con le voci di
CLAUDIO BISIO nel ruolo di Dracula
e CRISTIANA CAPOTONDI nel ruolo di Mavis
Nella versione originale le voci sono di:
Adam Sandler
Andy Samberg
Selena Gomez
Kevin James
Fran Drescher
Steve Buscemi
Molly Shannon
David Spade
e CeeLo Green
Benvenuti nell’Hotel Transylvania, il lussuoso albergo a cinque stelle di Dracula, il resort in cui i mostri e le loro famiglie possono spassarsela, liberi di esprimere la propria mostruosità senza alcun essere umano nei paraggi a rovinargli la festa. Per festeggiare il 118° compleanno di sua figlia Mavis, Dracula ha invitato alcuni dei mostri più famosi al mondo per un weekend molto speciale: Frankenstein e consorte, la Mummia, l’Uomo Invisibile, una famiglia di lupi mannari e tanti altri. Per Dracula, provvedere al divertimento di questi amici famigerati non è certo un problema; tuttavia il suo mondo potrebbe venire distrutto se un essere umano giungesse per caso nel suo hotel, diventando addirittura amico di Mavis.
Columbia Pictures presenta Hotel Transylvania, un film di Sony Pictures Animation. Il film presenta le voci di Adam Sandler, Andy Samberg, Selena Gomez, Kevin James, Fran Drescher, Steve Buscemi, Molly Shannon, David Spade e di CeeLo Green. Diretto da Genndy Tartakovsky e prodotto da Michelle Murdocca, la sceneggiatura è di Peter Baynham e Robert Smigel. La storia è stata scritta da Todd Durham e Dan Hageman & Kevin Hageman. I produttori esecutivi sono Adam Sandler, Robert Smigel e Allen Covert. La musica è stata composta da Mark Mothersbaugh e Liza Richardson è la responsabile della supervisione musicale. L’animazione e le immagini sono a cura di Sony Pictures Imageworks Inc. Hotel Transylvania è censurato PG (Parent Guided) dalla Motion Picture Association of America per Un po’ di Rude Umorismo, Immagini ed Eventi da Paura. Questa “mostruosa” commedia animata al computer sarà distribuita in 3D e in 2D nei cinema statunitensi, il 28 settembre 2012.
I MOSTRI SONO PROPRIO COME NOI!
“Hotel Transylvania è la storia di un padre e di una figlia, e il padre in questione è Dracula”, spiega Genndy Tartakovsky, regista del film di Sony Pictures Animation, Hotel Transylvania. “Come tutti i padri è iperprotettivo, psicotico, e affettuoso, e farebbe qualsiasi cosa per sua figlia; tuttavia, a differenza degli altri padri, lui è il Principe delle Tenebre”.
In Hotel Transylvania, i mostri più famosi del mondo – fra cui Dracula, Frankenstein, il Lupo Mannaro, l’Uomo Invisibile e la Mummia – sono proprio come le persone normali, ognuno ha la sua famiglia, i suoi problemi e il desiderio di evadere da tutto…ma a differenza degli esseri umani, devono nascondersi da un mondo che li considera mostri. Non c’è posto migliore per nascondersi dell’Hotel Transylvania, il rifugio segreto di Dracula in cui nessun essere umano mette piede dal 1898?
Come ogni genitore, anche Dracula ha i suoi problemi…sua figlia Mavis è ormai adolescente, sta per compiere 118 anni. Sta diventando una donna e la paura più grande del famoso vampiro è di perderla. In realtà ha paura anche dell’aglio, ma questa è un’altra storia.
“La cosa più difficile nella vita di un genitore è lasciare che i propri figli diventino indipendenti”, spiega la produttrice Michelle Murdocca, che ha curato questo progetto fin dall’inizio. “Non possiamo proteggerli per sempre; ad un certo punto bisogna avere fiducia che ce la faranno da soli. La cosa buffa è che anche Dracula pensa che il mondo possa essere pericoloso”.
“Hotel Transylvania ha reso questi mostri molto più divertenti di quanto non siano mai stati. La ragione principale per cui questi personaggi continuano ad essere popolari, è che ognuno di loro ha una bellissima storia personale”, dice Tartakovsky. “La loro umanità li rende accessibili, piacevoli e simpatici. Questo è proprio quello che volevamo per il nostro Dracula: una storia bellissima, condivisibile, dal sapore dolce e allo stesso tempo amaro, che dia la possibilità di umanizzare anche un vampiro”.
“La prima volta che ho lavorato con la Sony Pictures Animation – proprio all’inizio dello studio, dieci anni fa – e ho visto il listino dei film che sarebbero stati realizzati, sono rimasta subito colpita da Hotel Transylvania”, racconta Murdocca, che ha prodotto anche il primo lungometraggio di Sony Pictures Animation, Open Season (Boog & Elliot a caccia di amici). “Mi piaceva l’idea di rinnovare questi personaggi tradizionali. Quando Adam Sandler si è unito al progetto, si sono aperte varie possibilità riguardo l’identità di Dracula, e improvvisamente abbiamo intravisto il potenziale per realizzare una commedia più esagerata e divertente di quel che avessimo mai immaginato”.
Oltre ad aver inventato la simpatica storia di una famiglia, il regista ha dato ad Hotel Transylvania un look particolare. Tartakovsky, nominato 13 volte all’Emmy Award, è noto nella comunità dell’animazione, ed è stato scelto da George Lucas per creare “Star Wars: Clone Wars” (“Star Wars: la guerra dei cloni”). Dopo aver espresso la sua creatività nei progetti televisivi “Samurai Jack” e “Dexter’s Laboratory”, ha ideato la grande sequenza finale e gli storyboard di Iron Man 2, nonché l’elegante e memorabile prologo animato del film Priest. Per Hotel Transylvania, il suo primo lungometraggio, il regista ha voluto realizzare un film d’animazione diverso da qualsiasi altro. In un’epoca in cui generalmente i film animati cercano di avvicinarsi alla realtà, Tartakovsky ha sfruttato l’animazione proprio per spingersi al di là delle note convenzioni. Allontanandosi dalla realtà, ci presenta un mondo che lui stesso descrive “più reale della realtà”, più divertente ed emozionante del nostro. “Nei lungometraggi si è costretti a riflettere la quotidianità. Ma io ho voluto portare questo film all’estremo opposto rendendo l’animazione esagerata, come in una vignetta”, afferma. “In televisione è consentito l’uso di caricature stilizzate per rendere ogni progetto unico, e io volevo fare lo stesso anche in un film cinematografico. La nostra animazione è esplicita e molto fisica. Il nostro scopo era renderla iper-espressiva, con un movimento caricaturale, irreale. Questo conferisce al film la sua energia, e l’energia in un film è tutto, secondo me”.
“Quando diciamo che lo stile dell’animazione viene spinto oltre i limiti, intendiamo dire che le caratteristiche facciali sono esagerate, che le proporzioni del corpo sono esagerate e che i nostri personaggi animati sono unici, lontanissimi dalla vita reale”, spiega Murdocca. “Ogni aspetto del personaggio si presta a questo diverso stile di animazione. C’è una scena in cui Dracula e Jonathan stanno camminando e le gambe di Dracula assomigliano alle lunghe zampe di un ragno. È diverso da qualsiasi cosa mai vista prima”.
I PERSONAGGI
Il casting del film ha aiutato i filmmaker a mettere a fuoco il film che stavano realizzando e a trovare il giusto equilibrio e il giusto tono. Spiega Tartakovsky: “Abbiamo preso dei personaggi classici dandogli una nuova forma. Era importante restare fedeli ai personaggi ma i nostri mostri dovevano risultare simpatici, non spaventosi; abbiamo creato comicità, non paura. La particolarità del film è che i protagonisti sono dei mostri. Ad esempio il nostro Dracula ha la mania del controllo, è schizzato ed ossessivo; alcune sue caratteristiche di base sono state decuplicate. L’ironia è moderna, informale, non è legata ad un’epoca in particolare e quindi estremamente contemporanea. Il risultato finale è che i personaggi conservano la loro personalità, ma sono moderni, aggiornati e divertenti”.
Un altro aspetto particolare della lavorazione di Hotel Transylvania è stata la capacità di riunire gli attori nello studio di doppiaggio per registrare insieme le loro voci, recitando come se fossero in un film di live-action. Dopo tutto, attori come Adam Sandler, Kevin James, David Spade e Steve Buscemi si conoscono da anni e hanno recitato insieme in vari film ed erano tutti elettrizzati all’idea di lavorare insieme in un film che tutta la famiglia può apprezzare. “Non accade spesso nell’animazione di riuscire a riunire i doppiatori del film”, dice Murdocca. “È stato bello vedere Adam Sandler recitare al fianco di Kevin James, e Kevin replicare alle battute di David Spade. Hanno creato insieme questi personaggi e le loro personalità, rendendoli simpatici ed emozionanti”.
DRACULA
Tutte le qualità che rendono Dracula l’indiscusso leader dei mostri, la sua forza, la sua predominanza, il suo carisma e la sua natura dominante, lo rendono un eccellente manager d’hotel. Ma quando si tratta di sua figlia, è fin troppo mollaccione. Preoccupato dell’incolumità della ragazza, l’ha tenuta nascosta nel suo albergo per tutta la vita, lontana dagli umani a caccia di mostri che ricorda fin troppo bene. Ma ora, alla vigilia del 118° compleanno della figlia, deve mantenere la promessa che le ha fatto di farle vedere il mondo per la prima volta. Sfortunatamente, proprio nel bel mezzo della festa, sopraggiunge nell’hotel stracolmo di ospiti mostruosi, il primo umano che abbia mai messo piede nel castello, e il piano che Dracula ha messo a punto con tanta accuratezza rischia di fallire. Cosa farà questo padre che stravede per la sua piccola? Continuerà a proteggerla dalla minaccia degli umani o rinuncerà al controllo per lasciarla volar via con le sue ali (di pipistrello)?
Dracula è doppiato da Adam Sandler, anche lui padre di due figli. “Volevo che Adam desse vita ad un nuovo Dracula, adatto alla nuova generazione”, dice Tartakovsky. “Abbiamo visto il Dracula classico di Bela Lugosi e tanti altri Dracula; stavolta volevo una performance diversa, innovativa”.
E questo Dracula è veramente diverso. “Sono molto orgoglioso di lui: è un personaggio un po’ folle e molto divertente”, spiega il regista. “Mi piace vedere il modo in cui il pubblico reagisce all’animazione più estrema. La cosa più importante è che non si prende mai troppo sul serio, è davvero spassoso”. “Adam non è solo il doppiatore del protagonista del film, infatti è stato coinvolto anche nella lavorazione”, dice Murdocca. “Porta nel film sia la comicità che il calore che emerge nelle scene con Mavis, con cui è un padre amorevole. Invece, nelle scene in cui è in compagnia dei suoi amici, Dracula è un po’ prepotente, vuole sempre fare le cose a modo suo. Adam arricchisce il suo personaggio di sfumature, lo trasforma continuamente, ma tutti questi lati fanno parte di lui, della stessa performance”. Lavorare con Sandler è stata un’esperienza memorabile, per Tartakovsky. “Durante il nostro primo meeting creativo, ero un po’ imbarazzato. Adam e i suoi collaboratori facevano un sacco di battute mentre io ero seduto in disparte e non riuscivo a dare il mio contributo. Ma poi ho raccolto il coraggio e ho iniziato a dire la mia e quando loro hanno riso, mi sono sentito davvero sollevato”.
“Dracula è come ogni altro papà”, dice Sandler. “È ultraprotettivo, manipolatore e leggermente folle, ma è spinto da una buona ragione: evitare che sua figlia possa soffrire”.
