INCHIESTA “CINEMA E INCASSI”…Crisi o noia? RICCARDO TOZZI

Risponde  RICCARDO TOZZI della CATTLEYA

Usciranno prodotti da Cattleya il 14 febbraio Il principe abusivo di Alessandro Siani, sempre a Febbraio ”Educazione siberiana” di Gabriele Salvatores e si mira a Cannes con “Storia mitologica della mia famiglia” di Daniele Luchetti. Con Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti


 

Credo ci siano tre ordini di problemi, a tre livelli diversi.
Un primo e’ globale: internet ha rivoluzionato anche il rapporto con l’audiovisivo. Il flusso generale di immagini, incluso il film, il pubblico lo riceve in rete. In sala ci va solo per cose speciali.
Il secondo e il terzo sono specifici del nostro paese:
- il nostro cinema e’ realistico. Certi film, anche buoni, dei nostri autori (anche i piu’ giovani) potrebbero essere stati fatti anche vent’anni fa. E’ difficile essere “speciali” e attrarre i piu’ giovani con una cifra stilistica cosi’ tradizionale.
- non abbiamo un circuito adeguato di multisale urbane. Per essere quell’esperienza speciale che dicevamo, il cinema deve aver luogo in posti nuovi attrattivi e diversi (quello che e’ Eataly per il cibo).
Poi ci sono mille altri problemi, a partire dalla pirateria. Pero’ se vogliamo concentrarci sulle tendenze di fondo, citerei le tre questioni che ho detto.

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