24 gennaio FLIGHT di Robert Zemeckis Cast: Denzel Washington – Curiosità

24 gennaio FLIGHT di Robert Zemeckis Cast: Denzel Washington

 

 

NOTE DI PRODUZIONE

 

Introduzione

Il thriller drammatico della Paramount Pictures Flight ha come protagonista Denzel Washington nei panni del Comandante Whitaker, un esperto pilota di linea che, a seguito di un incidente aereo, riesce a fare un atterraggio di fortuna e a salvare quasi ogni anima a bordo. Whip viene acclamato come un eroe, ma più cose si vengono a sapere, più le domande superano in quantità le risposte: chi o che cosa ha sbagliato e cosa è successo veramente su quell’aereo?  

            La Paramount Pictures presenta Flight diretto da Robert Zemeckis. Prodotto da Walter F. Parkes e Laurie MacDonald della Parkes/MacDonald Production e dalla ImageMovers di Robert Zemeckis, Steve Starkey, e Jack Rapke. Il produttore esecutivo è Cherylanne Martin. La sceneggiatura originale è di John Gatins. Il direttore della fotografia è Don Burgess, ASC. Lo scenografo Nelson Coates. La costumista è Louise Frogley. Il Supervisore degli Effetti Speciali è Michael Lantieri. Il Supervisore degli Effetti Visivi è Kevin Baillie. Il montaggio è di Jeremiah O’Driscoll.

            Gli interpreti del film sono: Denzel Washington, Don Cheadle, Kelly Reilly, John Goodman, Bruce Greenwood, Melissa Leo, Brian Geraghty, Tamara Tunie, Nadine Velazquez, e James Badge Dale.

            Flight è il primo film in cui vediamo insieme i due vincitori dell’Oscar®, l’attore Denzel Washington e il regista Robert Zemeckis, che ritorna al cinema live action dopo anni di grande successo come regista e produttore di film che utilizzavano l’avanguardistica tecnologia motion capture.

            Flight è distribuito dalla Paramount Pictures.

 

Sinossi

 

             In un mattino di metà autunno, il SouthJet 227 parte da Orlando, Florida, per quello che dovrebbe essere uno dei suoi soliti voli di routine. Il Comandante Whip Whitaker è al comando di questo Jet Jackson-Ridgefield insieme al suo giovane e perfettino co-pilota e primo ufficiale Ken Evans, che è l’opposto di Whip in tutto. L’aereo si imbatte presto in una turbolenza più intensa del previsto ed entra in una forte tempesta. Nessun problema per Whip che manovra l’aereo verso il sereno, sebbene lo faccia in una maniera non convenzionale e sorprendente, per il sollievo dei 96 passeggeri del volo e dei sei membri dell’equipaggio.

A questo punto però le cose iniziano ad andare veramente male. Inaspettatamente, i piloti devono registrare una serie di inesplicabili guasti meccanici che fanno ballare, tremare e precipitare l’aereo come se stesse su delle montagne russe. Dato che i guasti si moltiplicano, portando l’aereo a spirale verso il basso e apparentemente fuori dal controllo dei piloti, Whip decide che l’unica possibilità che ha di mantenere la quota è manovrare l’aereo che pesa 50 tonnellate e girarlo completamente; questo gli permetterebbe di planare senza i motori per poi tentare di raddrizzarlo e a farlo atterrare. In una manciata di minuti, impossibilitato a portare l’aereo fino all’aeroporto, volando a poche centinaia di metri dal suolo, Whip trova un pezzo di terra adiacente ad una chiesa dove tentare l’atterraggio. A 140 miglia all’ora inverte l’aeromobile e lo porta giù. L’impatto è sconvolgente, ma Whip, con un colpo incredibile e ingegnioso, riesce tranquillamente ad atterrare in modo abbastanza sicuro da salvare tutte meno sei delle centodue anime a bordo.

            Per il suo miracoloso atterraggio, i media acclamano Whip come un eroe. Ci sono però delle questioni irrisolte. La causa del disastro non è completamente chiara ai suoi superiori e in particolare al NTSB (National Transportation Safety Board), anche se Whip è piuttosto sicuro che se non ci fosse stato lui in cabina di pilotaggio l’aereo sarebbe sceso in picchiata e tutti i passeggeri sarebbero sicuramente morti. Ciononostante segue un’indagine. 

            L’indagine va per le lunghe e Whip, che lotta contro i suoi considerevoli demoni, è letteralmente a terra. Convinto che le sue azioni abbiano salvato i passeggeri a bordo, Whip è ugualmente certo che i suoi problemi personali non siano così straordinari e che non abbiano sicuramente alcun rapporto con l’incidente aereo. Vecchi e nuovi alleati si radunano intorno a lui. Il suo amico e rappresentante sindacale Charlie Anderson si occupa del suo caso e lo stesso fa il furbo e schietto avvocato Hugh Lang. Anche l’amico divertente di Whip, Harling Mays, gli da supporto, anche se non sempre di genere morale. E’ in questo periodo che Whip conosce uno spirito affine al suo, Nicole. Fotografa a corto di lavoro che si sta riprendendo da una storia di abuso di droga, Nicole

 

potrebbe essere proprio quello che Whip cerca. Se lui solo riuscisse a capire esattamente cos’è.

Flight racconta la storia sconvolgente dell’impresa straordinaria ed eroica di un uomo e di come, mentre si difende, lui scopra la sua vera grazia e il suo vero valore.

 

 

Il percorso di Flight

 

Nel 1999, lo sceneggiatore ed ex attore John Gatins ha lavorato come consulente tecnico su un film “epico a tema militare” trascorrendo la maggior parte del suo tempo con altri consulenti tecnici, per lo più piloti della Marina, che gli hanno raccontato le “storie più folli” su cosa hanno dovuto fare per far atterrare i loro aerei sui mari in tempesta.

Queste vivide storie hanno messo in moto l’immaginazione dello scrittore che, dalla sua, subisce sia il fascino che la paura di volare. Lo stress, la pressione e l’euforia di portare a termine queste acrobazie in aria – che tipo di mentalità avevano i piloti e come si rilassavano in compagnia dei mortali sulla terra?

E’ iniziata così l’odissea, durata dodici anni, che alla fine ha portato Flight sullo schermo. Il principale conflitto drammatico esplorato in Flight è l’incapacità di Whip Whitaker di essere sincero con se stesso. Lui è un esperto del rifiuto, anche quando la sua personale spirale discendente aumenta esponenzialmente. Come dice Gatins: “Flight è uno studio sul personaggio di un uomo che lotta davvero contro i suoi demoni. Quello che per lui avrebbe dovuto essere un normale giorno di lavoro si trasforma in una serie di eventi sfortunati che portano ad un avvenimento disastroso sul suo aereo.  Da qui inizia a svolgersi per lui una storia più grande sia personale che professionale. Mentre questo mondo si schiude, noi guardiamo l’uomo al centro disfarsi e svelarsi.” 

             Gatins ha fatto ampie ricerche su veri disastri aerei. A quel tempo, il leggendario atterraggio miracoloso sul fiume Hudson della US Airways fatto dall’eroico pilota Sully Sullenberger, era ancora recente. Con l’aiuto del NTSB e delle interviste con i piloti, alla fine Gatins ha scritto un trattamento di 35 pagine che sarebbe poi stato Flight, che con l’aggiunta di elementi della sua propria storia è diventato più che un semplice film su un disastro aereo.

“Parte della mia vita personale ha trovato la sua strada nel tessuto della sceneggiatura. Per me è stato un vero e proprio esercizio esaminare le problematiche e i demoni che io ho avuto durante tutto il corso della mia vita e vedere come si collegassero a questo personaggio che sta vivendo un grande evento,” dice Gatins.

Gatins spiega che una parte della dipendenza di Whip include le bugie che lui dice a se stesso e quelle che le altre persone gli chiedono di dire. La sua vera prova arriva quando “… il peso di queste bugie arriva a un punto di rottura in cui lui dovrà prendere una decisione,” dice Gatins.        

 “Quando l’ho letto mi è sembrato che una piccola parte dell’anima di John fosse stata strappata fuori e messa in queste pagine. Era una storia straordinaria, sorprendente e ipnotizzante a tantissimi livelli” dice Parkes. “E il personaggio principale, interpretato brillantemente da Denzel, è al suo centro, eroico e affascinante fuori, ma completamente vulnerabile dentro. Credo che questa sia una cosa con la quale possiamo immedesimarci tutti. Alla fine è una storia che parla di una persona che sta arrivando a patti con quello che realmente è.”

MacDonald aggiunge che, anche se Gatins non aveva ancora finito la sceneggiatura quando loro l’hanno letta la prima volta, la storia li ha intrigati lo stesso.

“La prima stesura non era ancora finita, ma noi abbiamo amato il suo potenziale. Aveva personaggi complessi, e moralmente compromessi; è come un thriller giudiziario ma, mentre la storia va avanti, ci si rende conto che per Whip vincere il suo caso significherebbe il suo grande crollo. Se lui non affronta la verità di chi è veramente verrà distrutto in una maniera molto più profonda. In un senso più universale, sappiamo tutti cosa vuol dire avere delle cose che non vogliamo affrontare o risolvere, le bugie che diciamo a noi stessi e agli altri. Mi è piaciuta moltissimo l’idea che si spera quasi che succeda una cosa brutta al protagonista perché questa sarebbe l’inizio della sua redenzione. E non ho mai visto prima una storia così,” dice Parkes.

Per Zemeckis, da tempo all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia degli effetti speciali e visivi nel cinema, Flight segna il ritorno al cinema live-action. L’innovativo regista ha trascorso lo scorso decennio dirigendo e producendo film che usavano la tecnologia motion capture, ma i personaggi forti con percorsi emotivi avvincenti sono comunque una caratteristica di tutti i suoi film, incluso Flight.

“Quello che mi ha davvero catturato è stata la complessità di tutti i personaggi, che hanno tutti delle sfumature. Non sono i tipici ‘bravi ragazzi e/o cattivi ragazzi’. Ognuno nel film è, in qualche modo, danneggiato e questo diventa il motore drammatico del film,” dice Zemeckis.

             “Un altro aspetto interessante del film è che la suspense viene dall’incertezza di cosa faranno i personaggi, di come reagiranno. Non c’è una bomba ad orologeria che sta per esplodere né un meteorite in arrivo per distruggere la terra. La trepidazione viene dal non sapere quello che faranno i personaggi scena dopo scena. E’ raro trovare una sceneggiatura che ha questo tipo di profondità e complessità. Questo è quello che mi ha attratto. Volevo vedere come andava a finire, cosa sarebbe successo al personaggio di Whip.”

Il socio di lunga data di Zemeckis, Steve Starkey, ha capito la sua attrazione verso il progetto. “Gli intetressi di Bob sono così tanti che la sua decisione di fare questo film non mi ha sorpreso” dice Starkey.  Il produttore di Flight, che collabora con il suo socio della ImageMovers, Robert Zemeckis, da 25 anni, nota che da pilota lui stesso, Zemeckis: “… ha capito senza sforzi le esigenze di questa professione, e per questo era profondamente interessato a trasmettere un senso di realtà e credibilità alle sequenze dell’aereo nel film. Il disastro aereo è comunque principalmente uno strumento che gli ha permesso di arrivare alla storia vera. Al centro c’è la storia di un uomo che lotta per trovare la sua verità. L’incidente aereo scatena una serie di eventi che gli fanno guardare dentro di sé e scoprire la verità su se stesso.”

A differenza della maggior parte dei piani di produzione, Zemeckis ha girato il film in sequenza per dare modo alle interpretazioni di crescere in modo organico, permettendo agli attori e ai realizzatori di imparare e ampliare i loro personaggi mentre il film si evolve. Per aiutare questo processo ha invitato lo sceneggiatore John Gatins a essere sul set ogni giorno per tutto il corso del film per consultare e valorizzare il copione quando c’erano dei cambiamenti o delle rivelazioni.

Una cosa che non è cambiata è stata Whip. Lui è la quintessenza dell’antieroe, cosa che Zemeckis ha chiarito subito all’inizio delle riprese. “Non credo che ci sia alcun dubbio sul fatto che tutti quelli che vedranno questo film non potranno far altro che rimanere scioccati quando vedranno la scena all’inizio dove Whip partecipa a ogni immaginabile eccesso e poi si trasforma in un pilota affidabile quando esce dalla porta” sostiene Starkey. “E’ uno shock per il sistema. E’ un cambiamento che nessuno si aspetta, e il modo in cui Bob l’ha girato lo rende ancora più forte, con uno spaesante senso dell’umorismo.”

Lo sconvolgente volo non è che l’inizio del viaggio. Attraverso Whip Whitaker, Flight esplora dilemmi morali fondamentali.  Secondo Gatins: “Whip è un uomo che si è messo in una situazione compromettente, ma che fa una miracolosa acrobazia aerea e si conquista il diritto di controllare il suo destino. Quello che per me viene fuori è la questione del valore di vivere una vita onesta. E’ una parte importante del film e vogliamo invitare il pubblico ad essere ‘la giuria popolare’ del mondo di Whip e a guardarlo lottare con le forze che stanno provando sia a farlo fuori che a renderlo un eroe. Da cosa lo giudichiamo? Dalla sua notevole manovra in volo o dai suoi demoni personali?” 

Il produttore Walter Parkes aggiunge che parte dell’avvitamento personale di Whip ha a che fare proprio con il sistema che lo consacra supereroe.

“Si viene a creare una strana situazione che, in un certo modo, da positiva si trasforma in controproducente. Whip ha fatto tutto nel modo giusto – ha fatto atterrare l’aereo miracolosamente e ha salvato delle vite. Viene celebrato come un eroe ma il problema è che lui è anche una vittima. Alla fine il film parla di come vivere la propria vita in buonafede – e questo significa dire la verità,” dice Parkes.

 

 

La lista passeggeri di Flight – Il Cast

 

L’attore premio Oscar® Denzel Washington interpreta il ruolo drammatico del protagonista Whip Whitaker, un pilota pieno di difetti, ma molto abile nel suo lavoro, che riesce con successo a far atterrare un aereo evitando un disastro e salvando 96 delle 102 vite a bordo. Per i media e il popolo americano Whip è un eroe. Ciononostante la sua vita è piena di contraddizioni, vizi e scarso giudizio. Washington, uno degli attori più stimati della sua generazione, ha interpretato credibilmente agenti di polizia, detective, avvocati, ufficiali di sottomarini nucleari, e controllori di treni. Con Flight, aggiunge al suo curriculum il ruolo del pilota di aerei di linea. 

 “E’ stato davvero divertente guardare Denzel. Cioè, quando lo guardi recitare non riesci a credere ai tuoi occhi. Il genio di Denzel è quando riesce a fare qualcosa che a me piace chiamare ‘recitare dietro agli occhi’. Ci sono molte scene nelle quali riesci davvero a provare la sua miseria che è sorprendente da vedere. E’ davvero uno dei più grandi attori di oggi. Lavorare con lui in questo ruolo è stata la realizzazione di un sogno” dice Zemeckis.

“Siamo stati davvero fortunati a lavorare con Denzel,” aggiunge il produttore Starkey.  “Quando lo vedi nel personaggio non riesci a immaginare nessun altro a interpretarlo.”

            Dopo la prima lettura del copione, Washington ha capito immediatamente che il personaggio e la storia di Whip Whitaker avevano tutte le sfumature emotive e i tratti caratteriali che lo attraggono. John Gatins ricorda: “Prima di mettere insieme tutto il film ho parlato per due ore con Denzel e lui mi ha raccontato cosa pensava del copione. Gli aveva toccato molti tasti giusti.Ha detto, ‘Sai che questo è materiale pericoloso’ con una specie di sorriso – con quella specie di sorriso alla Denzel. Era chiaro che lo aveva davvero affascinato.”

Gatins nota che Washington era anche molto interessato alla sua connessione personale con il film.  “La prima volta che mi sono seduto con Denzel per parlare del copione, lui è andato direttamente a ‘quel’ punto perché lui è un attore che ha bisogno di sapere tutto,” dice Gatins. “Ha mirato immediatamente a me e ha detto, Raccontami quella storia. So che hai fatto ricerche su ogni aereo mai caduto o che abbia mai avuto incidenti, e su cosa potesse verosimilmente succedere all’aereo del nostro film, ma io voglio davvero conoscere la TUA storia personale – come sei arrivato a questo, e come ti poni tu rispetto alla dipendenza, se ne hai mai avuta una.’ Abbiamo avuto una conversazione molto franca. Lui è stato grande da questo punto di vista.”

In realtà Washington ha letto la sceneggiatura molto prima che Zemeckis si legasse al film ma è stato contentissimo di sapere che il regista era interessato a dirigere Flight.

“Pensavo che lui fosse perfetto – quando ha accettato la regia il film per me è davvero decollato” dice Washington.

