20 Dicembre LA REGOLA DEL SILENZIO – THE COMPANY YOU KEEP di Robert Redford – Curiosità

20 Dicembre LA REGOLA DEL SILENZIO – “The Company You Keep” di Robert Redford con  Robert Redford, Shia LaBeouf e Julie Christie

 

DALLA SCENEGGIATURA ALLO SCHERMO

 

            THE COMPANY YOU KEEP può essere visto come un gioco tra il gatto e il topo che coinvolge due uomini, il giornalista Ben Shepard (Shia LaBeouf) e il fuggitivo Jim Grant (Robert Redford) – entrambi in cerca della verità e per questo costretti a ridefinire le loro vite. Nonostante il film, ambientato ai giorni nostri, racconti la storia e i fatti successivi al movimento di protesta contro la guerra della fine degli anni sessanta e dell’inizio dei settanta (in particolare, una delle organizzazioni più violente, i Weather Underground), rimane un’opera di finzione. In effetti, è stato il potenziale drammatico della storia, anche grazie alla meticolosa ricerca alla base del romanzo del 2003 di Neil Gordon, che ha attirato Robert Redford verso il progetto.

 

            “Pensavo che fosse una vicenda notevole e che fornisse la possibilità di approfondire un evento che fa parte della storia americana”, sostiene Redford parlando del film. “Non solo potevamo osservare questa realtà, ma anche approfondire e osservare il modo in cui queste persone vivono trent’anni dopo… nascoste e con una falsa identità”.

 

“Per me era un po’ come I miserabili e il personaggio di Jean Valjean, che aveva scontato diciannove anni per una pagnotta”, spiega Redford. “E’ scappato di prigione, si è costruito una falsa identità, ha una figlia e una bella vita, ma il dolore di un tempo lo ossessionerà per sempre. Come fanno queste persone ad andare avanti? Loro cambiano o rimangono gli stessi?  Per me era questa la storia interessante da raccontare. Non parlavo  tanto del movimento contro la guerra, perché quello appartiene alla storia”.  Lavorando assieme agli amici produttori Bill Holderman – che in precedenza aveva collaborato con Redford a Leoni per agnelli e al suo più recente impegno come regista, The Conspirator (2010)  – e Nicolas Chartier, il progetto è stato sviluppato nel corso di quattro anni. Adattato da Lem Dobbs, che ha realizzato Knockout: La resa dei conti e L’inglese per Steven Soderbergh, la sceneggiatura era incentrata sul viaggio di Grant, mentre lui torna in contatto con i fantasmi del suo passato – molti dei quali vivono ancora nascosti – con la speranza di discolparsi dall’accusa di omicidio che lo ha portato alla fuga, quando era uno studente collegato all’ala estremista del movimento contro la guerra. Scatta una vera e propria caccia all’uomo, Ben Shepard e tutta l’FBI si mettono sulle tracce di Grant, rimanendo però sempre un passo indietro rispetto ai suoi movimenti.

 

“Parla di un gruppo di persone che si nascondono”, spiega Redford. “Erano molto legati tra loro, anche per via dello stile e delle passioni della loro epoca, mentre ora sono invecchiati e hanno preso strade diverse. Alcuni sono pentiti di averlo fatto, altri hanno dei rimorsi. Alcuni all’epoca ci credevano, ma sentono di dover passare il resto della vita pagando per le loro azioni. Altri ritengono che sia una giusta causa, allora come adesso. Quindi ci sono dei sentimenti e dei rapporti molto variegati e il modo in cui si fondevano tra loro mi affascinava”.

 

Mentre Redford pianificava la sceneggiatura e la produzione fin nei minimi dettagli, lasciava anche tanti elementi importanti della storia aperti all’interpretazione dei suoi attori. In effetti, essendo anche lui un attore, incoraggiava il contributo da parte di ognuno di loro.

 

“All’inizio, era una sceneggiatura molto scarna, che abbiamo rimpolpato grazie alle prove”, spiega Shia LaBeouf parlando della collaborazione tra il regista e il suo cast.

 

“Credo che fosse lunga un’ottantina di pagine quando l’ho ricevuta e allora lui ha iniziato a darle vita”, ricorda LaBeouf. “Ha consentito che si sviluppasse, tanto da arricchirsi di una ventina di pagine. Lui si sentiva a suo agio nel dare il via libera e ha mostrato grande fiducia verso se stesso e la sua squadra per andare avanti”.

 

LaBeouf  ricorda una scena con Brendan Gleeson, in cui il giornalista contatta il capo della polizia in pensione interpretato da Gleeson per avere informazioni durante una cena ad Ann Arbor, Michigan. “Inizialmente, quella scena non esisteva proprio”, spiega LaBeouf. “Poi, arriva qualcuno come Gleeson e inizi a lavorarci un po’… Redford le ha permesso di respirare, ma comunque era ben strutturata. Non è stata improvvisata, ha una struttura molto solida per quanto riguarda quello che bisognava spiegare e perché”. “Lui agisce mantenendo un controllo completo, ma allo stesso tempo consente al film di essere libero, come qualcosa che non ha assolutamente dei limiti, in modo da portare la vita reale sullo schermo. Questo consente dei momenti realistici e di mantenere una struttura efficace”, sostiene LaBeouf parlando di Redford.  “Quello che fa è fantastico, anche perché sembra tutto molto semplice per lui. E’ questo il bello di Redford”.

 

 

 

IL CAST

           

Per il suo nono film da regista, Robert Redford ha scelto alcuni dei maggiori talenti in circolazione attualmente. Anche se la sceneggiatura di Lem Dobbs richiedeva un ampio cast di supporto, il livello degli attori che Redford è riuscito a convincere conferma il rispetto che riscuote tra i suoi colleghi. Il fascino della pellicola poggia in buona parte sul notevole cast di veterani in azione, con interpreti del calibro di Julie Christie, Susan Sarandon, Stanley Tucci, Terrence Howard, Richard Jenkins, Chris Cooper e Nick Nolte – tutti vincitori o nominati all’Oscar® . 

 

Inoltre, Redford ha anche ottenuto alcuni dei migliori giovani attori in circolazione, tra cui Shia LaBeouf nel ruolo del protagonista Ben Shepard, Brit Marling  e la candidata all’Oscar® Anna Kendrick  in ruoli di supporto.

 

“Da un punto di vista personale, trovo che lavorare con questi nuovi artisti sia una grande fonte di ispirazione”, sostiene Redford. “Fanno parte di una nuova generazione… hanno delle idee originali e puoi imparare molto da loro. Non sei mai troppo vecchio o affermato da non poter imparare qualcosa. Questo atteggiamento mi mantiene vivo e curioso”.

 

Per il ruolo fondamentale di Jim Grant, tuttavia, Redford ha deciso di impegnarsi in prima persona. “Dipende dal fatto che sono pazzo”, scherza la leggendaria star. “Dovermi occupare sia della regia che dell’interpretazione del protagonista non è stato semplice. Ce l’ho fatta, ma non è stato semplice”.

 

 

ROBERT REDFORD – JIM GRANT

Con oltre 52 anni di attività nell’industria, 30 film come produttore, nove come regista e circa 55 ruoli cinematografici al suo attivo, Robert Redford è una delle figure più influenti ad aver mai lavorato nell’industria del cinema. Ha ricevuto due Oscar®; il primo per il suo esordio alla regia, Gente comune nel 1980, il secondo alla carriera nel 2002.  Tra i suoi tanti successi, bisogna ricordare la nascita e la direzione del Sundance Institute, così come il Sundance Film Festival, noti per il loro grande impegno e il loro contributo incommensurabile al cinema indipendente. Per THE COMPANY YOU KEEP, Redford ha sfruttato sia la sua esperienza e la passione per portare in vita sia il film che il personaggio principale, mentre nel corso degli anni mandava avanti il suo progetto indipendente con i suoi colleghi produttori.

 

            Tuttavia, il suo interesse verso il personaggio di Jim Grant è stato immediato, dopo essersi innamorato del romanzo di Neil Gordon e della sua visione di un territorio americano, allo stesso tempo familiare e sconosciuto. “Il romanzo mi ha aperto gli occhi”, rivela Redford. “Sapevo che sarebbe stato difficile da adattare, ma anche che avrebbe dato vita a un grande film”.              

 

Sebbene sia rimasto affascinato da Jim Grant – in particolare dal suo senso di lealtà, nobiltà e integrità – Redford precisa subito le differenze tra se stesso e il personaggio che vediamo sullo schermo.

 

            “All’epoca, ero impegnato a costruirmi una famiglia e a iniziare una carriera, quindi non ero coinvolto politicamente”, risponde quando gli viene chiesto se si riconosce nel personaggio. “Nella mia vita, ho fatto politica solo grazie alla mia attività a tutela dell’ambiente”.

“D’altra parte, molti miei amici erano coinvolti”, ricorda Redford. “Ho visto quello che accadeva e l’aspetto positivo della questione. Le persone erano molto coinvolte perché all’epoca c’era il servizio di leva obbligatorio. La gente si rifiutava di combattere una guerra in cui non credeva e quindi si sono ribellati. All’epoca, ero un semplice simpatizzante, senza essere impegnato attivamente”.

 

            Sebbene Redford alla fine abbia accettato il doppio incarico di regista e di interprete del protagonista, all’inizio aveva delle riserve.

 

“Devi essere schizofrenico in maniera controllata”, spiega il regista. “Recitare e dirigere allo stesso tempo non è un’attività naturale per me. Quando recito, mi piace essere libero di farlo, mentre quando dirigo amo poter osservare la situazione come farebbe un direttore d’orchestra. Invece di essere uno strumento, osservi come questi si integrano e creano una storia”.

 

“Io l’ho adorato”, sostiene la giovane Brit Marling, che interpreta la figlia di Brendan Gleeson, Rebecca Osborne, per quanto riguarda il lavoro con Redford. “E’ stata un’esperienza incredibile poter far parte di questo film”. 

 

“E’ un tipo meraviglioso”, afferma Richard Jenkins, che interpreta uno degli ex compagni di Grant, un tempo estremista e ora un ‘rispettabile’ professore di storia, Jed Lewis. “Basta guardare il cast per capirlo. Lui ti chiede di fare qualcosa e tu accetti subito”…
            “E’ una delle persone più dolci che abbia mai incontrato”, sostiene Julie Christie, che incarna l’ex amante di Redford, anche lei una fuggitiva, Mimi Lurie. “Possiede una dolcezza infinita, una caratteristica che ti colpisce. Ma sa anche quello che vuole e come regista farà di tutto per ottenerla”.

 

“Quando l’ho incontrato, mi sentivo un fan, atteggiamento che ho conservato per tutto il nostro rapporto di lavoro”, ricorda Shia LaBeouf parlando del legame stretto con Redford come regista e collega. “Ma lui riesce anche a dissipare questo alone di mito e a lavorare efficacemente con noi. Ho ricevuto la sceneggiatura il primo giorno in cui l’ho incontrato. Ed era già ottima”.

 

 

SHIA LABEOUF – BEN SHEPARD

Shia LaBeouf si è fatto conoscere dal pubblico di tutto il mondo grazie alla pellicola di Steven Spielberg Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo e alla popolarissima serie di Transformers. Con THE COMPANY YOU KEEP, l’attore ha visto un’opportunità unica di lavorare con Robert Redford, grazie a un ruolo incredibile come quello del suo personaggio, Ben Shepard.

 

“Quando ho letto la sceneggiatura, ho visto Ben come un idealista”, sostiene LaBeouf. “Ho preso ispirazione da Redford e Dustin Hoffman in Tutti gli uomini del presidente, la pellicola di Alan J. Pakula del 1976 sul Watergate. E c’era qualcosa di entrambi nel mio personaggio, almeno dal mio punto di vista. Ho suggerito l’idea a Bob e lui l’ha accolta con piacere”.

            “Tuttavia, è un personaggio complesso e anche desideroso di diventare famoso”, sostiene LaBeouf sorridendo. “E’ come se vivesse in una corazza, tutto ruota intorno a lui. Cerca di rendere questa corazza più scintillante, ma è una sorta di follia autoindotta. Vuole diventare famoso come il miglior cronista del mondo e scrivere una storia importante. Ma, allo stesso tempo, la sua vita è priva di amore. E’ solo, il tipo di persona che si googla ogni sera per trovare delle conferme. Ben è fatto così, ma poi incontra una donna diversa da tutte le altre, quindi decide di inseguire questo sogno”.

 

“Nella storia, incontro il personaggio di Shia, un cronista. Io sono sulla difensiva, perché non mi fido di lui”, rivela Brit Marling, che incarna Rebecca Osborne, parlando del loro rapporto sullo schermo.  “Poi ci conosciamo e scopro che potrei aver avuto ragione a essere diffidente”.

                                                                                  

“E’ un film decisamente politico, ma anche molto umano”, prosegue la Marling. “Non credo sia mai una buona idea fare una pellicola che parli solo di politica, perché i film sono fatti per emozionate la gente. Quando parli di politica all’interno di una storia umana, il pubblico è più disponibile ad aprirsi e assorbire queste idee assieme alle emozioni”.

 

Inoltre, LaBeouf era attirato da un ruolo diverso da quelli che aveva fatto in precedenza. “Per la prima volta, incarno l’antagonista e mi sono divertito molto”, sostiene la giovane star. “E’ veramente eccitante, anche perché il protagonista è interpretato da Robert Redford. Stare nello stesso poster vicino a Robert Redford è incredibile… Mettiamoci anche il cast che avevamo, degli attori fantastici che hanno contribuito molto al film arricchendo la sceneggiatura e possiamo dire che è stato un viaggio fantastico”.

 

 

JULIE CHRISTIE – MIMI LURIE

Da quando si è fatta prepotentemente notare nel 1965, grazie alla prova che le è valsa un Oscar® nella pellicola di John Schlesinger Darling, Julie Christie ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale nel panorama cinematografico mondiale. Con una carriera che dura da più di 40 anni, con oltre 50 tra progetti per il grande e il piccolo schermo, l’attrice britannica ha partecipato a dei grandi successi di critica e di pubblico come Il dottor Zivago di David Lean, Fahrenheit 451 di Francois Truffaut, Via dalla pazza folla di Schlesinger, I compari di Robert Altman, A Venezia un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg, Shampoo di Hal Ashby, oltre a prodotti recenti come Harry Potter e il prigioniero di Azkaban di Alfonso Cuarón e la pellicola del 2011 Cappuccetto rosso sangue di Catherine Hardwicke, al fianco di Amanda Seyfried.