MAVIS
Mavis è la cocca di papà, ma è anche testarda e intelligente, è la tipica diciottenne. Si è un po’ stufata di vivere in modo costretto, ha vissuto tutta la vita nell’hotel di suo padre e ora sogna di poter viaggiare, di vedere il mondo, di fare esperienze. E finalmente ha incontrato qualcuno che potrebbe aiutarla a realizzare il suo sogno. L’enigma è: partire e spezzare il cuore di suo padre o restare e spezzare il proprio cuore?
Selena Gomez presta la voce alla giovane. “Selena ha trovato un modo per interpretare il personaggio che risulta dolce e gradevole per chiunque, tuttavia Mavis è anche l’unica che tiene testa a Dracula”, dice Murdocca. “Dracula ha il cuore tenero e farebbe qualsiasi cosa per lei, e lei lo sa, eccome! Selena l’ha interpretata come una adolescente tipica che sa quel che vuole e sa come ottenerlo da suo padre”.
“Mavis è una teenager” dice Gomez. “Ha un taglio di capelli moderno, si veste alla moda e se la tira un po’ ma è una ragazza sincera e adora suo padre, vuole solo essere un po’ più indipendente. È la stessa situazione di tante ragazze della sua età; sarà facile identificarsi nel suo desiderio di libertà, di conoscere il mondo. Tutti le raccontano tante storie ma lei vuole fare esperienza personalmente, incontrare nuove persone ed essere autonoma”. Mavis rappresenta il primo ruolo protagonista di Gomez in un film di animazione. “Volevo fare un film divertente adatto a tutta la famiglia, oltre tutto sono cresciuta vedendo i film di Adam Sandler, quindi lavorare con lui è stato elettrizzante. Sono contenta di aver fatto parte di questo bellissimo film”, dichiara.
JONATHAN
Jonathan è un ragazzo di 21 anni, che viaggia per il mondo con lo zaino in spalla. È sicuro di sé, pieno di vita, loquace, curioso e gentile, e davvero incredibile con il suo skateboard. Il suo motto è “Take it easy”. Nel suo vagabondare, arriva per caso in un hotel pieno di… mostri!? Per riuscire a farlo integrare (ed evitare che gli ospiti si rendano conto delle lacune del sistema di sicurezza), Dracula lo traveste da Johnnystein, un presunto cugino di Frankenstein. Il piano di Dracula però gli si ritorce contro perché sua figlia Mavis e ‘Johnnystein’ si piacciono e Jonathan decide di ignorare la promessa fatta al padrone di casa, di andarsene quanto prima. Infatti non ne ha la minima voglia, perché questa festa di mostri è davvero simpatica e c’è anche un’affascinante ragazza-vampiro!
“Jonathan è entusiasta della vita”, dice Tartakovsky. “Ha una forte personalità, è energico ed estroverso. La prima volta che Andy Samberg ha letto le sue battute, abbiamo pensato, ecco, è fatta. C’è stato una simpatia immediata fra lui e Adam, una magia istantanea, il contrasto fra il super artefatto Dracula di Adam e lo spirito libero di Andy era perfetto. Ma Andy ha regalato anche sincerità al suo ruolo, e il personaggio di Jonathan è così com’è grazie a lui”.
“Per Jonathan mi sono ispirato a come ero io quando frequentavo il liceo, e ad alcuni amici che avevo quando vivevo nella Bay Area, in California”, dice Samberg. “È un viaggiatore, vuole vedere il mondo, è positivo nonostante le avversità, anche quando non dovrebbe esserlo”.
“Sono stato contento di lavorare di nuovo nell’animazione”, dice Samberg, che aveva già doppiato il film di successo di Sony Pictures Animation Cloudy with a Chance of Meatballs (“Piovono polpette”). “E questa volta è stato ancora meglio dato che ho potuto fare il doppiaggio in studio insieme a Sandler. Negli altri film animati in cui ho lavorato, gli attori non registravano mai insieme, invece è un modo importante per trovare il giusto tono con cui interagire con gli altri personaggi”.
FRANKENSTEIN
Il migliore amico di Dracula (“Zio Frank”, il preferito di Mavis) altri non è che Frankenstein, un uomo extra large con un cuore persino più grande di lui. Ne è passato di tempo da quando questo mostro impazzava per le campagne, terrorizzando gli abitanti dei villaggi e le forze dell’ordine. Ora è un uomo sposato, senza pretese, che adora la sua famiglia adottiva, Drac e Mavis. Immaginate un po’ che sorpresa quando lui e sua moglie arrivano al 118° compleanno di Mavis, e gli viene presentato un cugino di non ha mai sentito parlare, un certo Johnnystein (che sarebbe l’umano Jonathan in un travestimento dell’ultimo minuto). Ma la famiglia è sempre la famiglia e anche se questo cugino ha un aspetto un po’ strano, Frank è contento di conoscere un nuovo parente, che in realtà è un po’ bassino.
Kevin James è la voce di Frankenstein. “Sa essere spiritoso, amabile, affettuoso e dolce. Ci ha mostrato la vera natura di Frankenstein”, dice Murdocca. “Ma non vi fate ingannare; è anche un omone grande e grosso che è meglio non fare arrabbiare. Non succede spesso nel nostro film, ma è meglio stare in campana!” “Frank ha un aspetto forte ma certe volte crolla”, dice James. “Intendo, crolla davvero, in senso letterale. Per esempio quando viaggia si scompone e viene impacchettato all’interno di tante valige … il ché complica parecchio le cose quando bisogna ritirare i bagagli!”.
EUNICE
Eunice è l’adorata moglie di Frankenstein. L’energia che manca a Frank, ce l’ha tutta lei. È critica, aggressiva, senza peli sulla lingua, ma il suo atteggiamento nasconde una donna buona che ama la sua famiglia.
Fran Drescher, famosa per il suo ruolo in “The Nanny”, doppia questo personaggio. “Fran ha dato una nuova dimensione a Eunice”, dice Murdocca. “È rumorosa, buffa e prepotente. Il suo personaggio tiene testa anche a Dracula, Eunice non ha paura di nulla. Fran l’ha resa davvero esagerata”. Murdocca spiega che la performance di Drescher gli è particolarmente familiare. “Eunice – e lo dico senza volerle mancare di rispetto – assomiglia a mia zia Theresa”, dice la produttrice. “È la tipica newyorkese appariscente che ti dice in faccia quello che pensa e spesso ha ragione. Non lesina certo le parole e non si fa scrupoli nell’essere sincera e dire ciò che pensa realmente”. “La cosa migliore che posso dire di Eunice è che ha dei piedi molto piccoli e un delizioso punto vita”, dice Drescher. “Si comporta come la madrina di Mavis. È preoccupata del fatto che Dracula possa considerare l’idea di lasciare che Mavis si avventuri nel mondo reale – perché mai avrebbe costruito questo albergo se non per proteggerla? Sicuramente ha le idee molto chiare”. Per questo ruolo i filmmaker hanno incoraggiato Drescher ad esagerare. “Ogni volta che entravo in studio per registrare, mi dicevano di esprimermi in modo più aspro, più odioso, più antipatico ma io voglio che i miei personaggi siano amabili”, spiega l’attrice. “Penso che il pubblico amerà Eunice nonostante la sua lingua lunga”.
WAYNE
Wayne è un lupo mannaro, un infelice elaboratore di dati di giorno e un padre bistrattato di notte. Lui e sua moglie Wanda hanno generato un gran numero di cuccioli con il risultato che lui ora ha a malapena l’energia di sopravvivere e ha perso gran parte del suo fiuto a causa della moltitudine di pannolini maleodoranti che lo circondano. Così, pur presentandosi con i suoi figli impertinenti e la moglie incinta al seguito, Wayne non vede l’ora di trascorrere una vacanza all’Hotel Transylvania. Potrà finalmente rilassarsi ed essere se stesso e forse riuscire anche a schiacciare qualche pisolino. Ma la cosa migliore di questo cupo resort è che potrebbe persino riuscire ad evitare i suoi figli per la maggior parte della vacanza.
“Nel modo in cui Steve Buscemi interpreta il personaggio, tutto ciò che Wayne desidera è andare in piscina a rilassarsi”, dice Murdocca. “È stato fantastico nel dare voce a questo padre abbattuto e depresso che vorrebbe solo avere un po’ di tempo per se stesso anche se questo semplice desiderio diventa praticamente impossibile”.
“Wayne è il classico papà, che lavora tutto il giorno e che a fine giornata aspira solo a un po’ di pace e tranquillità, ma che in realtà quando torna a casa trova i suoi pargoli pieni di energia che non vedono l’ora di saltargli addosso e giocare con lui”, spiega Buscemi. “Questo può andar bene quando hai uno, due o tre bambini, ma come la mettiamo se ce ne sono più di cinquanta?”
WANDA
Wanda – la moglie del Lupo Mannaro – è dolce, gentile e molto materna. E deve esserlo per forza visto che ha decine di cuccioli, ed altri in arrivo!
“Per quanti figli abbia, Wanda è comunque sempre dolce e niente sembra turbarla”, dice Murdocca. “Immagino che anche Molly Shannon, la voce di Wanda, sia così, nella vita vera, una mamma buona, pratica e semplice”.
“Il mio personaggio semplicemente adora i bambini”, spiega Shannon. “Le piace essere una madre e vuole sempre altri figli. Suo marito Wayne è un padre stanco e un gran lavoratore, che non vede l’ora di fare il check-in all’Hotel Transylvania per trovare un po’ di riposo”.
GRIFFIN
Il famigerato Uomo Invisibile ha un nome: si chiama Griffin. Ama appostarsi e, dato che nessuno può vederlo, cogliere di sorpresa i suoi amici. È sempre pronto alla battuta ma nonostante provi gusto nel prendere in giro gli altri, non tollera scherzi sul suo conto: è estremamente permaloso, specialmente quando si tratta dei suoi riccioli rossi.
“Il problema di Griffin è che spesso viene ignorato. Ma non è colpa sua, il problema è che è invisibile”, dice Murdocca. “È perfetto per David Spade: pungente, caustico, ironico, ma in fondo buono”.
“Griffin ama andare in vacanza. È un uomo bellissimo con un fisico pazzesco. Perlomeno questo è ciò che racconta lui, e non intendo di certo contraddirlo”, esclama Spade.
MURRAY
Murray la Mummia è un tipo grande e grosso tutto coperto di fasce e di bende, dalla personalità sopra le righe. Ex intrattenitore dei grandi faraoni d’Egitto, Murray è simpatico, turbolento, protagonista di ogni baldoria. Vivendo per la maggior parte dell’anno in una tomba egiziana, ogni volta che arriva all’hotel di Dracula, è pronto a far festa. È una forza della natura, e usa l’umorismo per evitare gli scontri, da cui cerca di tenersi sempre alla larga.
“CeeLo Green è stato bravissimo, fin dal primo giorno”, dice Murdocca. “È un uomo onesto, dolce e le sue qualità emergono nella sua performance e nel suo personaggio. È una mummia grande e tenera, bisognosa d’affetto”.
QUASIMODO
Il capo chef dell’Hotel Transylvania è nientedimeno che Quasimodo, il gobbo francese famoso per aver suonato le campane ed essersi nascosto in una cattedrale. Nel frattempo è diventato un genio della gastronomia alle prese con soffici torte di vermi, fumanti zuppe di lumaconi e disgustosi antipasti per gli ospiti dell’hotel. Questo artista capriccioso vuole che in cucina vada tutto come dice lui, e sta facendo pressioni per aggiungere piatti a base di esseri umani nel menu dell’albergo, nonostante i mostri non mangino l’homo sapiens ormai da eoni immemorabili. Quasi nessuno ascolta più le sue tiritere ad eccezione del suo fido assistente, un topo di nome Esmeralda. Il naso lo sa, ama dire, e insieme fiuteranno proprio l’unico umano che è capitato nel castello.