Molto presto, Starkey ha chiesto a Washington che cosa lui, come produttore, avrebbe potuto fare per aiutarlo a prepararsi per la parte di Whip Whitaker.  “Mi ha detto che la cosa più importante per lui era imparare come fare il pilota,” ricorda Starkey.  Starkey dice che Washington voleva lavorare con un istruttore di volo e sottoporsi a un training serio cosicché interpretare un pilota sarebbe stato spontaneo, come una seconda natura, soprattutto per le scene in cui lui si trova nella cabina di pilotaggio e assume il controllo dell’aereo. Starkey continua: “Lo abbiamo messo in contatto con un pilota di Atlanta e lui è andato su un simulatore e ha trascorso molte ore a esercitarsi per poter diventare abile nel pilotare un aeromobile. E’ molto credibile quando comunica con la torre di controllo, parla con il suo co-pilota e quando pilota in generale.”

Washington si è anche occupato scrupolosamente di far sapere ai piloti che il film non era un atto d’accusa contro di loro.

“Volevo che loro sapessero che il film non tentava di criticare i ploti o le linee aeree. Non è tanto sul volare quanto sulla dipendenza, almeno per quanto riguarda il mio personaggio. Avrebbe potuto lavorare all’ufficio postale, ma pilotare un aereo intensifica la drammaticità della situazione. Il film parla di un uomo che ha dei problemi e che potrebbe essere un regista, un pilota o un idraulico. La dipendenza e il rifiuto sono gli stessi e lo è anche la guarigione, si spera. Ma quello del pilota è un lavoro duro, di grande stress. Si vola da LA a NY a Hong Kong, si trascorrono 24 ore là, ci si gira e si ritorna indietro e poi si fa tutto di nuovo. Questo è duro per il corpo, ci si ritrova da soli in questi hotel con sconosciuti e i tuoi assistenti di volo diventano la tua famiglia. Ma potrebbe essere chiunque a trascorrere quella notte solitaria in una camera d’albergo alle prese con i suoi demoni” dice Washington.

Washington, Zemeckis e Gatins si sono immersi nella sceneggiatura insieme, discutendone, analizzandola e facendola propria. E’ un processo estremamente naturale che permette alla squadra di comprendere il personaggio dal di dentro.

“Non sono state delle vere e proprie prove nel senso convenzionale; ci siamo chiusi in una sala conferenze e per ore e ore abbiamo parlato delle scene una per una per assicurarci che stavamo tutti andando nella stessa direzione. Ci siamo fatti poi tutte le domande chiave, abbiamo analizzato il copione e parlato del modo migliore di recitare alcune battute. Questo ci ha permesso di entrare veramente nella psicologia del personaggio e capire cosa prova in ogni momento. E poi un attore eccellente come Denzel ha preso tutto e lo ha fatto accadere attraverso la sua straordinaria performance,” dice Zemeckis.

E’ stato nel corso di queste conversazioni, dice Washington, che Whip ha cominciato a materializzarsi per lui – un processo creativo ineffabile che Washington condivide ma che non ama analizzare e sviscerare troppo. 

“John Gatins e Bob Zemeckis hanno capito a fondo questo personaggio… ogni tanto questo tipo di collaborazione funziona. Si possono avere le stesse persone straordinarie in una stanza con un copione straordinario e rovinarlo comunque. In questo caso, credo che Bob abbia forgiato un film grandioso e che io sia solo stato una parte di questo processo. Non c’è una pillola magica ma io ho fatto una gran parte del lavoro sul personaggio solo stando seduto in quella stanza con Bob e John, lavorando con loro sul copione” dice Washington.

Il produttore Walter Parkes aggiunge che parte del talento di Zemeckis come filmmaker è la sua capacità di gestire sia gli aspetti tecnici che quelli umani del processo creativo.

“In una scena, non porta il tutore né usa il bastone, nella successiva entra con il tutore. Se lo mette quando gli serve ma non necessariamente a causa dei suoi problemi fisici. Cerca solo di salvarsi le spalle. Whip è un gran bugiardo che nega tutto e cerca di salvarsi con le bugie” dice Washington

 Per un personaggio complicato e sfaccettato come Whip, questo si è dimostrato inestimabile. In un certo senso, Whip “recita” tutto il tempo. Washington trasmette la consumata capacità di Whip di ingannare tutti, incluso se stesso, attraverso il fascino e la sicurezza di Whip ma anche con dettagli più piccoli ma molto significativi. Dopo l’incidente, Whip si rimette in ospedale ma le sue ferite – o la mancanza delle stesse – rivelano qualcosa di più profondo sulla sua personalità.

“Io non chiedo a un attore dova va a prendere la sua recitazione. Il mio lavoro come regista è controllare/regolare quella recitazione, permettendo all’attore di capire quanto debba essere triste o felice in un certo momento, per esempio. Dove l’attore vada a prendere quell’emozione non è affar mio e fa parte del suo talento,” dichiara Zemeckis.

“A guardare Bob lavorare si vede pura maestria cinematografica. Lui padroneggia ogni aspetto della tecnologia del fare film – sul set non c’è lavoro che non capisca o non sappia fare lui stesso. Ma comunque, quando si tratta degli attori, è totalmente protettivo nei confronti del loro lavoro e approccio e crea per loro un’atmosfera di sostegno e sicurezza tutto il tempo. 

            L’attrice britannica Kelly Reilly è Nicole Maggen, una giovane donna bella ma inquieta di Atlanta che lotta contro i suoi problemi di abuso di sostanze stupefacenti e che diventa amica di Whip. 

“Lei ha il suo personale tipo di incidente aereo che si intreccia con la storia di Whip” dice Gatins.  “I due si conoscono all’ospedale, in un momento davvero miserabile delle loro vite, e questa diventa la genesi del loro rapporto che ci porta attraverso gran parte della storia.”

I realizzatori del film hanno condotto un’ampia ricerca e fatto varie audizioni per scegliere l’attrice per questo ruolo emotivamente forte. Reilly, nota per i suoi numerosi ruoli televisivi e cinematografici nella sua nativa Inghilterra, e che di recente è stata vista insieme a Robert Downey Jr e Jude Law nei blockbuster della serie Sherlock Holmes, ha fatto un provino per la parte alla vecchia maniera.

“Trovare Kelly è stata una di quelle fantastiche storie di Hollywood. Lei sapeva che stavo cercando un’attrice per la parte e si trovava per caso in vacanza in Texas. Ha registrato un video e lo ha mandato al nostro responsabile casting. Ho visto la performance e ho detto, ‘Wow! Fatela venire!’ La conoscevo dai film di ‘Sherlock Holmes’ ma, dato che è un’attrice inglese, non ci era venuta in mente. Dovevo incontrarla. E non appena ha fatto la lettura con Denzel, è stato chiaro che tra i due c’era un’ottima sintonia. Lo abbiamo sentito tutti, incluso Denzel. Non abbiamo dovuto fare uno screen test tradizionale, lei ha la presenza e ha capito appieno la vulnerabiltà e la calma determinazione di Nicole,” dice Zemeckis.

“Kelly ci ha fatto rimanere di stucco,” dice Starkey entusiasta. “Siamo stati affascinati da quello che ha fatto.”

Parkes aggiunge che lei ha portato al ruolo una verità critica, reale.

“Nicole inizia come salvagente per Whip. Lui pensa che magari non riesce ad avere il controllo sulla sua vita ma che forse potrebbe salvare lei. Quello che lo sorprende – e che sorprende anche il pubblico – e Kelly ha dato a questo un grandissima onestà – è che lei rifiuta di essere trascinata giù da lui, di rinunciare alla sua propria sopravvivenza,” dice Parkes.

Il film e il ruolo erano sul radar di Reilly, ma per lei anche solo conoscere la squadra creativa è stato un premio. 

“Mi sono appassionata a questo copione per un po’ di settimane. Molte persone avevano voce in capitolo in a una decisione come questa, ma all’improvviso mi sono ritrovata a L.A. per incontrare Bob. E’ stata una giornata davvero meravigliosa. Ero molto nervosa, ma sapevo di trovarmi in una stanza piena di persone con le quali volevo veramente lavorare perché erano professionali, generose e intelligenti nei confronti del film e dei personaggi. Mi hanno fatto sentire la benvenuta e mi hanno messo a mio agio. Quando sono uscita dalla stanza, ho pensato che questo incontro fosse un regalo esso stesso. Ho pensato che quest’esperienza fosse un privilegio e che se avessi avuto la parte, sarebbe stato un bonus. E poi ho avuto la parte!” dice Reilly.

Flight è il primo film di Reilly girato in America e la sua prima occasione di interpretare un’americana. Come tale, ha lavorato diligentemente con un dialect coach per perfezionare il suo accento della Georgia, ma sono stati i temi più universali della guarigione e della redenzione ad attrarla. Quando conosce Whip, Nicole sta combattendo contro una seria tossicodipendenza. Il loro incontro casuale nell’ospedale dove lui si sta curando dopo l’incidente e lei si sta riprendendo da un’overdose, alla fine, la mette sulla buona strada verso la salvezza.

“Questa storia parla anche delle persone di cui talvolta abbiamo bisogno in certi momenti della nostra vita e di come queste ci cambino. E Nicole sta cercando di cambiare, ma è incatenata alla sua dipendenza. In un certo senso, Whip la salva. La porta fuori dal suo mondo e le da un posto dove può provare a guarire. E poi lei diventa anche parte dell’AA, un programma che aiuta le persone a riprendersi quando sono pronte a chiedere aiuto. Da sola lei non ce l’avrebbe fatta. Bob era convinto che una volta che Nicole fosse sopravvissuta all’overdose, si sarebbe resa conto di quanto sia bella la vita e non avrebbe più voluto essere schiava della droga. Mentre lei tenta di tornare a galla, cerca anche di aiutare Whip, ma lui è ancora molto incastrato nel rifiuto e nella negazione. Quando lei sta meglio, comincia a diventare per lui un esempio positivo, a mostrargli la verità” dice Reilly.

            Reilly descrive Nicole come “sola e distrutta” prima di conoscere Whip.

            “Quando la vediamo per la prima volta, lei è nel suo trip di tossicodipendente. La sua droga d’elezione è l’eroina. Più avanti nel film capiremo perché. Con la perdita di sua madre e un padre alcolista, lei ha solo fatto scelte sbagliate, ha preso delle brutte strade e ha finito per perdersi” dice Reilly.

Gatins descrive Nicole e Whip come “…due persone danneggiate – e danneggiate nello stesso modo – che sono immediatamente attratte l’una dall’altra. Anche se i due non potrebbero essere più diversi nella vita di tutti i giorni – lui è un pilota e lei una fotografa tossica – non ha importanza. Loro vengono immediatamente risucchiati uno nella vita dell’altro.”

Descrivendo l’esperienza di lavorare con Denzel Washington, Reilly dice che è stato come “essere un pugile in un ring con un campione di pesi massimi.” L’attrice continua: “Lui è così intenso, brillante, e straziante. In quasi ogni scena mi ha commosso tremendamente con la verità del suo personaggio. E’ davvero triste guardare qualcuno così onesto e vero con un personaggio che sta facendo un percorso piuttosto brutto.”  

Per assistere Reilly nel prepararsi per il suo personaggio, i realizzatori del film hanno ingaggiato Mitchell Riley, un artista di strada di Atlanta ed ex tossico lui stesso, che ha lavorato con lei sulle tecniche e sensazioni fisiche inerenti al farsi di eroina e l’ha introdotta agli ‘attrezzi del mestiere’, come siringhe e cucchiai. Si sono incontrati varie volte prima delle riprese e Riley era sul set per monitorare l’azione durante le riprese.

“Il vero regalo che mi ha fatto” continua Reilly, “è che ha parlato con me della sua dipendenza e del suo persorso per disintossicarsi. E questa parte psicologica è stata quella interessante per me da applicare al mio personaggio; capire come ci si possa tirare fuori da quella prigione emotiva.” 

L’acclamato attore Don Cheadle interpreta l’avvocato difensore con base a Chicago, Hugh Lang, che viene ingaggiato per dare il suo parere sulle possibili imputazioni penali di negligenza che Whip Whitaker potrebbe dover affrontare per il suo coinvolgimento nell’incidente aereo. Flight segna la prima volta che Cheadle ri-lavora con Denzel Washington dal tempo della sua interpretazione memorabile nel ruolo del co-protagonista Mouse nel film poliziesco drammatico di Carl Franklin del 1995, Il diavolo in blu.

“Durante l’indagine viene alla luce che il Comandante Whitaker ha assunto droghe e che era ubriaco prima del volo,” dice Cheadle. “Viene fuori dal rapporto tossicologico. Questo è un grosso guaio per me perché devo inventarmi un modo per uscirne, cercare di fargli tenere il suo lavoro, mantenere il nome della linea aerea e proteggere tutti.”

Il loro è un rapporto traballante, nessuno dei due vuole bene all’altro e la fiducia che dovrebbe esserci tra avvocato e cliente è davvero poca, per usare un eufemismo.

“Il modo in cui io e Denzel abbiamo parlato del loro rapporto è che a Whip non piace Hugh, ma lui è comunque lì per salvarlo. Per ovvie ragioni, Hugh prova le stesse cose nei confronti di Whip. Attraverso il loro rapporto davvero interessante, si può entrare nella profonda psicologia del personaggio di Whip. Non riesce a sopportare l’idea che questo sia il punto in cui si trova nella sua vita, e di aver bisogno dell’aiuto di uno come Hugh. Non capisce come sia arrivato a questo punto e l’unica cosa che può fare è inveire contro di lui, ma Whip ha comunque bisogno di Hugh perché lui gli farà evitare la prigione. E’ un rapporto molto, molto complicato” dice Zemeckis.

Dopo aver parlato con il regista, a Cheadle è stato chiaro che Zemeckis voleva indagare i significati più profondi del film e quello che succede a Whip e a ogni personaggio. Cheadle spiega: “Il mio personaggio prova ad aiutare Whip, ma lo aiuta anche ad evitare le responsabilità in un certo senso. E questo è lo sforzo: io che recito nella parte di un avvocato difensore che cerca di proteggerlo, e lui che cerca di capire cosa significa davvero la protezione.”

Cheadle nota anche che spesso Whip non è il personaggio più simpatico e piacevole e che è particolarmente denigratorio nei confronti di Lang. Cheadle aggiunge che questo aspetto era una parte critica della psiche e del percorso emotivo di Whip e, dice, dimostra che Washington era pronto a sondare i lati più oscuri di Whip Whitaker.

“Credo che quando si sceglie un attore come Denzel per una parte come questa ci si possa aspettare di vedere la reale volontà da parte sua di andare in luoghi davvero scomodi. Tutti vogliono piacere, tutti vogliono essere considerati il ‘bravo ragazzo’, ma Whip deve liberare alcuni demoni perché questo succeda e nel processo far vedere al pubblico il lato più brutto” dice Cheadle.

“Alla fine, i travagli di Whip conducono ad una redenzione,” aggiunge l’attore.

“Per lo più si parla di una persona che si confronta con la sua vera natura; permetterà a se stesso di venir trascinato giù da quelle parti che sono meno positive o combatterà e lotterà per trovare una sorta di pace e tranquillità che, alla fine, potrebbe pure essere spirituale?”

            Il pluripremiato attore veterano del cinema e della televisione, John Goodman, è già apparso con Denzel Washington nel thriller del 1998 Il tocco del male. In Flight Goodman interpreta il vivace miglior amico di Whip, Harling Mays, un uomo che è un’ancora nei momenti più bui. “Harling è il confidente, l’amico e il compare di merende di Whip, che, a dispetto di tutto, è un suo grande sostenitore” dice Gatins.  “Nonostante il fatto che lui sia un tizio che forse vende droga e vive ai margini di quella che la gente considera la società normale, io penso che lui sia incredibilmente onesto con il suo amico e che gli voglia molto bene.” Gatins aggiunge che l’amico frenetico di Whip prova molto affetto per lui e, per questo, diventa l’unica persona che lui può chiamare nel momento del bisogno. Harling è la persona su cui Whip può davvero fare affidamento. 

            Lui diventa anche il personaggio su cui il pubblico può fare affidamento per una risata, anche se non è proprio il tipo più raccomandabile. E’ un filo di rasoio sul quale Goodman cammina con aplomb.

            “Il personaggio di John Goodman è il classico tipo che incoraggia involontariamente la dipendenza, ma è  anche la parte comica. Si potrebbe considerare il personaggio più pericoloso del film; lui è vero e sincero e da qui deriva la sua comicità. E naturalmente John è semplicemente un grande attore che ha un tempo comico formidabile e la grande capacità di improvvisare. Lui sa esattamente cosa deve fare per questo personaggio. Per me, la grande ironia è che, alla fine della fiera, lui è il pusher di Whip. E’ il diavolo. Ma non vedi l’ora di vederlo sullo schermo,” dice Zemeckis.

