31 GENNAIO The Last Stand-L’ultima sfida – Curiosità

NOTE DI PRODUZIONE

FOTO SUL SITO UFFICIALE DEL FILM : http://www.filmauro.it/thelaststand/index.html

 

                L’icona degli Action- Movies, ARNOLD SCHWARZENEGGER è tornato!

Protagonista a pieno regime in una esplosiva resa dei conti in The Last Stand-L’ultima sfida.

Diretto dallo spettacolare regista KIM Jee- Woon The Last Stand-L’ultima sfida è un action-thriller ad alta velocità.

I nostri eroi non se la sono mai vista così brutta, ma saranno pronti a dare tutto quello che hanno in elettrizzanti inseguimenti e violenti combattimenti, in una cavalcata selvaggia che darà una nuova carica esplosiva alla classica battaglia tra il bene e il male.

Schwarzenegger interpreta l’implacabile Sceriffo Ray Owens, che dopo aver abbandonato la Polizia di Los Angeles a causa di un’operazione antidroga che gli ha lasciato solo ferite e rimorsi, ora conduce una vita tranquilla in una cittadina dell’Arizona al confine con il Messsico, Summerton Junction. La quiete e la noia stanno ora però per essere spazzate via, brutalmente.

Gabriel Cortez (EDUARDO NORIEGA), il più letale e ricercato narcotrafficante di tutti gli Stati Uniti, fugge in maniera spettacolare dal convoglio-prigionieri dell’FBI e si dirige a velocità infernale – con una Corvette ZR1 modificata su misura per lui e capace di superare la velocità di 500 chilometri all’ora – verso il confine messicano, nei pressi di Summerton.

La polizia federale col suo miglior agente John Bannister (FOREST WHITAKER) gli è alle calcagna, ma Cortez non teme gli sbirri. Dovrebbe però temere ciò che non può prevedere: lo sceriffo Ray Owens.

Owens sarà mal equipaggiato e male armato, ma certo non si lascerà sconfiggere quando Cortez metterà in pericolo le ultime cose che gli stanno a cuore: la sua nuova vita e la sua nuova casa. Owens e i suoi leali e cocciuti agenti saranno l’ultimo ostacolo tra Cortez e la sua libertà.

Arnold Schwarzenegger ritorna da protagonista nel fim The Last Stand-L’ultima sfida, che segna il debutto negli U.S.A. dell’acclamato regista di azione KIM Jee-woon (I Saw Devil; A Tale Of Two Sisters; Il buono, il matto, il cattivo). Sceneggiato da Andrew Knauer, il film è prodotto da Lorenzo di Bonaventura (già produttore della serie Transformers e di G.I. Joe: Retaliation). Si aggiungono a Schwarzenegger un ensemble di star come: Forest Whitaker, Johnny Knoxville, Rodrigo Santoro, Jaimie Alexander, Luis Guzmán, Eduardo Noriega, Peter Stormare, Zach Gilford e Genesis Rodriguez.

I talenti tecnici non mancano e tra loro ci sono il direttore della fotografia Ji Yong Kim (A Bittersweet Life), il montatore Steven Kemper, A.C.E. (Mission: Impossible II), lo scenografo Franco Carbone (I Mercenari) e la costumista Michele Michel (Training Day).

PARTENZA: IL RITORNO DI SCHWARZENEGGER

 

È sempre stato tra i duri del grande cinema, una tra le più ‘’imponenti’’ icone dei film di d’azione.

Negli ultimi anni Arnold Schwarzenegger ha interpretato un ruolo ad alto contenuto di adrenalina ricoprendo il ruolo di Governatore dello Stato della California. Ora, dopo un intero decennio, finalmente torna sul grande schermo, attesissimo, con il suo primo ruolo da protagonista dopo 10 anni, nell’action film The Last Stand-L’ultima sfida.

Nel ruolo di uno sceriffo dal passato burrascoso trasferitosi in un piccolo paese, Schwarzenegger si riprende il suo status di eroe dello schermo con un personaggio che ha familiarità con la ferocia ma al quale conferisce una nuova ‘umanità’. Questo veterano, audace e micidiale poliziotto, che ne ha viste di tutti i colori ed ora crede di essere passato ad una vita tranquilla, dovrà fare i conti con alcuni criminali che si presenteranno nella sua tranquilla cittadina di provincia.

“In questo film, ritroviamo un Arnold che ci è mancato, e l’Arnold che non abbiamo mai visto prima,” spiega Jee-woon il regista del film, il cui debutto hollywoodiano coincide sorprendentemente con il ritorno di Schwarzenegger sullo schermo. Uno dei più lodati ed entusiasmanti fenomeni del cinema coreano, Jee-Woon si guadagna la popolarità col suo elegante noir/thriller A Bittersweet Life, la sua premiatissima commedia fuorilegge Il buono, il matto, il cattivo, il suo duro horror I Saw The Devil e la sua ossessionante storia di fantasmi A Tale Of Two Sisters. Mai prima d’ora si era cimentato in un action movie girato interamente negli Stati Uniti e ha avuto questa straordinaria opportunità con il più grande eroe Action di Hollywood di tutti i tempi.

Jee-woon si è immediatamente tuffato nel mix di velocità azzardata, spensierato humor e personaggi vivaci di The Last Stand-L’ultima sfida, ma soprattutto si è entusiasmato per la straordinaria possibilità di avere Arnold come protagonista: un modello impressionante e stimolante di difensore della giustizia, quando la sua cittadina ed i suoi abitanti sono trattati come nullità.

Jee-woon sulla loro insolita collaborazione, afferma: “Arnold ha fatto tutto a Hollywood mentre io ho appena iniziato. Siamo molto differenti, ma quando ci siamo incontrati la nostra idea di The Last Stand – L’ultima sfida e dei suoi personaggi erano identiche. Lo Sceriffo Owens si è lasciato alle spalle un passato violento e ha preferito vivere in una quieta, pacifica, piccola cittadina di confine ma, ironicamente, deve rimettere tutto in gioco per poter difendere la sua nuova vita. L’abbiamo vista entrambi come una storia di uomini malvagi armati fino ai denti con apparecchiature high-tech che neanche il governo riesce a fermare, sbaragliati dalla gente comune di una piccola cittadina, ispirati esclusivamente dal senso di giustizia”.

Per il produttore Lorenzo di Bonaventura (I tre Transformers, Salt e la serie di G.I. Joe)The Last Stand è stato un grande incontro: per il desiderio di Schwarzenegger di fare il suo rientro con un film più clamoroso, eccitante e allo stesso tempo innovativo che mai. “Ho pensato che avrei voluto permettere ad Arnold di tornare sullo schermo in modo differente; c’è ancora molto di quello che tutti noi amiamo di più in Arnold in questo ruolo,” racconta il produttore. “Credo che questo sia il momento in cui Arnold ha la possibilità di ridefinire chi è. Sarà sicuramente e sempre quell’eroe imbattibile, ma in questo film ha anche qualcosa di vulnerabile nella sua forza interiore. È un ruolo che ha meno a che vedere con chi è lui come individuo, e più su come è: ossia un vero leader”.

Di Bonaventura era entusiasta di lavorare con Jee-woon, che pur essendo già conosciuto in tutto il mondo per i suoi straordinari film di azione e horror, non aveva ancora fatto il suo primo film in lingua inglese. “Jee-woon ha un’esperienza cinematografica davvero strabiliante. Quando vedi i suoi film, tutti così diversi tra loro, capisci la sua versatilità — ciascuna pellicola ha sia una grande capacità di intrattenimento che una spinta emotiva’’ , osserva il produttore. “Lui sa come girare una scena di azione, come girare una scena comica, come girare un momento drammatico, e in questo film tiene tutto questo ben presente e lo miscela sapientemente”.

Non appena Jee-woon ha letto la sceneggiatura di The Last Stand, ne è stato completamente assorbito. “The Last Stand è una storia americana, ma ha anche molti elementi nei quali mi sono riconosciuto, quindi ho deciso di girarla”, ricorda. “Ho trovato i suoi temi, la ricerca dei valori più importanti da parte degli abitanti della piccola città e il senso di protezione della giustizia, molto attraenti. Sono stato inoltre ispirato dall’idea di una storia dove malvagi che utilizzano tecnologie raffinatissime sono fermati dai buoni con armi molto semplici e arrangiate al momento”.