 

Tuttavia, è stata la prova della Christie nei panni di una donna colpita dall’Alzheimer in Away From Her che ha impressionato Robert Redford (anche perché quella pellicola è stata presentata al Sundance), oltre ad averla riportata all’attenzione di critica e pubblico. Inoltre, le ha fatto ottenere la quarta candidatura all’Oscar® della Christie nel 2008, quando ha anche vinto il Golden Globe, il SAG Award e il National Board of Review per la sua prova. 

 

“Ho sempre ammirato Robert Redford per il suo lavoro, il suo impegno ambientale e ovviamente quello che ha ottenuto con il Sundance”, afferma la Christie, che era molto contenta di poter collaborare con Redford sullo schermo. In effetti, nonostante questi due veterani abbiano iniziato a lavorare nello stesso periodo, non avevano mai partecipato insieme a un film, fino a quando Redford non ha scelto l’attrice britannica per THE COMPANY YOU KEEP.

 

In questo caso, la Christie interpreta un’estremista, Mimi Lurie. Come avviene per Jim Grant, il personaggio di Redford, anche lei è un ex membro dei Weather Underground, che ha vissuto sotto falsa identità dopo essersi data alla clandestinità quando era giovane. A differenza di Grant, lei non ha cambiato idea sul suo passato, mentre intanto tiene in pugno il destino del suo ex amante.

 

“Nella pellicola, lei viene considerata una terrorista per le sue attività negli anni settanta”, rivela la Christie parlando del suo personaggio. “Loro prendevano di mira queste istituzioni, per denunciare quello che stava avvenendo in Vietnam e dopo aver visto che la non violenza produceva risultati scarsi”.

 

“Dal suo punto di vista, lei è entrata in clandestinità e ci è rimasta perché crede che consegnarsi significherebbe collaborare con le forze che ha sempre combattuto, come se accettasse le loro regole, che lei invece disprezza” spiega l’attrice. “Molte persone potrebbero pensare che ha un punto di vista limitato, mentre in realtà lei analizza tutto a 360 gradi. Lei può vedere tutti gli aspetti della questione e poi decidere da che parte stare. Sceglie quella che ritiene l’opzione più efficace, mentre la maggioranza preferisce fare come viene detto loro. Questa è una visione più profonda”. 

 

Conosciuta per le sue opinioni politiche, talvolta controverse, la Christie riesce a capire il personaggio, anche se sottolinea di essersi dovuta impegnare per incarnarla. “In sostanza, lei possiede un’integrità enorme”, sostiene l’acclamata attrice. “Direi un’integrità dolorosa, perché l’integrità è sempre qualcosa di doloroso”.

 

 

 

 

LA PRODUZIONE

 

 

Girato a Vancouver e nei suoi dintorni, le riprese di THE COMPANY YOU KEEP sono iniziate il 19 settembre 2011 e proseguite fino al novembre di quell’anno. Per quanto riguarda la squadra di realizzatori, Redford ha lavorato con molti dei suoi collaboratori principali per la prima volta. Tra questi, c’erano il premiato direttore della fotografia brasiliano Adriano Goldman (Sin Nombre) e lo scenografo Laurence Bennett (conosciuto soprattutto per il suo lavoro con Paul Haggis e, più di recente, con Michel Hazanavicius per The Artist). 

 

            “Non avevo mai lavorato con queste persone prima d’ora, ma si è rivelata una troupe fantastica”, sostiene Redford, entusiasta della sua squadra. “Ritengo che il cinema sia un mezzo di espressione fondato sulla collaborazione, nonostante la teoria dell’autore e tutte queste idee… Penso che ogni incarico sia veramente importante, così come lo è mostrare il dovuto rispetto per questi ruoli, tanto da far sapere loro quanto siano importanti per portare a termine il nostro progetto”.

 

            “Io lavoro duro per mostrare il dovuto rispetto alla troupe, ma questo non significa evitare di essere esigenti”, rivela Redford parlando del suo approccio sul set. “Sono sempre stato fortunato di avere degli ottimi collaboratori e questi sono sicuramente i migliori con cui abbia mai lavorato”.

 

            Così, il regista è arrivato a Vancover ben preparato. “Abbiamo discusso molto prima di trovarci lì”, spiega LaBeouf. “Redford sapeva bene come non avremmo avuto tempo di discutere delle motivazioni dei personaggi nel bel mezzo delle riprese, quando saremmo stati sul set tutto doveva essere definito”.

 

Mentre molti membri di questo cast corale sarebbero venuti e partiti da Vancouver per girare le loro scene – anche a causa di altri impegni di lavoro – LaBeouf sarebbe rimasto con Redford per tutta la durata delle riprese. “Ero una sorta di mascotte sul set”, scherza l’attore.

 

“Io ho fatto le prove con tanti altri attori nel mio tempo libero, seguendo i compiti a casa che mi aveva assegnato Bob”, rivela LaBeouf parlando della sua preparazione. “Ho svolto tante prove, così come ha fatto Bob, ma non è stato così per Julie Christie e molti altri attori, perché non erano disponibili. Così, sono stato alle loro calcagna, talvolta dal giorno in cui arrivavano in città, e ci sono riuscito. Posso dire di essermi dimostrato un egoista, perché ho svolto buona parte delle mie prove senza che Bob lo sapesse”.

“Per esempio, i miei scambi con Stanley erano di circa sei-sette pagine”, spiega LaBeouf, che parla dei suoi dialoghi con Stanley Tucci, che nel film interpreta il suo responsabile, impegnato a fronteggiare le difficoltà economiche del quotidiano locale The Albany Sun-Times. “Era tutto molto rapido, quindi sono stato felice di avere tanto tempo per provare con Stanley. In questo modo, puoi veramente interpretare le scene”.

 

“La scena con Susan Sarandon è di otto pagine”, prosegue LaBeouf, citando un’altra sequenza, quella in cui il suo personaggio intervista Sharon Solarz (appunto il ruolo della Sarandon), il cui arresto mette in moto la storia. “Nonostante le prove svolte, c’era un’enorme pressione”, ricorda LaBeouf. “Ma è a questo che servono i professionisti. E’ stato incredibile far parte di un film del genere”.

 

“E’ fantastico poterti fidare completamente del regista, perché ti lasci andare e ti senti veramente libero”, sostiene la Marling. “Talvolta è difficile avvertire questa fiducia, ma io ne avevo moltissima nei suoi confronti. Ti senti sicuro che ti inserirà perfettamente nella storia e che sarà la tua guida. E’ una sensazione piacevole, perché è l’unico modo in cui puoi sentirti libero di fare il tuo lavoro… Partecipare a questo film è stato speciale”.

 

Redford era convinto che i fuochi d’artificio di THE COMPANY YOU KEEP non sarebbero arrivati da effetti speciali o dal digitale, ma dall’interazione esplosiva tra i suoi personaggi, un ritorno a un’epoca passata del cinema.

 

“Ora una nuova tecnologia sostiene molti film”, rivela Redford. “Ci sono delle scene incredibili che vengono realizzate, tanto che non sai più cosa sia reale e cosa invece finto”.

 

“Questo può essere uno spettacolo notevole, ma in alcuni di questi blockbuster la tecnologia porta avanti l’intera storia, al punto che magari non c’è una vera storia, ma tanta azione e intrattenimento. Negli anni settanta non era così, era un’epoca che puntava sulla narrazione e questo per me è affascinante. Credo di avere ancora un debole per il lato umanistico del cinema”.

 

“Da ragazzo, adoravo Frankenstein, The Three Stooges e i musical”, ricorda Redford. “Ne sono ancora innamorato. Ma quando diventi un artista, desideri realizzare quello che è importante per te. Nel mio caso, si tratta di storie sulla vita americana… E’ una nazione magnifica, ma penso sia il caso dare uno sguardo anche al suo lato oscuro. Ed è questo che mi interessa, perché io l’ho vissuto”.

 

 

IL CAST

 

 

 

ROBERT REDFORD – Jim Grant (Regista/produttore)

ROBERT REDFORDha ottenuto grandi consensi per il suo lavoro come attore, produttore, regista, sostenitore del cinema indipendente e ambientalista. Ha vinto un

Academy Award®, un DGA Award e un Golden Globe Award come miglior regista per il suo film d’esordio, l’emozionante dramma familiare Gente comune (Ordinary People). E’ anche stato candidato a un Academy Award® per la regia di Quiz Show.

 

Come attore, ha conquistato una nomination all’Academy Award® per la sua prova ne La stangata (The Sting). Nel 2002, ha ottenuto un Academy Award® alla carriera per celebrare i suoi successi come attore, regista, produttore e creatore del Sundance Institute. Ha anche diretto e prodotto Milagro (The Milagro Beanfield War), In mezzo scorre il fiume (A River Runs Through It), L’uomo che sussurava ai cavalli (The Horse Whisperer), La leggenda di Begger Vance (The Legend of Bagger Vance), Leoni per agnelli (Lions for Lambs) eThe Conspirator, mentre è stato produttore esecutivo e narratore di Incident at Oglala, un documentario sull’attivista nativo-americano Leonard Peltier.

 

Nato a Santa Monica, in California, Redford ha frequentato la University of Colorado, ma l’ha abbandonata dopo due anni per viaggiare in Europa, dove ha studiato a Parigi e a Firenze. Ha proseguito i suoi studi artistici quando è tornato negli Stati Uniti, iscrivendosi al Pratt Institute di Brooklyn. Seguendo il consiglio di un insegnante, Redford è passato all’American Academy of Dramatic Arts, dove la passione per la recitazione ha avuto la meglio sulla pittura. Un piccolo ruolo a Broadway ha portato a delle parti in diversi drammi televisivi, per poi arrivare nel 1961 all’esordio al cinema grazie a Caccia di guerra (War Hunt).

 

Sempre quell’anno, ha partecipato al suo primo spettacolo a Broadway, Sunday in New York, seguito da A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park). Grazie alla versione cinematografica di quest’ultimo lavoro, Redford si è fatto notare dalla critica e dal pubblico. In seguito, ha interpretato tanti personaggi diversi in molti film, tra cui quelli prodotti dalla sua società, la Wildwood Enterprises.

 

Sotto l’etichetta della Wildwood, Redford è stato protagonista de Gli spericolati (Downhill Racer) e Il candidato (The Candidate), oltre ad aver prodotto e interpretato Tutti gli uomini del presidente (All the President’s Men). In seguito, si è costruito un’ottima carriera come interprete, partecipando a film importanti come Corvo Rosso non avrai il mio scalpo (Jeremiah Johnson), Come eravamo (The Way We Were), I tre giorni del Condor (Three Days of the Condor), Il temerario (The Great Waldo Pepper), Brubaker, Quell’ultimo ponte (A Bridge Too Far), Il migliore (The Natural), La mia Africa (Out of Africa), Pericolosamente insieme (Legal Eagles), Proposta indecente (Indecent Proposal) e Qualcosa di personale (Up Close and Personal).

 

Nel 1997, ha ricevuto la National Medal for the Arts dal Presidente Clinton. Nel dicembre del 2005, Redford ha ottenuto il Kennedy Center Honors per i suoi “notevoli successi nel mondo della recitazione e per i suoi straordinari contributi alla vita del nostro Paese”.



SHIA LABEOUF – Ben Shepard

Shia LaBeouf è rapidamente diventato uno degli attori più richiesti a Hollywood. Il suo talento naturale e la sua energia lo hanno reso uno dei migliori interpreti protagonisti del mondo del cinema.

 

Tra poco, lo vedremo in Lawless di John Hillcoat, un film ambientato durante l’era della Depressione e del contrabbando di alcool, presentato con successo a Cannes e che vede impegnati anche Tom Hardy, Gary Oldman, Guy Pearce, Jessica Chastain e Mia Wasikowska.

 

Recentemente, ha terminato in Romania le riprese di The Necessary Death of Charlie Countryman al fianco di Evan Rachel Wood e Melissa Leo. Il film si concentra su Charlie e i suoi exploit romantici con una ragazza, che è ambita da un boss della mafia con un debole per la violenza e una gang al suo servizio.

 

Recentemente, è apparso in Transformers 3 (Transformers: Dark of the Moon), che ha rappresentato la terza e ultima volta che interpretava l’eroico Sam Witwicky, un personaggio che il pubblico ormai conosce bene. Dal Transformers originale, uscito nel 2007 (che ha conquistato oltre 700 milioni nel mondo ed è diventato il dvd più venduto di quell’anno) si è passati al secondo episodio, arrivato sugli schermi nel 2009, Transformers – La vendetta del caduto (Transformers: Revenge of the Fallen), che ha ottenuto ben 836 milioni nel mondo e che mostrava ancora una volta Sam in mezzo a una lotta mortale tra le legioni di robot presenti sulla Terra.

Ha anche lavorato con Michael Douglas in Wall Street: il denaro non dorme mai (Wall Street: Money Never Sleeps) di Oliver Stone. LaBeouf incarna un giovane addetto agli investimenti bancari, Jake Moore, che stringe un’alleanza con il famigerato trader degli anni ottanta Gordon Gekko, in modo da bloccare una scalata ostile. Nel 2008, è stato protagonista dell’attesissimo quarto episodio della serie di Steven Spielberg, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull) al fianco di Harrison Ford, ha collaborato con il regista D.J. Caruso per la seconda volta grazie al thriller Eagle Eye, che vedeva coinvolti Michelle Monaghan, Rosario Dawson e Michael Chiklis, oltre ad apparire assieme a Julie Christie e John Hurt nello spezzone di Anthony Minghella di New York I Love You.