            L’amicizia tra Whip e Harling è reale, ma tra i due c’è anche dipendenza. Harling si prende davvero cura di Whip, ma tiene entrambi su una striscia di Moebius di dipendenza e rifiuto.

            “Loro si affidano l’uno all’altro e si capiscono a vicenda. Harling è l’uomo che fornisce a Whip quello che vuole e di cui ha bisogno, e sa quando farlo, lui sa quanto è caduto in basso Whip ma non giudica, lui provvede” dice Washington.

Il versatile attore canadese Bruce Greenwood interpreta il vecchio amico di Whip, Charlie Anderson – un ex pilota militare e commerciale che conosce Whip dai loro giorni in Marina e che, ora, è il responsabile del sindacato dei piloti assegnato a lavorare come contatto di Whip e persona di punta nell’indagine sul disastro del SouthJet 227. L’attore ha fatto già coppia con Denzel Washington nel thriller del 2006, Déjà vu – Corsa contro il tempo.

            Greenwood dice che Charlie e il sindacato che rappresenta non si occupano tanto dello status di eroe di Whip dopo il volo, quanto di proteggere i loro stessi posti di lavoro. “E’ una brutta china morale ed etica” dice l’attore. “La loro scelta è proteggere qualcuno che ha fatto una cosa terribilmente sbagliata, ma in cambio permettere ad una compagnia aerea di sopravvivere e a duemila persone di tenere il loro posto di lavoro, oppure di sacrificare quest’uomo e lasciarlo da solo a occuparsi dei suoi demoni. E’ complicato. Non è facile trovare una risposta.”

            Zemeckis definisce Charlie  ‘l’uomo comune’ del film.

            “Lui rappresenta la verità e la giustizia. Ma ognuno intorno a lui sembra avere molto più potere e schiacciare quello che lui cerca di fare. Il suo personaggio vuole solo aiutare un buon amico, una persona che conosce da quando è giovane. Sono cresciuti insieme in Marina e lui crede sinceramente che Whip sia stato messo su un aereo difettoso e sia comunque riuscito a salvare tutte quelle vite,” dice Zemeckis.

Lo sceneggiatore Gatins aggiunge che il personaggio di Greenwood è: “quello che riempie il gap tra quello che Whip era prima, da giovane pilota, e l’uomo che è oggi. Charlie ha conosciuto Whip da giovane, quando hanno volato insieme e poi hanno fatto le loro rispettive carriere da piloti di linea. E ora lui è un rappresentante sindacale e ha ricevuto il compito di cercare di aiutare Whip in questa sua esperienza post-incidente.” Charlie ha il compito di cercare di far uscire pulito Whip dal processo e assicurarsi che rimanga l’eroe che l’America vuole che lui sia.” 

Greenwood ha avuto una piccola esperienza di volo e addirittura di incidente aereo… 

“Mio nonno era un istruttore e aveva un Dual Control Luskim Tail Dragger e io ho fatto alcune lezioni con lui. Non ho mai fatto un decollo né un atterraggio. Ho solo fatto molti giri e molte discese controllate. Ho avuto un incidente in un piccolo aereo e sono affondato. Tutti sono sopravvissuti ma ora ho un atteggiamento diverso rispetto al volo,” dice Greenwood.

 

Prepararsi al decollo

            Le riprese principali di Flight sono cominciate il 12 ottobre 2011 ad Atlanta, in Georgia, e sono durate 48 giorni. 

            Dato che scava in molte aree specializzate – aviazione commerciale, e abuso di sostanze stupefacenti tra quelli che ci lavorano – il film aveva bisogno di consulenti tecnici molto specifici per aiutare gli attori e i realizzatori a creare scene che sarebbero state convincenti non solo per il pubblico in genere, ma anche per quegli spettatori che conoscono personalmente quei mondi.  

            “Un film di questa portata, con così tanti dettagli, richiedeva un numero terrificante di consulenti tecnici,” spiega Starkey. “Abbiamo avuto un pilota che ci ha fornito consulenza sulla meccanica di far volare un aereo e sul timing di certi eventi. C’è un’indagine del NTSB, per questo abbiamo avuto un consulente tecnico del NTSB per assicurarci di star descrivendo accuratamente il modo in cui loro investigherebbero su un incidente aereo. Se c’è altro personale addetto alla sicurezza, o l’FBI, abbiamo portato dentro tutti per essere sicuri di aver descritto ogni cosa con accuratezza.”

            Uno dei principali consulenti di volo del film è stato Larry Goodrich, un ex pilota militare e di linea di Atlanta, che ha guidato Denzel Washington e Brian Geraghty in un training di simulazione di volo e che è stato sul set durante le scene di volo per controllare le azioni.  Con Goodrich al loro fianco, Washington e Geraghty hanno portato a termine il training in un simulatore full-motion a sei assi in un centro di addestramento al volo di una compagnia aerea presso l’aeroporto internazionale Hartsfield-Jackson.  Qui si sono esercitati sul quadro degli strumenti di volo per capire come controllare l’altezza, la velocità, la quota e altri meccanismi dell’aereo in modo da farli diventare come una seconda natura nella recitazione. Per fare ulteriore pratica, hanno anche simulato lo schema programmato del volo sfortunato del SouthJet 227, ripetendo esattamente la sequenza descritta nel film. “I realizzatori del film volevano che gli attori avessero un’idea di quale sia veramente il ruolo di un pilota e di come si comporti in situazioni di emergenza, quali siano le sue responsabilità e la sua interazione con il resto dell’equipaggio” spiega Goodrich. “Come comandante dell’aeromobile, Denzel era molto interessato a imparare le principali responsabilità di un pilota e alcune caratteristiche generali del mestiere prima ancora di entrare nella cabina di pilotaggio con i sistemi e gli strumenti.”  Il processo è iniziato con gli attori che si sono messi a proprio agio sulle loro poltrone e hanno familiarizzato con il quadro degli strumenti di volo. “Lo abbiamo diviso in piccole sezioni, e abbiamo permesso loro di guardare gli strumenti di volo, gli strumenti del motore, i flap, le slat, i freni, e poi il funzionamento dell’autopilota” dice Goodrich. “E una volta visto tutto questo, abbiamo mostrato loro come una delle parti più metodiche del lavoro del pilota sia spuntare tutto su una lista di controllo.”

Il simulatore ha di certo aiutato Washington a comprendere la meccanica del pilotare un aeromobile ed è stato anche molto divertente. 

“Il simulatore era fantastico, è dove i piloti si esercitano ed è stato incredibilmente utile. So di fare un lavoro bellissimo – in un film devo guidare i treni e nel successivo pilotare aerei” dice Washington.

Allo stesso tempo, le attrici Tamara Tunie e Nadine Velazquez, che interpretano le assistenti di volo del SouthJet, hanno fatto vari corsi presso una modernissima  accademia di esercitazione per assistenti di volo per imparare le procedure base di questo lavoro; hanno poi fatto una simulazione di un incidente per capire come avrebbero dovuto comportarsi. 

Lo scenografo Nelson Coates e il suo reparto artistico sono stati responsabili della creazione del mondo visivo del film. Coates, che ha lavorato con Washington sul suo esordio alla regia Antwone Fisher, ricorda di essere rimasto affascinato e incantato quando ha letto il copione per la prima volta – su un aereo. “Probabilmente non il miglior luogo dove leggere un copione su un incidente aereo e la conseguente indagine,” ammette.

Coates si è reso conto che, oltre al disastro aereo, sarebbe stato impegnativo e difficile, “… creare e dare vita alla storia di Whip Whitaker che racconta chi lui sia veramente e fissare solidamente quegli elementi della sua vita ad un ambiente e ad una realtà che la rendano credibile e che le diano una familiarità assoluta e senza tempo.”  Coates nota che l’estetica che circonda Whip e Nicole stava letteralmente cadendo a pezzi, come le loro vite.

“A parte la compagnia aerea e l’aeroporto, non c’è niente di brillante e splendente nel film,” osserva lo scenografo.  “Ci sono molti scollamenti e molte ‘sbucciature’, per questo sulle pareti ci sono cose che cadono a pezzi proprio nello stesso modo in cui i nostri personaggi stanno cadendo a pezzi.” Coates dice che voleva concentrarsi sul percorso che Whip e Nicole fanno insieme, e aggiunge: “Sia che si trattasse delle fotografie nelle loro stanze, dei colori sulle loro pareti, o solo di qualche elemento d’arredo, tutto nel loro ambiente personale doveva venir scelto con attenzione. Avevamo un tempo molto breve per raccontare le loro storie precedenti.” 

Coates dice che realizzare l’aspetto generale del film in maniera credibile era la richiesta principale di Robert Zemeckis.  “Quando si ha a che fare con un incidente aereo e con un’indagine, si ha a che fare con un costruttore di aerei, con il marchio di compagnie aeree,e noi volevamo essere sicuri che tutti questi elementi sembrassero reali, credibili e verosimili,” dice lo scenografo.

Coates nota che mentre l’incidente aereo è il mezzo con cui si mette in moto la maggior parte della storia, “alla fine, questo film non è tanto un film su un incidente aereo, quanto sulla redenzione di un uomo che è spezzato e ha perso la via. Noi mostriamo la trasformazione mentre lui cerca di venire a patti con quello che le sue decisioni hanno causato ad altre persone. Volevamo per questo essere sicuri che i visual non fossero d’intralcio aquesta redenzione.”

 

Approccio visivo: la fotografia del film

            Flight richiedeva un direttore della fotografia che potesse gestire senza sbavature la sequenza selvaggiamente cinetica e carica di effetti del disastro aereo, ma anche immergersi in uno studio più intimo del personaggio e del dramma personale. Il direttore della fotografia Don Burgess, ASC, ha collaborato con Robert Zemeckis su tutti i suoi film live-action, a cominciare da Forrest Gump.  Flight è il primo film che li ri-unisce dal tempo di Cast Away. Nonostante fosse passato tanto tempo, Burgess dichiara: “Non ci è voluto tanto per tornare in pista!” Dopo tutti questi anni, Burgess trova ancora eccitante e stimolante l’esperienza di lavorare con Zemeckis. “Lui è davvero uno dei migliori registi del nostro tempo.”

Lavorare con un budget più modesto di quello a cui erano abituati è stato sia impegnativo che liberatorio.

Burgess ricorda: “Io e Bob abbiamo fatto una preparazione abbreviata; non abbiamo avuto molto tempo. Anche il piano di produzione ha avuto tempi molto stretti e serrati. Ogni giorno del piano doveva essere lavorato e ri-lavorato per risolvere tutti i problemi logistici di complicate scene in aereo, disponibilità degli attori, costruzione di set e, cosa più importante, per cercare di girare il più possibile in ordine cronologico.” E’ chiaro che, nel corso di una collaborazione di più di 25 anni, Burgess e Zemeckis hanno sviluppato una sincronia che ha aiutato la produzione a muoversi a passo rapido.

Per far risaltare le scene in cui i personaggi sono in uno stato alterato e confuso da assunzione di droghe, Zemeckis e Burgess hanno deciso che la cinepresa doveva “fluttuare”, e lo hanno fatto con la Steadicam. Tutte le altre scene sono state girate più tradizionalmente, montate su dolly, sempre riflettendo in particolare lo stato mentale di Whip.

“Per prima cosa dovevamo parlare del concept generale del film e dello stile, che viene fuori dal percorso che fa il protagonista,” dice Burgess. “Bob voleva usare il più possibile la cinepresa per tenere il pubblico connesso con il Comandante Whitaker. Quando Whip è sobrio, la cinepresa è piuttosto ferma e quando lui è ubriaco la cinepresa tende a muoversi secondo il livello della sua ubriacatura. Abbiamo variato la distanza focale da lontano a estremamente lontano e abbiamo usato velocità di macchina differenti per aiutare a creare l’effetto in quelle situazioni.”

 Burgess ha cominciato di recente a usare le cineprese digitali, e per Flight ha deciso di utilizzare una RED EPIC. Nota per essere molto piccola si è dimostrata particolarmente utile per le sequenze nell’aereo dove la telecamera aveva bisogno di spazio di manovra all’interno della stretta cabina.

Durante la pre-produzione, Zemeckis ha messo insieme una pre-visualizzazione dell’incidente aereo e poi si è seduto con Burgess per lungo tempo a parlare di come avrebbero creato l’illusione di un aereo che vola capovolto, di dove dovesse essere la cinepresa, del movimento, e di quale prospettiva dovesse riflettere. In queste prime fasi è diventato evidente che la RED EPIC era perfetta per il lavoro.

Burgess ricorda: “Molto presto nel corso della nostra preparazione, ho capito che avevamo bisogno di una telecamera che avremmo potuto usare su una Steadicam, a mano, a velocità elevata, e che fosse abbastanza piccola da adattarsi alla cabina di pilotaggio del nostro aereo e che avesse anche 5K di risoluzione per la nostra distribuzione sul grande schermo. Sapevo che la RED EPIC sarebbe stata la scelta migliore e sono molto contento dei risultati. Abbiamo girato tutto il film con questa telecamera digitale. Ne abbiamo addirittura montate tre sul davanti di un elicottero per fare delle riprese aeree, che poi abbiamo messo insieme e usato per la vista dalla cabina di pilotaggio del nostro aereo. Non c’è una telecamera, digitale o no, che può fare tutto questo tranne la RED.”

 

 

 

 

Turbolenza in aria – il volo SouthJet #227           

A mettere in moto il film – letteralmente – è una sconvolgente sequenza di volo che segue il Comandante Whip Whitaker mentre pilota con successo un jet passeggeri attraverso una serie sempre più pericolosa di difficoltà di volo, che comincia con una forte turbolenza e culmina con un importante guasto meccanico. Pochi attimi dopo un passaggio riuscito attraverso le peggiori condizioni metereologiche, il jet di linea JR-88 (il modello d’aereo fittizio del film) perde inesplicabilmente quota e controllo verticale, e comincia una discesa rapida e incontrollata. Per riprendere il controllo dell’aereo, Whitaker deve affidarsi alla sua esperienza, intuizione e abilità per tentare delle manovre molto rischiose e non ortodosse che comprendono capovolgere l’aereo in un volo planato.         

Lo sceneggiatore Gatins dice che la sequenza è nata da un reale incidente di cui ha saputo durante le sue ricerche.

“Un pilota professionista che ho consultato mi ha indicato un incidente del passato in cui l’ala in coda di un aereo si è spezzata ed è rimasta in una posizione fissa che ha portato l’aereo con il naso in giù. Le hanno tentate tutte per raddrizzarlo e a un certo punto hanno dovuto girarlo e volare capovolti. Sapevano che la loro unica possibilità di far atterrare l’aereo era fare un volo rovesciato e poi abbassare l’aereo abbastanza vicino alla terra. Poi avrebbero potuto rigirare l’aereo e cogliere la loro occasione facendo atterrare l’aereo sulla pancia, che è quello che fa Whip nel nostro film.”

Pre-visualizzata e pianificata meticolosamente in pre-produzione, la spaventosa sequenza richiedeva i talenti combinati delle squadre degli effetti speciali e visivi e di quelle degli stunt, insieme a un creativo lavoro della telecamera utilizzando le ultimissime tecnologie cinematografiche. 

Per prima cosa c’era l’aereo. Coates ha lavorato con Robert Zemeckis per parecchi mesi, sviluppando un’identità per l’aereo – il suo logo, la rivista offerta durante il volo, i sedili e la sua cabina di pilotaggio unica. La sua squadra ha modificato diversi aeromobili esistenti per creare l’aereo SouthJet del film. Coates spiega: “Volevamo che avesse un’aria molto familiare ma, nello stesso tempo, a causa della natura e sensibilità dell’argomento della storia, avevamo bisogno di avere il nostro proprio costruttore, la nostra propria compagnia aerea.”

Molti dei set dell’aereo – il corridoio, la cabina di pilotaggio, la cucina di bordo, e i segmenti della cabina dei passeggeri del jet del film – sono stati costruiti su piattaforme multiple e su rig mobili al Teatro 5 del complesso EUE/Screen Gems di Atlanta. Per rendere unico l’aereo della fittizia SouthJet Air Company, Coates ha creato un jet personalizzato influenzato da vari aeroplani tipicamente utilizzati da linee aeree regionali, come le serie MD-80 e 737. Per gran parte della sequenza, l’aereo era situato su un materassino gonfiabile che simulava il movimento oscillatorio e le scosse della turbolenza.  Ogni angolo del materasso gonfiabile con rig SFX aveva delle grandi molle che potevano contrarsi o allungarsi per muovere l’aereo su o giù, da una parte e dall’altra, a destra e a sinistra, e che erano controllate dai tecnici degli effetti speciali che azionavano il rig. Nel frattempo, il direttore della fotografia, Don Burgess, e la sua squadra hanno usato un’ampia gamma di carrelli, supporti, e altre attrezzature speciali per filmare queste scene tecnicamente complesse: una Technocrane, Felix Crane, Libra Head, e una roll cage 360, solo per citarne alcuni.

