Cattleya e Rai Cinema
presentano il TRAILER e le PRIME FOTO di
EDUCAZIONE SIBERIANA
Il nuovo film di Gabriele Salvadores
Tratto dell’opera lettararia di Nicolai Lilin edita da Einaudi
Prodotto da: Cattleya e Rai Cinema, Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz
Distribuito da: 01 Distribution
con: Arnas Fedaravicius, Villius Tumalavicius, Eleanor Tomilson, Jonas Trukanas, Vitalji Poršnev
con Peter Stormare e John Malkovich
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Sinossi: L’”educazione siberiana” è uno strano tipo di “educazione”. E’ un’educazione criminale, ma con precise e, a volte sorprendentemente condivisibili, regole d’onore.
La storia si svolge in una regione del sud della Russia e abbraccia un arco di tempo che va dal 1985 al 1995. In quegli anni avviene uno dei più importanti cambiamenti della nostra storia contemporanea: la caduta del muro di Berlino e la conseguente sparizione dell’Unione Sovietica con tutto quello che questo evento ha poi comportato nei rapporti economici e sociali dell’intero pianeta.
Ispirato all’omonimo romanzo di Nicolai Lilin (edito da Einaudi), in cui l’ autore racconta la sua infanzia e la sua adolescenza all’interno di una comunità di “Criminali Onesti” siberiani, così come loro stessi amano definirsi, il film racconta la storia di ragazzi che passano dall’infanzia all’adolescenza, e della comunità in cui sono cresciuti, rappresentando, attraverso un microcosmo molto particolare, una storia universale che, al di là delle implicazioni sociali, acquista un significato metaforico che riguarda tutti noi.
NOTE DI REGIA
L’”educazione siberiana” è uno strano tipo di “educazione”.
E’ un’educazione criminale, ma con precise e, a volte sorprendentemente condivisibili, regole d’onore.
“Educazione Siberiana” è anche il titolo del primo libro di Nicolai Lilin, in cui l’ autore racconta la sua infanzia e la sua adolescenza all’ interno di una comunità di “Criminali Onesti” siberiani, così come loro stessi amano definirsi.
La storia si svolge in una regione del sud della Russia e abbraccia un arco di tempo che va dal 1985 al 1995.
In quegli anni avviene uno dei più importanti cambiamenti della nostra storia contemporanea: la caduta del muro di Berlino e la conseguente sparizione dell’Unione Sovietica con tutto quello che questo evento ha poi comportato nei rapporti economici e sociali dell’intero pianeta.
La storia di questi ragazzi che passano dall’infanzia all’adolescenza e della comunità in cui sono cresciuti diviene, quindi, partendo da un microcosmo molto particolare, una storia universale che, al di là delle implicazioni sociali, acquista un significato metaforico che riguarda tutti noi.
Ci siamo ispirati ai personaggi, alle situazioni e al mondo raccontato da Lilin per creare una storia epica: l’eroica e disperata resistenza dei discendenti dei guerrieri Urca, originari abitanti delle grandi foreste siberiane, all’invasione del consumismo e della globalizzazione. E, soprattutto, la storia di un gruppo di ragazzi che affronta uno dei problemi più complessi della nostra vita: il diventare adulti.
È un mondo di contrasti, come quando, in una scena del film, nell’unico spazio libero lasciato dai palazzi grigi e tutti uguali di un quartiere di architettura sovietica, una piccola giostra accende le sue luci colorate e diffonde dai suoi altoparlanti la musica di David Bowie.
E, dato che si tratta di creare un mondo lontano da noi e praticamente sconosciuto, questo si può in un certo senso definire un vero film “in costume”.
Gabriele Salvatores
JOHN MALKOVICH (Nonno Kuzja)
Brillante interprete cinematografico da oltre venticinque anni, John Malkovich è una delle figure più affascinanti del mondo dello spettacolo. Talento eclettico, ha girato film di generi diversi, spaziando dai ruoli che spingono alla riflessione delle pellicole indipendenti a quelli avvincenti delle produzioni ad alto budget. Oltre ad essere un attore completo, è anche regista, produttore, stilista e artista.
