Ralph Spaccatutto, il film di Natale della Disney con le voci di Paolo Virzì e Sergio Parisse
Tutte le curiosità
The Walt Disney Animation Studios presentano Ralph Spaccatutto, una storia divertente e avventurosa che si svolge all’interno di un videogame. Per anni Ralph è stato eclissato da Felix Aggiustatutto, il bravo ragazzo, la star del gioco che riesce sempre a salvare la situazione. Stanco del suo eterno ruolo di ‘cattivo’, Ralph decide di prendere la situazione nelle sue grandi mani e, attraverso un viaggio nei mondi di tutti gli altri vieogiochi, si mette alla ricerca di un nuovo ruolo per dimostrare che anche lui possiede la stoffa dell’eroe. “Ralph è il cattivo di un videogioco degli anni ’80, che dopo averne trascorsi 30 a impersonare lo stesso ruolo, si chiede: ‘E ora?’”, spiega il regista Rich Moore. “Così, come molti di noi, cerca di risolvere il suo problema interiore attraverso una azione esterna: vincere una medaglia che secondo lui potrà fargli guadagnare l’affetto e il rispetto di cui gode Felix”. “Perciò Ralph intraprende un viaggio nell’arcade, alla conquista della medaglia”, continua il produttore Clark Spencer. “Un viaggio che farà capire sia a lui che agli altri, che anche se è stato programmato per essere in un certo modo, questo non vuol dire che dentro di sé sia veramente così”.
Durante questo viaggio Ralph incontra la dura Sergente Calhoun che appartiene al gioco d’azione in prima persona Hero’s Duty, e l’esuberante anticonformista Vanellope von Schweetz che appartiene allo zuccheroso gioco di kart Sugar Rush, con cui potrebbe forse stringere la sua prima vera amicizia. Ma tutto cambia quando sopraggiunge un nemico letale che minaccia l’intera arcade e Vanellope stessa. Ralph avrà finalmente la sua eroica occasione, ma riuscirà a giungere in tempo? John Lasseter, leader creativo della Pixar e dei Walt Disney Animation Studios, è il produttore esecutivo di Ralph Spaccatutto. Afferma Lasseter: “In un buon film animato come questo ci sono tre elementi che funzionano: una storia avvincente e imprevedibile, che lascia gli spettatori col fiato sospeso fino alla fine, personaggi memorabili e un mondo credibile”. “Una delle cose che amo di più in Ralph Spaccatutto”, continua Lasseter, “è che contiene quattro mondi unici e distinti: uno è il mondo in 8-bit di Felix Aggiustatutto Felix, un altro è il mondo iperrealistico di Hero’s Duty, il terzo è il mondo caramellato di Sugar Rush arricchito del gusto dell’anime giapponese e il quarto è la Game Central Station, ispirato alla Grand Central Station di New York”. Secondo Lasseter, i filmmakers hanno utilizzato tutte le risorse disponibili – lo sviluppo visivo, la direzione artistica, gli effetti visivi, la luce, la fotografia e la musica – per conferire ad ognuno di questi mondi una forma caratteristica che lo renda unico e diverso dagli altri. Ci sono quasi 190 personaggi originali che popolano questi mondi, il triplo di qualsiasi altro film dei Walt Disney Animation Studios, e ognuno di questi personaggi è stato disegnato per collocarsi perfettamente all’interno del suo mondo. Il filo conduttore fra tutti è Ralph, che compie un viaggio epico in cerca di riscatto e accettazione. “Ralph Spaccatutto è un film ‘on the road’”, afferma lo sceneggiatore Phil Johnston. “È abbastanza complesso per via dei quattro mondi che coesistono. Ma a prescindere dai personaggi che popolano la piccola città o la terra di caramelle, il tema di fondo riguarda la storia di qualcuno che ha lasciato il suo posto per compiere una grande azione. Ralph si avventura in tanti luoghi fantastici e diversi fra loro, restando sempre fedele a se stesso, anche se nel corso della storia il suo personaggio si evolve. “La cosa bella di questo film è che i personaggi sono reali, nonostante siano collocati all’interno di un videogioco”, continua Johnston. “Sono persone vere con sentimenti veri”. “Le loro emozioni generano il coinvolgimento del pubblico”, dice Lasseter. “I sentimenti, come accade sempre nei film Disney, sono alla base di Ralph Spaccatutto. È uno dei film più simpatici e intelligenti a cui abbiamo mai lavorato. Ma sarà il suo cuore a sorprendere e a conquistare”. Aggiunge Spencer: “Il film si svolge nel mondo di un videogame, con tutto il divertimento che caratterizza un luogo simile, ma nella sua essenza è una storia in cui ci si può identificare. A tutti noi, a un certo punto della nostra vita, è venuta voglia di fare nuove esperienze, di vivere chissà quale avventura”.
“In un buon film il pubblico immagina di viaggiare insieme ai personaggi”, dice Moore. “Penso che il pubblico si aspetti commedia e azione, oltre a un’animazione sofisticata e a uno spettacolo stupefacente. Ma in questo caso resterà colpito anche dall’affetto che svilupperà nei confronti di questi personaggi”. Ralph Spaccatutto è diretto da Rich Moore (I Simpson, Futurama), che ha vinto un Emmy® Award alla regia nella categoria Migliore Programma Animato, per l’episodio “Il nonno di se stesso” (“Roswell That Ends Well”) nella serie Futurama, e che ha inoltre diretto una puntata vincitrice di un Emmy® Award per I Simpson, dal titolo “Homer contro Lisa e l’ottavo comandamento” (“Homer vs. Lisa and the Eighth Commandment”). Clark Spencer (Bolt, Lilo & Stitch) è il produttore del film, la cui sceneggiatura è stata scritta da Phil Johnston e Jennifer Lee ed è basata su una storia di Moore, Johnston e Jim Reardon. Nella versione originale, la voce di Ralph Spaccatutto è di John C. Reilly, che oltre ad aver ricevuto una nomination all’Academy Award® come migliore attore non protagonista per il suo ruolo nel musical Chicago, ha recitato nei film Carnage, Ricky Bobby: La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno, The Aviator e Fratellastri a 40 anni. L’attrice comica vincitrice di un Emmy® Sarah Silverman è invece la voce di Vanellope von Schweetz. Silverman è la protagonista del suo show su Comedy Central, “The Sarah Silverman Program” ed è apparsa nel film drammatico Take This Waltz. La voce di Felix Aggiustatutto è quella di Jack McBrayer, nominato all’Emmy® per il suo ruolo in 30 Rock nonché interprete di Candidato a sorpresa e di The To-Do List. Jane Lynch, che doppia invece il Sergente Calhoun, ha vinto un Emmy® e un Golden Globe® per la sua interpretazione in Glee. I filmmakers hanno esaltato le performance degli attori facendoli lavorare insieme durante le sessioni di doppiaggio. “Nell’animazione generalmente gli attori lavorano individualmente. È un procedimento normale, che funziona”, dice Moore. “Tuttavia una parte importante del mio lavoro è creare la sensazione che il film si stia svolgendo davanti agli occhi degli spettatori, come se venisse catturato sulla pellicola e non elaborato in precedenza, in ogni inquadratura, nel corso di anni. In questo senso è stato utile far lavorare gli attori insieme, in modo che si guardassero negli occhi e recitassero uno di fronte all’altro, mentre registravano le loro battute. È stato un lavoro di collaborazione che ha coinvolto il sottoscritto, gli scrittori e gli attori. A volte la situazione sembrava sfuggire al controllo ma erano proprio quelli i momenti in cui sapevamo di essere vicini alla meta!” Nella versione originale di Ralph Spaccatutto alcuni videogiochi classici e moderni fanno la loro comparsa in ruoli ‘cameo’. Fra questi, troviamo le voci di Roger Craig Smith (Ezio del franchise “Assassin’s Creed”) che doppia Sonic, mentre fra i personaggi di “Street Fighter” troviamo Reuben Langdon nel ruolo di Ken, Kyle Hebert in quello di Ryu e Gerald C. Rivers nella parte di M. Bison. Contribuisce a diversificare i vari mondi di Ralph Spaccatutto e a raccontare la sua storia, una variegata colonna sonora che presenta brani di artisti fuori dal comune, fra cui la stella del pop Rihanna e i leggendari Kool & the Gang. Il compositore di stampo classico Henry Jackman (Winnie the Pooh, Il gatto con gli stivali) ha creato la musica del film, al fianco dell’artista vincitore del GRAMMY® Skrillex, del fenomeno pop giapponese AKB48, di Owl City (“Fireflies”, “Good Time”) e di Buckner & Garcia (che nel 1982 è stato in classifica con il brano “Pac-Man Fever”). La colonna sonora del film dei Walt Disney Records sarà disponibile dall’11 dicembre 2012. “In termini di aspetto e sensazioni, nel film esistono quattro realtà diverse”, dice Spencer. “Già è difficile creare un solo mondo, quindi creare e amalgamare ben quattro mondi di videogame da sala giochi ha richiesto un’ampia ricerca, un approccio originale, e tanto lavoro, oltre a una tecnologia innovativa e a un’estrema cura di ogni fase del film. “Ralph Spaccatutto è stato realizzato nello spirito pionieristico di Walt Disney”, conclude Spencer. “Questo film è un grande esempio della strada percorsa dai Walt Disney Animation Studios e della direzione che stanno seguendo. Rich Moore ha guidato una squadra fantastica che ha creato un film fresco e originale che si rivolge a tutti, ricco di umorismo, nostalgia, di forti sentimenti e intense emozioni”. Ralph Spaccatutto sarà nei cinema il 20 dicembre 2012, in Disney Digital 3D™. “Abbiamo una straordinaria squadra di professinisti del 3D, che usano questa tecnologia come una forma d’arte”, dice Moore. “Sono davvero meravigliato dalla profondità e dalle dimensioni che sono in grado di ottenere. È una tecnica che esalta l’esperienza cinematografica e la storia di Ralph. Sono davvero stupefatto da quello che hanno creato e penso che il 3D sia la versione più appropriata del film”.