 

Nella sua filmografia, troviamo anche il popolare thriller Disturbia; il film d’animazione candidato agli Oscar®Surf’s up – I re delle onde (Surf’s Up); Guida per riconoscere i tuoi santi (A Guide to Recognizing Your Saints), che ha conquistato il premio per il miglior cast al Sundance Film Festival; l’acclamato dramma di Emilio Estevez Bobby; Il più bel gioco della mia vita (The Greatest Game Ever Played); Io, robot (I, Robot); Constantine; Charlie’s Angels: più che mai (Charlie’s Angels: Full Throttle); e il film della HBO emerso dal concorso Project Greenlight La battaglia di Shaker Heights (The Battle of Shaker Heights), prodotto da Matt Damon e Ben Affleck. Nel 2003, ha esordito al cinema nella commedia Holes -Buchi nel deserto (Holes), basato sul fortunato libro di Louis Sachar.

 

Nel 2007, è stato eletto Star del futuro da parte della convention ShoWest, organizzata dall’associazione degli esercenti americani, mentre nel febbraio del 2008 ha conquistato il BAFTA Orange Rising Star Award, che viene votato dal pubblico inglese. Inoltre, è stato candidato a quattro Teen Choice Awards per Transformers,conquistando il premio per l’attore emergente; il Teen Choice Award per un attore impegnato in un horror/thriller, grazie alla sua prova in Disturbia, oltre a uno Scream Award. Nel 2004, è stato candidato a un Young Artists Award come miglior attore protagonista giovane in un film e per il miglior attore emergente agli MTV Movie Awards grazie a Holes.

 

Sul piccolo schermo, LaBeouf ha ottenuto grandi consensi da parte della critica, grazie al suo ritratto di Louis Stevens nella serie originale del Disney Channel Even Stevens. Nel 2003, ha conquistato un Daytime Emmy award per il miglior attore in una serie per bambini, proprio grazie a questo popolare telefilm.

 

Attualmente, risiede in California.

 

 

 

 

 

 

JULIE CHRISTIE – Mimi Lurie

Nata ad Assam, India, Julie Christie ha frequentato la scuola in Inghilterra, ma a sedici anni si è trasferita a Parigi per studiare arte. In seguito, è diventata studentessa di recitazione a Londra, facendo esperienza sui palcoscenici e apparendo in televisione, prima di esordire al cinema grazie al film di John Schlesinger Billy il bugiardo (Billy Liar). Solo due anni più tardi, ha ritrovato Schlesinger per Darling, che le è valso un Academy Award® come miglior attrice protagonista, mentre lo stesso anno ha recitato nella pellicola epica di David Lean, Dottor Zivago (Dr. Zhivago), nei panni della bellissima Lara. 

 

Nel 1971, ha conquistato la sua seconda candidatura agli Academy Award® grazie al western di Robert Altman I compari (McCabe & Mrs. Miller), che ha rappresentato la prima delle sue tre collaborazioni con Warren Beatty, che comprendono anche Shampoo e Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait). 

 

Negli anni ottanta ha rallentato la sua attività di attrice, per poi tornare ai film importanti grazie alla partecipazione a Hamlet di Kenneth Branagh, Afterglow (che le è valso la sua terza nomination agli Academy Award®), Troy, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban), Neverland – Un sogno per la vita (Finding Neverland) e Away From Her, che le ha fatto conquistare la sua quarta candidatura agli Oscar® come miglior attrice protagonista.

 

 

 

SAM ELLIOTT – Mac McLeod

Sam Elliott ha recentemente fornito la voce al personaggio di Chupadogra nella commedia per famiglie della Twentieth Century Fox Sansone (Marmaduke), per poi partecipare al film della Hallmark Hall of Fame Miracolo a novembre (November Christmas) nei panni di Jess Sanford. 

 

Inoltre, ha recitato assieme a Hugh Grant e Sarah Jessica Parker nella commedia romantica della Columbia Pictures Che fine hanno fatto i Morgan? (Did you Hear About the Morgans?), nel ruolo di Clay Wheeler. Il suo cammeo, che l’ha portato a incarnare Maynard Finch nella pellicola candidata agli Academy Award® come miglior film Tra le nuvole (Up in the Air), gli ha fatto ricevere grandi consensi.

 

In passato, ha interpretato Lee Scoresby nell’avventura fantasy della New Line Cinema La bussola d’oro (The Golden Compass) di Chris Weitz, con protagonisti Nicole Kidman e Daniel Craig. E’ apparso nel film di successo Ghost Rider assieme a Nicolas Cage, così come in Thank You for Smoking di Jason ReitmanHa anche fornito la voce del patriarca di famiglia nella commedia di animazione Barnyard – Il cortile (Barnyard) e ha recitato al fianco di Joan Allen in Off the Map, che è stato presentato nel 2003 al Sundance Festival. 

 

Si è fatto notare per la prima volta grazie alla sua prova ne Il bagnino (Lifeguard).Nella sua filmografia, troviamo anche The Hulk, We Were Soldiers – Fino all’ultimo uomo (We Were Soldiers), The Contender, The Hi-Lo Country, Il grande Lebowski (The Big Lebowski), Tombstone, Gettysburg, Effetto allucinante (Rush), La renna (Prancer), Fatal Beauty e Dietro la maschera (Mask).

 

In televisione, è stato candidato a un Emmy e a un Golden Globe per la sua prova in Buffalo Girls. Sul piccolo schermo, ha lavorato ad A prova di errore (Fail Safe); You Know My Name, un film per la TNT che si è aggiudicato il primo Golden Boot “Best of the West” Award; la miniserie Murder in Texas; Gone to Texas, The Sam Houston Story;The Yellow Rose e Fugitive Nights.

 

 

 

 

 

JACKIE EVANCHO – Isabel Grant

 

Quando Jackie Evancho ha cantato per la prima volta di fronte ai giudici del varietà della NBC America’s Got Talent, molti spettatori erano scioccati che il suo canto meraviglioso non fosse in playback. Come spiegare altrimenti una perfetta voce da soprano nel corpo di una bambina? Nel corso della sua successiva esibizione, i giudici le hanno chiesto di improvvisare un brano. Lei ha cantato senza sbavature, ha ottenuto il secondo posto e così ha lanciato una carriera ormai leggendaria.

 

Non era soltanto il suo talento musicale e la sua età che hanno sconvolto il pubblico di AGT. Anche la sua presenza e il suo fascino l’hanno fatta notare. “Hai tutto quello che serve”, le ha detto il giudice di AGT Pierce Morgan.

 

“E’ un prodigio, di quelli che per definizione infrangono qualsiasi regola”, ha scritto il critico musicale Andrew Duckenbrod nella Pittsburgh Post-Gazette, dopo aver visto l’allora undicenne Jackie esibirsi facendo il tutto esaurito nella sua città natale nell’ottobre del 2011. “La sua voce ti ipnotizza”. E’ diventata una delle artiste che ha definito la categoria dei “classici crossover”, i cantanti in grado di passare senza problemi da Puccini al pop.

 

Jackie ha ormai dodici anni e la sua carriera è esplosa dopo il debutto ad AGT. Poco dopo la fine del concorso, Jackie ha firmato con la Columbia Records e ha iniziato a concretizzare il suo sogno. Ora, continuano a presentarsi nuove opportunità e straordinarie esperienze. Di recente, ha provato a lavorare come attrice e modella, come dimostra proprio il suo impegno in The Company You Keep. Inoltre, è stata selezionata dal proprietario di GUESS, Paul Marciano, per lavorare alla campagna dell’autunno 2012 di GUESS Kids, che verrà svelata alla fine dell’estate 2012.

 

Ha anche partecipato all’accensione dell’albero di Natale a Washington, dove ha cantato e deliziato il Presidente e la signora Obama. Due mesi più tardi, si è esibita nuovamente di fronte al Presidente e ai leader del Congresso durante il National Prayer Breakfast.

 

All’inizio del 2012, èstata scelta per andare in Russia ed esibirsi di fronte a 100.000 persone prima dell’inizio dell’Economic Forum di San Pietroburgo. Jackie, in rappresentanza degli Stati Uniti, ha avuto l’onore di cantare con due stelle dell’opera, il russo Dmitri Hvorostovsky e la coreana Sumi Jo.

 

Anche in Giappone ha molti fan ed è stata invitata per esibirsi di fronte alla Famiglia reale al Palazzo imperiale. Inoltre, è andata in tournée con la Tokyo Philharmonic, facendo registrare il tutto esaurito. 

 

Anche i suoi spettacoli negli Stati Uniti riempiono le sale e sono state diffusi dalla PBS per la serie Great Performances. Il suo primo speciale per la PBS ha fatto segnare uno dei migliori risultati per la PBS di sempre. Quando la PBS ha proposto Dream With Me In Concert nella seconda metà del 2011, è diventato subito uno dei programmi più visti dell’anno. 

 

Nel 2012, le è stato chiesto di partecipare a un secondo spettacolo della serie Great Performance: Jackie Evancho: Music of the Movies, che vedeJackie cantare dei brani classici da film come South Pacific (Some Enchanted Evening), Titanic (My Heart Will Go On) e Nuovo cinema Paradiso (Se). Il programma è stato presentato ad agosto dai canali della PBS e verrà riproposto nei prossimi mesi.

 

Per concludere un anno eccitante, ha registrato il suo terzo album, Songs From The Silver Screen, che uscirà il 2 ottobre. “Mi sono divertita molto e sono stata impegnata in situazioni complicate quest’anno. Ma nonostante abbia veramente apprezzato i viaggi, la recitazione e il tempo passato a posare nei magnifici vestiti per GUESS, il canto rimane la cosa che amo di più”, ha dichiarato Jackie.

 

In poco più di due anni, la voce unica da soprano di Jackie le ha permesso di conquistare milioni di fan, mentre le sue registrazioni hanno dominato la musica e le classifiche dei DVD. Il suo calore, fascino e personalità le hanno consentito di farsi sostenere da leggendari produttori musicali come David Foster e da realizzatori del calibro di Robert Redford. Billboard Magazine l’ha inserita nell’elenco di personalità musicali che influenzano il suo campo nonostante abbiano meno di 21 anni, grazie al fatto che “la sua voce incantevole racchiude un potere e una forza espressiva che spesso portano gli ascoltatori alle lacrime”. 

 

Il suo EP d’esordio, O Holy Night, è uscito nel novembre del 2010, diventando l’album di debutto più venduto dell’anno e superando il milione di copie, che le sono valse un disco di platino.

Nel giugno del 2011, è uscito Dream With Me, il suo primo album di studio. Un mix di aree operistiche, brani moderni e classici pop, ha esordito al secondo posto della classifica di Billboard, diventando disco d’oro dopo solo quattro settimane. Heavenly Christmas è uscito nel novembre del 2011, diventando uno degli album natalizi più venduti quell’anno.

 

Il suo fascino e la sua bellezza non hanno attirato l’attenzione solo del mondo della musica, come dimostra la scelta del leggendario attore/regista/produttore Robert Redford, che l’ha voluta per interpretare sua figlia in The Company You Keep.

 

 “Sono veramente felice che il signor Redford mi abbia scelto per questo film. E sono eccitata di poter imparare da un gruppo di attori straordinari”, sostiene Jackie, che fa parte di un cast di star che comprende Susan Sarandon, Shia LeBeouf, Terrence Howard, Anna Kendrick, Nick Nolte e Stanley Tucci.

 

Guardandosi indietro, Jackie sostiene che il suo desiderio di esibirsi è nato dopo che, con la sua famiglia, ha visto la versione cinematografica de Il fantasma dell’opera (The Phantom of the Opera) quando aveva solo sette anni. “Lo abbiamo visto al cinema ed era veramente bello”, ha ricordato Jackie alla stazione televisiva della Pennsylvania WPXI.

 

La pellicola è talmente rimasta impressa a Jackie che il brano Music of the Night è stato il primo che ha selezionato per Songs From The Silver Screen.

 

Non è certo il tipo di musica che i cantanti preadolescenti scelgono normalmente. Mentre loro si limitano ai brani pop, la comprensione di Jackie del fraseggio classico e la sua intonazione perfetta le consentono di affrontare una musica che va ben oltre le capacità dei suoi coetanei.

 

BRENDAN GLEESON – Henry Osborne

Brendan Gleeson recentemente ha ottenuto grandi consensi, tra cui delle candidature ai Golden Globe Award e ai British Independent Film Award, per la pellicola di John Michael McDonagh Un poliziotto da happy hour (The Guard) al fianco di Don Cheadle. Aveva già ricevuto delle nomination ai Golden Globe, BAFTA e British Independent Film Award per la sua prova nel precedente film dello stesso regista, In Bruges – La coscienza dell’assassino (In Bruges) al fianco di Colin Farrell. Gleeson ha conquistato un Emmy e ha ricevuto una candidatura ai Golden Globe per il suo ritratto di Winston Churchill nel film del 2009 della HBO Into the storm – La guerra di Churchill (Into the Storm).
Più di recente, ha affiancato Denzel Washington e Ryan Reynolds nel grande successo della Universal Safe House – Nessuno è al sicuro (Safe House), mentre ha lavorato nel dramma d’epoca Albert Nobbs con Glenn Close; nel racconto di fantasia degli ultimi giorni di Edgar Allen Poe, The Raven; e nel prodotto della Aardman Animations Pirati! Briganti da strapazzo (The Pirates! Band of Misfits). Tra poco, lo vedremo ne I puffi 2 (The Smurfs2) per la Sony Animation.
Gleeson è conosciuto soprattutto nei panni di Alastor “Malocchio” Moody, il ruolo che ha interpretato per la prima volta in Harry Potter e il calice di fuoco (Harry Potter and the Goblet of Fire) e ha ripreso in Harry Potter e l’ordine della Fenice (Harry Potter and the Order of the Phoenix), così come nel penultimo film della serie, Harry Potter e i doni della morte: Parte 1 (Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 1).
Ha esordito al cinema grazie alla pellicola Jim Sheridan Il campo (The Field), seguito da piccoli ruoli in film come É vietato portare cavalli in città (Into the West) di Mike Newell e Cuori ribelli (Far and Away) di Ron Howard.
Si è fatto notare dal grande pubblico grazie alla pellicola di Mel Gibson, vincitrice dell’Oscar® come miglior film, Braveheart – Cuore impavido (Braveheart). E’ poi apparso nelle pellicole di Neil Jordan Michael Collins e Il garzone del macellaio (The Butcher Boy), oltre a partecipare al prodotto indipendente Angela Mooney, che vedeva impegnato John Boorman come produttore esecutivo.
Il suo ritratto del criminale realmente esistito Martin Cahill in The General di John Boorman, assieme alla sua interpretazione ne I dilettanti (I Went Down) di Paddy Breathnach, gli è valso il premio di miglior attore da parte della Boston Society of Film Critics. The General gli ha anche permesso di ottenere l’Irish Film & Television Award (IFTA) e il London Film Critics Circle Award come miglior attore.