Nonostante il regista avesse molto da imparare, immergendosi in un modo di fare cinema culturalmente differente da quello coreano, racconta che Schwarzenegger gli ha reso il tutto estremamente piacevole. “Arnold è così intelligente da saper capire quello che stai cercando”, dice. “Anche quando potevo sbagliare perché non ho familiarità col sistema hollywoodiano, lui diceva: ‘il regista è un artista, e ha bisogno dei suoi tempi’. Si era stabilito un rapporto genuino e cameratesco tra noi perché Arnold è un immigrato e io sono uno straniero. Ma una cosa ci ha unito subito: io sono cresciuto col cinema Hollywoodiano – anche quello di Arnold – e questo si riflette nel mio lavoro”.

Mentre si divertiva con la caratterizzazione del malvagio Cortez e la sua malattia per la velocità e il desiderio di fuoco e di vendetta, Jee-woon non voleva dimenticare di dirigere l’azione con personalità: lo Sceriffo Ray Owens di Schwarzenegger si troverà decisamente in rotta di collisione col criminale più letale della sua lunga e complessa carriera.

Di Bonaventura conviene che proprio questo è il punto centrale di questa storia emozionante e adrenalinica. “Ray Owens è uno dei migliori agenti della Polizia di Los Angeles, ma quando viene coinvolto in una missione finita male è costretto ad andarsene, tornando nella città dove i suoi genitori immigranti si erano stabiliti. In un certo senso, è sempre sfuggito alla responsabilità di essere un grande poliziotto metropolitano. Ma quando il nostro malvagio Cortez decide di passare attraverso la sua cittadina obbliga Owens a confrontarsi con i problemi dai quali continuava a fuggire, per poter proteggere la sua casa e le persone che ama.”

Di Bonaventura racconta: “Penso che Arnold abbia una certa confidenza con questo ruolo, come uno dei miei eroi favoriti, John Wayne, ha sempre avuto. Quando lo vediamo così debole, cominciamo a credere che forse questa sarà la sua fine. Ma puoi sempre contare su Arnold!”

 

ACCELERAZIONE: SCHWARZENEGGER PARLA DELLO SCERIFFO OWENS

 

Dopo sette anni come Governatore della California, Arnold Schwarzenegger aveva programmato una lenta transizione prima di tornare ai personaggi dei film di azione che hanno fatto di lui una star internazionale – ma questo periodo ‘’di calma’’ ha preso massima velocità quando si è incontrato con la sceneggiatura di The Last Stand-L’Ultima Sfida.

“Era un copione fantastico”, commenta Schwarzenegger. “Aveva intensità, dramma e l’azione che io amo e che i miei fans si aspettano da me, e allo stesso tempo aveva molte scene comiche. È uno di quei film dove ridi nel mezzo di un’intensa scena di suspense.”

Schwarzenegger era intrigato dalla possibilità di lavorare con un regista dal grande futuro e che sentiva avere l’abilità di prendere in mano un tema classico dell’azione per dargli un taglio innovativo e fresco. Aveva visto molti dei film coreani di Jee-woon rimanendone entusiasta. “Jee-woon è molto, molto talentuoso e a me piace lavorare con registi di talento”, dice Schwarzenegger. “Il primo suo film che ho visto è stato Il buono, il matto, il cattivo, e l’ho amato molto: la trama e l’azione erano assolutamente incredibili. Poi ho visto I Saw The Devil, A Bittersweet Life e A Tale of Two Sisters, e ad ogni film mi piaceva sempre più. Quest’uomo ha una versatilità straordinaria come regista. È particolarmente bravo nel raccontare il tema universale del bene contro il male. Questo si sente in ogni suo film e anche in The Last Stand – L’ultima sfida”.

Mentre il progetto andava avanti Schwarzenegger era molto contento del cast di attori con cui si sarebbe cimentato. “Questo è un cast incredibile – Johnny Knoxville, Forest Whitaker, Luis Guzmán, Jaimie Alexander, Rodrigo Santoro, Eduardo Noriega, Genesis Rodriguez e la lista potrebbe proseguire ancora”, dice. “Ognuno di loro ha un talento recitativo, sia per la commedia che il dramma”.

Schwarzenegger ha amato Noriega nella parte di Cortez, un uomo che può essere soave ma anche cattivissimo. “È un così bel tipo, è un sex symbol,” commenta Schwarzenegger. “È in grado di interpretare incredibilmente bene un boss del narcotraffico. Ho visto subito l’intensità dei suoi occhi e del viso che gli permettono di essere totalmente credibile. È davvero un forte antagonista del mio personaggio”.

Schwarzenegger si è divertito molto anche a recitare con Knoxville. “Johnny è divertentissimo,” dice. “Se vedi il suo film Jackass, capisci che è pronto a tutto pur di strapparti una bella risata – e questo personaggio era perfetto per lui. Alla fine sarà lui il maggior sostenitore del gruppo dello Sceriffo Owens e il più coraggioso in battaglia”.

Schwarzenegger ha sentito molte affinità con lo Sceriffo Owens, che è un action-hero per il suo senso di giustizia ma che ha fatto una scelta di vita differente, mantenendo la pace in una piccola città che non avrebbe mai immaginato di essere coinvolta in guai così grossi. “Owens ha fatto molta esperienza come componente dello S.W.A.T team di Los Angeles, ma quel periodo si è concluso”, osserva Schwarzenegger. “Egli aspetta tranquillamente la pensione e si è messo in testa di vivere tranquillo fino a quando la sua città non viene invasa da criminali. La storia comincia quando gli abitanti di una piccola cittadina, partendo decisamente sfavoriti, riescono a trovare la soluzione ad un possibile disastro”.

Come lo Sceriffo Owens, Schwarzenegger ha dovuto saltarci dentro con tutte le scarpe, fisicamente bisognoso di azione dopo a una lunga pausa – e come Owens, era ormai pronto alla sfida anima e corpo più di quanto credesse. “Dopo il mandato da Governatore sentivo che dovevo riabituarmi all’azione, un passo alla volta,” spiega, “ma non è andata così”.

Continua a raccontare: “ Ricordo che visitando un set cinematografico quando ero Governatore vidi uno degli attori appeso a testa in giù in un’imbracatura. Un amico mi chiese: ‘Non ti manca questo?’ e io risposi ‘No, preferirei essere a Sacramento, circondato da legislatori che ti danno filo da torcere e creano molti problemi, che stare appeso ad una imbracatura a testa in giù. Penso che non potrei più farlo ormai’. Bene, ovviamente in questo film sono appeso ad una imbracatura a testa in giù. Sono tornato ad appendermi e sono tornato a quei film dove combatto dall’inizio alla fine, mi arrampico, corro e guido macchine veloci. Pensavo di rientrare un po’ più lentamente nel mondo degli action! Ma mi sono divertito un mondo”.

 

CURVE PERICOLOSE: I VICE SCERIFFI

 

Per interpretare la banda scalcagnata di vice sceriffi di Sommerton – che non ha mai visto molto più di qualche futile reato fino a quando il peggior criminale sbarca in città – Jee-woon e i suoi collaboratori hanno partecipato a lunghissime sessioni di casting per mettere insieme un eclettico gruppo di personaggi.

Racconta il produttore di Bonaventura: “C’è un bel gruppo di vice sceriffi intorno a Ray Owens, interpretati da Luis Guzmán, Jaimie Alexander e Zach Gilford. Non sono i poliziotti più esperti, e non sono mai stati messi alla prova, ma sono delle persone incredibili. Poi c’è il ‘delinquentè della città, interpretato da Rodrigo Santoro, che improvvisamente ha l’opportunità di redimere la sua vita da miserabile. E per ultimo, Johnny Knoxville interpreta Lewis Dinkum, il pazzoide locale, che sta per avere l’opportunità di essere quello che ha sempre sognato: uno sceriffo”.