Per la parte del volo in cui Whitaker gira l’aereo di 180 gradi per riguadagnarne il controllo, il segmento della cabina è stato posizionato all’interno di un “rotisserie rig” (rig girarrosto) – termine che i filmmaker hanno usato per la sua somiglianza funzionale con l’arnese rotante per cucinare – un anello circolare che poteva ruotare la cabina di 360 gradi. Questo rig personalizzato doveva essere abbastanza forte e sicuro da sopportare le 11.500 libbre di peso di quella sezione dell’aereo e dei suoi passeggeri. Con l’aereo sistemato all’interno di anelli e rulli d’acciaio, i tecnici degli effetti speciali del film hanno potuto controllare una sezione dell’aereo e girarla completamente. Dato che il ‘rotisserie rig’ non poteva gestire il peso di un aereo in tutta la sua lunghezza e con tutti i passeggeri, i segmenti della cabina passeggeri sono stati filmati in due sezioni da 14 file, ognuna con 25 passeggeri, che sono state poi unite dalla squadra degli effetti visivi per creare l’interno intero dell’aereomobile.

Michal Lantieri, supervisore degli effetti speciali e membro della squadra di Zemeckis da lungo tempo, e la sua squadra hanno dovuto progettare i rig in modo che potessero sopportare il peso dell’aereo – la sezione della cabina che è stata modellata su un MD-80 che pesa 7800 libbre – e quello dei passeggeri. Il progetto di questo rig rotante richiedeva anche che la cabina fosse aperta da entrambi i lati per permetteere al carrello su cui era montata la cinepresa di scorrere dentro e fuori mentre la cabina gli ruota intorno.

Durante i giorni delle riprese del capovolgimento dell’aereo, i passeggeri – la maggior parte stunt – sono stati completamente capovolti molte volte per una durata di circa due minuti per ciak. Charlie Croughwell, il coordinatore degli stunt del film, paragona le riprese delle sequenze del volo a “un giro sulle montagne russe”, e dice: “Dovevamo trovare persone che potessero reggere corse sulle montagne russe per otto ore ogni giorno, che potessero reggere di trovarsi capovolti per tutto il giorno e tutti i giorni, e renderlo eccitante.” Visto che il volo è un regionale da Orlando ad Atlanta, era essenziale per la credibilità che gli stunt avessero l’aspetto di gente normale. “La sfida più grande è stata che Bob Zemeckis non voleva stunt che avessero l’aspetto degli stunt standard,” aggiunge Croughwell. “Dovevano essere una grande varietà di persone che hanno l’aspetto di gente che è appena stata a DisneyWorld.”

Gli stunt professionisti non sono stati gli unici a sopportare le sequenze di capovolgimento dell’aereo. Croughwell fa notare che anche Denzel Washington lo ha fatto. “Denzel è grande  – voleva fare la sua parte” dice Croughwell.  “Non vuole nessuno là dentro che faccia la sua controfigura. Ovviamente quando pensavamo che una cosa sarebbe stata troppo pericolosa per lui, ci parlavamo e si trovava una soluzione.” 

            Per essere sicuri che il suo ensemble di stunt dall’aspetto ordinario fosse in grado di sopportare i giorni di ripresa, Croughwell e la sua squadra hanno fatto parecchi test di sicurezza pre-riprese. “Abbiamo fatto test con persone appese a testa in giù per vedere il tempo in cui si poteva stare in questa posizione in sicurezza, e per capire i possibili effetti,” spiega. “Tutto il sangue va alla testa. E dopo essere stati seduti in un aereo per otto ore ci sono tutti i problemi circolatori da prendere in considerazione. Abbiamo dovuto occuparci di tutte queste problematiche fisiche.”

Sospendere attori, stunt e set in posizioni che vanno contro la forza di gravità e insieme sistemare le telecamere e le attrezzature era un insieme di operazioni complicato e delicato che doveva essere fatto alla velocità del fulmine. La preparazione a tutti i livelli è diventata più indispensabile del solito.

            “In realtà abbiamo appeso tutti a testa in giù con le cinture di sicurezza. Credo che i consulenti della sicurezza avessero detto che potevamo tenere le persone così per un minuto. Quindi filmavamo tutto quello che potevamo in 60 secondi e poi dovevamo riportare tutti nella posizione normale. Poi capovolgevamo l’aereo di nuovo e rifacevamo tutto daccapo. Tutto doveva essere fatto in spezzoni perché naturalmente noi non volevamo fare male a nessuno. Quelle sequenze sono state molto complicate e la Pre-Vis è stata essenziale perché così sapevamo dove sistemare le telecamere e cosa cercavamo. E abbiamo davvero studiato quali erano le miglior angolazioni per dare l’illusione che l’aereo si capovolgesse e scendesse in picchiata. Dovevamo dare l’illusione di un aereo che cade in mezzo al cielo con una telecamera all’interno della cabina di pilotaggio e renderlo eccitante. Molto è dato dal lavoro della telecamera. E dal mettere le persone a testa in giù un minuto alla volta,” dice Zemeckis.

           

Schema di volo: le location

Il set più grande del film e il più impegnativo da creare era il luogo dell’atterraggio d’emergenza del volo SouthJet #227, volo regionale da Orlando a Atlanta, che è costretto ad atterrare in un campo di fagioli a due miglia dall’Aeroporto Internazionale Hartsfield-Jackson di Atlanta. Lo scenografo Nelson Coates e la sua squadra di art director e addetti alle costruzioni hanno costruito il luogo dell’incidente dello sfortunato volo alle Green Valley Farms, situate lungo un tratto tranquillo della Highway 278 nella città di Covington. 

Questo luogo è anche quello in cui, 10 giorni dopo l’incidente, Whip e il suo avvocato Hugh Lang, in piedi su un’impalcatura, contemplano e fanno una stima della devastazione lasciata dall’aeromobile. Il luogo e la scena drammatica in cui Whip si imbatte è un momento fondamentale per lui a molti livelli.

Coates nota che Atlanta si è così sviluppata che non c’erano tanti spazi molto vicini a quello dove si suppone che l’incidente abbia avuto luogo – a due miglia dall’aeroporto principale. “Abbiamo dovuto cercare più lontano,” ricorda Coates.

Il sito del disastro doveva essere un’area che avesse dei campi in cui l’aereo avrebbe potuto toccare terra, e una punta rocciosa dove la squadra delle scenografie avrebbe potuto erigere una Chiesa Pentecostale, in stile gotico inizio secolo, alta 47 piedi, il cui campanile viene urtato dall’aereo in discesa. Su un campo vuoto lì sotto, hanno piazzato la fusoliera rotta con vicino un mucchio fumante di altri pezzi dell’aereo. Il Location manager Eric Hooge ha visto per la prima volta quello che sarebbe diventato il luogo dell’incidente dopo aver guidato in un perimetro di 35 miglia nei sobborghi rurali di Atlanta. “Quella punta rocciosa ci ha anche dato il modo per mostrare al pubblico l’aspetto dell’aereo dall’alto” spiega il produttore Steve Starkey.  Starkey fa notare che il sito dell’incidente è il set singolo più grande di tutti i film che ha prodotto finora.

All’inizio della produzione, una troupe aerea ha filmato nella location tutte le inquadrature pre-incidente che il montatore e la squadra degli effetti visivi avrebbero utilizzato per completare la sequenza dell’atterraggio d’emergenza mentre l’aereo fa il suo approccio finale.

Un’altra location rurale vicina ad Atlanta è stata la Whitaker Farm, proprietà che Whip Whitaker ha ereditato da suo padre, William Whitaker Sr., dove lui gestiva una  società di aerei per la disinfestazione agricola, la Whitaker Crop Dusting Company. La casa, luogo in cui Whip si ritira dopo essere stato inseguito dai media, è lo Hall’s Flying Ranch, una fattoria privata di 250 acri in un’area rurale vicino alla piccola città di Hampton, in Georgia, 35 miglia a sud di Atlanta, vicino alla famosa Atlanta Motor Speedway. Dopo aver lasciato l’ospedale, Whip sta alla fattoria piuttosto che ritornare alla sua casa di Atlanta dove si sono accampati i giornalisti. 

Coates dice che la backstory di Whip Whitaker ha influenzato pesantemente la scelta della location. “Molto presto Bob ha pensato che il padre di Whip avrebbe dovuto essere un membro dei Tuskegee Airmen – e questo lo avrebbe messo nel Sud, e che gli anni dopo essere stato nella Air Force avrebbe avuto un business di aerei per uso agricolo fuori da Atlanta. Per questo avevamo bisogno di una fattoria con una pista aerea erbosa e un granaio o hangar di qualche genere.” La fattoria fiancheggiata da alberi che hanno trovato, circondata da ranch per l’allevamento del bestiame e da stalle per cavalli, era stata la sede di un business familiare che offriva lezioni di volo private, e aveva un hangar simile a un granaio costruito per ospitare un aereo piccolo, e una pista aerea d’erba di 2150 piedi – tutto questo era incredibilmente uguale alla sceneggiatura! Comunque, dato che questa location non aveva una casa adatta a doppiare il compound della famiglia Whitaker, Coates e la sua squadra hanno costruito l’esterno di una delle proprietà. Coates dice: “Non siamo riusciti a trovare tutti e tre gli ambienti che cercavamo nello stesso luogo in una data zona intorno ad Atlanta, così abbiamo finito per costruire la fattoria; l’abbiamo costruita in modo da avere la veranda e a forma di V.” La veranda è davanti all’hangar e alla pista aerea e questo è stato fatto, dice Coates: “ per ricordarci sempre del fatto che gli aeroplani sono stati una parte grande e importante nella vita del piccolo e giovane Whip.”      

Per continuare a realizzare il desiderio di autenticità di Zemeckis, le scene in ospedale sono state girate nell’ex ala dedicata alla terapia intensiva del St. Joseph’s Hospital, l’ospedale più antico e famoso di Atlanta, situato nel quartiere di Peachwood-Dunwoody.

Anche se c’erano dei veri vantaggi pratici a girare ad Atlanta – facilitazioni per le tasse, location che si adattano alla storia e/o di cui la produzione ha bisogno per raccontarla – Zemeckis sottolinea che Atlanta interpreta se stessa, e non è lì a rappresentare un’altra città.

            “Atlanta è l’ambientazione perfetta per questo film. Non siamo dovuti andare là per poi farla sembrare New York. Abbiamo ambientato il film lì perché è una di quelle città americane con una cultura di compagnie e linee aeree ed è semplicemente la perfetta città americana per questo film,” dice Zemeckis.

            E’ anche una municipalità che si trova esattamente nella Bible Belt (cintura della Bibbia) per cui l’atterraggio di emergenza fuori da una Chiesa Pentecostale faceva appello al senso dell’ironia di Zemeckis.

Alla fine, Flight combina molte pietre miliari di Zemeckis – tecnologia cinematografica avanzata, personaggi profondi e avvincenti che si muovono verso il cambiamento delle loro vite, i temi della guarigione e della scoperta – o, come la mette lui:

            “Il mio pensiero e questo: c’è una splendida frase di Francois Truffaut che sottoscrivo … lui ha detto che un film che funziona è la combinazione perfetta di verità e spettacolo. E quando trovo un copione che ha entrambi questi aspetti, questo è il film da cui sono attratto. Penso che Flight sia così. E’ una storia umana di redenzione piena di speranza avvolta da uno spettacolo molto cinematografico e intenso.  E per me questo è il cinema,” dice Zemeckis.

 

GLI ATTORI

 

            L’attore due volte vincitore dell’Oscar®DENZEL WASHINGTON (Whip Whitaker) è un uomo sempre in movimento. Non contento di ripetere se stesso o i suoi successi, Washington è sempre alla ricerca di nuove sfide e i suoi vari e numerosi film e le interpretazioni teatrali ne sono una conferma. Da Trip, un inasprito schiavo nero in fuga in Glory – Uomini di gloria, al combattente sudafricano per la libertà dei neri Steven Biko in Grido di libertà; dalla tragica figura storica creata da Shakespeare di Riccardo III, al detective anticonformista Alonzo Harris, in Training Day, Washington ci ha stupito e intrattenuto con una ricca galleria di personaggi decisamente suoi. Alonzo,

            Washington verrà presto visto nel thriller della Universal Safe House – Nessuno è al sicuro diretto da Daniel Espinosa e interpretato anche da Ryan Reynolds.

            Washington è stato visto di recente in Unstoppable – Fuori controllo. Questo thriller action, che lo ha visto ancora una volta insieme al regista Tony Scott, è uscito nell’autunno 2010.

            Nella primavera del 2010, Washington ha fatto il suo ritorno a Broadway dove è apparso accanto a Viola Davis in “Fences” di August Wilson, in cartellone per 14 settimane. La sua potente interpretazione nel ruolo di Troy, una ex star del baseball diventato operatore ecologico che lotta per conciliare il suo passato con il presente, gli è valsa un premio Tony.

            A gennaio 2010 la Warner Bros ha presentato Codice:Genesi un western post-apocalittico che racconta la storia della lotta di un uomo attraverso l’America per proteggere un libro sacro che contiene i segreti per salvare l’umanità.

            A giugno 2009, Washington è apparso accanto a John Travolta nel remake di Tony Scott del film del 1974 Pelham 1 2 3 – Ostaggi in metropolitana per laColumbia Pictures. Pelham racconta la storia drammatica di un controllore della metro (Washington) che riceve una richeista di riscatto da un dirottatore (Travolta) che ha pres oil controllo di uno dei treni.

Alla fine di dicembre 2007, Washington ha diretto e interpretato, insieme al premio Oscar® Forest Whitaker, The Great Debaters – Il potere della parola, un film drammatico che narra la vera storia di Melvin B. Tolson, professore del Wiley College in Texas che, nel 1935, ha incoraggiato i suoi studenti del gruppo di discussione a sfidare Harvard nel campionato nazionale di dibattito.

A novembre 2007, Washington ha recitato accanto a Russell Crowe in American Gangster di Ridley Scott.  Il film, che si basa sulla storia vera dell’enorme successo di un eroe cult delle strade di Harlem degli anni ’70, nel corso di una delle più grandi guerre di droga americane, ha incassato 43,6 milioni di dollari nel primo weekend, record ancora imbattuto nella carriera di Washington. 

A marzo 2006, Washington ha interpretato Inside Man di Spike Lee.  Il film,con Clive Owen e Jodie Foster, sulla perfetta rapina in banca, ha incassato nel weekend di uscita 29 milioni di dollari.

Alla fine del 2006, Washington ha lavorato di nuovo con il regista Tony Scott e emozionato il pubblico con Déjà Vu – Corsa contro il tempo della Touchstone Pictures.  In questo thriller romantico, Washington interpreta un agente dell’ATF che viaggia indietro nel tempo per salvare una donna dalla morte e si innamora di lei.

            In 2005, Washington returned to his theatre roots starring on Broadway as Marcus Brutus in “Julius Caesar.”  The show was well-received by critics and fans alike.

            Nel 2004 Washington ha collaborato con il regista Tony Scott su Man on Fire – Il fuoco della vendetta, nel quale ha interpretato il ruolo di un ex-Marine ingaggiato per proteggere una bambina, interpretata da Dakota Fanning, da minacce di rapimento. Nello stesso anno Washington è stato visto, con Meryl Streep e Liev Schreiber, anche in The Manchurian Candidate, il remake in chiave moderna del classico film del 1962 per la Paramount Pictures. Nel film, diretto da Jonathan Demme, Washington interpreta il ruolo che Frank Sinatra aveva reso famoso. Il film è interpretato anche da Meryl Streep e Liev Schreiber. Washington ha interpretato il ruolo di Ben Marco, un soldato della Guerra del golfo che ritorna dal combattimento ed è incapace di ricordare gli eventi perché gli è stato fatto il lavaggio del cervello.

Nel 2003, Washington è stato visto in Out of Time, diretto da Carl Franklin, con Eva Mendes e Sanaa Lathan, un thriller poliziesco della MGM. Ha interpretato il ruolo di un commissario di polizia della Florida che deve risolvere un doppio omicidio prima di venire lui stesso sospettato per gli stessi.   

            Il dicembre 2002 ha segnato l’esordio di Washington alla regia con Antwone Fisher.  Il film, basato su una storia vera e ispirato all’autobiografia, il bestseller “Finding Fish”, segue Fisher, un giovane marinaio problematico e scontroso, interpretato dall’esordiente Derek Luke, mentre tenta di venire a patti con il suo passato. Il film è stato acclamato dalla critica e premiato con lo Stanley Kramer Award del Producers Guild of America, oltre che con un NAACP Award come Miglior Film e Miglior Attore Non Protagonista per Washington. Sempre nel 2002, Washington è stato visto in John Q, la storia di un padre sfortunato il cui figlio ha bisogno di un trapianto di cuore. Il film ha raggiunto il record d’incassi nel primo giorno d’uscita, 24,1 milioni di dollari, ed è anche valso a Washington un NAACP Image Award come miglior attore.

