21 Marzo “La madre” – TUTTE LE CURIOSITA’

21 Marzo  “La madre” Genere:  Thriller soprannaturale
di Andres Muschietti con Jessica Chastain, Megan Charpentier, Isabelle Nélisse, Nikolaj Coster-Waldau

TUTTE LE CURIOSITA’

Il realizzatore nominato agli Oscar® GUILLERMO DEL TORO (Il Labirinto del Fauno; Hellboy – la serie) presenta La Madre, un thriller soprannaturale che racconta l’inquietante storia di due bambine che spariscono nel bosco, nel giorno in cui i loro genitori restano uccisi. A distanza di anni verranno ritrovate ed inizieranno una nuova vita, ma si renderanno conto che qualcuno o qualcosa, di notte, ancora desidera rimboccar loro le coperte.

 

Cinque anni fa, le sorelline Victoria (MEGAN CHARPENTIER di Cappuccetto Rosso Sangue) e Lilly (ISABELLE NÉLISSE della serie TV Mirador), sparirono dal loro quartiere senza lasciare traccia. Da allora, il loro zio Lucas (NIKOLAJ COSTER-WALDAU, ‘Il Trono di Spade’ in TV) e la sua fidanzata, Annabel (l’attrice nominata agli OscarÒ JESSICA CHASTAIN) non hanno smesso di cercarle. Ma quando inaspettatamente le bambine vengono ritrovate vive in una baita fatiscente, decidono di accoglierle in casa.

 

Annabel cerca di far riprendere alle piccole una vita normale, ma inizia a percepire una presenza malvagia in casa. Sarà frutto dello stress dell’esperienza traumatica subìto dalle sorelline, oppure c’è davvero un fantasma che si aggira intorno a loro? Come hanno fatto Victoria e Lilly a sopravvivere da sole in tutti questi anni? La mamma acquisita comincia così a porsi mille domande, e ben presto si renderà conto che le voci notturne che echeggiano prima di andare a dormire provengono dalle labbra del fantasma di una donna morta.  

 

La Madre è il primo lungometraggio del regista ANDY MUSCHIETTI, che ha scritto insieme a NEIL CROSS (autore della serie TV Luther), ed alla sorella BARBARA MUSCHIETTI (Historias de Dhallywood). Il film è tratto dall’acclamato cortometraggio degli stessi fratelli Muschietti Mamà

 

A capo del team che ha lavorato dietro le quinte, c’è il produttore J. MILES DALE (La Memoria del Cuore; e l’imminente Carrie), che ha prodotto il film assieme a Barbara Muschietti, supportati da un gruppo di professionisti come il Direttore della Fotografia ANTONIO RIESTRA (Black Bread), la Scenografa nominata agli Oscar® ANASTASIA MASARO  (Parnassus – L’uomo Che Voleva Ingannare Il Diavolo); Montaggio di MICHELE CONROY (Splice); il Costumista LUIS SEQUEIRA (Beach – L’Infiltrato); il CompositoreFERNANDO VELÁZQUEZ (The Orphanage), ed il make up team premio Oscar® di MONTSE RIBÉ e DAVID MARTÍ (Il Labirinto del Fauno).

 

Del Toro ha prodotto in maniera esecutiva il film.

 

 

 

 

LA PRODUZIONE

 

L’Amore di una Madre:

L’inizio della Favola Oscura

 

Basato sull’acclamato corto che ha catturato la comunità cinefila nel 2008, La Madre è il primo lungometraggio realizzato dal regista di spot internazionali Andy Muschietti e sua sorella, la produttrice Barbara Muschietti.

 

Girato nell’arco di un solo giorno nel 2006, il corto nasceva come semplice esercizio di stile, utile a Muschietti per dimostrare di essere in grado di creare non solo spot umoristici ma anche qualcosa di oscuro e tenebroso. In Mamà si raccontava la storia di due ragazzine, Victoria e Lilly intrappolate nella loro casa e terrorizzate da ‘qualcosa’ o ‘qualcuno’. Le abbiamo lasciate fuggire da una creatura spettrale conosciuta solo come “Mamma” che le insegue fino a quando le intrappola alla fine di un corridoio senza possibilità di nascondersi.

 

In post-produzione per ben due anni, completati il montaggio, gli effetti speciali, e distribuito, il corto si ha attirato su di sé l’attenzione nei vari festival internazionali e coinvolto l’industria cinematografica. I fratelli Muschietti attribuiscono il successo del cortometraggio alla giusta combinazione tra la profonda paura nata dallo sfruttamento di un archetipo primordiale (la possessività materna), e la sua brevità.

 

Riguardo al progetto, Barbara Muschietti afferma: “Amiamo l’horror, ed abbiamo sempre sognato di realizzare film di questo genere”. Barbara è entusiasta dell’opportunità di aver lavorato con il fratello. “Penso che il fatto di non sentirci soli ci abbia dato molta forza nel nostro lavoro”.

 

Andy Muschietti, a conferma che è proprio il loro forte legame ad averli incoraggiati ad effettuare questa prima grande collaborazione: “Barbara è stata una grande alleata: per la comune intenzione di voler effettuare un bel film, e per il fatto che, in veste di sorella maggiore mi ha fatto sentire protetto”.

 

Il corto ha attirato l’attenzione di Guillermo del Toro, il prolifico scrittore/regista/produttore che ha prodotto circa 20 film, tra cui molte opere prime di grandi registi. Ogni anno osserva centinaia di cortometraggi, ed offre sempre parole di incoraggiamento ai giovani registi esordienti che transitano verso progetti più grandi. Ogni tanto trova qualcosa di realmente speciale: ed è quel che è successo a del Toro quando il suo assistente di allora gli ha mostrato l’opera dei Muschietti.

 

Del Toro riguardo l’ampliamento di Mamà in lungometraggio: “Già nei primi 10 secondi del corto si evince la bravura e la capacità di Andy Muschietti di impressionare. Andy è un vero talento”.

Ma quello che ha particolarmente colpito del Toro è stata la decisione dei Muschietti di rendere due bambine protagoniste di un’intensa storia di paura. Il filmmaker di origini messicane, ha sempre ritenuto essenziali le presenze di bambini nei racconti di paura perché “le origini delle storie horror sono nelle fiabe –le fiabe dei fratelli Grimm, quelle dell’Europa orientale, Russia ed Appalachia sono tutte piene di violenza ed orrore”.

 

E cosa sarebbe una storia horror con protagonisti dei bambini senza la figura di una madre impazzita? Del Toro aggiunge: “Una madre possessiva ricorda lontanamente un mostro, tutti ne abbiamo un’idea: potrebbe essere la nostra, o quella di un amico o quella di una fiction”.

