11 Ottobre Total Recall – Atto di Forza TUTTE LE CURIOSITA’

TOTAL RECALL

 

Note di produzione

 

Total Recall è un action thriller sulla realtà e sulla memoria, nuovamente ispirato dal famoso racconto breve, “We Can Remember It For You Wholesale” di Philip K. Dick. Benvenuti alla Rekall, la compagnia che trasforma i vostri sogni in ricordi reali. Per l’operaio Douglas Quaid (Colin Farrell), sebbene abbia una moglie bellissima (Kate Beckinsale) che ama, il viaggio cerebrale sembra la vacanza perfetta per la sua vita frustrata- i ricordi reali della vita di una superspia potrebbero essere proprio ciò di cui ha bisogno. Ma quando le procedure si rivelano errate, Quaid diventa un ricercato. Braccato dalla polizia– controllata dal Cancelliere Cohaagen (Bryan Cranston) – Quaid non può fidarsi di nessuno, eccetto forse della ribelle (Jessica Biel) che lavora per il capo della resistenza segreta (Bill Nighy). La linea di demarcazione tra fantasia e realtà si confonde e il destino del suo mondo è in precario equilibrio, quando Quaid scopre la sua vera identità, il suo vero amore e il suo vero destino. Il film è diretto da Len Wiseman. La sceneggiatura è di Kurt Wimmer e Mark Bomback, da un soggetto di Ronald Shusett & Dan O’Bannon e Jon Povill e Kurt Wimmer. I produttori sono Neal H. Moritz e Toby Jaffe.

 

La Columbia Pictures presenta una produzione Original Film, un film di Len Wiseman, Total Recall.  Con Colin Farrell, Kate Beckinsale, Jessica Biel, Bryan Cranston, John Cho e Bill Nighy.  Diretto da Len Wiseman. Prodotto da Neal H. Moritz e Toby Jaffe.  Sceneggiatura Kurt Wimmer e Mark Bomback. Soggetto Ronald Shusett & Dan O’Bannon e Jon Povill e Kurt Wimmer.  Ispirato al racconto breve “We Can Remember It for You Wholesale” di Philip K. Dick. Produttori esecutivi Ric Kidney e Len Wiseman.  Direttore della fotografia Paul Cameron, ASC. Scenografie Patrick Tatopoulos. Montaggio Christian Wagner. Costumi Sanja Milković Hays. Musiche Harry Gregson-Williams.  Supervisore effetti visivi Peter Chiang.  I titoli non sono finali.

 

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IL FILM

 

Il viaggio immaginato di nuovo per il grande schermo di Total Recall inizia nel 2008, quando il produttore Toby Jaffe stava curiosando in una libreria, guardando in particolare tra gli scaffali di fantascienza. “Stavo cercando tra tutti i libri che avevo letto in gioventù, poi ho preso un’antologia di Philip K. Dick ed ho letto il racconto breve ‘We Can Remember It for You Wholesale’”, ricorda. “Mi sono ricordato che era una sorta di grande fantasia di soddisfacimento dei desideri”.

 

Naturalmente, la storia di Dick era già stata adattata per il grande schermo , nel 1990, con il titolo di Total Recall. Jaffe ha iniziato a pensare che forse era arrivato il momento giusto per una nuova rivisitazione del racconto di Dick per il cinema ed ha sottoposto l’idea a Moritz, il quale ha letto il racconto e rivisto il film del 1990.

 

“Abbiamo pensato che avremmo potuto fare una nuova versione della storia originale”, dice Moritz. “Immaginando un nuovo soggetto, abbiamo pensato che c’era molto dei personaggi e della storia che potevamo ulteriormente raccontare. C’è sembrato qualcosa di nuovo”.

 

Il motivo principale è che la storia di Dick appare all’avanguardia, già come quando venne pubblicata nel 1960. “L’aspetto geniale della storia, è l’idea che si può impiantare un ricordo nella testa di qualcuno e che, una volta sveglio, si sentirà come se avesse vissuto l’esperienza per davvero”, dice Jaffe.  La situazione apre ad una miriade di domande: cos’è la memoria?  Come facciamo a sapere quello che è realmente accaduto nel passato? 

 

“Il concetto di Rekall, così come raccontato da Philip K. Dick, è quello che mi ha spinto ad accettare di dirigere il film”, dice Len Wiseman, che è famoso per aver diretto i primi due film della serie di Underworld e Die Hard-Vivere o morire. Wiseman ha anche un passato professionale nell’art department, avendo lavorato in film di fantascienza ad alto budget come Independence Day e Stargate. L’impegno principale di Wiseman nel film, era di approfondire il personaggio principale, creando un ibrido tra un thriller psicologico ed un film di azione che ha luogo in un futuro lontano.

 

“Siamo stati veramente fortunati che abbia voluto farlo e abbiamo dato inizio alla produzione velocemente”, dice Moritz.

 

Invece di svolgersi su Marte, Wiseman ha mantenuto l’azione, in un futuro lontano, su una terra dominata da uno stato di due nazioni-la Federazione Unita di Britannia e La Colonia. Come nel racconto di Dick, Wiseman dice, “C’è tutto un altro tipo di esperienza sulla Terra, nella quale portare il personaggio”.

 

“Ci siamo ricordati che  Philip K. Dick non aveva ambientato la storia su Marte, il che ci ha aperto ad una vasta gamma di possibilità”, dice Jaffe. “Una volta liberi dal fatto di mantenere il personaggio sulla Terra, come ha fatto Dick, non siamo stati legati all’ambientazione, all’epoca o al come e perché tirarlo fuori dal pianeta”.

 

Per interpretare il personaggio principale di Quaid, Wiseman ha scelto Colin Farrell. “Era molto importante che Quaid fosse un tipo normale”, dice Jaffe. “Colin ha portato il suo genio di attore sul set. C’è sullo schermo una certa riconoscibilità che fa sì che lui possa sembrare un vero operaio”.

 

“La storia è comune, un uomo che sente di non stare vivendo la vita che vorrebbe-un uomo che sta attraversando un periodo di malcontento”, dice Farrell.  “Ma il suo è un brusco risveglio. Quaid non ha idea di chi sia veramente, oltre a un profondo ed emotivo livello cellulare. L’intero film prova a dimostrare chi sia Quaid in realtà”.

                                                                                

“Volevo veramente essere più coinvolto dall’esperienza di Quaid”, spiega  Wiseman. “Voglio dire, immaginate questo scenario: ti svegli, ti appresti a vivere la tua vita di sempre  e ti senti tutto sommato una brava persona … Ad un tratto, tutti quelli che ti circondano iniziano a dirti che sei una persona cattiva. Voi cosa fareste?”

 

Con questo pensiero in testa, Farrell si è avvicinato al ruolo come un lotta tra l’emozione e l’intelletto ed ha provato a mantenere l’equilibrio. “Porta a galla problem di identità, ego e superego – è molto divertente guadare questo stagno psicologico”, dice.

 

Nello sviluppare questo personaggio, Farrell ha fatto cose inusuali– come ad esempio passare la notte nell’appartamento di Quaid sul set.  “Volevo solo vedere  come fosse passarci una notte e risvegliarmi lì al mattimo”, dice. “In realtà è stato bello”.

 

“Colin si è dedicato a questo personaggio con tutto sé stesso”, dice Moritz.  “È presente in quasi tutte le scene del film. Ci sono stati giorni in cui è stato in piedi sotto la pioggia per tutto il giorno e, nonostante tutto, dopo le riprese andava a fare yoga o sollevamento pesi”.

 

I produttori, si sono anche dovuti occupare di trovare le due donne forti per i ruoli di  Lori e Melina.

 

Per interpretare la moglie di Quaid, Lori, apparentemente innamorata ma che si trasforma in una spietata assassina, la produzione ha scelto Kate Beckinsale, che in realtà è da sette anni la moglie di Wiseman. I due hanno lavorato insieme precedentemente nei film di Underworld.

 

La Beckinsale dice di essere stata particolarmente attratta da questo progetto, a causa della dualità del ruolo. “Non ho mai interpretato la cattiva ragazza. Sono sempre stata dalla parte della giustizia e della verità”. dice. “La cosa buffa è che il mio personaggio, crede di essere dalla parte della giustizia e della verità. Questa è una delle cose belle del film– non sai mai chi è nel giusto. Inoltre, in lei vive anche un sensibile lato maniacale– è abbastanza fuori controllo e questo, per un‘attrice, è molto divertente da interpretare”.

 

La sceneggiatura, prevedeva in origine una ragazza bionda, ma Wiseman ha pensato che avesse più senso scegliere qualcuno che somigliasse a Melina, il vero amore di Quaid. “La mia idea era di accoppiarlo ad una falsa moglie che aveese delle similarità con il suo vero amore”, spiega. “Nel caso la memoria gli fosse tornata in superficie, avrebbe avuto più senso che lei avesse un vago sentore familiare per lui”

 

Per il ruolo di Melina, i produttori avevano bisogno di un’attrice che potesse sostenere la difficoltà fisica del ruolo. Melina appare per la prima volta negli incubi di Quaid, poi più tardi, di persona, lo aiuterà a riscoprire la sua vita precedente. “Lei è il suo sistema GPS– gli mostra la strada verso casa”, dice Farrell.

