con Matthew Lillard, Radio Free Albemuth, con Alanis Morrisette, The Killing Room, con Tim Hutton e Chloe Sevigny, e South of Heaven, diretto da Jonathan Vara.
Fra gli altri suoi crediti vanno ricordati The Conspirator, diretto da Robert Redford, The Lincoln Lawyer, con Mathew McConnaughey, Take Shelter, scritto e diretto da Jeff Nichols e accolto con successo al Sundance Festival, e Qualcosa di straordinario, diretto da Ken Kwapis.
Di recente, Whigham ha lavorato in Le belve, di Oliver Stone, in This Must Be the Place, con Sean Penn e Frances McDormand e al fianco di Christian Bale in Knights of Cups, di prossima uscita.
Attualmente, per la tv, l’attore è uno dei protagonisti della serie Boardwalk Empire – L’impero del crimine.
Julia Stiles (Veronica)
Definita “una delle attrici più audaci e talentuose di Hollywood” dal Los Angeles Times, Julia Stiles continua a dimostrare una straordinaria raffinatezza nelle sue interpretazioni sullo schermo e sul palcoscenico.
Al momento, sta girando Closed Circuit (Focus Features), un film diretto da John Crowley, nel quale interpreta il ruolo di Joanna, al fianco di Eric Bana, Rebecca Hall, Jim Broadbent e Ciarán Hinds. È la storia di due avvocati difensori che si trovano a rischiare la vita mentre si occupano di un caso di terrorismo.
La Stiles è stata candidata all’Emmy, al Golden Globe e al SAG Award per la sua interpretazione nella quinta stagione di Dexter, l’acclamata serie televisiva trasmessa da Showtime, dove ha recitato al fianco di Michael C. Hall, nei panni di una donna misteriosa che stabilisce con il protagonista un rapporto molto particolare.
Nel corso degli anni, Julia si è distinta sul grande schermo con la trilogia dedicata a Jason Bourne (The Bourne Identity, The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum); tre adattamenti di opere shakespeariane: Hamlet di Michael Almereyda, O come Otello e Dieci cose che odio di te, che le ha procurato l’MTV Movie Award del 2000 per la miglior performance come rivelazione femminile e il Chicago Film Critics Award come attrice più promettente. Ha ricevuto anche le lodi della critica per la pellicola indipendente di Patrick Stettner, The Business of Strangers, con Stockard Channing. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival e al Toronto International Film Festival.
Sempre per il grande schermo, l’attrice ha recitato in Save the Last Dance, che le ha procurato la nomination a due MTV Movie Awards, e Hollywood, Vermont, diretto da David Mamet con William H. Macy, Alec Baldwin, Philip Seymour Hoffman e Sarah Jessica Parker. Nel 2000 il film ha vinto il National Board of Review Award per il miglior cast d’insieme. L’interprete anche recitato nel remake del classico horror Omen – Il presagio e al fianco di Julia Roberts in Mona Lisa Smile.
L’attrice ha iniziato la sua carriera teatrale al La MaMa Theatre e da allora ha recitato ne La dodicesima notte al festival Shakespeare-in-the-Park, nella rimessa in scena di Oleanna di David Mamet, a Londra con Aaron Eckhart e a Broadway con Bill Pullman, e al fianco di Mia Farrow in Fran’s Bed, di James Lapine.
L’artista ha anche scritto e diretto il cortometraggio Raving, con Zooey Deschanel, per la serie di film sponsorizzata dalla rivista “Elle”. Il corto è stato presentato per la prima volta al Tribeca Film Festival e trasmesso da Sundance Channel. Si è laureata alla Columbia University.
BIOGRAFIE DEL CAST TECNICO
David O. Russell (Sceneggiatore/Regista)
David O. Russell ha diretto The Fighter (2010), un film che ha ottenuto sette nomination all’Oscar, tra cui una per la migliore regia (Russell) e una per il miglior film dell’anno. Due degli attori di The Fighter, Christian Bale e Melissa Leo, hanno vinto l’Oscar per la loro interpretazione.