Il pubblico accoglie con entusiasmo lo stile di narrazione degli horror classici ricca di suspence: i Muschietti volevano quindi ricreare un thriller sovrannaturale che terrorizza gli spettatori in un ambiente familiare, che narri non solo la storia di un mostro, ma che colpisca profondamente l’emotività umana  oltre ogni limite.

 

I Muschietti sono stati onorati dall’assistenza del loro mentore. Barbara afferma: “Guillermo è un maestro eccezionale che ama condividere la sua esperienza; abbiamo imparato moltissimo a livello tecnico, creativo ed in termini di business”. Del Toro è lusingato di questo ruolo, ed afferma che i Muschietti non potevano fare di meglio come primo film, e ha consigliato loro di seguire sempre i loro istinti. Barbara aggiunge: “I consigli che ci ha dato sono stati inestimabili: siamo stati  molto fortunati ad averlo conosciuto”.

 

 Con alle spalle una vasta esperienza maturata in campo cinematografico sulla produzione di una gamma di progetti che vanno dal film campione d’incassi La Memoria del Cuore all’esilarante Scott Pilgrim vs. the World, e generi più seri come Hollywoodland e Parla con Me,  il produttore J. Miles Dale si è unito a Barbara Muschietti per la produzione di questa nuova sfida. Come per del Toro, anche Dale era attratto dall’idea di trasformare Mamà in un lungometraggio, perché il corto “Ti cattura e ti lascia in sospeso. Esplora gli impatti che i temi universali hanno sui bambini: cosa vuol dire essere genitori, ed i diversi modi di amare e proteggere”.

 

Dalle conversazioni col regista riguardo la sua intenzione di realizzare un lungometraggio, Dale ne esce totalmente entusiasta. Infatti, afferma: “La qualità più grande di Andy è quella di trasmettere la sua visione in modo geniale. Ha un gran senso dell’umorismo, è calmo ed umile: non esita a chiedere un parere o un consiglio”.

 

Del Toro si è incontrato con i fratelli Muschietti per riscrivere daccapo la sceneggiatura, facendo riferimento al cortometraggio, ed ampliando i personaggi coinvolti. I fratelli hanno scritto la prima bozza, ed in seguito del Toro “ha provato ad aggiungere …un paio di spaventi in più”, anche se alla fine erano tutti d’accordo sul fatto che lo script necessitava di un ulteriore aggiustamento.

 

Il tocco finale quindi l’ha dato Neil Cross, che del Toro considera “Uno sceneggiatore che ammiro e rispetto, il cui contributo ha dato forma al film che abbiamo prodotto”. Man mano che la sceneggiatura prendeva corpo, del Toro andava sempre più apprezzando l’attaccamento quasi morboso di questa creatura, la ‘Mamma’ nei confronti delle due ragazzine disperate – come istinto primordiale di una madre che protegge le proprie figlie. Ma di fatto vuole prendersi cura di loro nell’unico modo in cui può, uccidendole, pur di proteggerle.

 

Il produttore – che dichiara apertamente di credere nei fantasmi – divora le storie in cui il fantasma ha sembianze umane. Riflette: “Mi piaceva l’idea di due bambine perse nel bosco, adottate e sostenute per anni da un fantasma squilibrato, consumato da un amore materno possessivo ed asfissiante. E’ solo quando le bambine vengono trovate e portate in salvo in città che iniziano i veri problemi”.

 

Ovviamente la nuova versione di Mamà è un’estensione tecnica, visiva e narrativa del corto.

L’ampliamento del progetto non ha quindi richiesto grandi prodezze. Del Toro, Dale ed i Muschietti hanno collaborato in ogni fase della produzione, del casting e delle riprese. Seppur famoso per i suoi film che inducono al terrore, del Toro afferma chiaramente che “La Madre è il film di Andy, e lo sta facendo a modo suo. Lo trovo un pezzo fantastico ed unico, che non assomiglia a nulla che io abbia fatto in precedenza”.

 

Muschietti, da regista veterano di spot pubblicitari che impiega l’arte della narrazione in appena 30 secondi, ha apprezzato fin dall’inizio la fiducia ed il sostegno del produttore esecutivo del suo film: “Guillermo per noi è stato come un padre, per questo film. Fin dall’inizio era chiaro che noi dessimo il massimo. E’ stato estremamente generoso e disponibile in termini di tempo, esperienza, gentilezza, entusiasmo, ma soprattutto ci ha insegnato a seguire sempre i nostri istinti”.

 

Il regista aggiunge: “Ci sono stati dei momenti durante la stesura della sceneggiatura, che avevamo idee contrastanti, ma ci ha tenuto sempre a ricordare che era il nostro film e che dovevamo seguire il nostro istinto. Non potevamo pretendere un mentore migliore di Guillermo”.

 

La replica di del Toro: “Penso che Andy farà una grande carriera. Ha una calma sovrannaturale, è sicuro di sé ed ammiro il suo modo di battersi per difendere le sue idee – lo ha fatto anche con me!”.

 

 

Ragazzine Scomparse e Nuovi Genitori:

I Casting del Thriller Sovrannaturale

 

Nel selezionare gli attori per i ruoli chiave de La Madre, è stata cruciale la scelta degli interpreti, indipendentemente dal loro grado di notorietà. I produttori erano consapevoli del ruolo determinante giocato da coloro che avrebbero composto la famiglia di Victoria e Lilly dopo il ritrovamento nel bosco ed  il ritorno alla civiltà. Gli improbabili salvatori delle due bambine sono lo zio Lucas e la sua sprovveduta fidanzata Annabel, decisamente non ancora pronta per la maternità.

 

Annabel, uno spirito libero e bassista di un gruppo rock, ha sempre sostenuto Lucas durante gli anni trascorsi a cercare le nipotine scomparse: seppur dapprima restia all’idea della loro custodia, alla fine diventa molto solidale con le bambine.

 

Quando si è presentata al casting per la parte, l’attrice Jessica Chastain  sebbene avesse già lavorato con registi come Terrence Malick, John Madden ed Al Pacino, non era molto famosa. E’ stato nel 2011 che la sua carriera ha spiccato il volo.

 

Del Toro incarica il manager RUSSEL ACKERMAN (Development Executive di del Toro), di contattare la Chastain. Inutile dirlo, il produttore esecutivo è rimasto impressionato di come da lì a poco l’attrice si sia imposta sullo scenario internazionale grazie a film come The Help, per il quale si è guadagnata una nomina agli Oscar®. Del Toro commenta: “La nostra più grande vittoria ne La Madre è quella di aver avuto Jessica Chastain nel cast. Ha la capacità unica di mostrare grande forza e grande vulnerabilità al momento stesso, ed il dono intangibile di attrarre immediatamente l’interesse verso di lei”.