 

Ha lavorato per tre volte con John Boorman, grazie a Il sarto di Panama (The Tailor of Panama), In My Country e The Tiger’s Tail, così come con Neil Jordan, che lo ha chiamato per Michael Collins, The Butcher Boy e Breakfast on Pluto. Inoltre, è stato impegnato in Mission: Impossible II di John Woo, A.I. intelligenza artificiale (AI) di Steven Spielberg, 28 giorni dopo (28 Days Later) di Danny Boyle, Gangs of New York di Martin Scorsese, Troy di Wolfgang Petersen, Le crociate (Kingdom of Heaven) di Ridley Scott, Beowulf di Robert Zemeckis e Green Zone di Paul Greengrass.

Un ex insegnante nato in Irlanda, Gleeson ha abbandonato questa professione per seguire la sua passione principale, la recitazione, quando è entrato nella compagnia teatrale irlandese Passion Machine. Sui palcoscenici, è stato impegnato in King of the Castle, The Plough and the Stars, Prayers of Sherkin, Il giardino dei ciliegi (The Cherry Orchard), Giunone e il pavone (Juno and the Paycock) e On Such As We.

 

 

TERRENCE HOWARD – Cornelius

Il talentuoso Terrence Howard è conosciuto soprattutto per la sua prova, che gli è valsa delle candidature ai Golden Globe e agli Academy Award®, in Hustle & Flow, così come per il suo ruolo di supporto in Crash – contatto fisico (Crash), per cui ha ricevuto un National Board of Review Award per la miglior performance di un emergente. Nato a Chicago, Howard ha iniziato la sua carriera come attore nei panni di Jackie Jackson nella miniserie della ABC The Jacksons: An American Dream, a cui hanno fatto seguito delle importanti apparizioni in serie come Living Single e N.Y.P.D. (NYPD Blue). Nel 1993, ha esordito al cinema in Who’s the Man?, per poi passare al cowboy della pellicola d’epoca Dollari sporchi (Dead Presidents). Nel 1995, Howard si è fatto notare come atleta scolastico in Goodbye Mr. Holland (Mr. Holland’s Opus), che gli ha permesso di ricevere un’offerta per la serie della UPN TV Sparks. Nel 1999, ha conquistato un NAACP Image Award come miglior attore non protagonista, una candidatura agli Independent Spirit Award e un’altra ai Chicago Film Critics Association Award per il ruolo di Quentin in The Best Man.

 

E’ noto come uno degli attori più prolifici della sua generazione, con una filmografia che comprende ruoli variegati in pellicole come quella candidata agli Academy Award® Ray, Pride, Il buio nell’anima (The Brave One), La musica nel cuore (August Rush)eIron Man. Howard non è soltanto una star del cinema, ma anche un talento apprezzato a Broadway. Nel 2008, ha realizzato il sogno d’infanzia di vedere il suo nome sui cartelloni, al fianco del leggendario James Earl Jones, nel revival diretto da Debbie Allen a Broadway de La gatta sul tetto che scotta (Cat on a Hot Tin Roof) di Tennessee Williams.

 

Un musicista autodidatta, Howard suona sia il pianoforte che la chitarra. Ha messo in mostra il suo talento musicale in Ray, nei panni del chitarrista di  Ray Charles Gossie McKee, così come in Hustle & Flow, dov’era il rapper Djay. Per quella pellicola, ha interpretato tutti i brani del suo personaggio, tra It’s Hard Out Here For A Pimp, che si è aggiudicato l’Academy Award® per la miglior canzone originale.

 

Recentemente, è apparso in Law and Order: Los Angeles, che gli è valso un NAACP award come miglior attore non protagonista in una serie drammatica. Il telefilm non ha avuto vita lunga, ma il suo personaggio ha conquistato la critica e il pubblico.

 

Recentemente, ha recitato con Cuba Gooding Jr. e Bryan Cranston nel film di George Lucas Red Tails. Alla fine di quest’anno, lo vedremo incarnare Nelson Mandela al fianco di Jennifer Hudson nella pellicola Winnie. Sempre nei prossimi mesi, Howard apparirà in Sulla strada (On the Road) con Garrett Hedlund e Viggo Mortensen. Nel 2013, reciterà assieme a Colin Farrell e Noomi Rapace nel thriller Dead Man Down, così come in The Butler assieme a Oprah Winfrey, Forrest Whitaker, Liam Neeson e Nicole Kidman, House of Bodies con Queen Latifah e Peter Fonda, Lullaby interpretato anche da Garrett Hedlund e Jennifer Hudson, e in Fellini Black and White. Inoltre, sarà anche una delle stelle che apparirà nell’imminente commedia (ancora senza titolo) dei fratelli Farrelly, che comprende Gerard Butler, Emma Stone, Naomi Watts, Kate Winslet, Josh Duhamel, Elizabeth Banks, Uma Thurman e Hugh Jackman.

 

Quando non è impegnato a recitare, è molto coinvolto in tanti altri progetti. E’ un musicista autodidatta, filantropo e padre di tre bambini. E’ ambasciatore dalla Stand Up To Cancer e della Entertainment Industry Foundation (EIF). E’ anche impegnato nella ricerca sul cancro e ha svolto numerosi annunci per questa causa. All’inizio di quest’anno, la South Carolina State University gli ha conferito una laurea ad honorem. 

 

 

RICHARD JENKINS – Jed Lewis

L’attore candidato all’Academy Award® Richard Jenkins è uno dei caratteristi più richiesti da Hollywood, avendo partecipato a oltre sessanta film.

 

Jenkins ha conquistato una nomination all’Oscar® come miglior attore protagonista per la sua apprezzata prova ne L’ospite inatteso (The Visitor) di Tom McCarthy. Il film è stato presentato, ottenendo grandi consensi, al Toronto Film Festival del 2007 e al Sundance Film Festival dell’anno successivo, vincendo poi il Grand Prix al Deauville Festival of American Film. La sua interpretazione di Walter Vale, un professore di economia disilluso, la cui vita subisce un cambiamento profondo per un incontro fortuito a New York, ha reso la  pellicola uno dei maggiori successi indipendenti del 2008 e gli è anche valso delle candidature agli Independent Spirit Award e agli Screen Actors Guild Award.

 

Nel 2012, è apparso in tanti film diversi. Lo abbiamo visto nell’horror-thriller di Drew Goddard Quella casa nel bosco (The Cabin in the Woods), prodotto dalla Lionsgate. La pellicola, interpretata anche da Chris Hemsworth e Bradley Whitford, parla di cinque amici in vacanza in una baita nei boschi e che insieme scoprono la verità che circonda questo luogo misterioso.

 

Ha anche lavorato a Darling Companion di Lawrence Kasdan assieme a Kevin Kline, Diane Keaton e Dianne Wiest. La commedia malinconica, che parla della ricerca di una donna del suo amato cane sulle Montagne rocciose, è stata presentata al Santa Barbara International Film Festival del 2012 ed è poi uscita il 20 aprile per la Sony Pictures Classics.

 

Lo vedremo tra poco in Killing Them Softly di Andrew Dominik con protagonista Brad Pitt; così come nella pellicola di Christopher McQuarrie, Jack Reacher, al fianco di Tom Cruise e Robert Duvall. Inoltre, ha recitato assieme a Josh Radnor, Elizabeth Olsen e Allison Janney nel film dello stesso Radnor, Liberal Arts, che è stato presentato al Sundance Film Festival del 2012, ricevendo grandi consensi. L’uscita americana della pellicola è prevista per il 14 settembre.

 

Ultimamente, è stato coinvolto nelle riprese di Lullaby di Andrew Levitas, dove interpreta un padre che sta morendo di cancro. Nel luglio del 2012, ha iniziato il lavoro su One Square Mile, al fianco di Channing Tatum. In seguito, parteciperà all’attesissimo film di Roland Emmerich White House Down.

 

Nel 1997, Jenkins ha ricevuto una candidatura agli Independent Spirit Award come miglior attore non protagonista per la sua prova nella commedia di David O. Russell Amori e disastri (Flirting with Disaster), in cui recitava assieme a Ben Stiller, Tea Leoni, Josh Brolin e Lily Tomlin.

 

Nel 1986, ha conquistato il suo primo ruolo da protagonista grazie al film dello sceneggiatore vincitore dell’Oscar® Horton Foote Nel giorno di San Valentino (On Valentine’s Day). A questo, hanno fatto seguito numerose parti in film importanti, tra cui Le streghe di Eastwick (The Witches of Eastwick) di George Miller al fianco di Jack Nicholson, Susan Sarandon, Cher e Michelle Pfeiffer; Nikita, spie senza volto (Little Nikita) di Richard Benjamin con River Phoenix e Sidney Poitier; Seduzione pericolosa (Sea Of Love) assieme ad Al Pacino e Ellen Barkin; Wolf – la belva è fuori (Wolf) di Mike Nichols, che gli ha consentito di ritrovare Jack Nicholson; North Country – Storia di Josey (North Country) al fianco di Charlize Theron; la commedia prodotta da Judd Apatow Dick & Jane – Operazione furto (Fun With Dick & Jane) con Jim Carrey e Tea Leoni, così come il film di Peter Berg The Kingdom.

 

Nella sua filmografia, troviamo anche Blood Story (Let Me In) della Overture scritto e diretto da Matt Reeves; Mangia prega ama (Eat, Pray, Love) di Ryan Murphy assieme a Julia Roberts e Javier Bardem; Amici di letto (Friend’s With Benefits) di Will Gluck, al fianco di Justin Timberlake e Mila Kunis; Dear John di Lasse Hallstrom, tratto dal romanzo di Nicholas Sparks; Burn after reading – A prova di spia (Burn After Reading), dei fratelli Coen, interpretato da George Clooney, Brad Pitt, John Malkovich e Frances McDormand, che ha rappresentato la sua terza collaborazione con la coppia di sceneggiatori e registi; e la fortunata commedia di Adam McKay, Fratellastri a 40 anni (Step Brothers), assieme a Will Ferrell, John C. Reilly e Mary Steenburgen.

 

Nel corso degli anni, ha lavorato con dei realizzatori importanti come Clint Eastwood in Potere assoluto (Absolute Power); i fratelli Farrelly in Tutti pazzi per Mary (There’s Something About Mary); Io me e Irene (Me, Myself & Irene) e Hall Pass; e Sydney Pollack in Destini incrociati (Random Hearts), assieme a Harrison Ford e Kristin Scott Thomas.

 

Nel 2001, ha iniziato a collaborare con Joel ed Ethan Coen quando ha recitato assieme a Billy Bob Thornton, James Gandolfini e Scarlett Johansson ne L’uomo che non c’era (The Man Who Wasn’t There). Ha ritrovato i Coen nel 2003, grazie a Prima ti sposo, poi ti rovino (Intolerable Cruelty), con protagonisti George Clooney e Catherine Zeta-Jones.

 

In televisione, è conosciuto soprattutto nel ruolo Nathaniel Fisher, il patriarca deceduto della famiglia Fisher nel grande successo della HBO, Six Feet Under. Le sue apparizioni occasionali di fronte a questa famiglia disfunzionale hanno aiutato il telefilm a conquistare una candidatura agli Screen Actors Guild nel 2002 come miglior cast di una serie drammatica. Ha anche recitato in numerosi film per la televisione, come Sins of the Father e il prodotto vincitore dell’Emmy della HBO Guerra al virus (And the Band Played On).

 

A teatro, ha messo assieme un’impressionante serie di lavori per 14 anni alla Rhode Island’s Trinity Repertory Company, dove per quattro anni è anche stato direttore artistico.

 

ANNA KENDRICK – Diana

Anna Kendrick ha tanti nuovi progetti da aggiungere alla sua già notevole carriera di attrice. Ha prestato la voce a un personaggio nell’inquetante pellicola della Focus Features ParaNorman; mentre ha partecipato alla pellicola di David Ayer End of Watch assieme a Jake Gyllenhaal. In seguito, la vedremo nell’attesa commedia musical Pitch Perfect per la Universal.

 

Ha recentemente terminato le riprese della commedia di Dylan Kidd Get a Job assieme a Bryan Cranston, mentre attualmente si trova a Chicago impegnata con Drinking Buddies al fianco di Olivia Wilde e Ron Livingston.

 

Lo scorso anno, ha partecipato alla commedia malinconica della Summit Entertainment 50 & 50 (50/50) assieme a Seth Rogen e Joseph Gordon-Levitt, che ha conquistato una grande accoglienza da parte della critica e del pubblico, oltre a numerose nomination importanti.

Nel 2010, ha lavorato assieme aGeorge Clooney e Jason Bateman nell’acclamata pellicola Tra le nuvole (Up in the Air), diretta da Jason Reitman. Grazie a questo ruolo, la Kendrick ha conquistato una nomination agli Oscar® come miglior attrice non protagonista, oltre a vincere i riconoscimenti della The National Board of Review in questa categoria e degli MTV Movie Awards come miglior stella emergente. Ha anche ottenuto delle candidature ai Critic’s Choice Movie Awards, Golden Globes, BAFTA e Screen Actors Guild.

 

E’ apparsa nel film Scott Pilgrim vs. the World al fianco di Michael Cera. Inoltre, ha lavorato al blockbuster Twilight e ai suoi sequel New Moon, Eclipse e Breaking Dawn – Parte 1 (Breaking Dawn Part 1). Ultimamente, è stata impegnata nella commedia Che cosa aspettarsi quando si aspetta (What to Expect When You’re Expecting) della Lionsgate, basata sulla fortunata serie di libri omonimi. 

 

Ha partecipato a Rocket Science della PictureHouse per la regia di Jeffrey Blitz. La sua interpretazione nei panni di una accanita liceale ha conquistato grandi consensi e le ha permesso di essere candidata per il Grand Jury Prize al Sundance Film Festival del 2007. Per il suo lavoro nel film, è stata candidata agli Independent Spirit Award come miglior attrice non protagonista.

