8 Novembre RED LIGHTS con Robert De Niro, Sigourney Weaver, Cillian Murphy Tutte le curiosità

8 Novembre RED LIGHTS con Robert De Niro, Sigourney Weaver,  Cillian Murphy Tutte le curiosità

 

 

Red Lights, è un thriller psicologico carico di tensione diretto dal pluripremiato scrittore e regista Rodrigo Cortés (Buried – Sepolto) e interpretato dal premio  Academy Award®  Robert De Niro (Limitless, Toro scatenato), dalla candidata all’Oscar Sigourney Weaver (Avatar, Gorilla nella nebbia), da Cillian Murphy (28 giorni dopo, Il cavaliere oscuro), da Elizabeth Olsen (La fuga di Martha, Silent House), da Toby Jones (Hunger Games, La talpa) e da Joely Richardson (Millennium – Uomini che odiano le donne, “Nip Tuck”).

 

RED LIGHTS- SINOSSI

 

Due importanti ricercatori di fenomeni paranormali affrontano la loro sfida più grande quando iniziano a mettere in dubbio la reputazione di un potente e misterioso sensitivo.

La dottoressa Margaret Matheson (Sigourney Weaver) e il suo collaboratore, Tom Buckley (Cillian Murphy) sono i più famosi investigatori di fenomeni paranormali. Scettici per professione, hanno smascherato decine di falsi lettori del pensiero, di cacciatori di fantasmi, e di guaritori. Ma quando il leggendario sensitivo non vedente Simon Silver (Robert De Niro) riappare dopo un’assenza di 30 anni, Matheson, sua impavida avversaria di un tempo ha paura e consiglia a  Buckley di farsi da parte. Buckley invece  è deciso a smascherare Silver…

 

La scienza e il soprannaturale si scontrano per far leva sulle percezioni del pubblico quando la ricerca della verità degli studiosi porta ad una conclusione sconvolgente.

 

 

 

LA PRODUZIONE

 

 

 

“Esistono due tipi di persone con un dono speciale—quelli che credono davvero di possedere un certo potere e gli altri, quelli convinti che noi non riusciremo a scoprirli. Sbagliano entrambi”.

 

—Dr. Margaret Matheson

 

 

 

In questo suo terzo film Rodrigo Cortés rende indistinto il confine tra percezione e realtà, raccontando di due studiosi che cercano di rivelare l’inganno che si nasconde dietro eventi apparentemente inspiegabili.  Nel 2010 Cortés ha attirato l’attenzione del mondo del cinema con il thriller anticonformista Buried – Sepolto,che ha ricevuto un’accoglienza trionfale al Sundance Film Festival ed è stato campione di incassi. Il successo ottenuto ha permesso allo sceneggiatore e regista spagnolo di iniziare quasi subito a lavorare a Red Lights, un progetto cui stava pensando da tempo.

 

“Mi ha dato la possibilità di unire due concetti che possono apparire antitetici”, dice Cortés. “E’ un film di genere con l’anima di un thriller politico. In parte mi sono ispirato a film come Tutti gli uomini del Presidente, ma invece di giornalisti abbiamo investigatori scientifici. Inizia con l’idea di smascherare gli imbrogli, poi esplora i meccanismi di percezione del cervello umano”.

 

Cortés è stato anche influenzato da quella che  definisce “logica sotterranea” dei romanzi dello scrittore e sceneggiatore americano Richard Matheson. Famoso per The Incredible Shrinking Man,Al di là dei sogni e Io sono leggenda, tutti diventati film, Matheson ha scritto anche il leggendario episodio “Nightmare at 20,000 Feet” della serie “The Twilight Zone”.

 

 “Una delle cose più importanti che ho voluto cogliere è stata l’idea che il cervello umano non è necessariamente uno strumento di cui possiamo fidarci”, afferma il regista. “Vediamo quello che vogliamo vedere. Le nostre convinzioni sono determinate dalle nostre speranze, dai nostri bisogni, dai desideri e dai sogni. In altre parole crediamo a quello a cui vogliamo credere”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli eroi di Cortés, Margaret Matheson, interpretata da Sigourney Weaver, e Tom Buckley, interpretato da Cillian Murphy, credono che il mondo sia pieno di imbroglioni e impostori che sfruttano la credulità e le paure dei loro seguaci per conquistare notorietà e ricchezza. I due studiosi sono esperti nell’individuare i “red lights”—segni rivelatori dell’arte scenica usata per gettare fumo negli occhi degli ingenui.

 

Cortés si è dedicato per oltre un anno allo studio dei fenomeni paranormali. “Ho esaminato le due parti in causa, gli scienziati e gli scettici e coloro che credono e i parapsicologi”, dice. “Ho raccolto una grande quantità di informazioni, immagini e video. Ho partecipato a delle sedute spiritiche e ho parlato con tanti sensitivi, che usano termini scientifici per legittimare il loro lavoro. Ho scoperto che in qualche modo sono simili: tutti e due i gruppi accettano solo quelle informazioni che confermano le loro idee preconcette e respingono tutto il resto. La gente è propensa a credere quello che le fa comodo credere. Partiamo dalle nostre convinzioni e vi costruiamo attorno una struttura”.