 

Allo stesso modo, il regista elogia l’attrice per l’interpretazione di Annabel: “Jessica è una bellissima persona ed un’attrice incredibilmente talentuosa. Le sarò eternamente grato per come ha scavato dentro se stessa per conferire una dimensione reale, di passione e pena, al personaggio di Annabel: qualcosa che non avrei mai immaginato. Ci sono stati momenti di autentica intensità emotiva che il pubblico percepirà sicuramente al cinema. Siamo stati davvero fortunati ad avere un’attrice come lei”.

 

La Chastain ammette di essere alla ricerca di ruoli inediti, e quando ha letto la sceneggiatura de La Madre ne è rimasta incantata. L’attrice afferma: “Sono una grande fan dei film horror, e La Madre è terrificante e diverso da qualsiasi altra cosa io abbia mai fatto prima”. A proposito del suo personaggio afferma: “Ho ammirato molto il modo in cui Annabel, inizialmente custode riluttante delle bambine, sarebbe poi stata disposta a morire pur di proteggerle”.

 

L’attrice ha inoltre molto apprezzato che i Muschietti non puntavano ad un thriller a buon mercato per il loro debutto. Piuttosto, sapeva che stavano dando vita ad un thriller tanto psicologico quanto sovrannaturale. La Chastain spiega: “La Madre vuole uccidere Annabel in quanto rivale: l’affetto e la complicità reciproca tra lei e le bambine è la causa scatenante della rabbia e della sua furia, che non vuol perdere il suo status di “madre migliore”, fino a provocare l’inferno dentro casa.

 

In collaborazione con gli addetti ai costumi, trucco e parrucco, Andy Muschietti ha curato insieme alla Chastain il look di Annabel: un’eroina riluttante nonché teen ager trentenne dai capelli corvini. Del Toro ammette di esser rimasto molto sorpreso quando il personaggio ha preso vita. Ridendo afferma: “Mi ha molto sorpreso l’aspetto di Annabel – tatuaggi, capelli corvini- io avrei optato per tutt’altro look. Ma appena l’ho vista ho capito che si addiceva perfettamente”.

 

L’attore che avrebbe interpretato il doppio ruolo dell’artista Lucas Desanges e del gemello Jeffrey, finanziere di Wall Street, doveva invece essere in grado di interpretare due personaggi estremamente differenti: un padre che, in un momento cruciale, abbandona le figlie nel bosco, e lo zio. Dale, riguardo al personaggio di Lucas aggiunge: “Lo zio delle bambine sente addosso una responsabilità enorme, perché nessuno sa veramente cosa sia successo il giorno in cui Victoria e Lilly sono scomparse. Vuole svelare il mistero, ma si sente impreparato a fare il padre: non ha esperienza e quando inizia questo percorso lo fa incoscientemente, solo per amore”.

 

Il regista ed i  produttori hanno fatto molti provini ad aspiranti protagonisti ad Hollywood ed in giro per l’Europa per il ruolo di Lucas/Jeffrey, ma avevano tutti una concezione differente per questa parte. Del Toro spiega: “Andy voleva seguire una certa strada, lo studio andava in un’altra direzione, ed io stesso concepivo una terza via. Poi di fronte al provino di Nikolaj Coster-Waldau, ci siamo trovati tutti d’accordo. E’ stato l’unico in grado di far convergere le nostre idee”. I crediti della star della serie tv Il Trono Di Spade,  secondo del Toro erano dettati dal fatto che: “Irradia un senso di determinazione e realismo” necessario per poter renderlo credibile di fronte alla follia ipotizzata da Annabel.

 

Coster Waldau ha apprezzato molto i risvolti non scontati della storia.: “Conosco questo genere di storie, ma non mi aspettato che evolvesse in questo modo. E’ come leggere quelle storie terribili sui giornali di un ragazzo che perde la testa ed uccide tutta la famiglia ed infine sé stesso: è così che inizia. Ma improvvisamente la cose cambiano e la storia prende un’altra forma. Quando ho visto il corto di Andy e Barbara ho capito che lui usa la telecamera in modo eccezionale. Mi è piaciuta la sensazione di sentirsi coinvolti anche se la storia è incentrata sulle bambine e la Madre”.

 

Come nota la Chastain: “Coster Waldau era destabilizzato dall’accecante gelosia della creatura della Madre. L’attore aggiunge: “Finché non c’erano legami affettivi tra le bambine e chiunque altro, la Madre era tranquilla. Ma di fronte alla minaccia emotiva di un legame palese d’affetto, si manifesta e diventa molto aggressiva. Chiaramente all’inizio Lucas è l’unico che comunica con le ragazzine, quindi diventa subito un pericolo che spinge la Madre ad intervenire, facendolo cadere dalle scale in un modo davvero singolare”.

 

 Per i ruoli critici delle due bambine abbandonate nel bosco per cinque anni, sono state scelte Megan Charpentier, 10 anni nei panni di Victoria ed Isabelle Nélisse di 8 anni, nel ruolo della sorellina minore Lilly. Presenti sulle scene per gran parte del film, la scelta delle due attrici da parte dei produttori non è stata semplice.

 

Barbara Muschietti ammette che il casting dei bambini era la sua paura più grande: “Eravamo terrorizzati di trovare queste due ragazzine perché si trattava di far loro provare del materiale pesante, che richiedeva molto sia fisicamente che emotivamente, e che è presente in quasi ogni scena del film”.  Le sessioni dei casting svolte in tutto il Canada, hanno permesso di scoprire quello che la produttrice definisce “Le due ragazzine più preziose al mondo.  Megan ed Isabelle sono sorprendenti. Incredibili!  Sono completamente differenti ma ugualmente spettacolari, e sul set eravamo tutti innamorati di loro!”.

 

Dale, riguardo il casting afferma: “La scelta dei bambini va molto ad intuito. Si spera che quel che si vede durante l’audizione possa perdurare per tutto il tempo delle riprese, delle dure giornate di lavoro, lontano da casa, e nello specifico in un luogo più tetro che mediamente frequenta un attore bambino. Megane ed Isabelle mi hanno sorpreso per come sono riuscite a mantenere concentrazione e divertimento durante tutto il periodo”. E sorridendo afferma ancora: “Hanno rappresentato una ventata di aria fresca per noi, popolo cinico del cinema”.

