10 Gennaio 2013 Quello che so sull’amore CURIOSITA’

NOTE DI REGIA

 

 

Quello che so sull’amore e’ un film che parla di quanto sia volatile l’amore se non lo innaffiamo con cura. E’ un film che racconta la fatica a diventare adulti in un mondo dove fuggire dalle proprie responsabilità per inseguire le proprie ambizioni e il proprio ego, sembra sempre più stimolante che fare una scelta forte, definitiva, che possa portarci dove invece non siamo ancora mai stati: quella zona indefinibile che chiamerei “l’età’ adulta”.

Gabriele Muccino

 

SINOSSI

Quello che so sull’amore, è la storia di George Dryer (Gerard Butler) un ex campione di calcio scozzese che negli anni del successo, ancora profondamente immaturo, ha tradito la moglie Stacie (Jessica Biel) seppur amandola, col finire per perdere sia lei che il figlio Lewis di 6 anni (Noah Lomax). George, dopo il divorzio, ha cercato fortuna altrove, in Canada, lontano dalla famiglia. Qui ha aperto un bar sportivo, investito in proprietà immobiliari ma è purtroppo finito in bancarotta. Ridotto senza un soldo torna a vivere dove abita il figlio e decide che da qui inizierà il suo percorso di rinascita, cercando un lavoro come commentatore sportivo e tentando di recuperare il rapporto con il bambino. Ma non è così semplice: trova Stacei che sta per risposarsi e suo figlio estremamente diffidente nei suoi confronti. E’ duro dimostrare di essere cambiato, anche perché a complicare le cose c’è anche l’elemento novità che rappresenta George in questo sobborgo della provincia americana. L’uomo si ritrova ad allenare la squadra di calcio del figlio, e, senza volerlo, comincia ad essere il centro di chiacchiere e tradimenti coniugali, come da tempo non succedeva nella piccola comunità. Sugli spalti del campo di calcio dove George allena Lewis e la sua squadra, ci sono le mamme con le loro frustrazioni, nevrosi, infelicità e solitudine. Alcune si infatueranno del bel George, come le mamme interpretate da Uma Thurman e Catherine Zeta Jones che arriveranno a sedurlo così da complicare ancora di più il suo percorso di crescita e di ritorno a casa… Questa volta però George è davvero cambiato, e troverà la forza interiore per evitare l’ennesimo errore. Con fatica ma anche con sincera onestà, riuscirà a crescere e a diventare un uomo e un padre migliore di quanto non sia mai stato.

I PRODUTTORI ITALIANI

 

Tutto nasce dalla collaborazione ormai ventennale con la Nu image di cui abbiamo distribuito in Italia moltissimi film. Avevamo spesso discusso con Avi Lerner (CEO di Nu Image) la possibilità di dar vita a delle produzioni italo – americane, ma non avevamo mai trovato il progetto giusto, fino a quando non abbiamo cominciato a parlare di Quello che so sull’amore, della volontà di mettere insieme un cast stellare e della possibilità che a dirigerlo fosse Gabriele Muccino. Questo in realtà e’ stato l’elemento decisivo, che ci ha convinto ad accettare di coprodurre il film. L’idea che Gabriele volesse dipingere un affresco di quella provincia americana, così lontana dal nostro immaginario, raccontando in chiave di commedia le varie facce dell’amore con l’ironia e la profondità di chi sa cogliere così bene le debolezze, le incoerenze e le grandezze dell’animo umano ci ha conquistati. Ci siamo imbarcati in questa avventura con l’entusiasmo e l’impegno che devono necessariamente accompagnare ogni passo importante e siamo davvero soddisfatti e felici del risultato. Quello che so sull’amore con il suo cast d’eccezione, è un film straordinario che diverte, commuove e regala emozioni, come vuole la migliore tradizione dei film di Muccino. Questa è stata per noi la prima esperienza di coproduzione internazionale, il nostro obiettivo è di continuare a lavorare in questo senso in futuro.