FELIX AGGIUSTATUTTO FELIX
Il mondo anni ’80 e in 8-Bit di Ralph Spaccatutto Alcuni lo considerano “la vecchia scuola”; per altri è un gioco vintage. Per altri ancora — come per esempio lo stesso Ralph — è la propria casa. Felix Aggiustatutto Felix è il nome del videogioco anni ’80, in 8-bit, in cui si svolge il film Ralph Spaccatutto. Per i giocatori l’obiettivo è semplice: aiutare il bravo Felix ad aggiustare un palazzo distrutto da Ralph. Sì, proprio lui, perché è lui il cattivo del gioco. Ma la vita— persino nei giochi arcade— non è poi così semplice. Qual è il problema? Ralph è stanco di essere il cattivo. Secondo il regista Rich Moore, l’idea alla base di Ralph Spaccatutto riguarda un elemento fondamentale: il libero arbitrio, che i personaggi dei videogiochi non hanno affatto. “Sono programmati per fare sempre la stessa cosa, non hanno scelta”, dice Moore. “In questo mondo c’è un’unica regola: devi fare il tuo lavoro e solo quello. Ma cosa accadrebbe se ci fosse un personaggio a cui non piace fare quel che fa?” Con un’altezza di quasi tre metri e un peso di 300 chili, Ralph è una forza con cui nessuno vorrebbe mai misurarsi. D’altra parte gli abitanti di Condominio Belposto non lo considerano affatto: per loro esiste solo Felix. E chi può dargli torto? “Nel gioco di ‘Felix Aggiustatutto Felix’, Felix è adorato dai Belpostiani”, dice il produttore Clark Spencer. “Ralph invece viene emarginato. Vive tutto solo, all’interno di un cumulo di mattoni”.
I PERSONAGGI PRINCIPALI DI “FELIX AGGIUSTATUTTO FELIX”.
Ralph Spaccatutto: essere cattivo non paga! Ralph è uno spaccatutto dalla mano pesante ma dal cuore tenero. Sono 30 anni che fa il “cattivo” nel videogame Felix Aggiustatutto Felix in una sala giochi, ma ora sta diventando difficile per lui amare il proprio lavoro perché nessuno sembra apprezzarlo veramente. Stanco di fare il cattivo e alla ricerca di un piccolo riconoscimento, Ralph intraprende un incredibile viaggio nell’universo dei giochi arcade, per dimostrare a tutti che fare il Cattivo non significa essere cattivo. “È rude in apparenza”, spiega Moore, “ma la sua natura più profonda è dolce”. John C. Reilly è stato scritturato per doppiare Ralph nella versione originale del film. “Quando abbiamo parlato di creare un protagonista ‘cattivo’”, dice Moore, “sapevamo di aver bisogno di qualcuno che il pubblico potesse amare e sostenere, nonostante la sua rozza apparenza. John si è calato completamente nel personaggio che interpreta, entrando in contatto con la sua umanità. In Ralph c’è anche tanto di John e il risultato è straordinario”. Reilly ha trascorso molto tempo con la squadra di produzione, per apprendere il processo di animazione, recitando fisicamente alcune scene per fornire i riferimenti agli animatori e arricchendo con le sue idee il livello di emozione richiesto. “Dopo aver parlato con John, credo che tutti si siano sentiti più connessi al progetto”, dice Renato dos Anjos, supervisore all’animazione. “Ha creduto molto nel personaggio e probabilmente conosce Ralph meglio di chiunque altro”. “Ralph Spaccatutto è un personaggio straordinario”, dice Reilly. “Ha un gran cuore ma è maldestro. Ha tutte le fisime di una persona vera nonostante sia il personaggio di un gioco arcade. La sue intenzioni all’inizio sono buone, ma cerca di concretizzarle nel modo sbagliato. Alla fine scoprirà cosa significa essere un vero eroe”. “È un uomo-bambino”, aggiunge l’head of story Jim Reardon. “Vorrebbe dimenticare la sua cattiva reputazione ma solo quando inizierà a pensare a qualcun altro che non sia se stesso, riuscirà a ottenere ciò di cui ha bisogno, e cioè affetto e apprezzamento. Molti dei film per bambini raccontano che si può diventare quel che si vuole solo perché lo si desidera, senza ripercussioni di nessun tipo. La storia di Ralph invece è un po’ più realistica”. In un film che presenta tanti mondi così ben distinti, il compito di Ralph sarà quello di creare fra loro un filo conduttore, essendo lui il protagonista. “Ralph è Ralph in qualsiasi mondo si muova”, dice lo sceneggiatore Phil Johnston. Il supervisore delle immagini e delle luci Adolph Lusinsky e la sua squadra, hanno contribuito a diffondere questo messaggio al pubblico. “Ralph è la costante del film e il modo in cui reagisce alla luce è lo stesso in ognuno di questi mondi”.
“L’eccezione”, dice Lusinsky, “è quando Ralph si trova vicino a Felix. Quando sono insieme, Felix è illuminato con una bella luce di contorno mentre Ralph viene illuminato in modo eccessivo. Per esempio quando Ralph si trova nell’attico, viene messo in risalto dal salto della torta. Quando è nel fango, la luce lo illumina lateralmente. Persino quando partecipa alla Sugar Rush e finalmente interagisce con Felix, è illuminato in modo esagerato mentre Felix lo è piacevolmente dal retro della finestra”. Racconta il direttore artistico Mike Gabriel, che Ralph ha cambiato spesso abito, prima di trovare il suo abbigliamento ottimale. Mentre Felix e i Belpostiani rappresentano la società civile, Ralph doveva distinguersi. “A un certo punto indossava una camicia rossa e dei pantaloni corti”, dice Gabriel. “Ma è lui il cattivo, no? È lì che ci è venuta l’idea della camicia a scacchi. Doveva diventare una sorta di uomo di montagna. Poi qualcuno ha suggerito una maglia a scacchi senza collo, con i bottoncini davanti, ed era perfetta”. La squadra ha scelto un colore predominante, fornendo a Ralph una canottiera verde-blu e completando il suo look ruvido con un’ombra di barba. Gabriel mi aveva convinto. ‘Funziona’, gli ho detto ‘Ora è veramente un uomo di montagna!’” Un montanaro con delle mani enormi. Dos Anjos e la sua squadra hanno dovuto studiare come far muovere le mani di Ralph quando si trova vicino agli altri personaggi. “Sono due mani massicce e per noi è stata una sfida animarle perché ogni volta che si muovevano, sbattevano contro tutto quello che le circondava, ma in fondo anche questo è tipico di Ralph!” Magari ci fosse stato Felix ad aggiustare i danni! Felix Aggiustatutto: il bravo ragazzo “Felix Aggiustatutto è il prototipo del bravo ragazzo”, dice Jack McBrayer, che ha avuto il compito di portare in vita il personaggio. “Adora essere bravo e ama il suo lavoro”. Felix Aggiustatutto è la popolare star dell’omonimo videogioco. È l’aggiustatutto del Condominio Belposto ed è tanto amato dai Belpostiani. Quando non è impegnato a riparare con il suo martello magico tutto quello che Ralph spacca, il grande vincitore di medaglie d’oro viene riempito di baci, elogi e dolcetti dai suoi inquilini. Programmato per essere buono e bravo, è impossibile che esca dagli schemi. “Lui è consapevole del proprio personaggio”, dice McBrayer. “È l’opposto di Ralph, che distrugge tutto, ma Ralph vuole cambiare, perciò devono trovare un compromesso nel loro rapporto”. I Belpostiani: gli abitanti in pericolo Quando non sono le vittime del gioco Felix Aggiustatutto Felix, i Belpostiani trascorrono il loro tempo ad adorare Felix. Questi accaniti fan di Felix amano cuocere tortine energetiche per aiutarlo nelle sue missioni e trascorrono il tempo a organizzare cocktail party, senza dimenticare di escludere Ralph fra gli invitati. I Belpostiani, fra cui figurano
Gene, Roy e Mary, affollano le finestre del loro palazzo, e non riescono ad accettare la personalità di Ralph e il suo comportamento da spaccatutto. Solo un’impresa eroica potrebbe convincerli ad accoglierlo nella loro vita. “Per loro le cose sono bianche o nere”, spiega lo sceneggiatore Phil Johnston. “Hanno una visione molto semplicistica del mondo: Felix è buono, Ralph è cattivo. Per loro non esistono sfumature di grigio. Gene, il Belpostiano amante del Martini, è la voce che Ralph continua a sentire nella sua testa: ‘Sei cattivo. Non sei degno’”. “Rich voleva che i Belpostiani avessero una natura molto semplice, come lo stile di animazione in 8-bit del gioco Felix Aggiustatutto Felix”, spiega dos Anjos. “Quando abbiamo animato i Belpostiani abbiamo dovuto cambiare il nostro approccio mentale, perché non c’era bisogno di essere realistici o di osservare le leggi della fisica. Eppure abbiamo dovuto trovare il modo di rendere credibile la recitazione di questi personaggi. In fondo è stato divertente lavorare con loro e penso che il risultato sia bellissimo”. Nella versione originale del film, Edie McClurg è la voce di Mary e Rachael Harris ed è stata scritturata per doppiare Deanna. Raymond Persi, uno story artist della Disney, ha dato la sua voce a Gene.