Fra primi film di Russell vanno ricordati Three Kings, con George Clooney, Mark Wahlberg e Ice Cube, pellicola che ha avuto una nomination dagli Writers Guild of America per la miglior sceneggiatura, oltre a comparire in più di 100 top ten e a ricevere il Boston Society Film Critics per il miglior film e per il miglior regista dell’anno. Le commedie di Russel I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita (2004) e Amori e disastri (1996) sono apparse in numerose top ten. Il primo film scritto e diretto da Russell, Spanking The Monkey, ha vinto il premio del pubblico al Sundance Film Festival del 1994 e il riconoscimento per il miglior film e la migliore sceneggiatura agli Independent Spirit Awards dello stesso anno.
Nel 2002 Russell è diventato membro del consiglio di amministrazione della Ghetto Film School nel Bronx che, a quei tempi, era un progetto estivo locale ancora in formazione, portato avanti da soli volontari, con un budget molto limitato e nessun peso nell’industria cinematografica. Russell ha subito cambiato le cose, convincendo amici registi, case di produzione e professionisti del campo a investire tempo e denaro per insegnarvi e incrementare così il numero di giovani registi di colore e latino-americani provenienti dal Bronx e da Harlem. Oggi la GFS è la più importante scuola pubblica di cinema, un modello più volte premiato che ha permesso a più di 500 adolescenti di raccontare la propria storia.
Donna Gigliotti (Produttrice)
Donna Gigliotti è una delle sette figure femminili che abbiano mai vinto l’Oscar per il miglior film come produttrici, nel suo caso per Shakespeare In Love, nel 1998. La pellicola ha conquistato altri sei Oscar, tra cui “miglior attrice” (Gwyneth Paltrow), “miglior attrice non protagonista” (Judi Dench) e “miglior sceneggiatura originale” (Tom Stoppard e Marc Norman). La Gigliotti ha anche ricevuto in quell’anno, sempre per lo stesso progetto, il Golden Globe e il British Academy Award (BAFTA).
Nel 2009, la produttrice ha ottenuto un’altra nomination agli Oscar come miglior film per aver prodotto The Reader – A voce alta, diretto da Stephen Daldry. Il film è stato nominato a un totale di cinque Oscar, tra cui quello per la “miglior attrice”, poi vinto dalla star Kate Winslet. The Reader, nel 2009, è stato candidato anche ai Golden Globe, ai British Academy Award (BAFTA), anch’essi vinti dalla Winslet come “migliore attrice”, e a quasi tutti i maggiori riconoscimenti internazionali, come, ad esempio, l’European Film Award, il David e i Nastri d’Argento.
Fra gli altri film prodotti dalla cineasta vanno ricordati Bloody Story (di Matt Reeves, con Kodi Smitt-McPhee e Richard Jenkin), che ha ottenuto una nomination per il miglior film ai Gotham Awards del 2010; Two Lovers (di James Gray, con Gwyneth Paltrow e Joaquin Phoenix), che ha partecipato al Festival di Cannes nel 2009 ed è citato come uno dei primi dieci film indipendenti del 2009 dal National Board of Reviews; Shangai di Mikael Halfstrom, con John Cusack e Gong Li; The Good Night, con Gwyneth Paltrow e Penelope Cruz e Vanity Fair – La fiera della vanità di Mira Nair, con Reese Witherspoon.
Dal 2010 la Gigliotti è presidente di produzione della Weinstein Company, dove, oltre a svolgere mansioni dirigenziali, ha anche prodotto Ma come fa a far tutto, con Sarah Jessica Parker. Ha avuto un ruolo chiave nella produzione di Marilyn, con Michelle Williams, Quell’idiota di nostro fratello, con Paul Rudd, W.E – Edward e Wallis, con Andrea Riseborough e il film d’animazione Escape from Planet Earth.
In precedenza, Donna è stata presidente di produzione alla USA Films, una filiale della U.S. Entertainment Group di Barry Diller. Sotto la sua direzione, la società ha prodotto il film Traffic, di Steven Soderbergh (vincitore degli Oscar per il miglior regista e la migliore sceneggiatura originale nel 2001), Gosford Park, di Robert Altman (vincitor dell’Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 2002), Possession – Una storia romantica di Neil LaBute, con Gwyneth Paltrow, e L’uomo che non c’era, di Joel e Ethan Coen. La produttrice è stata anche responsabile dell’acquisto di Monsoon Wedding, di Mira Nair, e di In the Mood for Love, di Wong Kar-wai.
