Cinema : William Friedkin torna al cinema con “Killer Joe” che segna l’atteso ritorno alla regia di uno dei più apprezzati maestri dell’action, il Premio Oscar William Friedkin, in un noir cinico e spietato con uno strepitoso Matthew McConaughey, nei panni di un killer perverso e sarcastico. Fanno parte del cast anche Emile Hirsh, Gina Gershow, Juno Temple e Thomas Haden Church. Il film distribuito dalla Bolero Film è stato presentato in occasione della 68°. Mostra del Cinema di Venezia 2011 e della 36°. Edizione del Toronto Film Festival.
La pellicola diretta dal talentuoso regista statunitense William Friedkin, già premio Oscar nel 1972 per “Il braccio violento della legge” e autore di capolavori assoluti come “L’Esorcista” e “Vivere e morire a Los Angeles”, è tratta dall’omonima pièce teatrale del Premio Pulitzer, Tracy Letts, che firma anche la sceneggiatura.
La storia è quella di uno spacciatore ventiduenne Chris (Emile Hirsch) che si è messo nei guai a causa di una scorta di droga fatta sparire da sua madre. Nel più breve tempo possibile deve trovare seimila dollari o i suoi fornitori lo elimineranno. Con la complicità del padre, ingaggia Joe Cooper (Matthew McConaughey) un poliziotto killer con le maniere da gentiluomo degli Stati del Sud, che sarà incaricato di uccidere la madre, in modo da riscuotere la sua polizza sulla vita e pagare il debito. Condizione necessaria per portare a termine l’incarico è il pagamento anticipato di una cospicua somma di denaro, di cui i due uomini non sono in possesso.
“KILLER JOE è la storia di Cenerentola, ma si dà il caso che il principe sia un killer a pagamento.
Ed è anche uno sceriffo del Dipartimento di Polizia di Dallas.
Sebbene il titolo e la trama facciano pensare ad una vicenda cupa, io credo che sia molto divertente”
– William Friedkin
LOGLINE
Il ventiduenne Chris Smith è uno spacciatore di droga al quale la fortuna ha voltato le spalle, ma le cose per lui peggiorano ulteriormente quando decide di ingaggiare il seducente sicario Killer Joe per uccidere sua madre e incassarne la polizza sulla vita che ammonta a 50.000 dollari. Avendo però in tasca solo un dollaro, Chris acconsente a dare a Joe come garanzia e compenso sessuale aggiuntivo per il servizio reso, sua sorella minore Dottie, in attesa di incassare i soldi dell’assicurazione. O meglio, se mai riuscirà ad incassarli.
SINOSSI
Ogni vita ha un prezzo? E’ questa la domanda che si pone il ventiduenne Chris Smith (Emile Hirsch: Into the Wild, Milk), uno spacciatore di mezza tacca che sogna di fare il grande colpo.
Quando tutta la merce di Chris sparisce perché gli viene sottratta dalla madre, lui è costretto a trovare 6.000 dollari al più presto, oppure sarà un uomo morto. In preda alla disperazione, chiede aiuto a suo padre, Ansel (Thomas Haden Church: Sideways, Spiderman 3) e insieme mettono a punto un piano terribile. La madre di Chris, una poco di buono senza nessuna qualità, ha una polizza di assicurazione sulla vita che potrebbe coprire ampiamente il debito di Chris. Il problema è che per poter incassare il premio lei dovrebbe morire.
E qui entra in scena l’agente Joe Cooper (Matthew McConaughey:The Lincoln Lawyer, A casa con i suoi, Come farsi lasciare in 10 giorni e Il momento di uccidere), un infido killer dal fascino e i modi di un gentiluomo del Sud. “Killer Joe” è più che lieto di fare il lavoro, ma Joe non preme nessun grilletto senza i suoi 25.000 dollari di compenso, che devono essere versati tutti in anticipo. La disperazione per padre e figlio si trasforma in angoscia, quando accettano la “gentile” offerta di Joe di tenere con sé, in cambio di un pagamento posticipato, l’apparentemente ingenua sorellina di Chris, l’attraente Dottie (Juno Temple: il film in uscita Dirty Girl, Il cavaliere oscuro-Il ritorno, I tre moschettieri.). Joe terrà Dottie in garanzia fino a quando i soldi dell’assicurazione non verranno incassati e il suo compenso interamente pagato. Sembra tutto facile. E invece si rivelerà complicatissimo.
Joe si innamora perdutamente di Dottie, che è in realtà molto diversa dalla dolce fanciulla del Sud che tutti credono. Nonostante la riprovevole situazione familiare, Joe è deciso a stare con Dottie ad ogni costo e, mano a mano che la relazione tra i due si rafforza, cresce il rimorso di Chris. Pentito, Chris va da Joe intenzionato a mandare all’aria l’intero affare, ma è troppo tardi.