 

Wiseman ha scelto Jessica Biel per il ruolo. La Biel ha accettato la parte per il tema trattato dalla storia. “Abbiamo affrontato alcuni degli elementi raccontati da  Philip K. Dick nella sua storia: problemi di identità e relazioni”. Dice la Biel.  “Lui non si ricorda di lei… Non ricorda di quanto si amassero, di quanto fossero passionalmente coinvolti. Questo mi ha interessato molto”.

 

Farrell ricorda le numerose occasioni in cui si discuteva fino a notte fonda, tra lui la Biel e Wiseman. “Ci ponevamo così tante domande sui nostri personaggi”, ricorda. “Era bello chiacchierare con Jessica durante le riprese e spesso, lei, Len ed io ci vedevamo dopo il lavoro. Una notte, ci siamo ritrovati nell’hotel di Len, noi tre, seduti a scherzare sulle battute e  sule idee”, dice Farrell.

 

La Biel in particolare ha molto apprezzato l’alchimia con Farrell. “Colin è stato uno dei motivi  per cui questa esperienza è stata così gradevole”, dice. “Guardarlo lavorare è di grande ispirazione. Trovo le sue performance assolutamente stratificate, complicate e complesse”.

 

“Il ruolo femminile richiedeva una donna che non fosse solo piacevole ed attrattiva, ma che potesse anche essere fisica”, dice Moritz. “E Jessica Biel combatte come un diavolo, mentre Kate Beckinsale probabilmente riuscirebbe a battere anche il diavolo. E così, queste due che si battono durante tutto il film, beh, sono incredibili”.

 

Per interpretare lo spietato Cohaagen, cancelliere della Federazione Unita della Britannia, i produttori hanno scelto Bryan Cranston, che ha vinto tre premi Emmy di fila ed è stato nominato a tre Golden Globes, per la sua recitazione nella serie televisiva “Breaking Bad”.

 

“Bryan possiede intensità ed eloquenza oltre ad una spiccata pesonalità che emerge nel film”, dice Jaffe. “Ecco perché è un attore molto richiesto”.

 

Cranston spiega di non aver mai visto il suo personaggio come un cattivo dai baffi a manubrio. Secondo me, il personaggio di Cohaagen è stato molto interessante da interpretare perché volevo presentare una persona che ha un bisogno irrefrenabile, un desiderio assoluto di controllo”, dice. “Allo stesso tempo però, prova affetto per il personaggio interpretato da  Colin Farrell ed io volevo intepretarlo come una sorta di figura paterna, trattarlo come se fosse il teen ager ribelle che ha bisogno di un amore forte”.

 

Il premiato attore Bill Nighy interpreta Matthias, il capo della resistenza UFB. Nighy, che aveva già lavorato con Wiseman nei quattro film della serie Underworld, dice che è stato grazie al regista se ha accettato la parte.

 

“Mi piace da impazzire”, dice Nighy. “Ha sempre realizzato grandi film, ho adorato i film di Die Hard, ad esempio. Poi ho letto la sceneggiatura e l’ho trovata travolgente. Leggo molta fantascienza e mi sono piaciute le idée contenute nel progetto”.

 

LA PRODUZIONE

 

L’idea di Wiseman per Total Recall è stata quella di costruire set per quanto possible. “Certamente, nel film c’è molta computergrafica perché ci sono cose che proprio non si possono realizzare” fa notare. “ma se possono sembrare verosimili, tendo a realizzarle. Adoro costruire, progettare, disegnare e girare su set reali”.

 

“Voleva che sembrasse il più verosimile possibile, perché pensa che renda di più”, dice il produttore Toby Jaffe. “Crede che gli attori rendano al meglio quando sono appesi ad una macchina vera piuttosto che recitare con alle spalle un blue screen. E quindi abbiamo messo in programma di costruire vere version futuristiche di automobile e girare in location reali”.  

 

Wiseman ha contattato il suo amico e collega Patrick Tatopoulos, regista di Underworld: La ribellione dei Lycans, per le scenografie. Tatopoulos sapeva che questo era un film a cui non poteva rinunciare. “Prima di tutto, Len sarebbe stato il regista”, nota Tatopoulos. “Secondo, la sceneggiatura era stimolante. Ad esempio, mi è piaciuta molto l’idea di quest’ascensore che attraversa la Terra-per come la vedo io, è perfino meglio che andare su Marte”.  

 

Tatopoulos e Wiseman hanno lavorato insieme molto spesso, tanto che lo scenografo si è sentito subito a suo agio sul set.  I due hanno sviluppato una sorta di connessione cerebrale., scherza: “Abbiamo lavorato insieme in così tanti film e ci conosciamo da tanti anni, così finiamo per avere la stessa visone delle cose”, dice. “A volte mi rivolgo ad un collaboratore e gli dico, ‘Penso che così funzioni meglio’, due secondi dopo arriva Len e fa esattamente la stessa cosa. Siamo veramente in sintonia”.

 

Wiseman concorda. “Lavora ad un’idea, tira fuori qualcosa e so già che mi piacerà”, dice. “Tra di noi c’è uno scherzo ricorrente-e abbiamo i testimoni-quando il reparto guardaroba gli sottopone 35 diverse opzioni di costumi, lui  ne sceglie 2. Poi le stesse opzioni vengono sottoposte a me nel mio ufficio ed io scelgo gli stessi che ha scelto lui”.

 

Per Total Recall, abbiamo pensato di ambientare il film in un futuro lontano-ma non così lontano da renderlo irriconoscibile. Al contrario, è un mondo che potrebbe essere l’evoluzione del nostro. “Abbiamo deciso di non esagerare”, dice l’attrezzista Deryck Blake. “E così sul set, molti degli oggetti presenti sono cose di uso attuale, senza spingerci troppo nel futuro”.  

 

Jessica Biel dice che la possibilità di girare una scena su un set vero, ha fatto veramente la differenza per lei. “Se il set è ben fatto ed è realistico tanto da non notare la differenza, diventa tutto un altro personaggio”, nota. “Diventa la tua realtà, e quando ci entri, ti trasporta ovunque tu debba andare. Emotivamente e fisicamente, è estremamente importante”.

 

Tatopoulos dice di essere fiero della sua creatura, The Fall – il gigantesco ascensore che attraversa la Terra che collega la Federazione Unita della Britannia con La Colonia–soprattutto per il fatto che non si è mai visto nulla di simile sugli schermi. “Ho avuto la possibilità di realizzare qualcosa di veramente nuovo. In realtà è progettato seguendo il disegno di un Boeing 747, così che gli spettatori lo trovino familiare o addirittura vero. Guardando il film, volevo che fosse riconoscibile, ma non come se si stesse guardando un film”.

                                                                                        

Jaffe è rimasto sbalordito quando ha visto il prodotto finito. “Ricordo che leggendo la sceneggiatura pensavo, ‘Oddio! C’è un ascensore che passa attraverso il nucleo della Terra! Come potremo mai farlo”, dice Jaffe. “Una volta che Len e Patrick si sono messi al lavoro e dopo aver visto il disegno, tutto è diventato più tangibile. Ma è stato solo quando lo abbiamo visto dal vivo sul set che abbiamo realizzato quanto sia grandioso. Sono semplicemente sorprendenti”.

 

Un’altra sfida è stata quella di realizzare il set di La Colonia, completo di  quartieri sulla riva del mare, che dovevano essere progettati strategicamente.

 

“É grande come una città vera”, dice Tatopoulos. “Così abbiamo dovuto progettare un set che permettesse al regista di girare da angolazioni diverse senza dare l’impressione di passare per la stessa strada più e più volte”.  

 

“Abbiamo costruito un set a ferro di cavallo, poi lo abbiamo tagliato a fette come una torta e girato a settori, per farlo sembrare diverso ogni volta”, spiega Wiseman.

 

Farrell dice di essere rimasto impressionato dal set. “É un’opera di alta carpenteria , con dettagli raffinati come non ne ho mai visti su un set prima d’ora”, ricorda. “É semplicemente magnifico. Puoi avvicinarti finché vuoi ad ogni oggetto piazzato in scena, sembra reale. Credo che questo alla fine paghi-da una certa emozione, un’energia pervasiva. Fa sembrare il film più vero”.  

 

La cosa più difficile da realizzare per le maestranze è stata quella di creare il senso di due mondi distinti e separate: il set sterile e della crosta superficiale dello UFB contro quello granuloso della Colonia.

 

Per il Direttore della Fotografia Paul Cameron, questo ha significato creare una struttura di illuminazione che contraddistinguesse le due nazioni. “La UFB ha una luce fredda – il sole splende ma non è mai una luce abbagliante. È più morbida”, spiega. “Al contrario della Colonia, che ha un tono seppiato verdognolo. Abbiamo anche aggiunto della nebbia digitalmente in postproduzione”.