Il vice più esperto nel gruppo di Owens, chiamato “Figgie” dai suoi compagni di squadra, è interpretato dal famoso caratterista Luis Guzmán, e riesce con successo a dare un profilo comico al suo personaggio. “Luis è molto buffo ma anche estremamente talentuoso – e ha ritratto un Figgie tenero e adorabile”, dice Jee-Woon.

Aggiunge di Bonaventura: “Nel copione Figgie non era affatto buffo, ma ora ci sono momenti in cui è estremamente comico. Luis ha creato questa specie di innocente amante della vita, famiglia e amici. Lo ami perché ti mostra sempre chi è davvero e quello che pensa gli si legge in faccia”.

Per questa parte Guzmán non ha voluto recitare in opposizione al personaggio di Schwarzenegger. “Sono cresciuto guardando Arnold in tutti i suoi film, e adesso sono qui, a recitare con lui in tutte queste scene”, riflette Guzmán. “È stata una meravigliosa opportunità”.

Insieme a Guzmán c’è Jaimie Alexander – l’unica donna della squadra –che interpreta il vice Sarah Torrance.

Jamie Alexander è conosciuta per il suo personaggio di super eroina in Thor e per la serie televisiva della ABC Family “Kyle XY”. Qui interpreta un personaggio più umano che non è molto sicuro di essere all’altezza della situazione – finché non verrà spinta a confrontarsi con se stessa. Jee-woon era entusiasta di vederla in azione. “Jaimie è bella ma incarna la forza e il coraggio di una vera ragazza del Texas”, commenta il regista. “Lei è la sola eroina e non teme il confronto di fronte ad ogni sfida”.

Ad Alexander piace impersonare una ragazza normale che, quando il gioco si fa duro, diventa la ragazza tosta che non avrebbe mai creduto di poter essere. “Il mio personaggio non è un super eroe, e questo è un bene. È vulnerabile come ogni altra donna, ma scopre di poter essere molto forte”, dice. “È una ragazza comune che cerca di migliorarsi. C’è una verità in questo ruolo che non ho l’opportunità di interpretare spesso, visto che molti dei miei personaggi con i quali mi sono messa alla prova prima venivano dalla fantascienza… ma è bello poter finalmente interpretare qualcuno che provenga dal pianeta Terra!”

A riguardo di Bonaventura afferma: “Alexander ha portato genuinità nelle sue scene di azione”. “Jaimie è la parte vulnerabile, umana e sexy del film”, dice. “Il suo personaggio è forse un po’ superiore, ma quando lo sceriffo capisce la difficoltà del momento e dice che non se la prenderà con nessuno di loro se si tireranno indietro, lei c’è. È il personaggio con cui puoi identificarti: ‘Non sono così bene addestrata, faccio il mio lavoro, ma credo che quando mi si chieda di fare la cosa giusta, ci sto”.

Il nuovo vicesceriffo del gruppo è l’acerba recluta Jerry, un personaggio interpretato da Zach Gilford, già quarterback Matt Saracen nella serie di successo “Friday Night Lights”. Per Jee-woon, è stato la più grande sorpresa. “Non conoscevo affato Zach, tranne che per il fatto che per la serie ‘Friday Night Lights’. Ha fatto un gran lavoro nella parte del ragazzo di provincia che fa mille progetti così la sua storia è diventata il cuore emotivo della battaglia che sta per svolgersi”, racconta il regista.

Quando lo sceriffo Owens capisce di dover rimpolpare la sua squadra di pivelli, è costretto ad assumere due civili che cercano una opportunità per riscattarsi. Il proprietario del museo Lewis Dinkum, interpretato con grande senso della commedia guascona dal buffo Johnny Knoxville. Famoso per le sue folli bravate e per il suo humor demenziale – in film così diversi come Jackass e Men In Black 2 – Knoxville era il perfetto Dinkum. Dice Jee-woon: “Johnny ha una comicità unica, ma non è soltanto un attore comico. Cerca sempre di migliorarsi e te ne accorgi nelle sue performance”.

Continua il regista: “Dinkum è la fusione della personalità goliardica di Johnny Knoxville con un militare imbranato. Johnny ritrae le fissazioni del personaggio che rende possibile per i nostri eroi sconfiggere questi cattivoni hi-tech, con armi antiche, il che aggiunge divertimento al film”.

Knoxville era attratto dal mix esplosivo: Arnold Schwarzenegger e uno dei più promettenti registi action coreani? “Il mio agente mi ha inviato il copione, dicendomi che era il ritorno di Arnold sul grande schermo. Credevo fosse tutto quello che avevo bisogno di sapere”, Knoxville ride. “Un’altra ragione per cui volevo fare questo film è che avevo visto Il buono, il matto, il cattivo, e sapevo che KIM Jee-woon gira film action incredibili. Ci sono così tanti elementi in questa storia, il tema è così azzeccato, e c’è anche molto humor. Credo sia un regista di grande talento e molto preciso”.

L’ultima persona alla quale lo sceriffo vorrebbe dare un distintivo entra in questa storia da dietro le sbarre: Frank Martinez, il criminale locale che decide di redimersi. Interpretato dalla stella nascente brasiliana Rodrigo Santoro, conosciuto dai cinefili non soltanto per ruoli romantici (Love, Actually), ma anche come il fanatico despota re Serse in ‘’300’’.

Jee-woon dice di essersi innamorato della recitazione di Santoro dai pochi minuti di una clip che gli è stata mostrata. “Può essere molto macho e molto fico”, dice. “Era entusiasta della parte, cercava di dare sempre qualcosa di più ad ogni ciak”.

Di Bonaventura aggiunge: “Rodrigo si è calato in questo personaggio in modo sublime. Il suo personaggio ha un percorso molto interessante — dopo aver vinto il Campionato dello Stato non è riuscito a fare carriera, ma è stato mandato in guerra, cosa che lo ha completamente scombussolato. Quindi capisce che questa è la sua ultima chance”.

Santoro era determinato nel voler interpretare un personaggio in un film di azione. “Quello che mi piace nei film di azione è che i personaggi sono spesso esagerati. Si spingono oltre i limiti”, osserva. “In quale altro posto puoi guidare una macchina a 500 km/h e non prenderti una multa? E adesso ho anche scoperto quanto sia divertente farlo”.

Era eccitato nel vedere Arnold fare Arnold. “Per me, un grande eroe deve necessariamente partire dal NON essere un eroe”, afferma Santoro. “Di solito è un uomo comune che si trova all’improvviso in mezzo a situazioni straordinarie, e riesce ad uscirne vincitore. Non che Arnold sia comune, ma in questa storia, è uno sbirro che torna a casa per cercare di essere uno sceriffo tranquillo, lontano da pericolosi criminali. Purtroppo però sono i peggiori criminali che lo vanno a trovare”.

 

CHECK POINT: FBI

 

Mentre Cortez attraversa all’impazzata diversi Stati americani – con la sua Corvette super modificata – inseguito da un intero squadrone di agenti dell’FBI che cercano in ogni modo, ma inutilmente, di arrestarlo, a capo delle operazioni del FBI c’è John Bannister, interpretato dal premio Oscar® Forest Whitaker.

Bannister è un uomo ossessionato dal catturare la sua preda e nega immediatamente allo sceriffo Owens la possibilità di bloccare la banda di Cortez, cosa di cui presto si pentirà.

Jee-woon era molto felice di poter avere nel cast un attore del calibro di Whitaker. “Aggiunge molta classe al suo personaggio”, dice il regista. “Ha l’energia di una montagna. Una volta diedi una sbirciata al suo copione, e vidi che aveva più annotazioni del mio. Questo dimostra che grandi attori non si nasce ma si diventa attraverso la ricerca e l’impegno”.

Anche Whitaker era desideroso di lavorare con Jee-woon. Racconta: “Credo ci siano due elementi fondamentali che rendono straordinari i film di Jee-woon. Il primo è lo stile. C’è poesia nei suoi film e una ricerca profonda dell’anima dei personaggi. Secondo, la bellezza visiva — anche se è un film di azione. Ci sono momenti di poetica violenza nei suoi film e questo è qualcosa di speciale da mostrare”.