 

Raffaella e Andrea Leone

 

 

NOTE DI PRODUZIONE Nu Image/Millennium Films in associazione con AndreaLeone Films presentano QUELLO CHE SO SULL’AMORE, una commedia romantica interpretata da Gerard Butler (“Il cacciatore di Ex,” “La dura verità,” “Giustizia Privata”), Jessica Biel (“Capodanno a New York,” “Valentine’s Day”), Uma Thurman (“Ceremony,” “Kill Bill”), l’attrice premio Oscar Catherine Zeta-Jones (“Chicago”), Judy Greer (“Mad Love”) & Dennis Quaid (“Soul Surfer”). Il film è diretto da Gabriele Muccino. Il produttore esecutivo Avi Lerner della Millennium Films, artefice di successi quali “John Rambo,” “I mercenari,” “The Mechanic,” e dell’atteso “Conan The Barbarian,” dichiara: “Siamo stati felicissimi di aver Gabriele Muccino come regista di questa commedia”. Il film è prodotto da Kevin Misher (“Nemico pubblico”), Jonathan Mostow (“Hancock”), Alan Siegel (“Giustizia privata,” “Machine Gun Preacher”), Gerard Butler, Heidi Jo Markel (“Trust,” “Solitary Man,”), e John Thompson (“I mercenari,” “Brooklyn’s Finest”). Danny Dimbort, Trevor Short e Avi Lerner della Nu Image/Millennium Films, produttori di successi commerciali quali “I mercenari,” “The Mechanic,” e il recente film drammatico “Trust,” oltre che del film in uscita “Conan The Barbarian” sono i produttori esecutivi insieme a Ed Cathell III (“Drive Angry 3D,” “Trust”). La squadra di talenti dietro la macchina da presa è composta dal direttore della fotografia Peter Menzies Jr. (“Scontro tra Titani”), dallo scenografo Daniel T. Dorrance (“Max Payne”), dalla costumista italiana Angelica Russo alle prese con il suo primo film in lingua inglese, dall’addetto al montaggio Padraic McKinley (“17 Again,” “Charlie St. Cloud”) e dalla stimata direttrice del casting Denise Chamian (“Come l’acqua per gli elefanti,” “Salvate il soldato Ryan”). Il film è stato girato a Shreveport in Louisiana nelle primavera 2011. La storia di Quello che so sull’amore è iniziata letteralmente su un campo da gioco di Encino, California quando Jonathan Mostow, reduce dal successo di “Terminator 3: Le macchine ribelli,” si è offerto di fare l’assistente allenatore nella squadra di baseball di suo il figlio. In quell’occasione ha incontrato lo sceneggiatore Robbie Fox, autore tra gli altri di “Mia moglie è una pazza assassina” che all’epoca era il primo allenatore della squadra. Ricorda Fox: “Nella primavera del 2004, Jonathan Mostow, un tizio che non conoscevo affatto, – regista e produttore cinematografico – è diventato per caso il mio assistente allenatore. Essendo entrambi di casa a ‘Hollywood, ho pensato che se fossimo andati d’accordo sul campo, forse un giorno avremmo potuto fare un film insieme”. Tuttavia, per riuscire a convincerlo a produrre il film, Fox ha dovuto trovare la “chiave giusta” per suscitare l’interesse di Mostow, che all’epoca aveva un contratto con Sony Pictures. L’idea del film gli è venuta in mente dopo aver mandato un messaggio e-mail ai genitori dei suoi giovani giocatori nel quale comunicava alcuni dettagli sull’allenamento del giorno seguente. Ricorda Fox: “Erano le 2 del mattino e dopo aver terminato il mio lavoro di scrittura, ho inviato una mail a tutti i genitori dei ragazzi , circa 25, nella quale dicevo ‘ Ricordo ai ragazzi, che domani c’è l’allenamento. Mi raccomando, siate puntuali e venite tutti.’ Alla 2.01 ho sentito l’inconfondibile ‘ding’ sul computer e ho pensato subito che come capita sempre quando ricevo una risposta immediata soprattutto a quell’ora della notte, o avevo sbagliato indirizzo e il server mi aveva mandato indietro il messaggio oppure per errore avevo scritto all’indirizzo del lavoro e il sistema automatico rispondeva dicendo che la persona non era in ufficio.” Ma Fox aggiunge: “In quel caso però il messaggio arrivava veramente da una delle mamme dei miei ragazzi che scriveva – e questa battuta è restata nel film e viene scritta dal personaggio di Catherine Zeta-Jones – ‘Salve coach! Ancora sveglio a quest’ora?!” Fox continua sorridendo: “ Non ho risposto subito ma poco dopo mi è arrivato un altro messaggio che diceva – ‘So che ci sei! Saprai anche correre ma sicuramente non sai nasconderti! A quel punto, sono tornato a vestire i panni dello sceneggiatore, ho stampato i testi delle mail e il giorno dopo le ho fatte vedere il giorno dopo a Jonathan Moscow.” Jonathan Mostow, autore e regista di film di successo quali “Breakdown-La trappola,” e “U-571” ricorda: “Un giorno tra un inning e l’altro, Robbie mi ha preso da parte e mi ha raccontato una versione piuttosto succinta del film: ‘Un ex giocatore di baseball – la storia era ancora ambientata nel mondo del baseball e non del calcio – in declino, padre divorziato con un rapporto non proprio buono con il figlio, cerca di fare almeno una cosa fatta bene e tenta di redimersi agli occhi del figlio accettando l’incarico di allenatore della sua squadra, ma finisce con l’andare a letto con le mamme dei suoi compagni.” Mostow ride ricordando l’episodio: “Ho adorato subito l’idea centrale del film! Era una specie di premessa alla ‘Shampoo’ perché c’era già tutta l’essenza del personaggio con tutte le sue implicazioni comiche. Appariva già come una storia divertente e commovente al tempo stesso.” Continua Mostow: “Ho detto a Robbie ‘Mi piace l’idea!’e ho chiamato il direttore di uno studio e gli ho detto ‘Che ne pensi di questa idea per un film?’” Mostow conclude sorridendo, “E lui ha avuto la mia stessa reazione e nel giro di un giorno avevano trovato un accordo per lo sviluppo del film.”