 

Per delineare ulteriormente le due regioni, Wiseman ha richiesto una pioggia incessante sulla Colonia, un elemento che Tatopoulos ha creduto desse più  credibilità al set.  Tutto sommato, un set è un set – una finzione, con materiali dipinti per sembrare vero cemento o metallo.  Affinché il trucco funzioni, a volte bisogna aggiungere cose reali– e per La Colonia, la pioggia era l’elemento adatto. “Dà quell tocco di realtà al mondo”, dice Tatopoulos. “Le gocce che cadono al suolo e creano pozzanghere, nelle quali gli attori camminano dentro e immediatamente  non sei più su un set”.

 

Anche nel caso dell’intervento del reparto effetti visivi– come ad esempio per le automobili – Wiseman ha preferito usare un mix di reale e virtuale per quanto possibile.  “Abbiamo costruito vere automobile volanti e le abbiamo fissate sul tetto di macchine da corsa stradale. Gli attori erano seduti in alto mentre i veri piloti erano di sotto”, spiega Jaffe. “Ho preferito questa soluzione invece di posizionare gli attori in gusci con alle spalle un green screen. Si notano le vibrazioni e la recitazione degli attori ne trae beneficio”.

 

Farrell ricorda questa esperienza: “C’era la scena in cui due auto si scontravano e devo dire che non ero propriamente coraggioso in quel momento”, scherza “ma sono comunque contento di averlo fatto in quella maniera. È stato divertente ed abbiamo avuto una reazione spontanea e reale. Abbiamo ottenuto una sensazione di realtà, di suono e cielo che non si sarebbe mai potuto veramente raggiungere in seguito”.

 

Fin dove possibile, ogni attore ha preferito recitare le proprie scene d’azione. “Veramente, ogni giorno eravamo appesi a testa in giù legati a cavi, schiacciati in ogni parte del corpo, galleggiando a mezz’aria, strattonati e con le armi in pugno- è stato veramente bello”, dice la Biel.

 

Anche Bryan Cranston ha girato molte delle sue scene d’azione, il che ha provato una volta di più la sua esperienza illuminante. “Fare le scene di lotta è come imparare a ballare”, nota. “Devi sapere nel dettaglio cosa succederà in seguito per farlo funzionare. Credo di aver pestato i piedi di Colin solo un paio di volte”.

 

Farrell, in particolare, a lavorato a stretto contatto con il coordinatore delle controfigure, Andy Gill (Fast & Furious 5, Minority Report) ed il coordinatore delle scene di lotta, Jeff Imada (The Twilight Saga: Breaking Dawn, Parte 1, Hanna).  “Lavorare con queste persone è molto istruttivo”, dice. “Ti danno delle lezioni pratiche che non avrei mai avuto, se non fosse per il fatto che faccio questo mestiere”.  

 

Una delle scene di lotta più difficili è stata la prima, quella tra Quaid e i poliziotti nella sede della Rekall, nel momento in cui Quaid inizia a dubitare che quella sia la sua vera identità, scoprendo di avere abilità mai sospettate.

 

“Dal punto di vista del personaggio, volevo che nella sequenza sembrasse impossibile prendere il respiro”, spiega Wiseman. “Volevo che il pubblico vivesse la stessa esperienza”

 

Girare scene mozzafiato e non stop come queste, è stata una vera impresa per tutti i protagonisti coinvolti. La squadra degli stuntmen ha dovuto insegnare le coreografie a Farrell, per la scena di lotta che ha visto l’impiego di numerose macchine da presa mobili. Wiseman si è affidato a tre modernissime Doggicam (un macchina da presa super scorrevole ad alta velocità, usata specificamente per le scene di inseguimenti in auto), tutte collegate ad argani manovrati dal computer, tecnica mai usata prima d’ora.

“Gli argani computerizzati ci hanno consentito di posizionare i tre obiettivi sullo stesso punto allo stesso tempo, facendo in modo che sembrasse una sequenza unica mentre le scena si muoveva intorno”, spiega Gill.

 

Le macchine da presa si muovevano tra i 15 ed i 20 piedi al secondo, tutte sincronizzate tra loro, così che l’azione risultasse molto veloce.

 

“C’erano nove controfigure con Colin nel mezzo e ognuno doveva muoversi in una certa maniera, nel preciso momento altrimenti l’intera coreografia sarebbe risultata fuori sincrono”, spiega il produttore esecutivo Ric Kidney. “Ognuno ha dovuto provare il proprio movimento per circa un mese”. 

 

 

 

 

GLI EFFETTI VISIVI

 

Gli effetti visivi del film sono stati curati dal Supervisore Effetti Visivi, Peter Chiang in collaborazione con Adrian de Wet e Graham Jack. Lo studio di effetti visivi, la Double Negative (conosciuta come DNeg) ha gestito la maggioranza dei 1600-1700 VFX del film.

 

Wiseman ha volute che fossero costruiti quanti più set possibili e girare le scene dal vivo, ma anche facendo così è apparso ovvio già dall’inizio che, trattandosi di un thriller futuristico, ci sarebbe stato bisogno di un massiccio uso degli effetti visivi-dalle estensioni dei set per la ricostruzione dei vari strati del mondo di Total Recall, allinseguimento di auto che è al centro del film, fino agli automi “synths”, che costituiscono l’esercito del Cancelliere Cohaagen.

 

De Wet dice che la decisione di Wiseman di girare dal vivo la maggior parte delle scene, non lo ha sorpreso ma lo ha di fatto incoraggiato. “Iniziare con qualcosa di tangibile, è sempre bello”, dice. “Non importa quanto sei bravo nella computergrafica, avere una base reale è sempre importante. Il film deve essere  convincente”.

 

“La scelta di Len si è rivelata giusta”, dice Chiang. “voleva che gli attori interagissero con il mondo il più possibile, girare quanto più possibile, così da poter avere un’idea di come sarebbe stata la sequenza finale. È stato di grande aiuto anche per tutti noi. Abbiamo analizzato scrupolosamente ogni dettaglio dalla fotografia principale e basato le nostre decisioni su quello-scelte su cosa illuminare, come estendere il set, gli oggetti da piazzare. Ci ha permesso con calma, di capire a livello subconscio cosa sarebbe piaciuto a Len e così ne abbiamo tratto beneficio per rendere questo mix il più amalgamato possibile”.

 

Jack fa anche notare che girando in presa diretta, il risultato a volte finisce con quello che si chiama “incidente fortunato”.  “Proviamo a progettare un effetto visivo per dargli un senso organic – ad esempio, capita che la macchina da presa non riesca a prendere l’intera scena, questo fa sì che l’effetto non abbia un aspetto troppo asettico. Per esempio, durante l’inseguimento delle auto: la ripresa di una delle auto che si schianta. Abbiamo girato questa scena dal vivo, ma abbiamo dovuto quasi del tutto rimpiazzarla digitalmente perché l’automobile doveva sembrare più futuristica. Siamo riusciti a piazzare l’effetto visivo sulla scena girata e siamo riusciti ad ottenere cose come il pianale che si frantuma e vola dal retro dell’auto. Non avremmo mai pensato a questo particolare se gli effetti fossero stati fatti tutti  in postproduzione”.

 

Come per gli altri reparti, lo scopo primario del supervisore agli effetti visivi, era di creare il senso di due mondi distinti. “Per noi è stato cruciale permettere al pubblico, di cogliere la coerenza della storia – devi poter credere di stare nella UFB quando sei lì e nella Colonia quando sei nella Colonia”, dice de Wet.

 

“In realtà abbiamo assegnato squadre separate per la UFB e per la Colonia”, dice Jack. “Entrambe hanno portato le loro metodologie al processo, il che ha aiutato a dare all’ambiente un look unico”.

 

“Siamo partiti dal modellino realizzato da Patrick Tatopoulos per la UFB e per la Colonia”, dice Chiang. “Quando abbiamo iniziato con la UFB, abbiamo ricevuto progetti molto illustrative ed alcune selezioni della struttura degli oggetti, ma abbiamo affrontato un intero processo progettuale per realizzare le stessse cose in un mondo tridimensionale. Abbiamo iniziato guardando i palazzi che erano piaciuti a Len Patrick, selezionati attraverso fotografie di alcune architetture neoclassiche di Londra.  C’è stato ovviamente bisogno di ammodernare queste architetture perché dovevano necessariamente riflettersi in un tempo futuro, perciò Len ha aggiunto parecchi ologrammi e vetri. Così la UFB è diventato un mondo grandissimo, con enormi spianate di cemento e vetro, moltissime fontane, passeggiate all’aperto con nel mezzo le autostrade in cui sfrecciano le auto magnetiche”.