CONCEPIRE IL LOOK DI FELIX AGGIUSTATUTTO FELIX. I filmmakers si sono occupati del design di Felix Aggiustatutto Felix nel solito modo, e cioè svolgendo un’ampia ricerca. La squadra si è recata presso le sedi delle società di videogiochi, per parlare con gli ideatori dei giochi anni’80 e del loro metodo di lavoro. Uno dei loro compiti è stato quello di provare vari giochi, fra cui i classici sullo stile di Felix Aggiustatutto Felix. È un lavoro ingrato, ma qualcuno deve pur farlo! “Noi animatori”, scherza dos Anjos, “abbiamo avuto il difficile compito di giocare ai videogiochi. Abbiamo seguito alcune lezioni per imparare a giocare bene, a interagire con i personaggi e a usare i controller”. Così come è accaduto con il guardaroba di Ralph, il mondo di Felix Aggiustatutto Felix ha attraversato varie modifiche. Ma l’idea di presentare un singolo palazzo è stata del regista Rich Moore. Dice Gabriel: “Rich un giorno mi ha consegnato uno schizzo, dicendo, ‘Voglio semplicemente un palazzo nel mezzo del nulla, circondato da vialetti di accesso’. Era un disegno molto semplice. Così è nato quel mondo, da un semplice schizzo di Rich. Ma la maggior parte del film è iniziato con un semplice schizzo di Rich”. La semplicità è importante. Perché gli artisti di Felix Aggiustatutto Felix hanno dovuto immaginare come convogliare la loro sofisticata animazione nel formato in 8-bit. “Lavoriamo in uno studio famoso nel mondo per le sue innovazioni e la sua eccellenza artistica”, afferma il produttore Clark Spencer. “Non è facile far capire ad animatori tanto raffinati che il mondo di Felix Aggiustatutto Felix deve risultare estremamente semplice”. Spencer spiega che nonostante Felix Aggiustatutto Felix sia realizzato in CG con personaggi pienamente scolpiti, il design generale è stato creato per assomigliare a un mondo in 8-bit: rudimentale, con personaggi semplificati che si muovono su una griglia in modo intermittente e su angoli di 90 gradi.
Dice Moore: “Tutto, dalla direzione artistica, ai movimenti animati, dalle riprese alla musica e alle luci, è molto semplice e questo crea un forte contrasto con gli altri mondi”. “I nostri animatori sono in grado di realizzare la migliore animazione del mondo, ma in questo caso hanno dovuto imparare a pensare diversamente”, spiega Spencer. “C’è voluto molto lavoro per ottenere un design retrò che risultasse comunque autentico, ma quando abbiamo visto il risultato delle prime scene e il modo in cui arricchivano il film, ci siamo entusiasmati”. Secondo il direttore artistico Ian Gooding, semplice non vuol dire facile. “John Lasseter ci diceva: ‘Dovete celebrare il design a 8-bit’”, racconta Gooding. “Abbiamo dovuto trovare un modo intelligente per riuscire a sostenere l’intero effetto in 8-bit inserendo i vari dettagli sulla scena”. La squadra ha deciso che Felix Aggiustatutto Felix avrebbe dovuto riflettere le immagini pixelate dei giochi in 8-bit, il cui design è caratterizzato da quadrati e rettangoli. Questa scelta ha posto ai nostri artisti non poche difficoltà, come spiega il direttore artistico Mike Gabriel. “La nostra squadra effetti è stata molto inventiva: come si crea un camino in 8-bit con un fuoco che arde? O i fuochi d’artificio in 8-bit? Eppure ce l’hanno fatta”. “La squadra effetti ha creato un fuoco composto da piccoli cubi”, aggiunge Gooding. “È una fiamma con un ciclo molto semplice ma divampa e produce persino la brace. I ciocchi di legno sono lineari e semplicemente incrociati fra loro”. Effetti come il fumo o il fuoco avrebbero un look consistente in un altro film. Non è così in Ralph Spaccatutto, dice Cesar Velazquez, supervisore effetti. “Per noi era importante creare questi effetti affinché si inserissero adeguatamente in ogni singolo mondo. Il fuoco di Felix Aggiustatutto Felix avrebbe avuto un aspetto molto diverso se fosse apparso in Sugar Rush”. Dice Gabriel, che dopo aver deciso il look di Felix Aggiustatutto Felix, i designer hanno arricchito quel mondo di dettagli senza rovinare il look in 8-bit. “Ci siamo leggermente discostati dal concetto di “semplice” per riuscire a ottenere un effetto più caldo, e renderlo un mondo davvero completo”. Secondo Gooding, la chiave per ottenere il giusto look era riuscire a portarlo a un altro livello. “Più rendevamo il design serio, più diventava divertente”, dice. “È stato buffissimo concepire un omino che sembra un Weeble e che vive in un appartamento che sembra ideato dall’architetto americano Frank Lloyd Wright. E nella casa di Gene c’è persino il bar!”
LUCI, MOTORE, AZIONE! La squadra delle luci, capeggiata da Adolph Lusinsky, il supervisore delle immagini e dell’illuminazione, ha scelto dei colori vividi per Felix Aggiustatutto Felix . “Il cielo è nero e l’illuminazione è semplice, per diversificarla dagli altri mondi”, dice Lusinsky. Rob Dressel, supervisore del layout, ha supervisionato gli operatori della macchina da presa. Afferma che anche loro si sono basati sul mantra relativo al mondo in 8-bit, “Conservate la semplicità” . Il movimento della macchina da presa di Felix Aggiustatutto Felix è limitato”, dice. “C’è stato soprattutto un grande lavoro di montaggio”. Dressel aggiunge che la squadra ha reso omaggio al mondo in 8-bit, creando un’azione con angoli e movimenti di 90 gradi, tipica dei classici videogame.
LA MUSICA DI FELIX Il compositore Henry Jackman ha barattato le sue radici classiche per un joystick, la leva di comando dei videogiochi. Jackman ha svolto ricerche sui decennali videogiochi per poter inserire suoni classici nella colonna sonora del film e portare in vita il gioco arcade di “Felix Aggiustatutto Felix” . “La musica ti trasporta”, afferma Moore. “Rappresenta perfettamente ogni era. Henry Jackman è stato fantastico”. Un altro gruppo che ha contribuito a evocare il sound degli anni ’80 è Kool & the Gang con il loro grande successo del 1980 “Celebration”. È il ritmo con cui i Belpostiani festeggiano il 30° anniversario del loro gioco durante un party in un attico. Per l’occasione vengono riproposti alcuni cameo dei migliori videogiochi di quel periodo, con un DJ che assomiglia moltissimo all’artista vincitore del GRAMMY® di nome Skrillex. Ovviamente Ralph è escluso dalla lista degli invitati, ma non si farà scrupoli a inaugurare un nuovo genere di “imbucato”.
HERO’S DUTY La terra realistica, ostile e infestata da nemici in cui si trova l’ambita medaglia È fico. È contemporaneo. È invaso. “Hero’s Duty è un moderno gioco sparatutto in prima persona”, dice il produttore Clark Spencer. “È nuovo di zecca, il migliore gioco dell’arcade, il più avanzato. In questo gioco il Sergente Calhoun guida un plotone di soldati contro gli Insettoidi che stanno distruggendo l’intero universo. È un gioco molto intenso”. Ma Ralph non è pronto a una simile esperienza. “Approda a Hero’s Duty per conquistare la Medaglia degli Eroi”, spiega il regista Rich Moore. “Pensa che se riuscirà a vincere la medaglia, diventerà buono agli occhi degli altri, una volta per tutte”. Ma se Ralph pensa che gli sia andata male in Felix Aggiustatutto Felix, non sa ancora cosa lo aspetta a Hero’s Duty. “È un mondo caotico e frenetico in cui Ralph è un pesce fuor d’acqua”, spiega lo sceneggiatore Phil Johnston.
In una parola sola: ostile. Il direttore artistico Mike Gabriel afferma di aver assegnato una o due parole a ognuno dei mondi per aiutare a concepirne il design. Per Hero’s Duty, secondo lui il termine “ostile” è il più adatto. “Tutto è duro, appuntito, abrasivo”, spiega. “Non ti viene voglia di toccare nulla lì. È un posto pericoloso in cui solo i migliori possono farcela”.