Malkovich ha da poco completato le riprese di Warm Bodies di Jonathan Levine. Di recente lo abbiamo visto al fianco di Shia LaBeouf nel terzo episodio della serie Transformers diretto da Michael Bay.
Insieme a Lianne Halfon e Russell Smith, suoi soci della Mr. Mudd, ha prodotto Noi siamo infinito di Stephen Chbosky. Il film, basato sul romanzo di successo Ragazzo da parete e interpretato da Logan Lerman ed Emma Watson, racconta la vicenda di un adolescente sensibile e un po’ emarginato alle prese con l’amore, il lutto, l’amicizia e il dolore.
L’attore è tornato a vestire i panni del famigerato assassino austriaco Jack Unterweger protagonista dello spettacolo teatrale The Infernal Comedy: Confessions of a Serial Killer, composto da una serie di monologhi alternati ad arie eseguite da due soprano. Nel 2011 lo spettacolo è stato portato in tournée in Europa durante l’estate e presentato al Next Wave Festival della Brooklyn Academy of Music alla fine dell’anno.
Tra gli ultimi ruoli interpretati da Malkovich per il grande schermo ricordiamo il folle e simpatico ex agente della CIA Marvin Boggs protagonista insieme a Bruce Willis, Morgan Freeman e Helen Mirren di Red, prodotto dalla Summit Entertainment, e il celebre allenatore di cavalli da corsa Lucien Lurin in Un anno da ricordare della Disney, con Diane Lane. Malkovich, inoltre, è apparso insieme a Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand e Tilda Swinton nella commedia Burn After Reading – A prova di spia ed è stato diretto da Clint Eastwood in Changeling, prodotto da Ron Howard e dalla Imagine Entertainment di Brian Grazer e interpretato da Angelina Jolie e Amy Ryan.
Molti i titoli al suo attivo, tra cui The Great Buck Howard di Sean McGinly, presentato al Sundance Film Festival nel 2008; La leggenda di Beowulf diretto da Robert Zemeckis, con Angelina Jolie; Klimt di Raoul Ruiz; Il gioco di Ripley con la regia di Liliana Cavani; Essere John Malkovich di Spike Jonze; Ritratto di signora di Jane Campion; Nel centro del mirino di Wolfgang Petersen; Uomini e topi diretto da Gary Sinise; Il tè nel deserto con la regia di Bernardo Bertolucci; Le relazioni pericolose di Stephen Frears; L’impero del sole di Steven Spielberg; Lo zoo di vetro diretto da Paul Newman; Urla del silenzio di Roland Joffé e Le stagioni del cuore di Robert Benton.
Malkovich è stato candidato due volte all’Oscar per il miglior attore non protagonista, nel 1985 per Le stagioni del cuore e nel 1994 per Nel centro del mirino. L’interpretazione della pellicola di Benton gli è valsa anche il premio della National Society of Film Critics e del National Board of Review. Nel 1999, il New York Film Critics Circle lo ha premiato per Essere John Malkovich.
Nel 1998 Malkovich ha costituito insieme ad Halfon e Smith una casa di produzione chiamata Mr. Mudd, il cui film d’esordio è stato il successo Ghost World diretto da Terry Zwigoff. Nel 2003 Malkovich ha firmato la sua prima regia con Danza di sangue – Dancer Upstairs interpretato dal premio Oscar Javier Bardem. La Mr. Mudd ha prodotto anche The Libertine con Johnny Depp e Samantha Morton e Art School Confidential – I segreti della scuola d’arte diretto da Zwigoff e scritto dallo sceneggiatore e fumettista Dan Clowes. Nel 2008 la Mr. Mudd ha ottenuto il suo più grande successo di pubblico e critica con la pellicola indipendente Juno interpretato da Ellen Page, Jennifer Garner e Jason Bateman. Il film, distribuito dalla Fox Searchlight, ha conquistato l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale (Diablo Cody) e tre nomination nelle categorie del miglior film, della migliore attrice (Page) e della migliore regia (Jason Reitman). Nel 2008 è stato premiato anche con l’Independent Spirit Award.