“Jon Lovitz è la voce di Quasimodo e sarà lui a servire il suo piatto forte!” dichiara Murdocca. “Deve solo cucinare cibo “mostruoso” e non ne può più! Da anni pensa, se solo potessi mettere le mani su un umano ….”.
Lovitz dice: “Quasimodo è basato su Julia Child, la famosa cuoca americana che ha fatto conoscere al pubblico televisivo la cucina francese … Anche se in questo caso si tratta di un uomo malvagio … basso … con la gobba … ma pur sempre francese!”
LA PRODUZIONE
Hotel Transylvania presenta un look e uno stile molto diversi da qualsiasi altro film della Sony Pictures Animation, ed è proprio così che doveva essere realizzato. “La Sony Pictures Animation non vuole essere legata ad uno stile tipico”, spiega la produttrice Michelle Murdocca. “All’inizio informiamo i registi sul genere di film che vogliamo realizzare. Questo è ciò che rende i nostri film diversi e particolari, perché non seguono alcun modello prestabilito”.
La visione di Hotel Transylvania appartiene al regista del film, Genndy Tartakovsky, il cui gusto ha influenzato il modo in cui i personaggi si esprimono. Con il presupposto che il film dovesse essere spiritoso e non pauroso, era importante per i filmmaker che i personaggi fossero concepiti proprio per far ridere. “Volevamo un film espressivo”, dice. “I personaggi dovevano essere molto flessibili: esprimono una vasta gamma di emozioni, e passano dai comportamenti esagerati, tipici dei fumetti, a momenti delicati e ‘umani’.”
“Quando si lavora con i mostri, la fantasia si scatena”, spiega Carlos Grangel, uno dei disegnatori dei personaggi del film. “Si vorrebbe poter superare ogni limite, concepire disegni gotici e assurdi, è una fantastica opportunità per prendere queste forme e trovare il modo migliore per adattarle ai personaggi”.
Ad esempio la performance vocale di Sandler nei panni di Dracula è stata direttamente influenzata dal disegno del personaggio. “Nel modo in cui Adam interpreta il suo personaggio, Dracula è appariscente e roboante ma sa essere anche sereno e tranquillo”, dice Murdocca. “Queste caratteristiche sono state trasmesse al disegno fisico di Dracula. È una sorta di triangolo al contrario, stretto in fondo e largo sopra, un uomo di oltre due metri, dalla presenza imponente. Ma il disegnatore dei personaggi Craig Kellman lo ha disegnato in modo da potersi rimpicciolire e diventare tenero ed emotivo, molto più piccolo di quel che si possa immaginare”.
“Dracula, qualche volta ha un aspetto assolutamente normale e poi improvvisamente, nella stessa scena i suoi occhi sono tre volte più grandi e la sua testa il doppio”, dice Tartakovsky. “Il mio scopo non è che il pubblico necessariamente si renda conto di questi cambiamenti, l’importante è che li percepisca”.
Per fare ciò, era necessario contravvenire ad alcune delle regole tradizionali della computer animation. “Il più delle volte, nella maggior parte dei film, gli animatori trattano il modello del personaggio sul computer come un pupazzo. Lo puoi far muovere nello spazio, ma chiunque ne abbia il controllo, ne limita i movimenti. Per me però il computer è solo uno strumento, così come lo è una matita, e dovremmo poter fargli fare tutto ciò che vogliamo”, dice Tartakovsky. “Questa è la filosofia di questo film e fortunatamente tutti ci hanno sostenuto, riuscendo ad ottenere grandi cose”.
Un esempio di questo approccio lo troviamo nel disegno del mantello di Dracula, che rivela così tanto del personaggio. “Dracula è completamente avvolto nel mantello e la sua silhouette è molto slanciata”, dice Murdocca. “È stata una grande sfida per gli animatori e un’ enorme sfida per la squadra che si occupava degli abiti, riuscire a realizzare la visione di Genndy, ma il risultato è davvero bello”.
Kellman ha inoltre disegnato Jonathan (e il suo alter ego, Johnnystein), il visitatore umano che vivrà un’esperienza incredibile e totalmente imprevista, giungendo per caso nell’ hotel dei mostri. “Jonathan è l’esatto contrario di Dracula. È ingenuo e fuori controllo, senza limiti. Gli animatori si sono ispirati alla personalità di Andy Samberg, la cui voce e la cui performance hanno contribuito a definire il disegno del personaggio”, dice Tartakovsky.
Carter Goodrich ha disegnato Frankenstein. “Ha creato un personaggio molto ingombrante, con scarpe enormi, delle dimensioni di un maggiolino Volkswagen. Ha portato in vita questo personaggio gigantesco eppure così delicato e vulnerabile; non avevo mai visto un Frankenstein del genere prima d’ora”, dice Murdocca.
“Doveva essere immediatamente riconoscibile come Frankenstein, ma volevamo anche che avesse un design non scontato”, afferma Goodrich. “Abbiamo trovato una prospettiva da esplorare ed ampliare: si tratta di creare non solo forme esagerate, le silhouettes, il volume, ma anche la personalità del personaggio, una brava persona che lotta contro qualcosa”. Goodrich ha curato anche il disegno di Griffin, l’uomo completamente invisibile ad eccezione dei suoi occhiali. E Goodrich non ha neanche dovuto cercare troppo lontano: la sua fonte di ispirazione era a meno di un centimetro dai suoi occhi, infatti gli occhiali di Griffin si ispirano ai suoi.
Il terzo membro della squadra dei disegnatori dei personaggi è Carlos Grangel, che, come dice Murdocca, ha un insolito gusto per i materiali artistici. “Gli abbiamo inviato via email un elenco di personaggi da disegnare per prova e lui li ha disegnati sulle scatole di cereali”, dice Murdocca. “Nel suo studio in Spagna, chiede a tutti di portargli vecchie scatole di cereali, che lui apre, per disegnare al loro interno. Realizza vari strati e poi li unisce; è un metodo davvero originale, non capisco bene di cosa si tratti ma è interessante”.
Perché le scatole di cereali? “Mi piace la patina, mi piacciono quei colori”, dice. “Quando c’è un pezzo di carta bianco davanti a me, non so mai cosa disegnare, da dove cominciare. I colori mi aiutano. Per non parlare del fatto che, usando una scatola vuota, un oggetto che comunque sarebbe stato gettato via, posso fare una bozza e se non viene bene, non c’è problema, la butto via e ricomincio daccapo”.
Uno dei maggiori contributi di Grangel è stato il design di Murray la mummia. “Prima che Carlos entrasse nel film, avevamo immaginato Murray come la classica mummia rinsecchita, e avremmo seguito questo modello se Carlos non ci avesse inviato l’immagine di un Murray cicciottello”, racconta Murdocca. “I suoi disegni e le sue pose erano spiritosissimi, con la sua grande bocca e le fessure al posto degli occhi. È molto espressivo, e ha piedi e mani piccolissimi. Non potevamo non usare quel disegno!”.
“Abbiamo creato una mummia in sovrappeso, così diversa dalla tradizione”, dice Grangel. “Abbiamo rinnovato totalmente questo personaggio, è una mummia della nuova generazione”. Grangel ha inoltre disegnato diversi personaggi che compaiono nel background del film, fra cui le streghe cameriere, l’autista senza testa e gli scheletri mariachi. “Essendo di origine spagnola, conosco la tradizione messicana e adoro i grandi disegni e le forme grafiche del Giorno dei Morti”, dice. “Volevo rendere omaggio a quella cultura e onorarla. L’ho studiata a fondo e ho preso come riferimento moltissime immagini. È stato divertente e originale, lavorare così”.
Marcelo Vignali ha supervisionato la scenografia del film. “In un certo senso l’hotel fa un po’ da “spalla” a tutti i personaggi della commedia”, dice. Ciò detto, questa è una commedia dalle mille opportunità. “In molti vecchi film sui mostri, la luce viene usata in modo teatrale. Anche noi volevamo sfruttare l’illuminazione, ma bisognava trovare il modo per adattarla alla commedia evitando di ottenere un effetto pauroso”, dice Vignali.
Come in ogni film animato, la scenografia costituiva una grande sfida, e Vignali sostiene che la maggior parte degli spettatori non se ne rende mai conto. “Quello che la maggior parte delle persone non capisce rispetto ai film d’animazione è che bisogna disegnare tutto. In un film live-action, i filmmaker sono aiutati dalle location che esistono realmente; ma nell’animazione bisogna disegnare proprio tutto, persino il numero di particelle che fluttuano nell’aria”, spiega. “Quanta profondità di campo vogliamo, quanta luce deve riflettersi sul viso di un personaggio? Ogni piccola sfumatura va considerata”.
Vignali dice che la sua difficoltà maggiore e il risultato migliore di Hotel Transylvania è stato il disegno della hall dell’albergo. “Ho disegnato decine di set e questo è stato il più grande che abbia mai realizzato”, racconta. “È lungo 53 metri. Solo la hall è grande come un intero villaggio perché i muri sono divisi da colonne e ognuno ha una caratteristica unica, con archi, finestre, le cornici delle porte, un camino, e persino un organo gigantesco. L’ho disegnato partendo dal basso: prima il piano terra, poi i piani superiori. Il set è stato disegnato come per un film live action film, con pareti aperte (stanze a vista, come in una casa di bambola), in cui tutto è visibile. Era un set mostruoso, tanto per restare in tema! E poi abbiamo dovuto arredarlo, decidere se il camino dovesse contenere un supporto per il ceppo di legno, quanta luce dovesse emanare, dove appendere gli arazzi, e persino dove inserire le crepe dei muri. È stata un’impresa incredibile”.
Il supervisore senior all’animazione James Crossley ha supervisionato gli oltre 90 animatori alla Sony Pictures Imageworks che hanno portato in vita i personaggi del film sul grande schermo. Crossley afferma che realizzare la visione di Tartakovsky con l’animazione 3D al computer è stato veramente complicato, ma che alla fine ne è valsa la pena. “Genndy ha alle spalle una tradizione di animazione manuale. Quando ci siamo incontrati abbiamo parlato della meravigliosa energia, del design, e delle caricature che sono possibili in quel mondo, e di come riuscire ad ottenerli con la computer animation”, dice.
A tal fine gli artisti hanno dovuto lavorare in modo assai diverso da come erano abituati a fare. Tradizionalmente la computer animation tende a focalizzarsi su ciò che è fisicamente possibile nel mondo reale mentre in Hotel Transylvania non c’è niente di scontato. “Abbiamo volutamente ignorato i limiti di ciò che è fisicamente possibile, volevamo che fosse divertente e avesse una sensibilità diversa”, dice Crossley. “Possiamo far entrare ed uscire a nostro piacimento un personaggio dall’inquadratura, farlo arrampicare chissà dove, sfidando la legge di gravità, e questo tradizionalmente non è consentito nell’animazione CG. Il film è caricaturale, eravamo interessati al disegno e all’energia e non a ciò che è fisicamente possibile. E poi, se avessimo dovuto renderlo più credibile, avremmo dovuto inserire nuovamente alcuni elementi”.
Durante questo processo, Tartakovsky ha suggerito il tipo di caricatura che voleva per il film. “Quando Genndy si è accostato allo stile d’animazione del film, ha immaginato una serie di disegni in 2D che prendono vita in 3D”, dice Michelle Murdocca. “Ad esempio, durante la revisione dell’animazione, Genndy si siede con il suo tablet e mentre guarda l’animazione in 3D, vi disegna sopra, sul tablet, creando pose che diventano le direttive per gli animatori”.