Era anche attratto da Bannister e da ciò che condivide con lo sceriffo Owens, anche se non lo capisce subito: “Credo che entrambi cerchino una sorta di redenzione. Il personaggio di Arnold ha perso il suo partner e ha quindi scelto l’esilio, sperando di non dovere mai più confrontarsi col suo passato. Ma è esattamente ciò che accade – è messo di fronte alle sue stesse capacità, a ciò che deve fare. Il mio personaggio ha perso l’uomo che ha cercato per molto tempo, e vuole disperatamente riprenderlo, per fare giustizia. Penso a lui quasi come all’archetipo di un arcangelo, che tiene fede ai suoi doveri e ideali, ossia riportare giustizia”.

Whitaker è stato catturato intensamente dal tema del bene contro il male che serpeggia per tutto il film. “C’è un eroe che rompe violentemente ogni regola— l’establishment, la società, i criminali —e questo ti fa trepidare perché hai l’eroe sfavorito in pericolo”, dice “c’è un malvagio forte che è molto più potente di qualsiasi altro essere umano, una sorta di semidio, che apparentemente nessuno riesce a fermare, finché non arriva il nostro eroe”.

Per il produttore di Bonaventura, Whitaker rende Bannister l’intermediario perfetto tra la piccola città “Davide”, e il potente e moderno “Golia”. “Forest ha questo potere incredibile che può proiettarlo a livelli maniacali, e allo stesso tempo, ha una vulnerabilità, si vede come egli sia roso dal rimorso di aversi lasciato scappare Cortez. Questo genera molta empatia con un personaggio che invece non riesce a considerare minimamente lo sceriffo Owens”.

 

I due assistenti di Bannister sono i suoi agenti di supporto: Ellen Richards, interpretata da Genesis Rodriguez (Case De Mi Padre, Che cosa aspettarsi quando si aspetta) e Phil Hayes, interpretato da Daniel Henney (X-Men Origins: Wolverine). Purtroppo uno dei due, Ellen Richards, viene presa in ostaggio da Cortez.

Henney, un coreano-americano, era già un estimatore di Jee-woon anche prima di essere stato scelto per un ruolo nel film. Spiega: “ Insieme agli inseguimenti e alle esplosioni, nei suoi film c’è sempre un lato molto oscuro e un dramma. Il modo in cui filma l’azione lo rende tra i migliori registi in circolazione”.

 

SBANDATA: EDUARDO NORIEGA È CORTEZ

 

Per interpretare il cattivo di The Last Stand-L’ultima sfida – il narcotrafficante internazionale Cortez – gli autori desideravano l’estremo opposto dell’immagine standard del losco boss della mala. Volevano che Cortez fosse straordinariamente veloce, elegante ed intelligente, smaccatamente sofisticato, esperto con le tecnologie più avanzate come un “Fortune 500 CEO” e contemporaneamente, uno dei più freddi esseri umani che abbia mai indossato un abito fatto su misura. Hanno trovato la combinazione vincente con l’attore spagnolo Eduardo Noriega.

Dice di Bonaventura, “Eduardo è un attore meraviglioso. Padroneggia una splendida dicotomia – quell’eleganza che viene da una vita di privilegi, insieme con la malvagità del criminale di strada”.

Noriega scherzosamente chiama il suo personaggio “un ragazzo leggermente viziato”. Continua: “Ho letto sul giornale una volta, che un uomo aveva comprato una scuola per poter licenziare l’insegnante che aveva sculacciato suo figlio. Ho subito pensato che questo poteva essere un aneddoto biografico di Gabriel Cortez. Il mio personaggio è un uomo potente che ha un sacco di soldi e pensa di poter comprare qualsiasi cosa. È abituato ad ottenere tutto quel che vuole e quindi diventa estremamente pericoloso quando questo non gli viene permesso”.

Come aiuto per la sua fuga Cortez ingaggia un brutale luogotenente, Burrell, interpretato minacciosamente da Peter Stormare, visto quest’anno in Hansel & Gretel: Witch Hunters.

Stormare aveva già collaborato con di Bonaventura in Constantine, come racconta il produttore: “Ricordo quando interpretò Satana, uno dei migliori momenti che io abbia mai vissuto come produttore. Burrell è un nemico estremamente sicuro, cinico ma a suo modo anche simpatico. Quando si scontra con Owens e la sua gang, anche se è un mercenario dal cuore di ghiaccio, viene in qualche modo divertito dal fatto che tutti questi semplici agenti di provincia si schierino testardamente contro di lui. Penso che sia lui che Chris mostrino un livello che di solito è ritenuto secondario nell’interpretazione di un cattivo”.

Aggiunge Jee-woon: “Da quando ho visto Fargo sono diventato un fan di Peter, e qui ha creato un cattivo spaventoso ma anche buffo ed affettuoso”.

Forse il miglior alleato di Cortez, un elemento chiave del film, non è un uomo ma la macchina che il criminale guida potentemente durante la sua spettacolare fuga attraverso il deserto del sud ovest americano: la Corvette ZR1, la macchina più veloce in commercio. La versione speciale che appare in The Last Stand è un auto super modificata, con più di 1.000 cavalli che, lanciata alla massima velocità, raggiunge i 500 chilometri all’ora.

“Può superare qualsiasi bolide le si presenti davanti”, afferma di Bonaventura, “a un certo punto abbiamo pensato, ‘Chissà se potrebbe gareggiare con un caccia a reazione?’ — ma per questo ci vuole un’ordinanza presidenziale, e probabilmente non avremmo avuto il tempo per ottenerla. Dunque il piano di Cortez è molto semplice: correre il più veloce possibile attraverso il confine. Aggiungi che Cortez può permettersi qualsiasi ingegnere o genio della meccanica, chiunque insomma gli permetta di far diventare possibile l’impossibile. Questo lo porta dritto a Sommerton”.

Per Jee-woon l’auto doveva sembrare pericolosa almeno tanto quanto Cortez. L’ho voluta provare prima delle riprese”, confessa il regista. “Guidarla è stato divertente, ma passare sul sedile del passeggero è stato spaventoso. È più come cavalcare una belva che un’auto. Il suono del motore che sale di giri è un ruggito. Forse è la sensazione che si prova a cavalcare un leone o una tigre. Ecco cosa volevo mostrare: la natura bestiale della macchina”.

 

TRA VEGAS E IL CONFINE: IL LOOK DEL FILM

 

Jee-woon ha sempre avuto la visione di The Last Stand diviso in due mondi separati: “C’è l’abbagliante Las Vegas, e la genuina e semplice cittadina di Sommerton, il caos degli agenti dell’FBI, e la super macchina di Cortez”, dice. “Volevo creare un look diverso, con colori differenti, pastosità e inquadrature particolari, per ciascuno di loro”.  

Cercando la perfetta Sommerton – la città che si trasforma nello scenario di un epico duello finale – lo scenografo Franco Carbone (I Mercenari) sperava di trovare un luogo che fosse la quinta essenza del villaggio americano. Doveva essere una comunità piccola, con la strada principale, un diner, qualche negozio, l’ufficio dello sceriffo e un campo di mais appena alla fine della città, dove Jee-woon immaginava l’inizio dello scontro finale in una specie di labirinto creato dalle pannocchie fracassate.

Carbone ha trovato le basi per il look che Jee-woon cercava a Belen, Arizona, circa 30 miglia da Albuquerque, New Mexico, e lì ha costruito Sommerton. “La nostra sfida era di rendere questa città reale e viva”, dice Carbone, “un posto pieno di storie e di Storia. Immaginavamo una di quelle città costruite durante la corsa all’oro all’inizio del secolo scorso, una fermata del treno verso la sua corsa all’ovest. C’erano dei palazzi di cento anni fa su un lato della strada, che poi ho ricostruito sull’altro lato”.

Secondo l’organizzatore Guy Riedel, “C’era solo mezza città, con pochi palazzi semidiroccati e dei lotti vuoti. Abbiamo costruito le facciate, aggiunto un gommista e una chiesa, abbiamo schiodato le assi di un palazzo fatiscente – una ex drogheria – per creare Irv’s Diner”.