Malkovich è stato produttore esecutivo del documentario How to Draw a Bunny, ritratto cinematografico dell’artista Ray Johnson, che nel 2002 ha vinto il premio della giuria al Sundance Film Festival e il Grand Prix du Public ai Recontres Internationales de Cinéma di Parigi e nel 2003 è stato candidato all’Independent Spirit Award per il miglior documentario. Nel 2009 Malkovich e il team della Mr. Mudd sono stati produttori esecutivi del documentario HBO intitolato Which Way Home. Diretto da Rebecca Camissa, il film mostra il fenomeno dell’immigrazione visto dalla prospettiva di alcuni minori non accompagnati che cercano di entrare negli Stati Uniti. È stato candidato a diversi premi, tra cui l’Oscar per il miglior documentario, l’Independent Spirit Award e l’Emmy per la migliore fotografia, il miglior montaggio e le migliori ricerche.
Distintosi anche sul piccolo schermo, Malkovich ha vinto il premio Emmy per Morte di un commesso viaggiatore diretto da Volker Schlöndorff e interpretato da Dustin Hoffman. Il ruolo gli è valso anche la nomination al Golden Globe. Nel 1994 Malkovich è stato candidato al Golden Globe per il miglior attore non protagonista di un lungometraggio per Nel centro del mirino, mentre nel 1995 la candidatura è arrivata per la categoria miglior attore non protagonista di una serie, miniserie o film per la televisione per l’interpretazione di Cuore di tenebra. Altre produzioni televisive importanti sono state la miniserie Napoleon e il film della HBO RKO 281 – La vera storia di quarto potere, per le quali John è stato candidato al premio Emmy per il miglior attore non protagonista.
Membro di spicco della celebre Steppenwolf Theatre Company di Chicago, John Malkovich ha ricoperto i ruoli di produttore, regista e attore in lavori che hanno avuto un profondo impatto sul panorama teatrale americano. Dal 1976 al 1982, ha interpretato, diretto o curato le scene di oltre cinquanta produzioni della Steppenwolf Theatre Company. L’esordio sui palcoscenici newyorkesi nell’allestimento di True West di Sam Shepard gli è valso il premio Obie. Altri spettacoli di rilievo a cui ha preso parte, messi in scena a New York, Londra e Los Angeles, comprendono Morte di un commesso viaggiatore, Slip of the Tongue, State of Shock di Sam Shepard e Burn This di Landford Wilson. Malkovich ha diretto molte produzioni della Steppenwolf, incluso il famoso Balm in Gilead presentato a Chicago e nei teatri Off-Broadway, Il guardiano allestito a Chicago e a Broadway e Libra, tratto da un suo adattamento di un romanzo di Don de Lillo. Nel 2003 la messa in scena francese di Hysteria diretta da Malkovich ha ottenuto cinque candidature al premio Molière, inclusa quella per la migliore regia. Malkovich ha inoltre firmato la regia di tre cortometraggi di moda (Strap Hangings, Lady Behave, Hideous Man) per la stilista londinese Belle Freud. Di recente ha vinto il premio Molière per la regia di Good Canary di Zach Helm, presentato a Parigi.
Oltre ai numerosi impegni in teatro e sui set cinematografici e televisivi, Malkovich si è lanciato nel mondo della moda, disegnando una linea di abbigliamento maschile che si chiama Technobohemian.
Malkovich vive con la sua famiglia tra gli Stati Uniti e la Francia.
PETER STORMARE (Ink)
Che ve ne rendiate conto o meno, il prolifico attore Peter Stormare non è una faccia nuova per voi. Negli ultimi trent’anni, infatti, l’attore e regista di origini svedesi ha interpretato oltre cento produzioni cinematografiche e televisive, spaziando dai film a grosso budget alle pellicole indipendenti, dalle serie delle reti nazionali ai film della tv via cavo e lavorando negli USA, in Svezia e in molti altri paesi del mondo. Senza dimenticare, naturalmente, il divertente spot pubblicitario della Budweiser ambientato in un saloon del selvaggio West e trasmesso in occasione del Super Bowl del 2011.