Bruce Cohen (Produttore)
Bruce, vincitore di un Oscar e candidato agli Emmy, produce film per il cinema e per la televisione, spettacoli teatrali ed eventi dal vivo. Nel 2002 ha condiviso con Dan Jinks l’Oscar al miglior film per aver prodotto American Beauty e nel 2009, sempre assieme a Jinks, ha ottenuto una nomination al miglior film per Milk, mentre nel 2011 è stato candidato agli Emmy Awards per aver organizzato l’ottantatreesima edizione degli Academy Awards con Don Mischer.
American Beauty ha vinto complessivamente cinque Oscar, fra qui quello per il miglior film, un Golden Globe, un British Academy of Film and Television (BAFTA) e il Producers Guild of America (PGA) ed è stato il primo film prodotto dalla Jinks/Cohen Company. La loro seconda pellicola fu invece Abbasso l’amore, con Renee Zellweger ed Ewan McGregor, seguita da Big Fish – Le storie di una vita incredibile di Tim Burton, che ha ottenuto una nomination come miglior film sia ai Golden Globes che ai BAFTA.
Tra gli altri film prodotti da Cohen vanno ricordati The Forgotten, con Julianne Moore, The Nines, con Ryan Reynolds, Hope Davis e Melissa McCarthy, e Milk, Diretto da Gus Van Sant, con Sean Penn, che è stato nominato a otto premi Oscar, fra cui quello come miglior film, e ne ha vinti ben due: miglior attore e miglior sceneggiatura originale. E’ stato nominato anche ai BAFTA e al PGA come miglior film e si è aggiudicato lo Stanley Kramer Award.
Bruce e Dan hanno recentemente annunciato la prossima messa in scena a Broadway dell’adattamento teatrale di Big Fish, scritto da John August, con musiche e testi di Andrew Lippa. Regista e coreografa del musical sarà la vincitrice del Tony Award Susan Strohman.
In televisione, la coppia è stata produttrice esecutiva dell’acclamata serie trasmessa da ABC Pushing Daisies, che ha vinto un totale di sette Emmy ed è stata nominata al Golden Globe come migliore commedia. I due soci sono stati produttori esecutivi delle serie Traveler (ABC) e Side Order of Life (Lifetime). Bruce è stato anche produttore esecutivo dello special Movies Rock 2007, trasmesso da CBS e candidato all’Emmy Award.
Jonathan Gordon (Produttore)
Prima di fondare la propria società, la Jon Gordon Productions, Jonathan Gordon è stato presidente di produzione alla Universal Pictures, per la quale ha sovrinteso alla realizzazione e alla distribuzione di molti film, fra cui The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo di Paul Greengrass, con Matt Damon, e The Kingdom, diretto da Pete Berg, con Jamie Foxx e Jennifer Garner. Il cineasta è stato introdotto alla Universal dal presidente Stacey Snider, dopo una carriera di quindici anni alla Miramax Film, dove il suo ultimo ruolo è stato quello di co-presidente di produzione, una posizione che ha mantenuto fin quando Harvey e Bob Weinstein non hanno lasciato la Walt Disney Company nel 2005.
Durante il suo incarico alla Miramax, il produttore ha gestito la realizzazione e la produzione di oltre 50 film, procurandosi, all’interno dell’industria cinematografica, la fama di essere un dirigente che riusciva contemporaneamente a proteggere e favorire le velleità creative di registi e artisti di talento e a far fronte ai rigorosi limiti di budget imposti dal protocollo commerciale della Miramax. È inoltre stato produttore esecutivo di più di dieci film, fra cui Will Hunting – Genio ribelle, che si è aggiudicato svariati premi Oscar, Amori e disastri, scritto e diretto da David O. Russell, con Ben Stiller, Confessioni di una mente pericolosa, diretto dall’esordiente George Clooney e scritto da Charlie Kaufman, con Sam Rockwell, Clooney, Julia Roberts e Drew Barrymore, Derailed –Attrazione letale, diretto dal candidato all’Oscar Mikael Hafström, con Clive Owen e Jennifer Aniston e The Yards, diretto da James Gray, con Mark Wahlberg, Joaquin Phoenix e Charlize Theron, oltre a quattro film In cerca di Amy, Dogma, Jay and Silent Bob… Fermate Hollywood e Jersey Girl sceneggiati e diretti da Kevin Smith, che ha largamente contribuito a far entrare in Miramax.