I PERSONAGGI PRINCIPALI DI HERO’S DUTY Il Sergente Tamora Jean Calhoun: un malvagio marine spaziale “A Hero’s Duty, il Sergente Calhoun è una donna che comanda un intero plotone di soldati”, dice Spencer. Nella zona della battaglia fantascientifica di Hero’s Duty, il Sergente Calhoun è molto più di un bel visino: è una leader dura come l’acciaio, sempre in prima linea per salvare il genere umano. Quando non si occupa di spionaggio, addestra le sue truppe all’attacco successivo. Questa implacabile comandante è spinta da una vendetta privata e non si fermerà davanti a nulla pur di proteggere il giocatore e la sala giochi da una virulenta invasione di Insettoidi. Per il look di Calhoun e delle sue truppe, gli artisti volevano ampliare la tipica uniforme militare, dato che questi soldati combattono contro i malvagi Insettoidi, quindi hanno bisogno di una maggiore protezione. “Abbiamo mandato i nostri animatori ad assistere a una partita di rugby”, racconta Spencer. “Hanno osservato attentamente, da tutte le angolazioni, cosa vuol dire muoversi con tutta quella attrezzatura indosso”. Secondo il supervisore all’animazione Renato dos Anjos, quando è arrivato il momento di animare Calhoun e il resto dei soldati, “Rich Moore voleva avere una forte linea di azione. Abbiamo scelto l’animazione tipica dei supereroi, per riprodurre movimenti decisi, con le posture tipiche di un fumetto, tuttavia nel caso di Calhoun, lo abbiamo dotato anche di un calore di fondo che caratterizza il suo personaggio”. I filmmakers hanno studiato una varietà di tagli di capelli per ottenere il look di Calhoun. “È difficile scegliere una pettinatura adatta alla protagonista femminile se non si ha idea di come funzionano i tagli di capelli”, dice Gooding. “Alcuni degli addetti ai lavori hanno parlato con i parrucchieri per trovare il taglio che volevamo, perché per ottenere lo stile desiderato dobbiamo letteralmente far crescere i capelli sulla testa del personaggio”. Jane Lynch (“Glee”) è la voce del Sergente Calhoun nella versione originale del film, un personaggio che ha preso completamente vita quando i filmmakers hanno visto il modo in cui Lynch arricchiva la performance. “Calhoun è Jane Lynch al suo meglio, con un pizzico di azione e di avventura”, dice Spencer. “È molto decisa e ha il controllo della situazione ma ha un punto debole: il suo cuore”, dice Lynch a proposito di Calhoun. “È quasi inaccessibile a causa della grande sofferenza provocata dagli orribili Insettoidi che sono diventati la sua grande nemesi”.
militare a un mitragliatore. Hanno solo un punto debole: sono attratti dalla luce abbagliante (d’altronde sono insetti anche loro). L’artista dello sviluppo visivo Cory Loftis ha contribuito a creare il design degli Insettoidi. “Dopo aver deciso cosa come dovevano essere gli insetti, sono tornato più volte sul disegno per ritoccarlo e dotarlo dei particolari che i filmmakers desideravano. Gli insetti dovevano avere fauci sviluppate e ali con cui volare. Inoltre bisognava trovare il modo in cui depongono le uova. Ho cercato di renderli robotici e minacciosi, integrando le parti meccaniche dove fosse possibile. Dettagli tecnologici come i cavi, le connessioni coassiali, i LED, la plastica sagomata e i bulloni, sono presenti ovunque nel design finale”. Il supervisore delle immagini e delle luci Adolph Lusinsky spiega che il colore verde acido, scelto per rappresentare gli Insettoidi e la loro malvagità, illumina le loro ali, la coda e gli occhi, creando un aspetto minaccioso che si staglia su un paesaggio denso e oscuro. Generale Hologram: l’uomo con la medaglia Il Generale Hologram è il tipico soldato esperto: audace e di grande valore, serio e professionale. È il severo custode del premio finale in Hero’s Duty, l’ambita Medaglia degli Eroi, che ha l’onore di conferire a chiunque dimostri di essere così abile e coraggioso da arrivare in cima alla torre di 99 piani. Nella versione originale del film, la voce del Generale Hologram è di Dennis Haysbert.
CREARE IL LOOK DI HERO’S DUTY La squadra inizialmente pensava di collocare Hero’s Duty su un pianeta arido e roccioso. “Nonostante avessimo rielaborato questa idea spingendola fino all’estremo, non riuscivamo a uscire dai cliché”, spiega Loftis. “A quel punto abbiamo deciso di costruire l’intero pianeta: una terra spigolosa, caotica e aggressiva, dove è facile prendersi il tetano”. Il triangolo è la forma di riferimento di Hero’s Duty. Dice Loftis: “Abbiamo sviluppato questa forma per il design dell’ambiente e dei personaggi. L’abbiamo talmente elaborato che tutte le scene finali di Hero’s Duty sono composte da triangoli. La forma è molto diffusa ed appare in ogni livello di questa realtà, contribuendo ad aumentare la sensazione di pericolo e di tensione presente in questo mondo. La sensazione è quella di un mondo pronto a pugnalarti e ad aggredirti ad ogni angolo”. Spiega Gabriel che il punto focale di Hero’s Duty, e cioè la torre di 99 piani in cui è custodita la medaglia a cui ambisce Ralph, presenta lastre angolari che rispecchiano l’ambiente ostile, e che lo completano perfettamente. “Questa è stata la prima volta in cui ci siamo avvalsi della collaborazione di un gruppo di architetti per disegnare un palazzo”, dice Gabriel. Gabriel afferma che la squadra del design ha esaltato e messo a punto il lavoro degli architetti. “Il risultato è davvero inquietante, buio, con luci a intermittenza. A Rich è piaciuta questa idea. Così come il resto di questo mondo, l’effetto è crudo e originale”. Il co-direttore artistico Ian Gooding afferma che la squadra è stata più inventiva del solito, rispetto all’ambiente spigoloso. “Nella maggior parte dei luoghi inventati, gli alberi sono comunque sempre alberi, l’erba è sempre erba, e gli edifici pur sempre fatti con le cose di cui sono fatti gli edifici. Ma quando Ralph entra nel mondo fantascientifico di Hero’s Duty, il paesaggio non esiste. Non c’è un solo albero né un granello di polvere. Tutto è composto di affilati pezzi di metallo. È un luogo strano, complesso, sconosciuto, in cui si potrebbe restare lacerati anche solo camminando in strada”. Popolato esclusivamente da soldati che combattono contro i nemici Insettoidi, Hero’s Duty è praticamente un campo di battaglia. Per padroneggiarne il design, i filmmakers si sono avvalsi dell’aiuto di esperti militari. “Abbiamo inviato la nostra squadra dello sviluppo visivo alla Edwards Air Force Base”, dice Spencer, “in modo da poter inserire gli aspetti di una vera operazione militare nel look e nell’atmosfera di Hero’s Duty”. “Abbiamo parlato con alcuni generali dell’aeronautica e con i piloti dei caccia”, aggiunge Gabriel. “Abbiamo chiesto loro informazioni sulle armi e su quale sia la loro arma ideale”. Queste informazioni sono state comunicate alla squadra effetti, capeggiata dal supervisore effetti Cesar Velazquez. “Volevamo immergere il pubblico in un ambiente fantascientifico di stampo bellico”, dice Velazquez. “Una delle sfide maggiori è stata quella di rendere ogni mondo unico, così quando il pubblico vede il fumo o un altro effetto, capisce subito che si tratta di Hero’s Duty. È ideato per essere un gioco sparatutto in prima persona, quindi era necessario coinvolgere lo spettatore in un ambiente ad hoc. “Gli effetti visivi di Hero’s Duty sono estremamente sofisticati”, continua Velazquez. “Ha un look e un aspetto molto realistici. Esistono diversi livelli, quindi non c’è un solo effetto che spicca sugli altri, ma tutti contribuiscono a creare la sua veridicità. In Hero’s Duty tutto è esagerato: le esplosioni, gli insetti, i detriti che si disperdono nell’aria. Ci sono armi alimentate dal plasma, senza proiettili. Abbiamo aggiunto una gran quantità di nebbia e di vapore. Questa è la guerra”.
LUCI, MOTORE, AZIONE! Adolph Lusinsky e la sua squadra delle luci hanno contribuito a creare il look bellico di Hero’s Duty. “In contrasto con i vivaci colori di Felix Aggiustatutto Felix, c’è pochissimo colore in Hero’s Duty, oltre all’atmosfera voluminosa; l’aria è densa e contaminata da detriti simili alla cenere. Abbiamo aggiunto le scintille, i lampi, e i bagliori degli spari. In ogni ripresa le lenti sono appannate e abbiamo creato riflessi interni. L’effetto è realistico come quello di una fotografia”. Andy Hendrickson, il capo della tecnologia dei Walt Disney Animation Studios, ha creato una macchina da presa ad hoc per Hero’s Duty. “Abbiamo costruito una macchina da presa “capture stage” per spostarci in modo virtuale all’interno del mondo in CG, posizionandola dove volevamo, per fare ogni genere di ripresa, fra cui le carrellate. Sono le immagini di una cinepresa virtuale, che funziona come se ci trovassimo in quel mondo e muovessimo la cinepresa in tempo reale, dal vivo. Fa parte delle novità di questo film”. Il supervisore del layout Rob Dressel ha usato una tecnica simile a quella della cinepresa manuale, per riflettere l’atmosfera carica di tensione. E sulla scia dei grandi film d’azione, la squadra ha effettuato grandi carrellate, come nella scena in cui Ralph si impossessa della medaglia. “La macchina da presa non si ferma mai”, dice Dressel. “La cinepresa si muove bruscamente e in diagonali, per riflettere l’estetica di Hero’s Duty”, dice Gooding. “Abbiamo sfruttato ogni occasione per mostrare la durezza di questo mondo”.