 

Una volta approvato il progetto, gli artisti hanno usato un apposito modello computerizzato per costruire la città intera. “Siamo riusciti a creare ogni tipo di palazzo e disegno dal nostro blocco di palazzi centrale  – quello che chiamiamo asset – e miscelarli insieme fino a disegnare la UFB. Invece di mappare ogni singolo palazzo in vista, abbiamo ottenuto la struttura totale tracciando diversi punti in 3D, assegnandoli casualmente ad essa e scegliendo le strutture che piacevano a Len e quindi popolando i palazzi, che hanno quasi riempito il fondale, creando numerose costruzioni. Ovviamente sarebbe stato un enorme dispendio di tempo scolpire ogni costruzione separatamente. Abbiamo disegnato 20 diversi asset che sono in primo piano, 40 che sono a media distanza e poi siamo passati alla pittura mascherini per creare l’effetto all’infinito. Abbiamo infine messo dentro tutti i dettagli come montanti, ascensori, lampioni, segnali stradali, piccole barriere che appaiono ai lati delle strade, dettagli stradali e i vari tipi di asfalto. Stavamo veramente costruendo una città che Len e Patrick avevano immaginato, dal terreno in su”.

 

“Dall’altra parte del mondo c’è La Colonia”, dice De Wet.  “Inquinata, costantemente oscurata da gas nocivi, sulla quale piove sempre pioggia acida. Ha un’atmosfera molto underground e funky, con tantissime luci al neon”. 

 

“Generalmente, il set considerato per La Colonia è su un livello”, dice Jack. “Dobiamo spingerci in alto o in basso per vedere gli altri livelli. Il livello inferiore è costituito perlopiù da acqua, abbiamo quindi creato un bacino con un ambiente sulle rive intorno ad esso. Il numero di estensioni sul set variava considerevolmente– alcune scene erano contenute all’interno del set, mentre altre sono state girate su green screen a completare il set.  Molte di queste andavano a cadere proprio nel mezzo”.

 

Per completare il set della Colonia, “Inoltre, abbiamo costruito sulla base dei bellissimi disegni creati da Patrick Tatopoulos”, dice Chiang. “Sono stati il trampolino di lancio che ci ha fatto immaginare come sarebbe stato avere quattro strati diversi, o l’intero panorama.  Abbiamo preso le barche e gli assets costruiti sul set, estrapolato tutti i dettagli e poi iniziato a costruire un nuovo mondo. Abbiamo creato ulteriori 20 barche, costruzioni multiple basate sulla stessa idea e abbiamo creato di nuovo il mondo intero. 

 

La scena più difficile affrontata dal team degli effetti visivi, è stata quella dell’inseguimento delle auto magnetiche. “Quando ho visto la previsualizzazione, sono rimasto sbalordito. Era un progetto talmente ambizioso. Si svolge alla luce del giorno, così che niente viene nascosto nell’ombra, ed io lo preferisco così- voglio vedere tutto il granuloso realismo di una città industrializzata. Tutti gli ambienti erano strutturati; si vedevano meravigliose riprese aeree aggirarsi tra i palazzi della città. Era bellissimo da vedere ma anche terrificante per me, perché era quello che avrei dovuto realizzare”, dice De Wet.

 

Secondo De Wet, Wiseman gli ha fornito un ottima base di partenza progettando e costruendo così tanti set e attrezzature– incluse le auto magnetiche. “Avevamo bisogno di realtà tangibile, in particolar modo per cose come le persone in auto, che reagivano alla forza centrifuga in curva”, dice. “Non è una cosa facile da fingere, quindi è importante avere la giusta reazione”.

 

Chiang è convinto che l’approccio pratico di Wiseman al film, è stato di beneficio.  “Molti registi che creano delle riprese in computergrafica, tendono a rimanere aggrappati alla ripresa stessa– l’effetto viene applicato e sembra bello. Ma quando giri scene d’azione, come l’inseguimento in auto, un regista di norma prova a mantenere la fluidità della scena.  Len ha fatto in modo che l’intera sequenza risultasse reale. Ha chiesto di sfocare leggermente i fondali e miscelarci dentro l’azione– si vede il mondo intero quando le auto si avvicinano alla macchina da presa  e poi rapidamente fa una panoramica. I fondali diventano secondari rispetto all’azione– siamo tornati indietro così che le auto della vita reale sono comparse”.

 

Il reparto effetti visivi VFX era anche responsabile di The Fall – il gigantesco ascensore che collega la UFB alla Colonia. All’apice del film, The Fall ( La Caduta, n.d.t ) tiene fede al suo nome e viene distrutto.  Chiang dice che sapere dell’imminente distruzione di The Fall è stato il punto cruciale nella sua realizzazione– se doveva rompersi nel modo in cui sperava Wiseman, con barre e morse fatte a pezzi  in una certa maniera, avrebbe dovuto essere costruito in maniera metodica e sofisticata, per permettere che tutto ciò avvenisse.

“La rottura delle cose e la loro distruzione in generale, è stata realizzata in parte dalla DNeg”, dice Jack.  “Abbiamo usato alcuni mezzi interni che erano preposti alla rottura dei componenti”.

 

Le scene dei synths – la forza di sicurezza – sono state girate dal vivo usando costumi creati dalla Legacy Effects, ma Chiang dice che Wiseman aveva sempre pensato che si sarebbe dovuto servire di componenti di effetti visivi per questi.  “Voleva ottenere dello spazio vuoto all’interno del corpo– per creare pistoni e strutture interne a vista dei synths”, dice Chiang. Alla fine, usandoli così tante volte nel film, c’è voluto l’intervento della computer grafica. “Molti di loro sono digitali, sopratutto nel caso di riprese dal vivo troppo difficili da sistemare. In altre situazioni siamo riusciti a mantenere le scene dal vivo e rimpiazzare una giuntura del gomito o del ginocchio o dell’anca”.

 

 

IL CAST

 

Irlandese di origine, COLIN FARRELL (Quaid) continua ad avere successo ad Hollywood.  Nel 2009 ha vinto un Golden Globe per la sua interpretazione in In Bruges ed ha di recente lavorato nuovamente con il regista Martin McDonough nel film della CBS Seven Psychopaths.Il film narra le vicende di uno sceneggiatore (Farrell) che ha difficoltà ad andare avanti con il suo racconto, Seven Psychopaths. Viene quindi coinvolto nel rapimento del cane di due suoi amici (interpretati da Sam Rockwell e Christopher Walken). Il cane, l’amato Shih Tzu, apparteneva in origine ad un gangster psicopatico attualmente scomparso, a quel punto lo scrittore trova nuova linfa per scrivere il dramma di cui aveva bisogno la sua sceneggiatura, sempre che riesca ad uscirne vivo.  

 

Sta attualmente girando il film indipendente Dead Man Down con Noomi Rapace per la regia di Neils Arden. Il film d’azione sarà prodotto da Neal H. Moritz ed è ambientato a New York.

 

Ha di recente concluso le riprese del film di Peter Weir, The Way Back con Ed Harris e Jim Sturgess. Il film racconta la storia di un gruppo di soldati, che pianifica una difficile evasione da un gulag della Siberia nel 1942. Ha anche completato il film di William Monahan, London Boulevard tratto dal bestseller di Ken Bruen sulla storia di un criminale di South London, di nuovo in libertà, che resiste alla tentazione di tornare ad essere un gangster, accettando il lavoro di  prendersi cura di una giovane attrice solitaria, interpretata da Kiera Knightley. 

 

È stato visto di recente in Fright Night-Il vampire della porta accanto; la commedia della Warner Bros. Come ammazzare il capo…e vivere felici; e Ondine, del regista Irlandese Neil Jordan, storia che ruota attorno ad un pescatore irlandese che scopre una donna, convinto che sia una sirena. Nel suo curriculum troviamo anche Pride and Glory di Gavin O’Conner; Sogni e delitti di Woody Allen; “Miami Vice”; Alexander di Oliver Stone; The New World-Il nuovo mondo di Terrence Malik; Chiedi alla polvere, tratto dal romanzo di John Fante; insieme ad Al Pacino in La regola del sospetto; Una casa alla fine del mondo, tratto dal racconto di Michael Cunningham e due ruoli nei film di Joel Schumacher, In linea con l’assassino e Tigerland.  Altri film a cui ha parteciapto includono Minority Report, Daredevil, Gli ultimi fuorilegge, SWAT-Squadra speciale anticrimine e Intermission.

 

Nato e cresciuto a Castleknock nella Repubblica d’Irlanda, Colin è figlio di un ex giocatore di calcio, Eamon Farrell e nipote di Tommy Farrell. Sia Tommy che Eamon Farrell hanno giocato per la squadra degli Shamrock Rovers negli anni  60′.

 

L’ambizione giovanile di Farrell era quella di seguire le orme del padre e dello zio; tuttavia, il suo interesse si tramutò quasi da subito in quello della recitazione, iscrivendosi alla Gaity School of Drama di Dublino. Prima di completare il suo corso, Colin ottenne la parte principale nella miniserie di Dierde Purcell, “Falling for a Dancer”, un ruolo principale nella serie della BBC “Ballykissangel” ed una partecipazione al film che ha visto l’esordio alla regia di Tim Roth, “Zona di guerra “.

 

Vive attualmente a Los Angeles.

 

 

L’ inglese KATE BECKINSALE (Lori) si sta rivelando come una tra le più versatili e carismatiche attrici del panorama cinematografico mondiale. Fa il suo ingresso nel mondo del cinema comparendo in Molto rumore per nulla di Kenneth Branagh ed in seguito come l’eroina di Cold Comfort Farm di John Schlesinger, in The Last Days of Disco di Whit Stillman con Chloe Sevigny, in Bangkok senza ritorno di Jonathan Kaplan, con Claire Danes e nella commedia inglese, Big Fish.  Altri film a cui ha partecipato includoni Fantasmi con Aidan Quinn ed il film di Manuel Fleche, Mary Louise ou la permission.