 

Ha esordito al cinema grazie a Diventeranno famosi (Camp) di Todd Graff, un prodotto molto apprezzato al Sundance Film Festival del 2003. La sua prova in questa pellicola di culto le è valsa una nomination agli Independent Spirit Award, così come una candidatura agli Annual Chlotrudis Awards.  

 

Una veterana dei palcoscenici, ha iniziato la sua carriera teatrale nei panni di Dinah Lord nel musical di Broadway Alta società (High Society), per il quale ha ricevuto una candidatura ai Tony Award come miglior attrice in un musical. A dodici anni, è diventata la seconda candidata più giovane nella storia dei Tony. Ha anche conquistato i Drama League e Theatre World awards, così come delle candidature ai Drama Desk e ai FANY award.  

 

Sempre a teatro, è stata coinvolta nella produzione della New York City Opera A Little Night Music, con protagonista Jeremy Irons, My Favorite Broadway/The Leading Ladies: Live at Carnegie Hall, e i laboratori di Broadway di Jane Eyre e The Little Princess.

 

Attualmente risiede a Los Angeles, in California.

 

 

 

BRIT MARLING – Rebecca Osborne

Brit Marling è un’attrice, sceneggiatrice e produttrice in ascesa, il cui talento ha lasciato un’impronta indelebile sul Sundance Film Festival del 2011, dove è stata la prima donna ad avere due anteprime presentate uno dopo l’altra.

 

La Marling apparirà nel thriller finanziario di Nicholas Jarecki Arbitrage, in cui recita al fianco di Richard Gere, Susan Sarandon e Laetitia Casta. La pellicola segue un disperato responsabile di fondi di investimenti (Gere), che cerca di completare la vendita del suo impero finanziario, prima che si venga a sapere che è colpevole di frode. Un grave errore lo costringe a rivolgersi a un alleato improbabile, in cerca di aiuto. La pellicola uscirà per la Roadside Attractions il 14 settembre 2012.

 

La scorsa primavera, è apparsa in Sound of My Voice della Fox Searchlight, da lei sceneggiato e prodotto. Il film segue le vicende di una giovane coppia, che si infiltra in un gruppo di fanatici religiosi, che seguono la carismatica Maggie (Marling). In breve tempo, si ritrovano vittima del suo fascino, situazione che metterà in discussione il loro rapporto e il loro senso della realtà. 

 

Attualmente, si trova in fase di postproduzione di The East della Fox Searchlight, da lei anche sceneggiato e prodotto. Recitando assieme a Ellen Page e Alexander Skarsgård, Marling incarna Sarah, che ha il compito di infiltrarsi in un gruppo di anarchici, per poi finire per innamorarsi del capo.

 

Il suo primo film narrativo, Another Earth, è stato presentato al Sundance in concorso. Diretto da Mike Cahill, la Marling è protagonista, sceneggiatrice e coproduttrice della pellicola. Another Earth racconta la storia di una giovane studentessa ambiziosa, Rhoda Williams (Marling). La notte in cui viene scoperto un nuovo pianeta, la sua vita viene a contatto con un affermato compositore, John Burroughs (William Mapother) a causa di un tragico incidente. Privati dei loro sogni e delle vite passate, i due iniziano un’improbabile storia d’amore e contemplano la possibilità di avere una nuova esistenza insieme. Ma mentre gli eventi cosmici proseguono nel loro cammino, il segreto che li ha portati insieme rischia di dividerli.

 

Il suo impegno nel mondo del cinema è iniziato durante il college alla Georgetown University, quando ha iniziato a sceneggiare e interpretare dei progetti a cui stavano lavorando i suoi amici. Questo ha portato la Marling ad abbandonare la scuola e a trasferirsi a L’Avana, per diventare coregista del documentario Boxers and Ballerinas, che seguiva giovani artisti ed atleti che vivevano nel Paese comunista. La Marling si è laureata a Georgetown, dopo aver studiato economia e arte. E’ anche stata una consulente agli investimenti della Goldman Sachs.

 

Comprendendo che la recitazione e la regia le interessavano maggiormente, ha seguito la sua passione e si è trasferita a Los Angeles, dove risiede attualmente.

 

 

 

STANLEY TUCCI – Ray Fuller

Stanley Tucci è apparso in oltre 50 film e un numero infinito di prodotti televisivi. Negli ultimi anni, ha partecipato a pellicole come Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada), The Terminal ed Era mio padre (Road to Perdition). E’ anche stato impegnato a teatro in una quindicina di spettacoli, a Broadway e off Broadway.

 

Il 2008 è stato un anno molto impegnativo. E’ apparso nel film Julie & Julia, al fianco di Meryl Streep per la regia di Nora Ephron, così come in Amabili resti (The Lovely Bones), che gli è valso la sua prima candidatura agli Academy Award®, oltre a delle nomination ai Golden Globe, BAFTA, SAG e ai Broadcast Film Critics.

 

Quest’anno, lo abbiamo visto nei panni di Caesar Flickerman nel blockbuster The Hunger Games, uscito negli Stati Uniti nel marzo del 2012. Recentemente, è stato impegnato in Jack the Giant Killer, una fiaba moderna in cui la lunga pace tra uomini e giganti viene minacciata, quando un giovane contadino conduce una spedizione nel regno dei giganti, con l’obiettivo di salvare una principessa rapita. La pellicola è diretta da Bryan Singer e uscirà nel marzo del 2013. In seguito, Tucci apparirà nel remake del film del 1966 Gambit, una pellicola americana e inglese diretta da Michael Hoffman, che uscirà nell’ottobre del 2012. Attualmente, Tucci è impegnato con il prodotto fantasy Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il mare dei mostri (Percy Jackson & The Olympians: Sea of Monsters), il sequel di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini (Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief).

 

Nel 2008, Tucci, assieme al suo amico da oltre vent’anni, Steve Buscemi, e a Wren Arthur hanno dato vita alla OLIVE Productions, una società di cinema e televisione di New York. Uno degli obiettivi della OLIVE è di attirare un forte interesse sviluppando prodotti per il cinema e la televisione, con l’idea che una parte di essi venga diretto dai due amici. La OLIVE ha dei progetti cinematografici attualmente in sviluppo alla HBO, Sony e Fox Searchlight, oltre a portare avanti una serie per la AMC.

 

Nel 2009, ha esordito come regista a Broadway grazie al revival di Lend Me a Tenor di Ken Ludwig, con protagonista Tony Shalhoub. Questa produzione ha ottenuto una candidatura ai Tony Award per il miglior revival.

 

Oltre ai suoi successi cinematografici, è anche stato candidato a un Emmy per la sua partecipazione nei panni del dottor Moretti in E.R. – medici in prima linea (ER). Nel 2007, la sua apparizione in Monk ha ottenuto grande attenzione, così come un Emmy Award per il miglior ospite in una serie comica.

 

Nel 2002, ha ricevuto grandi consensi per il suo impegno in Era mio padre (Road to Perdition) della DreamWorks, che vedeva coinvolti anche Tom Hanks, Jude Law e Paul Newman. La pellicola, diretta da Sam Mendes, parla di un killer che è impegnato in una vendetta personale dopo l’omicidio della moglie e del figlio. E’ anche apparso nella popolare commedia della Disney Big trouble – Una valigia piena di guai (Big Trouble), in cui affiancava Tim Allen e Rene Russo per la regia di Barry Sonnenfeld. Inoltre, ha lavorato a I marciapiedi di New York (Sidewalks of New York) della Paramount Classics, scritto e diretto da Edward Burns, e a I perfetti innamorati (America’s Sweethearts) della Sony, assieme a Julia Roberts e Billy Crystal. Recitando con Kenneth Branagh e Colin Firth nell’acclamato prodotto della HBO Conspiracy, ha conquistato delle candidature agli Emmy e ai Golden Globe come miglior attore non protagonista in un film o una miniserie televisiva. 

 

Il suo talento poliedrico gli ha permesso di costruirsi una carriera variegata. Non solo è un affermato attore, ma anche uno sceneggiatore, regista e produttore. Al Sundance Film Festival del 2008, ha portato in anteprima Blind Date, che dopo sette anni lo ha riportato dietro alla macchina da presa, visto che aveva diretto e sceneggiato il film, oltre a partecipare come attore a questo remake della pellicola di Van Gogh.

 

Sempre come regista, è stato coinvolto nella pellicola della USA Films Joe Gould’s Secret, che vedeva impegnato Ian Holm nei panni dello scrittore bohemienne Joe Gould e Tucci nel ruolo di Joseph Mitchell, il celebre scrittore delNew Yorker. La pellicola, ambientata nel Greenwich Village di New York negli anni quaranta, racconta la storia dello strano incontro e della lunga amicizia tra Gould e Mitchell, così come gli articoli che Mitchell ha scritto su Gould e la sua vita.

 

Big Night, il primo impegno di Tucci come coregista, cosceneggiatore e attore nella stessa pellicola, gli ha permesso di ottenere numerosi riconoscimenti, tra cui il Waldo Salt Screenwriting Award al Sundance Film Festival del 1996, un premio per l’eccellenza da parte della National Board of Review, un Independent Spirit Award, il Critics Prize al Deauville Film Festival del 1996 e altre onorificenze da parte della New York Film Critics e della Boston Society of Film Critics.

 

Il secondo progetto di Tucci, Gli imbroglioni (The Impostors), un film che ha scritto, diretto, coprodotto e interpretato, è stato presentato in selezione ufficiale al Festival di Cannes del 1998 e acquistato dalla Fox Searchlight Pictures sempre quell’anno. La farsa, ambientata negli anni trenta, vedeva impegnati Tucci e Oliver Platt nei panni di due attori spiantati, che si ritrovano a bordo di una crociera in cui sono presenti anche Steve Buscemi, Alfred Molina, Lili Taylor e Hope Davis.

 

Nella sua filmografia, troviamo Margin Call, Captain America: Il primo vendicatore (Captain America), Easy Girl (Easy A), Burlesque, Swing vote – Un uomo da 300 milioni di voti (Swing Vote),Monkey Shines: esperimento nel terrore (Monkey Shines), Billy Bathgate – a scuola di gangster (Billy Bathgate), Il rapporto Pelican (The Pelican Brief), Può succedere anche a te (It Could Happen to You), Mrs. Parker e il circolo vizioso (Mrs. Parker and the Vicious Circle), Il bacio della morte (Kiss of Death), Harry a pezzi (Deconstructing Harry), I perfetti innamorati (America’s Sweethearts), Un amore a 5 stelle (Maid in Manhattan), The Terminal e Disastro a Hollywood (What Just Happened).  

 

Nel 2002, si è aggiudicato un Golden Globe per il suo brillante ritratto del colonnello Adolf Eichmann nel film per la televisione Conspiracy. Si trattava del resoconto della conferenza di Wannsee, in cui venne messa a punto la soluzione finale, che ha portato all’Olocausto. Ha anche ricevuto un Golden Globe e un Emmy Award per aver incarnato Walter Winchell, che ha lanciato il gossip in America, nel film della HBO Winchell. La sua interpretazione di quest’uomo, che svelando segreti e scandali ha assunto un ruolo politico, ha portato il pubblico e la critica a esprimere il loro consenso. Winchell, diretto da Paul Mazursky, ha fornito così a Tucci uno dei ruoli più interessanti della sua carriera.

 

Il suo impegno in televisione comprende la partecipazione alla serie TNT Bull.  Ha interpretato Hunter Lasky, un affascinante e potente squalo di Wall Street. Sempre per il piccolo schermo, ha lavorato a E giustizia per tutti (Equal Justice), Oltre la legge – L’informatore (Wiseguy), Un giustiziere a New York (The Equalizer), In famiglia e con gli amici (Thirtysomething) e The Street. Ha incarnato Richard Cross nel dramma di Steven Bochco Murder One, conquistando così una candidatura agli Emmy.
Nel corso degli anni ottanta, è apparso in numerose rappresentazioni a Broadway, tra cui Il misantropo (The Misanthrope),Brighton Beach Memoirs, The Iceman Cometh (assieme a Jason Robards) ed Execution of Justice. Ha anche recitato in tante produzioni off-Broadway allo Yale Repertory Theater e al SUNY Purchase, dove ha studiato recitazione.

 

Fa parte del Consiglio della Food Bank ed è stato consulente creativo nei Sundance Institute Screenwriters e Directors Labs.

 

Tucci risiede a New York.

 

 

 

NICK NOLTE – Donal

Tre volte candidato agli Academy® Award, Nick Nolte ha mantenuto una grande integrità nella sua carriera, che lo ha portato ai maggiori ruoli della sua vita, a ottenere una grande notorietà e a produrre tanti progetti in cui è impegnato con la sua società, la Kingsgate Films.

           

Grazie alla sua abilità nel ritrarre un’ampia gamma di ruoli, Nolte è apparso recentemente nel dramma sulle arti marziali della Lionsgate Warrior, che gli ha fatto ottenere la sua terza candidatura agli Oscar®. Tra i suoi film recenti, ricordiamo la voce prestata a Butch nel cartone della Warner Bros Cani & gatti – La vendetta di Kitty (Cats & Dogs: The Revenge of Kitty Galore) e al Gorilla ne Il signore dello zoo (The Zookeeper) della MGM. E’ anche apparso nel film di Ben Stiller che ironizzava su Hollywood Tropic Thunder – Unisciti a loro (Tropic Thunder); Spiderwick – Le cronache (Spiderwick Chronicles) della Paramount Pictures; The Beautiful Country della Sony Pictures Classics, diretto da Hans Petter Moland e che vedeva coinvolto Terrence Malick come produttore esecutivo; Clean di Olivier Assayas, al fianco di Maggie Cheung; La forza del campione (Peaceful Warrior), adattato dal romanzo di Dan Millman Way of the Peaceful Warrior e diretto da Victor Salva, e Neverwas, per la regia di Joshua Michael Stern e con la partecipazione di Ian McKellen, Jessica Lange e William Hurt. Inoltre, ha prestato la sua voce all’orso Vincent nel cartone della DreamWorks La gang del bosco (Over the Hedge).