SUONI INTENSI Per sottolineare il caos e l’eccitazione del gioco sparatutto in prima persona, l’artista vincitore di un GRAMMY® Skrillex ha scritto una musica tipica dei videogiochi, “Bug Hunt”, avvalendosi della collaborazione dei produttori olandesi/DJ/compositori della colonna sonora di videogiochi Noisia, con cui ha remixato la traccia dell’album. “L’atmosfera di quel gioco è energica e futurista”, dice Skrillex. “Faccio musica ispirandomi ai diversi colori della gamma emotiva e questo film rispecchia un lato più aggressivo della mia musica”. “Volevamo lavorare con artisti di grande talento”, dice Moore. “Mi piace il fatto che non sono gli artisti che necessariamente il pubblico si aspetta di trovare in un film d’animazione Disney. Ma quando ascolti la musica e il modo in cui sostiene la storia e convoglia l’emozione, tutti sono d’accordo nell’affermare: ‘È perfetto’. Skrillex è un grande collaboratore ed è fantastico lavorare con lui”. Moore dichiara di essersi ispirato al primo regista di film animati: “Walt Disney è stato un pioniere nel campo della musica. Quelli che oggi ci sembrano dei classici come Ukulele Ike in Pinocchio, Peggy Lee in Lilly e il vagabondo, all’epoca erano brani innovativi ed originali”. Skrillex dichiara che Moore lo ha condotto attraverso il mondo di Hero’s Duty ma ha conservato apertura e spirito collaborativo durante la lavorazione. “Abbiamo parlato delle emozioni, della profondità e delle vibrazioni, e questo confronto ha alimentato la nostra musica”
SUGAR RUSH Variopinto, dolce e veloce: ma non è sempre ciò che sembra Se solo si potesse sempre atterrare su una soffice montagna di glassa. Dopo essersi impossessato della Medaglia degli Eroi, Ralph schizza via dal mondo di Hero’s Duty, e la sua capsula spaziale fuori controllo lo conduce nel mondo più dolce dell’intera arcade. “Sugar Rush è un gioco di kart degli anni ’90, ambientato in una terra fatta solo di caramelle”, dice il regista Rich Moore. “Questo mondo è più estroso, e presenta il classico tocco Disney influenzato dal genere anime”. “Ma sotto la sua patina dolciastra”, aggiunge il produttore Clark Spencer, “c’è un lato oscuro in Sugar Rush”. C’è anche una strana ragazzina di nome Vanellope von Schweetz che è la prima a notare Ralph. “Vanellope vive ai margini di Sugar Rush”, dice Moore. “Rappresenta un cosiddetto “glitch”, un errore del programma, perciò viene estromessa dalle attività di Sugar Rush e deve prendersi cura di se stessa, da sola. Ralph e Vanellope all’inizio non vanno d’accordo, lei infatti gli rende la vita abbastanza difficile. Ma in seguito si rendono conto di essere simili: sono entrambi dei disadattati”. “Sono due personaggi “interrotti” quando li incontriamo”, dice Spencer. “Entrambi vorrebbero essere qualcos’altro, perché pensano che in questo modo potranno ottenere l’accettazione e l’amore che desiderano”. Ralph capisce che Vanellope sta compiendo anche lei un viaggio personale per entrare a far parte dei concorrenti di Sugar Rush, anche se nessuno di loro la vuole. Il risultato è che ha sviluppato un atteggiamento duro e antipatico. Tuttavia Ralph sa come gestirlo e, per dirla tutta, inizia anche a piacergli. Ma solo un po’.
I PERSONAGGI PRINCIPALI DI SUGAR RUSH Vanellope von Schweetz: una caramella cocciuta Conosciuta come il “glitch”, Vanellope ha un errore di programmazione ed è un personaggio del videogioco di gare tra kart caramellati noto come Sugar Rush. Dotata di un innato spirito competitivo, Vanellope è determinata ad affermarsi sulla linea di partenza fra gli altri concorrenti. C’è un unico problema: gli altri concorrenti non vogliono né lei né i guai che la contraddistinguono e questo continuo rifiuto l’ha resa sarcastica e tagliente. Tuttavia sotto quello scudo, c’è un cuore morbido che aspetta solo di aprirsi. “Con Vanellope volevamo un personaggio che riflettesse la lotta di Ralph”, spiega lo sceneggiatore Phil Johnston. “È un’outsider. I ragazzini la prendono in giro, nessuno la ama e tutti la escludono dalle gare. Ma tutto ciò che desidera è gareggiare, far parte del gioco, così come Ralph vorrebbe far parte della comunità dei Belpostiani”, Per il casting di Vanellope, i filmmakers sapevano ciò che volevano. “Non volevamo una bambina in questa parte”, afferma Moore, “bensì una persona in grado di pronunciare battute aspri e veloci, e capace di sostenere le parti più serie della sua performance”.
Ed ecco a voi Sarah Silverman, la cui intelligenza e simpatia si prestano perfettamente a connotare questo personaggio di Sugar Rush. Tuttavia Silverman porta qualcosa al ruolo che il pubblico non si aspetta. Dice Moore: “Tutti sanno che Sarah Silverman è un’attrice spiritosa, tutti la conoscono come comica. Ma non tutti sanno che sa essere anche una grande attrice drammatica”. Aggiunge il supervisore all’animazione Renato dos Anjos, “Le performance che Sarah regala al film sono molto articolate. Il loro contenuto emotivo è talmente ricco che abbinarlo all’animazione non è stato facile. Ma avevamo artisti di grande talento che hanno lavorato sulle scene di Vanellope per essere sicuri di rendere giustizia alle performance intense e avvincenti”. L’amicizia fra Vanellope e Ralph è una parte integrante del nucleo emotivo del film, per questo motivo i filmmakers hanno fatto in modo che Sarah Silverman e John C. Reilly registrassero molte delle loro scene insieme, cosa alquanto insolita in un film animato. “John e io abbiamo potuto recitare insieme”, dice la Silverman. “È bello poter guardare qualcuno negli occhi quando pronunci le battute e poter persino improvvisare insieme. Abbiamo improvvisato, ci siamo sovrapposti. È stato un lavoro molto organico”. Il look del personaggio è stato un po’ più difficile da ottenere, secondo il direttore artistico Mike Gabriel. “Il design di Vanellope ha seguito un percorso piuttosto lungo e tortuoso”, dice. “Abbiamo fatto migliaia di disegni su di lei, ma alla fine ci sono state due ragazzine che ci hanno aiutato a trovare quello giusto: c’è una bambina che frequenta la chiesa in cui vado anch’io, che ha le orecchie adatte a Vanellope, e poi ho visto la fotografia della figlia di un mio collega che aveva i capelli pettinati all’indietro con delle ciocche che ricadono in avanti. Era perfetta”. I dettagli finali riguardavano il suo guardaroba. “L’abbiamo vestita con una gonnellina nera che sembra la carta di una caramella” aggiunge Gabriel. “Quando Rich Moore l’ha vista ha detto: ‘Mettile una di quelle felpe col cappuccio che vanno tanto di moda. Le daranno proprio l’aspetto di una ragazzina che vive sulla strada. E questo ha completato l’opera”. Re Candito: il re di tutto ciò che è dolce Tutti acclamano Re Candito, il sovrano della pista da corsa, capitano dei dolci e re dello zucchero. Non meraviglia che la figura più potente del gioco di Sugar Rush sia anche il migliore corridore in pista ma il suo aspetto nobile non deve ingannare: questo monarca misterioso governa il suo regno con un pugno di zucchero ed è determinato a difenderlo da qualsiasi portatore di guai, sovvertitore o forestiero. “Il re Candito sarà pure un po’ matto, ma è un personaggio a tutto tondo”, dice Spencer. “Rende omaggio al Cappellaio Matto di Alice nel paese delle meraviglie di Walt Disney”. I filmmakers si sono rivolti ad Alan Tudyk per fornire nella versione originale del film la voce gorgogliante, grottesca e un po’ folle del re. “Prima ride”, spiega Tudyk, “poi inizia a parlare con il suo difetto di pronuncia. Re Candito è una persona complicata ma ha un piano molto preciso”. Non pensate che ci andrà leggero con Ralph e Vanellope. Il Re è abilmente assistito da forti ciambelle di sicurezza, Wynnchel e Duncan, e dal suo minuscolo scagnozzo Aspro Bill, tanto piccolo quanto acido. Aspro Bill: piccola palletta acida Nel ruolo del minuscolo scagnozzo di Re Candito, Aspro Bill deve spesso occuparsi delle situazioni più sgradevoli, ma questa palletta dall’espressione sconsolata non è affatto contenta di dover svolgere compiti tanto ingrati. Il direttore artistico Mike Gabriel è il responsabile del look di Aspro Bill. “Sapevo che doveva avere la forma di una palla”, dice Gabriel. “E Rich Moore voleva che avesse gli occhi come Buster Keaton. Continuavo a studiare le immagini di Keaton e di chiunque avesse occhi simili, per capire che cosa li rende acidi ma non tristi”. Per quanto riguarda le braccia e le gambe di Aspro Bill, gli artisti non sapevano davvero cosa fare. “Aspro Bill non poteva avere braccia o gambe altrimenti non avrebbe avuto l’aspetto di una caramella tonda”, dice Gabriel, “quindi l’abbiamo semplicemente fatto fluttuare, aggiungendo le caramelle gommose al posto di mani e piedi”. Gabriel spiega che il veterano Disney Eric Goldberg ha contribuito a ideare il modo in cui il personaggio doveva muoversi. E Rich Moore ha fatto un doppio lavoro, dando la sua voce ad Aspro Bill. Wynnchel & Duncan: sicurezza a due mani Wynnchel e Duncan sono le braccia di Re Candito, responsabili dell’ordine all’interno della comunità di Sugar Rush. Ma non fateli arrabbiare perché la loro glassa potrebbe sciogliersi! Taffyta Muttonfudge: la gara si fa seria Amante dei lecca-lecca, Taffyta Muttonfudge è una concorrente di prim’ordine nel gioco Sugar Rush. È accanita e ha in mente solo il primo premio, e non ha scrupoli nel far deragliare chiunque le sbarri la strada. Nonostante Re Candito sia il campione in carica di Sugar Rush, Taffyta riesce sempre a dargli filo da torcere, grazie alle sue incredibili capacità di guida! Si uniscono a Taffyta sul circuito automobilistico: Jubileena Bing-Bing, Snowanna Rainbeaux, Rancis Fluggerbutter, Adorabeezle Winterpop, Minty Zaki, Gloyd rangeboar, Swizzle “The Swizz” Malarkey, Crumbelina Di Caramello e Candlehead.