A oggi forse una delle sue interpretazioni più amate dalla critica è stata quella da premio Oscar® in Training Day, diretto da Antoine Fuqua. La storia ruota intorno a un veterano brizzolato della Polizia di Los Angeles che mostra a una recluta della squadra antidroga, interpretata da Ethan Hawke, al suo primo giorno di lavoro i trucchi del mestiere trascinandolo nel mondo della strada della città degli angeli. Il film è stato uno dei due del 2001 fermi al primo posto delle classifiche degli incassi per due settimane.

A settembre 2000, ha interpretato il film supercampione d’incassi (115 milioni di dollari nei soli Stati Uniti) di Jerry Bruckheimer Il sapore della vittoria, un film basato su fatti realmente accaduti che parla dell’integrazione di una squadra di football di un liceo di Alexandria in Virginia nel 1971.Sempre nello stesso anno, ha interpretato Hurricane – Il grido dell’innocenza della Universal Pictures, ri-lavorando con il regista Norman Jewison.  Per questa interpretazione, Washington ha ricevuto un Golden Globe come miglior attore e la sua quarta nomination agli Oscar® per il suo ritratto di Rubin “Hurricane” Carter, il campione mondiali dei pesi medi degli anni ’60 che è stato erroneamente messo in prigione due volte per l’uccisione del 17 giugno 1966 di tre bianchi in un bar del New Jersey.                       

A novembre 1999, è stato il protagonista de Il colezionista di ossa della Universal, adattamento cinematografico del romanzo di Jeffery Deaver che parla della ricerca di un serial killer. Il film è stato interpretato anche da Angelina Jolie e diretto da Phillip Noyce. Ha interpretato il ruolo di un agente di polizia tetraplegico che è un esperto della scientifica .

Nel 1998, Washington ha interpretato il thriller della Warner Bros. Il tocco del male, diretto da Gregory Hoblit, e He Got Game della Touchstone (Disney), diretto da Spike Lee. Ha anche rilavorato con il regista Edward Zwick nel thriller terroristico della 20th Century Fox  Attacco al potere, con Annette Bening e Bruce Willis.                                    

Nell’estate 1996, Washington è stato protagonista del dramma militare, acclamato dalla critica, Il coraggio della verità, diretto da Edward Zwick. Washington ha interpretato il ruolo del Colonnello Nathaniel Serling, comandante di un carro armato nella Guerra del Golfo che ha il compito di investigare sui resoconti contraddittori che circondano la prima donna nominata per un Medaglia all’Onore. Sempre nello stesso anno ha recitato accanto a Whitney Houston nella commedia romantica di Penny Marshall, Uno sguardo dal cielo. Washington ha interpretato un angelo che viene in aiuto al Reverendo Biggs (Courtney B. Vance) i cui dubbi sulla sua capacità di cambiare la sua comunità problematica si stanno ripercuotendo anche sulla sua famiglia. 

            Nel 1995, Washington ha recitato, con Gene Hackman, il ruolo dell’Ufficiale della Marina Ron Hunter nell’avventura sottomarina di Tony Scott Allarme rosso; la parte di un ex poliziotto che esce di prigione per scovare un criminale generato dal computer nel thriller futuristico Virtuosity; e nei panni del veterano della Seconda Guerra Mondiale “Easy” Rawlins nel thriller romantico ambientato negli anni ’40, Il diavolo in blu (che la Mundy Lane Entertainment dello stesso Washington ha prodotto con la Clinica Estetico di Jonathan Demme).

Un’altra interpretazione acclamata dai critici è stata il suo ritratto di Malcolm X, il complesso e controverso attivista nero degli anni ’60,  nel film biografico diretto da Spike Lee, Malcolm X. Di dimensioni monumentali e girato in un periodo di più di sei mesi negli Stati Uniti e in Africa, Malcolm X è stato accolto sia dalla critica che dal pubblico come uno dei migliori film del 1992. Per il suo ritratto, Washington ha ricevuto numerosi premi, tra cui una nomination agli Oscar® come miglior attore.

Oltre a fare l’attore, Washington ha ricoperto nel 2000 un ruolo completamente diverso, lavorando come produttore del documentario della HBO Half Past Autumn: The Life and Works of Gordon Parks, che ha raccolto due nomination agli  Emmy. E’ stato anche produttore esecutivo di Hank Aaron: Chasing the Dream, un documentario biografico per la TBS, anch’esso candidato agli Emmy.  Inoltre, la voce di Washington che narra la leggenda di John Henry ha ricevuto, nel 1996, una nomination ai Grammy Award nella categoria degli album per bambini meglio raccontati; sempre nel 1996 Washington è stato inoltre premiato con un NAACP Image Award per la sua performance nello special animato per bambini Happily Ever After: Rumpelstiltskin.

            Nato a Mt. Vernon, a New York, Washington ha frequentato la  Fordham University sognando di diventare medico. Durante un campo estivo in cui lavorava come counselor, è apparso in uno spettacolo teatrale e, quello stesso autunno, è ritornato a Fordham desideroso di studiare recitazione sotto la guida di Robinson Stone, uno dei professori più importanti della scuola. Dopo la laurea a Fordham, Washington è entrato nel prestigioso American Conservatory Theater di San Francisco, dove ha seguito un intenso anno di studio. Dopo una breve sosta a Los Angeles, Washington è ritornato a New York.

La carriera teatrale professionale di Washington a New York è iniziata con la Shakespeare in the Park di Joseph Papp ed è continuata velocemente con numerose produzioni off-Broadway, tra le quali Ceremonies in Dark Old Men, When the Chickens Came Home to Roost (nel quale ha interpretato Malcolm X); One Tiger to a Hill, Man and Superman;Otello; e A Soldier’s Play, per il quale ha vinto un Obie Award.

            Le più recenti apparizioni teatrali di Washington includono le produzioni di Broadway di Checkmates e Riccardo III, quest’ultima prodotta come parte della serie Shakespeare in the Park del 1990 ospitata dal  Public Theater di Joseph Papp a New York City.

            Washington è stato ‘scoperto’ da Hollywood dopo essere stato scelto, nel 1979, per il film televisivo Flesh & BloodMa è stata la sua premiata interpretazione teatrale in A Soldier’s Play che ha catturato l’attenzione dei produttori della serie televisiva di grande successo della NBC St. Elsewhere, che lo hanno scelto per interpretare il ruolo del Dr. Philip Chandler. I suoi altri crediti televisivi includono The George McKenna Story, License to Kill e Wilma.

            Nel 1982, Washington ha ricreato il suo ruolo di A Soldier’s Play per l’adattamento cinematografico di Norman Jewison, Storia di un soldato. Il ritratto di Washington del soldato Peterson ha avuto ottime recensioni. Washington ha continuato interpretando il film di Sidney Lumet Power – Potere; Grido di libertà di Richard Attenborough, per il quale ha ricevuto la sua prima nomination agli Oscar®; Dio salvi la regina;  Jamaica Cop; Un fantasma per amico; Glory – Uomini di gloria, per il quale ha vinto un Oscar® come miglior attore non protagonista; Mo’ Better Blues di Spike Lee; il film d’azione Verdetto finale – Il thriller Ricochet;  e la commedia dolceamara di Mira Nair Mississippi Masala.

I suoi altri crediti cinematografici comprendono: l’adattamento cinematografico di Kenneth Branagh di Troppo rumore per nulla; il controverso film di Jonathan Demme Philadelphia, con Tom Hanks; e Il rapporto Pelican, tratto dall’omonimo romanzo di John Grisham.

 

Da quando è stato nominato Miglior Attore non Protagonista dalla Los Angeles Film Critics per la sua memorabile interpretazione accanto a Denzel Washington in Il diavolo in blu, DON CHEADLE (Hugh Lang) ci ha regalato ritratti intensi interpretazioni sia a teatro che sullo schermo.

            Cheadle ha di recente finito il suo nuovo programma televisivo, House of Lies, che è andato in onda sulla Showtime nel 2012.  Il suo ultimo film per il grande schermo Un poliziotto da happy hour, è stato presentato al Sundance Film Festival del 2011 ed è uscito per la Sony Pictures Classics a luglio. Cheadle ha prodotto e interpretato Un poliziotto da happy hour insieme a Brendan Gleeson. Don era stato precedentemente visto in Iron Man 2 dei Marvel Studios, nel ruolo di “James ‘Rhodey’ Rhodes” affianco di Robert Downey, Jr., e in Brooklyn’s Finest, un thriller poliziesco d’ensemble diretto da Antoine Fuqua con Richard Gere e Ethan Hawke. Sarà presto visto in un film basato sulla vita della leggenda del jazz Miles Davis e in Iron Man 3.

            L’attuale impegno filantropico di Cheadle include essere Ambasciatore delle Nazioni Unite per il Programma dedicato all’Ambiente. Ha scritto insieme a John Prendergast The Enough Moment e Not on Our Watch, che rivelano gli sforzi e i passi fatti da cittadini impegnati, famosi e non famosi, qui e all’estero, per combattere il genocidio, lo stupro e il problema dei bambini guerrieri in Africa.  Cheadle ha anche prodotto il film documentario “Darfur Now”, un’analisi del genocidio nella regione occidentale del Sudan, il Darfur.

            Nel 2008, Cheadle ha recitato accanto a Guy Pearce in Traitor – Sospetto tradimento della Overture Films, un thriller internazionale che ha anche prodotto. I suoi altri crediti cinematografici includono: Talk to Me, un film diretto da Kasi Lemmons con Chiwetel Ejiofor; il film, vincitore dell’Oscar nel 2006, Crash – Contatto fisico, che Cheadle ha anche prodotto; Hotel Rwanda, che gli è valso nomination come miglior attore all’Oscar, al Golden Globe, al Broadcast Film Critics Award e allo Screen Actors Guild; Ocean’s Eleven, Ocean’s Twelve e Ocean’s Thirteen, diretti da Steven Soderbergh e interpretati anche da Brad Pitt e George Clooney; Reign Over Me di Mike Binder con Adam Sandler; il film, vincitore dell’Oscar Traffic, e Out of Sight con George Clooney e Jennifer Lopez, entrambi diretti da Soderbergh; Boogie Nights – L’altra Hollywood di Paul Thomas Anderson, acclamato dalla critica, con Julianne Moore e Mark Wahlberg; Bulworth – Il senatore, diretto e interpretato da Warren Beatty; Codice: Swordfish con John Travolta e Halle Berry; Mission to Mars con Tim Robbins e Gary Sinise; Rosewood di John Singleton, per il quale Cheadle ha ricevuto una nomination al NAACP Image Award; The Family Man, diretto da Brett Ratner con Nicolas Cage; e i film indipendenti Manic e Things Behind the Sun.  Cheadle è stata recentemente premiato al CineVegas Film Festival e al Los Angeles Film Festival e ha ricevuto il premio dello ShoWest come Attore dell’Anno.

            Cheadle è anche stimato per il suo lavoro televisivo. Ha ricevuto un Golden Globe per il suo memorabile ritratto di Sammy Davis Jr. in The Rat Pack della HBO, performance per la quale ha anche ricevuto un Emmy come miglior attore non protagonista. Quello stesso anno ha ricevuto una nomination agli Emmy per il suo ruolo da protagonista nell’adattamento della HBO del romanzo bestseller, acclamato dalla critica, A Lesson Before Dying di Ernest J. Gaines, nel quale Cheadle ha recitato accanto a Cicely Tyson e Mekhi Phifer. Ha anche interpretato Rebound: The Legend of Earl ‘The Goat’ Manigault per la HBO diretto da Eriq La Salle.

            Noto per i suoi due anni nel ruolo del ‘Procuratore Distrettuale John Littleton’ nella serie di David E. Kelley, acclamata dalla critica, Picket Fences, gli altri crediti televisivi di Cheadle includono: un ruolo guest in ER – Medici in prima linea (performance che gli è valsa un’altra nomination agli Oscar) e un ruolo regolare nella serie The Golden Palace. Ha fatto anche parte del cast stellare dell’emozionante trasmissione televisiva live Fail Safe nella quale ha recitato accanto a George Clooney, James Cromwell, Brain Dennehy, Richard Dreyfuss e Harvey Keitel.

            Stimato attore teatrale, Cheadle ha dato origine al ruolo di “Booth” nella pièce di Suzan-Lori Parks, vincitrice del Premio Pulitzer, Top Dog Underdog al Public Theatre di New York con la regia di George C. Wolfe. I suoi altri crediti teatrali includono:  Leon, Lena and Lenz al Guthrie Theater di Minneapolis; The Grapes of Wrath e Liquid Skin al Mixed Blood Theater di Minneapolis; Cymbeline al The New York Shakespeare Festival; ‘Tis a Pity She’s a Whore al Goodman Theater di Chicago; e lo spettacolo sudafricano di Athol Fugard Blood Knot al The Complex Theater di Hollywood.

            Nato a Kansas City, in Missouri, Cheadle si è poi spostato a Lincoln, in Nebraska e a Denver, in Colorado, finché non si è trasferito a Los Angeles. Ha frequentato il prestigioso California Institute of the Arts (“CAL ARTS”) a Valencia, in California, dove si è laureato in lettere. Con l’incoraggiamento dei suoi amici di college, e mentre era a scuola, Cheadle ha fatto audizioni per una gran varietà di ruoli televisivi ed è approdato ad un ruolo ricorrente nella serie di grande successo Fame. Questo lo ha portato a ruoli cinematografici in Colors – Colori di guerra, diretto da Dennis Hopper, e in Hamburger Hill: collina 937 diretto da John Irvin, con Dylan McDermott.

            Musicista di talento che suona il sassofono, scrive musica e canta, Don Cheadle è anche uno stimato regista teatrali con le produzioni di Cincinnati Man all’Attic Theater; The Trip, acclamato dalla critica, al Friends and Artists Theater di Hollywood; e Three, True, One al The Electric Lodge di Venice, in California; che si aggiungono ad un curriculum già di tutto rispetto.

            Oltre ai suoi molti riconoscimenti come attore, Cheadle ha ricevuto una nomination al Grammy nel 2004 per Miglior Album Parlato per la sua narrazione/recitazione del romanzo di Walter Mosley Fear Itself.

            Cheadle abita a Los Angeles.

 

KELLY REILLY (Nicole Maggen) ha di recente interpretato la parte di Mary Morstan/MaryWatson in Sherlock Holmes e nel suo sequel, Sherlock Holmes: Gioco di ombre con Robert Downey Jr. e Jude Law.  E’ stata premiata per la sua interpretazione nell’acclamato film di Stephen Frears del 2005 Mrs. Henderson Presenta, vincendo sia il London Film Critics Circle che l’Empire Award come Miglior Esordiente, e ricevendo anche una nomination al British Independent Film Award nella categoria Miglior Attrice non Protgaonista. Ha ricevuto un’altra nomination al British Independent Film Award per Miglior Attrice per il suo lavoro in Eden Lake del 2008. Ha anche interpretato il film francese di successo L’appartamento spagnolo e il suo sequel Bambole russe  per il quale è stata candidata a un Cesar Award.

            Reilly è stata vista di recente nel film indipendente Me and Orson Welles, e nel thriller Triage, che è stato presentato a vari festival cinematografici internazionali nel 2009, inclusi Toronto e Roma. I suoi altri crediti cinematografici includono: L’ultimo bicchiere, The Libertine, Orgoglio e pregiudizio, Meant to Be– Un angelo al mio fianco, Ti presento un amico, 1320, e Edwin Boyd.

            A teatro, Reilly è l’attrice più giovane nella storia a essere stata candidata per due vole all’Olivier Award come Miglior Attrice, la prima volta nel 2004 per la sua interpretazione in “After Miss Julie” presentato al Donmar Warehouse Theatre di Londra, poi nel 2008 per il ruolo di Desdemona nella produzione del Donmar Warehouse di “Otello.”

            Reilly è anche apparsa sul piccolo schermo, di recente nel ruolo da protagonista del Detective Anna Travis nel film televisivo del 2009 Above Suspicion. Ha ripreso il suo ruolo nelle serie della ITV Above Suspicion 2: The Red Dahlia, e Above Suspicion: Deadly Intent.

 

JOHN GOODMAN (Harling Mays) ricorda il giorno del 1975 in cui ha lasciato la sua nativa St. Louis per New York, armato solo di una laurea in lettere della Southwest Missouri State University, 1,000 dollari che gli aveva prestato suo fratello e il sogno di diventare un attore professionista. Non voleva guardarsi indietro più tardi e dire, “Mi chiedo se avrei potuto…” Ha fatto i giri consueti e dovuti, tanti lavoretti saltuari e si è tenuto occupato. E ci è riuscito.