 

Andy Muschietti non poteva immaginare che i due personaggi che aveva creato sei anni fa insieme alla sorella, avrebbero un giorno preso vita con due giovani attrici al loro esordio. Al riguardo afferma: “Victoria e Lilly hanno due temperamenti differenti, ma entrambe dovevano esprimere una grande emotività ed essere credibili. Megane è un’attrice razionale, più adulta dei suoi 10 anni, mentre Isabelle è più viscerale e selvaggia. Entrambe si sono molto legate a Jessica, manifestando un’intesa perfetta”.

 

Per quanto riguarda la scelta del personaggio del titolo,  come nel cortometraggio da cui ha origine il film,  la Madre è interpreta in entrambe le produzioni dall’attore spagnolo ed esperto di movimenti JAVIER BOTET, che Andy ha notato nel film horror spagnolo [Rec], trovandolo perfettamente adatto al personaggio.

 

Alto sorprendentemente quasi due metri, con una corporatura ed un’abilità fisica fuori dal comune considerate le sue misure, Botet nei panni della Madre si muove in maniera delicata, ponderata e spaventosa. Barbara Muschietti preannuncia: “Javier è molto espressivo pur non dicendo una parola”.

 

Del Toro paragona Botet ad un suo solito collaboratore – l’inimitabile Doug Jones  che ha interpretato molti personaggi particolari nei film di del Toro, come Abe Sapien, il Fauno, Pale Man e l’Angelo della Morte- e considera l’interpretazione di Botet come “pura arte corporea, danza, mimica spaventosa”.

 

Completa il cast principale l’attore DANIEL KASH di Aliens – Scontro Finale, che riveste i patti del dottor Dreyfuss, lo psichiatra incaricato di prendersi cura del ritorno dal bosco alla normalità di Victoria e Lilly. Anche se inizialmente il suo atteggiamento sembra portare dei risultati, le motivazioni che spingono il medico ad analizzare più a fondo le bambine si riveleranno fatali. Come si può immaginare , la Madre non sarà affatto soddisfatta con la terapia suggerita, né con i piani terapeutici seguiti….

 

 

 

 

 

 

L’Aspetto del Terrore

Il Design della Madre

 

Andy Muschietti ha concepito l’aspetto visuale del personaggio della Madre “Come un quadro di Modigliani putrefatto”. Il regista, appassionato d’arte, si è ispirato allo stile “lowbrow”, meglio conosciuto come surrealismo pop, reso celebre dall’artista visuale americano, esperto di effetti speciali ed animazione digitale Chet Zar.

 

Alle stesse premesse in ogni singolo fotogramma nella scelta dei colori, dello stile e dei dettagli de La Madre si sono attenuti anche il Direttore della Fotografia Antonio Riestra, la scenografa Anastasia Masaro, ed il costumista Luis Sequeira.

 

La produzione del film ha avuto inizio nell’autunno del 2011 presso i Pinewood Studios di Toronto e dintorni, che ha offerto ai realizzatori la possibilità di costruire i set, ed adattare i luoghi esistenti alla sceneggiatura.

 

L’allestimento del set de La Madre  capace di infondere paura, è stato particolarmente complicato perchè gran parte dell’azione  si svolge in un’ anonima casa di periferia. Anche la baracca abbandonata nel bosco è un esempio di architettura che risale agli anni 50, e non i soliti scenari del castello inquietante o del un palazzo diroccato comunemente usati per questo genere di film. I set non solo dovevano essere reali, ma dovevano riportare il pubblico in luoghi abituali dove avrebbero potuto proiettare le loro  peggiori paure. La scenografa della produzione, Masaro insieme al suo team sono stati incaricati dai Muschietti di realizzare quello che Barbara definisce un aspetto “di poco effetto ma marcio”.

 

La Masaro quindi ha optato per tonalità scure: i marroni ed i neri per l’universo che circonda la Madre, con la muffa sulle pareti dove appare, e nel guardaroba delle bambine, e sui regali che fa alle figlie.  Il mondo delle due bambine al di là della foresta, invece è ampliato da colori brillanti come giallo, blu e verde: la loro stanza in casa di Lucas ed Annabel, così come la camera da letto dell’istituto gestito dal dott. Dreyfus doveva essere invitante a misura di bambino, escludendo tuttavia le tonalità più intense che avrebbero contrastato con la scenografia del resto del film.

 

Per questi spazi, la Masaro ha usato colori brillanti con tonalità ‘sporche’, che il direttore della fotografia Riestra successivamente ha ulteriormente attenuato. Per il resto del film sono state usate tonalità fangose, per creare atmosfere cupe e tetre volute da Andy Muschietti, e che riportano continuamente alla mente che la Madre defunta è onnipresente.

 

Del Toro condivide le scelte volute da Andy Muschietti per accumulare tensione nel film, nel non mostrare totalmente, o  meglio,  lasciare intravedere il personaggio del titolo nelle prime apparizioni. Del Toro a tal proposito afferma: “E’ più spaventoso non vedere piuttosto che vedere totalmente, oppure immaginare ciò che è stato visto. La Madre è visibile quanto basta per essersi fatti un’idea, ma non così tanto da perdere il suo effetto intimidatorio”.

 

Il regista spiega le tecniche adottate insieme al direttore della fotografia Riestra per le riprese, che lo stesso Muschietti ammette di aver seguito e/o modificato in corso di produzione: “Un modo per generare tensione è nell’impedire al pubblico di vedere ciò che invece vorrebbe vedere, quindi andare contro un suo desiderio. Questo espediente, è frutto di cosiddetti movimenti ‘pigri della macchina da presa’, che strategicamente dà un’immagine soffusa dei personaggi, ed incute timore”.

 

Andy Muschietti è grato a Riestra per aver trovato le giuste inquadrature per il film, che hanno enfatizzato ed illuminato il personaggio in modo da attirare l’interesse visivo ed innalzare lo stato d’animo dello spettatore. La visione di Riestra per il film è cupa ma stilizzata; ha evidenziato i dettagli nei momenti salienti, come ad esempio mette in evidenza la pelle dei personaggi a dimostrazione delle loro reazioni di fronte a ciò che hanno – o non hanno- visto.

 

Barbara Muschietti afferma entusiasta che Riestra – che ha già collaborato con il team dei due fratelli durante le riprese di alcuni spot pubblicitari- “ha dipinto l’intero film con la giusta atmosfera: estetica e visiva”.

 

Per completare ulteriormente le scene, Andy Muschietti ha sottoposto Javier Botet ad una serie di prove fisiche, al fine di osservare i movimenti utili al personaggio. Insieme, hanno trovato il giusto compromesso tra effetti digitali, protesi ed i movimenti dell’attore. La paura è generata dalla fisicità della Madre, completata dagli effetti speciali e dalle protesi.

