FESTIVAL DEL CINEMA EUROPE Lecce, 9 – 16 NOVEMBRE 2024

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La XXV edizione del Festival del Cinema Europeo, diretta da Alberto La Monica, si svolgerà a Lecce da sabato 9 a sabato 16 novembre 2024, presso il cinema Multisala Massimo.

Il programma del Festival si articola attorno ad una competizione ufficiale di lungometraggi europei e sezioni volte a delineare figure della cinematografia italiana ed europea. Le altre sezioni, tra cortometraggi e documentari, rappresentano un percorso di ricerca di temi e di nuovi linguaggi audiovisivi.

LE SEZIONI DEL FESTIVAL

CONCORSO ULIVO D’ORO – PREMIO CRISTINA SOLDANO

Dieci i film in anteprima nazionale selezionati da Alberto La Monica e Luigi La Monica, presentati dai registi o dagli attori protagonisti, che incontrano il pubblico al termine della proiezione.

La Giuria del Concorso Lungometraggi “Ulivo d’Oro”, presieduta da Luciana Castellina e composta da Pascal Diot, Francesco Saverio Martinotti, Hanna Slak, Heather Stewart assegna l’Ulivo d’Oro “Premio Cristina Soldano al Miglior Film”, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, sono assegnati anche il Premio Fipresci (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito dalla Giuria composta da Janet Baris, Eusebio Ciccotti e Michael Ranze; il Premio Cineuropa attribuito dal direttore Valerio Caruso; il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli; il Premio della Critica del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani attribuito dalla Giuria composta da Alberto Tristano, Frederic Pascali, Francesco Maggiore; il Premio del Pubblico attribuito tramite votazione dagli spettatori del Festival.

I 10 FILM IN CONCORSO:

B.O.Y. – Bruises of Yesterday di Søren Green (Danimarca, 2024). Tobias, 16 anni, passa l’estate in campagna dai nonni. Gli incontri con Jonas e Aron lo porta a confrontarsi con la complessità dei sentimenti.

Breathing Underwater di Eric Lamhène (Lussemburgo, Belgio, 2024). Emma, presentatasi al pronto soccorso incinta e piena di lividi, viene affidata a una casa rifugio per vittime di violenza domestica. Lì nel gruppo inizia a ritrovare autostima e fiducia in se stessa.

Clear Nights di Paulo Filipe Monteiro (Portogallo, 2024). Due fratelli: Lidia lotta per gestire il suo neonato: non riesce a gestire le aspettative; Lauro lavora in un’agenzia di pompe funebri. Divorziato con un figlio, lotta per accettare la sua bisessualità.

Drowning Dry di Laurynas Bareiša (Lituania, Lettonia, 2024). Ernesta trascorre il fine settimana con la sua famiglia e quella della sorella Juste in una casa di campagna. Dopo che un incidente sfiora il tragico, le due sorelle si ritrovano madri single.

Jim’s Story di Arnaud e Jean-Marie Larrieu (Francia, 2024). Aymeric s’innamora di Florence, single ed incinta di sei mesi. Quando dà alla luce Jim, Aymeric è lì. Trascorrono anni felici insieme finché non si presenta Christophe, il padre biologico di Jim.

Martin Reads The Quran di Jurijs Saule (Germania, 2023). Martin costringe un professore di studi islamici a mostrargli un passaggio del Corano che dice che è sbagliato uccidere le persone con le bombe. In caso contrario, la bomba di Martin ucciderà molte persone. Il professore non ha altre armi se non la parola di Dio stessa.

Mother Mara di Mirjana Karanovic (Serbia, 2024). Mara, una donna d’affari di successo e madre single, dopo la perdita del figlio Nemanja, incontra Milan, l’amico di Nemanja. Le emozioni che entrambi condividono verso Nemanja e la sua morte improvvisa li avvicinano e danno inizio a una relazione fisica…

My Wonderful Stranger di Johanna Pyykkö (Norvegia, Francia, Svezia, 2024). Ebba, una ragazza di 18 anni sola, una notte, trova un bell’uomo con una ferita alla testa a terra e cerca di aiutarlo. Quando scopre che soffre di amnesia, lo inganna facendogli credere che sono amanti.

Three Days of Fish di Peter Hoogendoorn (Paesi Bassi, Belgio, 2024). Mentre vive all’estero con la sua seconda moglie, Gerrie torna a Rotterdam per i suoi controlli sanitari annuali. Lì incontra suo figlio Dick. Three Days of Fish è una cronaca arguta di un padre e un figlio mentre svelano un legame straordinario ma complesso. 