 

 

SCRITTURARE GERARD BUTLER E GABRIELE MUCCINO Lo sceneggiatore aveva pensato sin dall’inizio che l’attore protagonista del film doveva riportare alla mente quello che Warren Beatty aveva fatto per “Shampoo” negli anni 1970. Commenta lo sceneggiatore: “Ho pensato a cosa avrebbe potuto scatenare la presenza di un giocatore di baseball professionista così attraente tra le annoiate mamme di una cittadina di provincia. Davanti ad un uomo di quel genere, qualunque mamma comincerebbe ad andare agli allenamenti e alle partite del figlio truccata alla perfezione e con i tacchi a spillo mentre i padri porterebbero certamente un taccuino per farsi fare un autografo.” E’ apparso subito ovvio che il personaggio di ‘George Dryer’ doveva essere interpretato da un attore bello e attraente, tipo George Clooney, Tom Cruise o Gerard Butler. Per proporre il ruolo a Gerard Butler, Fox ha descritto il protagonista come uno scozzese ex giocatore di baseball professionista e una volta completata la sceneggiatura, l’ha mandata al produttore Alan Siegel, socio di Butler, produttore del thriller “Giustizia privata” e del film in uscita “Machine Gun Preacher,” entrambi interpretati da Butler. Per quanto riguarda la reazione di Butler, il produttore Siegel ricorda: “Robbie Fox ha fatto un lavoro incredibile scrivendo dei personaggi che balzano letteralmente fuori dalle pagine, e che ami sin dalla prima lettura. Quando ho letto la sceneggiatura mi sono detto: ‘Mio Dio; mi riconosco perfettamente in questa storia; potrebbe parlare di me e dei miei amici!” A aggiunge: “E ho pensato subito a Gerry per il ruolo del protagonista.” Quando Gerard Butler ha letto la sceneggiatura è stato anche lui entusiasta. Racconta l’attore: “Ho capito subito che era un film al quale avrei voluto partecipare. Ho pensato che mi sarei divertito molto a raccontare questa storia, e a arrivare al cuore del pubblico con questi personaggi e soprattutto a farli ridere.” Una volta assicurata la presenza di Gerard Butler come protagonista e produttore, bisognava trovare il regista giusto per il film. Racconta il produttore Jonathan Mostow: “Quando abbiamo cominciato a pensare al regista, ci siamo messi alla ricerca di qualcuno che fosse in grado non solo di raccontare il lato comico della storia ma anche quello più commovente. Si tratta di un film certamente molto divertente ma al tempo stesso è un film che tenta di trasmettere un messaggio forte riguardo all’essere genitori e soprattutto padri.”