 

Nel 2001, la Beckinsale è protagonista al fianco di Ben Affleck e Josh Hartnett nella storia epica della Disney, Pearl Harbor.  È al fianco di John Cusack in Serendipity, con Matthew McConaughey e Gary Oldham in Tiptoes e al fianco di Christian Bale e Frances McDormand nel dramma corale Laurel Canyon. Altre sue apparizioni comprendono Van Helsing, con Hugh Jackman e il ruolo principale nella serie di racconti di vampiri Underworld ed i suoi seguiti per la Sony Screen Gem. La Beckinsale ha anche impersonato la leggendaria ‘Ava Gardner’ nel film di Martin Scorsese, The Aviator, il thriller della Screen Gems Vacancy con Luke Wilson e la commedia campione d’incassi Cambia la tua vita con un click, insieme ad Adam Sandler. Tra i suoi recenti film troviamo l’indipendente drammatico, Snow Angels con Sam Rockwell e diretto da David Gordon Green ed il dramma indipendente Winged Creatures-Il giorno del destino, con Forest Whitaker e Dakota Fanning,

 

Tra le sue apparizioni in TV troviamo il ruolo che da il titolo al film della A&E, “Emma” ed in “One Against the Wind” per la Hallmark Films. In teatro , ha partecipato in “Clocks & Whistles”, “Sweetheart” e la produzione della British National Touring, “The Seagull”.

 

Nel 2009, la Beckinsale ha recitato nella commedia noir Stanno tutti bene, con Robert De Niro e Drew Barrymore. Nello stesso anno, ha preso parte la dramma politico indipendente Nothing but the Truth con Alan Alda e Matt Dillon, per il quale ha ottenuto critiche entusiaste. La Beckinsale ha di recente interpretato il quarto film della serie di Underworld, riprendendo il suo ruolo di Selene in Underworld: Il risveglio ed il thriller Contraband con Mark Wahlberg. Ha recentemente ultimato le riprese del dramma indipendente, Trials of Cate McCall con Nick Nolte e James Cromwell, storia di un ex principe del foro, allontanata dalla famiglia, si trova a difendere una donna erroneamente condannata per omicidio.

 

 

JESSICA BIEL (Melina) ha recitato di recente nelle commedia romantiche di Garry Marshall, Capodanno a New York e Appuntamento con l’amore e nel film d’avventura A-Team. La potremo vedere presto nel  thriller The Tall Man e nella commedia sportiva Playing the Field. Sarà protagonista nel film, Alfred Hitchcock and the Making of Psycho con Anthony Hopkins, Helen Mirren e Scarlett Johansson.

 

La Biel ha ricevuto critiche positive per la sua recitazione nel thriller The Illusionist-L’illusionista. Per questo lavoro ha vinto numerosi premi, incluso un premio Outstanding Achievement in Acting al Newport Beach Film Festival, uno Shining Star Award al Maui Film Festival ed un Rising Star Award al Palm Springs International Film Festival.

 

Recentemente ha recitato nel film indipendente Un matrimonio all’inglese, che è stato visto in anteprima, con commenti entusiastici, al Toronto Film Festival del 2008 prima delle proiezioni ai festival di Roma, Londra e Tribeca. È stata anche interprete della commedia di successo mondiale Io vi dichiaro marito e marito.

 

Nel curriculum della Biel troviamo anche Next di Lee Tamahori, Elizabethtown, scritto e diretto da Cameron Crowe, Stealth-Arma suprema di Rob Cohen, Blade: Trinity, il remake di Non aprite quella porta e Il sogno di un’estate.

 

 

BRYAN CRANSTON (Cohaagen) ha vinto tre Emmy® di fila come Migliore Attore Protagonista in una serie drammatica per il ruolo di Walter White in  Breaking Bad”, della AMC.  Cranston detiene i primati di essere il primo attore in una serie TV emessa via cavo ed il  secondo attore ad aver vinto tre premi Emmy® consecutivi.  Tra gli altri premi ricevuti per la sua recitazione ricordiamo  un Television Critics Association, due nomine ai Golden Globe e tre nomine agli Screen Actors Guild. La quinta stagione di Breaking Bad esordirà in TV il15 Luglio alle 10.00 su AMC.

 

Per il grande schermo, Cranston ha di recente preso parte al film di Adam Shankman, Rock of Ages con Tom Cruise, Alec Baldwin e Catherine Zeta-Jones ed ha prestato la voce a Vitaly in Madagascar 3 – Ricercati in Europa.

 

Quest’autunno sarà protagonista nel film di Ben Affleck, Argo con John Goodman e Alan Arkin. Il film è un adattamento di un articolo apparso nell’aprile del 2007 su Wired, nel quale veniva raccontato di come la CIA ed il governo canadese abbiano salvato sei diplomatici statunitensi presi in ostaggio nel 1979. Lo stratagemma adottato dall’agenzia prevedeva che i prigionieri fossero in realtà una troupe di Hollywood in cerca di location per un film intitolato “Argo” e che usando le loro false identità sarebbero riusciti ad uscire indenni dal paese.  Cranston interpreta Jack O’Donnell, agente irlandese della CIA di Boston, ex guardia del corpo del Presidente Eisenhower. Il film sarà distribuito dalla Warner Bros. il 12 Ottobre 2012. 

 

Ha completato di recente la produzione di Get a Job per la CBS Films ed ha recitato nel film osannato dalla critica di Nicolas Winding Refn’s, Drive con Ryan Gosling e Carey Mulligan.

 

Nel curriculum di Cranston troviamo inoltre: Contagion, John Carter, L’amore all’improvviso-Larry Crowne, The Lincoln Lawyer, Little Miss Sunshine, Seeing Other People, Salvate il soldato Ryan e Music graffiti.  Nato in una famiglia di artisti e cresciuto nella California del sud, Cranston ha debuttato all’età di otto  anni in uno spot della United Way.  Ma fu solo dopo aver terminato l’università, che prese in considerazione di diventare un attore professionista. Mentre partecipava ad un raduno di motociclisti con suo fratello, scoprì la comunità teatrale ed iniziò ad esplorare i vari aspetti della vita da palcoscenico. Ben presto, gli venne affidata una parte in una compagnia teatrale estiva.

 

Tornato a Los Angeles, Cranston ottiene subito una parte nel film TV “Love Without End”, il quale gli ha consentito di diventare in seguito parte del cast fisso della serie della ABC, “Loving”. Ha continuato con numerose apparizioni in televisione, incluso il ruolo di Hal nella serie della FOX durata sette anni,  Malcolm in the Middle”, con la quale ha ottenuto una nomina ai Golden Globe e ben tre Emmy®; il ruolo ricorrente del dentista Tim Whatley in “Seinfeld”; la famosa miniserie della HBO, “From the Earth to the Moon” nella parte di Buzz Aldrin ed il film per la TV “I Know My First Name is Steven”, tra gli altri.  È stato ospite d’onore in numerosi programmi TV.

 

Cranston non ha dimenticato il suo amore per il teatro e vi fa ritorno quando possibile. Nel suo curriculum troviamo: “The God of Hell”, “Chapter Two”, “The Taming of the Shrew”, “A Doll’s House”, “Eastern Standard”, “Wrestlers”, “Barefoot in the Park” e “The Steven Weed Show”, con il quale ha vinto un premio Drama-Logue.

 

Cranston è anche un apprezzato sceneggiatore e regista. Ha scritto il dramma romantico originale, Last Chance come regalo di compleanno per sua moglie, Robin Dearden, oltre ad aver diretto ed interpretato il film.  Cranston ha anche diretto alcuni episodi di “Malcolm in the Middle”, l’episodio pilota di “Special Unit”, per Comedy Central, “Breaking Bad” e recentemente un episodio di “Modern Family”.

 

Nel 2011, Cranston è stato produttore esecutivo e inteprete di una esclusiva serie online intitolata “The Handlers” per la Atom.com.  Le brevi storie comiche vedono  Cranston nella parte di Jack Powers e la sua corsa per ottenere una poltrona al Senato Americano.

 

Cranston ha anche prodotto un DVD istruttivo chiamato KidSmartz, nel quale tenta di educare le famiglie su come stare lontane dai rapimenti di bambini e dai predatori della rete. KidSmartz raccoglie fondi per il National Center for Missing & Exploited Children.

 

 

L’attore JOHN CHO (McClane) ha iniziato a catturare l’attenzione del pubblico nel 1999, con l’innovativa commedia American Pie, nella quale ha reso popolare il termine, “MILF”.  In seguito , è diventato familiar al grande pubblico come Harold Lee, nelle commedie di culto American Trip-Il primo viaggio non si scorda mai, Harold & Kumar Escape from Guantanamo Bay ed il recente A Very Harold and Kumar 3-D Christmas. Uno tra i più interessanti attori di oggi, Cho continua a sfornare divertenti performance in commedie e dramma.