Stormare ha di recente interpretato Lockout, un thriller d’azione e di fantascienza prodotto dal famoso regista francese Luc Besson. Il film vede tra i protagonisti anche Guy Pearce e Maggie Grace. Stormare interpreta il ruolo di Scott Langral, il severo capo della sicurezza del presidente degli Stati Uniti che deve domare la rivolta in un carcere sperimentale che orbita nello spazio, in cui sono rinchiusi molti detenuti sadici. La vicenda si complica quando si scopre che la figlia del presidente è intrappolata nella struttura orbitante alla mercé di cinquecento psicopatici. Lockout è uscito nelle sale americane il 20 aprile.
Nel gennaio del 2013 il pubblico lo vedrà al fianco di Jeremy Renner e Gemma Arterton in Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe della Paramount. Tra i titoli più recenti ricordiamo inoltre i film indipendenti Jewtopia con Jennifer Love Hewitt e Small Apartments, una commedia con Billy Crystal e Juno Temple. Ha girato anche Educazioe siberiana con John Malkovich, Viaggio in paradiso scritto e interpretato da Mel Gibson e The last Stand – L’ultima sfida, il film della Lionsgate che ha segnato il ritorno sul grande schermo di Arnold Schwarzenegger. Stormare ha anche interpretato un episodio della serie di successo NCIS: Los Angeles della CBS.
L’attore ha prestato la voce a uno dei protagonisti del film d’animazione Scooby Doo ed è apparso in tre recenti produzioni cinesi: Inseparable con Kevin Spacey, Tai Chi Hero e The Turtle Soup. Nel corso degli ultimi sette anni ha lavorato al fianco di celebri star di Hollywood, tra cui Keanu Reeves e Vera Farmiga (Henry’s Crime), Willem DaFoe (Anamorph – I ritratti del serial Killer), Nicole Kidman (Birth- Io sono Sean) e Sandra Bullock (Premonition).
Stormare ha iniziato la sua carriera intorno ai vent’anni calcando le scene del Royal Dramatic Theatre di Stoccolma diretto dal leggendario Ingmar Bergman. Dopo ruoli di successo ne La signorina Giulia, Re Lear e Amleto, sul finire degli anni Ottanta ha partecipato alla tournée di questi spettacoli negli Stati Uniti, per la precisione a New York e a Los Angeles. Le sue intense interpretazioni lo hanno portato a recitare nell’allestimento off-Broadway di Rasputin con il celebre Actor’s Studio e a catturare l’attenzione del leggendario agente dell’ICM Sam Cohen. Il sogno di lavorare come attore in America stava per realizzarsi.
Dopo le prime esperienze nel mondo del cinema indipendente, Stormare è apparso in Risvegli di Penny Marshall. Tornato a recitare off-Broadway, stavolta al Public Theater in The Swan, Stormare ha stretto amicizia con Frances McDormand. Da questo incontro è nata l’opportunità di una svolta nella carriera con i quattro giorni di lavoro sul set di Fargo, il film cult dei fratelli Coen in cui ha vestito i panni dell’omone biondo complice di Steve Buscemi nel rapimento. I Coen lo avrebbero poi richiamato per una parte ne Il grande Lebowski; nel frattempo Stormare aveva girato Il mondo perduto – Jurassic park di Spielberg.
Sono poi arrivati altri ruoli in Armageddon (Michael Bay), 8mm – Delitto a luci rosse (Joel Schumacher), Minority Report (di nuovo Spielberg), Bad Boys II (ancora Bay), Constantine e I fratelli Grimm e l’incantevole strega (Terry Gilliam). Stormare, comunque, ha continuato a lavorare in diverse produzioni cinematografiche svedesi e internazionali; per il piccolo schermo è apparso nella serie Seinfeld nel ruolo dell’elettricista Slippery Pete e nella miniserie candidata all’Emmy intitolata Il giovane Hitler. Per otto anni è stato anche direttore associato del Globe Theater di Tokyo.