Questi ultimi sono molto influenzati dalle performance vocali degli attori. “Si inizia con i disegni e quando arriva la voce, il personaggio viene definito pienamente. Prima che Kevin venisse scritturato, non mi aspettavo di vedere il Frankenstein che lui ha creato. Lo ha arricchito di sensibilità comica, trasformandolo, e questo ha cambiato anche il modo in cui è stato animato”, dice Crossley. “Adam Sandler, ovviamente, usa la voce in modo fantastico: a volte è rigido e statico, altre volte grida e si scaglia contro gli altri oppure diventa mite e servile quando si rivolge alla figlia. E con CeeLo Green nei panni di Murray, grazie alla sua performance, possiamo esagerare il suo personaggio, renderlo malleabile, schiacciarlo o allungarlo al massimo. Murray è stato un personaggio fantastico da animare”. Daniel Kramer di Sony Pictures Imageworks ha svolto anche un ruolo importante come supervisore effetti visivi del film. Ha supervisionato circa 300 persone, e interi dipartimenti dedicati all’animazione dei vestiti, dei capelli e degli effetti. Tuttavia, così come per gli altri elementi dell’animazione, la visione di Tartakovsky necessitava di un nuovo approccio. “Per la simulazione dei capelli e dei vestiti abbiamo dei software che consentono la gestione del movimento e lo simulano in modo realistico. Quando ad esempio una stoffa deve scendere su una spalla rotonda, allora si ottiene naturalmente una bella forma rotonda”, spiega Kramer. “Ma Genndy è più orientato verso forme più spigolose e linee più dure. È influenzato dalla silhouette del personaggio. Perciò con i nostri simulatori la stoffa non si adattava al personaggio che voleva perché i bordi diventavano troppo soffici. E quindi dovevamo tornare su ogni ripresa manualmente, per adattarla”.
“Se c’è un personaggio che si muove velocemente davanti alla macchina da presa, passando da 0 a 100 in due secondi, è davvero difficile fare in modo che i vestiti restino attaccati al personaggio”, spiega ridendo.
Hotel Transylvania è presentato in 3D, e il supervisore stereoscopico Von Williams ha supervisionato il processo tridimensionale. “Non volevamo che questo 3D fosse un esercizio di stile, ma doveva avere lo scopo di far sentire lo spettatore proprio all’interno dell’hotel, al fianco di Drac e Mavis”, dice.
La sfida per Williams e la sua squadra era quella di fare in modo che lo stile di animazione di Hotel Transylvania funzionasse bene con il 3D. “Il film è animato in modo spiritoso, con uno stile piatto e grafico”, dice. “Questo è quello che voleva Genndy, ma era anche molto aperto alla possibilità di vedere il film in stereo. Infatti c’erano alcune scene in cui ci ha incoraggiato ad aumentare il 3D, spingendoci oltre quello che stavamo facendo. È stato bello lavorare con Genndy su questo aspetto, ha davvero apprezzato questa fase della lavorazione”.
La sequenza in 3D preferita di Williams è quella “del tavolo”, in cui Drac e Jonathan attraversano l’hotel a bordo di tavoli fluttuanti. “Ad un certo punto, mentre volteggiano nella sala, sembrava di assistere ad una gara di surf o di skateboard”, dice. “Il movimento veloce mette in mostra l’animazione, la bellezza e la mappa dell’hotel, e la tecnica del 3D; penso che piacerà davvero a tutti”.
La produzione digitale è stata supervisionata dalla co-produttrice Lydia Bottegoni, e l’animazione ha avuto luogo fra la struttura centrale della Sony Pictures Imageworks di Culver City, in California, e la struttura satellite presso lo studio della Imageworks di Vancouver. “Abbiamo beneficiato sia del talento degli animatori di Culver City che di quelli di Vancouver”, spiega. “Nel film hanno lavorato oltre 300 artisti, con 100 animatori dedicati durante i picchi di produzione. La più grande difficoltà di lavorare in una squadra così grande è trovare la coesione a livello creativo, essere sicuri che tutti capiscano la visione di Genndy e fare in modo che la personalità dei personaggi rimanga coerente. Genndy vanta un background nel campo dell’animazione, perciò sa come lavorare con gli animatori, e interagire con loro direttamente. È stato un rapporto professionale molto intimo e collaborativo, nonostante la squadra fosse composta da tante persone”.
CURIOSITÀ
- · L’indirizzo dell’hotel è 666 Transylvania Lane, Umbre, Romania. (così si legge sul retro degli itinerari che Dracula consegna agli ospiti)
- · L’Hotel Transylvania ha 1250 stanze, 950 delle quali sono le stanze degli ospiti.
- · L’alluce sinistro su Frank è attaccato male appositamente.
- · Il microfono della festa di Mavis è lo stesso che si vede in The ChubbChubbs, il cortometraggio premio Oscar che ha lanciato la Sony Pictures Animation dieci anni fa.
- · All’inizio del film, la signora del logo Columbia si trasforma in un pipistrello. Quel pipistrello è Mavis.
- · Wayne e Wanda hanno talmente tanti cuccioli da perderne il conto. Winnie è l’unica femmina!
- · Per la capigliatura di Eunice è stata presa come riferimento una pezzetta abrasiva.
- · Andy Samberg ha scritto e cantato la canzone “Sweet 118″. L’ha registrata nel suo ufficio di “Saturday Night Live” mentre la produttrice Michelle Murdocca lo ascoltava al telefono.
- · La faccia sull’orologio di Wayne rappresenta le fasi della luna.
- · L’altra metà del ciuccio di Winnie è un osso!
- · I parenti del regista Genndy Tartakovsky sono emigrati in Messico negli anni ’40 e suo zio ora lavora nel settore delle costruzioni. Molti dei recenti edifici più alti del Paese vantano il nome di Tartakovsky.
INFORMAZIONI TECNICHE
- · “Una delle cose che rende Hotel Transylvania unico è la combinazione di ambienti e personaggi graficamente stilizzati e un background ricco e dettagliato. Il disegno dei personaggi ha uno stile semplice, tipico dei cartoni, che arricchisce il film di umorismo. I set di contro sono molto dettagliati e ricchi di texture che aggiungono spessore alle immagini. Aggiungete a questo un sistema ultra realistico di luci e ombreggiatura e otterrete un risultato davvero unico: una performance umoristica con un’atmosfera che ricorda i disegni fatti a mano, che contrasta con una bellissima tavolozza di materiali di una volta, e qualche allusione ai film classici sui mostri, come spruzzate di luce ed ombra, la luce che illumina dal basso creando effetti drammatici e la fitta nebbia” – Daniel Lobl, supervisore CG
- · La tecnica usata per creare i pullover dei folletti George e Gina con l’utilizzo di capelli ricci e corti, era ispirata alla stessa tecnica usata per creare il maglione di Arthur in Arthur Christmas (“Il figlio di Babbo Natale”) .
- · Gli occhi della Mummia sono composti da 13 sfere sovrapposte, di dimensioni diverse.
- · Le texture dell’ambiente sono rivestite da un motivo sottile chiamato “Neil Ross”. Neil C. Ross è un artista dello sviluppo visivo il cui contributo al design del mondo di Hotel Transylvania è stato cruciale. Questo motivo composto da rettangoli e quadrati sovrapposti, di diversi dimensioni e sfumature, crea un’atmosfera astratta, simile a un quadro.
- · Nella sequenza del party ci sono 1,3 milioni di lucciole.
- · Tutti i cuccioli di lupo mannaro sono stati realizzati basandosi solo su quattro disegni originali.
- · Le ciglia delle streghe e di Hydra sono quelle di Eunice.
- · Nel film sono presenti 191 diversi materiali per dare vita all’ambiente (ad esempio ciottoli, cuscini di raso, ecc).
- · Per i personaggi e gli oggetti sono stati usati 250 materiali (pelle, capelli, informe massa verde, ecc).
- · Alcune sequenze presentano fino a 25,000,000 fili d’erba.
- · La squadra dell’animazione di Hotel Transylvania ha mangiato una media di 18 Twinkies (morbide merendine ripiene di crema alla vaniglia) a settimana, per un totale di 648 snack nel corso di tutta la produzione!
- · I filmmaker hanno voluto creare un 3D sia naturale che dinamico. Hanno utilizzato il metodo “Goldilocks”: mai troppo profondo, mai troppo superficiale, giusto, insomma. Hanno cercato di ottenere questo risultato minimizzando le cosiddette “gag visive” (i momenti umoristici che vengono trasmessi visivamente, senza parlare), allo scopo di far sentire il pubblico parte integrante dell’ hotel, di dargli la sensazione che sta volando insieme a Dracula e Jonathan nella sala.
Cammeo
CELEBRITÀ NEI RUOLI CAMMEO
- · Robert Smigel appare in numerosi cammeo nei panni del finto Dracula, Marty, e di diversi altri personaggi.
- · Chris Parnell interpreta la mosca.
IL CAST
ADAM SANDLER (Dracula / Produttore Esecutivo) è un attore, uno scrittore, un produttore e un musicista che vanta un successo fenomenale. I suoi film hanno incassato oltre 3 miliardi di dollari nel mondo. Recentemente è apparso al fianco di Andy Samberg in That’s My Boy (“Indovina perché ti odio”), e ha recitato in Jack and Jill (“Jack e Jill”) con Katie Holmes e in Just Go With It (“Mia moglie per finta”) con Jennifer Aniston. Grown Ups (“Un weekend da bamboccioni”), è il suo film che ha incassato di più, con ben 271 milioni di dollari in tutto il mondo, e di cui presto uscirà il sequel, GrownUps 2. Sandler ha inoltre lavorato in Funny People di Universal, scritto e diretto da Judd Apatow, con Seth Rogen, Leslie Mann, Eric Bana, Jonah Hill e Jason Schwartzman, nonché nei grandi successi di botteghino Bedtime Stories (“Racconti incantati”) dei Walt Disney Studios, You Don’t Mess with the Zohan (“Zohan – Tutte le donne vengono al pettine”) di Sony Pictures e nella commedia I Now Pronounce You Chuck & Larry (“Vi dichiaro marito e marito”), di Universal.
Abbiamo sentito la sua voce recentemente in Zookeeper (“Il signore dello zoo”), un film di Columbia Pictures/MGM con Kevin James di cui Sandler è stato anche produttore. In precedenza l’attore aveva recitato al fianco di Don Cheadle in Reign Over Me della Sony, per la regia d Mike Binder; nei successi commerciali Click (“Cambia la tua vita con un click”), con Kate Beckinsale, e The Longest Yard (“L’altra sporca ultima meta”), con Chris Rock e Burt Reynolds. Inoltre ha lavorato nel film di James L. Brooks Spanglish, con Tea Leoni; nella commedia romantica 50 First Dates (“50 volte il primo bacio”), con Drew Barrymore; in Anger Management (“Terapia d’urto”), con Jack Nicholson; e in Punch-Drunk Love (“Ubriaco d’amore”) di Paul Thomas Anderson, che gli è valso la nomination ai Golden Globe.
Nato a Brooklyn, New York, e cresciuto a Manchester, nel New Hampshire, il primo incontro di Sandler con la commedia risale ad una sua performance in un locale di Boston, all’età di 17 anni. Da quel momento ha continuato ad esibirsi regolarmente nei comedy club di tutto il Paese, proseguendo i suoi studi per laurearsi in Belle Arti presso la New York University.
La sua società di produzione, Happy Madison Productions, da lui fondata insieme a Jack Giarraputo, è diventata quasi un mini studio, che si interessa a tutti gli aspetti della produzione di un film. La Happy Madison ha prodotto Click (“Cambia la tua vita con un click”), The Benchwarmers (“Gli scaldapanchina”), Deuce Bigalow: European Gigolo (“Deuce Bigalow – Puttano in saldo”), Dickie Roberts: Former Child Star, Strange Wilderness e i recenti The House Bunny (“La coniglietta di casa”), Paul Blart: Mall Cop (“Il superpoliziotto del supermercato”) , Zookeeper (“Il signore dello zoo”), nonché l’imminente Here Comes the Boom. Sandler ha inoltre collaborato con lo scrittore Tim Herlihy alle sceneggiature di Happy Gilmore (“Un tipo imprevedibile”), Little Nicky (“Little Nicky – Un diavolo a Manhattan”), Billy Madison, Big Daddy (“Big Daddy – un papà speciale”) e di The Waterboy, ed è stato produttore esecutivo di Grandma’s Boy (“Cocco di nonna”), The Animal, Joe Dirt, The Master of Disguise (“Il maestro cambiafaccia”), The Hot Chick (“Hot chick – Una bionda esplosiva”) e Deuce Bigalow: Male Gigolo (“Gigolò per sbaglio”).