Così, dopo essersi rassegnato ad affrontare le spaventose conseguenze del piano di uccidere sua madre, Chris comincia a darsi da fare per ottenere la somma che gli serve e mettere fine alla disastrosa situazione che ha creato. Con sua grande sorpresa scopre di essere stato raggirato. Il solo beneficiario della polizza di sua madre è infatti il suo attuale fidanzato, e non sua sorella. Quando Joe arriva per incassare il suo compenso e scappare con Dottie, riceve la ferale notizia che in effetti non c’è neanche un soldo. E Chris, trovandosi di fronte un killer sociopatico e su tutte le furie, farebbe un errore a credere che le cose non potrebbero andare peggio di così.
Eppure tutto finirà con una cenetta in famiglia e un solo colpo sparato.
Killer Joe
IL FILM
Racconta William Friedkin: “Il confine tra bene e male è molto sottile e la malvagità è presente potenzialmente in tutti noi”. Con il suo nuovo progetto, Killer Joe, Friedkin si diverte ad esplorare gli aspetti più oscuri e nascosti dell’animo di ogni essere umano. Tratto dal dramma teatrale del vincitore del premio Pulitzer Tracy Letts, il film ritrae alcuni personaggi costretti a muoversi in ambienti ristretti e ad affrontare la verità su loro stessi, raccontando cosa succede se ciò non avviene. Eppure non si tratta di una riflessione spietata. Sorprendentemente Friedkin rivela: “Io stesso ho provato almeno una volta le emozioni che metto in scena nei miei film. Quello che mi ha affascinato di questo progetto è che parla di innocenza, di vittime, di vendetta e tenerezza”.
Nel maggio del 2010 Nicolas Chartier di Voltage Pictures ha ricevuto la sceneggiatura di Killer Joe da Anonymous Content, gli agenti di Billy Friedkin. Il suo interesse è stato immediato e, non essendo una persona che si tira indietro davanti a temi controversi, Chartier sembrava la persona giusta per produrre il film. Quando Matthew McConaughey ha accettato il ruolo da protagonista, l’interesse di Chartier è cresciuto, dato che ha sempre ammirato i film di McConaughey, specialmente Il momento di uccidere e Amistad. E’ anche un grande fan di Vivere e morire a Los Angeles, diretto da Friedkin nel 1985. Tutte queste cose lo hanno così convinto che Killer Joe era un progetto per lui.
Prima di accettare il ruolo, McConaughey pensava che il film non sarebbe stato di quelli in grado di piacere a tutti gli spettatori. “La prima volta che ho letto la sceneggiatura, ho visto chiaramente come sarebbe stato il mio personaggio. Poi ho incontrato Billy Friedkin: il suo attaccamento alla storia d’amore e il suo umorismo dissacrante nei confronti di quella famiglia moralmente riprovevole mi hanno aiutato a rileggerla con maggiore ironia”.
Quando McConaughey ha accettato il ruolo, Friedkin sapeva che il contrasto con l’immagine da “bravo ragazzo” dell’attore avrebbe fatto bene al film. Dice Friedkin: “Solo pochissimi attori avrebbero potuto interpretare questa parte, ma il pubblico avrebbe espresso una forte resistenza se l’attore non fosse stato qualcuno già identificato come un bravo ragazzo, proprio come è accaduto con Matthew”.
Dopo il successo di The Hurt Locker diretto da Kathryn Bigelow, Chartier ha capito di avere un’altra grande opportunità di lavorare con un grande regista. “Friedkin ha uno stile inconfondibile ed è un maestro riconosciuto. E’ semplicemente fantastico” afferma Chartier. Il suo collega alla produzione, Scott Einbinder, ha riconosciuto lo stile preciso di Friedkin fin dall’inizio: “Sa cosa vuole e come ottenerlo. E’ stato incredibile vedere messa in pratica la sua regola dei ‘due ciak soltanto’. Billy crede sul serio nell’idea che siano gli attori a scegliere come calarsi nei loro personaggi e vuole davvero provare a rendere invisibile la macchina da presa, preprarando semplicemente l’atmosfera nella quale gli attori possano esprimersi al meglio per raccontare la storia”.
“Lavorare con Billy è ogni giorno un’emozione diversa; è così pieno di energia e di passione. Senti davvero di far parte di qualcosa”, racconta Hirsch. “Allo stesso tempo è estremamente attento ai dettagli, è fantastico. Stai girando una scena, e lui si mette a controllare ogni dettaglio, anche del tuo personaggio. Ha la straordinaria capacità mentale di poter tenere sotto controllo tutti gli aspetti della produzione, ogni piccolissimo dettaglio, mantenendo allo stesso tempo un impeto eccezionale e la visione del film nel suo insieme. E’ un maestro, e lavorare con Billy è stata un’esperienza fantastica”.
La squadra di Killer Joe si è trovata subito posta di fronte alla sfida di mettere insieme un cast di attori in grado di reggere lo stile peculiare del regista. Aggiunge Einbinder: “Dal mio primo incontro con Billy, da quando abbiamo parlato della sua visione del film, della sua idea su ciascun personaggio e su chi pensava potesse andar bene e perché, il film ha cominciato a prendere forma in un modo completamente diverso”.