Per Carbone il diner doveva rappresentare quel luogo dal fascino casereccio che avrebbe convinto Owens a scegliere di vivere in un posto tranquillo come Sommerton – e poi a lottare con le unghie per difenderlo. “Irv’s Diner dà alla città un senso di ricchezza”, dice Carbone. “È diventato l’esemplificazione del perché ci piaccia la gente di Sommerton e del perchè Owens scelga di proteggerla”.  

Durante le riprese, Jee-woon ha lavorato a stretto contatto col direttore della fotografia, Ji-Yong Kimcon cui aveva già collaborato in A Bittersweet Life. “Parla inglese, mette il regista a suo agio e ha un ingegnoso senso dell’angolazione della macchina da presa”, dice il regista.

Gli stunts del film erano complessi e andavano da spettacolari inseguimenti a Las Vegas fino ad esplosioni umane, ma le acrobazie più pericolose erano quelle che prevedevano Cortez’s e la sua preziosa Corvette ZR1. Grazie al buon rapporto professionale tra di Bonaventura e la GM – grazie alle precedenti collaborazioni sulla serie di Transformers – la casa automobilistica ha messo a disposizione ben sei delle costose Corvette. Di Bonaventura afferma: “GM ha davvero creduto nel film e nei produttori che capiscono di automobili come ne capiscono loro. Volevano vedere le loro Corvette andare veloci e scintillare, ed è quello che abbiamo fatto”.

Un folto reparto di meccanici e tecnici è stato costituito esclusivamente per mantenere e assicurare che le macchine fossero pronte a partire al momento giusto. Una ZR1 e una ZL1 erano tenute immacolate; queste co-protagoniste di metallo dovevano fare ciò che gli veniva meglio — essere guidate o semplicemente stare parcheggiate. Altre sono state allestite per delle acrobazie: potenziate le sospensioni per poter sostenere il maggiore peso; i tubolari montati sotto la scocca per poter sostenere la macchina da presa; un motore è stato rimosso per fare alcune riprese speciali; e un serbatoio è stato smontato per mantenere in sicurezza i teatri di posa.                

Spiega Riedel: “Ogni auto aveva il suo diverso utilizzo. E riuscire ad organizzare tutto correttamente è stata una vera sfida, perché poteva succedere che le macchine fossero richieste da differenti unità di ripresa in luoghi diversi della città magari allo stesso tempo. È stata veramente un’impresa”.

Per poter guidare in un campo di granoturco, che non ti permette di vedere cosa tu stia per colpire di lì a pochi centimetri, sul tetto del veicolo è stato costruito un sistema alternativo di guida conosciuto come “pod cars (auto-capsula)”. Un pilota guidava la macchina dal tettuccio – da dove poteva vedere oltre il granoturco – mentre l’attore nell’abitacolo sembrava guidare la macchina lanciata a velocità folle contro il muro fitto di pannocchie.

Gli autori sono stati irremovibili nel voler girare le scene di inseguimento e le acrobazie nel modo più realistico possibile. Più che affidarsi alla CG (Computer Graphic), Jee-woon e il suo gruppo hanno cercato di utilizzare la “vecchia scuola” il più possibile, utilizzando acrobazie meticolose ed effetti speciali sul set, visto che la storia è particolarmente basata su grinta, fegato e atti di ordinario coraggio contro sofisticatissimi criminali. A lavorare insieme al cast e alle macchine c’era l’esperto stunt coordinator e regista della seconda unità Darrin Prescott, con Wade Allen come secondo. Prescott non ha solamente dovuto lavorare con veicoli lanciati a velocità mozzafiato, ma con una serie di battaglie, inseguimenti a piedi e sequenze di corpo a corpo spaccaossa, spesso con Schwarzenegger protagonista.

Prescott aveva già lavorato con Schwarzenegger anni prima, e lo ha trovato pronto a partire e spingersi ai limiti più che mai. Commenta. “È come se non avesse mai smesso di allenarsi. È arrivato ed era pronto. È stato grandioso — era Arnold, lo stesso Arnold con cui ho lavorato 15 anni or sono”.

L’esperto coordinatore è rimasto impressionato anche dalla dedizione di Noriega ad imparare tutti i trucchi del cinema di genere, tuffandosi a testa bassa in intensi allenamenti di combattimento corpo a corpo e di guida spericolata. “Eduardo ci ha chiesto di allenarlo per poter partecipare personalmente alla maggior parte di scene di combattimento e guida — e questo è il massimo per noi”, dice Prescott. “Fondamentalmente era come una tela bianca — è un grande piacere lavorare con qualcuno così”.

Quando le scene pericolose diventavano troppo difficili, la produzione ha assoldato il pilota acrobatico Jeremy Fry per le scene assegnate a Noriega, ed è stato Fryes che ha manovrato la macchina da 1,500 tonnellate guidandola come solo nei film può succedere. Era un’alchimia straordinaria che poteva succedere solo su un set di Jee-woon. Prescott racconta: “Il regista ci chiese: ‘Potete guidare un autobus in controsterzo a 180 gradi in una stradina larga giusto un paio di corsie?’ E noi rispondevamo, ‘Ehi, questa è Hollywood, possiamo fare qualsiasi cosa! È solo una questione di prezzo’. I fabbri hanno costruito un carrello sotto il bus, così che Jeremy potesse guidarlo in questa stradina che aveva veri negozi su entrambi i lati. Mentre guidava doveva premere un bottone, e il retro del veicolo si sarebbe sollevato, le ruote staccate da terra —giusto di cinque o sei centimetri — e sarebbe scivolato su queste rotaie come fosse sul ghiaccio, sbandando a 180 gradi in questa piccola stradina. Ci è sembrato davvero fico”.

Nonostante le acrobazie, le manovre azzardate o i corpo a corpo, per tutta la troupe la cosa più eccitante è stata la presenza di Schwarzenegger sul set che ha ispirato tutti. Il produttore esecutivo Guy Riedel commenta: “Era incredibilmente professionale, amichevole con tutti, e sembrava divertirsi un mondo, semplicemente facendo quel che faceva. Penso che al pubblico piacerà molto vederlo tornare in azione. Questo personaggio è perfetto per lui, ed è fantastico riaverlo sul set”.

A tirare le somme è lo stesso Arnold Schwarzenegger: “Quello che è grandioso di The Last Stand-L’Ultima Sfida è che è la storia di un vero perdente, ma è anche una storia che può succedere in ogni città del mondo. Quando ero Governatore uno dei miei compiti preferiti era dare medaglie al valore alle forze dell’ordine per le cose straordinarie che facevano, spesso andando oltre il loro dovere. Leggevo le loro storie a voce alta e più volte, sembravano impossibili. La gente pensava e diceva : ‘Nessun uomo può fare questo.’ Ma la gente può fare cose incredibili e questo succede in The Last Stand-L’ultima sfida”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL CAST ARTISTICO

 

ARNOLD SCHWARZENEGGER (Sceriffo Ray Owens) famoso in tutto il mondo per i suoi molteplici successi: campione del mondo di bodybuilding, action hero Hollywoodiano, uomo di affari di successo, ambientalista, filantropo, autore di best sellers, e 38° Governatore della California.

Il famosissimo atleta e attore universalmente noto è nato a Thal, Austria nel 1947. All’età di 20 anni domina già la scena del bodybuilding, diventando il più giovane vincitore del titolo di Mr. Universo. Facendo così balzare il culturismo ai clamori di tutto il mondo, Schwarzenegger diventa una icona sprtiva. Con lo sguardo rivolto verso Hollywood, emigra in America nel 1968. Arriva a vincere 5 titoli di Mr. Universo e sette titoli di Mr. Olympia prima di ritirarsi e dedicarsi alla recitazione. Più tardi, si laurea all’University del Wisconsin e ottiene con orgoglio la cittadinanza americana.