 

                Anche se il film racconta una storia di fantasia, molti dei personaggi e degli avvenimenti sono frutto delle ricerche di Cortés. “Il personaggio di Silver, ad esempio, non è basato su un particolare sensitivo, ma ho usato le cose che ho imparato su famosi medium, tra cui Uri Geller, ma ho anche studiato politici, guaritori e predicatori. Volevo che il film avesse un’impronta scientifica e molte delle strumentazioni ad alta tecnologia che si vedono sono realmente esistenti”. 

 

Quando è stato il momento di scegliere i protagonisti, il regista ha puntato in alto, con Sigourney Weaver nel ruolo della tenace ricercatrice Margaret Matheson e Robert De Niro in quello di Simon Silver, lo sfuggente sensitivo superstar che torna alla ribalta dopo tre decenni di assenza.

 

“Nel lavoro c’è tanta emozione non verbalizzata”, osserva Cortés. “E’ necessario un attore di enorme talento per comunicare attraverso il silenzio. Sigourney e Robert hanno avuto una reazione forte al materiale che ho proposto loro, li ho incontrati dopo due settimane e mi hanno detto subito che volevano entrare nel progetto”.

 

Cortés dice che mentre stava sviluppando il personaggio di Matheson, aveva sempre in mente Weaver. “Il personaggio dava la sensazione di essere molto forte, ma non era assolutamente maschile”, ricorda. “Lei ha questa caratteristica e un umorismo piuttosto sarcastico, oltre a un temperamento sexy. Non poteva essere una ragazza, perché si tratta di esperienza e saggezza. Senti che puoi fidarti di quello che questa donna ti dice.

 

 Nello stesso tempo ha una ferita dentro. E’ raro trovare tutti questi elementi in un’attrice, ma noi li abbiamo trovati in Sigourney.

 

 

 

 

 

 

 

“Ho scritto tutte le battute con lei in mente”, continua. “E’ stato come confezionare il vestito perfetto, se lei avesse detto no sarebbe stato un vero problema, avrei avuto il vestito, ma non la persona giusta per indossarlo”.

 

De Niro regala la sua naturale autorevolezza e il suo carisma a Silver. “Sapevo che avrei avuto bisogno di un gigante per il ruolo di Silver per come lo avevo immaginato”, sostiene Cortés. “E’ il sensitivo più grande del mondo, ma non avevo molto tempo per creare questo aspetto, quindi era necessaria una presenza importante. De Niro aggiunge delle sfumature formidabili al suo personaggio, parlando sommessamente, ma imprimendo molta forza a ogni parola. E lo fa in modo molto naturale.

 

“Come attore, non è mai concentrato nell’ottenere qualcosa, ma nell’essere, quindi ogni emozione appare assolutamente vera. Lavora con calma e avviene la magia, e, se sei abbastanza veloce, riesci a coglierla”.

 

Per il ruolo di Tom Buckley Cortés ha scelto l’attore irlandese Cillian Murphy, perché ha visto nell’attore la dicotomia espressa nel percorso di Buckley. “All’inizio Tom è come un puro boy scout”, spiega il regista. “Vive comodamente all’ombra di Matheson, ma poi deve  assumersi la responsabilità del film e il suo personaggio diventa sempre più cupo e angosciato. Entriamo in territori più interiori e astratti. Cillian ha un approccio molto intuitivo alla recitazione e possiede i due aspetti di cui il personaggio aveva bisogno”.

 

 Al fianco di Buckley, nella seconda parte del suo percorso, c’è Sally Owen, la sua studentessa migliore, interpretata dall’attrice emergente Elizabeth Olsen. Olsen si è fatta notare a Hollywood con tre film del 2011 molto apprezzati dalla critica (La fuga di Martha, Silent House e Peace, Love and Misunderstanding), ma che non erano ancora usciti quando Cortés l’ha scelta.

 

“Non sapevo nulla del suo lavoro”, dice il regista. “Ho fatto provini a tante attrici e lei era la migliore, anche se avevo scritto io le battute, sembrava che le avesse inventate lei mentre le pronunciava. Elizabeth non finge, lavora su emozioni vere. Ha dato luce al suo personaggio e questo era necessario perché lo stato d’animo di Tom diventa sempre più cupo”.

 

Nel corso di dieci settimane e mezzo di riprese a Barcellona e Toronto, Cortés ha mantenuto un ritmo frenetico per ottenere i complessi montaggi visivi che caratterizzano il film. “Red Lights è stilizzato, ma ricco di contrasti visivi ed emozionali che rendono la minaccia incombente terrificante e assolutamente realistica”, fa notare il regista.

 

Lo stile visivo accompagna volutamente l’idea di dualismo che è alla base del film, dice Cortés. “Si tratta di certezza e incertezza.  Il pubblico, come i personaggi nel film, pensa di trovarsi su un

 

 

 

 

 

 

 

terreno solido e improvvisamente la terra si apre sotto i piedi. I personaggi sono intrappolati in un labirinto complicato e contraddittorio alla ricerca di sé”.

 

Cortés dice che era sua intenzione far entrare gli spettatori nei panni dei personaggi. “Girare un film è gestire il punto di vista per far credere e sentire alla gente quello che vuoi”, spiega. “La realtà non conta; il tempo reale non conta. Puoi dilatare il tempo o restringerlo. Non deve essere reale—deve sembrare reale. Devi creare una realtà che funzioni per lo schermo e le regole della vita reale non sono valide”.