 

Continua Mostow: “Cercavamo un regista che avesse già raccontato sul grande schermo storie toccanti e commoventi e che fosse in grado di combinarle in maniera perfetta e impercettibile con i toni della commedia realizzando un film coeso, e molto divertente.” “Gerard Butler e il suo socio in produzione, Alan Siegel, hanno approvato immediatamente la nostra scelta di contattare prima di tutti Gabriele Muccino, famoso per il successo di “La ricerca della felicità,” altro film incentrato sul rapporto tra padre e figlio. Commenta Butler: “Conoscevo Gabriele da un po’ e soprattutto amavo i suoi film, in particolare quelli italiani perché sono pieni di energia, ritmo, azione; grazie a questo mix Gabriele riesce a andare veramente a fondo dei personaggi e a conoscerli bene. E’ per questo che ho pensato che sarebbe stato perfetto per dirigere Quello che so sull’amore”. Per quanto riguarda la reazione di Gabriele Muccino alla lettura della sceneggiatura, citiamo le sue parole: “Quando sei alla ricerca di un progetto cinematografico, di un film da dirigere, ti capita di concentrarti su un certo numero di sceneggiatura e di cominciare a girarci intorno. E alla fine, dopo averci ragionato un po’ su, scegli sempre quella che parla più direttamente al tuo cuore. Non dico che debba necessariamente essere un qualcosa di autobiografico, ma deve contenere qualcosa che la tua sensibilità sappia riconoscere immediatamente o almeno io devo capire immediatamente quale è l’obiettivo del film.” Continua Muccino: “In questo caso, il film racconta la storia di un padre che intraprende un viaggio alla fine del quale diventerà un padre migliore, ma anche e soprattutto una persona migliore. Per intraprendere un simile viaggio, devi conoscere la vita, devi aver sofferto un po’ e devi aver perso qualcosa, tutti elementi che per un verso o per l’altro mi erano familiari e nei quali mi sono riconosciuto.” Subito dopo la lettura della sceneggiatura, Muccino ha voluto incontrare Gerard Butler per discutere con lui la maniera migliore di realizzare il film. Ricorda Butler: “Siamo andati a cena insieme e ci siamo raccontati le rispettive visioni del film. E’ stato molto divertente perché non abbiamo fatto altro che dire: “Mi piace la tua versione; è ottima; ma che ne pensi di questo invece?’ Ed è andata avanti così per tutta la serata.” Aggiunge sorridendo Butler: “Alla fine abbiamo capito che avevamo tutti e due lo stesso desiderio: portare sul grande schermo Quello che so sull’amore una storia bella e toccante, due cose che Gabriele sa fare bene. E poi non dimentichiamoci che è molto divertente.”

 