Happy Madison Productions vanta un accordo con Columbia Tri-Star Domestic Television secondo il quale svilupperà vari programmi per lo studio, fra cui l’attuale “Rules of Engagement” con David Spade e Oliver Hudson. I comedy album di Sandler, distribuiti da Warner Bros Records, hanno ricevuto il disco di platino, avendo venduto oltre sei milioni di copie.
Grazie al suo versatile talento comico, Andy Samberg (Jonathan) si è imposto come accattivante e divertente protagonista sia del piccolo che del grande schermo. Scrittore premiato con l’Emmy® Award, Samberg ha ottenuto il successo sia dietro le quinte che davanti alla macchina da presa.
Il suo film più recente è Celeste and Jesse Forever di Lee Toland Krieger, scritto da Rashida Jones, che ne è anche interprete. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival 2012 e distribuito da Sony Pictures Classics. L’ultimo film che Samberg ha interpretato accanto ad Adam Sandler è la commedia That’s My Boy (“Indovina perché ti odio”) e recentemente ha completato la produzione londinese di “Cuckoo”, una serie prodotta da Ash Atalla in onda su BBC3.
Il 10 maggio 2011, Samberg, insieme ai suoi colleghi di LONELY ISLAND (Saturday Night Live), Akiva Schaffer e Jorma Taccone, ha distribuito il suo secondo album Turtleneck and Chain, nominato al Grammy 2012 come “Best Comedy Album”. Nello stesso periodo il trio ha superato se stesso unendosi a grandi nomi del mondo della musica fra cui Akon, Justin Timberlake, Nicki Minaj e Rihanna. Il loro primo singolo, “I Just Had Sex (feat. Akon)”, si è aggiudicato il disco d’oro, ed è diventato un enorme successo di pubblico, con un video visto da oltre 178 milioni di spettatori su YouTube. Il secondo e il terzo singolo dell’album, “The Creep (feat. Nicki Minaj e John Waters)” e “Jack Sparrow (feat. Michael Bolton) vantano oltre 150 milioni di spettatori su YouTube.
Turtleneck and Chain è il seguito di Incredibad, il primo album di THE LONELY ISLAND, che comprende il sensazionale brano vincitore di un Emmy® “D*** In A Box”, con la superstar Justin Timberlake. Incredibad contiene inoltre il disco d’oro “J**z In My Pants”, che vanta oltre 100 milioni di visitatori su YouTube, e il terzo singolo “I’m On A Boat”, nominato al Grammy®, che è diventato disco di platino nonché il comedy album campione di vendite del 2009 e 2010.
Samberg ha presentato la serata degli MTV Movie Awards 2009, ottenendo un record di ascolti. È stato inoltre nominato agli Emmy® Award 2009 per la musica e le parole della sua canzone “Motherlover”, eseguita insieme a Justin Timberlake.
Altri suoi crediti cinematografici comprendono: Friends With Benefits (“Amici di letto”) di Will Gluck, al fianco di Justin Timberlake e Mila Kunis; What’s Your Number? (“(S)ex list”) di Mark Mylod, con Anna Faris; I Love YouMan di John Hamberg con Paul Rudd e Jason Segel; il film d’animazione di Chris Miller Cloudy with a Chance of Meatballs (“Piovono polpette”), doppiato da Bill Hader, Anna Farris e James Caan; Space Chimps (“Space Chimps – Missione spaziale”) dei Fox Studios, in cui ha doppiato il protagonista Ham III; Hot Rod (“Hot Rod – Uno svitato in moto”) di Akiva Schaffer, interpretato anche da Jorma Taccone, Ian McShane, Sissy Spacek, Isla Fisher e Bill Hader.
Samberg ha recentemente ultimato la sua settima e ultima stagione nel cast di Saturday Night Live.
Negli ultimi anni l’attrice e cantante Selena Gomez (Mavis) ha collezionato una girandola di successi: ha girato una serie per Disney Channel, realizzato tre album musicali e inaugurato la carriera cinematografica, per non parlare della linea di moda e profumi da lei creata.
Nata a Dallas, Gomez si è imposta all’attenzione del pubblico interpretando il ruolo di Alex Russo nella nota serie di Disney Channel “Wizards of Waverly Place” (“I maghi di Waverly”), che ha debuttato nel 2007. Sulla scia di questo grande successo Gomez è diventata un’attrice di fama internazionale, con un nutrito seguito di fan. Gomez e gli altri membri del cast hanno vinto due Emmy Award per la categoria “migliore programma per bambini”, sia nel 2009 che nel 2010.
Nel 2003 ha girato il suo primo lungometraggio, Spy Kids 3-D: GameOver (“Missione 3 D: Game over”). Altri suoi film comprendono: Ramona and Beezus e Monte Carlo di Thom Bezucha, per la Fox. Ultimamente ha lavorato in Spring Breakers al fianco di James Franco e Vanessa Hudgens, per la regia di Harmony Korine, in quel che finora è il suo ruolo più impegnativo. Sta attualmente girando The Getaway con Ethan Hawke, prodotto da Joel Silver.
Dopo aver firmato un contratto con Hollywood Records nel 2009, ha realizzato il suo album di esordio dal titolo “Kiss & Tell”, che ha vinto un disco d’oro. Gli altri suoi due album successivi, vincitori dello stesso premio, sono: “A Year Without Rain” e il recente “When The Sun Goes Down”. I suoi successi sono quantificati da otto milioni di singoli venduti negli Stati Uniti e da tre singoli che si sono subito piazzati in vetta alla Dance Chart di Billboard.
Gomez ha esplorato anche il mondo della moda, lanciando l’apprezzata linea di abbigliamento Dream Out Loud per K Mart; recentemente ha presentato anche la sua prima fragranza, “Selena Gomez”, per Macy’s. L’artista si distingue anche per le sue opere di beneficenza ed è una fiera ambasciatrice dell’UNICEF.
KEVIN JAMES (Frank), produttore, scrittore e star delle apprezzate commedie Paul Blart: Mall Cop (“Il superpoliziotto del supermercato” – 2009) e Zookeeper (“Il signore dello zoo” – 2011), apparirà in ottobre nel suo film più recente, Here Comes The Boom. Ha inoltre recitato nel blockbuster della Columbia Pictures Grown Ups (“Un weekend da bamboccioni”- 2010) con Adam Sandler; in precedenza James e Sandler hanno lavorato insieme in I Now Pronounce You Chuck and Larry (“Io vi dichiaro marito e marito” – 2007).
La prima apparizione di James nel mondo del cinema risale al 2005, nel film di Columbia Pictures Hitch (“Hitch – Lui sì che capisce le donne”), recitando al fianco di Will Smith; tuttavia la sua carriera di comico era già iniziata quando si esibiva come solista nei locali di Long Island. Dopo essere stato ‘scoperto’ al Montreal Comedy Festival 1996, ha firmato un accordo per realizzare una sitcom: The King of Queens, da lui interpretata e prodotta a livello esecutivo, è stata presentata nel 1998 ed è andata in onda per nove stagioni sulla CBS, meritandogli una nomination agli Emmy nel 2006, per la categoria ‘migliore attore protagonista di una serie comica’. Lo show è terminato nel 2007 ma le sue repliche continuano ad essere trasmesse sui vari network americani e di tutto il mondo.
Nel 2001 ha portato le sue performance teatrali in TV con Sweat the Small Stuff, uno speciale di un’ora in onda su Comedy Central. Nel 2005, insieme a Ray Romano, ha prodotto a livello esecutivo ed interpretato Making the Cut: The Road to Pebble Beach, un documentario televisivo per HBO sul torneo di golf di Pebble Beach, nominato agli Sports Emmy.
James inoltre ha doppiato i film d’animazione Barnyard (“Barnyard – Il cortile” – 2006) per Nick Movies, e Monster House (2006).
FRAN DRESCHER (Eunice) è attualmente l’interprete di Fran, la fioraia di Los Angeles della sitcom di TV Land “Happily Divorced”, felicemente approdata alla sua terza stagione. Scritta da lei insieme a Peter Marc Jacobson (i due avevano già lavorato insieme in “The Nanny”), “Happily Divorced” è ispirata alla vera vita di Drescher e racconta delle vicende di una donna che si rimette in gioco con gli uomini dopo aver scoperto l’omosessualità di suo marito, un agente immobiliare con cui è stata sposata per 18 anni.
Fran Drescher è stata definita una “Russell”: infatti possiede il talento comico di Rosalind Russell, le curve di Jane Russell e la tenacia di un Jack Russell!
Ha ottenuto due candidature agli Emmy® Award e altre due ai Golden Globe® per la sua interpretazione dell’amabile Miss Fine in “The Nanny”, la serie di grande successo trasmessa da CBS, da lei creata, scritta, diretta e prodotta a livello esecutivo.
Valida attrice cinematografica, Drescher ha vinto il Five Minute Oscar di Esquire Magazine per la sua memorabile performance nel “mockumentary” (finto documentario) “This Is Spinal Tap”. Nel corso della sua carriera è apparsa in innumerevoli pellicole con attori del calibro di Robin Williams, Dan Aykroyd, Tim Robbins e Billy Crystal, lavorando con registi importanti fra cui Rob Reiner, Milos Forman e Francis Ford Coppola. Il ruolo di cui va più fiera è quello al fianco di Timothy Dalton in Beautician and The Beast (“L’amore è un trucco”), un film di cui è stata produttore esecutivo.
A teatro ha avuto il privilegio di recitare in “Rug Merchants of Chaos” di Ron Ribman, al Pasadena Playhouse di Los Angeles, in “The Exonerated” a New York City, in “Some Girls” di Neil La Bute e nella produzione newyorkese di “Love, Loss, and What I Wore” di Nora Ephron. Ha inoltre lavorato nella produzione speciale di “Camelot”, in scena al rinomato Lincoln Center.
Drescher è inoltre una stimata autrice letteraria. Enter Whining, il suo primo libro, è stata selezionato fra i best seller del New York Times. Sulla scia del grande successo ottenuto con “The Nanny”, ha scritto Being Wendy, edito da Penguin Publishing, un libro che ha lo scopo di trasmettere un forte messaggio ai genitori e ai ragazzi sulla propria unicità, incoraggiandoli a pensare con la propria testa.
Il 21 giugno 2012 ha celebrato dodici anni di benessere dopo aver vinto la battaglia contro il cancro uterino, e il suo libro Cancer Schmancer, (anche questo un best seller del New York Times), ha ricevuto il prestigioso NCCS Writer’s Award.
Drescher si è inoltre impegnata in prima persona per riuscire a far diventare legge negli Stati Uniti, nel 2007, il primo Atto sull’Informazione e sulla Consapevolezza del Cancro Ginecologico.
STEVE BUSCEMI (Wayne) ha costruito la sua carriera dando vita ad una serie di personaggi unici ed indimenticabili del cinema più recente.
