Aspettando (a novembre) il primo ciak de I CESARONI da attore e regista Claudio Amendola ieri in una piazza piena di persone sedute e in silenzio pronte ad ascoltarlo al BCT – Festival Nazionale del Cinema e della Televisione , alla domanda “quale progetto riprenderebbe dei suoi del passato ha risposto..”
“Beh alcuni miei personaggi in produzioni del passato sono morti, sicuramente oltre a I CESARONI di cui si parla da tempo (primo ciak a novembre messa in onda nel 2025) sarebbe bello girare Storia d’amore e d’amicizia.. ma da regista”
“Cassamortari 3? Intanto vediamo come va il secondo. Nel frattempo ho girato Il patriarca 2″
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Alla domanda “quando hai capito che il lavoro dell’attore sarebbe stato quello definitivo?” ha risposto..
“Con Mery per sempre, quella è stata un’esperienza che mi ha fatto anche cambiare atteggiamento verso un mondo che amavo, ma una passione può sempre finire, importante coltivarla con l’approccio giusto, già in Soldati – 365 all’alba avevo capito che stavo cambiando, che stavo crescendo..”
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Appassionato di serie?
“La cosa curiosa è che assisto per settimane a gente che ti dice ma come non l’hai vista, etc…poi mi metto a vedere quella serie di cui tutti parlano ma spesso mi stufo subito, preferisco vedere film di colleghi attori e registi che ho perso al cinema. Mi è piaciuto molto Mia di Ivano De Matteo”
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Quattro film da regista: La mossa del pinguino, Il permesso – 48 ore fuori, I cassamortari e I cassamortari 2. Com’è stato girare il primo film?
Stavo cercando una storia da tempo è lo stesso Edoardo Leo mi ha proposto la storia del primo film, i protagonisti che vedete (Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari) erano miei grandi amici e non potevano dirmi di no..
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I Social “So che posso perdermi magari qualcosa, ma sto bene così, anche senza: alla fine vivo bene a casa con i miei interessi.”
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Una vita per il cinema, 40 anni di carriera tra cinema e TV
Mi rimangono i momenti più belli, sono stato fortunato perchè sono riuscito a lavorare con grandi maestri, molti oggi non ci sono più ma hanno fatto la storia del cinema.
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Come è nata l’idea di interpretare un ruolo come Il ritorno del Monnezza?
Intanto me lo hanno chiesto più volte, alla fine ho sparato una cifra molto alta è hanno accettato
E poi mio padre doppiava Tomas Milian, un omaggio ad un personaggio molto amato.
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Romani d.o.c. Tu, Totti…
“Siamo in tanti.. Renato Zero, Venditti, Damiano David dei Måneskin e anche molti altri..
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Da regista meglio un attore molto richiesto ma ”problematico” pur amato da tutti o un attore magari non famosissimo ma che non dà problemi?
“Per me chi dà problemi sul set può rimanere a casa, abbiamo tanti attori bravi, il set è fatto di mille variabili, importante circondarsi solo di un team che non solo sposa perfettamente il progetto ma si ama uno con l’altro (tutti dal cast tecnico e artistico), sicuramente il feeling che si costruisce sul set con gente che lavora insieme, poi ricasca come amore su chi sta girando da regista, chi rompe quel feeling può rimanere a casa.