64mo globo d’oro, il trionfo del grande cinema italiano
Tim Burton e Sting in platea, la statuetta a Monica Bellucci, Paola Cortellesi, Matteo Garrone, Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti e Stefano Accorsi,
l’Opera Prima e la Colonna Sonora a Margherita Vicario
Notte magica per il grande cinema italiano, protagonista del 64mo Globo d’Oro, tra i più longevi premi cinematografici del nostro Paese, che ha visto l’Associazione della Stampa Estera in Italia premiare le opere più significative dell’ultimo anno. Anche per questa edizione padrona di casa d’eccezione è l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, dove nei suoi giardini hanno sfilato alcuni tra i più grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale.
La cerimonia, in media partnership con TGR e Rai, è stata trasmessa in diretta su RaiPlay e si è svolta sulle scalinate dello storico ingresso dell’Accademia Tedesca. Un vero e proprio palco naturale che ha visto come conduttori i due direttori artistici Claudio Lavanga, corrispondente per NBC NEWS, e Alina Trabattoni, giornalista internazionale e corrispondente estera per TRT World, che hanno aperto con i saluti del Presidente della Stampa Estera, Maarten van Aalderen e quelli della Direttrice dell’Accademia Julia Draganović.
«Essendo assegnato dai corrispondenti esteri in Italia – commenta Claudio Lavanga, co-direttore artistico – il Globo d’Oro riflette, di anno in anno, sempre più la sua natura internazionale. Non solo questa edizione abbiamo premiato ancora una volta i più grandi talenti italiani, ma abbiamo avuto l’onore di avere con noi star mondiali del calibro di Monica Bellucci, Tim Burton, Sting e Trudie Styler».
«Il cinema italiano ha una storia ricca e gloriosa – aggiunge Alina Trabattoni, co-direttore artistico – e celebrare talenti di questa levatura non solo è ispirante, ma anche un esempio per il mondo. Siamo grati di aver avuto l’opportunità di contribuire al patrimonio del cinema italiano e siamo entusiasti di continuare a condividere le loro straordinarie storie con il mondo».
A seguire un pubblico di stelle che ha visto tra gli altri il grande regista Tim Burton e la star della musica mondiale Sting. Il via alla ricca serie lo ha dato il premio alla Miglior Fotografia, che è andata a Paolo Carnera per Adagio; a seguire il Miglior Cortometraggio, consegnato nelle mani della regista Giovanna Mezzogiorno per Unfitting; e chiude Il Globo d’Oro al Miglior Documentario che va a Posso entrare? An Ode To Naples di Trudie Styler, che ha ritirato la statuetta accompagnata dal marito, Sting.
Si entra nel vivo della serata con la Giovane Promessa, Rebecca Antonaci, per Finalmente l’alba; e con il sorprendente Gloria! di Margherita Vicario, che ritira il premio come Migliore Opera Prima dalle mani di Giuseppe Fiorello, che solo l’anno scorso vinse per il suo Stranizza d’amuri.
Sul palco anche Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti, che si aggiudicano il riconoscimento per la Migliore Serie TV, Un Amore, prodotta dallo stesso Accorsi con Enrico Audenino, contribuendo alla sceneggiatura insieme al regista Francesco Lagi, per la produzione di Cattleya e Sky.
La cerimonia riprende con la Miglior Colonna Sonora, consegnata a Margherita Vicario e Davide Pavanello, che torna sul palco per la seconda statuetta al suo primo film Gloria!, seguita dalla Miglior Sceneggiatura, ritirata da Daniele Luchetti e Francesco Piccolo per Confidenza; mentre è la simpatia di Pilar Fogliati a consegnare nelle mani del regista Giovanni Veronesi il Globo d’Oro per la Miglior Commedia, Romeo è Giulietta.
Un trionfo di attori e pellicole che incantano il pubblico di Villa Massimo, come la straordinaria carismatica bellezza di Monica Bellucci, vincitrice del Globo d’Oro alla Carriera. L’attrice ha ricevuto il premio per la sua personalità e capacità interpretativa, che hanno sublimato le diverse espressioni cinematografiche, trasformandola in un’icona senza tempo e senza confini.
E andando oltre i confini, con uno sguardo sul mondo, viene assegnato il Globo d’Oro Italiani nel mondo, ritirato da un amico del Globo d’Oro, Maurizio Lombardi. Al poliedrico attore e regista il riconoscimento per essersi distinto nella sua arte e per l’impegno nel portare alta la bandiera italiana nel mondo.
Ancora un’emozione, prima delle nomination più attese, con il commovente tributo a Sandra Milo, scomparsa nel gennaio scorso e che vinse il Globo alla Carriera nel 2020.
Torna sul palco Micaela Ramazzotti, Miglior Attrice per Felicità, e sale Elio Germano, a lui il Globo come Miglior Attore per il suo ruolo in Confidenza. La Miglior Regia è di Matteo Garrone per Io Capitano, e Paola Cortellesi ritira il Premio al Miglior Film per C’è ancora domani.
A valutare le opere, come ogni anno, è stata una rosa di oltre quaranta corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, che ha visionato decine di pellicole, scelto i film finalisti e finalmente premiato i vincitori durante questa suggestiva serata di inizio estate, curata dalla regia di Antonio Centomani e arricchita dalle soffuse sonorità della dj Daniela Martani.
Il Comitato Cinema 2024 è composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) TRT World; Maarten van Aalderen, De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) ITAR-TASS, Russia; Sofya Lipenkova, corrispondente freelance, Russia (responsabile social media Globo d’Oro); Alba Kepi, RTV Ora News, Albania; e Constanze Templin giornalista freelance, Germania (Responsabile Sezione Lungometraggi).