Tra le sue uscite previste per il 2013 vanno ricordati The King of the Castle, con Clive Owen, e Rounders 2, il sequel del film diretto nel 1998 da John Dahl, che vede nel cast Matt Demon e Edward Norton.
Jonathan si è laureato alla Northwestern University e fa parte del National Advisory Council della School of Communication di Northwestern. È anche il co-fondatore della Kenny Gordon Foundation, un’associazione di beneficienza che raccoglie fondi per la prevenzione delle aritmie cardiache improvvise, e il promotore di una borsa di studio di quattro anni che permette a giovani svantaggiati, sia economicamente sia dal punto di vista educativo, di frequentare lo Skidmore College e ai bambini dei quartieri poveri di partecipare ai campi estivi del Morry’s Camp.
Judy Becker (Scenografa)
Judy ha lavorato con alcuni fra i più rinomati registi dei nostri giorni, tra i quali Todd Haynes (Io non sono qui), Ang Lee (I segreti di Brokeback Mountain) e Lynne Ramsay (E ora parliamo di Kevin). Collabora di frequente con David O. Russell (The Fighter) e, fra i numerosi riconoscimenti ricevuti, vanta anche una nomination all’Art Directors Guild Award per la miglior scenografia di un film contemporaneo, con The Fighter. La creativa ha curato la scenografia per molti altri film di rilievo, tra cui La mia vita a Garden State di Zach Braff, Shame di Steve Mcqueen e Ruby Sparks di Jonathan Dayton e Valerie Faris. L’ultimo progetto al quale ha lavorato, Hitchcock, è in fase di post-produzione. La scenografa ha una formazione in belle arti e fotografia e ha lavorato per molti anni come fumettista underground. Risiede a New York.
Jay Cassidy A.C.E. (Tecnico del montaggio)
Jay Cassidy comincia a fare il montatore negli anni Settanta, lavorando a documentari e spot pubblicitari. Nel corso della sua carriera, ha curato il montaggio di più di trenta film. Ha collaborato con Sean Penn a tutte le pellicole dirette da quest’ultimo, in particolare a Into The Wild (2007), che gli ha procurato una nomination all’Oscar per il montaggio. Del suo curriculum fanno parte anche Una scomoda verità (2006), che ha vinto l’Oscar per il miglior documentario nel 2007, Brothers (2009), Conviction (2010) e Waiting for Superman (2010). Cassidy è membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences e dell’American Cinema Editors.
Mark Bridges (Costumista)
Di recente Mark Bridges ha vinto un BAFTA Award e un Oscar per il suo lavoro in The Artist. Ha collaborato con il regista David O. Russel alla realizzazione di The Fighter e I Heart Huckabees – Le strane coincidenze della vita.
E’ nato e cresciuto a Niagara Falls, nello stato di New York, e si è diplomato in Arti drammatiche alla Stony Brook University. Ha poi lavorato presso la Barbara Matera Costumes di New York come consulente per gli acquisti di moltissimi progetti teatrali a Broadway, balletti e film. Dopo l’esperienza alla Matera, Mark ha studiato per tre anni alla Tisch School of the Arts presso la New York University e ha conseguito una laurea in Belle Arti, specializzandosi come costumista.
Terminati gli studi all’università di New York, Mark ha iniziato a lavorare il più possibile per il cinema, ha affiancato Colleen Atwood in Una vedova allegra… ma non troppo di Jonathon Demme (1988) ed è stato assistente costumista nel film Due donne e un assassino (1990), con Marlo Thomas ed Elaine May.
Nel 1995 il designer ha lavorato come assistente costumista di Richard Hornung nel film Crocevia della morte (1990), una collaborazione che è proseguita per altri otto film. Nel 1989 si è infatti trasferito a Los Angeles per ricoprire il ruolo di assistente costumista di Hornung in Rischiose abitudini (1990), Barton Fink – È successo a Hollywood (1991), Doc Hollywood – Dottore in carriera (1991), Eroe per caso (1992), Dave – Presidente per un giorno (1993), Mister Hula Hoop (1994), Assassini nati (1994) e Gli intrighi del potere (1995).