 

Il team del rinomato studio ‘Mr X’  che si occupa di effetti speciali, guidato da EDWARD TAYLOR si è occupato di dare un’immagine iper-realistica ai capelli della Madre, mentre il team spagnolo vincitore dell’Oscar® per il trucco di Monte Ribé e David Martí della DDT Effects, hanno confezionato le protesi che allungano il collo e le dita di Botet, nonché distorto il suo volto fino a renderlo mostruoso.

 

Del Toro, di consolidata esperienza nell’utilizzo degli effetti speciali, ha suggerito ai fratelli Muschietti la DDT. Commenta: “Mi fido ciecamente di loro: da La Spina del Diavolo, Il Labirinto del Fauno, Hellboy, The Orphanage… li reputo una delle migliori squadre di protesi per gli effetti speciali al mondo, e credo,  di sempre. Sono una coppia di geni, e sapevo che avrebbero interpretato perfettamente l’ immagine che Andy aveva della Madre”.

 

Il costumista Luis Sequeira ha dato corpo alle idee di Andy, ed ha cucito il vestito fluente della Madre in modo che rispecchiasse i suoi capelli fluttuanti digitali – il che non è stato facile visto che i capelli ancora non erano stati creati e l’attore girava con una cuffia in testa.

 

Poiché la Madre cammina, vola, cresce e muta in tutto il film, Sequeira ha dovuto creare 15 versioni dell’abito.  Ogni abito è stato cucito a mano e tinto per apparire perfettamente scena dopo scena come un vestito unico, con una lungo strascico.

 

La produzione si è conclusa, del Toro riassume, a nome della squadra di realizzatori con cui ha condiviso l’intero processo della trasformazione del corto Mamà di sei anni fa: “La forza più potente dell’universo è l’amore materno, ma se qualcosa va storto, genera una terribile sorta di orrore”.

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IL CAST

 

JESSICA CHASTAIN  (Annabel)

L’attrice candidata agli OscarÒ è tra le più richieste della sua generazione, da Hollywood.

 

            Di seguito al 2011, anno sorprendentemente ricco di nomination e riconoscimenti  lavorativi da parte del LA Film Critics, dalla British Academy of Film and Television, dal Broadcast Film Critics, HFPA, e dagli Screen Actors Guild and the Academy, ha avuto un altrettanto impressionante 2012.

 

            Ultimamente si è fatta notare nella pellicola della Weinstein Co. Lawless, uscito nelle sale nel mese di agosto 2012, al fianco di Shia LaBeouf e Tom Hardy: un dramma sull’era della depressione nella contea di Franklin, in Virginia, diretto da John Hillcoat e prodotto da Doug Wick, il film tratta di una banda di contrabbandieri messa sotto pressione dalle autorità.

 

            L’attrice ha inoltre prestato la sua voce al personaggio di Gia il giaguaro nel film d’animazione della DreamWorks Madagascar3: Ricercati in Europa.  Il film ha ottenuto grandi numeri e ricevuto giudizi di eccellenza.

 

Nell’autunno del 2012 la Chastain è stata impegnata a Broadway nel ruolo principale dell’opera vincitrice del Tony Award “The Heiress”; nel dicembre dello stesso anno invece è uscito il film di cui è la protagonista, Zero Dark Thirty, il tanto atteso seguito di The Hurt Locker della regista Kathryn Bigelow

 

Recentemente ha terminato la produzione dei film scritti e diretti da Ned Benson su Eleanor Rigby, dove la Chastain interpreta il ruolo del titolo, al fianco di James McAvoy.

 

            Nel 2011 è apparsa al fianco di Brad Pitt e Sean Penn nel film drammatico candidato agli OscarÒTree of Life , scritto e diretto da Terrece Malick, per River Road Productions. Il film ha vinto la Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2011, ed il Chicago Film Critics Award come Miglior Film.

 

            Sempre nel 2011 è apparsa nel film di Ami Canaan Mann Le Paludi della Morte, con Sam Worthington e Chloe Grace Moretz; ne Il Debito della Miramax, accanto a Helen Mirren e Sam Worthington; nel ruolo di Virgilia nell’adattamento cinematografico della tragedia di Shakespeare Coriolanus, con Ralph Feinnes e Gerald Butler; ed ancora nel film di Jeff Nichols Take Shelter  al fianco di Michael Shannon che si è aggiudicato una pletora di premi nei circuiti dei Film Festival del 2011 ed una nomina agli Independent Spirit Award.

 

            La Chastain è nota al pubblico per aver interpretato Celia Foote, una signora del Sud insicura che cerca di inserirsi nell’alta società che invece la rifiuta, nell’adattamento della DreamWorks nominato agli OscarÒ del fortunato romanzo di Kathryn Stockett  The Help. Il film si è guadagnato numerosi premi nel 2011 tra cui una nomination agli OscarÒalla Chastain come Miglior Attrice Non Protagonista, una nomination ai Golden Globe, una nomination agli Screen Actors Guild ed una nomina alla Critics’ Choice.

 

            Nata e cresciuta nella California settentrionale, ha frequentato la Juilliard School di New York. In quel periodo, ha recitato in “Romeo e Giulietta” e ha ottenuto grandi consensi per le sue interpretazioni ne “Il Giardino dei Ciliegi” al Williamstown assieme a Michelle Williams e in “Rodney’s Wife” di Richard Nelson con David Strathairn al Playwright’s Horizons, un teatro off Broadway.

 

            E’ tornata sul palcoscenico al Wadsworth Theatre di Los Angeles per la produzione di  Salomé, in cui i vincitori dell’Academy Award® Estelle Parsons (regista) ed Al Pacino hanno deciso che avrebbe interpretato la protagonista al fianco dello stesso Pacino. Proseguendo questa collaborazione, il produttore Barry Navidi ha lanciato la versione cinematografica di ‘Salome’ intitolata Wild Salome per la regia di Al Pacino, girando dietro le quinte e inserendo degli estratti della produzione teatrale.

 

I grandi consensi da parte della critica e le hanno fatto ottenere l’ambita parte che dà il nome al film Jolene nella produzione di Dan Ireland assieme a Rupert Friend, Frances Fisher, e Dermot Mulroney. Grazie a questo ruolo, la Chastain si è aggiudicata il premio come Miglior Attrice al Seattle Film Festival del 2008.

 

Nel 2009, è tornata a teatro nella parte di Desdemona nel classico “Otello” con Phillip Seymor Hoffman. Diretto da Peter Sellars, il progetto è stato presentato a Vienna, in Germania e per finire, a New York. 