CREARE IL LOOK DI SUGAR RUSH “Per Sugar Rush”, dice Johnston, “abbiamo pensato a quale sarebbe stato il posto peggiore per un tipo come Ralph, irascibile e brontolone. Finire in un dolce ed appiccicoso gioco per bambini sarebbe stato terribile per lui, soprattutto da quando intende dimostrare le sue qualità eroiche”. Mentre i quadrati hanno caratterizzato il design di Felix Aggiustatutto Felix e i triangoli quello di Hero’s Duty, Sugar Rush si basa sulla forma circolare. “Sugar Rush è morbido e curvo”, dice Gabriel. “Tutto è rotondo in quel mondo, tutto è soffice al tatto: le nuvole sono di zucchero filato, gli alberi sono lecca lecca o bastoncini zucchero. Persino la polvere è fatta di cacao”. Per creare il look dolce ed esagerato di Sugar Rush, i filmmakers hanno esplorato ogni singola ghiottoneria e l’hanno utilizzata per costruire l’architettura di questo paese. Lorelay Bove, una degli artisti dello sviluppo visivo, proviene dalla Spagna. “Mi sono ispirata al movimento architettonico modernista catalano del tardo XIX secolo e dei primi anni del XX secolo”, spiega. “Essendo cresciuta lì, conosco bene il lavoro di Antoni Gaudí e degli altri architetti modernisti spagnoli. Le loro strutture assomigliano a case di caramella, e sono ricche di dettagli, di colori, di elementi stravaganti e di materiali diversi”. “Quando si è presentata l’opportunità di disegnare un mondo di caramella”, continua Bove, “mi sono ispirata a Gaudí e agli altri modernisti catalani, le cui opere si adattano perfettamente all’idea di Sugar Rush. Mi è parso un approccio fresco e diverso”. “La nostra squadra dello sviluppo visivo si è recata a Barcellona, in Spagna”, racconta Spencer, “dove ha trascorso una settimana a studiare l’architettura per assorbire il linguaggio delle forme di Gaudí e il suo design, per riuscire a incorporarlo nel look di Sugar Rush”. “Lorelay ha questo stile nel suo DNA”, aggiunge Gabriel. “Era così eccitata quando ha ideato l’incredibile palazzo di Sugar Rush e gli altri ambienti. È stata straordinaria”. Per far capire alla squadra la sua idea di Sugar Rush, Gabriel ha creato una gigantesca mappa dettagliata di questo mondo, completa di nuvole rosa, di un vulcano e del castello di Re Candito. I filmmakers hanno inoltre regalato un gusto giapponese a Sugar Rush. “Rich ha esplorato l’eclettico quartiere di Harajuku a Tokyo, per trovare il design dei concorrenti, e così abbiamo iniziato a inserire i dolci giapponesi”, spiega Gabriel. “Alla fine questa scelta si è ampliata e sono stati inclusi vari dolciumi internazionali, con biscotti e leccornie di ogni parte del mondo”. “La squadra dello sviluppo visivo è stata anche a Colonia, in Germania, per visitare la più grande convention dolciaria del mondo”, dice Spencer, “dove hanno studiato le caramelle di tutto il mondo”.
“Ogni piano di questa enorme convention traboccava di torte e di mousse al cioccolato. Era un vero tripudio”, dice Gabriel. Il direttore artistico è rimasto colpito dalla menta verde usata da un pasticciere francese, infatti il cielo di Sugar Rush ha la stessa tonalità, arricchita da sfumature rosa confetto, rosse e color cioccolato. In questo modo Sugar Rush spicca rispetto alla maggior parte dei giochi di gara. “La menta verde ha un effetto così fresco”, dice Gabriel. Quando è arrivato il momento di selezionare i dolciumi che popolano Sugar Rush, la squadra ha pensato di inserire quasi tutti i dolci che esistono al mondo. Dice il co-direttore artistico Ian Gooding: “C’è una foresta di caramelle gommose, con luci gommose illuminate dall’interno, che creano un effetto suggestivo. I marshmallow rappresentano le foglie, i bastoncini di zucchero formano una foresta di pini. Ci sono tartufi di cioccolato sparsi ovunque, alcuni dei quali sono posizionati come gli archi tipici di Gaudí. Abbiamo usato il gelato e i cioccolatini con le nocciole. L’interno del vulcano è composto da vari strati di barrette di cioccolato, alcune ripiene di torrone, altre di nocciole. Il pavimento all’interno è fatto con un croccante di arachidi luminoso e trasparente. E poi c’è tanta glassa ovunque, torte, decorazioni di cioccolato, lecca lecca di tutte le forme e dimensioni. C’è persino una pianta fatta di caramello”. Spencer racconta che la squadra di produzione ha inserito alcuni ‘cameo’ fra i dolci, come per esempio il Nesquick e le barrette di Laffy Taffy”.
COME COSTRUIRE UNA MACCHINA DA CORSA Affinché Vanellope possa realizzare il suo sogno di correre, ha bisogno di un’auto da corsa. In Sugar Rush, le automobili sono costruite nella Fabbrica Dolciaria di Re Candito. “Siamo andati a Detroit per vedere come vengono costruiti i camion della Ford”, dice Gabriel. “Il tour della fabbrica è durato un giorno interno e abbiamo assistito all’intera catena di montaggio”. La squadra ha inoltre visitato una fabbrica di dolci e di caramelle dato che la macchina di Vanellope è fatta – indovinate un po’? – di zuccherose leccornie.
GLI EFFETTI DI SUGAR RUSH “Per Sugar Rush”, dice il supervisore effetti Cesar Velazquez, “gli effetti sono totalmente opposti a quelli di Hero’s Duty, e li abbiamo arricchiti di personalità e fascino. “Il nostro effetto caratteristico è quello del glitch”, continua Velazquez. “ogni volta che Vanellope raggiunge uno stato emotivo particolare, si blocca, quasi come un corto circuito o un sistema che funziona a singhiozzo. È riuscito molto bene”. Altri effetti comprendono le luci delle caramelle gommose e la polvere stilizzata. “Persino la polvere sollevata dalle auto da corsa durante le gare è stata realizzata in modo da assomigliare alla polvere del cacao o alla glassa”, dichiara Velazquez.
LUCI, MOTORE, AZIONE! C’è un trucco per rendere l’aspetto del cibo appetitoso, persino quando si tratta di un cibo animato. “Abbiamo invitato i fotografi nello studio per decidere con noi quale cibo ha l’aspetto più invitante davanti alla macchina da presa”, dice Adolph Lusinsky, il supervisore delle immagini e delle luci. La squadra ha inoltre costruito uno studio in cui si è esercitata a filmare una varietà di cibi e di materiali illuminati in modo diverso, per capire cosa funziona o meno. “È davvero difficile riprodurre l’aspetto di un pezzo di cioccolato”, spiega Lusinsky. “La differenza fra un pezzo di plastica marrone e un pezzo di cioccolato sta proprio nel modo in cui luce vi si riflette”. E poiché nessuno sapeva come reagirebbe un campo di glassa se vi atterrasse una capsula spaziale, la squadra ha dovuto effettuare un test. “Abbiamo riempito una teglia con della glassa alta circa 3 centimetri”, racconta Lusinsky. “Quindi abbiamo preso una nave giocattolo e abbiamo colpito la glassa il più forte possibile, per osservare il genere di schizzi prodotti dall’impatto e per studiare che tipo di traccia lasciava sulla superficie della glassa.” Lusinsky ha accompagnato la squadra nei sopralluoghi a Detroit, a Colonia, e a Barcellona, un viaggio che lo ha ispirato anche rispetto all’utilizzo delle luci nel film. “La luce della stanza del trono di Re Candito è ispirata alla cattedrale di Barcellona”, dice Lusinsky. Il direttore della fotografia di Sugar Rush è ben lontano dal realistico e crudo look di Hero’s Duty, dice Rob Dressel, il supervisore del layout. Tuttavia Sugar Rush ha presentato un dilemma alla sua squadra: le dinamiche gare di kart dovevano essere girate come un evento sportivo, o come un inseguimento fra auto? I filmmakers hanno scelto l’ultima ipotesi. “Volevamo un effetto duro e sleale”, dice Dressel. “Meno sportivo e più avventuroso. La profondità di campo è più piatta e il background è più morbido”.