 

Per Cortés l’astuzia usata dai ciarlatani nel film è una metafora perfetta del cinema. “Si tratta di maghi della scena che usano la stessa attrezzatura dei realizzatori”, conclude, “nel creare la realtà cinematografica fai giurare alla gente di aver visto cose che non ha mai visto. Li confondi per sorprenderli, fai guardare la mano sinistra per sfilargli il portafoglio con la destra”.

 

 

 

 


 

 

 

 

IL CAST

 

 

 

CILLIAN MURPHY (Tom Buckley) recentemente ha interpretato “Misterman” di Enda Walsh al National Theatre di Londra. Originariamente prodotto per il Galway Arts Festival, “Misterman” è un sorprendente monologo in cui l’attore esplora il crollo fisico e psicologico di un giovane uomo e per questo ruolo Murphy ha ricevuto il premio come miglior attore teatrale del The Irish Times, oltre a una candidatura ai Drama Desk Award quando nell’inverno del 2011 la produzione è arrivata al St. Ann’s Warehouse di Brooklyn.

 

Attualmente lo possiamo vedere nel drammatico Broken, presentato nella Settimana della Critica al Cannes Film Festival, diretto da Rufus Norris da una sceneggiatura di Mark O’Rowe, con Tim Roth e Eloise Laurence.

 

In precedenza era apparso nel film di grande successo di Christopher Nolan Inception, la terza collaborazione di Murphy con il regista, dopo il ruolo del Dr. Jonathan Crane (The Scarecrow) in Batman Begins, che gli ha portato una candidatura ai London Critics Circle Film Award come miglior attore inglese non protagonista, e in Il cavaliere oscuro. 

 

L’attore si è fatto notare a livello internazionale quando ha interpretato Jim, il riluttante sopravvissuto, nel film di Danny Boyle 28 giorni dopo, seguito poi dal thriller di Wes Craven Red Eye, con Rachel McAdams, e, nel ruolo del trasgender “Patrick “Kitten” Brady, da  Breakfast on Pluto, di Neil Jordan, che gli ha portato una candidatura ai Golden Globe.

 

Murphy ha ricevuto candidature ai British Independent Film Award per i due film che ha interpretato subito dopo: Il vento che accarezza l’erba, di Ken Loach, che ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 2006, e Sunshine (2007), con cui è tornato a lavorare con Boyle e lo scrittore Alex Garland.

 

Tra i suoi film ricordiamo poi  In Time, di Andrew Niccol, con Justin Timberlake; Perrier’s Bounty,con Brendan Gleeson e Jim Broadbent; la commedia dark di John Crowley Intermission, con Colin Farrell e Kelly Macdonald;  La ragazza con l’orecchino di perla, di Peter Webber, con Scarlett Johansson; Ritorno a Cold Mountain, di Anthony Minghella, con Nicole Kidman; e On the Edge, di John Carney, con Tricia Vessey.

 

In teatro Murphy ha reso una magnifica performance in “Disco Pigs”, di Enda Walsh. Dopo essere stato premiato come Best Fringe Show al Dublin Theatre Festival del 1996 e con il

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fringe First Award all’Edinburgh Festival del 1997, “Disco Pigs” è stato in tournée in Irlanda, in Gran Bretagna, in Canada e in Australia. Murphy poi ha interpretato la versione cinematografica, diretta da Kirsten Sheridan.

 

Nel 2006, ha esordito al West End  con “Love Song” di John Kolvenbach, per la regia di John Crowley, al New Ambassadors Theatre. Tra le sue collaborazioni con il regista premio Tony Garry Hynes citiamo  “The Country Boy”, Juno and the Paycock” e “Playboy of the Western World” al Gaiety Theatre di Dublino.

 

E’ stato inoltre Konstantin in una produzione per l’Edinburgh Festival di “The Seagull”, diretta da Peter Stein, Adam in “The Shape of Things” di Neil LaBute al Gate Theatre di Dublino e Claudio in “Much Ado About Nothing” al Kilkenny Castle.  

 

 

 

SIGOURNEY WEAVER (Margaret Matheson) è stata candidata agli Academy Award e ha vinto un Golden Globe ed è un’attrice che ha creato una serie di personaggi memorabili, sia comici che drammatici, in film che vanno da Alien a Gorilla nella nebbia.

 

Recentemente l’abbiamo vista in Benvenuti a Cedar Rapids,con John C. Reilly, Anne Heche e Ed Helms; Paul, con Simon Pegg, Seth Rogen, Kristen Wiig e Jason Bateman; e Abduction – Riprenditi la vita, con Taylor Lautner.

 

Tra i suoi film in uscita Vamps,di Amy Heckerling, con Alicia Silverstone, e La fredda luce del giorno, di Mabrouk El Mechri, con Bruce Willis. Ha da poco finito le riprese di Rampart, con Woody Harrelson, e attualmente sta girando “Political Animals” di USA Network, che segna il suoesordio come protagonista in una serie di prima serata.

 

Nata e cresciuta a New York City, Weaver si è laureata alla Stanford University e ha conseguito un master alla Yale School of Drama. Il suo primo lavoro è stato come sostituta in una produzione di Sir John Gielgud di “The Constant Wife”, con Ingrid Bergman.

 

Il successo cinematografico arriva con il blockbuster di Ridley Scott Alien, nel quale interpretava il ruolodi Ellen Ripley, ruolo  poi ripreso in Aliens di James Cameron e che le valse la candidatura agli Academy Award e ai Golden Globe come miglior attrice.