 

 

NIKOLAJ COSTER-WALDAU (Lucas/Jeffrey) ha creato un buon insediamento ad Hollywood. Nel 2013 reciterà al fianco di Tom Cruise nel film della Universal Oblivion, scritto e diretto da Joseph Kosinski, la cui uscita è prevista per il 19 aprile: un’avventura fantascientifica in cui la superficie della Terra è stata così irradiata tanto da non essere più riconoscibile, il film segue il confronto di un uomo con il suo passato, che lo porta in un viaggio di redenzione e della scoperta della sua missione per salvare l’umanità.

 

L’attore ha ultimamente completato la produzione del film drammatico A Thousand Times Good Night, assieme a Juliette Binoche.

 

Il 31 marzo 2013, Coster Waldau torna per la terza stagione consecutiva nella serie televisiva pluripremiata della HBO Il Trono di Spade, nel ruolo del protagonista Jaime Lannister.   

Nel 2011 e nel 2012, lo show è stato nominato come Migliore Serie Drammatica ai Primetime Emmy Awards.  Questa serie acclamata dalla critica, scritta da David Benioff e D.B. Weiss, è tratta dai romanzi best-seller di George R.R. Martin.

 

Dopo aver lasciato la sua impronta nell’industria cinematografica e televisiva europea, Coster-Waldau è velocemente passato al cinema statunitense.  Nel 2001, inizia la sua scalata americana con un ruolo da protagonista nel film di Ridley Scott acclamato dalla critica e premiato con l’Academy Award ® Black Hawk Down.  In seguito ha ottenuto un ruolo da protagonista in Enigma di Michael Apted, al fianco di Kate Winslet, Dougray Scott e Saffron Burrows.

 

Il fascino e l’incredibile versatilità di Coster-Waldau ha portato molti registi a sceglierlo più di una volta. Ridley Scott lo ha ingaggiato anche nel 2005 per il suo film epico Le Crociate, assieme ad Orlando Bloom, Liam Neeson ed Eva Green. Inoltre, Richard Loncraine, che lo aveva già incluso nel 2004 nel cast di Wimbledon, al fianco di Paul Bettany e Kirsten Dunst, lo ha voluto anche in Firewall- Accesso Negato, un thriller pieno di suspense, interpretato da Harrison Ford.

 

Il 2008, sigla il suo debutto televisivo nella serie drammatica della FOX New Amsterdam, nei panni dell’immortale detective John Amsterdam, considerato da molti come uno degli attori più promettenti della stagione.  E’ apparso poi nel telefilm della FOX Virtuality, diretto da Peter Berg e prodotto da Gail Berman e Lloyd Braun.  

 

Nel 2009, Coster-Waldau è stato co-protagonista al fianco di Ulrich Thomsen in The Left Wing Gang (aka Blekingegade), un’importante miniserie danese basata sulla storia vera della banda criminale di potente della Danimarca, della TV 2 Denmark.  Il primo dei cinque episodi ha raggiunto gli ascolti più alti della TV2 di quell’anno.

 

Altri crediti cinematografici di Coster-Waldau includono Headhunters, tratto dal romanzo dello scrittore di Best-Seller Jo Nesbø; Blackthorn, il debutto alla regia dello scrittore Mateo Gil, in cui ha recitato al fianco di Sam Shepard, Stephen Rea ed Eduardo Noriega; ed inoltre il ruolo principale nei film Il Guardiano di Notte;Vildspor, che ha co-sceneggiato; Misery Harbour;På Fremmed Mark;24 Hours in the Life of a Woman;Rembrandt e The Bouncer.

 

Laureato alla prestigiosa Scuola Nazionale Danese di Teatro e Danza Contemporanea, in Danimarca,  Coster-Waldau attualmente risiede a Copenaghen.

 

MEGAN CHARPENTIER (Victoria) ha ballato a piedi nudi all’età di tre anni in occasione della sua prima audizione per una pubblicità, e da allora è andata avanti nel mondo dello spettacolo. E’ passata alla televisione ed il cinema con una parte in Jennifer’s Body e Cappuccetto Rosso Sangue in cui interpretava il personaggio di Amanda Seyfried da piccola.

 

La piccola attrice del Quebec ISABELLE NÉLISSE (Lilly) è entrata rapidamente nel cuore del pubblico fin dalle sue prime apparizioni nelle pubblicità sui giornali quando aveva appena quattro anni. Da allora sono seguiti spot commerciali e serie televisive, tra cui la produzione Franco-Canadese di Fabienne Larouche Trauma e Parallel Lives. Il suo primo ruolo importante è stato Chloé, nella miniserie Mirador.

 

 

I REALIZZATORI

 

Laureato presso la Universidad del Cine di Buenos Aires, ANDY MUSCHIETTI(Regista/ Sceneggiatore/ Storia di) ha diretto alcuni cortometraggi (Rodendo; Fierro Chifle e Nostalgia en la Mesa 8) premiati in alcuni Festival, tra cui La Habana, Bilbao e Biarritz.  Ha scritto le versioni integrali di Todo al Cero e Los Jardines de Abril mentre lavorava in Argentina come un artista di storyboard.  

 

Nel 1999, Muschietti ha iniziato a dirigere spot pubblicitari. Nel 2001, Muschietti ed il regista Agustín Berruezo firmarono un contratto con una società di produzione di Barcellona sotto lo pseudonimo di Doble Nelson.  Nel 2003 ha fondato la società di produzione Toma 78 con sua sorella, la produttrice Barbara Muschietti. 

 

Nel 2008 è co-autore, insieme a Barbara, della sua terza sceneggiatura per The Yearning, e ha diretto il cortometraggio Mamá, pluripremiato in diversi festival cinematografici.

 

NEIL CROSS (Sceneggiatore) è nato a Bristol nel 1969. Ha vissuto ad Edimburgo, Brighton, Leeds e Londra prima di stabilirsi in Nuova Zelanda con la moglie e due figli.  È autore di diversi romanzi, tra cui “Always The Sun,” “Buried” e “I Resti di Lei”, così come il best seller “Heartland”. 

Cross è stato il capo sceneggiatore della sesta e settima stagione dell’acclamata serie di spionaggio della BBC Spooks, ed è il creatore del thriller pluripremiato della BBC Luther, interpretato da Idris Elba, che andrà in onda in più di 160 Paesi in tutto il mondo.  Dopo la pubblicazione inglese del suo romanzo “Luther: The Calling” nel 2011, ha iniziato a lavorare su un nuovo libro, ancora una volta sul detective John Luther. 

 

L’autore continua a scrivere per la Televisione in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.  I suoi ulteriori crediti includono la terza stagione di Luther;Doctor Who; una nuova serie d’avventura della NBC Crossbones, e diversi progetti cinematografici, tra cui il nuovo adattamento di The Day of the Triffids, diretto da Sam Raimi, e un prossimo film di Guillermo del Toro.