Stormare ha interpretato la prima stagione di Prison Break, la serie di successo della Fox, nei panni del boss della mafia John Abruzzi. Sempre per la televisione, è stato uno dei personaggi fissi della sitcom Watching Ellie con Julia Louis-Dreyfus, ha avuto un ruolo ricorrente in Entourage della HBO e più di recente è apparso in Wilfred della FX, Covert Affairs della USA Network, Leverage della TNT e Body of Proof della ABC. Per il grande schermo ha interpretato i recenti Lo smoking, Super Nacho e Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo.
Oltre che alla carriera di attore, Stormare si dedica con passione alla musica. Ha formato una band a cui ha dato il nome di Blonde From Fargo in omaggio al personaggio di successo del film dei fratelli Coen. La rock and roll band è composta da cinque musicisti, tra cui il chitarrista dei Roxette, il batterista di Alanis Morrisette e il bassista degli Slash’s Snakepit. Stormare è autore di tutti i brani e suona la chitarra. I Blonde From Fargo si sono esibiti alla Lebowski Fest e sono andati in tour in America del Nord e in Europa.
Peter Stormare vive attualmente a Los Angeles.
I REALIZZATORI
GABRIELE SALVATORES (regia) nasce a Napoli nel 1950, si trasferisce poi a Milano dove si diploma presso l’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro. Nel 1972 è tra i fondatori del Teatro dell’Elfo che nel giro di pochi ani diventa punto di riferimento per tutta una generazione di giovani spettatori.
Tra gli anni ’70 e gli anni ’80 Salvatores mette in scena per l’Elfo 21 regie teatrali, alcune delle quali si sono rivelate grandi successi. Nel 1981 realizza un musical-rock tratto ds “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare che raggiunge la cifra record di 200.000 presenze. Nel 1982 questo spettacolo diviene il primo lungometraggio di Salvatores segnando il suo progressivo spostamento dalla regia teatrale alla realizzazione di altri progetti, compresi video-clip e spot pubblicitari.
Nel 1986 Gabriele Salvatores, Maurizio Totti e Diego Abatantuono fondano la Colorado Film Production, una realtà produttiva milanese che riscuote da subito un gran successo con la realizzazione del secondo film di Gabriele Salvatores, “Kamikazen – Ultima notte a Milano”.
Nel 1989 escono i suoi film “Marrakech Express” e “Turné” cui segue, nel 1991, “Mediterraneo”, vincitore del premio Oscar come miglior film straniero (1992).
Nel 1992 Salvatores realizza “Puerto Escondido”, il più grande successo della stagione cinematografica 1992/1993. L’anno seguente è la volta di “Sud”. A questo seguiranno due film sperimentali e coraggiosi, “Nirvana”, campione d’incassi nel 1996, e “Denti”, presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2000. Nel 2001 dirige “Amnésia” e l’anno seguente “Io non ho paura” presentato in concorso al Festival di Berlino e successivamente selezionato quale candidato italiano all’Oscar nel 2004. “Io non ho paura” ha ottenuto un gran successo di critica e pubblico ed è stato venduto in 32 Paesi.
Nel 2004 dirige “Quo Vadis Baby?” basato sul primo romazo della collana editoriale Colorado Noir. Segue “Come Dio Comanda”, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, vincitore del Premio Strega 2007.
Nel 2009 Gabriele Salvatores gira a Milano la commedia “Happy Family”, tratta dall’omonima piéce teatrale di Alessandro Genovesi, nelle sale nel marzo 2010.
Nel 2010 Gabriele Salvatores fa parte della Giuria della 67° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia presieduta da Quentin Tarantino. Sempre a Venezia presenta il documentario “1960” realizzato grazie ai materiali d’archivio delle Teche Rai, che viene trasmesso nell’ottobre 2010 su Rai Tre.