 

 E’ tornata a interpretare ancora Ripley in Alien 3, di David Fincher, di cui è stata co-produttrice, e Alien, la clonazione, di Jean-Pierre Jeunet.

 

Tra gli altri suoi film di successo:  Ghostbusters II, con Bill Murray; Gorilla nella nebbia, in cui interpreta la studiosa Dian Fossey e la commedia di Nichols Una donna in carriera, con Melanie Griffith per i quali ha ricevuto una seconda e una terza candidatura agli Oscar e ha vinto un Golden Globe Award con Gorilla nella nebbia e Una donna in carriera.

 

 

 

 

 

 

 

Tra i suoi film ricordiamo poi il thriller Copycat, la commedia di Paul Rudnick  Jeffrey, l’adattamento cinematografico di Roman Polanski di La morte e la fanciulla, Mistery con Michael Caine, 1492 – La scoperta del paradiso di Ridley Scott, One Woman or Two con Gerard Depardieu e Uno scomodo testimone con William Hurt.

 

Nel 1997 entra a far parte del cast del film di Ang Lee Tempesta di ghiaccio, con Kevin Kline, Joan Allen, Elijah Wood e Christina Ricci.  Per la sua interpretazione vince il BAFTA Award, e ottiene le candidature ai Golden Globe e ai SAG Award come miglior attrice non protagonista.

 

Tra i suoi altri lavori ricordiamo La mappa del mondo, il dramma di Scott Elliott tratto dal romanzo di Jane Hamilton, che le ha portato una candidatura ai Golden Globe come miglior attrice mentre con Tim Allen e Alan Rickman, ha deliziato il pubblico nella commedia Galaxy Quest, di Dean Parisot, che è stato un grande successo della stagione estiva del 1999.

 

Un’altra commedia di cui è stata protagonista è Heartbreakers – Vizio di famiglia, con Gene Hackman e Jennifer Love Hewitt.

 

Nel 2003 la vediamo in Holes – Buchi nel deserto, per la regia di Andrew Davis.

 

 Ha poi interpretato la versione cinematografica di The Guys con Anthony LaPaglia, diretto da Jim Simpson, The Village di M. Night Shyamalan e Imaginary Heroes, scritto e diretto da Dan Harris.

 

Tra i suoi film ricordiamo poi Infamous – Una pessima reputazione,con Toby Jones e Sandra Bullock; The TV Set, di Jake Kasdan, con David Duchovny; Snow Cake, con Alan Rickman; Crazy on the Outside, di Tim Allen, con Jeanne Tripplehorn; The Girl in the Park,con Kate Bosworth; Prospettive di un delitto, con Dennis Quaid e Forrest Whitaker, Baby Mama,con Tina Fey e Amy Poehler;e Ancora tu!,di Andy Fickman, con Jamie Lee Curtis, Kristen Bell e Betty White. 

 

Nel 2008  ha prestato la sua voce al grande successo della Pixar Wall-E e a Le avventure del topino Despereaux,con Matthew Broderick, Dustin Hoffman e Emma Watson.

 

Nel  2008 ha interpretato l’epico blockbuster di James Cameron Avatar, diventato il film di maggiore incasso della storia del cinema, vincend un Golden Globe come miglior film una candidatura agli Oscar nella stessa categoria. 

 

Nella sua carriera televisiva, Weaver ha ricevuto candidature agli Emmy®, agli Screen Actors Guild e ai Golden Globe per il ruolo di Mary Griffith in “Prayers for Bobby”, di Lifetime, candidate agli Emmy e ai Golden Globe come miglior telefilm.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ha poi interpretato “Snow White” di Showtime, tratto dalla classica fiaba, che le ha portato candidature agli Emmy e ai SAG Award e la miniserie di PBS “The Best of Families”.

 

In teatro è apparsa Off-Off Broadway in Christopher Durang’s “The Nature and Purpose of the Universe”, “Titanic” e “Das Lusitania Songspiel” di Christopher Durango, insieme al quale ha scritto anche “Songspiel”, con cui hanno ricevuto candidature ai Drama Desk.

 

Weaver è apparsa in molte produzioni Off Broadway, lavorando con scrittori come John Guare, Albert Innaurato, Richard Nelson e Len Jenkin e ha interpretato lavori di Pinter, Williams, Feydeau e Shakespeare.

 

Ha ricevuto una candidatura ai Tony Award® per “Hurlyburly” a Broadway, diretta da Mike Nichols. Ha interpretato Portia in una produzione della Classic Stage Company di New York di “The Merchant of Venice”.  Nel 1996, Weaver è tornata a Broadway con una produzione del Lincoln Center di “Sex and Longing”, scritta da Christopher Durang. 

 

Weaver ha interpretato due lavori di A.R. Gurney: “Crazy Mary” al Playwrights Horizons e “Mrs. Farnsworth” al Flea Theater; “The Mercy Seat” di Neil LaBute, con Liev Schreiber, che John Lahr di The New Yorker ha definito una “performance di una profondità e una concentrazione mai viste a New York da tante stagioni”; e “The Guys” di Anne Nelson al The Flea, diretta da Jim Simpson.

 

 

 

ROBERT DE NIRO (Simon Silver) ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema con il film di Brian De Palma Oggi sposi…, nel 1969. Nel 1974 ha vinto il New York Film Critics Award come miglior attore non protagonista con Batte il tamburo lentamentee il premio della National Society of Film Critics per Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno di Martin Scorsese.