 

Nel 2011, Cross è stato inserito nella prestigiosa lista di Variety dei “10 Sceneggiatori da tenere d’occhio”.

 

BARBARA MUSCHIETTI (Sceneggiatrice/Storia di /Produttrice) ha studiato Scienza della Comunicazione presso l’Università della California di Los Angeles. Durante gli anni del college, è stata lettrice di script per la Paramount Pictures, la Universal Pictures e diverse case di produzione indipendenti. 

 

Terminati gli studi, ha iniziato a lavorare come coordinatore di produzione.  Il suo primo film, diretto da Alan Parker nel 1996, Evita l’ha portata in giro per l’Argentina, l’Ungheria e l’Inghilterra.  Quindi ha deciso di concentrarsi sulla stesura di sceneggiature, e finanziamenti cinematografici presso la Cecchi Gori Group di Los Angeles, dove ha preso parte alla realizzazione di film come La Vita è Bella (per la regia di Roberto Benigni, 1997).

 

Dopo tre anni di collaborazione alla Cecchi Gori, e nove passati a Los Angeles, ha deciso di trasferirsi a Londra, dove è tornata ad occuparsi del coordinamento della produzione e dove ha fondato The Visual Factory dopo aver indirizzato il proprio interesse nel mondo degli effetti visivi. 

 

Due anni più tardi, nasce in lei il desiderio di lavorare con suo fratello, Andy, quindi si trasferisce in Spagna e collabora con la Film Group, un’azienda di produzione pubblicitaria con sede a Barcellona, dove ha prodotto molti spot con registi di prestigio internazionale, come Luc Besson e Alan Parker.

 

Nel 2003 la Muschietti ha ottenuto una sovvenzione per sviluppare la sceneggiatura di Los Jardines de Abril insieme al fratello. Nello stesso anno, ha fondato la società di produzione pubblicitaria Toma 78, con i partner Andy Muschietti e Agustín Berruezo, con la quale ha prodotto il cortometraggio Mamá (diretto da Andy Muschietti, 2008).  Nel 2008 ha co-scritto con Andy il suo terzo script, The Yearning.

 

            J. MILES DALE(Produttore) ha di recente lavorato come produttore esecutivo nel film campione d’incassi La Memoria del Cuore con Channing Tatum e Rachel McAdams; La Cosa con Mary Elizabeth Winstead e Joel Edgerton; Scott Pilgrim vs. the World, conMichael Cera e l’attrice nominata agli Oscar® Anna Kendrick; Flash of Genius, con Greg Kinnear e Lauren Graham; Qualcosa Di Speciale, con Jennifer Aniston ed Aaron Eckhart;  Parla con Me, con il candidato all’Oscar® e vincitore del Golden Globe Don Cheadle e con Chiwetel Ejiofor; e Hollywoodland, un noir interpretato da Adrien Brody, Ben Affleck e Diane Lane. 

 

I crediti di Dale come produttore esecutivo includono anche la commedia hit American Trip: Il Primo Viaggio Non Si Scorda Mai; il film di Natale per famiglie Blizzard – La Renna Di Babbo Natale, diretto da LeVar Burton, con Kevin Pollak, Christopher Plummer, Brenda Blethyn e con la voce di Whoopi Goldberg, e Harvard Man di James Toback, con Sarah Michelle Gellar ed Adrian Grenier.

 

Per la televisione, Dale ha prodotto il film più visto del 2000 su USA Network ed acclamato dalla critica, All-American Girl: The Mary Kay Letourneau Story, con Penelope Ann Miller e Mercedes Ruehl.   Ha prodotto ed esordito come regista in The Skulls III, il sequel del campione d’incassi del 1999 The Skulls.  Dopo aver trascorso molti anni a produrre e dirigere pilot per la televisione per i maggiori network, Dale ha co-prodotto esecutivamente il pilot di due ore e due stagioni del popolare programma action F/X: The Series, e ne ha diretto vari episodi. 

 

Dale ha aiutato ad adattare il franchise RoboCop per la televisione e ha prodotto il pilot di due ore e 22 episodi di RoboCop per canali via cavo internazionali.  Ha prodotto tre stagioni del popolare reality  Top Cops per la CBS e tre stagioni della serie televisiva diventata un cult Friday the 13th della Paramount Pictures. Ha anche prodotto numerosi pilot drammatici per ABC, CBS e NBC, ed è stato il supervisore alla produzione di The Execution of Raymond Graham di Daniel Petrie, un film live di due ore in onda la domenica sera della ABC con Morgan Freeman, che esaminava la questione della pena capitale.

 

      Più recentemente, Dale prodotto il remake del classico di Stephen King “Carrie”, diretto da Kimberly Peirce ed interpretato da Julianne Moore e Chloë Grace Moretz, che sarà distribuito in primavera 2013, dalla Screen Gems.

 

Da quando ha vinto il Premio della Critica al Festival di Cannes 1993 e nove Oscar Messicani per il suo primo film, la co-produzione USA-Messico Cronos,GUILLERMO DEL TORO (Produttore Esecutivo) si è affermato come uno tra i più ammirati e ricercati scrittori-registi internazionali.

 

      Del Toro ha costruito la sua carriera muovendosi tra film indipendenti, film in lingua spagnola e produzioni ad altissimo budget. Tra i suoi film: Mimic, The Devil’s Backbone, Blade 2, Hellboy ed il suo sequel, Hellboy 2: The Golden Army.

 

Il suo film del 2006 Il Labirinto Del Fauno ha ricevuto sei nomination agli Oscar® (tra cui Miglior Film Straniero e Miglior Sceneggiatura Originale per del Toro) e ne ha vinti tre. Ha anche vinto tre BAFTA, sette Goya Awards, ed una nomination ai Golden Globe per Miglior Film Straniero.  Inoltre, Il  Labirinto Del Fauno è stato selezionato dalla National Society of Film Critics come Miglior Film dell’Anno. E’ attualmente il film in lingua spagnola che ha incassato di più di tutti i tempi negli USA, ed il quinto film in lingua straniera con i maggiori incassi nella storia ai botteghini americani: 37,6 milioni di dollari. 

 

Nel 2007, del Toro ha prodotto il film spagnolo The Orphanage, che è diventato il film in lingua che ha incassato di più nella storia spagnola con più di 80 milioni di dollari ai box office di tutto il mondo.