A VOI LA MUSICA Il fenomeno pop giapponese AKB48 accompagna Ralph nella terra dei dolci con il brano appropriatamente intitolato “Sugar Rush”. “Abbiamo sempre pensato a Sugar Rush, ispirato all’anime, come a un gioco che potrebbe avere avuto origine in Giappone”, ha detto Spencer. “Perciò siamo andati in Giappone e abbiamo reclutato il gruppo J-pop più amato del momento per eseguire il brano che stabilisce il tono di questo gioco kart degli anni novanta: giovane e moderno”. Nella scena in cui Vanellope impara a guidare la sua nuova auto da corsa ascoltiamo Rihanna, con il suo noto singolo del 2007 “Shut Up and Drive”.
QUANDO ARRIVIAMO? Game Central Station: il punto di incontro dei quattro mondi diversi Videogiochi arcade? Fatto. Il cattivo? Fatto. Pronti ad iniziare il grande viaggio che cambia la vita? Si. Ed ora? Lo sceneggiatore Phil Johnston ricorda quando lui e il regista Rich Moore stavano ancora cercando di immaginare il modo in cui i personaggi possono viaggiare da un gioco all’altro. “Ci sono state un sacco di idee, alcune anche assurde come quella di un vortice all’interno del water”, dice. “All’epoca vivevo a New York e Rich vi si recava spesso per lavorare sulla storia quindi è stata solo una questione di tempo prima di pensare alla Game Central Station. Assomiglia alla Grand Central Station con grandi fasci di luce che riflettono le diverse ore del giorno. Per noi è una centrale elettrica perché tutti i giochi si collegano a questo protettore di tensione. Per questi personaggi è un luogo di incontro, a cui approdano viaggiando attraverso i loro giochi, a bordo di piccoli treni”. La Game Central Station è un fulcro di alacre attività. “I personaggi si recano lì quando il loro gioco è stato scollegato, incontrano altri personaggi e possono viaggiare nei giochi altrui”, spiega il produttore Clark Spencer. “Rich Moore voleva assicurare l’autenticità”, continua Spencer, “perciò abbiamo popolato questo mondo con i personaggi dei videogiochi più popolari, che creano il mondo di Game Central Station e costituiscono i diversi partecipanti al meeting dei Cattivi Anonimi”. Come si fa a chiedere il permesso per mostrare una serie di personaggi reali in un film? Moore racconta di averlo semplicemente chiesto. “Inizialmente sono state organizzate riunioni con gli addetti ai lavori di diverse società di videogiochi. Clark e io ci siamo stretti le mani, mi sono seduto con loro e li ho portati attraverso la storia. Il mondo dei videogiochi ha una lunga storia e genera una sensazione di nostalgia. I suoi personaggi sono molto adatti a diventare i protagonisti di un film sui videogiochi. Il film non esiste senza di loro”. I PERSONAGGI PRINCIPALI DI GAME CENTRAL STATION Q*Bert: scollegato Q*Bert, al cui gioco hanno staccato da tempo la spina, trascorre la maggior parte del tempo nella Game Central Station, il punto di ritrovo di tutti i personaggi della sala giochi, nonché la spiacevole casa di chi non ha più un gioco. Coilie, il vivace e malvagio serpente viola del gioco, si ritrova in compagnia del suo ex avversario. “Quando qualcosa viene scollegato”, dice Johnston, “la luce arriva nella Game Central Station attraverso la spina a tre punte. Minaccioso ma molto cool”. Antivirus: quello con la cartellina Preciso come una videocamera e zelante come una guardia di sicurezza, questo rigido funzionario spesso è più seccante che utile. Tuttavia, quando si tratta di scariche elettriche non c’è nulla da scherzare Sonic: il salvatore del mondo Quando Sonic, che si muove alla velocità del suono, non è impegnato a salvare il mondo nei suoi videogiochi, rallenta il ritmo per annunciare pubblicamente ai suoi colleghi dell’arcade di fare attenzione, soprattutto quando si avventurano all’esterno dei loro videogiochi. Roger Craig Smith, la voce di Sonic, è stato scritturato per doppiare questo personaggio leggendario nella versione originale del film. Troviamo nella Game Central Station anche Ryu e Ken del franchise di videogiochi “Street Fighter”, doppiati nella versione originale del film rispettivamente da Kyle Hebert e Reuben Langdon, i due doppiatori dei personaggi del gioco. I PERSONAGGI PRINCIPALI DEI “CATTIVI ANONIMI” La lotta interiore di Ralph per sottrarsi al suo storico ruolo di cattivo, lo conduce in un gruppo di supporto, organizzato presso l’abitazione di Pac-Man e condotto da Clyde, il fantasma arancione del gioco. I frequentatori sono i più noti e famigerati “cattivi” dell’industria dei videogame. Neff: il viola va di moda Come Mago malvagio di “Altered Beast”, Neff ha un appuntamento fisso all’incontro del gruppo dei Cattivi Anonimi. M. Bison: Il Dominatore dell’Oscurità M. Bison, lo spietato dittatore del mondo di “Street Fighter”, impara a dominare il suo potere psichico frequentando i Cattivi Anonimi. Gerald C. Rivers, che nel gioco doppia M. Bison, è la sua voce anche nella versione originale del film. Zangief: il Ciclone Rosso Il wrestler muscoloso del videogioco “Street Fighter”, contraddistinto dal petto villoso, dalla forza bruta e da una cresta sulla testa, frequenta regolarmente i meeting dei Cattivi Anonimi. Dr. Eggman: la nemesi del porcospino Dr. Eggman, l’antagonista con baffi e occhialetti del videogioco “Sonic”, si concede una pausa dalla sua missione di conquistare il mondo, per presenziare al meeting settimanale dei Cattivi Anonimi. Clyde: Arancione e finalmente in controllo Clyde, il fantasma arancione che insieme agli amici Inky, Blinky e Pinky, ha reso difficile la vita di Pac-Man. Nel suo tempo libero, il vecchio Clyde guida il meeting settimanale dei Cattivi Anonimi. Oltre ai singoli mondi creati per Ralph Spaccatutto, la squadra di produzione ha disegnato tutti i set del Family Fun Center & Arcade di Litwak, e del classico videogioco Root Beer Tapper, dove Ralph si reca per farsi una birra e ricevere consigli da uno spillatore di bevande piuttosto impegnato. Nonostante le difficoltà incontrate dalla squadra di produzione per creare tanti mondi diversi, il regista Rich Moore afferma che il livello di aspettativa nei confronti di Ralph Spaccatutto è rimasto sempre altissimo, nel corso della lavorazione del film. “Il nostro scopo è stato quello di creare un’opera di intrattenimento che parla al cuore attraverso un’ambientazione che coinvolgerà il pubblico, e personaggi a cui si affezionerà immediatamente”.