Ha ha vinto l’Independent Spirit Award, il New York Film Critics Award ed è stato nominato ai Golden Globe per il suo ruolo nel film MGM Ghost World, diretto da Terry Zwigoff, e co-interpretato da Thora Birch e Scarlett Johansson. È stato inoltre nominato agli Emmy come migliore attore non protagonista per il ruolo di Tony Blundetto nella quinta stagione di “The Sopranos” e come ‘attore ospitÈ per la sua apparizione in “30 Rock” di NBC. Recentemente è stato candidato al Lola Award, l’Oscar tedesco, per il suo lavoro in “John Rabe”, diretto dal regista premio Oscar® Florian Gallenberger e interpretato da un cast di star internazionali.
Al momento è l’interprete della serie drammatica di HBO “Boardwalk Empire” che gli ha meritato un Golden Globe Award, due Screen Actors Guild Award e due nomination agli Emmy.
Nato a Brooklyn, New York, Buscemi ha iniziato a manifestare il proprio interesse nei confronti della recitazione durante l’ultimo anno del liceo. Poco dopo si è trasferito a Manhattan per studiare arte drammatica con John Strasberg. Insieme al collega attore e scrittore Mark Boone Junior, ha iniziato a scrivere e a recitare le proprie pièce teatrali nei locali e nei teatri downtown. Poco dopo Buscemi ha ottenuto il suo primo ruolo protagonista nel film di Bill Sherwood “Parting Glances”, nella parte di un musicista affetto da AIDS.
Dopo la memorabile performance, che lo ha imposto all’attenzione del grande pubblico, Buscemi è diventato uno degli attori più richiesti da parte di stimati registi del mondo dello spettacolo. Il suo curriculum comprende: New York Stories di Martin Scorsese; Coffee and Cigarettes e Mystery Train (“Mystery Train – Martedì note a Memphis”) di Jim Jarmusch per cui ha ricevuto una nomination agli IFP Spirit Award; Somebody to Love di Alexandre Rockwell e In the Soup (“In the soup – Un mare di guai”) vincitore del premio della giuria del Sundance Film Festival 1992; Reservoir Dogs (“Le iene”) di Quentin Tarantino, per cui ha vinto un IFP Spirit Award per la sua straordinaria performance nel ruolo di Mr. Pink; i film dei fratelli Coen Miller’s Crossing (“Crocevia della morte”), Barton Fink (“Barton Fink – È successo a Hollywood”), il premio Oscar® Fargo e The Big Lebowski (“Il grande Lebowski”); Twenty Bucks (“Un pezzo da 20”); Double Whammy di Tom DiCillo e Living in Oblivion (“Si gira a Manhattan”) vincitore del Sundance Film Festival, con Dermot Mulroney e Catherine Keener; Desperado; Things to Do in Denver When You’re Dead (“Cosa fare a Denver quando sei morto”); Kansas City di Robert Altman, Escape from L.A (“Fuga da Los Angeles”) di John Carpenter, con Kurt Russell; Con Air e Armageddon di Jerry Bruckheimer Productions; The Impostors (“Gli imbroglioni”) di Stanley Tucci; il telefilm HBO “The Laramie Project”; Love in the Time of Money; Big Fish di Tim Burton; The Island di Michael Bay; Art School Confidential (“Art school confidential – I segreti della scuola d’arte”) di Terry Zwigoff; I Now Pronounce You Chuck and Larry (“Io vi dichiaro marito e marito”), con Adam Sandler; I Think I Love My Wife (“Manuale d’infedeltà per uomini sposati”) con Chris Rock e numerosi ruoli cammeo in vari film fra cui Rising Sun (“Sol levante”), The Hudsucker Proxy (“Mister Hula Hoop”), Big Daddy (“Big daddy – Un papà speciale!), Pulp Fiction, e The WeddingSinger (“Prima o poi me lo sposo”).
Buscemi ha inoltre doppiato alcuni personaggi animati per Monsters, Inc. (“Monsters & Co.”). di Pixar e Final Fantasy di Columbia Pictures. Buscemi recentemente ha lavorato anche nella versione cinematografica del classico per l’infanzia CharlottÈ s Web(“La tela di Carlotta”) dando voce al topo Templeton. È stato inoltre la voce di Nebbercracker nel film d’animazione di Sony Pictures nominato all’Oscar® Monster House, prodotto a livello esecutivo da Steven Spielberg e Robert Zemeckis, e di Scamper in Igor di MGM, al fianco di John Cusack, e di Bucky in G-Force, il film prodotto da Jerry Bruckheimer per Disney e doppiato da Nicolas Cage, Penelope Cruz, Will Arnett, Bill Nighy e Tracy Morgan.
A parte il suo talento di attore, Buscemi è uno stimato scrittore e regista. Il suo primo progetto è stato un cortometraggio intitolato What Happenedto Pete, presentato in diversi festival di cinema fra cui quello di Rotterdam e di Locarno, e trasmesso su Bravo Network.
Ha debuttato nella regia di un lungometraggio con Trees Lounge (“Mosche da bar”), da lui anche scritto e interpretato. Il film, che presenta anche Chloë Sevigny, Sam Jackson e Anthony LaPaglia, ha esordito nella Quinzaine des Realisateurs del Festival di Cannes 1996 ed è stato nominato all’Independent Spirit Award. La seconda prova di regia di Buscemi è stato Animal Factory, la storia di un giovane uomo che finisce in prigione a causa di una sentenza ingiusta e che alla fine verrà profondamente influenzato dall’ambiente carcerario. Il film, presentato al Sundance Film Festival 2000, si basa su un libro di Edward Bunker, ed è interpretato da Willem Dafoe e Edward Furlong.
IFC ha distribuito il suo terzo film come regista, Lonesome Jim, una commedia dai risvolti drammatici su una famiglia disfunzionale, interpretata da Casey Affleck e Liv Tyler, selezionata fra i dieci migliori film indipendenti dell’anno da parte della National Board of Review, e nominata al Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival.
Nel 2007 la Sony Pictures Classics ha distribuito Interview, scritto, diretto e interpretato da Buscemi in collaborazione con Sienna Miller. Questo remake su Theo Van Gogh è stato presentato al Sundance Film Festival quello stesso anno.
Le regie di Buscemi comprendono anche numerosi lavori televisivi fra cui “Homicide: Life on the Street” di HBO, che gli è valso la nomination ai DGA Award, e “The Sopranos” (HBO) per cui è stato nominato sia agli Emmy che ai DGA Award per aver diretto la puntata “Pine Barrens” durante la terza stagione. Ha diretto alcune puntate dello show premiato con l’Emmy Award “30 Rock” nonché di “Nurse Jackie” in onda su Showtime, interpretato da Edie Falco.
Nel 2008 Buscemi ha inoltre inaugurato la Olive Productions una società di produzione cinematografica e televisiva con sede a New York, insieme all’attore/regista Stanley Tucci e al produttore Wren Arthur. La Olive vanta un ricco listino di progetti per il cinema e la televisione, molti dei quali sono stati sviluppati per essere diretti da Steve e Stanley. Hanno venduto quattro programmi televisivi e un film a HBO, e un altro film a Sony Pictures, che sarà interpretato da Meryl Streep e Tina Fey.
Buscemi recentemente è apparso nel film di Miquel Arteta Youth in Revolt, nell’esordio alla regia di Oren Moverman The Messenger, recitando al fianco degli attori nominato all’Oscar® Woody Harrelson e Ben Foster, e in Rampart, con Harrelson, Sigourney Weaver e Foster.
MOLLY SHANNON (Wanda) è una delle attrici di Hollywood più richieste sia in televisione che per il grande schermo.
Ha trascorso sei stagioni con la compagnia di repertorio di “Saturday Night Live”, in cui si è distinta per gli eclettici personaggi da lei creati, fra cui Mary Katherine Gallagher e Sally O’Malley. È stata apprezzata per le sue parodie di Courtney Love, Liza Minnelli, Monica Lewinsky e Meredith Vieira. Nel 2000 ha ricevuto una nomination agli Emmy nella categoria “Outstanding Individual Performance in a Variety or Music Program” (Migliore performance in un varietà o in un programma di musica). Prima di unirsi al cast di “SNL” Shannon era già apparsa all’Up Front Comedy Theater di Los Angeles in “The Rob and Molly Show”, uno spettacolo basato sull’improvvisazione, da lei scritto insieme a Rob Muir.
Shannon recentemente è apparsa in TV, vestendo nuovamente i panni di Kirsten Noble, nell’attuale stagione dello show di Lisa Kudrow “Web Therapy”. Lo scorso autunno ha lasciato il segno con le sue memorabili apparizioni in “Up All Night” e “The Middle”. Altri suoi crediti televisivi comprendono un ruolo ricorrente di star ospite nel grande successo Fox “Glee”, la serie d’animazione di TBS “Neighbors from Hell”, la versione statunitense della popolare sitcom australiana “Kath and Kim”, “Cracking Up”, “Will & Grace”, “Sex and the City”, “Seinfeld”, “Pushing Daisies” e “30 Rock”. I film che Shannon ha realizzato per la TV comprendono: “More of Me”, “12 Days of Christmas Eve” e “The Music Man”.
La scorsa estate Shannon è apparsa sul grande schermo nella commedia di Jake Kasdan Bad Teacher (“Bad Teacher – Una cattiva maestra”), al fianco di Cameron Diaz, Jason Segel e Justin Timberlake. Altri suoi crediti cinematografici includono: Superstar, in cui dà vita ad uno dei suoi ritratti più amati, quello di Mary Katherine Gallagher, l’egocentrica studentessa di una scuola cattolica; Marie Antoinette di Sofia Coppola; Year of the Dog; Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby (“Ricky Bobby: la storia di un uomo che sapeva contare fino ad uno”); Evan Almighty (“Un’impresa da Dio”); Igor; Little Man (“Quel nano infame”) di Keenen Ivory Wayans; Scary Movie 4; How the Grinch Stole Christmas (“Il grinch”) di Ron Howard; A Night at the Roxbury; Analyze This (“Terapia e pallottole”); Happiness; Never Been Kissed (“Mai stata baciata”); The Good Boy!; Serendipity; Osmosis Jones; The Santa Clause 2 (“Che fine ha fatto Santa Clause?”) e la commedia cult Wet Hot American Summer.
Lo scorso autunno la Abrams Books for Young Readers, un marchio di ABRAMS, ha pubblicato il primo libro di illustrazioni per bambini di Shannon, Tilly the Trickster, che narra la storia di Tilly “una birichina che combina un sacco di guai, e che impara la lezione senza mai smettere di divertire il pubblico”. Nel 2010 l’artista è approdata a Broadway sostituendo la vincitrice del Tony Award Katie Finneran nel musical di successo “Promises, Promises” al fianco di Sean Hayes e Kristin Chenoweth.
Nata a Shaker Heights, in Ohio, Shannon si è laureata in arte drammatica presso la prestigiosa Tisch School della Arts di New York University. Attualmente vive in California con suo marito e i loro due figli.
Nominato nel 1999 agli Emmy Award per il suo memorabile ruolo di Dennis Finch, lo spiritoso assistente assetato di potere di “Just Shoot Me”, DAVID SPADE (Griffin) è diventato un idolo del pubblico televisivo nel corso dei cinque anni in cui ha fatto parte del cast di “Saturday Night Live” su NBC. Nominato anche ai Golden Globe 2000 e agli American Comedy Award 1999 per il suo lavoro in “Just Shoot Me”, la carriera televisiva e cinematografica di Spade è in continua espansione.
Recentemente ha ultimato la produzione di Grown Ups 2, affiancando nuovamente Adam Sandler, Chris Rock e Kevin James. Il primo Grown Ups (“Un weekend da bamboccioni”), anch’esso interpretato da Spade, ha incassato 268 milioni di dollari nel 2010.
In televisione è apparso recentemente nella sesta stagione della commedia di CBS “Rules of Engagement”, che presto inaugurerà la sua settima stagione.