FILMOGRAFIA
2010 1960 (documentario in onda su Rai Tre)
2009 HAPPY FAMILY
2008 COME DIO COMANDA
2004 QUO VADIS, BABY?
2002 IO NON HO PAURA
2001 AMNESIA
2000 DENTI
1996 NIRVANA
1993 SUD
1992 PUERTO ESCONDIDO
1991 MEDITERRANEO
1989 TURNE
1989 MARRAKECH EXPRESS
1987 KAMIKAZEN – ULTIMA NOTTE A MILANO
1983 SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
STEFANO RULLI (sceneggiatura)
REGIE
2004 UN SILENZIO PARTICOLARE
1982 LUNARIO D’INVERNO
1981 SETTE CAMINI DA ROMA
1980 IL PANE E LE MELE
1978 LA MACCHINA CINEMA
1976 MATTI DA SLEGARE
SCENEGGIATURE PER IL CINEMA
2012 Romanzo di una strage (M. T. GIORDANA)
2010 La nostra vita (D.Luchetti)
2007 Mio fratello è figlio unico (D. Luchetti)
2005 Romanzo criminale (M. Placido)
2005 Quando sei nato non puoi più nasconderti (M.T. Giordana)
2004 Le chiavi di casa (G. Amelio)
2003 La meglio gioventù (M.T. Giordana)
1998 I piccoli maestri (D. Luchetti)
1997 Auguri professore (R. Milani)
1996 La tregua (F. Rosi)
1996 Vesna va veloce (C. Mazzacurati)
1995 Pasolini: un delitto italiano (M.T. Giordana)
1995 La scuola (D. Luchetti)
1994 Il toro (C. Mazzacurati)
1993 Arriva la bufera (D. Luchetti)
1992 Il ladro di bambini (G. Amelio)
1991 Il portaborse (D. Luchetti)
1991 Il muro di gomma (M. Risi)
1990 Pummarò (M. Placido)
1989 Mery per sempre (M. Risi)
1987 La donna del traghetto (A. Fago)
1978 Il gabbiano (M. Bellocchio)
1977 Nel più alto dei cieli (S. Agosti)
SCENEGGIATURE PER LA TELEVISIONE
2010 Le cose che restano ( G. Tavarelli)
2005 Cefalonia (R. Milani)
2002 Perlasca, un eroe italiano (A.Negrin)
2001 Come l’America (A. e A. Frazzi)
1999 La vita che verrà (P. Pozzessere)
1997 Don Milani priore di Barbiana (A. e A. Frazzi)
1992 La piovra 6 (L. Perelli)
1989 La piovra 5 (L. Perelli)
1988 Una vittoria (L. Perelli)
1988 La piovra 4 (L. Perelli)
1987 Mino (G. Albano)
1986 La piovra 3 (L. Perelli)
1985 Attentato al Papa (G. Fina)
SANDRO PETRAGLIA (sceneggiatura) ha cominciato a lavorare come critico cinematografico sulla rivista Cinema Sessanta. Successivamente ha scritto su Ombre Rosse, La Rivista del Cinematografo, Sipario, e ha pubblicato tre saggi: Pier Paolo Pasolini nel 1974, Andrej Tarkovskij nel 1976 e Nagisa Oshima nel 1977. Nel 1978, da Feltrinelli, è uscita una sua lettura in moviola di L’enigma di Kaspar Hauser, con un saggio sul cinema di Werner Herzog. Nel 1975, con Agosti, Bellocchio e Rulli ha dato vita a un gruppo di cinema indipendente, firmando in co-regia “Matti da slegare” e “La macchina cinema”. Ha poi partecipato come sceneggiatore alla riduzione per lo schermo del “Gabbiano” di Cechov, e ha compiuto una esperienza di aiuto-regia sul set di “Marcia trionfale” di Marco Bellocchio. E’ stato per alcuni anni documentarista. La sua prima sceneggiatura originale, “Bianca” di Nanni Moretti, è del 1983.