Nel 1995 il costumista ha poi iniziato la sua collaborazione con il regista Paul Thomas Anderson, curando i costumi per Sidney (1996). Subito dopo hanno lavorato insieme all’apprezzato film Boogie Nights – L’altra Hollywood (1997), seguito da Magnolia (1999), Ubriaco d’amore (2002) e Il petroliere (2007), con Daniel Day Lewis.
Altri film per i quali Bridges ha ideato gli abiti sono: Yes Man (2008), con Jim Carrey; Fur: Un ritratto immaginario di Diane Arbus (2006), con Nicole Kidman e Robert Downey Jr.; Be Cool (2005) con John Travolta; The Italian Job (2003), con Mark Wahlberg e Charlize Theron; 8 Mile (2002) con Eminem; Blow (2001) con Johnny Depp; Blu profondo (1999); Sbucato dal passato (1999) e Giovani, pazzi e svitati (1998).
I suoi costumi sono stati esposti alla Biennale di Moda e Cinema a Firenze, nel 1998, e alla mostra Fifty Designers, Fifty Costumes: Concept to Character allestita dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences a Los Angeles e Tokyo nel 2002. E’ stato uno degli artisti che hanno preso parte a On Otto, un’installazione allestita presso la Fondazione Prada di Milano nell’estate del 2007. I suoi lavori di sono apparsi su riviste come l’australiana Harper’s Bazaar, Vogue, The New York Post e The Hollywood Reporter e nei libri Dressing in the Dark di Marion Maneker e Dressed: 100 Years of Cinema Costume di Deborah Nadoolman Landis.
Sue Jacobs (Music Supervisor)
Sue Jacobs ha curato la supervisione delle musiche per decine di film a partire da America oggi e Kansas City di Robert Altman, che risalgono a quasi dieci anni fa. I suoi crediti includono Basquiat,Chinese Box, Studio 54, Happiness - Felicità, Prima che sia notte, Unbreakable – Il predestinato, The Village, Roving Mars (IMAX), Ogni cosa è illuminata, Truman Capote – A sangue freddo, Lady in the Water, Little Miss Sunshine, Lo scafandro e la farfalla, Sunshine Cleaning e Inside Job, per citarne solo alcuni.
Susan ha iniziato la sua carriera musicale alla Island Records. È stata l’assistente di Chris Blackwell per diversi anni, prima di diventare manager di artisti, compositori e produttori. Sono stati suoi clienti Hal Willner, Gavin Friday e Evan Lurie. Attualmente è il manager di Paul Cantelon.
Mandy Moore (Coreografa)
Due volte nominata agli Emmy, Mandy Moore è direttrice artistica, coreografa e ballerina di fama internazionale ed è nota soprattutto per lo show televisivo di grande successo So You Think You Can Dance.
Mandy ha curato le coreografie di danza jazz e contemporanea per molti set cinematografici e televisivi e sui palcoscenici di tutto il mondo. Fra i suoi crediti vanno ricordati: Che fine hanno fatto i Morgan? con Hugh Grant; Austin Powers con Mike Meyers; il videoclip di Carrie Underwood Good Girl, che ha vinto il premio “Video dell’anno” ai CMT Awards; l’esibizione di Carrie Underwood agli ACM Awards con Good Girl; American Idol; Dancing With The Stars; Strictly Come Dancing; Fresh Beat Band, trasmesso da Nickelodeon; Dog With A Blog, della Disney; The Drew Carey Show; Malcolm; That ‘70s Show; l’innovativo programma della L.A. Ballet Company New Wave L.A.; la tournée di concerti di American Idol, So You Think You Can Dance, The Taking Chances World Tour di Celine Dion; The Immortal World Tour del Cirque du Soleil’s; la prima regionale di The Wedding Singer all’Aurora Fox Theater di Denver, in Colorado, dove ha vinto il Denver Post Ovation Award per la coreografia.
Di recente, l’artista ha curato la coreografia del nuovo musical Nobody Loves You, che è stato presentato per la prima volta all’Old Globe Theater di San Diego, in California.
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