                       

Tra i suoi altri ruoli, ricordiamo il responsabile delle forze armate delle Nazioni Unite nell’acclamata pellicola Hotel Rwanda, con protagonista Don Cheadle, così come il film di Neil Jordan Triplo gioco (The Good Thief), The Hulk di Ang Lee per la Universal Pictures e Northfork dei fratelli Polish per la Paramount Classics. Ha anche ritrovato il regista Alan Rudolph per Sesso ed altre indagini (Investigating Sex), in cui recitava assieme a Neve Campbell e Robin Tunney.

           

E’ tornato alle sue radici quando ha recitato con Sean Penn, nella produzione teatrale del testo di Sam Shepherd The Late Henry Moss.

 

Negli ultimi anni, Nolte ha partecipato ad altri film importanti, come Affliction di Paul Schrader, per cui ha ricevuto un Academy Award®, oltre a delle candidature ai Golden Globe e agli Independent Film Award; U Turn – Inversione di marcia (U-Turn) di Oliver Stone, che vedeva coinvolti anche Sean Penn e Jennifer Lopez; Afterglow, prodotto da Robert Altman; Jefferson In Paris, dove incarnava Thomas Jefferson, il remake di Martin Scorsese Cape Fear – Il promontorio della paura (Cape Fear) e Il principe delle maree (The Prince of Tides), in cui recitava al fianco di Barbra Streisand e che gli ha fatto conquistare una candidatura all’Oscar® e una vittoria ai Golden Globe come miglior attore protagonista. Ha recitato assieme a Julia Roberts in Inviati molto speciali (I Love Trouble) e nei panni di un allenatore di basket in Basta vincere (Blue Chips) per il regista William Friedkin. Inoltre, ha lavorato a Una figlia in carriera (I’ll Do Anything) per lo sceneggiatore e regista James L. Brooks, così come all’acclamato L’olio di Lorenzo (Lorenzo’s Oil), assieme a Susan Sarandon.

 

Attualmente, la sua società di produzione, la Kingsgate, sta sviluppando White Jazz, tratto dalla sceneggiatura di James Ellroy e basato sul suo romanzo noir, così come The Last Magic Summer, un adattamento dell’omonimo libro di Peter Gent.

           

Nato a Omaha, in Nebraska, giocava a football al college, prima di scoprire il teatro e iniziare la sua carriera di attore alla Pasadena Playhouse. In seguito, ha studiato brevemente con Bryan O’Byrne alla Stella Adler’s Academy di Los Angeles. Poco dopo, si è ritrovato a viaggiare per anni, esibendosi nei teatri regionali.

           

Grazie a un ruolo fondamentale nella leggendaria serie televisiva Il ricco e il povero (Rich Man, Poor Man), è finalmente iniziata la carriera di Nolte, che lo ha portato alla ribalta internazionale. Dopo questo successo, ha esordito al cinema in Abissi (The Deep), al fianco di Jacqueline Bisset. Da quel momento, non si è più fermato.

           

I personaggi complessi sono stati il marchio di fabbrica degli inizi di Nolte, con ruoli come il veterano del Vietnam trafficante di droga ne I guerrieri dell’inferno (Who’ll Stop the Rain…), una stella del football disillusa ne I mastini del dallas (North Dallas Forty), che ha sviluppato assieme a Peter Gent, lo scrittore beat Neal Cassady in Heart Beat e un isolato biologo marino in Cannery Row.

Ha continuato a mettersi alla prova con personaggi come il vagabondo filosofo in Su e giù per Beverly Hills (Down and Out in Beverly Hills), un poliziotto duro in 48 ore (48 Hours), un fotoreporter americano in Sotto tiro (Under Fire) e un determinato uomo della legge in Ricercati: ufficialmente morti (Extreme Prejudice). Ha creato un altro ruolo unico in Weeds, quello di un ex carcerato diventato drammaturgo.

           

La sua filmografia comprende anche In fuga per tre (Three Fugitives), Addio al re (Farewell to the King), la parte di New York Stories diretta da Martin Scorsese, Alla ricerca dell’assassino (Everybody Wins) di Karel Reisz e Terzo grado (Q&A) di Sidney Lumet.

 

 

 

 

CHRIS COOPER – Daniel Sloan

Uno dei più rispettati caratteristi moderni, Chris Cooper è stato riconosciuto nel 2003 con un Academy® Award e un Golden Globe come miglior attore non protagonista, per il ruolo di John Laroche ne Il ladro di orchidee (Adaptation) della Columbia Pictures, scritto da Charlie Kaufman (Essere John Malkovich) e diretto da Spike Jonze. Grazie allo stesso film, Cooper ha ottenuti i riconoscimenti della Broadcast Film Critics, della Los Angeles Film Critics Association e della Toronto Film Critics Association.

 

Ultimamente, è apparso nella pellicola della Walt Disney Pictures I Muppet (The Muppets) nei panni del cattivo, Tex Richman. Il film vedeva Kermit e i suoi amici Muppet mentre cercano di salvare il vecchio teatro. I Muppet è diretto da James Bobin ed è uscito il 23 novembre del 2011.

 

Nel 2010, Cooper è apparso in The Company Men assieme a Ben Affleck, Kevin Costner e Tommy Lee Jones. Scritto e diretto da John Wells, The Company Men parla di tre uomini che cercano di sopravvivere ai licenziamenti di un’azienda. La pellicola è stata presentata al Sundance Film Festival del 2010, per poi uscire tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, prima in un numero limitato di copie e poi in maniera più estesa.

 

Sempre nel 2010, Cooper ha partecipato alla pellicola di Julie Taymor The Tempest, assieme a Djimon Hounsou e Helen Mirren. Nella sceneggiatura della Taymor, Prospero diventa Prospera, con riferimenti agli eventi del sedicesimo secolo, in cui le donne che praticavano l’alchimia spesso venivano condannate per stregoneria. In questa versione, Prospera viene usurpata dal fratello, Antonio, e mandata con la figlia di quattro anni su un’isola sperduta, in cui si svolge una lotta tra l’intelletto e la natura. The Tempest è uscito nel dicembre del 2010.

 

Oltre a The Tempest, è apparso ultimamente nella pellicola della Warner Bros The Town assieme a Ben Affleck, Blake Lively, Jeremy Renner e Rebecca Hall. The Town è stato presentato al Toronto International Film Festival nel settembre del 2010.

 

Sempre quell’anno, ha lavorato al dramma romantico di Allen Coulter Remember Me, al fianco di Robert Pattinson, Pierce Brosnan e Emilie de Ravin, la storia di due innamorati, il cui rapporto viene minacciato mentre cercano di venire a patti con le loro rispettive tragedie familiari. Il film è stato distribuito dalla Summit Entertainment. 

 

Nell’ottobre del 2009, ha lavorato a New York, I Love You, una serie di corti creati da alcuni dei più fantasiosi realizzatori moderni, tra cui Shekhar Kapur, Joshua Marston, Brett Ratner e Allen Hughes, recitando assieme a Robin Wright Penn, Ethan Hawke e Maggie Q, grazie a una struttura ideata e diretta da Yvan Attal. 

 

Sempre in quel periodo, ha fornito la voce a Douglas nell’adattamento del classico per ragazzi di Maurice Sendak Nel paese delle creature selvagge (Where the Wild Things Are), diretto da Spike Jonze da una sceneggiatura di Dave Eggers.  

 

Nel 2007, ha recitato con Jamie Foxx, Jennifer Garner e Jason Bateman nella pellicola della Universal The Kingdom. Diretto da Peter Berg, The Kingdom racconta le vicende di una squadra del governo statunitense, che viene inviata a indagare sull’attentato in una struttura americana in Medio Oriente. Nell’autunno del 2007, ha lavorato con Pierce Brosnan, Patricia Clarkson e Rachel McAdams in Arsenico e vecchi confetti (Married Life) per la Sony Classics, che è stato presentato al Toronto International Film Festival, per poi passare al New York Film Festival. 

 

All’inizio di quell’anno, è stato protagonista del film della Universal Pictures Breach – L’infiltrato (Breach), in cui incarnava il protagonista Robert Hanssen, un celebre responsabile dell’FBI, che è stato riconosciuto colpevole di spionaggio a favore dei russi.  Grazie alla sua interpretazione misurata, ha ottenuto grandi consensi da parte della critica. Il film era diretto da Billy Ray (L’inventore di favole) e interpretato anche da Ryan Phillippe.

 

Nel 2006, ha ricoperto dei ruoli di supporto notevoli nelle pellicole della Sony Classics Truman Capote – A sangue freddo (Capote), della Universal Jarhead, diretta da Sam Mendes, e in quella della Warner Bros. Syriana, dello sceneggiatore e regista Stephen Gaghan.

 

Nel 2005, ha ritrovato il regista e amico John Sayles nella pellicola della New Market Film Silver City, un drama politico e un giallo che raccontava la storia di una cittadina del Colorado e gli eventi legati a un’elezione locale. L’impressionante cast comprendeva Maria Bello, Thora Birch, Richard Dreyfuss, Tim Roth, Daryl Hannah e Billy Zane. Il film è stato presentato al Toronto Film Festival.

           

Nel 2003, ha recitato nella pellicola della Universal Pictures Seabiscuit – Un mito senza tempo (Seabiscuit), basato sul fortunato romanzo. Cooper è stato nominato a uno Screen Actors Guild award per il ritratto dell’allenatore di Seabiscuit, Tom Smith. Il film è stato diretto da Gary Ross e vedeva tra gli interpreti anche Tobey Maguire e Jeff Bridges. Lo stesso anno, è stato candidato a un Emmy Award per il suo impegno nel prodotto della HBO La mia casa in Umbria (My House in Umbria), in cui affiancava Maggie Smith.

 

Nel 2002, Cooper è apparso in The Bourne Identity della Universal Pictures, come il capo delle controverse operazioni clandestine della CIA. Nel 2004, ha lavorato alle sequenze in flashback del secondo capitolo, The Bourne Supremacy. 

           

Nel 2000, ha incarnato il colonnello Burwell assieme a Mel Gibson nella pellicola della Sony Pictures Il patriota (The Patriot), un film sulla rivoluzione americana diretto da Roland Emmerich. Lo stesso anno, ha recitato con Jim Carrey nella commedia Io, me e Irene (Me, Myself and Irene), diretta da Peter e Bobby Farrelly.

 

Nel 1999, ha ricevuto uno Screen Actors Guild Award per la prova assieme a Kevin Spacey e Annette Bening nella pellicola della Dreamworks vincitrice dell’Academy Award® per il miglior film, American Beauty. Grazie a un’interpretazione impressionante, Cooper dava vita a un ex colonnello della Marina, che controlla ogni mossa del figlio. 

 

Nel 1999, Cooper incarnava il padre di un ragazzo appassionato di razzi, nell’acclamato racconto di formazione Cielo d’ottobre (October Sky), presentato nel 1999 ai festival di Venezia e Deauville. Nel 1997, ha conquistato una candidatura come miglior attore protagonista agli Independent Spirit Awards grazie alla pellicola di John Sayles Stella solitaria (Lone Star). Quasi un decennio prima, Cooper aveva esordito al cinema grazie a un film dello stesso regista, Matewan.

           

Nella sua filmografia, troviamo anche L’uomo che sussurrava ai cavalli (The Horse Whisperer) di Robert Redford, Paradiso perduto (Great Expectations), Il momento di uccidere (A Time to Kill), Money Train, Voglia di ricominciare (This Boy’s Life), Indiziato di reato (Guilty by Suspicion) e La città della speranza (City of Hope).

           

Per la televisione, è stato impegnato in tanti progetti lunghi, tra cui le miniserie Lonesome Dove e Return to Lonesome Dove. Ha recitato in Breast Men della HBO, oltre ad Alone;  One More Mountain; Ned Blessing; Benedizione mortale (Bed of Lies); Darrow; Vendetta alla luce del giorno (In Broad Daylight); A Little Piece of Sunshine; Law and Order; e Journey to Genius.

           

Nato a Kansas City, in Missouri, ha frequentato la University Of Missouri School of Drama e ha iniziato la sua carriera di professionista sui palcoscenici di New York.  A teatro ha lavorato a Of the Fields Lately a Broadway, The Ballad of Soapy Smith e A Different Moon. 

 

Risiede in Massachusetts con la moglie.

 

 

 

SUSAN SARANDON – Sharon Solarz

La versatile Susan Sarandon contribuisce con la sua intelligenza a ogni ruolo, dal ritratto senza paura in Bull Durham, alle interpretazioni che le sono valse una candidatura all’Oscar® in Thelma e Louise (Thelma and Louise), L’olio di Lorenzo (Lorenzo’s Oil), Il cliente (The Client) e Atlantic City, fino ad arrivare alla prova che le è valsa un Academy Award® e un SAG® Award in Dead Man Walking – condannato a morte (Dead Man Walking) nei panni di sorella Helen, una suora che consola un condannato a morte.

 

Nella sua filmografia figurano Wall Street: il denaro non dorme mai (Wall Street 2: Money Never Sleeps), Amabili resti (The Lovely Bones), Come d’incanto (Enchanted), Speed Racer, Elizabethtown, Shall We Dance?, Due amiche esplosive (The Banger Sisters), Mr. Woodcock, Nella valle di Elah (In the Valley of Elah), Alfie, Moonlight mile – Voglia di ricominciare (Moonlight Mile), Igby Goes Down, Romance and Cigarettes, Twilight, Nemiche amiche (Step Mom),Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger) e A casa con Jeff (Jeff Who Lives at Home).

 

Ha esordito al cinema grazie a La guerra del cittadino Joe (Joe), a cui è seguito un ruolo costante nella serie televisiva A World Apart. Tra i suoi primi film, figurano Il temerario (The Great Waldo Pepper), Lovin’ Molly, Prima pagine (The Front Page) di Billy Wilder, il classico di culto del 1975 The Rocky Horror Picture Show e la controversa pellicola di Louis Malle Pretty Baby. Subito dopo, ha conquistato la sua prima nomination all’Oscar® grazie ad Atlantic City di Malle.

 

Nella sua filmografia, figurano anche Le streghe di Eastwick (The Witches of Eastwick), Il prezzo della libertà (Cradle Will Rock), Il re degli zingari (King of the Gypsies), Posizioni compromettenti (Compromising Positions), Un detective… particolare (The January Man), Calda emozione (White Palace), La forza dell’amore (The Buddy System), Ancora insieme (Sweet Hearts Dance), Un’arida stagione bianca (A Dry White Season), Bob Roberts, Lo spacciatore (Light Sleeper), Piccole donne (Little Women) e Ritrovarsi (Safe Passage).