            Goodman interpreta la quarta stagione di Damages di DirecTV nel ruolo del CEO di un misterioso contractor militare che subisce un processo per un omicidio misterioso. Inoltre, Goodman si è unito a Community della NBC come nuovo vicepreside del noto Greendale College.

            I recenti film di Goodman includono il film francese muto e in bianco e nero della Weinstein Co, The Artist, il film drammatico della Warner Bros Estremamente forte e incredibilmente vicino e il thriller politico della Warner Bros Argo.

            Il progetto più recente di Goodman, il biopic di Jack Kevorkian della HBO, You Don’t Know Jack – Il dottor morte, lo ha riunito con Al Pacino (Seduzione pericolosa) e Susan Sarandon (Speed Racer), e gli è valso una nomination agli Emmy come Miglior Attore non Protagonista in una Miniserie o Film, e una nomination ai SAG. I suoi recenti crediti televisivi includono il drama della HBO Treme.

            Goodman ha ricevuto molti riconoscimenti e premi, tra cui un Golden Globe come Miglior Attore e sette nomination agli Emmy per il suo ruolo in Roseanne. Ha anche ricevuto nomination agli Emmy per i suoi ruoli da protagonista in Kingfish: A Story of Huey P. Long della TNT, la produzione della CBS di Un tram chiamato desiderio di Tennessee Williams, e il film Barton Fink dei fratelli Coen. Nel 2007, Goodman ha vinto il suo secondo Emmy, come straordinario Guest Actor, su Studio 60 on the Sunset Strip.

            I suoi crediti cinematografici precedenti sono: L’occhio del ciclone – In The Electric Mist, I love shopping, Speed Racer, Bee Movie, La papessa, Alabama Moon, Gigantic, Ballroom Dancing – Quando il destino chiama, Beyond the Sea, Masked and Anonymous, Storytelling, Fratello dove sei?, Le ragazze del Coyote Ugly, Da che pianeta vieni?, Un corpo da reato, Al di là della vita, Il tocco del male, I rubacchiotti, Blues Brothers – Il mito continua, The Runner, I Flintstones, Confessione finale, Aracnofobia, Always – Per sempre, Pie in the Sky, Nata ieri,  Matinee, The Babe – La leggenda, Sua maestà viene da Las Vegas, Punchline, Un’amore, una vita, Seduzione pericolosa, Stella, La fuga di Eddie Macon, C.H.U.D., La rivincita dei Nerds, Maria’s Lovers, Sweet Dreams, True Stories, The Big Easy – Brivido seducente, Affittasi ladra, The Wrong Guys, Arizona Junior e Il grande Lebowski.

            Ha prestato la sua voce a numerosi film d’animazione, tra cui Monsters & Co., I vestiti nuovi dell’imperatore, Tales of the Rat Fink e Il libro della giungla II. Ha anche dato voce a un personaggio della serie animata della NBC, Father of the Pride.

            Goodman è andato nello Stato sudoccidentale del Missouri con l’intento di giocare a football, ma un incidente lo ha costretto a cambiare la sua major con recitazione. Non è più tornato al football e si è laureato in Teatro. 

            Goodman ha recitato a Broadway in Aspettando Godot, per il quale ha ricevuto ottime recensioni nel ruolo di Pozzo. Gli altri crediti teatrali di Goodman includono molte produzioni per bambini e molte produzioni off-Broadway plays. I suoi crediti teatrali regionali includono: Enrico IV, Parti I e II, Antonio e Cleopatra, Come vi piace e Cantodi Natale. Ha recitato in una produzione di strada di The Robber Bridegroom ed è stato protagonista di due spettacoli a Broadway, Loose Ends nel 1979 e Big River nel 1985. Nel 2001, ha recitato nella messa in scena a Central Park per il NY Shakespeare Festival di Il gabbiano diretto da Mike Nichols. L’anno successivo Goodman è apparso a Broadway in La resistibile ascesa di Arturo Ui al Public Theatre. 

            Goodman e la sua famiglia vicino a Los Angeles e New Orleans.

 

BRUCE GREENWOOD (Charlie Anderson) ha appena finito di girare la serie horror drammatica della The River nella quale interpreta l’esploratore e personalità televisiva Emmet Cole che va alla ricerca della magia nell’inesplorata Amazzonia e scompare, mentre la sua famiglia e i suoi amici partono per un viaggio misterioso e mortale per trovarlo. Oren Peli, creatore di Paranormal Activity, e Steven Spielberg sono i produttori esecutivi.

            Nel 2012 Greenwood riprenderà il suo ruolo di Capitan Christopher Pike nel prossimo film di Star Trek diretto da J. J. Abrams per la Paramount Pictures.

            Nell’estate 2011 ha recitato accanto a Ryan Gosling e Bradley Cooper in The Place Beyond the Pines che racconta la storia di un motociclista stunt che prende in considerazione l’idea di commettere un crimine per poter provvedere alla sua famiglia, atto che lo mette in rotta di collisione con un poliziotto diventato un politico. Greenwood interpreta Bill Killcullen, un Assistente del Procuratore Distrettuale. Il film è scritto e diretto da Derek Cianfrance.

Sarà presto visto nel dramma mystery supernaturale Donovan’s Echo con Danny Glover.  Il film ruota intorno a un’incredibile serie di eventi déjà vu che costringono un uomo a riprendere in esame il suo passato tragico, la sua memoria, il suo istinto e il suo futuro. Il film è stato presentato in anteprima nell’autunno 2011 all’Edmonton International Film Festival e uscirà nelle sale americane a primavera 2012

Precedentemente aveva interpretato il ruolo del protagonista Stephen Meek nel western, acclamato dalla critica, Meek’s Cutoff con Michelle Williams per la regia di Kelly Reichardt.  La sceneggiatura scritta da Jon Raymond si è ispirata ai racconti storici di Stephen Meek e del Tetherow Wagon Train del 1845 e racconta di un esausto gruppo di viaggiatori che spera di fare fortuna all’ovest.

            Nel 2010 ha recitato accanto a Steve Carell e Paul Rudd nella commedia A cena con un cretino diretta da Jay Roach e accanto a Paul Giamatti nel dramma La versione di Barney,  basato sul famoso romanzo di Mordecai Richler.

            Precedentemente aveva interpretato Mao’s Last Dancerdel regista Bruce Beresford, basato sul libro di memorie del danzatore Li Cunxin. Il film è stato presentato in anteprima al  Toronto International Film Festival nel 2009.

            Nel 2009 he starred in the Paramount Pictures blockbuster Star Trek as Captain Christopher Pike opposite, Chris Pine, Zachary Quinto and Eric Bana for director J.J. Abrams.

             I suoi altri crediti includono l’ action thriller della Disney Il mistero delle pagine perdute nel ruolo del presidente degli Stati Uniti al fianco di Nicholas Cage. Nel 2007, il suo duplice ruolo nell’anticonvenzionale biografia del leggendario cantautore Bob Dylan Io non sono qui, insieme a Cate Blanchett e Richard Gere per la regia di Todd Haynes – che ha anche scritto la sceneggiatura – gli è valso il nuovo premio Robert Altman degli Independent Spirit Awards.

            Greenwood è noto per la sua eccezionale interpretazione del Presidente John F. Kennedy impegnato nel negoziato della crisi missilistica cubana, nell’avvincente dramma Thirteen Days, al fianco di Kevin Costner e Steven Culp. Il film è valso a Greenwood un Golden Satellite Award come Migliore Attore Non Protagonista.

Nel 2006 è apparso nel thriller Dèja Vu – corsa contro il tempo del regista Tony Scott, interpretato anche da Denzel Washington e Val Kilmer. Nel 2005 ha recitato accanto a Philip Seymour Hoffman nel ruolo del compagno di Truman Capote, lo scrittore Jack Dunphy, in Capote – A sangue freddo. Questa interpretazione gli è valsa una nomination allo Screen Actors Guild.          

            Nel 2004, Greenwood è apparso accanto a Will Smith nel ruolo dello spietato dirigente della U.S. Robotics sospettato di omicidio, nel film di fantascienza Io, Robot. Quello stesso anno ha interpretato l’impetuoso innamorato di un’attrice di mezza età (Annette Bening) nel film, lodato dalla critica, La diva Julia, meritando una candidatura al Genie Award come Migliore Attore Non Protagonista.

Nel 1999 ha recitato al fianco di Ashley Judd nel ruolo del marito che complotta un omicidio, nel suspense thriller Colpevole d’innocenza, ricevendo una nomination al Blockbuster Entertainment Award nella categoria Miglior Attore Non Protagonista.

            Ha lavorato tre volte con il noto regista canadese Atom Egoyan. Ha avuto un ruolo protagonista nel premiato Exotica, in cui interpretava un ispettore fiscale ossessionato da una spogliarellista. E’ stato inoltre il protagonista del film drammatico Il dolce domani nel ruolo del padre di due bambini che restano uccisi in un tragico incidente d’autobus. Il film, che ha vinto il premio della giuria a Cannes e il Genie Award come Miglior Film, gli è valso una nomination al Genie come Migliore Attore. Greenwood ha inoltre recitato nel dramma Ararat – Il monte dell’arca.

I suoi altri crediti cinematografici comprendono: Il cane pompiere, Hollywood Homicide, Indian – la grande sfida, Otto amici da salvare, Regole d’onore,  Per una sola estate, Il figlio perduto, Ladri per la pelle, Generazione perfetta, Passenger 57 – Terrore ad alta quota e Orchidea selvaggia.

            Greenwood vanta anche una prolifica e brillante carriera in televisione. Nel 2009 ha recitato nel film di Natale della Hallmark Hall of Fame A Dog Named Christmas, basato sul romanzo di Greg Kincaid. Nel 2007 è stato il protagonista della serie HBO John from Cincinnati.

All’inizio della sua carriera è apparso regolarmente nella premiata serie St. Elsewhere.  E’ anche apparso nell’apprezzato Larry Sanders Show. 

Ha inoltre recitato nel remake di The Magnificent Ambersons e in numerosi movies-of-the-week, fra cui The Riverman per la A&E e Saving Millie per la CBS.

            Bruce e sua moglie Susan dividono il loro tempo tra le loro case di Los Angeles e Vancouver. 

 

MELISSA LEO (Ellen Block) ha ricevuto un Oscar, un Golden Globe e un SAG  per la sua performance, un vero tour de force, in The Fighter. Ha anche ricevuto una nomination agli Oscar e ai SAG per il suo ruolo da protagonista in Frozen River per il quale ha vinto un Independent Spirit Award come Miglior Attrice e uno Spotlight Award della National Board of Review, solo per citare due tra i tantissimi altri riconoscimenti ricevuti.

            Leo ha condiviso un premio per Miglior Ensemble della Phoenix Film Critics Society per la sua memorabile interpretazione in 21 Grams – Il peso dell’anima con Benicio del Toro e Sean Penn e una nomination agli Emmy per la miniserie della HBO Mildred Pierce diretta da Todd Haynes nella quale recita accanto a Kate Winslet e Guy Pearce.   

            I lavori più recenti includono: Red State scritto e diretto da Kevin Smith; Seven Days in Utopia con Robert Duvall; Conviction interpretato anche da Hilary Swank e Sam Rockwell; e Welcome to the Rileys con James Gandolfini e Kristen Stewart.   

 

Altri film degni di nota sono Le tre sepolture nel quale recita accanto a Dwight Yoakam e Tommy Lee Jones, e Nascosto nel buio con Robert DeNiro.  

            I crediti televisivi di Leo comprendono la serie della HBO, ora in onda, Treme prodotto esecutivamente da David Simon, e il suo memorabilia ritratto della Detective Kay Howard in Homicide: Life on the Streets.

            Leo ha studiato recitazione alla Mount View Theatre School di Londra, in Inghilterra, e poi ha frequentato il SUNY Purchase Acting Program.

 

BRIAN GERAGHTY (Ken Evans) sarà presto visto in Ten Year, scritto e diretto da Jamie Linden, su un gruppo di amici che si riuniscono dieci anni dopo il diploma, che è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival nel 2011. Il cast d’ensemble comprende Channing Tatum, Rosario Dawson, Justin Long e Kate Mara, solo per citarne alcuni.  Geraghty ha finito di girare Refuge della sceneggiatrice/regista Jessica Goldberg interpretato anche da Krysten Ritter, e la commedia della Lionsgate Gay Dude, diretta da Chris Nelson.

            Gli altri crediti cinematografici di Geraghty includono: il thriller di Kathryn Bigelow, vincitore dell’Oscar, The Hurt Locker con Jeremy Renner e Anthony Mackie; Easier With Practice, l’esordio alla regia di Kyle Patrick Alvarez, per il quale Geraghty ha avuto ottime critiche; Bastard, diretto da Kirsten Dunst; Bobby di Emilio Estevez, per cui il New York Times ha scelto la sua performance come una delle migliori del 2006; We Are Marshall, diretto da McG, con Matthew McConaughey e Matthew Fox; Open House con Anna Paquin e Stephen Moyer (Tribeca Film Festival 2010); The Guardian, diretto da Andrew Davis e interpretato da Kevin Costner e Ashton Kutcher; Jarhead, diretto da Sam Mendes con Jake Gyllenhaal, Jamie Foxx e Peter Sarsgaard; Art School Confidential di Terry Zwigoff con John Malkovich e Max Minghella; An American Crime con Ellen Page e Catherine Keener; Chiamata da uno sconosciuto con Camilla Belle; Soldi sporchi con Christian Slater e Jenna Dewan; Conversations With Other Women con Aaron Eckhart ed Helena Bonham Carter; The Optimist con Leelee Sobieski; Stateside – Anime Ribelli con Val Kilmer e Jonathan Tucker; e Cruel World con Edward Furlong.

            Geraghty ha di recente avuto un ruolo guest in Law & Order e, prima di lanciarsi nella carriera cinematografica, ha avuto molti ruoli guest in serie televisive di grande successo come  ISoprano, Law & Order e Ed.

            Originario del New Jersey, Geraghty si è diplomato alla Neighborhood Playhouse School of Theatre di New York City. Tra i suoi successi teatrali figurano Berlin, MidnightMoonlight, Snipers e Romeo e Giulietta. Ha iniziato a recitare da professionista a New York prima di trasferirsi a Los Angeles. Geraghty è di recente tornato a teatro, a gennaio, recitando accanto a Martin Sheen e Frances Conroy in The Subest Was Roses di Frank Gilroy, la storia di un giovane uomo che ritorna dalla Seconda Guerra Mondiale.  Geraghty ha interpretato il ruolo del protagonista, ruolo per il quale Sheen aveva vinto un Tony nel 1964.   

Surfista entusiasta, è stato istruttore di surf ed è attualmente sostenitore attivo della Surfrider Foundation, un’organizzazione non governativa per la conservazione di

oceani, maree e spiagge.

            E’ anche coinvolto con il TAPS (Tragedy Assistance Program for Survivors), una risorsa per tutti quelli che hanno sofferto la perdita di un militare caro, a prescindere dalla relazione con il deceduto. Portano avanti la loro missione fornendo supporto di gruppo, aiuto nel superare la crisi, assistenza nella burocrazia e risorse per superare il lutto e il trauma.

            Geraghty vive attualmente a Los Angeles.

 

TAMARA TUNIE (Margaret Thomason) è alla sua dodicesima stagione nei panni del medico legale, la dottoressa Melinda Warner, nella serie di grandissimo successo di Wolf Films/Universal Media Studio, Law & Order – Unità Vittime Speciali.

            Tunie ha interpretato altri ruoli memorabili in televisione, tra questi quello del personaggio Jessica Griffin nella serie della CBS As The World Turns, per la quale ha ricevuto due nomination al NAACP Image Award e due nomination al Soap Opera Digest. E’ anche apparsa nel visibilissimo ruolo di Alberta Green nella prima stagione della serie di grande successo 24 (in quell momento recitava in tre serie simultaneamente), oltre a apparizioni guest su Law and Order, Sex and the City, e NYPD Blue. Il prossimo novembre, Tunie farà un cameo in vari episodi di Days of Our Lives della NBC.

            Lo scorso anno, Tunie è passata dietro la telecamera, producendo e dirigendo il suo primo lungometraggio intitolato “See You In September,” con Justin Kirk e Estella Warren. Girato per le strade di New York, il film segue una donna che forma un gruppo di supporto per pazienti abbandonati quando il loro terapista va in vacanza in Agosto e trova il vero amore.