Schwarzenegger, che ha lavorato sotto lo pseudonimo di Arnold Strong nel suo primo film, Ercole a New York, si è subito fatto un nome a Hollywood. Nel 1977, la Hollywood Foreign Press Association gli ha riconosciuto il Golden Globe® come “Miglior attore protagonista esordiente” per il ruolo in Il gigante della strada con Sally Field. Il suo vero ingresso nel cinema mondiale lo fa nel 1982 con il film epico/fantasy, Conan il barbaro, che sbanca il botteghino. Nel 1984, Schwarzenegger sfonda lo schermo e si catapulta nella storia del cinema come protagonista assoluto del film fantascientifico di James Cameron ‘Terminator’. È l’unico attore ad essere in entrambi gli elenchi dell’American Film Institute – Hundred Years of Heroes and Villains (100 anni di eroi e cattivi) per i ruoli che ha interpretato nel film. Altri ruoli memorabili da lui interpretati sono quelli in film come Commando, Predator, IGemelli, Total Recall, True Lies, Eraser, Danni Collaterali, Terminator 3: Rise of the Machines ed un cameo nel film di Sylvester Stallone omaggio al cinema action, I Mercenari. Ad oggi i suoi film hanno incassato in tutto il mondo 3 miliardi di dollari.

Nel 2003, Schwarzenegger è stato eletto 38esimo Governatore dello Stato della California dopo una storica e memorabile campagna elettorale, e come governatore ha dato inizio ad un’era innovativa e di straordinari servizi pubblici. Tra i suoi più importanti successi , Schwarzenegger ha firmato la “Global Warming Solutions Act of 2006”, così come ha fondato “Million Solar Roofs Initiative”, facendo della California il leader nella protezione dell’ambiente e nella ricostruzione delle infrastrutture. Il Governatore Schwarzenegger ha anche attuato la già importante “California Film & TV Television Tax Credit Program”, progettato per stimolare le produzioni cinematografiche e televisive nello stato. A riconoscimento di queste opere, Schwarzenegger è stato premiato molte volte per la sua grande leadership e visione e in molte arene tra cui “The Simon Wiesenthal Center’s” con la “National Leadership Award” e nel 2011 “The American Council On Renewable Energy’s” gli ha conferito il “Renewable Energy Leader of the Decade.”

Ma è con l’impegno continuo per restituire al suo stato e al suo paese il migliore servizio pubblico che Schwarzenegger ha avuto le maggiori soddisfazioni; donando in tutto il mondo il suo tempo, le sue energie, e finanze personali al prossimo. Schwarzenegger agisce come “Chairman of the After School All-Stars”, in un programma nazionale di dopo scuola, dove serve ed insegna, e si fa portatore della Torcia per i giochi “Special Olympics”. È stato Presidente del “The President’s Council on Physical Fitness and Sports” con George H. W. Bush presidente degli Stati Uniti..

Prima di finire il suo mandato, Schwarzenegger ha co-fondato il “R20 Regions of Climate Action” una associazione no-profit mondiale che aiuta governi di nazioni sottosviluppate a sviluppare, implementare ed informare l’importanza dell’abbassamento dell’utilizzo del carbone, e del progetto di miglioramento climatico e dei benefici economici che scaturiscono da esso. Nel dicembre 2012, gli è stato riconosciuto il “2012 Global Advocate” dalla “United Nations Correspondents Association” per il suo lavoro con l’organizzazione.

Nell’agosto 2012, l’”University of Southern California Schwarzenegger Institute for State and Global Policy” ha lanciato il programma per fornire gli studenti l’opportunità di concentrarsi sulle responsabilità dei leader a superare le faziosità per migliorare le norme a beneficio così dei popoli. Le sue cinque priorità sono: educazione, energia e ambiente, norme fiscali ed economiche, benessere e salute, e la riforma politica.

Oltre a The Last Stand-L’Ultima Sfida, Schwarzenegger ha girato The Tomb e Ten durante questo anno appena trascorso e nell’estate del 2012 ha ripreso il ruolo di Trench nel film I Mercenari 2. Ha inoltre recentemente realizzato la sua auto-biografia: “Total Recall: My Unbelievably True Life Story”. Il Museo Arnold Schwarzenegger, situato nella sua città natale Thal è stato inaugurato nel 2011.

 

FOREST WHITAKER (Agente John Bannister) è un eminente artista ed umanista. È il fondatore della Fondazione PeaceEarth, co-fondatore e presidente dell’”International Institute for Peace” ed è ambasciatore Unesco di Buona Volontà per la Pace e Riconciliazione. Whitaker è un attore talentuoso, versatile ed uno dei più completi artisti di Hollywood. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti in campo artistico come l’Oscar® come Miglior attore nel 2007 per L’ultimo re di Scozia nel ruolo del dittatore Idi Amin. Ha ricevuto inoltre il Bafta®, il premio SAG ed il Golden Globe® come Miglior Attore non chè la Palma d’oro al Festival di Cannes quale Miglior attore per Bird.

Negli ultimi dieci anni Forest ha dedicato gran parte del suo tempo alle attività umanitarie. La sua consapevolezza dei problemi sociali lo ha portato a cercare di utilizzare il mondo cinematografico per accrescere la coscienza della gente. Ha prodotto il documentario “Kassim il sogno” vincitore di molti premi, che racconta la commovente storia di un soldato bambino ugandese diventato campione mondiale di boxer, “Rising from ashes”, che racconta de i sopravvissuti al genocidio della guerra in Rwanda che sono riusciti a partecipare alle Olimpiadi, “Serving Life”, che tratta il tema dell’assistenza ai malati terminali negli “hospice” della prigione di Angola in Louisiana, e il candidato all’Emmy® nonché vincitore del Peabody Award con “Brick city” uno scorcio della vita più nascosta del ghetto di Newark, New Jersey.

Nel 2007, Whitaker ha ricevuto il premio Cinema per la pace per il suo impegno crescente per la causa dei bambini soldato, così come per il suo lavoro con i ragazzi delle zone disagiate delle città. Nel 2001 ha ricevuto anche il Premio Humanitas. Nel 2008, è stato membro del Comitato di Polizia Urbana e attualmente fa parte del Consiglio di amministrazione del PCAH, il President’s Committee on the Arts and Humanities. Whitaker è impegnato come Senior Research Scholar alla Rutger University, e come Visiting Professor al Ringling College di Art e Design. Nel 2011 è stato nominato Ambasciatore Unesco di Buona volontà per la Pace e Riconciliazione. In questo ruolo egli lavora per la creazione di pace e stabilità mondiali mediante l’educazione alla non violenza, la ricerca, l’insegnamento e l’accrescimento del senso della comunità.

 

JOHNNY KNOXVILLE (Lewis Dinkum), ha conquistato una straordinaria notorietà quale co-creatore e star del controverso reality di MTV Jackass. Oggi è uno degli attori più richiesti di Hollywoood.

Johnny ha interpretato e prodotto le hit del box office Jackass, Jackass 2 e Jackass 3D. Il 15 Ottobre 2010, Jackass 3D è stato il n. 1 al Box Office con un incasso di 50 milioni di dollari nel week end di apertura, stabilendo il record come miglior debutto di Ottobre. Jackass 3D è stato il terzo della serie prodotta da Paramount ad aver raggiunto la vetta del Box Office nel week end di uscita.

Johnny ha anche partecipato a The ringer dei fratelli Farrelly insieme a Katherine Heigl, e ha interpretato Luke Duke nel blockbuster prodotto dalla Warner Bros. Dukes of Hazzard, insieme a Sean William Scott.

Precedentemente lo avevamo visto nel film di Catherine Hardwick Lords of Dogtown insieme a Heath Ledger ed Emile Hirsch. Prima di Lords of Dogtown, Knoxville ha recitato in parecchi film di generi diversi, inclusi la commedia di John Waters A dirty shame con Tracey Ullman, Chris Isaak e Selma Blair. Ha partecipato al successo della MGM Walking Tall insieme a Dwayne “The rock” Johnson, così come al sequel di Barry Sonnenfeld Man in black 2.

Insieme a Jeff Tremaine, suo socio nella Dickhouse Production e a Spike Jonze, Johnny ha prodotto degli shows per MTV inclusi “Nitro Circus”, “Rob and Big” e “The Dudesons”. Ha prodotto anche “The wild and wonderful whites of West Virginia” , documentario acclamato dalla critica e “Birth of big air” sul famoso biker di AMX Matt Hoffman.

