FAUSTO BRIZZI racconta PAZZE DI ME

FAUSTO BRIZZI (regista e sceneggiatore)

 

Partiamo dal titolo. Stavolta non è quello di una canzone…

 

È quello della sceneggiatura, che ho scritto insieme a Marco Martani e Federica Bosco, la quale ne ha poi tratto un romanzo, uscito a novembre 2012. Federica è la scrittrice femminile per eccellenza in Italia quindi, dovendo mettere in scena sette donne, era assolutamente necessaria la sua partecipazione.

 

Perché Loretta Goggi?

 

Mi serviva un‟attrice brillante over 50 e lei è la migliore attrice italiana. I momenti più commoventi e quelli più divertenti della storia li regala proprio Loretta. Tanto che mi chiedo come sia possibile che sia stata utilizzata così poco, sino ad oggi, al Cinema e nella Fiction.

 

Cosa ti ha spinto, invece, a dividere il duo Mandelli-Biggio?

 

In realtà, non lo sono del tutto. La presenza „minacciosa‟ di Biggio nel film evita la solita domanda che ci si fa in questi casi, riguardo eventuali litigi artistici.

 

Diciamo che per Francesco è stata una vacanza, mentre Fabrizio ci ha regalato un cameo da cattivo, che per una volta ha consentito l‟inversione dei ruoli. In genere, è Gianluca che le prende da Ruggero, mentre qui Francesco viene preso a pugni da Fabrizio, elemento che divertirà molto i fan de

 

 

I SOLITI IDIOTI.

 

Per Mandelli, la prova da protagonista è stata un test importante, brillantemente superato a mio avviso, a dimostrazione della sua capacità di recitare anche senza maschera.

 

Ci sono, poi, tante piccole-grandi apparizioni eccellenti: Insinna, Argentero, „Iene‟ che spuntano da tutte le parti…

 

Mi sono divertito a includere alcuni miei amici, chiedendo loro un cameo. Di più non potevo fare, essendo questo un film solo di donne.

 

Flavio (con il quale avevo lavorato in

 

 

EX) interpreta un personaggio molto malinconico, anche se di fatto è quello che regala al film la prima battuta comica.

 

Luca è un amico e gli ho chiesto di giocare insieme per un giorno.

 

Pif ha da poco fatto il suo esordio dietro la macchina da presa con un film prodotto da noi della Wildside.

 

Ci sono poi, Maurizio Micheli e Gioele Dix, che fanno due super-ruoli, e i giovani Alessandro Tiberi e Gabriele Pignotta.

 

Come è stato gestire questa „gabbia‟ di donne, cane compreso?

 

Alla fine è stato tutto molto facile, perché la selezione iniziale è avvenuta sulla base della bravura e del carattere di ognuna di loro. Sapevo che non mi sarei potuto permettere delle prime donne capricciose sul set. Inoltre, sono riuscito a inserire nel cast femminile anche delle passioni personali, come Lucia Poli che è un‟attrice di teatro pazzesca, che avevo idea di valorizzare già da tempo. E, ancora, Paoletta Minaccioni, mia amica dai tempi del Centro Sperimentale, una vera trasformista, che fa sentire la sua presenza scenica in ogni film al quale partecipa. Chiara Francini è un ritorno importante, dopo

 

 

MASCHI CONTRO FEMMINE; di Marina Rocco sono innamorato professionalmente, perché porta una verità nel suo personaggio che nessun‟altra avrebbe potuto conferirle. C‟è poi Claudia Zanella, che ho convinto a passare dai film d‟autore a questo, sperando di „rovinare‟ la sua media di incasso al botteghino! E naturalmente, Valeria Bilello che avevo già „puntato‟ dal bellissimo HAPPY FAMILY.

 

In tutto ciò, il continuo scontro tra „Universo Maschi‟ e „Universo Femmine‟ sembra non terminare mai nei tuoi film…

 

Questo avrebbe benissimo potuto intitolarsi „Maschio contro femmine‟. Lo scontro prosegue perché credo sia l‟unica cosa di cui valga la pena parlare. Da spettatore, i film sociali, che parlano della realtà, li trovo noiosissimi, perché vengono superati immediatamente. Mentre un film sul conflitto uomo/donna, se ne ha la forza, può diventare anche un evergreen.

 

Quindi, continui a fare film d‟amore, con molti baci…

 

In questo caso, direi, molti baci interrotti o molti accenni di baci, a differenza, ad esempio, di

 

 

EX, dove c‟era l‟apoteosi del bacio. Rispetto ai miei ultimi film, però, qui torno al tono di NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI, coinvolgendo un target che va dagli 8 agli 80 anni. In PAZZE DI ME, non c‟è nulla che non sia „family‟.

 

Come ti è accaduto già in passato, il film è molto curato anche sotto l‟aspetto musicale. Ferma la collaborazione con Bruno Zambrini, il soundtrack spazia da “Cocco e Drilli” all‟ultimo brano di Arisa.

 

“Meraviglioso amore mio” è un inedito di Arisa, presente nel suo ultimo album prenatalizio, ma scritto appositamente per il film. A parte questo bellissimo brano, la colonna sonora è certamente particolare, perché in scena c‟è anche Margherita Vicario, che fa la cantante; c‟è il recupero vintage di “Cocco e Drilli”, che aveva vinto lo Zecchino d‟oro nel 1974; ci sono “Il caffè della Peppina”, “La bambola”… canzoni eterne, che accompagnano vent‟anni di vita di una famiglia.

 

Dove si sono svolte le riprese?

 

Per la prima volta nella mia vita, ho girato a Cinecittà, lavorando come si faceva un tempo. Quando sei in studio, puoi fare quello che vuoi con la macchina da presa: puoi spostare le pareti e muoverti senza ostacoli. Avevo bisogno che il film non annoiasse, visto che si svolge prevalentemente all‟interno di un appartamento. La mia indicazione scenografica è stata quella di realizzare un corridoio lunghissimo stile

 

 

LA FAMIGLIA di Ettore Scola, che è uno dei miei film preferiti.

 

Per il resto, la storia è ambientata sempre a Roma, anche se mi sono divertito, come al solito, a inserire passaggi movimentati: inseguimenti, esplosioni e un po‟ di mare!

 

Si rende, allora, necessario un piccolo bilancio dal punto di visto produttivo.

 

Questo è un mio ritorno con Rai Cinema e 01 Distribution, che lo ha coprodotto insieme a Wildside, e aveva già prodotto e distribuito i miei primi quattro film, che hanno registrato grandi incassi. Per questo, è un piacere ancora più grande rinnovare la collaborazione, realizzando per loro una commedia romantica alla

 

 

NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI.

I commenti sono chiusi.