 

Ha vinto un Academy Award come miglior attore non protagonista per il suo ritratto del giovane Vito Corleone in Il Padrino: Parte II(1974). Nel 1980 ha vinto il suo secondo Oscar®, come miglior attore, per la sua straordinaria performance come Jake La Motta in Toro scatenato di Scorsese.

 

Ha ricevuto candidature agli Academy Award per altri quattro film: per il ruolo di Travis Bickle in Taxi Driver, di Scorsese; per quello del veterano del Vietnam in Il cacciatore, di Michael Cimino; come paziente catatonico in Risvegli, di Penny Marshall; e come l’ex carcerato in cerca di vendetta nel remake di Scorsese del classico del 1962 Cape Fear.

 

Nel 2009 ha ricevuto l’ambito Kennedy Center Honor alla carriera, l’Hollywood Actor Award dell’Hollywood Film Festival e lo Stanley Kubrick Award dei BAFTA Britannia Awards.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inoltre nel 2010 AARP the Magazine ha consegnato a De Niro il Movies for Grownups Lifetime Achievement Award.

 

Nel 2011 ha ricevuto il Cecil B. DeMille Award ai Golden Globe Awards® ed è stato presidente della giuria al 64° Festival di Cannes.

 

Tra i suoi progetti in uscita la commedia The Big Wedding, il drammatico Freelancers di Jessy Terrero, The Silver Linings Playbook e l’action thriller The Killing Season. De Niro recentemente ha interpretato Being Flynn.

 

Tra i film più recenti ricordiamo la commedia romantica Capodanno a New York, il thriller Limitless, la commedia Vi presento i nostri, la commedia italiana Manuale d’amore 3, il thriller psicologico Stone e il film d’azione Machete.

 

E’ stato interprete di altissimo livello in  Gli ultimi fuochi di Elia Kazan, Novecento di Bernardo Bertolucci,  L’assoluzione e Innamorarsi di Ulu Grosbard, C’era una volta in America di Sergio Leone, Re per una notte, New York, New York, Quei bravi ragazzi e Casino di Scorsese, Brazil di Terry Gilliam,  Mission di Roland Joffe, Gl intoccabili di Brian De Palma, Angel Heart – Ascensore per l’inferno di Alan Parker, Prima di mezzanotte di Martin Brest, Jacknife di David Jones,  Lettere d’amore di Martin Ritt, Non siamo angeli di Neil Jordan, Fuoco assassino di Ron Howard, Voglia di ricominciare e Colpevole di omicidio di Michael Caton-Jones,

 

Lo sbirro, il boss e la bionda di John McNaughton, Mary Shelley’s Frankenstein di Kenneth Branagh, Heat – La sfida di Michael Mann, Sleepers, Sesso e potere e Dosastro a Hollywood di Barry Levinson, La stanza di Marvin di Jerry Zaks, The Fan – Il mito di Tony Scott, Copland di James Mangold, Paradiso perduto di Alfonso Cuaron, Jackie Brown di Quentin Tarantino, Ronin di John Frankenheimer, Terapie e pallottole e Un boss sotto stress di Harold Ramis, Flawless – Senza difetti di Joel Schumacher, Le avventire di Rocky e Bullwinkle di Des McNuff, Men of Honor – L’onore degli uomini di George Tillman, 165 minuti – Follia omicida a New York di John Herzfeld, The Score di Frank Oz, Showtime di Tom Dey, Godsend – Il male è rinato di Nick Hamm, Nascosto nel buiodi John Polson, Il ponte di San Luis Rey di Mary McGuckian, Ti presento i miei e M iprsenti i tuoi? di Jay Roach, Sfida senza regole di Jon Avnet e Stanno tutti benedi Kirk Jones.

 

Nel 1998 ha fondato con Rosenthal e Craig Hatkoff una casa di produzione, la Tribeca Productions, del Tribeca Film Center, dando vita nel 2001 al Tribeca Film Festival in risposta agli attacchi al World Trade Center e per stimolare la ripresa economica e culturale di Lower Manhattan. L’obiettivo del festival è promuovere New York come importante centro cinematografico e aiutare i realizzatori a raggiungere un pubblico sempre più vasto.

 

 

 

 

 

Con Tribeca Productions, sviluppa progetti di cui è produttore, regista e interprete: Bronx (1993), ha segnato il suo esordio nella regia. Ha poi diretto e interpretato L’ombra del potere, con Matt Damon e Angelina Jolie.

 

Altri film Tribeca sono Cuore di tuono, Cape Fear – Il promontorio della paura, Amanti, primedonne, La notte e la città, La notte che non ci incontrammo, Infedeli per sempre, Panther, La stanza di Marvin, Sesso e potere, Terapia e pallottole, Flawless – Senza difetti, Le avventure di Rocky e Bullwinkle, Ti presento i miei, 15 Minuti – Follia omicida a New York, Showtime, Un boss sotto stress e Mi presenti i tuoi?.

 

Nel 1992 Tribeca TV ha lanciato la serie “Tribeca”, di cui De Niro era uno dei produttori esecutivi, e nel 1998 ha prodotto una miniserie per NBC basata sulla vita di Sammy “The Bull” Gravano.

 

 

 

ELIZABETH OLSEN (Sally Owen) non è solo una giovane attrice molto impegnata, ma anche una studentessa a tempo pieno della prestigiosa Tisch School of the Arts della New York University. Recentemente ha terminato le riprese di Kill Your Darlings, con Daniel Radcliffe e presto la vedremo in Therese Raquin, con Jessica Lange e Tom Felton che sarà diretto da Charlie Stratton, e in Liberal Arts, con Josh Radnor, John Magaro, Zac Efron e Richard Jenkins.  