Mentre Chartier ha trascorso l’estate lavorando sui finanziamenti, Friedkin si è dato da fare per completare il cast del film. La visione chiara e precisa del regista ha portato a comporre un cast del film solido, con attori come Emile Hirsch per il ruolo di Chris Smith, Thomas Haden Church per il ruolo di Ansel Smith e Gina Gershon per Sharla Smith.
Il ruolo più difficile da assegnare si è dimostrato quello di Dottie Smith, la fragile sorella minore di Chris, la cui innocenza viene cinicamente ignorata dal fratello. Alla fine la parte è andata alla giovane star Juno Temple. Friedkin si è molto battuto affinché la Temple avesse quel ruolo, conquistandosi successivamente l’ammirazione dell’attrice durante tutta la produzione. “Lavorare con Billy è stato straordinario” afferma la Temple. “Mi sono affidata completamente a lui, cosa che mi ha permesso di sentirmi sempre a mio agio, qualunque fosse la scena da girare. Mi ha fatto sentire perfetta per la parte e io ho potuto lasciarmi andare senza remore. La mia interpretazione ne ha beneficiato molto perché non avevo paura di rischiare, e di togliermi i vestiti o perfino di sparare ai miei familiari!” racconta la Temple.
Il passo successivo per i produttori è stato quello di trovare la location ideale. Sebbene la storia sia ambientata in Texas, New Orleans, si è dimostrata perfetta. “A parte le agevolazioni fiscali, la location per le nostre riprese doveva riflettere i toni e le atmosfere della storia, e New Orleans ha talmente tante facce da poter essere lo sfondo ideale per il film”, spiega Einbinder. “Amo New Orleans! Mi ci trasferirei volentieri. Trasmette un incredibile senso di libertà e di voglia di vivere. E’ vivace ed elettrizzante” dichiara JunoTemple.
Il montaggio è stato realizzato a Los Angeles dove Billy si è dato da fare con i tagli per 6 settimane per poi assumere Steve Boeddeker della Lucasfilm per gli effetti sonori. I film ai quali ha lavorato Boeddeker comprendono X-Men, Alice in Wonderland e TRON: Legacy. La colonna sonora è stata realizzata da Tyler Bates, il compositore di film come 300, Watchmen e Conan the Barbarian. Chartier conosce Tyler personalmente e lo ha chiamato chiedendogli se fosse interessato a fare qualcosa di un po’ diverso dal solito. “Tyler ha creato le musiche di Il cammino per Santiago per Martin Sheen e di 300, due film decisamente molto diversi tra loro; ha anche un grande successo come compositore di colonne sonore per videogiochi, perciò sapevo che avrebbe potuto realizzare qualcosa di interessante e di originale”.
Bates descrive la sua esperienza sul set del film: “Billy mi ha messo di fronte alla sfida quasi impossibile da vincere di far sentire nella colonna sonora di Killer Joe le atmosfere del Sud, ma senza far ricorso al tradizionale uso di chitarre. Ho pensato che una “guitarviol” (incrocio tra una chitarra e una viola), percossa e suonata con l’archetto e accompagnata dai timpani, sarebbe stata la base perfetta per una colonna sonora cupa e minimalista. L’aggiunta della melodica, del marxophone e di una chitarra elettrica baritonale suonata usando un talk box hanno completato la gamma sonora. Ciascuno di questi strumenti richiede un certo sforzo fisico per essere suonato, per cui la realizzazione della musica per questo film è stata per me un’esperienza fisica e quasi tattile”.
Il film è stato completato nell’estate del 2011 e selezionato per la sua prima mondiale alla 68a Mostra internazionale del Cinema di Venezia prima di essere proiettato al 36o Festival di Toronto. E’ previsto in uscita nelle sale di tutto il mondo nell’autunno del 2012.
LA STORIA
Fin dall’inizio la qualità della sceneggiatura era garantita dal fatto che fosse lo stesso Tracy Letts ad occuparsi dell’adattamento della sua pièce pluripremiata. Killer Joe aveva avuto il suo debutto sul palcoscenico dello Steppenwolf Theatre nel 1998. Dopo quel debutto a Chicago, Killer Joe è stato messo in scena in 15 Paesi e in 12 lingue diverse. Aveva già vinto i premi più prestigiosi al Fringe Theater Festival di Edimburgo in Scozia nel 1994, per poi far registrare il tutto esaurito al Buck e al West Theater di Londra in una tournée di quattro mesi, durante la quale ha vinto il Time Out Award come miglior produzione teatrale del 1995. Nel 1998 era poi arrivata all’off-Broadway, alla Soho Playhouse, una sala da appena 200 posti.
Tracy Letts ha ottenuto una candidatura al Pulitzer per The Man from Nebraska e ha poi vinto nel 2008 il premio Pulitzer e il Tony Award con il suo emozionante dramma August: Osage County.
Letts ha fornito approfondimenti ai produttori,al cast e alla troupe su moltissimi dettagli della storia e dei suoi personaggi, in modo che tutti potessero avere indicazioni direttamente dalla fonte. E’ arrivato perfino a creare un manualetto che quelli della produzione potevano passarsi l’un l’altro. Osserva Billy: “Lo abbiamo seguito praticamente alla lettera e si è rivelato fondamentale per orientarci e comprendere le motivazioni in tutto quello che facevamo. Dal mio umile punto di vista, ha fatto venir fuori un livello ulteriore che rende le performance di questo film così ricche e reali”.