           Tunie è stata vista di recente sul palcoscenico al Contemporary American Theatre Festival nella nuova pièce di Tracy Thorne We Are Here.  Ha recitato tre ruoli in Tutto è bene quel che finisce bene allo Shakespeare Theatre di New Jersey e, nello stesso tempo, ha prodotto il musical Frog Kiss, come parte del Musical Theater Festival di New York. Ha anche recitato a Broadway con Denzel Washington nel Giulio Cesare di Shakespeare, la prima messa in scena a Broadway di questa tragedia in più di 50 anni, e ha ricevuto ottime recensioni per il suo ritratto della protagonista Madame de Merteuil in Les Liaisons Dangereuse allo Shakespeare Theater di New Jersey. Ha recitato in Fences in occasione della rassegna dedicata a August Wilson al Kennedy Center di Washington, D.C. Nel 2006—2007, Tunie è diventata una produttrice di Broadway con il musical, vincitore del Tony, Spring Awakening. Ha anche prodotto il dramma di August Wilson, candidato al Tony, Radio Golf. Ha condiviso il palcoscenico di Broadway con Lena Horne nel musical Lena Horne: The Lady and Her Music, e ha recitato nel revival di David Merrick di Oh Kay! con Brian Stokes Mitchell. Tunie è stata in tournee in Europa  con Bubblin’ Brown Sugar, e ha interpretato Elena di Troia nella produzione per il New York Shakespeare Festival di Troilo e Cressida nel Central Park. Inoltre, Tunie ha interpretato Maggie nella prima produzione tutta afro-americana di Il gatto sul tetto che scotta di Tennessee Williams al Theatre Virginia di Richmond. Dopo l’11 settembre ha partecipato con molti veterani di Broadway, tra cui Audra Mc Donald e Lillias White, al concerto per beneficenza di Dreamgirls.

            Per quanto riguarda il cinema, Tunie ha lavorato con alcuni dei più stimati registi del grande schermo, compresi Taylor Hackford, Brian De Palma, Mimi Leder, Harold Becker e Oliver Stone. Ha avuto l’opportunità unica di lavorare con il leggendario Al Pacino; ha interpretato la moglie posseduta di un suo socio della società di avvocati nel film di grande successo L’avvocato del diavolo, e della sua responsabile stampa in CityHall. Ha anche lavorato con il famoso regista Kasi Lemmons e con Samuel L. Jackson su La baia di Eva e The Caveman’s Valentine.

            Tunie è Presidentessa Emerita del consiglio di Amministrazione del Pattinaggio Artistico a Harlem, una organizzazione non-profit che supporta l’eccellenza nello studio e insegna valori a giovani donne della comunità di Harlem attraverso l’arte e la disciplina del pattinaggio artistico. E’ anche Presidentessa del Consiglio d’Amministrazione dello Harlem Stage/The Gatehouse, e membro del Consiglio di God’s Love We Deliver. Nel 2005, il Sindaco Bloomberg ha premiato Tunie con il “Made in New York Award” della Città di New York per il suo impegno e supporto nei confronti del Cinema, della Televisione e del Teatro a Manhattan.

 

NADINE VELAZQUEZ (Katerina Marquez) ha di recente interpretato “Analisa” nel thriller drammatico Snitch diretto da Ric Roman Waugh, con Dwayne Johnson, Susan Sarandon e Barry Pepper.

            In televisione, Nadine ha un ruolo ricorrente nella commedia della FX Network The League e nel drammatico Hart of Dixie.  Ha trascorso quattro anni come regular della serie comica pluripremiata della NBC My Name is Earl, interpretando il ruolo di “Catalina”, la dolce e sexy cameriera d’albergo/spogliarellista. Il cast della serie ha vinto un SAG Award per la sua performance come ensemble in una serie comica.   Originaria di Chicago, Nadine si è laureata in marketing al Columbia College. Ha cominciato a recitare in pubblicità e in teatro, interpretando “Ines Serrano” in No Exit. 

            Arrivata a Hollywood, ha affinato i suoi talenti con ruoli guest in Entourage, Las Vegase nell’episodio pilota di Prison Break diretto da Brett Ratner. 

            Altri crediti comprendono ruoli guest in Charlie’s Angels, Scrubs, CSI: NY, la sitcom della CBS Gary Unmarried diretta da James Burroughs, e CSI: Miami

            Nadine vive a Los Angeles e ha studiato al Groundlings. 

 

JAMES BADGE DALE (Giovane Uomo Magro) sta velocemente diventando uno degli attori protagonisti più richiesti di Hollywood, e facendo sentire la sua presenza sia sul piccolo che sul grande schermo. Il suo talento gli ha dato l’opportunità di lavorare con persone della statura di Steven Spielberg, Robert Redford, Scorsese, Tom Hanks, Joe Carnahan e più recentemente del rispettato e pluripremiato Steve McQueen.

            Dale ha appena finito di girare uno dopo l’altro The Grey e Shame. Il primo, diretto da Joe Carnahan e interpretato da Liam Neeson, è la storia di otto uomini che, inseguiti da un branco di lupi, riescono a sopravvivere nelle terre selvage dell’Alaska. Il film è uscito nelle sale americane per la Open Road Films a gennaio 2012. In Shame, secondo film diretto da Steve McQueen dopo Hunger, che ha vinto premi internazionali, Dale recita accanto a Michael Fassbender e Carey Mulligan. Il film controverso e pieno di sesso è stato presentato in anteprima al Festival di Venezia del 2011.

            Il prossimo progetto di Dale è World War Z di Marc Forster, basato sul romanzo di grande successo di Max Brooks, in cui recita accanto a Brad Pitt e Matthew Fox.   

            Dale è stato di recente visto sul grande schermo nei panni di ‘William Hamilton’ nel drama storico di Robert Redford The Conspirator, con Robin Wright, James McAvoy, Justin Long, e Evan Rachel Wood. 

            In televisione ha recitato nella serie della AMC, acclamata dalla critica, Rubicon, costruita sulla scia dei thriller politici Perché un assassino e I tre giorni del Condor.Il suo ruolo più conosciuto in televisione è stato quello di ‘Robert Leckie’ nella miniserie epica della HBO, vincitrice dell’Emmy e del Peabody, The Pacific.  Questo evento di 10 ore, prodotto esecutivamente da Tom Hanks, Steven Spielberg e Gary Goetzman, intreccia le storie di tre Marines americani nelle battaglie del Pacifico contro il Giappone durante la Seconda Guerra Mondiale.

            Dale è anche ricordato come ‘Barrigan’ nel film di Martin Scorcese, vincitore dell’Oscar, The Departed – Il bene e il male, e come ‘Chase Edmunds’, il socio più giovane di Kiefer Sutherland nella serie televisiva di grande successo 24.

            Dale, che ha cominciato la sua carriera cinematografica da piccolo in Il signore delle mosche, è figlio della star di Broadway, cinematografica e televisiva Anita Morris e del regista/coreografo due volte premio Tony, Grover Dale.  Essendo il teatro la sua passione, Dale ha seguito la scia dei suoi genitori e ha debuttato Off Broadway nel 2003 con Getting into Heaven  della The Flea Theatre Company. Da allora, è tornato sul palcoscenico per lavorare con The New Group e New World Stages. 

 

L’attrice haitiana GARCELLE BEAUVAIS (Deana), immigrata negli Stati Uniti a sette anni con le sue sorelle e sua madre, ha intrattenuto sia il pubblico televisivo che quello cinematografico con le sue capacità drammatiche e comiche. A giugno 2011, Garcelle ha debuttato nel ruolo di ‘Hanna Linden’, insieme a Breckin Meyer e Mark-Paul Gosselaar, nel legal drama di grande successo della TNT Franklin & Bash. Garcelle ha di recente anche finito di lavorare al documentario Eyes to See, sul terremoto di Haiti , ed è ispirato al coinvolgimento personale dello sceneggiatore/regista negli aiuti e soccorsi che sono subito seguiti alla tragedia.

Garcelle ha cominciato come modella a diciassette anni per poi facilmente passare alla recitazione nella serie Aaron Spelling Models, Inc. Successivamente ha recitato per cinque anni accanto a Jamie Foxx nella popolare sitcom della WB The Jamie Foxx Show.

Per quattro stagioni ha anche recitato nella seguitissima serie, vincitrice dell’Emmy, NYPD Blue.  I suoi altri crediti televisivi includono Curb Your Enthusiasm, e un ruolo da protagonista accanto a Tim Daly nello spettacolo della ABC, Eyes. Ha anche fatto apparizioni guest in vari spettacoli televisivi, tra cui Human Target, Crash, The Bernie Mac Show, e The Bonnie Hunt Show. 

        I crediti cinematografici di Garcelle includono: American Gun, candidato al Film Independent Award, con Forrest Whitaker, Marcia Gay Harden e Donald Sutherland; Women in Trouble con Simon Baker e Josh Brolin; La bottega del barbiere 2, con Queen Latifah e Bad Company – Protocollo Praga, con Chris Rock e Anthony Hopkins.

            Oltre che come attrice, Garcelle si è fatta un nome sia come imprenditrice che come filantropa. Nel 2008, in associazione con la disegnatrice di gioielli Mallory Eisenstein, Garcelle ha lanciato la linea di gioielli ‘Petit Bijou by Garcelle’, una collezione esclusiva per bambine e adolescenti. E’ coinvolta in associazioni benefiche come March of Dimes, Step Up Women’s Network, e la fondazione per Haiti di Paul Haggis, Artists for Peace and Justice.

Il suo ruolo più importante fino a oggi è, in ogni caso, essere la madre di tre figli, Oliver, e i gemelli Jax e Jaid. Garcelle attualmente vive a Los Angeles.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I REALIZZATORI

 

            ROBERT ZEMECKIS (Regista) ha vinto un Oscar©, un Golden Globe e un Director’s Guild of American Award come mIglior Regista per l’enorme successo Forrest Gump. I numerosi premi e riconoscimenti per il film includono Oscar per Miglior Attore (Tom Hanks) e Miglior Film. La Library of Congress ha di recente selezionato il film per il prestigioso e stimato National Film Registry. Zemeckis ha rilavorato con Hanks nel dramma contemporaneo Cast Away, le cui riprese sono state divise in due spezzoni, tra i quali c’è stata la fine della produzione di Le verità nascoste. Zemeckis e Hanks hanno prodotto Cast Away, insieme a Steve Starkey e Jack Rapke.

            Quasi all’inizio della sua carriera, Zemeckis ha co-sceneggiato (con Bob Gale) e diretto Ritorno al futuro, che è stato il campione d’incassi del 1985, e per il quale Zemeckis ha condiviso nomination agli Oscar e ai Golden Globe per Miglior Sceneggiatura Originale. Poi ha diretto Ritorno al futuro – Parte II e Parte III,  portando a termine uno dei franchise di maggiore successo di tutti i tempi.

            Inoltre, ha diretto e prodotto Contact, interpretato da Jodie Foster, basato sul romanzo bestseller di Carl Sagan; e la macabre commedia di grande successo La morte ti fa bella, con Meryl Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis. Ha anche scritto e diretto il campione d’incassi Chi ha incastratoRoger Rabbit?, miscelando brillantemente live action e animazione; ha diretto l’avventura romantica di grande successo All’inseguimento della pietra verde con Michael Douglas e Kathleen Turner; e ha scritto (insieme a Bob Gale) e diretto le commedie La fantastica sfida e 1964: Allarme a New York, arrivano i Beatles!

            Zemeckis ha anche prodotto Il mistero della casa sulla collina, e prodotto esecutivamente film come Sospesi nel tempo, Occhio indiscreto, e Trespass, che ha anche scritto insieme a Bob Gale.  Lui e Gale avevano precedentemente scritto 1941, che ha dato inizio alla collaborazione di Zemeckis con Steven Spielberg.

            Per il piccolo schermo, Zemeckis ha diretto diversi progetti, incluso il lungo documentario della Showtime The Pursuit of Happiness, che esplorava gli effetti di droghe e alcol sulla società del XX secolo. I suoi altri crediti televisivi includono episodi delle Storie incredibili di Spielberg e I racconti della cripta della HBO.

            Nel 1998, Zemeckis, Steve Starkey e Jack Rapke si sono associati per creare las società di produzione cinematografica e televisiva ImageMovers.  Le verità nascoste è stato il primo film a essere prodotto dalla neo-nata ImageMovers, seguito da Cast Away, uscito con il plauso della critica e del pubblico nell’autunno 2000, e Il genio della truffa.  

            A marzo 2001, la USC School of Cinema-Television ha celebrato l’apertura del Robert Zemeckis Center for Digital Arts.  Questo modernissimo centro è il primo e unico  training center completamente digitale della nazione e ospita le attrezzature più recenti in produzione non lineare e post-produzione, oltre a teatri di posa, una sala cinema da 50 posti e una stazione televisiva gestita dagli studenti della USC, la Trojan Vision.

            Nel 2004, Zemeckis ha prodotto e diretto il film con la tecnica motion capture  Polar Express, con Tom Hanks. Più di recente ha portato sul grande schermo la vera storia di The Prize Winner of Defiance, Ohio con Julianne Moore e Woody Harrelson.   Inoltre, è stato produttore esecutivo di entrambi i Monster House, e della commedia con Queen Latifah L’ultima vacanza.

            Zemeckis ha prodotto e diretto il suo secondo film motion capture  La leggenda di Beowulf, che è stato prodotto da Rapke e Starkey. Il film, interpretato da Anthony Hopkins, Angelina Jolie e Ray Winstone, si basa su uno dei pezzi sopravvissuti più antichi della letteratura anglo-sassone, scritto prima del X secolo d.C.

            A novembre 2009, Zemeckis ha distribuito il suo film motion-capture a oggi più avanzato: A Christmas Carol, basato sul celebrato e amatissimo racconto di Charles Dickens.  Anche Rapke e Starkey hanno prodotto il film, che è stato distribuito dai Disney Studios.

            Al momento, Zemeckis è al lavoro su Yellow Submarine, per la Image Movers Digital e i Disney Studios.

 

WALTER F. PARKES (Produttore) e LAURIE MacDONALD (Produttrice)sono marito e moglie e possono vantarsi di essere fra i creatori della DreamWorks, il primo nuovo studio da cinquanta anni a questa parte, nonché di essere due dei produttori più attivi del momento.

            Tra i film di cui Parkes & MacDonald sono stati produttori o produttori esecutivi troviamo Il gladiatore, Amistad, Men In Black I & II, Minority Report, La maschera di

Zorro, Prova a prendermi, Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi, The Terminal, Era mio padre e The Ring. Nel 2007 hanno fondato la loro società con cui hanno prodotto gli adattamenti per il grande schermo del celebre romanzo Il cacciatore di aquiloni, di Khaled Hosseini, e del thriller musical di Stephen Sondheim, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, con Johnny Depp, per la regia di Tim Burton. In totale i film per cui hanno lavorato hanno incassato più di 6 miliardi di dollari in tutto il mondo.

            Come direttori dello studio, Parkes e MacDonald, hanno curato lo sviluppo e la produzione di numerosi film DreamWorks, che hanno riscosso un grande successo ai botteghini e hanno ricevuto critiche entusiastiche, tra cui — per la seconda volta nella storia della Motion Picture Academy — tre premi Oscar® consecutivi per miglior film: American Beauty, Il gladiatore e A Beautiful Mind, gli ultimi due prodotti in collaborazione con Universal Pictures. Altri successi di critica e di pubblico prodotti da Parkes e MacDonald sono: Quasi famosi di Cameron Crowe, Le verità nascoste di Robert

Zemeckis e AnchormanLa leggenda di Ron Burgundy di Adam McKay, Collateral di Michael Mann, e Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, vincitore di un Oscar® e di un Golden Globe, nonché campione di incassi del 1998 negli Stati Uniti.

Nel 2009 si sono associati alla Abu Dhabi Media Company ed hanno fondato la “Parkes+MacDonald Image Nation”, una collaborazione che finanzierà i futuri progetti di

DreamWorks e di altri studio, e che si occuperà del co-finanziamento dei film prescelti.

Parkes è stato candidato agli Oscar® tre volte; la prima nomination risale al suo lavoro di regista e produttore del documentario del 1978 dal titolo California Reich sulle attività neo-naziste in California. Ha ricevuto la sua seconda nomination agli Oscar® come autore (insieme a Lawrence Lasker) della sceneggiatura originale di Wargames –Giochi di Guerra, e la terza come produttore del film nominato come miglior film, Risvegli. Parkes e Lasker hanno inoltre scritto e prodotto il thriller I signori della truffa, con Robert Redford e Sidney Poitier.

            MacDonald ha iniziato la sua carriera come produttore di documentari e news alla KRON, la consorziata della NBC a San Francisco. Quando è approdata alla Columbia Pictures, ha svolto l’incarico di vice presidente di produzione. Dopo quattro anni ha fondato una società di produzione con Walter Parkes. Prima di passare alla DreamWorks, MacDonald è stata supervisore dello sviluppo e della produzione di Amblin Entertainment.

            Quest’anno hanno completato la postproduzione e distribuito Men In Black 3, con Will Smith, Tommy Lee Jones e Josh Brolin, che a oggi ha incassato più di 600 milioni di dollari in tutto il mondo. 