 

Ha appena finito le riprese del prossimo episodio della serie di “Star Trek” di J.J. Abrams, con Zachary Quinto e Chris Pine. Attualmente sta girando, in un ruolo stabile, il nuovo programma della NBC, “Go On”.  Lo abbiamo visto in American Reunion e nella serie drammatica della ABC,“Flash Forward” nel ruolo dell’agente Demitri Noh. Nel suo curriculum troviamo inoltre partecipazioni ai film, American Dreamz dei Weitz Bros, con Willem Dafoe e Hugh Grant, Better Luck Tomorrow, la serie di American Pie, Pavilion of Women, Solaris di Steven Soderbergh ed il premio Oscar® come Miglior Film, American Beauty. Oltre a numerose partecipazioni come ospite in televisione, è stato di ruolo nella serie  dei Weitz Bros, “Off Centre” ed ha avuto un ruolo ricorrente nella scorsa stagione di “Kitchen Confidential”.

 

Nato a Seoul, Corea, cresciuto a Los Angeles, California, Cho ha iniziato a recitare mentre era studente di Letteratura Inglese alla University of California, Berkeley. Ha portato in tour per tutto il paese il suo primo spettacolo, “The Woman Warrior”, un adattamento  delle rinomate memorie di Maxine Kingston.  Altri lavori per il teatro includono il ruolo di Laerte nella produzione del Singapore Repertory Theater di “Hamlet” ed una varietà di spettacoli per East West Players. Cho risiede a Los Angeles.

 

 

BILL NIGHY (Matthias) è un premiato attore di cinema e teatro. Nighy ha vinto un premio BAFTA, un premio London Film Critics Circle ed un Evening Standard British Film per il suo ruolo di rock star in fase calante, nella commedia corale del 2003 di Richard Curtis, Love Actually-L’amore davvero. Per lo stesso film ha anche vinto un premio Los Angeles Film Critics, così come per AKA, Il profumo delle campanule e Lawless Heart.

 

Nella sua lunga lista di film troviamo tra gli altri, Wild Target con Rupert Grint e Emily Blunt; I Love Radio Rock, per il quale è tornato a recitare per Richard Curtis; Operazione Valchiria di Bryan Singer, con Tom Cruise; Diario di uno scandalo di Richard Eyre, per il quale ha ricevuto una nomina ai premi London Film Critics Circle; Underworld e Underworld: Evolution; The Constant Gardener-La cospirazione diFernandoMeirelles, con il quale ha ottenuto una nomina ai premi British Independent Film Award (BIFA); Lawless Heart, di nuovo una nomina ai BIFA e Still Crazy, con il quale ha vinto un premio Evening Standard British Film. Pressoché irriconoscibile nella parte del tentacolato capitano Davy Jones in Pirati dei Caraibi:La maledizione del forziere fantasma e Pirati dei Caraibi:Ai confini del mondo, ed ha prestato la voce a diversi cartoni animati, tra cui “Giù per il tubo”.

 

Nato in Inghilterra, Nighy ha iniziato la carriera sui palcoscenici inglesi accumulando numerosi riconoscimenti per la sua recitazione in numerosi spettacoli, tra i quali ricordiamo, “The Vertical Hour” di David Hare, “Pravda” e “A Map of the World”. Ha recitato in commedie di altri drammaturghi famosi come  Tom Stoppard, Harold Pinter,Brian Friel, Anton Chekhov ePeter Gill. Ha ricevuto una nomina ai premi Olivier come Migliore Attore per la sua performance in “Blue/Orange” di Joe Penhall. A Broadway, ha recitato nella premiere del 2006 di “The Vertical Hour” di David Hare per la regia di Sam Mendes.

 

Famoso anche per il suo lavoro in TV, Nighy ha recentemente ottenuto una nomina ai Golden Globe come Migliore Attore per la sua recitazione nel film TV della BBC, “Page Eight” diretto da David Hare e prodotto dal produttore di “Harry Potter”, David Heyman. Nighy ha lavorato spesso con il regista David Yates, come ad esempio “State of Play”, un progetto della BBC per il quale ha vinto un BAFTA TV come Migliore Attore. Yates lo ha anche diretto nel telefilm della BBC, “The Young Visiters” ed in “The Girl in the Café” della HBO, che gli è valso una nomina ai Golden Globe come Migliore Attore in un Film TV  o Miniserie. Più tardi ha vinto un Golden Globe nella stessa categoria per la sua recitazione nel telefilm del 2005 “Gideon’s Daughter”. Per la televisione inoltre, è stato ospite d’onore decine di volte, tra le quali quella che gli ha permesso di farlo conoscere al grande pubblico, “The Men’s Room” del 1991.

 

Nel marzo del 2012, Nighy è stato interprete del film acclamato dalla critica, Marigold Hotel che ha sbancato il botteghino Inglese battendo la concorrenza di Women in Black. Nighy ha anche partecipato di recente a La furia dei titani e nel 2013 reciterà in I,Frankenstein e Jack the Giant Killer.

 

 

LA PRODUZIONE

 

LEN WISEMAN (Regista / Produttore esecutivo) ha iniziato la sua carriera nell’ art department per gli effetti speciali di film ad alto budget come Godzilla, Men in Black e Independence Day. Ha co-sceneggiato e diretto sia Underworld che Underworld Evolution ed ha diretto Bruce Willis nel film d’azione Die Hard-Vivere o morire.

 

Di recente Wiseman ha diretto la puntata pilota di “Hawaii Five-O” ed ha scritto la sceneggiatura dell’ultimo film della serie, Underworld: Awakening.

 

 

KURT WIMMER (Sceneggiatura / Soggetto)è uno scrittore americano e regista. Wimmer ha frequentato la University of South Florida e si è laureato in storia dell’arte. Si è trasferito in seguito a Los Angeles dove ha lavorato per dodici anni come sceneggiatore, adattando lavori come Sfera con Dustin Hoffman e Gioco a due, con Pierce Brosnan.

 

Nel 2002, Wimmer ha debuttato come regista con Equilibrium interpretato da Christian Bale ed Emily Watson. Wimmer ha inoltre scritto e diretto Ultraviolet, con Milla Jovovich ed ha condiviso la sceneggiatura di La notte non aspetta, con Keanu Reeves e Forest Whitaker. Tra i suoi lavori più recenti ricordiamo  le sceneggiature di Giustizia privata, con Gerard Butler e Jamie Foxx, per la regia di F. Gary Gray e di Salt, con Angelina Jolie.

 

 

Oltre a Total Recall, MARK BOMBACK (Sceneggiatura) ha prodotto lavori che includono Unstoppable-Fuori controlloCorsa a Witch Mountain, DieHardSex list-Omicidio a tre e Godsend. Ha di recente terminato la sceneggiatura di The Art of Racing in the Rain (Universal) e Shadow Divers (20th Century Fox), così come la revision di The Wolverine del regista James Mangold. Mark insegna sceneggiatura alla Wesleyan University. Vive a New York con sua moglie e quattro bambini.

 

 

Ronald Shusett (Soggetto)I suoi film di fantascienza, azione ed orrore hanno incassato complessivamente nel mondo oltre 1 miliardo e mezzo di dollari.  È stato produttore esecutivo  nel film di Steven Spielberg e Tom Cruise, Minority Report che da solo ha incassato $358 milioni nel mondo. Figurava nei titoli di testa al fianco del regista. Il film era tratto da un breve racconto di Philip K. Dick, il cui lavoro è stato la base di partenza per un altro film campione d’incassi Atto di forza (1990), con Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone, del quale Shusett ha partecipato alla sceneggiatura ed è stato inserito sopra al titolo principale del film. Shusett ha inoltre partecipato alla scrittura del soggetto originale, è stato produttore esecutivo ed ha avuto il suo nome inserito sopra al titolo principale nel film di Ridley Scott, Alien.

 

Oltre agli Oscar® vinti per gli innovativi effetti speciali sia di Alien che di Atto di forza (1990), i film di Shusett sono stati premiati dalla The Academy of Science Fiction, Horror And Fantasy, mentre Shusett ha personalmente vinto un premio Saturn Award come Miglior Film Horror (Alien) ed un secondo premio Saturn molti anni dopo, come Miglior Film di Fantascienza per Atto di forza (1990).

 

Oltre che con Ridley Scott e Steven Spielberg, Shusett ha lavorato con alcuni dei grandi registi che hanno incassato di più al botteghino, tra i quali ricordiamo Paul Verhoeven, David Cronenberg e Andrew Davis.

 

Tra i suoi molti film, in cui è stato sceneggiatore, produttore o produttore esecutivo troviamo Freejack-In fuga dal futuro, con Anthony Hopkins e Mick Jagger, King Kong 2 ( sequel dell’originale) e Morti e sepolti, diventato in seguito un film di culto per gli appassionati del genere in tutto il mondo.

 

In Alien Vs. Predator (2004), quinto sequel di Alien, Shusett ha ricevuto in comproprietà il titolo di Soggetto di nei titoli di testa, in aggiunta a quello di “Il personaggio di Alien creato da”. Alien Vs. Predator (2004) ha incassato globalmente $170 milioni ed è stato pubblicato su DVD nel gennaio del 2005. 