Oltre a The Last stand- L’ultima sfida con Arnold Schwarzenegger, ritroveremo Knoxville in Small Apartments insieme a Billy Crystal e James Caan, diretti da Jonas Akerlund. Nella primavera del 2012 ha preso parte alla commedia Fun Size con Victoria Justice e Chelsea Handler ed a NatureCalls.

Attualmente Knoxville e suo cugino Roger Alan Wade conducono uno show radiofonico sul Canale 60, dal titolo “the big ass happy family jubilee”. Lo show va in onda ogni sabato alle 8 di sera.

Nato e cresciuto a Knoxville in Tennessee, Johnny si interessa alla recitazione fin da giovanissimo. A 18 anni si trasferisce in California per continuare la carriera di attore; per mantenersi ha recitato in spot pubblicitari e ha scritto occasionalmente per riviste come “Blunt”, “Bikini” e “Big Brother”. Nel 1997 Knoxville, Jeff Tremaine e Spike Jonze presentarono la loro idea per “Jackass” ad MTV e così cominciò la sua carriera come attore. Knoxville attualmente vive a Los Angeles.

 

RODRIGO SANTORO (Frank Martinez) è uno degli attori più talentuosi e famosi del Brasile, con la sua versatilità si è fatto un nome anche negli Stati Uniti diventando velocemente uno dei volti noti di Hollywood.

Nel maggio scorso, Santoro ha recitato con Cameron Diaz e Jennifer Lopez nella commedia Cosa aspettarsi quando si aspetta, un ruolo che lo ha visto nominato per il “2012 Alma Award”. È stato il coprotagonista con Nicole Kidman e Clive Owen nell’acclamato film della HBO Hemingway and Gellhorn, la storia dell’amore tra Ernest Hemmingway la corrispondente di guerra Martha Gellhorn.

Rodrigo è stato produttore e protagonista di Heleno, un biopic della tragica vita del grande calciatore brasiliano, Heleno de Freitas. Il film presentato al “2011 Toronto Film Festival” e accolta da fantastiche critiche, è stato poi trasmesso sulla BBC a novembre 2012. Rodrigo si è portato a casa il premio come Miglior Attore all’”Havana Film Festival” per la sua performance.

Lo scorso anno, Rodrigo ha dato la voce a uno dei protagonisti di Rio il cartone animato di successo della FOX insieme ad Anne Hathaway e George Lopez. Rodrigo ha anche recitato con Jim Carrey ed Ewan McGregor nel film I Love You Phillip Morris dove interpreta “Jimmy”, il primo amore di Carrey.

Tra i suoi film: The Post Grad Survival Guide con Alexis Bledel e Michael Keaton, Che di Steve Soderbergh e Lion’s Den di Pablo Trapero. Che e Lion’s Den hanno ricevuto molte candidature al “2008 Cannes Film Festival”.

Nel 2008, Santoro ha lavorato con il regista/scrittore David Mamet in Redbelt, la storia di Mike Terry, un maestro di Jiu-jitsu who che abbandona il circuito di combattimenti professionali, e sceglie di aprire una scuola di autodifesa a Los Angeles. Santoro è anche noto per la sua interpretazione in 300 della Warner Bros., Basato sulla graphic novel di Frank Miller. Il film ha sbaragliato i record di box office di tutto il mondo. Rodrigo ha interpretato “Xerxes,” Il re persiano che inviò le sue grandiose e feroci truppe a conquistare la Grecia nel 480 A.C. Nominato come “miglior cattivo” negli MTV Movie Award. Rodrigo ha riscosso moltissimo consenso interpretando il personaggio di Paulo nella serie di grande successo “Lost” della ABC.

 Inoltre, Rodrigo è stato insignito del “Ischia award for International Contribution” al “2008 Ischia Global Film Festival” in Italia. Nel 2007, ha vinto come miglior attore al “Cancun Film Festival” per il suo ritratto del fotografo Brasiliano ossessionato nel film Nao por a caso (Not By Chance).

Rodrigo ha recitato nella commedia romantica prodotta da Universal Love Actually, accanto a Hugh Grant, Emma Thompson, Colin Firth e Liam Neeson. Qui Rodrigo interpretava “Karl”, il collega di cui Laura Linney era (non poi così) segretamente innamorata. Prima di questo film, Rodrigo ha debuttato in America con il richiestissimo secondo ruolo di Randy Emmers in Charliès Angels: Full Throttle, diretto da McG, con Cameron Diaz, Drew Barrymore e Lucy Liu.

Negli ultimi due anni Rodrigo era “l’uomo misterioso” accanto a Nicole Kidman in uno spot pubblicitario per Chanel diretto da Baz Luhrmann .

Nel 2004 Rodrigo ha recitato nel film brasiliano Carandiru, diretto da Hector Babenco, che ha polverizzato tutti i record di incasso brasiliani per un film locale ed è stato selezionato dal Brasile per la categoria Miglior Film Straniero degli Oscar®. Carandiru è stato presentato in anteprima al Festival di Cannes Film Festival dove Rodrigo ha ricevuto il Premio Chopard per la Rivelazione Maschile dell’anno. Per questo ruolo in Carandiru è stato anche candidato al Gran Premio del Cinema Brasile quale Miglior Attore ed ha vinto come Miglior Attore non Protagonista al Cartagena Film Festival. Il film, distribuito negli Usa da Sony Pictures Classics era un commovente ritratto della vita all’interno del più grande penitenziario dell’America Latina, il Sao Paulo House of Detention. Il film è stato tratto dal best seller del Dr. Dráuzio Varella “Carandiru Station”.

Rodrigo ha conquistato ben 8 premi come Miglior Attore, compreso il primo premio in assoluto assegnato come Miglior Attore dalla Brazilian Academy of Arts and Film, per il suo ritratto di un giovane uomo rinchiuso dai genitori in un istituto per malattie mentali a Brainstorm, nel film diretto da Lais Bodansky ed acclamato dalla critica.

Grazie al suo ruolo in Bicho de Sete Cabecas (2001), Rodrigo ha vinto ben cinque dei suoi otto Premi come Miglior Attore, tra cui Miglior Attore per il Brazilian Festival of Brazilian Cinema, Miglior Attore al Cartagena Film Festival, Miglior Attore al Cinema Brazil Grand Prize, Miglior Attore al Recife Cinema Festival, e Miglior Attore per la Sao Paulo Association of Art Critics Awards.

Rodrigo ha ottenuto notevoli riconoscimenti per la sua performance nel film Behind the Sun diretto da Walter Salles (Central Station), e prodotto da Miramax, in cui interpretava “Tonio,” secondo figlio di una famiglia brasiliana costretto ad affrontare una vecchia faida di famiglia. Siamo nel 1910 e il padre ordina a Tonio di uccidere, per onore, un membro della famiglia rivale, diventando così la prossima vittima della faida. Il film affronta in modo potente il tema della violenza e la forte ribellione di un giovane uomo. ‘Behind the Sun’ è stato candidato per il Golden Globe® in 2002 come Miglior Film Straniero.

Prima di questo film Rodrigo ha recitato in The Roman Spring of Mrs. Stone accanto a Helen Mirren, Olivier Martinez ed Anne Bancroft, diretto da Robert Allan Ackerman, per il canale televisivo Showtime. Tratto da un racconto di Tennessee Williams, The Roman Spring of Mrs. Stone ha ricevuto cinque candidature agli Emmy® Awards nel 2003.

Rodrigo ha da poco terminato le riprese dell’atteso film 300: Battle of Artemisia il sequel del blockbuster 300 prodotto dalla Warner Bros, in cui interpreta ancora Serse, l’arrogante imperatore della Persia. Attualmente sta lavorando al sequel del cartone animato RIO 2 dove presta nuovamente la voce all’uccello, dottor “Tulio”, la cui uscita in sala è prevista per il 2014.

Rodrigo Santoro vive a Rio De Janeiro, in Brasile.

