ANTICIPAZIONI NUOVE PRODUZIONI RAI CINEMA
E per il futuro continuiamo a puntare molto sul cinema giovane e sulla ricerca dei
nuovi talenti che seguiamo anche nella loro crescita creativa.
A breve vedremo, ad esempio, i film di due registe, il secondo lungometraggio di
Laura Samani, che torna con Un anno di scuola dopo i successi di Piccolo corpo, e di
Elisa Amoruso, che invece come autrice è già una conferma, che torna con Dieci
Giorni, film con Miriam Leone, Stefano Accorsi e Tecla Insolia. Le vite di due donne,
da una parte una ragazza, Nunzia, con una gravidanza indesiderata che vorrebbe
solo pensare alla sua gioventù, dall’altra una donna di 40 anni, Maddalena,
all’ennesimo doloroso tentativo di rimanere incinta.
Je so’ pazzo di Nicola Prosatore, film su Pino Daniele, che racconta la storia del
cantautore, dall’infanzia difficile nei quartieri popolari di Napoli fino al grande
successo, tratto dal libro del figlio Alessandro Daniele.
E ancora l’opera seconda di Matteo Zoppis e Alessio Rigo de Righi, autori di Re
Granchio e ora alle prese con un bizzarro western d’autore, Testa o croce? due
registi che il Festival di Cannes aveva, per primo, messo in luce.
Daniele Vicari sta finendo di girare Ammazzare stanca, con un bel cast, tra i quali
Gabriel Montesi, Vinicio Marchioni, Selene Caramazza, Rocco Papaleo, Andrea
Fuorto, Thomas Trabacchi, Pier Giorgio Bellocchio. Si tratta dell’autobiografia di un
ragazzo che si ribella al suo destino criminale e trova il coraggio di andare contro il
padre, boss della ‘ndrangheta, rifiutandone l’eredità. Si chiama Antonio Zagari e la
sua è una storia vera.
Inoltre, sempre Vicari ha un nuovo progetto in cantiere al quale parteciperemo,
Bianco, sulla figura di Walter Bonatti, da molti considerato il più grande alpinista di
sempre. Bianco racconta la discesa epica e tragica del ‘ 61 dal Monte Bianco dove
Bonatti fu protagonista.
E infine il nuovo film di Gianfranco Rosi al quale sta lavorando da quasi tre anni.
Ambientato tra il Vesuvio e il mondo intorno, un luogo senza tempo restituito dallo
sguardo unico di Gianfranco Rosi. Girato sotto il Vesuvio, ma oltre Napoli.