REGIE
1982 Lunario d’inverno (con Rulli)
1981 Gran Serata Futurista
1981 Sette camini da Roma (con Rulli)
1980 Il pane e le mele (con Rulli)
1979 Il mondo dentro
1978 La macchina cinema (con Agosti, Bellocchio, Rulli)
1976 Matti da slegare (con Agosti, Bellocchio, Rulli)
SCENEGGIATURE CINEMA
2012 EDUCAZIONE SIBERIANA (G. Salvatores)
2012 ROMANZO DI UNA STRAGE (M. T. Giordana)
2010 LA NOSTRA VITA (D. Luchetti)
2009 LA PRIMA LINEA (R. De Maria)
2008 UN GIORNO PERFETTO (F. Ozpetek)
2007 PIANO SOLO (R. Milani)
2007 LA RAGAZZA DEL LAGO (A. Molaioli)
2007 MIO FRATELLO E’ FIGLIO UNICO (D. Luchetti)
2005 ROMANZO CRIMINALE (M. Placido)
2005 QUANDO SEI NATO NON PUOI PIU’ NASCONDERTI (M. T. Giordana)
2004 LE CHIAVI DI CASA (G. Amelio)
2003 LA MEGLIO GIOVENTU’ (M. T. Giordana)
2000 DOMENICA (W. Labate)
1999 L’AMANTE PERDUTO (R. Faenza)
1999 LA GUERRA DEGLI ANTO’ (R. Milani)
1998 I PICCOLI MAESTRI (D. Luchetti)
1998 MESSAGGI QUASI SEGRETI (V. Ialongo)
1997 AUGURI PROFESSORE (R. Milani)
1997 MARIANNA UCRIA (R. Faenza)
1996 LA TREGUA (F. Rosi)
1996 Vesna VA VELOCE (C. Mazzacurati)
1996 La mia generazione (W. Labate)
1995 Pasolini: un delitto italiano (M. T. Giordana)
1995 La scuola (D. Luchetti)
1995 Poliziotti (G. Base)
1994 Il toro (C. Mazzacurati)
1993 Fiorile (P. e V. Taviani)
1993 Arriva la bufera (D. Luchetti)
1993 Ambrogio (W. Labate)
1992 Il ladro di bambini (G. Amelio)
1991 Il portaborse (D. Luchetti)
1991 Il muro di gomma (M. Risi)
1990 PUMMARO’ (M. Placido)
1989 Domani accadrA’ (D. Luchetti)
1989 Mery per sempre (M. Risi)
1988 Etoile (P. Del Monte)
1986 Giulia e Giulia (P. Del Monte)
1985 Dolce assenza (C. Sestieri)
1984 La messa è finita (N. Moretti)
1983 Bianca (N. Moretti)
1978 Il gabbiano (M. Bellocchio)
SCENEGGIATURE TV
2011 VIOLETTA (A. Frazzi)
2010 LE COSE CHE RESTANO (G. Tavarelli)
2008 O’ PROFESSORE (M. Zaccaro)
2005 PADRI E FIGLI (G. Zanasi – G. Albano)
2005 CEFALONIA (R. Milani)
2004 LA OMICIDI (R. Milani)
2003 LA MEGLIO GIOVENTU’ (M. T. Giordana)
2002 PERLASCA, UN EROE ITALIANO (A. Negrin)
2001 COMPAGNI DI SCUOLA (T. Aristarco e C. Norza)
2001 COME L’AMERICA (A. e A. Frazzi)
1999 LA VITA CHE VERRA’ (P. Pozzessere)
1998 PIU’ LEGGERO NON BASTA (B. Lodoli)
1997 DON MILANI, PRIORE DI BARBIANA (A. e A. Frazzi)
1994 Michele alla guerra (F. Rossi)
1993 Felipe ha gli occhi azzurri 2 (F. Farina)
1992 La piovra sei (L. Perelli)
1992 Felipe ha gli occhi azzurri (G. Albano)
1990 I misteri della giungla nera (K. Connor)
1989 La piovra cinque (L. Perelli)
1988 Una vittoria (L. Perelli)
1988 La piovra quattro (L. Perelli)
1987 Mino (G. Albano)
1986 La piovra tre (L. Perelli)
1985 Attentato al Papa (G. Fina)
1985 I veleni dei Gonzaga (V. De Sisti)