 

Oltre ad una straordinaria bellezza, JAIMIE ALEXANDER’S (Sarah Torrance) può vantare un grande talento, come dimostrato negli ultimi suoi progetti. Ha recitato con Jake Gyllenhaal nel film drammatico di Ed Zwick’s Love and Other Drugs, seguito dal kolossal epico della Marvel Thor in cui interpretava “Sif” insieme a Chris Hemsworth (“Thor”), Natalie Portman e Sir Anthony Hopkins. Al Toronto International Film Festival ha presentato la premiere mondiale del film indipendente Loosies con Peter Facinelli e Joe Pantoliano, ed ha appena completato le riprese del dramma storico Savannah con Jim Caviezel, Chiwetel Ejiofer, e Hal Holbrook. Oltre al suo ruolo da protagonist femminile accanto ad Arnold Schwarzenegger nell’action/thriller The Last Stand – L’ultima sfida (31 Gennaio, 2013), la Alexander sarà anche nel thriller drammatico Intermission che verrà presentato a Cannes, e riprenderà il suo ruolo nel sequel di Thor (15 Novembre, 2013 in USA).

La Alexander ha affrontato ruoli molto ambiti dopo un ruolo convenzionale nella popolare serie “Kyle XY.” È ritornata alle serie televisive come sorellastra immature e scatenata di Edie Falco nella serie “Nurse Jackie” trasmessa da Showtime.

Nata a Greenville, nella Carolina del Sud, e cresciuta e Grapevine in Texas, la Alexander si è trasferita a Los Angeles dopo il liceo. Da allora non si è mai guardata indietro.

 

LUIS GUZMÁN (Figgie) ha al suo attivo più di 60 film. Nel 2011 ha recitato in Arthur, con Russell Brand e Helen Mirren, e accanto a Denzel Washington e John Travolta in Pelham 1 2 3 di Tony Scott. Ha anche preso parte a due stagioni della serie comico-drammatica di HBO’ “How to Make it in America,” prodotta da Mark Wahlberg. Guzmán presto presterà la propria voce ai cartoni animati Henry & Me e Turbo.

Guzmán è stato candidato per 3 volte allo Screen Actors Guild (SAG) Award®, e lo ha vinto nel 2001 per la Straordinaria Performance del Cast per il suo ruolo nel candidato all’Oscar, Traffic di Steven Soderbergh. Ha ricevuto una nomination come Miglior Attore non Protagonista per un altro film di Soderbergh’s The Limey ed ha nuovamente lavorato con lui in Out of Sight e Welcome to Collinwood, che Soderbergh ha prodotto con George Clooney.

Ha ricevuto ulteriori nomination al SAG Award® per la sua performance in due film di Paul Thomas Anderson films, l’acclamato Magnolia e Boogie Nights, ed ha poi proseguito a lavorare con Anderson in Punch Drunk Love. La sua collaborazione con Brian De Palma vede Snake Eyes, insieme a Nicolas Cage, e Carlito’s Way, con Al Pacino e Sean Penn. All’inizio della sua carriera aveva lavorato con Sidney Lumet in Family Business, Q&A e Guilty as Sin.

La sua filmografia comprende Fighting, con Terence Howard e Channing Tatum, e Maldeamores, prodotto da Benicio Del Toro,così come un importante ruolo in War, con Jason Stratham e Jet Li, Fast Food Nation di Richard Linklater e Confidence di James Foley con Ed Burns e Dustin Hoffman.

Le commedie interpretate da Guzmán comprendono la recente uscita americana Nothing Like the Holidays e Waiting, con Ryan Reynolds e Anna Faris. Ha anche prestato la sua voce a Chucho in Beverly Hills Chihuahua nel 2008, e ha recitato in School for Scoundrels di Todd Phillips’ Anger Management, Lemony Snicket Una Serie di Eventi Sfortunati,John Badham’s The Hard Way e Mr. Wonderful di Anthony Minghella I suoi film drammatici comprendono I ruoli in Dreamer, in Black Rain di Ridley Scott in True Believer ed in The Count of Monte Cristo di Kevin Reynold.

Nato a Puerto Rico, Guzmán è cresciuto a Manhattan. Dopo la laurea al City College ha lavorato come giovane assistente sociale all’ Henry Street Settlement House mentre inizia a lavorare a teatro e in alcuni film indipendenti. All’inizio della sua carriera ha partecipato a moltissime serie televisive quali “NYPD Blue,” “Law & Order” e “Oz” della HBO. Ha partecipato anche alla serie della HBO “John from Cincinnati.” La sua prima apparizione importante è stata come guest star nella serie di culto “Miami Vice.”

 

EDUARDO NORIEGA (Gabriel Cortez) celebre attore spagnolo, acclamato interprete del pluripremiato ai Goya Thesis e di Abre Los Ojos, insieme a Penelope Cruz. Di quest’ultimo è stato fatto un remake in America col titolo Vanilla Sky con Tom Cruise nel ruolo originariamente interpretato da Noriega.

Noriega nel 2000 ha recitato anche in Plata Quemada (Burnt Money) con il regista Marcelo Pyñeyro, che successivamente lo ha diretto in El Método (The Method). Altri suoi film sono il celebrato El Lobo (Wolf), così come Alatriste, insieme a Viggo Mortensen. Eduardo ha recitato accanto a Woody Harrelson e Emily Mortimer nel film Transsiberian di Brad Anderson che gli è valsa una nomination come Miglior Attore dalla Spanish Actors Guild.  Ha partecipato a Vantage Point di Pete Travis’ con Forrest Whitaker and Dennis Quaid e a Blackthorn con Sam Shepard. Oltre a The Last StandL’ultima sfida con Arnold Schwarzenegger lo ritroveremo in Sweewater con Ed Harris & January Jones.

Il più giovane di sette fratelli, Noriega è l’unico ad aver deciso di diventare un attore. Ha recitato in molti cortometraggi, fra i quali Luna, diretto da Alejandro Amenabar, che gli è valso il premio come Miglior Attore all’ Alcala de Henares Short Film Festival a Madrid. Successivamente ha preso parte all’acclamato film spagnolo Historias del Kronen. Quando ha interpretato Thesis, film considerato uno dei maggiori successi del cinema spagnolo, si è attestato come uno dei più eminenti attori di Spagna.

Noriega ha ricevuto due nominations ai Goya, l’equivalente spagnolo del premio Oscar, una per Abre Los Ojos e la seconda per El Lobo.

 

Che lo abbiate notato o meno, avete assolutamente già visto molte volte il prolifico attore PETER STORMARE (Burrell), il che non è sorprendente poiché l’attore/regista di nascita svedese, ha recitato in oltre 100 film e serie televisive negli ultimi 30 anni, dalle produzioni ad alto budget ai film indipendenti, dai canali tv generalisti a quelli via cavo, in film Americani e Svedesi, passando per tantissimi altri film di varie nazionalità…e ovviamente, l’indimenticabile pubblicità della Budweiser all’interno della finale del Super Bowl nel 2011.

Stormare ha preso parte al futuristico action comedy Lockout, prodotto dal regista francese Luc Besson. Qui insieme a Guy Pearce e Maggie Grace, Stormare interpreta “Scott Langral,” il capo della sicurezza incaricato di contenere la rivolta in una prigione sperimentale nello spazio, piena di detenuti psicopatici. Lockout è uscito negli Sati Uniti il 13 Aprile.

Nel Gennaio 2013, il pubblico vedrà Stormare insieme a Jeremy Renner e Gemma Arterton nel film Paramount Hansel & Gretel: Witch Hunters. In arrivo anche i film indipendenti Jewtopia con Jennifer Love Hewitt e Small Apartments, una commedia con Billy Crystal e Juno Temple. A febbraio lo ritroveremo in Educazione siberiana accanto a John Malkovich, diretti da Gabriele Salvatores, in Get the Gringo di Mel Gibson , ed in The Last Stand- L’ultima sfida , il film della Lionsgate che segna il ritorno al grande schermo di Arnold Schwarzenegger. Ha anche preso parte come guest star ad un episodio della célèbre serie di CBS “NCIS: Los Angeles.”

Al momento, Stormare sta dando la propria voce al protagonista dell’ultimo cartone animato Scooby Doo e ha ultimato le riprese di tre film in Cina: Inseparable con Kevin Spacey, Tai Chi Hero e Th

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