La Gershon torna su questo concetto dicendo: “Tracy è unico nella sua capacità di creare personaggi così intensi. Scrive del materiale che si rivela poi molto interessante per gli attori “. Il risultato è stato che i filmmaker si sono dovuti assicurare attori in grado di poter gestire personaggi tanto potenti.
Friedkin ha avuto grande rispetto per la sceneggiatura. Il regista parlava dei dialoghi come di una partitura musicale. La sua definizione del film è sempre stata in fondo quella di una love story. “E’ una particolare versione della storia di Cenerentola. Juno Temple interpreta una ragazzina che il fratello e il padre vogliono far prostituire con un killer professionista che deve ucciderne rispettivamente madre e moglie. Cenerentola vuole emanciparsi da quella famiglia e l’unica soluzione praticabile è quella di innamorarsi del suo principe, un poliziotto che è anche un killer professionista”.
“In questo film c’è tutto quello che gli attori sognano. Le scene ricche di dialoghi e i personaggi ben delineati sono serviti a dar vita ad interpretazioni fuori dall’ordinario”, osserva Hirsch. “Credo che questo sia l’aspetto più interessante delIo stile di Tracy. Crea personaggi dalla dubbia moralità e molto discutibili, ma riesce a mantenere in qualche angolo della loro anima una specie di integrità. E’ una cosa molto difficile da ottenere per uno scrittore”.
Einbinder concorda: “Billy ha immaginato i personaggi come dei sognatori, tutti in un certo senso alla ricerca della propria realizzazione personale. Nonostante si tratti di individui problematici, sono tutti speciali e nascondono a modo loro una propria ricchezza. I dialoghi di Tracy Letts sono ovviamente meravigliosi, ma Billy ha aggiunto quelle sfumature e quei toni che ci hanno permesso di coinvolgere un cast fantastico”.
“Essendo una raffinata pièce teatrale, ora adattata per il grande schermo, ha un ritmo che ti aiuta a far vivere il personaggio dentro di te e a trovarne l’aspetto vitale”, spiega Church. “Il pubblico ad un certo punto potrebbe pensare di aver capito in che direzione le cose stiano andando, ma tutto può prendere una piega diversa in qualsiasi momento”.
“Killer Joe è una storia abbastanza provocatoria” dice McConaughey. “Questo film si distacca completamente da qualsiasi altro progetto al quale abbia mai lavorato. I dialoghi e i ritmi sono diversi da qualsiasi cosa io abbia mai letto”. Il co-protagonista Emile Hirsch afferma: “Sono particolarmente eccitato all’idea di vedere McConaughey in questo ruolo dalle mille sfaccettature. E’ qualcosa che non ti saresti mai aspettato da lui e mi fa venire in mente un po’ il John Travolta di Pulp Fiction”.
I PERSONAGGI
Matthew McConaughey interpreta Killer Joe, uno sceriffo del Dipartimento di Polizia di Dallas che lavora anche come killer a pagamento. Joe è un sicario calmo, metodico, che non alza la voce neanche una volta in tutto il film. Osserva McConaughey: “Per alcune settimane mi sono divertito a lavorare sul mio personaggio cercando di non chiudere Joe in schemi precisi, e istintivamente sono emersi alcuni aspetti che mi avevano ispirato fin dall’inizio. Una delle ragioni per cui è stato divertente interpretarlo è che ogni giorno sul set succedeva qualcosa di nuovo riguardo a Joe, proprio come speravo. Ed è anche quello che avevo immaginato mentre leggevo la sceneggiatura”.
“Joe ha chiaramente perso il senso della famiglia molto presto nel corso della sua vita, e l’unico punto di riferimento stabile che gli fa provare un senso di appartenenza è il suo lavoro” dice McConaughey. “Ha bisogno di una famiglia, perché ne sente la mancanza”. Quando vede Dottie per la prima volta, non solo se ne innamora, ma in un certo senso la vede anche come la sua unica via di salvezza. Tra i due si crea un legame e nasce un’intesa che è speciale sia per Dottie che per Killer Joe. Matthew li descrive come due “persone che vivono in universi paralleli, che si incontrano per caso, ma che si comprendono subito reciprocamente”.
“Dottie è un personaggio complesso, con una personalità che si rivela lentamente, una scena dopo l’altra, in particolare durante le scene con Killer Joe, quando diventa protagonista di un bizzarro risveglio sessuale” spiega la Temple. “Ha un amore sconfinato per suo fratello, e per questo non vuole deluderlo, ma alla fine si rende conto che lui non vale niente. Non può più restare nella sua strampalata famiglia e vuole cominciare a vivere la sua vita”.
Aggiunge McConaughey: “I suoi familiari l’hanno spinta a prostituirsi e l’hanno barattata come un oggetto, dandola ad un uomo che non conoscono, come pegno affinché lui ne uccida la madre. In fondo anche Joe pensa che questa sia una cosa spregevole. Perciò vuole aiutarla a scappare e si rende conto che in questo modo potrebbe contemporaneamente salvare se stesso. Una salvezza non giusta in sé, ma alla maniera del Vecchio Testamento, con la punizione del fuoco eterno, e dando una bella lezione a Chris, ad Ansel e a Sharla, soprattutto a Sharla”.