 

Quest’attrice ha costruito la sua carriera scegliendo progetti diversi e impegnativi, sia al cinema che in televisione. Nel 2008, è stata candidata agli Emmy® come miglior attrice protagonista in una miniserie, grazie al prodotto della HBO Bernard & Doris – Complici amici (Bernard and Doris), che le è valso anche delle candidature ai Golden Globe® e ai SAG®. Inoltre, ha conquistato altre candidature agli Emmy e ai SAG grazie al suo impegno in You don’t know Jack – Il dottor morte (You Don’t Know Jack) diBarry Levinson con Al Pacino per la HBO.  

 

Ha partecipato al film della CBS Ice Bound; alla miniserie del Syfy Channel I figli di Dune (Children of Dune); al film per la televisione The Exonerated; Destino fatale (Earthly Possessions) della HBO; il film della CBS Women of Valor e la miniserie della HBO Io e il duce (Mussolini: The Decline and Fall of Il Duce).E’ apparsa in 30 Rock, The Big C e nel video Mother Lover nel Saturday Night Live.

 

Tra i suoi prossimi film, figurano Robot & Frank, assieme a Frank Langella; The Wedding, con Robert DeNiro e Diane Keaton; That’s My Boy al fianco di Adam Sandler; Arbitrage, interpretato anche da Richard Gere e Cloud Atlas con Tom Hanks e Halle Berry, per la regia dei Wachowski.

 

 

 

 

STEPHEN ROOT – Billy Cusimano

Stephen Root è uno dei più prolifici caratteristi di Hollywood, con oltre 100 tra film e prodotti televisivi al suo attivo.

 

Root è apparso recentemente nella pellicola della Universal Pictures Qualcosa di straordinario (Big Miracle), assieme a John Krasinski, Kristen Bell e Drew Barrymore, per la regia di Ken Kwapis.

 

Nel 2011, è stato impegnato nella pellicola biografica diretta da Clint Eastwood J. Edgar con Leonardo DiCaprio per la Warner Bros, Red State di Kevin Smith, Benvenuti a Cedar Rapids (Cedar Rapids) con Ed Helms, Everything Must Go, interpretato da Will Ferrell, e le voci di ‘Doc’ e ‘Merrymack’ nel cartone della Paramount Rango, con protagonista Johnny Depp e diretto da Gore Verbinski. Nel 2010, è apparso nella pellicola di Robert Redford The Conspirator.

 

Ha ottenuto grandi consensi per aver dato vita a personaggi variegati, in film come Fratello, dove sei? (O Brother, Where Art Thou?), Non è un paese per vecchi (No Country For Old Men), In amore niente regole (Leatherheads), L’uomo che fissa le capre (Men Who Stare At Goats)e Palle al balzo – Dodgeball (Dodgeball – A True Underdog Story). E’ diventato un eroe di culto quando ha recitato nei panni di Milton Waddams in Office Space di Mike Judge. Tra i prodotti di animazione a cui ha lavorato, ricordiamo Rango, i primi due episodi de L’era glaciale (Ice Age), Alla ricerca di Nemo (Finding Nemo) e I mattacchiorsi (The Country Bears). Tra le recenti uscite arrivate direttamente in home video, figurano Red e Toby 2 – nemiciamici (Fox and the Hound 2), Scooby-Doo! Paura al campo estivo (Scooby-Doo! Camp Scare) e Il dr. Dolittle 5 (Dr. Doolittle: Million Dollar Mutts).

 

Ha incarnato il proprietario di una stazione radiofonica, Jimmy James, in NewsRadio della NBC. Ultimamente, è stato coinvolto con True Blood, 24, West Wing e Pushing Daises. Attualmente, è impegnato con Justified per FX. Come ospite, ha lavorato a Californication, The Defenders, CSI e Louie.

 

Root ha prestato la voce a Bill e al signor Strickland nella serie animata della FOX vincitrice dell’Emmy King of the Hill per ben 13 stagioni. Ha anche fornito la sua voce ad altre serie animate, come American Dad, Kung Fu Panda: Legends of Awesomeness e il prodotto della Syfy vietato ai minori Tripping the Rift.

 

Nato a Sarasota, si è laureato in recitazione e giornalismo televisivo alla University of Florida, rimanendo un grande fan della squadra locale dei Gator. Dopo tre anni di tournée negli Stati Uniti e in Canada con la National Shakespeare Company, si è sistemato a New York, facendosi le ossa in numerosi teatri regionali e recitando off-Broadway nelle produzioni di Journey’s End e The Au Pair Man. Il suo esordio a Broadway è arrivato con So Long on Lonely Street, a cui ha fatto seguito la produzione vincitrice del Tony di All My Sons, con protagonista Richard Kiley. Il ruolo di Boolie nella produzione a Broadway di A spasso con Daisy (Driving Miss Daisy) assieme a Julie Harris, ha portato Root a Los Angele, dove risiede attualmente. Sempre sul palcoscenico, ha recentemente lavorato assieme a Helen Hunt e Lyle Lovett in Molto rumore per nulla (Much Ado About Nothing), una produzione della LA Shakespeare.

 

 

 

 


 

 

 

I REALIZZATORI

 

 

 

 

LEM DOBBS – Sceneggiatore

Lem Dobbs, figlio dell’affermato artista americano R.B. Kitaj, è nato a Oxford e cresciuto a Londra. Un anno passato a Hollywood, dove suo padre insegnava alla University of California di Los Angeles, ha rafforzato la sua passione per il cinema, anche per gli incontri con delle leggende come John Ford, Billy Wilder, George Cukor e Jean Renoir. E’ apparso da bambino come attore de Il ragazzo che diventò giallo (The Boy Who Turned Yellow), l’ultimo film della straordinaria coppia Powell & Pressburger.

 

Quando era studente della American School di Londra, ha lavorato part-time al celebre Cinema Bookshop, vicino al British Museum. E’ tornato a Los Angeles a 18 anni per scrivere delle sceneggiature. Una di esse, Edward Ford, è considerato uno dei migliori script non prodotti a Hollywood, e ha contribuito alla sua reputazione all’inizio della carriera. Un’altra sceneggiatura, The Marvel of the Haunted Castle, lo ha portato a lavorare alla 20th Century Fox come il più giovane sceneggiatore mai messo sotto contratto per un lungo periodo da una major.

 

In questo periodo, tra gli altri incarichi, Dobbs ha svolto delle riscritture non accreditate in Messico per il fortunato film All’inseguimento della pietra verde (Romancing the Stone). La prima sceneggiatura di Dobbs a essere prodotta (anche se poi è stata riscritta da altri, suscitando il suo disappunto) è stato il thriller psicologico L’intruso (Hider in the House), con protagonisti Gary Busey e Mimi Rogers.

 

Tra i suoi altri film, ricordiamo Delitti e segreti (Kafka) di Steven Soderbergh, gitato a Praga e con protagonisti Jeremy Irons e Sir Alec Guinness; Insieme per forza (The Hard Way) di John Badham, interpretato da Michael J. Fox e James Woods; e il fondamentale thriller di fantascienza Dark City di Alex Proyas, considerato dal critico Roger Ebert il miglior film del 1998, che ha anche vinto il prestigioso riconoscimento dedicato alla fantascienza Saturn Award per il miglior film, così come il Bram Stoker Award da parte della Horror Writers Association of America, e l’Australian Film Critics Circle Award per la miglior sceneggiatura dell’anno.

 

Una nuova collaborazione con Soderbergh ha dato vita all’acclamato L’inglese (The Limey), con protagonisti Terence Stamp e Peter Fonda. Sia L’inglese che Dark City l’anno prima sono entrati nella selezione ufficiale del Festival di Cannes. Dobbs in seguito ha scritto The Score di Frank Oz, che ha messo assieme i pesi massimi Robert De Niro, Marlon Brando e Edward Norton. La trilogia Dobbs/Soderbergh è terminata con Knockout: La resa dei conti (Haywire), interpretato da Gina Carano, Channing Tatum, Michael Fassbender, Ewan McGregor e Michael Douglas. Come storico di cinema, Dobbs ha scritto degli articoli per pubblicazioni come Sight & Sound del British Film Institute e ha registrato i commenti alle versioni in DVD di diversi film, tra cui, oltre ai suoi personali, La fiamma del peccato (Double Indemnity), Il colonnello Von Ryan (Von Ryan’s Express) e Quelli della San Pablo (The Sand Pebbles).

 

 

BILL HOLDERMAN – Produttore

Bill Holderman è il socio produttivo di Robert Redford e gestisce lo sviluppo e la produzione della sua società, la Wildwood Enterprises. Nel corso della sua carriera, ha lavorato con dei grandi talenti a pellicole come I diari della motocicletta (The Motorcycle Diaries), Spy Game, Il castello (The Last Castle), Il vento del perdono (An Unfinished Life), In ostaggio (The Clearing), Leoni per agnelli (Lions for Lambs) e The Conspirator.

 

Prima di lavorare nel mondo del cinema, Holderman è stato impegnato in televisione e nell’universo delle dotcom. Si è laureato alla Northwestern University in economia e comunicazione. E’ nato e cresciuto a Chicago, mentre ora risiede a Santa Monica con la moglie e i figli.

 

 

NICOLAS CHARTIER – Produttore

Nicolas Chartier, il produttore vincitore dell’Academy Award® per The Hurt Locker, negli ultimi dieci anni è stato coinvolto nel finanziamento, nella produzione e nelle vendite di una grande varietà di pellicole. Nel 2005, ha fondato la Voltage Pictures, una società internazionale di finanziamenti, vendite e produzione. Negli ultimi sei anni, ha gestito oltre 150 film. The Hurt Locker ha rappresentato la prima produzione della Voltage Pictures e nel 2010 si è aggiudicato sei Oscar, tra cui quello per il miglior film. Killer Joe è diventato invece il secondo film della Voltage, diretto da William Friedkin e con protagonisti Matthew McConaughey ed Emile Hirsch, poi poi essere stato distribuito dalla LD Entertainment. Più di recente, è stato produttore esecutivo di TheNecessary Death of Charlie Countryman, diretto dal quattro volte candidato ai DGA Fredrik Bond, che vedeva impegnati Shia LaBeouf ed Evan Rachel Wood. Attualmente, è impegnato come produttore esecutivo di Zero Theorem di Terry Gilliam, oltre a essere produttore esecutivo di Cali scritto da Michael Diliberti, per la regia di Nick Cassavetes e con la partecipazione di Kristen Stewart e Alex Pettyfer.

 

Prima di formare la Voltage, Chartier è stato viceresponsabile delle vendite e delle acquisizioni alla Myriad Pictures. E’ stato coinvolto con dei film diversi come The Good Girl e Maial college (Van Wilder). Come presidente della Vortex Pictures, ha venduto titoli come Il mio grosso grasso matrimonio greco (My Big Fat Greek Wedding) e Sonny di Nicolas Cage. Come responsabile delle vendite e delle acquisizioni alla Arclight Films, Chartier ha acquistato The Librarian di Dean Devlin, la pellicola vincitrice nel 2006 dell’Academy Award® per il miglior film Crash – contatto fisico (Crash) e The Matador con Pierce Brosnan. Nel periodo passato con la Arclight, ha anche venduto Lord of War, interpretato da Nicolas Cage, e Il mercante di Venezia (The Merchant of Venice), con protagonista Al Pacino.

 

 

 

 

CRAIG J. FLORES – Produttore esecutivo

Nel gennaio del 2011 Craig J. Flores ha fondato la Voltage Pictures assieme a Nicolas Chartier, il produttore vincitore dell’Oscar® per The Hurt Locker. Il suo primo impegno con l’etichetta della Voltage è stata la pellicola del vincitore dell’Academy Award® Robert Redford The Company You Keep. Il loro secondo lavoro, The Necessary Death of Charlie Countryman, vede nuovamente protagonista LaBeouf, assieme a Evan Rachel Wood, Mads Mikkelsen, Til Schweiger e Melissa Leo. Attualmente, il film si trova in fase di postproduzione.

 

E’ stato socio della Hollywood Gang Productions, una società che aveva un accordo con la Warner Brothers, grazie al quale ha prodotto il grande successo di Zack Snyder 300, con protagonisti Gerard Butler e Michael Fassbender, la commedia Stanno tutti bene (Everybody’s Fine), interpretata da Robert De Niro, Drew Barrymore e Kate Beckinsale, così come la produzione della Relativity Media Immortals con Henry Cavill e Mickey Rourke, in grado di incassare più di 200 milioni di dollari nel mondo.

 

 

SHAWN WILLIAMSON – Produttore esecutivo

Grazie a oltre 25 anni nell’industria dell’intrattenimento, Shawn Williamson è diventato un protagonista dell’industria cinematografica e televisiva canadese, come un importante produttore indipendente per il grande e il piccolo schermo. Nato a Vancouver, ha iniziato la sua carriera come responsabile di scena a teatro nel 1983, per poi produrre eventi e televisione in diretta, serie e film per il piccolo schermo, così come delle pellicole cinematografiche.

 

Ha girato in molte location internazionali, tra cui Croazia, Romania, Irlanda, Singapore, Francia, Inghilterra, Sudafrica e Australia. Fifty Dead Men Walking (interpretato da Ben Kingsley e Jim Sturgess), una coproduzione tra Canada e Regno Unito che vedeva impegnate la Future Films e la Handmade Films, è stata girata a Belfast ed è stata presentata nel 2008 al Toronto International Film Festival. La serie televisiva Stormworld, una coproduzione canadese/australiana girata in Australia, Singapore e Canada, viene attualmente trasmessa dallo Space Channel di CTV e dal Nine Network in Australia.

 

E’ stato produttore esecutivo di Frankie and Alice (con Halle Berry e Stellan Skarsgård) e Apollo 18 (per la Weinstein Company), oltre alla serie televisiva The Guard per Global TV, mentre ha prodotto il western canadese Gunless (interpretato da Paul Gross) con la Rhombus Media, Sam Raimi Horror Project per la Mandate Pictures/Lionsgate e The Company You Keep con la Voltage Pictures.