 

In collaborazione con la DreamWorks Animation, del Toro è diventato un pilastro nel mondo dell’animazione.  E’ stato produttore esecutivo in Kung Fu Panda 2; Il Gatto con Gli Stivali e Le % Leggende, e consulente creativo in Megamind.  A breve lavorerà nella regia e la produzione della nuova versione di Pinocchio, utilizzando l’animazione dello stop-motion.  Ha inoltre prodotto il film d’animazione della Reel FX animato Day of the Dead, che sarà completato nel tardo 2013.

 

Oltre al suo impegni cinematografici, del Toro è anche co-autore della trilogia horror The Strain, di cui ogni volume è entrato nel lista dei 10 bestsellers del New York Times, ed è stato pubblicato in 30 lingue straniere.

 

      Nel corso della sua prolifica carriera, i tanti progetti in cui del Toro è stato coinvolto hanno incassato più di 3 miliardi di dollari in tutto il mondo, hanno vinto Academy Awards ® ed altri premi in numerosi festival internazionali.  E’ rappresentato dall’ Exile Entertainment, William Morris Endeavor, e dalla Hirsch Wallerstein Hayum Matloff e Fishman LLP.

 

      ANTONIO RIESTRA, AMC (Direttore della Fotografia) è un pluripremiato Direttore della Fotografia la cui carriera si estende dal Nord America all’Europa.  Nativo Messicano, anche se attualmente risiede a Praga, Riestra ha forgiato una carriera internazionale con una gamma notevole di lungometraggi, dalle produzioni della Repubblica Ceca Ridice;Czech-MadeMan, e Normal the Düsseldorf Ripper, alla produzione spagnola Kathmandu Lullaby (che è stato girato in Nepal), a quella statunitense di imminente uscita Look of Love, interpretato da Annette Bening ed Ed Harris. 

 

Riestra per il film di Augustí Villaronga Pa Negre (aka Black Bread) in lizza come film Spagnolo all’ 84esima cerimonia degli Academy Awards ®, ha vinto un Premio Goya ed un Gaudí per la Miglior Fotografia. 

Inoltre, Riestra ha girato diverse campagne pubblicitarie internazionali per aziende come Dodge, Fiat, Kodak e Fujifilm. 

 

E’ membro della Società Messicana di Cineasti (AMC), della European Film Academy e dell’Accademia del Cinema Catalano.

 

ANASTASIA MASARO (Scenografa)  è una production designer nominata agli Oscar ®. In ambito internazionale ha lavorato con registi acclamati come Terry Gilliam, Vincenzo Natali, Paolo Virzí e James Wan. 

 

Parnassus – L’Uomo che Voleva Ingannare il Diavolo segna la sua seconda collaborazione con Gilliam.  Per il suo lavoro allla pellicola si è guadagnata una nomination agli Oscar® ed ai BAFTA, oltre ad altri riconoscimenti di settore.

La Masaro ha lavorato nel reparto artistico di molte pellicole pluripremiate, tra le quali Cube – Il Cubo di Vincenzo Natali,  e la miniserie per la televisione nominata ai Golden Globe The Company, diretta da Mikael Salomon.

 

Ha studiato scenografie di interni, storia  dell’arte e fotografia, prima di scoprire un interesse per le scenografie cinematografiche.

 

MICHELE CONROY, CCE (Montaggio) ha conquistato un Craft Award da parte del Directors Guild of Canada per il suo lavoro con il regista Vincenzo Natali nella pellicola del 2003 Nothing – Due Amici Alle Porte Del Nulla. In seguito, ha continuato a collaborare con  Natali alla pellicola corale Paris, Je T’aime, ed al documentario Getting Gilliam, che racconta l’esperienza del regista Terry Gilliam durante le riprese di Tideland.

 

Ha ricevuto una candidatura ai Genie Award,  un Directors Guild of Canada Craft Award ed un Canadian Cinema Editors Award per il montaggio del film del 2009 di Natali Splice, il cui produttore esecutivo era Guillermo del Toro. A teatro ha siglato il montaggio di opere come: Who Loves the Sun di Matt Bissonnette; Licantropia Apocalypse di Brett Sullivan, e Suck.di Rob Stefaniuk.

 

La Conroy recentemente ha curato il montaggio del film in 3D Silent Hill: Revelation, ed attualmente è impegnata in  Vikings una serie di MGM/History Channel.

 

Nel 2000 ha ricevuto un Leo Award dalla British Columbia Motion Picture Arts & Sciences Foundation per il suo lavoro nella serie canadese The New Addams Family, così come una candidatura ai DGC per il film televisivo Mayerthorpe (aka Menace). Sempre sul piccolo schermo, è stata impegnata  in Flashpoint, Sophie, La Corte di Alice,Playmakers, Being Erica e Durham County.

 

LUIS SEQUEIRA (Costumista) è stato ideatore dei costumi de La Cosa, interpretato da Mary Elizabeth Winstead e Joel Edgerton; Flash of Genius, con Greg Kinnear e Lauren Graham; Charlie Bartlett, con Robert Downey Jr. e Anton Yelchin; Breach-L’Infiltrato, con Chris Cooper e Ryan Phillippe; Thomas and the Magic Railroad, con Alec Baldwin e Peter Fonda; Highwaymen; e Breaking Point.

 

Per la televisione, Sequeira è stato impegnato in tre stagioni dell’acclamata serie Being Erica, per la quale è stato candidato ai Gemini Award per i Migliori Costumi di scena; F/X: The Series, ed i film per la televisione Buried Secrets; Moonshine Highway; Treacherous Beauties e Derby.

Sequeira è un membro fondatore e Presidente del Canadian Alliance of Film & Television Costume Arts & Design. 

 

Come assistente disegnatore ai costumi, Sequeira ha lavorato in famosi lungometraggi come: Hollywoodland; Cinderella Man- Una Ragione Per Lottare; Mean Girls; Il Monaco; The Tuxedo eK-19: The Widowmaker.

 

Il musicista divenuto poi anche compositore FERNANDO VELÁZQUEZ (Musica di) ha ricevuto numerosi premi e nomination per la sua colonna sonora per The Orphanage, prodotto da Guillermo del Toro. Per il suo lavoro su questo film, Velázquez ha vinto uno Spanish Music Award ed un CEC Award dal Cinema Writers Circle, Spagna, nonché una candidatura per la Miglior Colonna Sonora ai Barcelona Film Awards, agli European Film Awards ed ai Goya.

 

 Gli altri crediti cinematografici di Velázquez includono Savage Grace, interpretato da Julianne Moore, e i thriller Backwoods – Prigionieri Nel Bosco con Gary Oldman, e Shiver.  Ha di recente finito di lavorare ai film Lope;Julia’s Eyes e The Impossibile, con Naomi Watts ed Ewan McGregor.

 

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