 

E’ inoltre  apparsa di recente nel thriller Silent House e ha  interpretato La fuga di Martha, un film che è stato selezionato per  Un Certain Regard al Festival di Cannes del 2011. Per la sua performance, la  Olsen ha ricevuto la candidature ai Gotham Award, ai Critics Choice e ai FIND Spirit Award, e dalle associazioni dei critici di Indiana, Ghent, Florida (Breakout), Chicago (Most Promising), Phoenix, Central Ohio and Vancouver.

 

Per quanto riguarda la sua carriera teatrale già dai tempi del college, è stata sostituta in “Dust”, Off Broadway, eImpressionism” a Broadway. Altri workshop che la vedono protagonist sono “Bottom of the World” di Lucy Thurber (Atlantic Theatre Company) e “The Living Newspaper” (DRD Theatricals).  Ha studiato inoltre recitazione sia all’ Atlantic Acting School che al Moscow Art Theatre School.

 

 

 

JOELY RICHARDSON (Monica Hansen)  ha interpretato di recente la giovane regina Elizabeth I nel film di Roland Emmerich Anonymous, è stata coprotagonista di Millennium – Uomini che odiano le donne, di David Fincher, ed è apparsa quest’anno in Thanks for Sharing, con Tim Robbins.

 

Ha studiato al RADA e il suo primo lavoro è stato in una produzione di “Miss Julie” al Liverpool Playhouse. Sempre in teatro ha recitato per una stagione alla RSC, in “Beauty and the Beast”

 

 

 

 

 

all’Old Vic, in “Saxon Shore” all’Almeida Theatre, in “Lady Windermere’s Fan” al Theatre Royal Haymarket, in “Madam Melville” al Promenade Theatre di New York e in “Steel Magnolias” al West End.

 

L’anno scorso è tornata in teatro a New York per “Side Effects” di Michael Weller, al Lucille Lortel Theatre, e all’inizio del 2012 ha deliziato il pubblico nel ruolo di Ellida in “Lady from the Sea” di Ibsen al The Rose Kingston.

 

Per quanto riguarda il cinema, il suo esordio è stato con Il mistero di Wetherby di Sir David Hare, seguito da Giochi nell’acqua di Peter Greenaway e da The Tribe di Stephen Poliakoff.            Tra i suoi film ricordiamo poi Punto di non ritorno, La carica dei 101, Il Patriota, Maybe Baby, Sister My Sister, L’intrigo della collana e Under Heaven.

 

Per la tv ha interpretato per sei stagioni la serie di FX “Nip/Tuck”, conquistando due candidature ai Golden Globe, ed è apparsa in Ken Russell’s “Lady Chatterley’s Lover” di Ken Russell, “Wallis & Edward”, “Lies My Mother Told Me” e “The Tudors”.

 

 

 

TOBY JONES (Paul Shackleton) in questo periodo sta girando Serena di Susanne Bier, con Bradley Cooper e Jennifer Lawrence, e ha da poco terminato le riprese di The Girl di Julian Jarrold, nel ruolo di Alfred Hitchcock, con Sienna Miller in quello di Tippy Hedren.  Attualmente lo possiamo vedere in Hunger Games, diretto da Gary Ross, e nella miniserie di ITV  “Titanic”, e presto uscirà il suo ultimo film, l’indipendente Berberian Sound System, per la regia di Peter Strickland. 

 

Ha interpretato La talpa, di Tomas Alfredson, con Gary Oldman e Colin Firth, Captain America: Il primo vendicatore  di Joe Johnston, Le avventure di Tintin, di Steven Spielberg,  Marilyn di Simon Curtis e Virginia di Dustin Lance Black. Jones è stato l’elfo domestico Dobby nella serie di film di Harry Potter

 

Tra i suoi film ricordiamo poi Creation di Joel Amiel, W di Oliver Stone, Frost/Nixon – Il duello di Ron Howard e Infamous – Una pessima reputazione di Douglas McGrath, con Sigourney Weaver, Gwyneth Paltrow e Sandra Bullock, in cui ha interpretato Truman Capote.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

I REALIZZATORI

 

 

 

RODRIGO CORTÉS (scrittore, regista, produttore, montatore) ha iniziato ad appassionarsi alla regia fin da giovanissimo: a 16 anni aveva già girato il suo primo corto in Super 8, El descomedido y espantoso caso del victimario de Salamanca, presto seguito da un altro corto, Siete escenas de la vida de un insecto. Nel 1998 ha girato un  videoclip della canzone “Sick of You” del gruppo Onion, per il film di Alejandro Amenábar Open Your Eyes. Quello stesso anno ha diretto Yul, un corto che ha vinto oltre 20 premi internazionali.

 

Nel 2001 Cortés ha diretto 15 días (15 Days), un “mock doc” di culto che è diventato il corto spagnolo ad aver vinto più premi in assoluto. Mentre il documentario veniva presentato nel circuito professionale, Cortés era impegnato in molti progetti diversi che hanno ricevuto premi a festival on line come Notodofilmfest.