 

 

DAN O’BANNON (Soggetto) Tra I suoi principali film troviamo Dark Star (1974) (soggetto / sceneggiatura), Alien (1979) (soggetto / sceneggiatura), Morti e sepolti (1981) (sceneggiatura), Tuono blu (1983) (sceneggiatura), Il ritorno dei morti viventi (1985) (regia / sceneggiatura), Space vampires (1985) (sceneggiatura), Invaders (1986) (sceneggiatura),Atto di forza (1990) (soggetto / sceneggiatura), The Resurrected (1992) (regia),Screamers-Urla dallo spazio (1995) (sceneggiatura) e Alien Vs. Predator (2004) (soggetto). Il suo libro, Dan O’Bannon’s Guide to Screenplay Structure, sarà pubblicato nella primavera del.  O’Bannon è scomparso nel 2009.

 

 

Conosciuto principalmente per il suo lavoro in Star Trek e Atto di forza (1990), Jon Povill (Soggetto) ha scritto per Universal e Allied Artists Pictures oltre che progetti per, o in collaborazione, numerosi luminari dell’industria – incluso il quattro volte premio Oscar® Robert Wise, Emanuel L. Wolf, Robert Watts, e Gene Roddenberry.  Ha sceneggiato numerosi episodi televisivi e sviluppato puntate pilota per Fox, Kushner-Locke ed i leggendari produttori TV Fred Silverman e Lee Rich. 

 

Povill è entrato a far parte dell’industria subito dopo essersi laureato alla UCLA, approdando all’ambito ruolo di Story Editor nella leggendaria serie “Star Trek Phase II”,  che lo ha poi condotto fino al film, Star Trek, del quale è stato produttore associato. Ha partecipato alla stesura del soggetto di Atto di forza (1990) ed è stato parte integrante della popolare serie “Sliders”, lavorandovi come Executive consulente alla sceneggiatura nella prima stagione e sceneggiatore/produttore nella seconda. 

 

 

Nel 1952, Philip K. Dick (autore del racconto breve WeCan Remember It ForYou Wholesale) ha iniziato a scrivere da professionista, pubblicando alla fine 45 romanzi e oltre 120 racconti brevi.

 

Ha conquistato numerosi premi per i suoi lavori, tra i quali l’Hugo Award per Miglior Romanzo del 1962 con The Man in the High Castle ed il John W. Campbell Memorial Award per Miglior Romanzo di Fantascienza nel 1974, con Flow My Tears, the Policeman Said. I suoi lavori sono stati adattati per film osannati dalla critica come BladeRunner, Atto di forza (1990), Minority Report, A Scanner Darkly-Un oscuro scrutare e I guardiani del destino. La Electric Shepherd Productions, ramo di intrattenimento della Philip K. Dick Estate, continua a sviluppare progetti per film e TV basati sui suoi lavori.

 

Dal giorno della sua morte, all’età di 53 anni, viene riconosciuto come uno dei più celebri ed influenti scrittori di fantascienza americani. Nel 2007, Philip K. Dick è divenuto il primo autore di fantascienza, ad essere incluso nell’autorevole Library of America.

 

NEAL H. MORITZ (Produttore), fondatore della Original Film, ha prodotto film per il cinema e la televisione per oltre trent’anni. Tra I suoi più recenti successi ricordiamo la commedia d’azione della Columbia, 21 Jump Street che, uscito a marzo, ha incassato nel primo weekend $36.3 milioni. In precedenza, il film Fast & Furious 5, il quinto della serie, ha visto il ritorno di Vin Diesel, Paul Walker, Jordana Brewster e Tyrese e, per la prima volta nel cast della serie, Dwayne “The Rock” Johnson.  Il film ha incassato oltre $86 milioni negli U.S.A. ed oltre $626 milioni nel mondo.

 

Moritz è attualmente in postproduzione con il film della Warner Bros. Jack the Giant Killer, diretto da Bryan Singer ed il film della Universal Pictures, R.I.P.D. con Ryan Reynolds, Jeff Bridges e Kevin Bacon.

 

Il 2012 sarà un anno impegnato per la Original Film. La produzione del sesto e settimo  appuntamento con la serie di Fast and Furious, avrà inizio quest’estate così come il film finanziato dalla IM Global, Dead Man Down con Colin Farrell e Noomi Rapace, per la regia di Neils Arden Opvel (La trilogia Svedese di Uomini che odiano le donne). Anche per il remake di Highlander della Summit Entertainment, la produzione è prevista per quest’anno, sotto la guida di Juan Carlos Fresnadillo.

 

Con all’attivo oltre 40 film, il suo curriculum include Cambio vita,World invasion, The Green Hornet, la serie di The Fast and Furious,Io sono leggenda, XXX, S.W.A.T.-Squadra speciale anticrimine, Un amore di testimone, La gang di Gridiron, Il cacciatore di ex, Un’impresa da Dio, Tutta colpa dell’amore, Cambia la tua vita con un click, Prospettive di un delitto, Out of Time, Da ladro a poliziotto, Cruel Intentions-prima regola:non innamorarsi, So cosa hai fatto, The Skulls-I teschi, Vulcano-Los Angeles 1997, Urban Legend, e Juice. I prodotti della Original Film hanno incassato al box office mondiale, oltre 2 miliardi di dollari.

 

Tra il lavori televisivi di Moritz ricordiamo il film per la HBO, Rat Pack-Da Hollywood a Washington, che ha ottenuto 11 candidature agli Emmy, la serie drammatica Prison Break per Twentieth Century Fox e la celebrata serie per Showtime, The Big C con Laura Linney, che ha conquistato un Golden Globe nel 2011 con il ruolo di Cathy. 

 

Laureato in Economia alla UCLA, Moritz ha proseguito gli studi ottenendo un master della Peter Stark Motion Picture Producing Program presso la University of Southern California.

 

 

TOBY JAFFE (Produttore) attualmente membro della Original Film, una delle più prolifiche compagnie di produzione dell’industria cinematografica. La compagnia ha prodotto campioni d’incasso come la serie di The Fast and The Furious, So cosa hai fatto, Tutta colpa dell’amore, Prospettive di un delitto, Che la fine abbia inizio, The Green Hornet, World invasion e, più di recente, 21 Jump Street.Nel 2012, la compagnia ha prodotto Total Recall e RIPD.

 

Prima di unirsi alla Original, Jaffe ha lavorato per tre anni agli MGM Studios come Executive Vice President, Production. Durante quegli anni alla MGM, ha supervisionato la produzione di numerosi film, tra i quali ricordiamo The Pink Panther-La pantera rosa con Steve Martin, A testa alta con Dwayne “The Rock” Johnson e Amityville Horror.

 

Prima di passare alla MGM, Jaffe conduceva la sua propria compagnia di produzione indipendente, collaborando con alcuni tra i più celebri talenti di  Hollywood, tra i quali Angelina Jolie, Mark Wahlberg e Martin Lawrence, producendo film famosi come Rock Star, Una vita quasi perfetta e la commedia di successo Da ladro a poliziotto.

 

In precedenza, era stato Presidente della Produzione per The IndieProd Company, una joint venture tra la Sony Pictures Entertainment e la Japan Satellite Broadcasting.  Durante l’incarico, ha avuto modo di lavorare con stelle del calibro di Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Kenneth Branagh e Sam Raimi, curando la supervisione di film come Pronti a morire, Frankenstein di Mary Shelley e I nuovi eroi.

 

Jaffe ha iniziato la carriera come agente di artisti presso la The Leading Artists Agency.  Dopo la fusione con un’altra compagnia, che divenne la United Talent Agency, è stato promosso a capo del reparto letterario rappresentando sceneggiatori, produttori e registi, tra i quali Barry Sonnenfeld, Curtis Hanson, Rob Cohen, Boaz Yakin, Frank Darabont e Joss Whedon. Date la sue spiccate capacità, è diventato responsabile dei tanti elementi creativi e finanziari che hanno portato al successo film come I gemelli, Point Break-Punto di rottura, Conflitto di classe, Un sogno una vittoria e Buffy, l’ammazzavampiri.

 

Jaffe è laureato alla Harvard University e vive a Santa Monica con sua moglie e i loro due bambini.

 

 

RIC KIDNEY (Produttore esecutivo) tra i film a cui ha lavorato ricordiamo Salt, Immagina che, Shooter, Four Brothers e Il volo della Fenice.

 

 

PAUL CAMERON, ASC (Direttore della fotografia) ha lavorato in alcuni tra i film  visivamente più innovativi del passato decennio. Il suo lavoro più recente è stato 40 carati con Sam Worthington. Asger Leth ha diretto il film a cui partecipavano Elizabeth Banks, Ed Harris e Kyra Sedgwick. Ha di nuovo collaborato con il protagonista di Total Recall, Colin Farrell, nel film di prossima uscita DeadMan Down.