SCORRONO I TITOLI I filmmakers si rivolgono a Owl City e a Buckner & Garcia per salutare il film Il compositore di stampo classico Henry Jackman ha condito la colonna sonora con i tipici suoni di un videogioco e allo stesso tempo ha esaltato le emozioni del film. Secondo Jackman, la musica del film è stata guidata da una storia che gli ha consentito di attingere anche alle sue radici classiche. “Quando viene creato qualcosa di emozionante, la musica di un’orchestra entra in campo in modo naturale e non dà la sensazione di essere troppo imponente”, dichiara il musicista. E con la musica originale di Skrillex e del gruppo giapponese AKB48 che definisce i singoli mondi, Ralph Spaccatutto ha detto addio agli spettatori con lo stessa classe musicale. Owl City (“Fireflies”, “Good Time”) dona al film un ritmo non convenzionale, che sottolinea la storia, con il brano “When Can I See You Again?” Il cantante e strumentista Adam Young afferma che la canzone offre una sorta di “tira e molla” emotivo. “È una canzone allegra e vivace, ma ha un risvolto dolce-amaro che lascia il rapporto principale del film con un finale aperto”. Hanno contribuito ai titoli di coda anche Buckner & Garcia, il duo che nel 1982 è stato in classifica con il grande successo “Pac-Man Fever”. Jerry Buckner di Buckner & Garcia, ha coprodotto la canzone “Wreck-It, Wreck-It Ralph” insieme al cantautore/produttore Jamie Houston (Steven Tyler, Macy Gray). “È stato fantastico poter contribuire alla colonna sonora del film”, ha detto Buckner. “La canzone ha un sapore pop anni ’80 con un tocco contemporaneo, e siamo molto felici del risultato ottenuto”. I FILMMAKERS RICH MOORE (Regista) debutta con questo film nella regia di un lungometraggio per Walt Disney Animation Studios, dopo una fenomenale carriera televisiva, in cui ha diretto progetti animati quali I Simpson e Futurama. Ha diretto numerose puntate di I Simpson ed è stato regista delle sequenze di I Simpson – Il film. Fra i suoi successi professionali ricordiamo due Emmy® Awards, un Annie Award, un Hugo Award e un Reuben Award. Dopo aver frequentato il prestigioso programma di animazione dei personaggi del California Institute of the Arts (CalArts), Moore ha inaugurato la sua carriera come designer e scrittore di Mighty Mouse – The New Adventures di Ralph Bakshi. Quindi è stato uno dei tre registi originali di I Simpson, dirigendo numerose puntate delle prime cinque stagioni della serie, fra cui l’episodio vincitore di un Emmy® Award “Homer contro Lisa e l’ottavo comandamento”. In seguito ha lavorato per la seconda serie animata di Gracie Films dal titolo The Critic in veste di supervisore alla regia. Ha ritrovato i suoi compagni di studi della CalArts Gregg Vanzo e Claudia Katz presso i Rough Draft Studios, Inc., dove ha supervisionato lo sviluppo creativo e la produzione di Futurama di Matt Groening. Mentre supervisionava e dirigeva Futurama, Moore ha ricevuto il Reuben Award del 1999 (da parte della National Cartoonists Society) per la categoria ‘Best in Television Animation’, l’Hugo Gold Plaque 2001 (della World Science Fiction Society) per Special Achievement in Animation, e l’Emmy® 2002 per il miglior programma d’animazione (la puntata “Il nonno di se stesso”). I crediti di Moore comprendono il suo lavoro di regista e di supervisore alla regia del cortometraggio di Warner Bros. Duck Dodgers — Attack the Drones, il pilota di CBS Vinyl Café, Drawn Together per Comedy Central, Spy vs. Spy per Mad TV, e Sit Down, Shut Up per Fox. CLARK SPENCER (Produttore) ha svolto una varietà di incarichi dirigenziali per i Walt Disney Animation Studios, nel corso degli ultimi venti anni. Si è unito alla Disney nel luglio 1990 in veste di pianificatore commerciale nel dipartimento della finanza e della pianificazione, ottenendo una successiva promozione al ruolo di manager della pianificazione dello studio nell’agosto 1991 e di direttore della pianificazione e della finanza, nel settembre 1992. In questo periodo è stato coinvolto nel lancio di Disney Channel in Asia, nell’acquisizione di Miramax Films e nella creazione del piano commerciale dello studio parigino della Disney. Nell’ottobre 1993, è entrato a far parte dei Walt Disney Animation Studios in veste di direttore della pianificazione ed è stato presto promosso al ruolo di vice presidente della pianificazione e della finanza. Hollywood Reporter ha collocato Spencer nella sua classifica del 1995, fra i giovani executive emergenti della prossima generazione, più giovani di 35 anni. Nell’ottobre 1996, è stato promosso al ruolo di vice presidente senior della finanza e delle operazioni di Walt Disney Animation Studios e della produzione cinematografica, una posizione che ha occupato fino al 1998, anno in cui ha iniziato ad occuparsi dello studio d’animazione Disney in Florida. È stato vice presidente senior e manager generale dello Studio in Florida, dove ha supervisionato tutti gli aspetti delle operazioni e delle produzioni dello studio. Sei mesi dopo la Compagnia gli ha chiesto di produrre il secondo film d’animazione da realizzare presso lo studio in Florida, Lilo & Stitch. Il film ha ottenuto un grande successo ed diventato un franchise di Walt Disney Company, con tre sequel usciti in DVD, una serie TV animata e personaggi ancora popolari. Nel 2002 Spencer è tornato allo studio d’animazione di Burbank come produttore esecutivo di I Robinson – Una famiglia spaziale, di cui ha supervisionato lo sviluppo della storia. In seguito è stato il produttore di Bolt dei Walt Disney Animation Studios ed il produttore esecutivo del film Disney 2011, Winnie the Pooh. Nato a Seattle, si è laureato in storia nel 1985 presso la Harvard University. Ha trascorso tre anni a Wall Street come partner finanziario della Bankers Trust Company, prima di frequentare la Harvard Business School, dove si è specializzato nel 1990. PHIL JOHNSTON (Storia/Sceneggiatura) è uno scrittore di lungometraggi e di progetti cinematografici. La sua sceneggiatura di Benvenuti a Cesar Rapids il film interpretato da Ed Helms e John C. Reilly, è stata nominata agli Independent Spirit Award 2012 come migliore prima sceneggiatura. È attualmente impegnato nella scrittura e nella produzione esecutiva di Harve Karbo, un programma TV da lui creato con Joel ed Ethan Coen. Altri suoi progetti cinematografici imminenti comprendono l’adattamento di A Confederacy of Dunces (Paramount, con Zach Galifianakis), una spy comedy con Sacha Baron Cohen (Paramount) e la commedia Reply All (DreamWorks). Prima di diventare filmmaker, ha lavorato come giornalista televisivo, ottenendo tre Emmy® Awards per il suo lavoro. Ha una laurea in giornalismo da parte della University of Wisconsin-Madison e una specializzazione in cinema conseguita presso la Columbia University. Vive a Brooklyn e a Los Angeles con sua moglie, due bambini ed un gatto. JENNIFER LEE (Sceneggiatura) si è unita ai Walt Disney Animation Studios nel marzo 2011 in veste di co-scrittore di Ralph Spaccatutto. Alcuni suoi film sono in fase di sviluppo con la Troika Pictures e l’Appian Way Productions di Leonardo DiCaprio, e il suo copione Lucid Dreams è stata scelta dalla Radiant Productions di Wolfgang Peterson. Sta scrivendo la sceneggiatura dell’imminente avventura epica Frozen, dei Walt Disney Animation Studio. Lee si è specializzata in Cinema presso la Columbia University e si è laureato in inglese alla University of New Hampshire. JOHN LASSETER (produttore esecutivo) è un regista che ha vinto due volte l’Academy Award® e che supervisiona il processo creativo di tutti i film e dei progetti associati dei Walt Disney e dei Pixar Animation Studios. Lasseter ha esordito nella regia di un lungometraggio nel 1995 come Toy Story, il primo film a soggetto interamente animato al computer e da allora ha diretto A Bug’s Life, Toy Story 2 e Cars. Nel 2011 ha diretto Cars 2. I suoi crediti come produttore esecutivo comprendono Monsters & Co., Alla ricerca di Nemo, Gli incredibili, Ratatouille, WALL•E, Bolt, Up e Ribelle – The Brave. Lasseter è stato inoltre produttore esecutivo dei film Disney nominati all’Oscar® La principessa e il ranocchio e Rapunzel – L’intreccio della torre, nonché di Toy Story 3, il film Pixar che ha vinto l’Oscar® come migliore film animato e per la migliore colonna sonora originale, basato su una storia scritta da Lasseter, Andrew Stanton e Lee Unkrich. Ha scritto, diretto e animato i primi cortometraggi della Pixar fra cui Luxo Jr., Red’s Dream, Tin Toy e Knick Knack. Luxo Jr. è stato il primo film animato al computer in 3D a essere stato nominato all’ Academy Award® quando, nel 1986, ha ottenuto la candidatura come miglior cortometraggio animato; Tin Toy è stato il primo film tridimensionale animato al computer ad aver mai vinto un Academy Award® quando, nel 1988, si è aggiudicato l’ambita statuetta come migliore cortometraggio. Lasseter è stato il produttore esecutivo dei successivi cortometraggi dello studio, fra cui: L’agnello rimbalzello, One Man Band, Stu – anche un alieno può sbagliare, Presto, Parzialmente nuvoloso, Quando il giorno incontra la notte e il film premio Oscar® dal titolo Il gioco di Geri (1997) e For the Birds (2000). Sotto la sua supervisione, i lungometraggi e cortometraggi animati della Pixar hanno ottenuto una moltitudine di riconoscimenti da parte della critica e di premi da parte dell’industria del cinema. Lasseter stesso ha ricevuto un Oscar® speciale nel 1995 per la sua ispirata leadership della squadra di Toy Story, insieme alla quale ha ottenuto una nomination all’Academy Award® per la migliore sceneggiatura originale, la prima volta in cui un film d’animazione è stato riconosciuto in quella categoria. Nel 2009 è stato onorato al 66° festival di Venezia con un Leone d’oro alla carriera. L’anno successivo è stato il primo produttore di film animati ad aver ricevuto il David O. Selznick Achievement Award in Motion Pictures da parte del Producers Guild of America. Gli altri riconoscimenti comprendono: il premio per il contributo all’imagery cinematografica del 2004 (Outstanding Contribution to Cinematic Imagery Award) da parte dell’ Art Directors Guild, una laurea ad honorem da parte dell’American Film Institute, e il Winsor McCay Award 2008 da parte dell’ASIFA-Hollywood per la sua carriera e il suo contributo all’arte dell’animazione. Prima di dare vita alla Pixar nel 1986, è stato un membro della Computer Division of Lucasfilm Ltd., per cui ha disegnato e animato Le avventure di André e Wally B, il primo progetto tridimensionale animato al computer basato sui personaggi, nonché il personaggio Stained Glass Knight generato al computer nel film prodotto da Steven Spielberg nel 1985 dal titolo Piramide di paura. FINAL 26 Lasseter ha fatto parte della classe inaugurale del programma di Animazione dei Personaggi del California Institute of the Arts e si è laureato in cinema nel 1979. È l’unico ad aver vinto due volte il Student Academy Award per l’animazione, per i film che ha realizzato quando era studente presso la CalArts: Lady and the Lamp (1979) e Nitemare (1980). Ha vinto il suo primo premio all’età di 5 anni, quando si è aggiudicato 15 dollari da parte del Model Grocery Market di Whittier, in California, per un disegno realizzato a matita, del cavaliere senza testa.
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