Presentazione a Napoli di PIEDONE – UNO SBIRRO A NAPOLI
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La regia è affidata ad Alessio Maria Federici (Non ci resta che il crimine – La serie, (Im)perfetti Criminali, Generazione 56K), il soggetto è firmato da Salvatore Esposito, Giuseppe Pedersoli, Peppe Fiore, Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Jacopo Sonnino e la sceneggiatura da Peppe Fiore, Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Jacopo Sonnino.
La regia è affidata ad Alessio Maria Federici (Non ci resta che il crimine – La serie, (Im)perfetti Criminali, Generazione 56K)
Vincenzo Palmieri è un ispettore di polizia che viene dalla strada e appartiene alla strada. Proprio come il suo mentore, l’ispettore Rizzo, il mitico Piedone, da cui ha imparato tutto. In polizia dicono che è irregolare, indisciplinato, scorbutico: tutto vero, ma compensa con il talento. Crede nella giustizia ma a modo suo, e crede che, per ottenerla, la legge ufficiale non basti.
Molto diversa da lui, la commissaria Sonia Ascarelli, capa del distaccamento di Polizia al porto di Napoli: una sbirra di carriera, che crede nelle regole e nelle procedure – tutto quello che Palmieri non può soffrire.
Insieme a loro indaga l’ispettore aggiunto Michele Noviello. Noviello avrebbe voluto occuparsi di storia medievale, ma è finito a lavorare in polizia. E ha fatto bene: anche se nessuno lo direbbe mai, è nato per fare lo sbirro – perché oltre al fiuto ha una dote, l’umanità.
SINOSSI
Dopo un blitz fallito in cui ha perso le tracce di Eduardo Iodice, il suo nemico giurato, l’ispettore della Mobile Vincenzo Palmieri è andato il più lontano possibile da Napoli fino ad arrivare a Stoccarda dove lo incontriamo vestito dal suo alias FlatFoot mentre combatte un incontro di wrestling. Solo nello spogliatoio si toglie la maschera e torna Vincenzo Palmieri. Ognuno inganna il proprio dolore come può, e lui ha trovato questo: mettersi addosso una maschera e fare a botte per finta. Vincenzo in realtà a Stoccarda è un’agente sotto copertura dell’Interpol. Durante un’intercettazione sente un nome, anzi quel nome: ‘O moschillo, il soprannome di Eduardo Iodice dato per morto in Brasile. Ma Vincenzo non crede ai fantasmi e decide di tornare a casa. Per Vincenzo ritornare nella sua città d’origine, una Napoli diversa ma che custodisce ancora la sua anima, significa chiudere un cerchio. Torna in servizio accolto dal Vicequestore Ruotolo, che lo conosce da sempre e lo stima pur sapendo che Palmieri usa quei metodi anticonvenzionali imparati dal Commissario Rizzo detto Piedone, la leggenda di tutti gli sbirri di Napoli. Ruotolo conosce anche l’ossessione per Iodice del suo sottoposto, perciò mette Vincenzo in squadra con la commissaria Sonia Ascarelli, una poliziotta molto diversa da lui. I due si daranno filo da torcere ma impareranno a conoscersi e Sonia scoprirà che dietro la determinazione di Vincenzo per la cattura di Iodice si nasconde molto di più: un uomo di grande umanità, sempre dalla parte dei più deboli con la propensione a proteggere i giovani. Nella nuova squadra allocata al porto di Napoli, Vincenzo trova la new entry Michele Noviello che subito lo prende ad esempio e Valentina Capezio, vecchia collega nonché amica. Tra un’indagine e l’altra, con casi legati all’attualità, non mancheranno colpi di scena e sorrisi, Vincenzo proverà a fare pace con i propri fantasmi.
PERSONAGGI
Vincenzo Palmieri
SALVATORE ESPOSITO
Vincenzo Palmieri è un ispettore di polizia che viene dalla strada e appartiene alla strada. Proprio come il suo mentore, l’ispettore Rizzo, il mitologico Piedone, da cui ha imparato tutto. I colleghi dicono che è irregolare, indisciplinato, scorbutico: tutto vero, ma compensa con il talento. Intanto però, anche quando sorrido, dentro è spezzato da un dolore antico. Crede nella giustizia, ma a modo suo: e sa che, per ottenerla, la legge ufficiale alle volte non basta. Ma qual è il confine tra giustizia e vendetta?
Sonia Ascarelli
SILVIA D’AMICO
La commissaria Sonia Ascarelli è a capo del distaccamento di Polizia al porto di Napoli. Una sbirra di carriera, che crede nelle regole e nelle procedure: tutto quello che Palmieri non può soffrire. Ma le gerarchie esistono, e Sonia non ha problemi a farsi rispettare. Anche perché sa di essere la più brava, per questo punta a entrare nell’Antimafia. Non solo perché rappresenta l’élite della professione, anche per guarire la ferita che ha segnato il suo passato e ha condizionato la sua scelta di entrare in polizia. Imparerà che a volte anche gli sbirri più bravi devono seguire l’istinto.