Ha inoltre creato, prodotto a livello esecutivo, presentato e scritto (insieme all’amico ed ex scrittore di “SNL” Hugh Fink) “The Showbiz Show” su Comedy Central, una parodia di mezz’ora su Hollywood, sullo stile del suo famoso sketch dal titolo “Hollywood Minute” trasmesso in “Saturday Night Live”.
Spade ha recitato nel grande successo di botteghino della Sony dal titolo The Benchwarmers (“Gli scaldapanchina”) che parla di un trio di uomini che cercano di rifarsi delle occasioni perdute da bambini, dando vita ad una squadra di baseball composta solo da tre persone, per competere contro le squadre minori. Il film, che presenta anche Jon Heder e Rob Schneider è uscito nell’aprile 2006 piazzandosi subito in vetta alle classifiche di gradimento, e incassando oltre 20 milioni durante il suo primo weekend nelle sale.
Nel 2003 ha recitato in Dickie Roberts: Former Child Star di Paramount, da lui scritto con Fred Wolf. La società di produzione di Adam Sandler, Happy Madison, ha prodotto il film, che è stato numero 1 di incassi nel weekend in cui è uscito al cinema. Nel 2001 ha recitato in Joe Dirt, che ha anche scritto.
In precedenza aveva recitato con il suo collega di “SNL” Chris Farley, nei film Tommy Boy e Black Sheep, e il duo ha vinto un MTV Movie Award nel 1996 come Best On-Screen Duo (migliore duo sullo schermo) per Tommy Boy. Altri suoi crediti cinematografici comprendono: Reality Bites (“Giovani, carini e disocuppati”), Light Sleeper (“Lo spacciatore”) e Coneheads (“Teste di cono”). Nel 1999 ha recitato nella commedia romantica Lost & Found, di cui ha scritto anche la sceneggiatura.
A parte “SNL”, è stato ‘star ospitÈ dell’apprezzato “The Larry Sanders Show” ed è apparso nel 13° speciale annuale dei giovani comici, trasmesso su HBO. Nel 1999 è stato il protagonista del suo speciale su HBO dal titolo “David Spade: Take the Hit”.
Nato a Birmingham, nel Michigan, e cresciuto a Scottsdale, in Arizona, Spade ha iniziato la sua carriera come stand-up commedian nei vari locali, teatri e college di tutto il Paese. Ha esordito in televisione con “SNL” ed è stato presto nominato Hot Stand-Up Comedian of the Year (il più interessante comico dell’anno) da parte del Rolling Stone magazine. I suoi personaggi memorabili apparsi nella trasmissione ‘SNL”, di cui è stato scrittore e interprete, comprendevano il sarcastico reporter “Hollywood Minute” “Weekend Update”; ha inoltre inaugurato le frasi storiche “And you are…?” e “Buh-Bye!”.
CEELO GREEN (Murray)
I FILMMAKER
Il ‘visionario’ artista dell’industria dell’animazione GENNDY TARTAKOVSKY (Regista) esordisce con Hotel Transylvania nella regia di un lungometraggio, per Sony Pictures Animation.
Artista ventennale, Tartakovsky ha ricevuto ben 12 nomination al Primetime Emmy Award ed è stato premiato con tre Emmy per il suo lavoro nella serie Star Wars: Clone Wars e Samurai Jack, entrambi per Cartoon Network. Nominato da Variety fra i “50 nuovi artisti da tenere d’occhio” Tartakovsky è stato definito “una delle star emergenti dell’industria dello spettacolo” da People magazine ed è stato considerato uno dei talenti più creativi, selezionato nella “It List” di Entertainment Weekly. Ha ricevuto il prestigioso Winsor McCay Award in riconoscimento dei suoi importanti contributi all’arte dell’animazione.
La leadership creativa di Tartakovsky ha contribuito alla creazione e all’ascesa a livello nazionale di Cartoon Network, dove ha sviluppato quattro serie animate di successo fra il 1994 e il 2010: “Dexter’s Laboratory”; il suo seguito “Samurai Jack”; “Star Wars: Clone Wars”; e “Sym-Biotic Titan”. Ha creato l’apprezzato “Samurai Jack”, il seguito del grande successo di “Dexter’s Laboratory”, il suo primo cartone professionale di cui è stato anche creatore, scrittore e regista. “Samurai Jack” è nato dal suo desiderio di creare il migliore cartone animato d’azione e d’avventura mai visto prima e il risultato è stato un programma televisivo animato di stampo cinematografico, che mescola azione, umorismo e innovativa abilità artistica. “Samurai Jack”, due volte vincitore del Primetime Emmy Award per la progettazione grafica e la scenografia, continua ad essere amato da pubblico e critica.
Nel 2003 Tartakovsky è stato scelto da George Lucas e dalla Lucasfilm Ltd. appositamente per creare “Star Wars: Clone Wars”, una “microserie” unica nel suo genere, composta da venti puntate, che ha inizio dal momento in cui la saga si interrompe con il live-action Star Wars: Episode II – Attack of the Clones (“Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni”). I suoi cartoni, che costituiscono la prima creazione animata relativa ai personaggi di Star Wars, raccontano l’inizio della Guerra dei Cloni, un’epica guerra civile fra la vecchia repubblica e un vasto movimento separatista guidato dalle forze del male.
Tartakovsky è inoltre il creatore/regista della serie “Sym-Biotic Titan” che ha esordito su Cartoon Network nel settembre 2010. “Sym-Biotic Titan” è la terza serie animata creata da Tartakovsky in collaborazione con Cartoon Network, dopo “Dexter’s Laboratory” e “Samurai Jack”.
Inoltre è stato produttore e regista nella serie di Cartoon Network premiata con l’Emmy Award “The Powerpuff Girls” e direttore dell’animazione di ThePowerpuff Girls: The Movie (“Le superchicche – Il film”). Ha inoltre contribuito a creare “Dial M for Monkey” e “Justice Friends” per Cartoon Network.
Al di là dei suoi successi televisivi, Tartakovsky è stato apprezzato a livello internazionale in vari festival cinematografici, aggiudicandosi i massimi premi a Ottawa, Annecy e Cartoons on the Bay. Nel 2005 ha inaugurato gli Orphanage Animation Studios dirigendo numerosi e noti spot commerciali e assumendo un ruolo importante nell’ideare e realizzare gli storyboard della sequenza d’azione finale del blockbuster di Paramount Pictures Iron Man 2, uscito nell’estate 2010.
Tartakovsky è nato e cresciuto a Mosca, in Russia (“Parlo ancora bene il russo ma peggioro di anno in anno!”, confessa Tartakovsky scherzosamente). La sua famiglia si è trasferita in Italia prima di giungere negli Stati Uniti, quando lui aveva sette anni; inizialmente hanno vissuto a Columbus, nell’Ohio, e successivamente a Chicago. Dopo il liceo Tartakovsky ha studiato cinematografia presso il Columbia College di Chicago e quindi si è trasferito a Los Angeles per studiare animazione al California Institute of the Arts (CalArts). Qui ha scritto, diretto, prodotto e animato due film per studenti. Uno di questi è stato selezionato per il CalArts Producers Show e ha fornito l’idea di base di “Dexter’s Laboratory”.
Michelle Murdocca (Produttrice) lavora con la Sony Pictures Animation da quando la società è nata nel maggio 2002, debuttando come vice presidente di produzione, un ruolo in cui ha curato la supervisione di tutti gli aspetti della produzione e delle riprese.
Successivamente ha prodotto il primo lungometraggio della società, Open Season (“Boog & Elliot a caccia di amici”); doppiando uno dei personaggi del film, la coraggiosa puzzola di nome Maria. Ha quindi prodotto il cortometraggio Midnight Bun Run, ed è stata produttore esecutivo di Open Season 2 (“Boog & Elliot 2”), il sequel del grande successo del 2006, uscito direttamente su video.
Prima di entrare a far parte della Sony Pictures Animation, Murdocca è stata produttore degli effetti visivi per la consociata Sony Pictures Imageworks. Nel 1998 si è unita alla Imageworks dove ha lavorato nel film nominato all’Oscar® Stuart Little. In seguito è diventata produttore associato e produttore senior degli effetti visivi del sequel, Stuart Little 2, premiato con il VES Award (premio della società degli effetti visivi) per la migliore animazione dei personaggi in un film animato.
Murdocca vanta oltre dieci anni di attività nel campo della produzione degli effetti visivi. Nel 1997 è stata produttore degli effetti visivi di Air Force One di Wolfgang Peterson e nel 1996 è stata produttore esecutivo presso la VIFX (ora Rhythm & Hues) curando le immagini digitali. Ha supervisionato la produzione degli effetti visivi di The Relic (“Relic – L’evoluzione del terrore”) e di Switchback (“Linea di sangue”) e ha pre-prodottoVolcano, Jingle All the Way, e la miniserie televisiva “The Shining”. Nel corso del suo incarico presso i Boss Film Studios, ha svolto un ruolo importante nell’ampliare il dipartimento degli effetti visivi, portandolo da 10 a 100 artisti, e in corso d’opera è stata manager di produzione degli effetti digitali di Species (“Specie mortale”), Multiplicity (“Mi sdoppio in quattro”), Outbreak (“Virus letale”), True Lies e Drop Zone (“Omicidio nel vuoto”). Ha inaugurato la sua carriera nel 1988 presso la Videocraft Film & Tape di Boston, dove ha prodotto spot commerciali, documentari, progetti industriali e video aziendali.
Originaria di New City, New York, Murdocca si è laureata in psicologia presso la Roger Williams University di Bristol, a Rhode Island.
PETER BAYNHAM (Sceneggiatura) è un apprezzato scrittore e produttore di cinema e televisione, i cui crediti comprendono la commedia Borat: Cultural Learnings of America for Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan (“Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”), che gli è valso nomination all’Oscar ® e al Writers Guild Award per la migliore sceneggiatura. Il film è stato inoltre nominato al Golden Globe come miglior musical o commedia ed è stato selezionato dall’ American Film Institute fra i film migliori del 2006. Baynham ha inoltre co-prodotto e scritto la storia di “Bruno”, il suo apprezzato seguito. Insieme alla regista Sarah Smith ha scritto e ha prodotto a livello esecutivo il grande successo d’animazione di Sony Pictures/Aardman Animation Arthur Christmas (“Il figlio di Babbo Natale). Il film, nominato ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Annie Award, ha ricevuto le migliori recensioni come film animato del 2012 sul sito web di Rotten Tomatoes, con l’incredibile valutazione del 93%.
I crediti televisivi di Baynham comprendono due stagioni del popolare show della BBC “I’m Alan Partridge”, con Steve Coogan, vincitore di un British Comedy Award, che è valso a Baynham un BAFTA Award per la migliore serie. Ha inoltre ricevuto una nomination al BAFTA per aver collaborato alla scrittura dell’acclamata e innovativa serie di BBC 2 “The Day Today”, nominata ai British Comedy Award. Inoltre ha contribuito a scrivere le controverse serie comica di Channel 4 “Brass Eye” e “Jam” e ha scritto e diretto la serie d’animazione per BBC2, “I Am Not an Animal”. Baynham ha scritto la sceneggiatura di Arthur (2011) ed è stato produttore esecutivo del successo internazionale di Sacha Baron Cohen The Dictator (“Il dittatore” – 2012)
Le sue performance per la TV comprendono il popolare personaggio di Peter di “Fist of Fun” (BBC) e la presentazione dell’apprezzata serie satirica “Friday Night Armistice”.
Fra gli altri suoi progetti in via di sviluppo troviamo Accidentes, una commedia con Sacha Baron Cohen, che racconta l’ascesa di un avvocato latino-americano specializzato in infortuni, sempre a caccia di ambulanze.