 

Il suo primo film, Concursante (The Contestant), che racconta di un uomo che vince il premio più grande della storia della televisione e vede il suo destino cambiare brutalmente, è stato presentato con grande successo al Malaga Film Festival nel 2007, dove ha vinto molti premi, tra cui l’ambito Critics Award.

 

Buried – Sepolto, il secondo film di Cortés, è stato presentato al Sundance Film Festival del 2010 con il pubblico disposto a fare anche sei ore di fila per acquistare un biglietto (che poteva arrivare anche a costare 150 dollari), standing ovations ad ogni proiezione e il plauso della critica.  Buried – Sepolto è diventato una delle grandi sorprese del festival tanto che  11 ore dopo la prima, Lionsgate ha acquistato i diritti di distribuzione in Nord America.

 

E’ stato il film più pagato del Sundance Film Festival in tre anni e ha vinto oltre 30 premi ai festival di tutto il mondo. 

 

 

 

ADRIÁN GUERRA (produttore) nel 2005 è stato cofondatore della compagnia di produzione e distribuzione Versus Entertainment. Ha distribuito oltre 100 film e coprodotto il corto For(r)est in the Des(s)ert, diretto da Luis Alejandro Berdejo. Il progetto seguente, The Quagmire, è stato selezionato dal programma L’Atelier del Festival di Cannes.

 

Nel 2010 Guerra ha prodotto il thriller Buried – Sepolto, diretto da Rodrigo Cortés e interpretato da Ryan Reynolds, che ha avuto critiche molto favorevoli. Quello stesso anno ha  prodotto   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Guest, l’ultimo film del famoso regista José Luis Guerin, che ha avuto un’accoglienza molto positiva da parte dei critici ed è stato presentato a molti festival internazionali.

 

L’anno dopo Guerra e Cortés hanno prodotto il film horror Emergo (Apartment 143), scritto da Cortés e diretto da Carles Torrens, presto sugli schermi per Magnet Pictures. Guerra è impegnato attualmente nella preproduzione del thriller alla Hitchcock  Grand Piano, scritto da Damien Chazelle e diretto da Eugenio Mira.

 

 

 

CINDY COWAN (produttrice esecutiva)  è l’ex presidente e cofondatrice di Initial Entertainment Group (IEG), una compagnia cinematografica di produzione e vendita estera. Cowan ha fondato IEG nel 1995 con il produttore Graham King. Con un capitale di soli 350,000 dollari, Cowan è riuscita ad assicurarsi una linea di credito di 25 milioni di dollari con Chase Bank per sviluppare produrre i progetti della compagnia. IEG è stata venduta nel 2000 a Splendid Films per circa  10 milioni di dollari.

 

Tra il 1995 e il 2000, IEG ha prodotto tanti successi, ha vinto un CableACE Award per “Rent-a-Kid”, con Leslie Nielson; ha ottenuto candidature agli Emmy, ai Golden Globe e ai People’s Choice per “If These Walls Could Talk”, con Cher, Sissy Spacek, Anne Heche e Demi Moore; e il premio United Nations per Savior, con Dennis Quaid.

 

IEG ha avuto successo anche con la produzione di Traffic (con Michael Douglas e Benicio Del Toro), che ha vinto gli Oscar per la regia, la sceneggiatura, il montaggio e il miglior attore non protagonista. Altri progetti prodotti da Cowan con la IEG sono Cose molto cattive, con Cameron Diaz e Christian Slater, e Il dottor T e le donne di Robert Altman, con Richard Gere, Helen Hunt, Kate Hudson e Liv Tyler.

 

Dopo aver fondato una nuova compagnia di produzione, Cindy Cowan Entertainment, ha prodotto Banco Paz, con Woody Harrelson e Alicia Silverstone, ed è stata produttrice esecutiva di Fifty Dead Men Walking, con Ben Kingsley e Jim Sturgess.

 

Cowan è ora impegnata nella post-produzione di Miracle on 42nd Street, con Alicia Keys, Terrence Howard e Samuel L. Jackson, e nella preparazione di un nuovo film, Vanished, una coproduzione con la compagnia di Pierce Brosnan, Irish Dreamtime. Inoltre sta lavorando a Snake, una coproduzione con Mark Ordesky, e a un film ancora senza titolo, diretto da Luis Mandoki e interpretato da Pierce Brosnan. Sempre in fase di sviluppo sono Fruit of the Poisonous Tree, un legal thriller, e Blazeball.

 

 

 

 

 

 

 

Cowan sta lavorando a molti progetti televisivi e recentemente ha venduto una serie che ha ideato con Stephen Dorff a FX Networks, di cui è stata produttrice esecutiva. Sta poi sviluppando uno show per CBS e vari reality shows tra cui “The Patti LaBelleShow” e un game show che coinvolge i Navy Seals.

 

Prima di IEG, Cowan ha guidato le divisioni di produzione e acquisizione di Beverly Hills Producers Group. La sua carriera è iniziata come produttrice e autrice per le news dell’affiliata di Miam di CBS, poi si è occupata di sviluppo e acquisizione per Premiere Productions.

 

In passato Cowan ha scritto una canzone per Howard Hewitt che è arrivata al n. 3 della classifica R&B e canzoni per Engelbert Humperdinck e la pop star inglese Sinitta.

 

Cowan è nel comitato direttivo di due organizzazioni noprofit  che le stanno molto a cuore: Little Kids Rock che fornisce strumentazioni e lezioni a scuole pubbliche e Grassroot Soccer, che fa parte della Bill and Melinda Gates Foundation e mobilita la comunità del calcio nella lotta contro HIV e AIDS.