Hirsch descrive il suo personaggio, Chris, come un piccolo spacciatore di mezza tacca. “E’ un tipo pieno di difetti, ma ha ancora delle aspirazioni e dei sogni. E’ una sorta di imprenditore e un simpatico perdente allo stesso tempo”. A proposito delle dubbie motivazioni che muovono il suo personaggio, Hirsch dice: “Sembra che tutto quello che Chris tocca vada storto per chiunque, compreso se stesso.
Questo aspetto emerge anche dai più piccoli dettagli, come per esempio dal fatto che il cane di famiglia si mette ad abbaiare solo quando è Chris ad avvicinarsi alla roulotte.
Data la sua dubbia moralità, è sorprendente il fatto che Chris riesca a suscitare simpatia, perfino dopo la sua decisione di offrire sua sorella come pegno in cambio dei 25.000 dollari di compenso per l’omicidio che Joe deve commettere. “Non ha alcun punto di riferimento morale ed è molto, molto sfortunato. Non credo che sia veramente cattivo… a parte il fatto che vuole uccidere sua madre, far prostituire la sorella e vendere droga a suo padre!” dice scherzando Chartier.
Anche se il titolo del film è Killer Joe, la storia è vista attraverso gli occhi di Dottie. Il personaggio di Dottie è abbastanza inusuale. “E’ molto infantile ma allo stesso tempo molto saggia per la sua età. E’ uno dei personaggi più onesti che abbia mai interpretato in tutta la mia vita”, spiega la Temple. “Perché Dottie è come una bambola di porcellana trascinata in un turbinio di violenza e di pazzia. Joe è la prima persona che la vede come una donna e per lei questo è straordinario. Lui la ascolta sul serio e la fa sentire molto speciale”.
Gina Gershon interpreta Sharla, la seconda moglie di Ansel Smith, malvagia matrigna di Chris e Dottie. In un ruolo che prevede che giri spesso nuda, beva birra a qualsiasi ora e tradisca il marito, la Gershon mette in scena perfettamente e con grande naturalezza l’abiezione. Insiste Einbinder: “La performance di Gina Gershon è una delle mie preferite. E’ fantastica nel film”.
“Sharla vuole solo andarsene, ma non può perché è sempre invischiata in cose terribili. E’ come un insetto che si dibatte per sopravvivere e ci riesce a stento”, spiega Gina. “Come una femme fatale nei film noir degli anni ’30 e ‘40, manipola tutti, fino a quando Killer Joe non scopre i suoi piani”.
Thomas Haden Church interpreta il ruolo di Ansel, il padre di Chris e Dottie. La persona che Killer Joe deve eliminare è l’ex moglie di Ansel, dato che Chris ha scoperto che lei ha stipulato una polizza sulla vita da 50.000 dollari che indica Dottie come beneficiaria. “Ansel è un tipo semplice e diretto. Un uomo che ha abbandonato i suoi sogni. Adesso vive con la sua paga andando avanti semplicemente giorno per giorno”, dice Church del suo personaggio. E prosegue: “Per interpretare questo tipo di personaggio devi fare un lavoro molto particolare che implica una certa disciplina”.
“Ansel può sembrare un po’ tonto, invece è probabilmente l’unico a sapere veramente cosa sia meglio per lui. Il fatto è che vuole solo stare tranquillo per conto suo” dice Chartier descrivendo il personaggio di Thomas Haden Church. “Ho lavorato con Thomas anni fa per Rolling Kansas, il primo film da lui diretto, ed è stato fantastico. Lui è un tipo molto divertente; una persona davvero gentile e un grande attore. I suoi tempi comici sono impeccabili”. Nel film Ansel accetta di prendere parte al piano spregevole di Chris, ed ha una sola preoccupazione: “E allora, Sharla, arriva la mia birra?”
Friedkin descrive Thomas Haden Church come “un attore straordinariamente bravo che ha compreso il suo ruolo meglio di me, perciò l’ho lasciato fare. Al primo ciak, se nessun microfono era stato inquadrato e se non c’erano stati intoppi con la macchina da presa, la scena era perfetta così come l’aveva fatta lui”. Church viene da quella parte del Paese in cui è ambientato il film, Dallas, in Texas. Per cui ha compreso perfettamente il suo personaggio. Non ha dovuto fingere, simulare un accento, o camuffarsi.
“Lo stesso con Gina Gershon: anche lei ha capito Sharla e ha colto il lato oscuro della sua personalità. All’inizio non pensava di riuscire ad arrivare a tanto, perché alcune scene erano molto forti, non solo come attrice, ma come essere umano. Ma si rendeva conto di quanto fosse ben scritta la sceneggiatura e che avrebbe dovuto riuscirci. E sono felice che l’abbia fatto perché Gina ha reso una performance meravigliosa” racconta Friedkin. Osserva McConaughey: “Il modo in cui Sharla e Ansel fanno funzionare questa famiglia rende Joe molto infelice, anche perché potrebbero far soffrire la persona di cui si sta innamorando, perciò decide di cambiare il corso delle cose a modo suo”.