 

STEVE STARKEY (Produttore) ha vinto un Oscar® come uno dei produttori del film vincitore Forrest Gump. La pellicola, diretta da Robert Zemeckis e interpretata da Tom Hanks, è diventata uno dei film che ha incassato di più di tutti i tempi e ha collezionato sei Oscars®, incluso quello per Miglior Regia e Miglior Attore, oltre a un Golden Globe, il più alto riconoscimento del National Board of Review nel 1994, due People’s Choice Awards, il Laurel Award del Producers Guild Golden e una nomination ai BAFTA come miglior film. 

            Starkey è stato pioniere della tecnologia nei film diretti da Zemeckis, A Christmas Carol, Polar Express e La leggenda di Beowulf  e nel film diretto da Gil Kenan, Monster House, tutti prodotti da Starkey con i suoi soci della ImageMovers.

            I crediti della ImageMover di Starkey includono: il dramma epico diretto da Zemeckis Cast Away, che li ha visti ri-lavorare con Tom Hanks, e il thriller psicologico Le verità nascoste con Harrison Ford e Michelle Pfeiffer, sempre diretto da Zemeckis. Starkey ha prodotto The Prize Winner of Defiance, Ohio, diretto da Jane Anderson e interpretato da Julianne Moore e Il genio della truffa diretto da Ridley Scott e interpretato da Nicolas Cage.

            L’associazione professionale di Starkey con Zemeckis è iniziata nel 1986 quando è stato produttore associato della pellicola innovativa Chi ha incastrato Roger Rabbit? e ha continuato con Starkey come produttore associato del secondo e del terzo episodio della trilogia Ritorno al futuro. La loro collaborazione è continuata quando Starkey e Zemeckis hanno prodotto la black comedy La morte ti fa bella,  seguita da Forrest Gump e Contact. Starkey ha anche co-prodotto la farsa Rumori fuori scena e prodotto il documentario della Showtime The Pursuit of Happiness, che esplora la dipendenza da alcol e droghe e che è stato diretto e prodotto esecutivamente da Robert Zemeckis.

            All’inizio della sua carriera, Starkey ha lavorato con George Lucas alla Lucasfilm, Ltd., dove è diventato assistente al montaggio su L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi. Più tardi ha montato film documentari per laAmblin Entertainment di Steven Spielberg, è stato produttore associato della serie antologica televisiva di Spielberg Storie incredibili, e produttore esecutivo della serie del 1993 della CBS Johnny Bago.           

 

Dopo essersi laureato alla New York University Film School nel 1975, JACK RAPKE (Produttore) si è trasferito a Los Angeles per imbarcarsi in una carriera nell’industria dell’intrattenimento. La sua prima fermata è stata l’ufficio smistamento posta della William Morris Agency.  Quattro anni più tardi, Rapke è entrato alla Creative Artists Agency (CAA), dove è cresciuto, nel corso dei successivi diciassette anni, fino a diventare uno degli agenti di maggiore successo di Hollywood.

            Nel corso dei sette anni come co-presidente della divisione cinema della CAA, Rapke ha coltivato una lista di clienti di alto profilo che includeva: Jerry Bruckheimer, Ridley Scott, Michael Mann, Harold Ramis, Michael Bay, Terry Gilliam, Bob Gale, Bo Goldman, Steve Kloves, Howard Franklin, Scott Frank, Robert Kamen, John Hughes, Joel Schumacher, Marty Brest, Chris Columbus, Ezra Sacks, e i soci della Imagine Entertainment Ron Howard e Brian Grazer. Fondamentale nel creare società di produzione intorno ai suoi clienti, decidere di crearne una lui stesso insieme al suo cliente Robert Zemeckis era solo una questione di tempo.

            Nel 1998, Rapke ha lasciato la CAA per creare la ImageMovers con Zemeckis e il socio produttore Steve Starkey. Fondamentalmente concentrata su film per il grande schermo, la prima pellicola della società è stata Cast Away diretta da Zemeckis e interpretata da Tom Hanks, un grande successo di critica. Rapke e soci hanno continuato producendo numerosi successi tra cui il thriller di Zemeckis Le verità nascoste con Harrison Ford e Michelle Pfeiffer, Il genio della truffa diretto da Ridley Scott e interpretato da Nicolas Cage, The Prize Winner of Defiance, Ohio con Julianne Moore e Woody Harrelson, L’ultima vacanza con Queen Latifah, e Real Steel, con Hugh Jackman per la regia di Shawn Levy.

            L’uso pionieristico da parte di Zemeckis della tecnologia “performance capture” in Polar Express del 2004 ha aperto nuove vie al cinema 3D. Rapke e i suoi soci hanno prodotto altri quattro film utilizzando questa rivoluzionaria nuova tecnica: il film candidato all’Oscar del 2006 Monster House, La leggenda di Beowulf del 2007, diretto da Zemeckis e interpretato da Anthony Hopkins, Angelina Jolie, Ray Winstone, e Robin Wright Penn, e A Christmas Carol, del 2009, per i Walt Disney Studios, sempre diretto da Zemeckis e interpretato da Jim Carrey.

            Rapke è stato anche produttore esecutivo della serie drammatica della Showtime I Borgia interpretata da Jeremy Irons e andata in onda nella primavera 2011.

 

CHERYLANNE MARTIN (Produttore esecutivo) è stata responsabile della gestione e della produzione di alcuni dei film e degli spettacoli televisivi più memorabili della storia recente. Dalla miniserie pluripremiata della HBO The Pacific al film vincitore dell’Oscar Forrest Gump, Ms. Martin ha collaborato con alcuni dei nomi più importanti dell’industria dell’intrattenimento.

            Laureata in Marketing Communications presso la Florida State University, la carriera della signora Martin nell’intrattenimento è cominciata come stagista a San Francisco, e con un lavoro per Un sogno lungo un gorno di Francis Ford Coppola. Ha poi continuato diventando membro della Directors Guild of America e lavorando come secondo aiuto regia in film di grande successo come Cuori ribelli diretto da Ron Howard, Il Presidente – Una storia d’amore diretto da Rob Reiner e Mrs. Doubtfire, diretto da Christopher Columbus.  Poco dopo è diventata Unit Production Manager/Co-producer su film come Era mio padre,Cast Away, Le verità nascoste, Contact e Constantine.

            Martin è membro della Academy of Television Arts & Sciences dove ha vinto un Emmy nel 2010 per la miniserie The Pacific, per la quale, come membro della Producers Guild of America, ha anche vinto il  PGA Award nel 2010.  Inoltre, ha ricevuto due DGA Awards per Forrest Gump e Rain Man.

           

JOHN GATINS (Sceneggiatore) è nato a New York, dove suo padre lavorava come poliziotto. La famiglia si è poi trasferita nella Hudson Valley, vicino a Poughkeepsie, dove Gatins è cresciuto e ha frequentato il Vassar College, laureandosi in teatro nel 1990.

            Gatins si è poi trasferito a Los Angeles, dove ha scritto la sceneggiatura di Il sogno di un’estate, diretto da Michael Tollin.  Anche la seconda sceneggiatura di Gatins, Hard Ball, è stata diretta da Tollin, e interpretata da Keanu Reeves e Diane Lane. Ha creato e prodotto esecutivamente il pilot di Tollin/Robbins Warner Brothers Learning Curve e ha co-sceneggiato il film sulla pallacanestro Coach Carter, con Samuel L. Jackson.  Gatins ha esordito come regista con una sua sceneggiatura Dreamer – La strada per la vittoria, interpretato da Dakota Fanning e Kurt Russell. 

La più recente sceneggiatura di John, Real Steel, diretta da Shawn Levy, è stata interpretata da Hugh Jackman, Evangeline Lilly e Anthony Mackie ed è uscita nelle sale americane nell’estate 2011. Come attore, in Real Steel, Gatins interpreta un personaggio di nome “Kingpin.”

            Gatins ha anche lavorato come produttore esecutivo sulla commedia di Brian Robbins Ready ToRumble.

           

DON BURGESS, ASC (Direttore della fotografia) lavora da tanto tempo con Robert Zemeckis, avendo curato la fotografia dei film Polar Express, Cast Away, Le verità nascoste e Contact.  Burgess era stato precedentemente candidato all’Oscar® per la sua fotografia nel film premio Oscar di Zemeckis Forrest Gump. Per questo film,  Burgess ha anche ricevuto nomination ai BAFTA e all’American Society of Cinematographer Award. Aveva vinto un CableACE Award per la sua fotografia in un episodio, diretto da Zemeckis, de  I racconti della cripta.

            Burgess è stato più recenetemente il direttore della fotografia della commedia per famiglie I Muppets diretta da James Bobin, e del thriller fantascientifico Source Code, diretto da Duncan Jones e interpretato da Jake Gyllenhaal. Ha anche curato la fotografia del thriller post-apocalittico Priest, diretto da Scott Stewart, e del drama post-apocalittico, diretto da Albert e Allen Hughes, Codice: Genesi, con Denzel Washington.   

            I diversi crediti cinematografici di Burgess includono anche: la favola di grandissimo successo Come d’incanto; i blockbuster d’azione Spider-Man e Terminator 3: Le macchine ribelli, il film d’avventura Otto amici da salvare e le commedie Tutti pazzi per l’oro e  La mia super ex-ragazza, 30 anni in 1 secondo, Fuga dal Natale e Forget Paris.

 

NELSON COATES (Scenografo) ha di recente ideato le scenografie di My Mother’s Curse, interpretato da Seth Rogen e Barbra Streisand, e Qualcosa di straordinario, il primo film commerciale ad essere stato girato interamente in Alaska   e sua seconda collaborazione con la regista Anne Fletcher, dopo aver curato le scenografie del suo film di successo Ricatto d’amore ambientato a Sitka, in Alaska, e a New York City, ma in realtà girato in Massachusetts.

            Nelson è stato lo scenografo di The Last Song, film d’esordio di Miley Cyrus, e del suo primo video musicale, “When I Look at You”. Ha dovuto creare New York City per The Code, un film di genere poliziesco con Morgan Freeman e Antonio Banderas girato a Sofia, in Bulgaria, con la regia di Mimi Leder. Nelson ha lavorato a Chicago sulle scenografie del dramma storico The Express, con Dennis Quaid. The Express ha segnato la sesta collaborazione cinematografica di Coates con il regista Gary Fleder. Le altre sono state: La giuria, Don’t Say A Word, Il collezionista, Impostor, e l’esordio di Fleder alla regia, Cosa fare a Denver quando sei morto. Prima del loro lavoro su The Express, i due hanno creato il pilot e le prime sei puntate di October Road, per la ABC Television. Coates ha anche curato la scenografie per il film televisivo di Fleder per la ABC, Boston’s Finest.

            Ugualmente esperto di commedia e dramma, Nelson ha lavorato a film come Scuola per canaglie e alla pellicola live-action Aquamarine sulla Gold Coast australiana. Altri crediti includono: L’uomo di casa con Tommy Lee Jones, e il debutto alla regia dell’attore premio Oscar Denzel Washington, Antwone Fisher, uno dei film nella top 10 del 2002 dell’ AFI (American Film Institute).

            Coates ha creato le scenografie per una grande varietà di film, da Kiss, con Holly Hunter e Danny DeVito, a Delitto alla Casa Bianca interpretato da Wesley Snipes.  E’ stato lo scenografo dell’esordio alla regia di Kevin Spacey, Insoliti criminali, Frailty – Nessuno è al sicuro per Bill Paxton, oltre a Bastard Out Of Carolina diretto da Anjelica Huston. I suoi altri crediti includono: Echi mortali, Generazione perfetta, Ho trovato un milione di dollari, CB4, Three of Hearts, e Universal Soldier.

            I suoi crediti televisivi includono: i set pilota/permanenti di Jonny Zero, John Doe, e la miniserie Stephen King’s The Stand, che gli è valsa una nomination agli Emmy come riconoscimento dei 220 set e location che ha ideato e realizzato. Il suo lavoro di scenografo è apparso su pubblicazioni come The New York Times, Los Angeles Times e Entertainment Design Magazine. Tra un film e l’altro, Nelson progetta per il mondo reale come architetto e arredatore d’interni di progetti residenziali e commerciali unici.

            Attore, cantante e ballerino con crediti televisivi, cinematografici e teatrali, Coates ha composto e coreografato più di una dozzina di numeri di apertura e chiusura degli Albert Schweitzer Awards a New York, incluso l’anno in cui sono stati premiati i Gorbachevs. Ha anche avuto l’onore di esibirsi per i Presidenti Bush, Reagan, Ford e Carter.

            Laureatosi con lode in comunicazione presso la Abilene Christian University in Texas, Coates è stato nominato Outstanding Young Alumnus of the Year nel 1996. E’ membro dell’ Academy of Motion Picture Arts and Sciences, dell’Academy of Television Arts and Sciences, ed è nel consiglio di amministrazione del Laguna College of Art and Design.

 

LOUISE FROGLEY (Costumista) ha di recente portato a termine la sua quinta collaborazione con il regista Steven Soderbergh su Contagion, avendo già realizzato i costumi per Ocean’s Thirteen, Intrigo a Berlino, L’inglese e Traffic. E’ stata candidata al Costume Designers Guild per il suo lavoro sia su Ocean’s Thirteen che su Traffic.

            Frogley è anche candidata allo stesso premio dai suoi colleghi per il suo lavoro su Good Night, and Good Luck, diretto e interpretato da George Clooney, e per Syriana di Stephen Gaghan, anche questo interpretato da Clooney. Ha lavorato ancora con Clooney sulla commedia L’uomo che fissava le capre, la commedia romantica ambientata negli anni ‘20 In amore niente regole,  e il film drammatico Le idi di marzo che Clooney ha anche diretto e interpretato insieme a Ryan Gosling e Marisa Tomei.

            I suoi altri crediti recenti includono l’avventura di James Bond di Marc Forster Quantum of Solace, con Daniel Craig; il film romantico The Last Song, la pellicola in costume di Robert Redford The Conspirator; e il pilot per l’acclamata serie della CBS The Good Wife.

            Frogley ha cominciato la sua carriera a Londra e Parigi come costumista e arredatrice. Il suo primo lavoro è stato come assistente costumista sul film drammatico, vincitore dell’Oscar®, del regista Hugh Hudson, Momenti di gloria. Da allora ha ideato i costumi per più di 30 pellicole, tra le quali: Mona Lisa di Neil Jordan; Bull Durham – Un gioco a tre mani di Ron Shelton; Decisione critica; U.S. Marshals – Caccia senza tregua; Spy Game e Man on Fire – Il fuoco della vendetta per la regia di Tony Scott; Constantine, di Francis Lawrence; e l’esordio alla regia di Stephen Gaghan Abandon – Misteriosi omicidi.

 

KEVIN BAILLIE (Supervisore effetti visivi) è co-fondatore e supervisore degli effetti visivi della Atomic Fiction di Emeryville in California, dove di recente ha supervisionato il lavoro della società sul blockbuster dell’estate 2011, Transformers 3.

            Prima di creare la Atomic Fiction, Baillie ha guidato l’esecuzione del film d’animazione Disney Milo su Marte come supervisore VFX e ha supervisonato una gran parte del film animato di Natale della Disney A Christmas Carol con Jim Carrey. Prima del suo coinvolgimento nel cinema d’animazione, Baillie ha guidato il lavoro degli effetti visivi su film live-action come i grandi successi commerciali, candidati all’Oscar, I Pirati dei Caraibi 3: Ai confini del mondoUna notte al museoSuperman Returns e Harry Potter e il calice di fuoco, e ha supervisionato le squadre VFX su blockbuster come HellboyCharlie’s Angels, Sin CityL’alba del giorno dopo e Spy Kids 3-D.

            La carriera cinematografica di Baillie è iniziata molto presto quando è entrato nell’esclusiva JAK Films division della Lucasfilm Ltd. come previsualization artist a 18 anni. Mentre era lì ha aiutato a realizzare più di 800 shots su Guerre stellari: Episodio I e ha lavorato come sequence supervisor per una delle sequenze più impegnative del film d’animazione della Fox Animation Titan A.E.

Fuori dal lavoro, Kevin trascorre la maggior parte del suo tempo coltivando le sue altre due passioni: la fotografia e le auto da corsa.

 

JEREMIAH O’DRISCOLL (Montatore) ha già collaborato con Robert Zemeckis come montatore su: A Christmas Carol, La leggenda di Beowulf, Polar Express con R. Orlando Duenas; e come assistente del montatore Arthur Schmidt su cinque altri film del regista, a cominciare con La morte ti fa bella, seguito poi da Forrest Gump, Contact, Le verità nascoste e Cast Away.  Di recente ha montato la commedia indipendente Goats, con David Duchovny e Vera Farmiga.  Tra i suoi altri crediti come assistente al montaggio ci sono: A spasso con Daisy, L’ultimo dei Mohicani, La famiglia Addams 2, Piume di struzzo e I colori della vittoria.

 

Un pensiero su “24 gennaio FLIGHT di Robert Zemeckis Cast: Denzel Washington – Curiosità

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