IL CAST STELLARE Jessica Biel, parlando della sua partecipazione al film, ha dichiarato: “Sono stata attratta dal progetto nella sua totalità e mi sembrava – e ne ho avuto conferma – interessante poter lavorare con Gabriele; inoltre nel film interpreto il ruolo di una madre e per me questa è un’assoluta novità. Infine, ho avuto il privilegio di recitare accanto ad attrici e attori del calibro di Uma, Catherine, Gerry & Dennis — un cast da brividi oserei dire. Far parte di una squadra formata da artisti che ammiro da anni è stato un autentico sogno. E’ stato tutto l’insieme ad attrarmi verso il progetto.” Uma Thurman, amata in tutto il mondo anche grazie alla straordinaria interpretazione di “Kill Bill,” racconta: “Sono una grande fan di Gabriele e dei suoi film e ho pensato che Quello che so sull’amore fosse una bella storia famigliare – e nella mia carriera non me ne sono capitata molte, ed ero molto attratto dal lato comico del film. E quindi quando ho incontrato Gabriele, e mi ha spiegato come avrebbe voluto raccontare la storia e il mio personaggio, ho pensato subito che mi sarei divertita molto a interpretare una commedia diretta da lui.” E conclude sorridendo: “Ne è valsa veramente la pena!” Per quanto riguarda Catherine Zeta-Jones, vincitrice dell’Oscar per l’interpretazione di “Chicago,” l’attrice commenta: “Lavorare con un regista europeo come Gabriele, accanto a colleghi eccellenti, scelti per dar vita ad un film che è al tempo stesso divertente, toccante, buffo, ben scritto e sfaccettato, era un’occasione che non potevo e non volevo lasciarmi sfuggire!” Judy Greer, conosciuta soprattutto grazie alla serie televisiva, “Mad Love,” dichiara: “Era da quando ho visto il film L’ultimo bacio” che desideravo lavorare con Gabriele Muccino. Poi sono rimasta letteralmente affascinata da ‘La ricerca della felicità’ e da ‘Sette anime.’ Gabriele ha un talento speciale nel raccontare storie di redenzione che riguardano persone comuni e questa è una cosa che adoro. Credo che la sua passione per “l’uomo qualunque” sia ciò che rende la sua narrazione così bella e che trasforma in qualcosa di straordinario tutte le sceneggiature che sceglie , drammatiche o comiche che siano.” E aggiunge l’attrice: “Conoscevo già Gerry e sapevo che sarebbe stato divertente lavorare con lui.” Parlando della sua partecipazione a Quello che so sull’amore, Dennis Quaid, che abbiamo visto di recente in “Soul Surfer” e che vedremo tra breve nel remake di “Footloose,” racconta sorridendo: “Ho pensato che la sceneggiatura fosse divertente e conoscevo alcuni delle persone coinvolte nel progetto. Sapevo che ci sarebbe stato Gerard Butler e adoro come lavora. Sapevo che ci sarebbero state anche Catherine, Uma – nel ruolo di mia moglie – e Jessie. Mi sembrava un cast eccezionale e quindi ho pensato che mi sarei divertito parecchio sul set ed è questo quello che cerco quando scelgo un film: deve esserci o una bella storia o la possibilità di divertirsi sul set… oppure tutti e due.” Gerard Butler, che è anche il produttore del film aggiunge: “Molti degli attori del nostro film generalmente interpretano ruoli da protagonista, ma in questo caso hanno accettato di partecipare a un film corale perché comunque i loro personaggi sono scritti in maniera egregia e Gabriele è un regista eccezionale. Riuscire ad averli tutti è stato un autentico colpo di fortuna perché abbiamo la crème de la crème!” Per quanto riguarda il suo rapporto di lavoro con gli altri colleghi, Butler commenta: “In questo film, il mio personaggio è per certi versi passivo e si limita a reagire alle cose che gli capitano. E’ come se lui se ne stesse lì e venisse trascinato via da una sorta di tornado. E credo che il termine tornado sia appropriato per descrivere attori come Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones, Dennis Quaid: loro sono i tornado che mi girano intorno e io devo cercare qualcosa a cui aggrapparmi per evitare di essere trascinato via dalla loro potenza.” Parlando di questo gruppo di straordinari talenti che interpretano il film da lui diretto, Gabriele Muccino dice: “Credo di essere un regista capace di guidare gli attori indicandogli una strada chiara e facile da seguire.” E spiega: “Nei miei film, tento di riprodurre la vita in tutte le sue sfumature, contraddizioni e difficoltà. La profondità di una storia al cinema emerge dalle interpretazioni, dagli sguardi, dai piccoli gesti che somigliano a quelli della vita vera. E questo affascina il pubblico, lo tiene incollato sulla sedia perché riesce ad identificarsi in quello che vede sullo schermo e dimentica che si tratta di un film perché in qualche modo è come se vedesse la propria vita riflessa sullo schermo.” Il produttore John Thompson aggiunge: “Questo film è stato un’opportunità perfetta per Gabriele per dimostrare la sua capacità di dirigere attori di questo calibro e dare vita alla meravigliosa storia scritta da Fox. Credo che Gabriele sia particolarmente bravo nel dirigere gli attori e ha guidato il cast in maniera egregia permettendo ad ognuno di loro di dare il meglio di sé.”