In fondo Friedkin ritiene che questi personaggi riprovevoli possano rappresentare un tragico esempio sul piano sociale. Sa che il film mostrerà alcune verità scomode, ma osserva i suoi personaggi con una mente aperta e spera che anche gli altri facciano lo stesso. Dice Friedkin: “E’ una storia ambientata ai nostri giorni e niente riesce più a scioccarmi nel mondo di oggi. Ecco perché sono riuscito ad affrontare questo film. Accadono delle cose orribili e nauseanti e Killer Joe ha dei comportamenti a volte difficili da comprendere”. Friedkin accetta la forza distruttiva presente nei suoi personaggi in un modo che raramente si vede oggi al cinema. Continua: “Pochissimo di ciò che accade nella nostra vita è controllato da noi stessi; tutti i personaggi di Killer Joe cercano di assumere il controllo sulla loro vita, ma non ci riescono”. Friedkin descrive Joe come un oscuro “Deus ex machina, una forza della natura che arriva dall’esterno per influenzare la vita di tutti quelli con cui viene a contatto. Tuttavia, in questo caso, loro lo hanno coinvolto volontariamente; hanno aperto la porta a questo personaggio, come alcune persone nel loro intimo aprono la porta a Dio … o al diavolo”.
Killer Joe
IL CAST
Matthew McConaughey “Killer” Joe Cooper
Matthew McConaughey è uno degli attori più richiesti di Hollywood e i suoi film hanno incassato fino ad oggi oltre un miliardo di dollari. Nato in Texas, mentre studiava all’Università di Austin pensava di diventare avvocato. Ma dopo aver letto il celebre libro di Og Mandino The Greatest Salesman in the World (Il più grande venditore del mondo) prima di uno dei suoi ultimi esami, ha improvvisamente deciso di passare dalla facoltà di legge a quella di cinema. McConaughey ha iniziato la sua carriera da attore nel 1991, lavorando in filmini scolastici e spot pubblicitari in Texas e poi dirigendo alcuni cortometraggi. Durante un incontro casuale avvenuto ad Austin, il direttore casting e produttore Don Phillips gli ha presentato il regista Richard Linklater che lo ha scelto per il ruolo di Wooderson nel suo film culto La vita è un sogno. McConaughey da allora è apparso in oltre 40 film, ed è diventato produttore, regista e filantropo, tutto senza abbandonare le sue radici texane e la filosofia del j.k. livin (just keep livin). Nel corso degli anni ha vestito i panni di un atleta, di un agente di polizia, di un allenatore di football e di un avvocato, e ha lavorato al fianco di grandi di Hollywood come Steven Spielberg, Robert Zemekis, Anthony Hopkins, Jodie Foster, Sandra Bullock e Al Pacino, solo per nominarne alcuni.
McConaughey è recentemente apparso sugli schermi a Cannes in due film in concorso: The Paperboy, diretto da Lee Danielin cui recita al fianco della vincitrice del premio Oscar® Nicole Kidman, di John Cusack e di Zac Efron, e Mud di Jeff Nichols, di cui è il protagonista. Sarà presto sugli schermi al fianco di Channing Tatum e Alex Pettyfer nella produzione indipendente di Steven Soderbergh Magic Mike.McConaughey è anche il protagonista del film di William Friedkin Killer Joe, con Emile Hirsch, Thomas Haden Church e Juno Temple. Killer Joe è stato presentato nel 2011 ai festival di Venezia e Toronto.
Recentemente McConaughey ha interpretato il ruolo di Mick Haller nel thriller The Lincoln Lawyer, adattamento di un romanzo di Michael Connelly ed ha fatto parte del cast della dark comedy di Richard Linklater Bernie, con Jack Black e Shirley MacLaine. Bernie è stato presentato in anteprima al festival di Los Angeles nel 2011.
Nel 2009 Matthew ha vestito i panni di Connor Mead nella commedia romantica di grande successo La rivolta delle ex con Michael Douglas e Jennifer Garner.
Nel 2008 era nel cast della divertente commedia di grande successo diretta da Ben Stiller Tropic Thunder. Sempre nel 2008 è stato il protagonista con Kate Hudson di Tutti pazzi per l’oro, diretto da Andy Tennant. Ha anche prodotto e interpretato Surfer, Dude una commedia nella cui colonna sonora figurano brani di Mishka, artista sotto contratto con la sua etichetta, la j.k. livin recording.
Nel 2007 McConaughey ha interpretato il ruolo dell’allenatore di football realmente esistito Jack Lengyel nel film molto apprezzato dalla critica We Are Marshall, che racconta la commovente storia di una cittadina nel West Virginia che deve riprendersi dopo una perdita terribile.