 

Cowan si è laureate alla Tulane University e ha conseguito un master in psicologia a Harvard. Cowan è anche una appassionata cavallerizza e ha vinto molti campionati mondiali.

 

 

 

LISA WILSON (produttrice esecutiva) lavora da oltre 40 anni nella distribuzione internazionale e nel corso della sua carriera ha gestito titoli come il premio Oscar Crash e il grande successo Fbi: protezione testimoni.

 

Nel gennaio del 2012 Wilson ha fondato The Solution Entertainment Group (The Solution), una compagnia di vendita e finanziamento, con Myles Nestel. The Solution attualmente rappresenta molti film di alto profilo, come Writers, prodotto da Informant Media e Judy Cairo (Crazy Heart); Hector and the Search for Happiness di Peter Chelsom; l’action thriller di Roger Donaldson November Man, con Pierce Brosnan; e il thriller di Eugenio Mira Grand Piano, con Elijah Wood e John Cusack, prodotto da Adrian Guerra e Rodrigo Cortés.

 

Wilson è presidente della distribuzione internazionale di GK Films, ed è stata responsabile di film importanti, come l’esordio nella regia di Angelina Jolie Nella terra del sangue e del miele, con Rade Serbedzija; Fuori controllo, con Mel Gibson; The Rum Diary, con Johnny Depp; e London Boulevard di William Monahan, con Colin Farrell e Keira Knightley.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo pochi mesi che lavorava per la compagnia, Wilson ha creato Parlay Films, un  dipartimento di GK Films per gestire vendite internazionale per terzi. Tra i titoli rappresentati da Parlay Films e di cui Wilson è stata produttrice esecutiva,  due film selezionati per il Sundance Film Festival del 2012: il thriller Arbitrage, con Richard Gere, Susan Sarandon e Tim Roth, e il romantico The Words, con Bradley Cooper e Jeremy Irons.

 

Altri titoli sono Henry’s Crime di Malcom Venville, con Keanu Reeves, Vera Farmiga e James Caan, presentato nel 2010 al Toronto International Film Festival; e  Vamps di Amy Heckerling, con Alicia Silverstone, Krysten Ritter e Sigourney Weaver.

 

Prima di lavorare per GK Films, Wilson è stata presidente di Hyde Park International, e ha seguito tutte le vendite internazionali per Hyde Park Entertainment, e ancora prima è stata con Yari Film Group, e si è occupata di film come Hostage e Crash.

 

Wilson ha iniziato la sua carriera in Gran Bretagna, con la World Film Services di John Heyman e con Incorporated Television Company (ITC) per Lord Grade, dove ha venduto la miniserie di Franco Zeffirelli “Jesus of Nazareth” e i film The Muppet Movie e Sul lago dorato. Dopo aver fondato la sua compagnia, Film Liaison International, Wilson ha gestito le divisioni di vendita per la MDP di Mark Damon, Epic e Scotti Bros Pictures. Dopo essere stata presidente della distribuzione internazionale di Nu Image, ha venduto Fbi: protezione testimoni e L’arte della guerra per Franchise Pictures.

 

Wilson è al suo terzo incarico nel comitato direttivo di Independent Film & Television Alliance (IFTA). Viene spesso invitata a parlare all’UCLA e alla Women in Film. Wilson è attualmente membro di BAFTA Los Angeles.

 

 

 

XAVI GIMÉNEZ (direttore della fotografia) è specializzato in film di genere, che gli permettono di sperimentare e mostrare il suo straordinario talento. Ha collaborato con il cineasta Jaume Balagueró, per cui ha girato tre film.

 

Giménez è membro della Asociación Española de Autores de Obras Fotográficas Cinematográficas. Ha studiato cinema nella sua città natale, Barcellona, e ha scelto di diventare operatore di macchina. Con il corto Walter Peralta di Jordi Mollà, Giménez ha vinto il premio per la miglior fotografia all’International Festival of Jerusalem e da allora non ha mai smesso di lavorare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ha vinto vari premi al Sitges Film Festival ed è stato candidato ai Goya Prize per il suo lavoro nel film di Juan Carlos Fresnadillo Intacto, premio che ha poi vinto nel 2009 con Agora, di Alejandro Amenabar

 

Nel 2010 ha esordito nella regia con Cruzando el límite.

 

 

 

NOSTROMO PICTURES (compagnia di produzione) è il nuovo nome del dipartimento produttivo di Versus Entertainment. Il primo film prodotto da Nostromo è Emergo (Apartment 143), scritto da Rodrigo Cortés e diretto da Carles Torrens, un thriller che uscirà presto sugli schermi con Magnet Pictures. In fase di preproduzione è invece il thriller alla Hitchcock  Grand Piano, scritto da Damien Chazelle e diretto da Eugenio Mira.

 

La compagnia ha iniziato producendo il corto di Luis Alejandro Berdejo For(r)est in the Des(s)ert, seguito da Guest, un documentario del regista José Luis Guerín, presentato ai festival di Venezia, San Sebastian e Toronto.

 

Poi Versus ha prodotto Buried – Sepolto, un thriller diretto da Rodrigo Cortés, con Ryan Reynolds, presentato con enorme successo al Sundance Film Festival del 2010. Prodotto con un budget modesto, il film ha incassato oltre 20 milioni di dollari e ha vinto numerosi premi.

 

 

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