Michele Noviello
FABIO BALSAMO
L’ispettore aggiunto Michele Noviello avrebbe voluto occuparsi di storia medievale, ma è finito a lavorare in polizia. E ha fatto bene perché, anche se nessuno lo direbbe mai, è nato per fare lo sbirro – perché oltre al fiuto ha una dote: l’umanità. E adesso ha anche l’occasione per dimostrarlo: Vincenzo sarà il suo Piedone. Quello che non sa è che, tra un’indagine e l’altra, troverà anche qualcosa di inaspettato.
Valentina Capezio
SUSY DEL GIUDICE
L’ispettrice aggiunta Valentina Capezio ha passato una vita in polizia e al commissariato del porto è quella che ne sa più di tutti. Non solo di computer e di intelligence informatica. Anche di Vincenzo Palmieri: conosce il suo dolore, la sua sete di vendetta e, soprattutto, il suo bisogno di essere salvato. Valentina è materna, empatica ma allo stesso tempo è un’investigatrice esperta. Da qui il suo “superpotere”: è l’unica che può cazziare Vincenzo. O, all’occorrenza, blandirlo con una sfogliatella. Rigorosamente frolla.
Enrico Ruotolo
MASSIMILIANO ROSSI
Enrico Ruotolo è il vicequestore di Napoli. Dirigente esperto, pratico di mondo, è l’anello di congiunzione tra la strada e la politica. Soprattutto, è l’unico che può permettersi di dare ordini a Sonia Ascarelli. E adesso l’ordine è di lavorare con il collega più difficile di tutti. Nessun dirigente si sarebbe preso il rischio di mettere insieme una coppia così. Ma Ruotolo difficilmente sbaglia i suoi piani.
Maya
CARLA RUFFO
Insofferente alle regole, inquieta, scorbutica, perennemente in lotta con il mondo, Maya è Vincenzo Palmieri in versione GenZ. Possibilmente, con più cazzimma. Insieme impareranno ad ammorbidirsi e Maya, che viene da un passato molto duro che l’ha portata dall’Africa a Napoli con la mamma Cecile, troverà il modo di fare pace con i suoi ricordi dolorosi. Ci riuscirà anche grazie al wrestling, nella palestra popolare gestita da Carmine: dietro una maschera è molto più facile venire a patti con la propria rabbia e trasformarla in energia.
Cecile
GAIA SCODELLARO
Dopo una tremenda odissea nel Mediterraneo, Cecile arriva in Italia dalla Costa D’Avorio con una figlia adolescente da crescere, un futuro tutto da costruire e un sogno impossibile (o quasi) da realizzare: aprire un ristorante. Ma soprattutto, con un segreto da nascondere. La vita, però, le regalerà un incontro inaspettato con il quale condividerà sia il segreto che il sogno. Sempre sotto lo sguardo benevolo di Vincenzo.
Carmine Scannella
ANTONIO DE MATTEO
Carmine Scannella è il miglior amico di Vincenzo. Sono cresciuti insieme, ma davanti al bivio del destino i due hanno preso strade diverse. Anzi, opposte. Uno è diventato poliziotto, l’altro criminale. Ma quando Vincenzo torna a Napoli trova un Carmine diverso: dopo aver scontato alcuni anni di carcere, ha aperto una palestra nel cuore della Sanità, dove aiuta i ragazzi del quartiere a scegliere la strada giusta. Il destino però tornerà a mettere alla prova Carmine e la sua amicizia con Vincenzo.
NOTE DI REGIA
La figura di Vincenzo Palmieri, legata all’iconico Piedone interpretato da Bud Spencer, arriva sul piccolo schermo come un personaggio schietto, concreto e un po’ burbero, ma con tratti di profonda umanità. Insieme a Salvatore Esposito, che ne veste i panni, abbiamo optato per uno stile visivo colorato e vivace, con riprese dinamiche: le sequenze d’azione sono un’espressione della personalità di Vincenzo Palmieri e del suo approccio al mondo. Abbiamo voluto riabbracciare la dualità del mito di Piedone, giocando con il contrasto tra la sua imponenza fisica e la sua sensibilità: ogni scena riflette questa complessità, utilizzando inquadrature che enfatizzano il suo peso nella comunità, grazie ai luoghi che raccontano la napoletanità, ma anche la sua vulnerabilità.
È così che emergono anche le fragilità di Vincenzo Palmieri, mentre Sonia Ascarelli (Silvia D’Amico) cresce soprattutto attraverso il confronto con Palmieri. Raccontare tutto questo è stato possibile grazie a Sky, Wildside e Titanus che, per primi, hanno creduto nel personaggio di Piedone e nella sua modernità, e a tutta la squadra di produzione che con passione ha lavorato a questo progetto; A Salvatore Esposito, che ha incarnato perfettamente il nostro Piedone moderno insieme a due grandi compagni di viaggio, Silvia D’Amico e Fabio Balsamo. Alla grande eredità lasciata dal personaggio di Bud Spencer, senza la quale nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.
Alessio Maria Federici