In precedenza aveva recitato al fianco di Penelope Cruz e Steve Zahn nel film avventuroso Sahara. Ha ricevuto un People’s Choice Award per la sua interpretazione nel film, record di incassi nel primo weekend in sala e prima produzione di rilievo per la sua società, la j.k. livin productions. McConaughey è poi apparso al fianco di Al Pacino nel film drammatico Rischio a due, prima di chiudere il 2005 come “uomo vivente più sexy” secondo la classifica di People Magazine.
Tra gli altri film da lui interpretati ricordiamo: le popolari commedie romantiche A casa con i suoi, al fianco di Sarah Jessica Parker e Come farsi lasciare in 10 giorni, con Kate Hudson; il film di fantascienza Il regno del fuoco, con Christian Bale; il film corale Tredici variazioni sul tema; il film horror Frailty-Nessuno è al sicuro, scritto e diretto da Bill Paxton; e la commedia romantica di grande successo diretta da Adam Shankman Prima o poi mi sposo, con Jennifer Lopez.
McConaughey era anche tra gli interpreti del film ambientato nella II Guerra mondiale U-571, nel film di Ron Howard EDtv, in Amistad di Steven Spielberg, in Contact di Robert Zemeckis, nel dramma giudiziario di Joel Schumacher apprezzato dalla critica Il momento di uccidere, oltre che in Stella solitaria, Angels, Newton Boys e Non aprite quella porta 4.
La società di produzione di McConaughey, la j.k. livin, ha prodotto il documentario Hands on a Hard Body, ed attualmente sta curando lo sviluppo di diversi progetti lavorando con diversi studios e piccole società di produzione.
Matthew trova il tempo di restituire qualcosa di quanto riceve grazie al suo successo. Nel 2008 ha creato la The just keep (j k) livin foundation impegnata ad aiutare ragazzi e ragazze a diventare adulti attraverso percorsi che insegnano l’importanza delle responsabilità, della salute, dell’istruzione e del condurre una vita attiva. Lo slogan della fondazione è che a ciascun bambino deve essere data la possibilità di vivere una vita sana. La j.k. livin foundation collabora con molte scuole in tutti gli Stati Uniti e in altre parti del mondo, per raggiungere il maggior numero di bambini bisognosi possibile. Il suo sito ufficiale è: www.jklivinfoundation.org
Emile Hirsch Chris Smith
Qualche tempo fa Emile Hirsch si era preso una pausa nel suo lavoro da attore per intraprendere un viaggio a scopi umanitari che lo ha portato in Congo, Zimbabwe e in cima al monte Kilimanjaro. Dopo questa incredibile esperienza, Emile aveva urgenza di tornare a recitare e da quel momento non si è mai fermato. Per prima cosa ha interpretato L’ora nera, un thriller di fantascienza ambientato in Russia e diretto da Chris Gorak, che racconta di un gruppo di ragazzi che lottano per la sopravvivenza dopo un’invasione aliena. Subito dopo Hirsch si è spostato a New Orleans per lavorare con il leggendario regista William Friedkin sul set di Killer Joe, una dark comedy in cui Hirsch recita al fianco di Matthew McConaughey e Juno Temple. Dopo la pausa natalizia, Emile ha lavorato in The Motel Life, tratto da un romanzo di Willy Vlautin, con Dakota Fanning. Ha anche finito da poco le riprese del film di Oliver Stone Savages, con Blake Lively, Taylor Kitsch, John Travolta, Uma Thurman, Salma Hayek e Benicio Del Toro. Hirsch ha poi lavorato sul set italiano di Venuto al mondo, tratto dal bestseller di Margaret Mazzantini, interpretato da Penelope Cruz e diretto da Sergio Castellitto. Si tratta del secondo film per il quale Castellitto e la Cruz lavorano insieme.
Hirsch è stato candidato ad uno Screen Actors Guild Award come parte del cast del film di Gus Van Sant Milk, in cui interpreta l’attivista realmente esistito Cleve Jones, al fianco di Sean Penn vincitore di uno Screen Actors Guild Award e di un Oscar® per la sua interpretazione di Harvey Milk. L’anno successivo Hirsch era in Motel Woodstock, diretto da Ang Lee e tratto da un adattamento di James Schamus dell’autobiografia di Elliot Tiber.
Nel 2007 Hirsch aveva colpito pubblico e critica con la sua affascinante performance in Into the Wild, diretto da Sean Penn. Tratto dal bestseller di Jon Krakauer e adattato per lo schermo da Penn, Into the Wild è la storia di Christopher McCandless un viaggiatore appassionato di avventure, realmente esistito e interpretato da Hirsch. Questa interpretazione ha fatto ottenere ad Hirsch un premio dal National Board of Review come attore rivelazione; un Rising Star Award al festival di Palm Springs; candidature ai Gotham e ai Critics’ Choice Award come miglior protagonista; e due candidature agli Screen Actors Guild Awards, sia come protagonista che come parte del cast.
Tra gli altri film da lui interpretati ci sono anche Speed Racer dei fratelli Wachowski, Alpha Dog di Nick Cassavetes e Lords of Dogtown di Catherine Hardwicke, con Heath Ledger.
