UN GIORNO SPECIALE
un film scritto e diretto da FRANCESCA COMENCINI con Filippo SCICCHITANO (Marco) e Giulia VALENTINI (Gina)
SINOSSI
Gina e Marco sono giovanissimi e decisi a diventare “qualcuno”. Si incontrano una mattina in una periferia stralunata alle porte di Roma. Lei ha un appuntamento con un politico che potrebbe mettere una buona parola e aiutarla a entrare nel mondo dello spettacolo, lui è l’autista che ha il compito di condurla all’appuntamento. E’ l’occasione che entrambi aspettavano. Il primo giorno di lavoro. L’entrata nel mondo dei grandi. Ma niente va come deve andare. Il politico, impegnato in una seduta parlamentare che si protrae all’infinito, rimanda di ora in ora l’appuntamento lasciando i due ragazzi in un limbo di attesa che si trasforma ben presto in una giornata speciale. Una giornata che li porterà dalla provincia al cuore della capitale, durante la quale i due giovani imparano a conoscersi. Ma il futuro immediato è sempre in agguato sopra di loro. E proprio quando Marco e Gina hanno gettato la maschera e sono entrati ognuno nella pelle dell’altro dimenticandosi di tutto – anche di quell’appuntamento che solo poche ore prima sembrava così importante per entrambi – la telefonata tanto attesa piomba dall’alto sulle loro teste. Dopo, quando Marco riporta Gina a casa, è scesa la notte e il silenzio tra loro. Le loro vite sono cambiate.
NOTE DI REGIA
Ho voluto fare un film semplice, asciutto, apparentemente spontaneo fino a sembrare trasandato. In realtà è un film molto scritto e costruito, nel quale è stata però lasciata sempre aperta una finestra ai cambiamenti, alle persone e alla città così come si presentavano, nel qui e ora del momento in cui filmavo. Volevo fare un film su due ragazzi che dalla periferia si avvicinano al centro. Raccontare la loro giornata con piccoli tocchi, e con una specie di tranquillità narrativa che inavvertitamente diventava sempre più serrata. Fare un film preciso e leggero. Preciso nella descrizione dei due personaggi e in quella della città. Leggero nel tono, perché la levità appartiene a Marco e Gina, alla loro età e alla loro infantile vitalità. Un film rapido, nel suo arco narrativo – una sola giornata – e nel ritmo del racconto. Mi pareva che solo così sarei riuscita a cogliere qualcosa che con leggerezza e rapidità si è impossessato delle nostre vite e del nostro paese, rendendole pesanti e senza tempo.
Francesca Comencini