La carriera di Baynham è stata a dir poco tortuosa. Dopo essere cresciuto nel Galles, si è arruolato in marina all’età di 16 anni. Dopo essere scampato ad una disastrosa collisione con un traghetto, gli fu chiesto di lasciare la marina mercantile. A quel punto si trasferì a Londra per intraprendere la carriera, sicuramente a lui più consona, di scrittore. Continua comunque ad essere un terribile navigatore.
ROBERT SMIGEL (Sceneggiatore / produttore esecutivo) è soprattutto noto come scrittore, produttore e attore dei due più popolari show in tarda serata, “Saturday Night Live “e “Late Night with Conan O’Brien”. In “SNL” è noto per i suoi cortometraggi animati di “Saturday TV Funhouse” che includono “The Ambiguously Gay Duo”, “Fun with Real Audio” e “X-Presidents”. Realizzati insieme agli animatori David Wachtenheim, Robert Marianetti e J.J. Sedelmaier, i cartoni di Smigel sono stati premiati in numerosi festival, ricevendo il primo premio del festival annuale dell’animazione mondiale, e sono raccolti nel DVD The Best of Saturday TV Funhouse. Ha vinto due Emmy come scrittore di “SNL” e nel 1998 ha ricevuto l’ Ernie Kovacs Award del Dallas Video Festival per il suo innovativo contributo alla televisione.
È stato il capo degli scrittori e produttore di “Late Night with ConanO’Brien” per cui ha creato i memorabili sketch “In the Year 2000” e le interviste di “Clutch Cargo” (con lo scrittore Dino Stamatopoulos), doppiando i presidenti Bush e Clinton, Bob Dole, Don King, Arnold Schwarzenegger e molte altre vittime della celebrità. La popolarità della sua creazione più famosa, Triumph, the Insult Comic Dog (di cui anima il pupazzo), ha generato un CD/DVD nominato al Grammy dal titolo “Come Poop With Me” e la collezione su DVD Best of Triumph che comprende estratti del Westminster Dog Show, Occupy Wall Street, MTV Awards, e la premiere “Star Wars: Attack of the Clones”.
Oltre a Hotel Transylvania, Smigel ha collaborato alla scrittura ed è stato produttore esecutivo di You Don’t Mess With the Zohan (“Zohan – Tutte le donne vengono al pettine”) . È apparso in numerosi film fra cui gli imminenti This is Forty di Judd Apatow, WaynÈ s World 2 (“Fusi di testa 2 – Waynestock”) e in diversi film di Adam Sandler fra cui Little Nicky (“Little Nicky – Un diavolo a Manhattan”), You Don’t Mess With the Zohan (“Zohan – Tutte le donne vengono al pettine”),I Now Pronounce You Chuck & Larry (“Io vi dichiaro marito e marito”), e Punch-Drunk Love (“Ubriaco d’amore”) di Paul Thomas Anderson. In televisione è apparso recentemente nel ruolo di Yari il meccanico in Curb Your Enthusiasm.
Figlio del Dott. Irwin Smigel, il dentista che ha sviluppato la tecnica del ‘legame dentalÈ (tooth bonding), Smigel è cresciuto a Manhattan e ha cercato di diventare anche lui dentista presso la Cornell e la NYU. Dopo essersi trasferito a Chicago per frequentare il Players Workshop di Second City, Smigel ha recitato nella rivista “All You Can Eat and the Temple of Dooom” ed è stato scritturato nel 1985 da Al Franken e Tom Davis come scrittore di “Saturday Night Live”, dando vita ai popolari sketch “Trekkies (Get a Life!)”, “Schmitts Gay Beer”, “Mastermind Reagan”, “The Sinatra Group” e “Da Bears” in cui Smigel stesso interpretava un tifoso di Chicago, ghiotto di salsicce. Ha ideato alcune memorabili imitazioni di Dana Carvey (Johnny Carson, Regis Philbin, John McLaughlin, Tom Brokaw) e ha collaborato frequentemente con O’Brien (nel famigerato sketch “Nude Beach” e “Girlwatchers” di Tom Hanks-Jon Lovitz). Nel 1991 Smigel e O’Brien hanno scritto e diretto il pilota Lookwell con Adam West.
Nel 1996 è stato produttore esecutivo, scrittore e attore del controverso “The Dana Carvey Show”. Fra i suoi sketch innovativi troviamo l’originale “Ambiguously Gay Duo”, doppiato dai membri del cast di “Carvey” Stephen Colbert e Steve Carell.
Continuando a lavorare in “SNL” nel 2000 ha dato vita allo spin off “Saturday TV Funhouse”, una serie settimanale su Comedy Central. Creata insieme a Stamatopoulos, “TV Funhouse” era un programma satirico con animazione, cortometraggi e gli “Anipals”, un gruppo di pupazzi raffiguranti animali che interagivano con animali veri in un vari modi. “X-Presidents” è successivamente diventato una graphic novel, scritta insieme a Adam McKay e pubblicata da Villard nel 2000.
Nel 2003 Smigel ha prodotto la prima edizione dell’evento a scopo benefico “Night of Too Many Stars”. L’iniziativa che ha luogo due volte all’anno, è presentata da Jon Stewart su Comedy Central, allo scopo di raccogliere fondi per le scuole e per i programmi di istruzione per bambini e adulti affetti da autismo ed è stata nominata agli Emmy Award nel 2010.
TODD DURHAM (Storia) è uno scrittore di commedie che ha avuto l’idea di Hotel Transylvania e ha portato la storia alla Sony Pictures Animation. Attualmente ha dei progetti in cantiere sia negli Stati Uniti che in Francia, compreso quello di adattare il suo romanzo Mr. Smith Goes To Hell, per il grande schermo.
Ha scritto anche per altri artisti di Saturday Night Live fra cui Jon Lovitz, Martin Short, Gilbert Gottfried, Chevy Chase, Rich Hall, Randy Quaid, Chris Elliott e Dana Carvey; ha scritto inoltre commedie per Will Smith, Gene Wilder, Rosie O’Donnell, Robin Williams, Michael Keaton, e National Lampoon (“Maial college”) .
All’inizio della sua carriera ha lavorato come revisore di sceneggiature e di gag, rifinendo e perfezionando le commedie in produzione fra cui If Looks Could Kill (“Un agente segreto al liceo”) per Warner Bros. Dopo essersi trasferito in California, ha studiato scrittura creativa presso la USC con Danny & Neil Simon.
Dan Hageman & KEVIN HAGEMAN (storia) sono due fratelli scrittori che dopo essersi imposti all’attenzione di Steven Spielberg con il loro speciale The Nightmare of Hugo Bearing, hanno ottenuto l’incarico di scrivere Charlie Dilla per Dreamworks, basato su un’idea originale di Spielberg. Hanno inoltre sviluppato i prequel di Wizard of Oz per Bruckheimer e Disney, nonché un adattamento del film olandeseScience Fiction per Lauren Shuler Donner e Sony, Carpe Demon per 1492 Pictures e Warner Brothers, e Lies of Locke Lamora per Michael DeLuca e Warner Brothers. Oltre a collaborare alla storia diHotel Transylvania per Sony Pictures Animation, i due fratelli hanno scritto la sceneggiatura di Lego: The Piece of Resistanceper Warner Bros. e Lin Pictures. Recentemente hanno venduto ACME alla Warner Brothers e sono stati incaricati di scrivere Temple Stay per 1492 Pictures e CJ Entertainment, continuando ad adattare lo show televisivo animato di Lego “Ninjago: Masters of Spinjitzu” per Cartoon Network.
Per quasi vent’anni ALLEN COVERT (Produttore) ha costruito una brillante carriera di attore, produttore, scrittore e cantautore. Tutto è iniziato, in modo quasi predestinato, diversi anni prima, quando l’artista iniziò a frequentare casualmente le lezioni di “Storia della commedia” presso la Tisch School of the Arts della NYU. Presto fece amicizia con il collega Adam Sandler, un rapporto cementato dai prelibati piatti italiani che Covert sottraeva al ristorante italiano in cui lavorava, per portarli all’amico.
Covert ha collaborato alla scrittura e alla produzione di numerosi film della Happy Madison nel corso degli anni, spesso interpretandoli: Happy Gilmore (“Un tipo imprevedibile”), Bulletproof, The Wedding Singer (“Prima o poi me lo sposo”), The Waterboy, Big Daddy (“Big Daddy – Un papa speciale” in cui è stato attore, produttore associate e scrittore di “The Kangaroo Song”), Little Nicky (“Little Nicky – Un diavolo a Manhattan” – attore, produttore associato), Mr. Deeds, Eight Crazy Nights (“Otto notti di follie” – attore, produttore, scrittore e produttore della colonna sonora), Anger Management (“Terapia d’urto” – attore, produttore esecutivo), 50 First Dates (“50 volte il primo bacio” – attore, autore delle canzoni), The Longest Yard (“L’altra sporca ultima meta” – attore, produttore esecutivo), I Now Pronounce You Chuck &Larry (“Vi dichiaro marito e marito” – attore, coproduttore), Grown Ups (“un weekend da bamboccioni” – produttore esecutivo), Just Go With It (“Mia moglie per finta” – produttore esecutivo), Jack and Jill (“Jack e Jill” – produttore esecutivo), e That’s My Boy (“Indovinaperché ti odio” – produttore).
Ha inoltre collaborato alla sceneggiatura della commedia di successo della Sony The Benchwarmers (“Gli scaldapanchina” – con David Spade, Rob Schneider e Jon Heder). Ha scritto, prodotto e interpretato la commedia cult Grandma’s Boy (“Cocco di nonna”) con Nick Swardson, la commedia Strange Wilderness, e ha prodotto le commedie The House Bunny (“La coniglietta di casa”) e Bucky Larson: Born to Be a Star. Ha inoltre scritto, prodotto e interpretato cinque comedy album, che complessivamente hanno venduto quasi 10 milioni di copie, fra cui “What’s Your Name”, “They’re All Gonna Laugh at You” e “What the Hell Happened to Me!”, di Adam Sandler.
Covert vive attualmente a Los Angeles con sua moglie Kathryn e le loro figlie Hannah, Abigail e Rebecca.
MARK MOTHERSBAUGH (Musica) è uno dei compositori attuali più originali e prolifici. Profondamente consapevole dell’importanza di una variegata espressione artistica per riuscire a raccontare in modo vitale la società, Mothersbaugh continua a sfidare e a ridefinire i confini musicali e visivi.
Ha collaborato alla fondazione del noto gruppo rock group DEVO, e quindi ha messo a frutto il suo background musicale d’avanguardia componendo la musica di film e di programmi di intrattenimento animati, di progetti mediatici interattivi e spot commerciali.
Stimato compositore, ha composto la musica di decine di film e serie TV: What to Expect When You’re Expecting (“Che cosa aspettarsi quando si aspetta”), 21 Jump Street, Safe, Cloudy with a Chance of Meatballs (“Piovono polpette”), Enlightened, Rushmore, The Royal Tenenbaums (“I Tenenbaum”), The Life Aquatic (“Le avventure acquatiche di Steve Zissou”) , Alvin and the Chipmunks 3: Chipwrecked (“Alvin superstar 3 – Si salvi chi può”), Catfish, “Born to Be Wild” del National Geographic, Thirteen (“Thirteen – 13 anni”) di Catherine Harwicke e Lords of Dogtown, “Pee WeÈ s Playhouse”, il grande successo televisivo, teatrale e cinematografico di “Rugrats”. Recentemente ha composto la musica di Moonrise Kingdom, la sua quinta collaborazione con Wes Anderson.
Attraverso la sua società multimediale, la Mutato Muzika, Mark ha composto la colonna sonora di centinaia di spot pubblicitari. Nel 2004 ha ricevuto il BMI Richard Kirk Award alla carriera, il riconoscimento più prestigioso che la BMI consegna ai compositori di musica per film.
Attualmente interpreta il ruolo dell’insegnate d’arte nella serie TV di grande successo “Yo Gabba Gabba!”.