 

Cameron ha collaborato con registi come Tony Scott (Man on Fire-Il fuoco della vendetta, Déjà Vu-Corsa contro il tempo), Dominic Sena (Codice:Swordfish, Fuori in 60 secondi) e Michael Mann (Collateral).

 

La fotografia di Cameron in Collateral, ha confermato le capacità di un mezzo digitale ancora agli albori; è stato uno dei primi film per una major, ad essere stato girato con una macchina da presa digitale. Con questo film, Cameron ha conquistato i premi British Academy of Film and Television Arts (BAFTA) ed il Los Angeles Critics come Migliore Fotografia. Nel 2003, la sua maestria ha catturato l’attenzione dei premi  Clio e AICP. Il suo lavoro per il filmato della BMW, Beat the Devil per la regia di Scott, ha conquistato i più alti onori ad entrambe le cerimonie; attualmente fa parte della collezione permanente del MOMA di New York. Ha conquistato un altro premio Clio nel 2008 per lo spot della VW Golf Night Drive, con la regia di Noam Murro – ad oggi il suo terzo premio Clio.

 

Nato a Montreal, Quebec, Cameron fu introdotto al cinema ed al teatro dal suo fratello maggiore. Le sue prime esperienze, lo hanno incoraggiato ad iscriversi alla State University di New York, scuola di cinema Purchase College. Iscritto al sindacato Nabet 15 mentre ancora frequentava il college, Cameron partecipava religiosamente al NY Film Festival e si è innamorato del cinema internazionale. Ha iniziato a farsi un nome con video musicali e pubblicità, un esperienza che lo  avrebbe aiutato in seguito a sviluppare lo stile personale che contraddistingue oggi il suo lavoro.

 

Attualmente, Cameron risiede in Oregon e Los Angeles.

 

PATRICK TATOPOULOS (Scenografie) è uno scenografo/ideatore di creature ed effetti , che ha debuttato alla regia nel 2009 con il film, Underworld: La ribellione dei Lycans. Per oltre un decennio, le sue visioni creative hanno lasciato un segno indelebile nell’industria cinematografica, ispirando la qualità e la direzione della cinematografia contemporanea.

 

I suoi progetti sono apparsi in numerosi film, per ricordarne alcuni Stargate, Independence Day, Godzilla, Dark City, Dracula di Bram Stoker, Stuart Little-Un topolino in gamba, Chronicles of Riddick, The Underworld, Underworld Evolution, Pitch Black, Io sono leggenda, Io, Robot e Die Hard-Vivere o morire. Il crescente numero di lavori di Tatopoulos ha un segno distintivo che attesta la sua immaginazione senza limiti.

 

Di recente, Tatopoulos ha progettato le creature dell’ultimo Underworld-Il risveglio, oltre a quelle del prossimo Pitch Black del regista ed amico David Twohy.

 

Oltre al lavoro di progettazione e disegno, sta attualmente sviluppando tre film di cui sarà il regista. Per la precisione un action/thriller Shi per Constantine Film Productions, l’eco-thriller The Colony e Non-Stop, un film di fantascienza per la Dreamworks. 

 

Oltre alla rispettabile carriera nel mondo del cinema, Tatopoulos è uno dei tre giudici di Face Off,  nuovo reality della SyFy Network, uno show sugli effetti speciali trucco. Grazie alla popolarità del programma e dei lusinghieri giudizi, la seconda stagione, iniziata nel settembre del 2011, ha visto di nuovo Patrick nella veste del giudice.

 

Tatopoulos si è inoltre occupato di diversi video musicali famosi, tra i quali tre per la popolare band rock dei Linkin Park. Nelle pubblicità, ha collaborato ad una serie di spot per la Mike’s Hard Lemonade e disegnato alcuni spot della Intel Pentium 4 per David Kellogg, protagonista il Blue Man Group.  Un’altra pubblicità di rilievo a cui Tatopoulos ha lavorato, è stata quella dello spot per la Reebok del clone di Sam Bayer.

 

Tatopoulos è nato e cresciuto a Parigi, Francia, da padre immigrato da Sparta, Grecia, e da madre francese.  Ha iniziato gli studi alla École d’Art Décoratif de Paris, la École des Arts Appliqués de Paris e la famosa École des Beaux-Arts. La passion per il cinema lo ha condotto infine negli Stati Uniti, dove ha iniziato la carriera nel 1989.  Entro breve tempo, ha iniziato a lavorare per pubblicità, video musicali e cinema. Tatopoulos collabora di frequente con i registi Roland Emmerich, Alex Proyas e Len Wiseman.

 

 

CHRISTIAN WAGNER (montaggio) nel suo prestigioso curriculum troviamo film come Una vita al massimo, Una bionda sotto scorta, Bad Boys, facile preda, The Fan-Il mito, Face/Off-Due face di un assassino, Il negoziatore,Mission Impossible II, Spy Game, La morte può attendere, Man on Fire-Il fuoco della vendetta, Amityville Horror, The Island, Domino, Next, The Uninvited, Fast & Furious, World invasion e Fast&Furious 5.

 

 

SANJA MILKOVIC HAYS (Costumi) nota per aver instaurato un look personale alla vasta gamma di film a cui ha lavorato, incluso il look iconico e sexy dei cinque film della serie di  The Fast and The Furious.

 

Abbiamo potuto notare i suoi disegni nei film World invasion, Piranha 3D,La mummia:La tomba dell’Imperatore Dragone, Next, La gang di Gridiron, XXX, XXX2: The Next Level, New York Taxi, Una scatenata dozzina, Big Fat Liar, Nella morsa del ragno, Mission to Mars, Star Trek:L’insurrezione, Blade, Otto teste e una valigia, Spaced Invaders, Buried Alive e La maschera della morte rossa.

 

È stata anche assistente ai costumi nel film di fantascienza Power Rangers:Il film e nei film del regista Roland Emmerich Stargate e Independence Day.

 

Nata a Zagabria, Croazia, si è laureata nella locale università.

 

 

HARRY GREGSON-WILLIAMS è uno dei compositori più ricercati di Hollywood, le cui musiche spaziano dai progetti ad alto profilo ai film d’azione, dal dramma al cartone animato– ognuno dei quali infuso con il pathos emotivo e l’intensa atmosfera che contraddistingue la sua musica. Ha lavorato in tutti e quattro i film della serie di Shrek; ha ottenuto una nomina ai BAFTA per le musiche del primo Shrek ed ha ricevuto le nomine ai Golden Globe ed ai Grammy, per le musiche del film di Andrew Adamson, Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio.

 

Abbiamo di recente ascoltato le sue musiche nel cartone animato Il figlio di Babbo Natale, il thriller d’azione Cowboys & Aliens del regista Jon Favreau ed il documentario Life in a Day.  Ha anche scritto il tema di Prometheus diretto da Ridley Scott.  Tra i suoi progetti futuri troviamo il drammatico Mister Pip, con Hugh Laurie per la regia di Andrew Adamson.  Gregson-Williams ha anche scritto le musiche per l’acclamato dalla critica, The Town che ha segnato la sua seconda collaborazione con il regista Ben Affleck. Gregson-Williams aveva già lavorato con lui nel film candidato all’Oscar®, Gone Baby Gone.  Ha lavorato più volte anche con registi come Joel Schumacher, nei film Twelve, Number 23, Veronica Guerin-Il prezzo del coraggio e In linea con l’assassino; e con Tony Scott in Unstoppable-Fuori controllo, Pelham 1 2 3-Ostaggi in metropolitana, Déjà Vu-Corsa contro il tempo, Domino, Man on Fire-Il fuoco della vendetta, Spy Game e Nemico pubblico.  

 

Nella sua lunga lista di film troviamo anche, Prince of Persia: Le sabbie del tempo di Mike Newell; X-Men le origini: Wolverine; Le cronache di Narnia: Il principe Caspian di Adamson; Caccia spietata; Le crociate di Ridley Scott; Che pasticcio,Bridget Jones di Beeban Kidron; il cartone animato di Aardman galline in fuga; L’ora della verità e Il senso diSmilla per la neve, entrambi del regista Bille August; Costretti ad uccidere di Antoine Fuqua e ‘Z’ la formica.

 

Nato in Inghilterra da una famiglia di musicisti, Gregson-Williams ha vinto una borsa di studio musicale al St. John’s College di Cambridge all’età di sette anni.  All’età di 13, le sue canzoni erano state incise su una dozzina di dischi. In seguito si è trasferito alla Stowe School come alunno di musica di punta ed in seguito ha conquistato un agognato posto presso la London’s Guildhall School of Music & Drama. L’attenzione di Harry si è in seguito volta all’insegnamento, inizialmente in scuole Inglesi e più tardi ad Alessandria d’Egitto. Ha iniziato la carrier nel cinema come assistente del compositore Richard Harvey, è divenuto in seguito arrangiatore per Stanley Myers, quindi ha continuato scrivendo la sua prima colonna sonora per il Maestro Nicolas Roeg.  La susseguente collaborazione ed amicizia con il compositore Hans Zimmer, lo ha portato a comporre musiche per film come The RockArmageddon-Giudizio finale e Il principe d’Egitto, contribuendo così al definitivo lancio della sua carriera ad Hollywood.

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