Wishbone di Penny Panayotopoulou (Grecia, 2024). Kostas è diventato di recente guardia giurata in un ospedale pubblico. Dopo la morte del fratello, è costretto a prendersi cura della nipotina ed a trovare i soldi per salvare la casa di famiglia. Nel momento in cui perde ogni speranza, un portiere dell’ospedale gli offrirà una via d’uscita.

I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEO: KEN LOACH

Sezione dedicata alle figure centrali del cinema europeo che quest’anno rende omaggio al grande Maestro Ken Loach, tra i cineasti inglesi più amati dal pubblico e dalla critica. 

Il tributo, a cura di Massimo Causo, comprende una retrospettiva dei film più rappresentativi della sua carriera, un incontro con il pubblico moderato da Luciana Castellina e la consegna dell’Ulivo d’Oro alla Carriera. 

Sono 8 i film presentati: Riff Raff (1991), Piovono pietre (1993), Terra e libertà (1995), Bread and roses (2000), Il vento che accarezza l’erba (2006), La parte degli angeli (2012), Io, Daniel Blake (2016), The old oak (2023).

Sono intervenuti a Lecce nelle precedenti edizioni Carlos Saura, Otar Iosseliani, Theo Angelopoulos, Costa-Gavras, Emir Kusturica, Aki Kaurismaki, Marco Bellocchio, Danis Tanovic, Fatih Akin, Bertrand Tavernier, Krzysztof Zanussi, Nuri Bilge Ceylan, Agnieszka Holland, Stephen Frears, Ildikò Enyedi, Michael Winterbottom, Alexander Sokurov, Olivier Assayas, István Szabó, Claire Denis e, l’anno scorso Roman Polanski.

I PROTAGONISTI DEL CINEMA ITALIANO: GIOVANNA MEZZOGIORNO

Il Festival del Cinema Europeo rende omaggio a una delle protagoniste più rappresentative del cinema italiano: Giovanna Mezzogiorno. Saranno proiettati sei film della sua poliedrica carriera di attrice e sarà presentato il cortometraggio Unfitting (2024) che la vede al debutto alla regia e anche in veste di sceneggiatrice e che ha al centro della storia il corpo della donna e il body shaming. La Mezzogiorno terrà un incontro con il pubblico e le verrà consegnato l’Ulivo d’Oro alla Carriera. Oltre a Unfitting saranno proiettati: Il viaggio della sposa di Sergio Rubini (1997), Del perduto amore di Michele Placido (1998), L’ultimo bacio di Gabriele Muccino (2001), La finestra di fronte di Ferzan Ozpetek (2003), La bestia nel cuore di Cristina Comencini (2005), Vincere di Marco Bellocchio (2009).

Nel corso delle precedenti edizioni, il Festival ha realizzato il primo omaggio in assoluto ad Ugo Tognazzi e poi, a seguire, Carmelo Bene, Giancarlo Giannini, Fabrizio Bentivoglio, Virna Lisi, Lucia Bosè, Valeria Golino, Michele Placido, Margherita Buy, Carlo Verdone, Toni Servillo, Sergio Castellitto, Francesca Neri, Claudia Cardinale, Milena Vukotic, Paola Cortellesi, Christian De Sica, Elio Germano, Isabella Ferrari, Valerio Mastandrea, Kim Rossi Stuart, Jasmine Trinca, Stefania Sandrelli, Dario Argento, Giovanna Ralli, Sergio Rubini e, l’anno scorso a Micaela Ramazzotti.

OMAGGIO A TYRONE POWER

Centodieci anni fa nasceva Tyrone Power, emblema dello star system hollywoodiano classico, in cui il fascino, la presenza fisica e il carisma attoriale si confondevano in un insieme di attrazione e identificazione che catturava gli spettatori. A questo divo tanto legato all’Italia e in un certo modo anche alla Puglia, che da anni è la casa dei suoi figli Romina e Tyrone e dei nipoti, il Festival del Cinema Europeo dedica un evento speciale condiviso con la famiglia Power, presentando La fiera delle vanità (Nightmare Alley, 1947) di Edmound Goulding, nel quale Tyrone Power offre quella che la critica considera la migliore interpretazione da attore. Alla presentazione saranno presenti i figli Romina e Tyrone jr ed i nipoti Yari e Cristel Carrisi

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