 

Tra i suoi impegni, ricordiamo il maggiore successo della Brightlight Pictures, White Noise – Non Ascoltate (White Noise, con protagonista Michael Keaton), una coproduzione tra Canada e Regno Unito che ha incassato più di 100 milioni di dollari dopo la sua uscita nel 2005. Tra le sue altre produzioni, figurano Alone in the Dark, interpretato daChristian Slater e Tara Reid per la Lions Gate Films, Un lungo weekend (The Long Weekend)con Chris Klein e Brendan Fehr ed Edison City (Edison), che vedeva coinvolti Kevin Spacey, Morgan Freeman, LL Cool J e Justin Timberlake. Ha anche prodotto In the Name of the King,con Jason Statham, Ray Liotta, John Rhys-Davies, Ron Perlman, Leelee Sobieski e Burt Reynolds, White Noise II, interpretato daNathan Fillion con la Gold Circle Films e la Rogue, senza dimenticare la serie televisiva Saved, che vedeva protagonistaTom Everett Scott per Fox 21 e TNT.

 

E’ stato produttore responsabile de Il prescelto (Wicker Man) con Nicolas Cage per la Warner Bros, e di 88 minuti (88 Minutes), che vedeva impegnato Al Pacino per la Millennium Films, così come Il respiro del diavolo (Whisper), che era interpretato daJosh Holloway, Joel Edgerton e Dule Hill e Slither con Nathan Fillion, Elizabeth Banks e Michael Rooker, distribuito dalla Universal per la Gold Circle Films. E’ stato produttore responsabile anche delle pellicole indipendenti Possession, interpretata daSarah Michelle Gellar e Lee Pace per Yari Film Group, Vertigo Entertainment e Spitfire Pictures, così come Passengers – Mistero ad Alta Quota (Passengers), con protagonista Anne Hathaway, e 50 & 50 (50/50), che vedeva coinvolti Joseph Gordon-Levitt e Seth Rogen, entrambi titoli della Mandate Pictures.

 

E’ responsabile della Film Industry Task Force della città di Vancouver e del Whistler Film Festival, oltre a far parte dei Consigli di amministrazione dei Leo Awards, Capilano University Film Advisory, BC Film Commission Advisory, Vancouver Theatresports League e Odd Squad (Vancouver City Police Production). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quelli della Canadian Film and Television Production Association (CFTPA), il premio di imprenditore dell’anno nel 2006 (grazie alla Brightlight Pictures Inc.) e il 40 under 40 Award del Business Vancouver nel 2004.

 

 

ADRIANO GOLDMAN – Direttore della fotografia

Nato a San Paulo, Adriano Goldman ha lavorato ultimamente con John Wells a August: Osage County, con protagoniste Meryl Streep e Julia Roberts. Recentemente, ha terminato le riprese di Closed, interpretato da Eric Bana e Rebecca Hall, per la regia di John Crowley. Si è anche occupato di 360 di Fernando Meirelles, che vedeva coinvolti Jude Law, Rachel Weisz e Anthony Hopkins. In passato, ha lavorato a Jane Eyre, con le stelle Michael Fassbender e Mia Wasikowska, che ha rappresentato la sua seconda collaborazione con il regista Cary Fukunaga. Il loro primo film insieme è stato il thriller di immigrazione Sin Nombre, che ha consentito a Goldman di aggiudicarsi la sua prima candidatura agli Independent Spirit Award e l’Excellence in Cinematography Award al Sundance Film Festival del 2009. Si è anche occupato di Conviction di Tony Goldwyn, con protagonista Hilary Swank, in grado di ottenere diversi riconoscimenti.

 

Il premiato Goldman ha iniziato la sua carriera come operatore di macchina per la società del regista e produttore Fernando Meirelles, per poi occuparsi della direzione della fotografia del suo primo corto, Is Renaldo Still Swimming?, che ha vinto i premi principali al São Paulo Fotoptica Video Festival e al Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano a L’Avana. Nel decennio successivo, si è fatto notare nel mondo delle pubblicità e dei video musicali stringendo un rapporto forte con MTV Brazil, per cui ha diretto il programma Unplugged, oltre al video dei Sepultura Orgasmatron, che ha conquistato l’International Viewer’s Choice Award agli MTV Video Music Awards. La sensibilità musicale di Goldman gli ha permesso di cogliere la spontaneità dei film concerto Memories, Chronicles and Declarations of Love per l’acclamata cantante Marisa Monte, e Kaya N’Gan Daya della superstar brasiliana Gilberto Gil. Nel 2002, ha ritrovato Meirelles per girare la prima delle quattro stagioni della fortunata serie televisiva di TV Globo/O2 Filmes City of Men, basata sul grande successo del regista City of God.

 

Il notevole lavoro di Goldman nell’illuminare due adolescenti nelle favelas di Rio de Janeiro gli è valso l’ABC Trophy per la miglior fotografia in una serie televisiva. I realizzatori si sono poi imbarcati in una versione per il cinema diretta da Paulo Morelli nel 2006, che è stata distribuita dalla Miramax e si è rivelata una degna conclusione per i 35 milioni di fedeli spettatori. Il lavoro con la macchina a mano di Goldman è stato fondamentale nel dipingere le emozioni di questi personaggi, che risultavano facilmente identificabili da parte degli spettatori.

 

Tra i suoi altri lavori, figurano la versione brasiliana della popolare serie del Canadian Shakespeare Slings & Arows per Fernando Meirelles, e due telefilm importanti di HBO Latin America: l’arco narrativo di 13 episodi di Alice e Sons of Carnival di Cao Hamburger, che ha consentito a Goldman di conquistare il suo secondo ABC Trophy. Nella sua filmografia, figurano anche Romance di Guel Arraes, Casseta & Planeta: The Cup is Ours di Lula Buarque, Romeo & Juliet Get Married di Bruno Barreto e L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza (The Year My Parents Went on Vacation) di Hamburger, che gli ha fatto vincere il suo terzo premio ABC per la miglior fotografia, in questo caso per una pellicola.

 

 

LAURENCE BENNETT – Scenografie

Laurence Bennett si occupa di scenografie per il cinema e la televisione da oltre 25 anni. Ha lavorato a diverse pellicole di Paul Haggis, tra cui The Next Three Days con Russell Crowe, Nella valle di Elah (In the Valley of Elah), interpretato da Tommy Lee Jones e Charlize Theron, e Crash – contatto fisico (Crash), che si è aggiudicato l’Academy Award® per il miglior film, oltre a una candidatura al Laurence per l’eccellenza nelle scenografie da parte della Art Directors Guild. Nella sua filmografia, ricordiamo anche Freedom Writers con Hilary Swank e Traitor interpretato da Don Cheadle. Attualmente, è impegnato nella preproduzione del nuovo progetto di Haggis, Third Person.

 

Recentemente, è stato candidato all’Academy Award® grazie a The Artist di Michel Hazanavicius, con protagonista Jean Dujardin.

 

Si è occupato di numerosi piloti e serie televisive, tra cui Grey’s Anatomy, Once and Again, EZ Streets, Thief – Il professionista (Thief) e, più di recente, il pilota dell’imminente stagione di Infamous.

 

Ha studiato all’Occidental College di Los Angeles e alla Waseda University di Tokyo. In seguito, ha vissuto in Irlanda per dieci anni, prima di tornare a Los Angeles per lavorare nel mondo del cinema. A Dublino, aveva una società di design, lavorava a teatro, organizzava mostre dei suoi dipinti e insegnava al National College of Art and Design.

 

Assieme alla moglie Nina vive a Clackamas County, Oregon in una fattoria del 1904 che hanno rinnovato. La coppia condivide questa proprietà con il cane, i gatti, le galline e i conigli.


AVY KAUFMAN – Responsabile del casting

Avy Kaufman è una responsabile del casting di New York.  E’ orgogliosa di aver collaborato con registi di talento come Ang Lee, Steven Spielberg, Jim Sheridan, Ridley Scott, Robert Redford, Michael Mann, Norman Jewison, Jodie Foster, Philip Seymour Hoffman, Edward Norton e Wong Kar Wai ad acclamate pellicole come Truman Capote – A sangue freddo (Capote)The sixth sense – Il sesto senso (The Sixth Sense)La mia vita a Garden State (Garden State)In cerca di Bobby Fischer (Searching for Bobby Fischer)Dancer in the Dark, SyrianaAmerican Gangster, così come agli imminenti Life of Pi e Lincoln.  

 

Nel 2005, è stata celebrata come responsabile del casting dell’anno all’Hollywood Film Festival. Nel 2008, ha conquistato un Emmy in 2008 per il pilota della Showtime Damages e ha ricevuto un’altra candidatura allo stesso premio per la miniserie della HBO Empire Falls. Ha ricevuto diversi Artios awards dai suoi colleghi e la sua storia è stata raccontata nel libro di Helena Lumme Great Women of Film.

 

 

MARK DAY – Montaggio

Mark Day ha collaborato con David Yates a tanti film e progetti televisivi, tra cui Harry Potter e l’ordine della Fenice (Harry Potter and the Order of the Phoenix), Harry Potter e il principe mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince) e i due episodi di Harry Potter e i doni della morte (Harry Potter and the Deathly Hallows).

 

Un premiato montatore, si è aggiudicato un BAFTA Award e una candidatura per i Royal Television Society (RTS) Award grazie alla sua collaborazione con Yates per la miniserie  del 2003 State of Play. L’anno seguente, si è aggiudicato un BAFTA TV Award e un RTS Award per il miglior montaggio, per la miniserie di Yates Sex Traffic. La sua collaborazione con questo regista gli ha fatto ottenere anche delle nomination agli RTS e ai BAFTA Award per la miniserie The Way We Live Now, un’altra candidatura agli RTS Award per il film televisivo The Young Visiters e una nomination agli Emmy Award per il prodotto per il piccolo schermo La ragazza nel caffé (The Girl in the Cafè). Infine, i due hanno collaborato alla miniserie The Sins e al cortometraggio Rank.

 

Day ha lavorato anche con altri registi, come David Blair alla pellicola Mystics, così come ai progetti televisivi Anna Karenina, Split Second e Donovan Quick; Paul Greengrass per il film La teoria del volo (The Theory of Flight) e per il prodotto televisivo The Fix; e John Schlesinger ai film per il piccolo schermo La bottega degli orrori di Sweeney Todd (The Tale of Sweeney Todd), Cold Comfort Farm e A Question of Attribution.

 

Sempre per la televisione, è stato coinvolto in Flesh and Blood di Julian Farino, Murder Rooms di Paul Seed, Suddenly Last Summer di Richard Eyre e Memento Mori di Jack Clayton, che gli ha permesso di ottenere un BAFTA TV Award.

 

Attualmente, è impegnato nel montaggio di About Time, scritto e diretto da Richard Curtis, che uscirà nel 2013.

 

 

 

CLIFF MARTINEZ – Musiche

Cliff Martinez, nato nel Bronx, ma cresciuto in Ohio, si è trasferito in California nel 1976 proprio durante l’esplosione del punk. Dopo essere stato batterista dei Weirdos, di Lydia Lunch e del frontman dei Foetus Jim Thirlwell, così come dell’ultima formazione di Captain Beefheart and the Magic Band, Martinez è entrato nei Red Hot Chili Peppers (suonando nei primi due album della band) e in seguito nei The Dickies. Proprio durante il suo periodo con i Chili Peppers, ha iniziato a esplorare le nuove tecnologie dell’epoca, strada che lo avrebbe portato verso il mondo delle musiche per il cinema.

 

Un nastro che Martinez aveva messo insieme utilizzando queste nuove tecnologie ha fatto il giro dell’ambiente, portandolo a realizzare le musiche di un episodio di Pee-wee’s Playhouse. La stessa registrazione è stata ascoltata da Steven Soderbergh e così Martinez è stato assunto per la colonna sonora della prima pellicola del celebre regista, Sesso, bugie e videotape (Sex, lies, and videotape) del 1989. Il rapporto di lavoro con Soderbergh è proseguito nel corso degli anni e i due hanno lavorato a film come Delitti e segreti (Kafka), L’inglese (The Limey), Traffic, Solaris e Contagion del 2011.    

 

Forse sono state le sue influenze punk a rendere le sue composizioni così anomale. Le sue colonne sonore sono essenziali, utilizzando una moderna tavolozza tonale per dipingere uno sfondo per film spesso dark, delle storie psicologiche come Alza il volume (Pump Up the Volume, 1990), L’inglese (2009), Wonderland – Massacro a Hollywood (Wonderland, 2003), Appuntamento a Wicker Park (Wicker Park, 2004)e Drive (2011). E’ stato candidato a un Grammy Award (per Traffic di Steven Soderbergh), un Cesar (A L’origine di Xavier Giannoli) e a un Broadcast Film Critics Award (Drive).

 

Rimanendo sempre un batterista nell’animo, il suo utilizzo delle manipolazioni audio, in particolare per i suoni con le percussioni, si è evoluto nel corso degli anni ed è evidente dal martellante dulcimero di Delitti e segreti (1991), nelle zone grigie tra il sonoro e le musiche di Traffic (2000), nella batteria e la struttura di Solaris (2002), così come in quelle che Martinez definisce “le strutture ambient” di Narc (2002), e “nell’utilizzo delle percussioni per formare le caratteristiche ritmiche e tonali di queste strutture ambient”, come ha descritto il suo lavoro per The Lincoln Lawyer del 2011.

 

Nell’aprile del 2012 è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame assieme ai Red Hot Chili Peppers. Sempre quest’anno, è stato giurato al Sundance Film Festival, mentre ha fatto parte del comitato che si è occupato delle pellicole internazionali ai Film Independent Spirit Awards del 2011. Tra i suoi prossimi titoli, figurano Arbitrage di Nicholas Jarecki, Spring Breakers di Harmony Korine (a cui ha lavorato assieme ai Skrillex) e Only God Forgives di Nicolas Winding Refn.

 

Un pensiero su “20 Dicembre LA REGOLA DEL SILENZIO – THE COMPANY YOU KEEP di Robert Redford – Curiosità

  1. Pingback: I FILM CHE VEDREMO NEL 2012/2013 – LISTA IN CONTINUO AGGIORNAMENTO | cinemotore BLOG di cinem"A"