 

 

GERARD BUTLER (George) si è definitivamente imposto all’attenzione del pubblico e della critica interpretando il coraggioso e eroico Re Leonida nel blockbuster di Zack Snyder “300,” che ha incassato più di 450 milioni di dollari in tutto il mondo. Di recente Butler ha interpretato due attesissimi film; il primo è “Machine Gun Preacher,” diretto da Marc Forster, ispirato alla storia vera Sam Childers, spacciatore di droga e ciclista che ha trovato Dio ed è diventato una sorta di crociato per i bambini del Sudan costretti a diventare dei soldati. L’altro è “Coriolanus”, storia del rapporto tra autorità, potere e emozioni. Ispirato all’opera di Shakespeare, “Coriolanus” è interpretato e diretto da Ralph Fiennes. Dopo Quello che so sull’amore, Butler ha recitato in “Chasing Mavericks”, diretto da Curtis Hanson, ispirato alla storia vera del surfista di Santa Cruz Jay Moriarity e al suo tentativo di cavalcare le temibili onde della California del Nord chiamate ‘Mavericks.’ Gerard interpreta Rick “Frosty” Hesson, il mentore del surf che ha allenato Moriarty e con il quale ha instaurato un rapporto molto profondo. Nel marzo del 2010, Butler ha prestato la voce al protagonista ‘Stoick’ nel film d’animazione candidato all’Oscar e realizzato dalla Dreamworks “Dragon Trainer.” Butler ripeterà l’esperienza doppiando anche “How To Train Your Dragon 2.” Oltre a recitare, nel marzo del 2008 Butler ha fondato una società di produzione insieme al suo manager. Il loro primo film è stato “Giustizia privata,” con Butler, che ha incassato più i 100 milioni di dollari ed è a tutt’oggi il maggior successo della Overture Films. Nel corso della sua carriera, Butler ha interpretato film di ogni genere tra cui ricordiamo “Il cacciatore di Ex,” con Jennifer Aniston; il film diretto da Robert Luketic “La dura verità,” con Katherine Heigl; il lungometraggio della Lionsgate “Gamer,” e anche “Rocknrolla” di Guy Ritchie con Thandie Newton e Jeremy Piven; ricordiamo anche “P.S. I Love You” con Hilary Swank, “Alla ricerca dell’isola di Nim” con Jodie Foster e Abigail Breslin, “Il fantasma dell’opera” di Andrew Lloyd Webber; il film indipendente “Dear Frankie,” con Emily Mortimer, “Beowulf & Grendel,”; “In campo per la vittoria”, “Timeline,” “Lara Croft: La culla della vita” e “Il Regno del fuoco”. Ricordiamo inoltre il film drammatico di John Madden “La mia regina” con Judi Dench. Tra i suoi primi film, ricordiamo “Fast Food,” “One More Kiss,” “Harrison’s Flowers” e l’adattamento cinematografico del lavoro di Chekhov “The Cherry Orchard.” Butler fa parte dell’organizzazione Artists for Peace and Justice, fondata nel 2009 da Paul Haggis, un’organizzazione si occupa di raccogliere fondi da investire in opere a favore della pace e della Crediti non contrattuali giustizia sociale e affronta questioni legate alla povertà e all’emancipazione delle comunità di tutto il mondo. Nato in Scozia, Butler ha debuttato a teatro a 12 anni nel musical “Oliver,” in scena al famoso teatro di Glasgow, il Kings Theatre. Nel 1996 ha ottenuto un ruolo nell’acclamatissima produzione teatrale di “Trainspotting” seguita da spettacoli – sempre a Londra – quali “Snatch” e “Improvvisamente l’estate scorsa,” di Tennessee Williams accanto a Rachel Weisz in scena alla Donmar Warehouse.