IL PUNTO….
Ci fa sorridere chi attore crede che il “caratterista” sia un attore dal ruolo minore quando il grande cinema italiano del passato lo ricordi soprattutto per loro….
Come ha sempre detto uno dei più grandi registi “l’attore che si muove nelle caratterizzazioni (del viso, del fisico,etc…) ha sempre futuro al contrario del protagonista che dopo 2 film che sbaglia non lo vuole più nessuno…”
il caratterista non e’ per forza un comico ma suscita simpatia, emozione, empatia e rapporto preferenziale col pubblico…
Ma in Italia tutti dopo 2 pose vogliono fare i registi, tutti scrivere le storie imperdibili, tutti essere protagonisti assoluti…
una tristezza senza precedenti la loro “pochezza” e’ frutto della loro incapacità di vedere oltre il lavoro dei loro stessi colleghi…