Dopo Into the Wild, Hirsch è diventato ambasciatore per Oxfam e, nel giugno del 2008, ha intrapreso il suo viaggio nella Repubblica Democratica del Congo per Oxfam. Ha trascorso cinque giorni nel Paese martoriato da uno dei conflitti più sanguinosi dopo la II Guerra mondiale. Hirsch è apparso nel numero del gennaio 2009 del Men’s Journal in un servizio corredato da molte foto e da un commovente diario in cui racconta la sua esperienza. Hirsch ha anche partecipato al Summit on the Summit, una spedizione sul monte Kilimanjaro destinata a promuovere la consapevolezza della scarsità di acqua potabile nel mondo.
Juno Temple Dottie Smith
In pochissimi anni Juno Temple si è affermata come una delle giovani attrici più versatili e di talento di Hollywood. Ha appena concluso le riprese de Il cavaliere oscuro-Il ritorno, terzo film di Christopher Nolan per la serie di Batman.
Il film, nel cui cast ci sono anche Christian Bale, Joseph Gordon-Levitt, Tom Hardy, Gary Oldman, Anne Hathaway, Marion Cotillard, Morgan Freeman e Michael Caine, è previsto in uscita per la Warner Bros. Pictures a luglio del 2012. Il suo prossimo film sarà invece una produzione indipendente dal titolo The Brass Teapot.
L’anno scorso era nel cast di Killer Joe, tratto da una pièce di Tracy Letts. Il film è diretto da William Friedkin e interpretato anche da Matthew McConaughey, Emile Hirsch e Thomas Haden Church.
La Temple ha lavorato di recente anche nel film della Killer Films Dirty Girl, nel quale interpreta una celebre giovane sgualdrina che intraprende un viaggio dall’Oklahoma alla California per ritrovare suo padre. La Weinstein Company ha acquistato il film al festival di Toronto. La Temple ha anche vestito i panni della regina nel film di Paul W.S. Anderson I tre moschettieri, uscito nelle sale USA nell’autunno del 2011. Nel cast con lei Christoph Waltz, Mads Mikkelsen e Milla Jovovich.
Nel gennaio 2011 era in due film presentati al Sundance. Little Birds di Elgin James, in cui era Lily Hobart e recitava al fianco di Kate Bosworth e Leslie Mann, e Kaboom, un film di fantascienza di Gregg Araki sul risveglio della sessualità in un gruppo di studenti del college.
Inoltre Juno ha lavorato in Good Night Moon, con Anna Sophia Rob e ancora in Jack and Diane, una love story tra due adolescenti, una delle quali di tanto in tanto si trasforma in un lupo mannaro, mettendo così in scena l’amore divorante e la passione.
Più di recente la Temple è apparsa nella produzione indipendenteCracks, un film diretto da Jordan Scott, che esplora il lato oscuro dei rapporti tra ragazze in un collegio inglese per famiglie benestanti. La Temple interpreta il ruolo di Radfield, una studentessa che diventerà ossessionata da un’insegnante, interpretata da Eva Green. Nel 2010 la Temple è apparsa anche nel film della Focus Features Lo stravagante mondo di Greenberg, diretto da Noah Baumbach e interpretato da Ben Stiller.
Nel 2008 la Temple era nel cast del film L’altra donna del re, al fianco di Natalie Portman e Scarlett Johansson, interpretando Jane Parker, la donna che sposa il fratello di Anne Boylen (Portman). Le accuse della Parker di incesto tra i fratelli saranno decisive per la condanna a morte di George e Anne.
Nel 2007 è apparsa nel film premiato agli Oscar® Espiazione, interpretato da Keira Knightley, James McAvoy e Saoirse Ronan. La Temple interpretava Lola Quincey, che cambia le vite di tutti quando viene violentata nel giardino e poi Briony (Ronan) erroneamente indica Robbie (McAvoy) come il violentatore.
Nel 2006 la grande occasione della Temple era arrivata grazie al ruolo di figlia di Cate Blanchett nel film candidato agli Oscar® Diario di uno scandalo. La giovane attrice interpretava Polly, la figlia ribelle della protagonista dalla Blanchett, Sheba.
Tra gli altri film della Temple ricordiamo anche Mr. Nobody, Anno uno, 1939 e i campioni di incassi in Gran Bretagna St. Trinian’s, Wild Child e Pandaemonium.
Juno è figlia del regista Julien Temple e della produttrice Amanda Temple. Attualmente vive a Los Angeles.
Thomas Haden Church Ansel Smith
Thomas Haden Church ha ricevuto una candidatura agli Oscar® per il ruolo di Jack interpretato al fianco di Paul Giamatti nel film di Alexander Payne, molto apprezzato dalla critica, Sideways. Distribuito da Fox Searchlight il film è stato presentato al 29° festival di Toronto, vincendo poi tra il 2004 e il 2005 numerosi premi, compreso un Golden Globe come miglior commedia, un premio dalla Broadcast Film Critics come miglior film, uno Screen Actors Guild / SAG Award per il miglior cast e 6 Independent Spirit Awards. Church è stato anche premiato come miglior attore non protagonista dalla Broadcast Film Critics e agli Independent Spirit Awards.
La successiva interpretazione di Church è stata nel molto atteso film di Cameron Crowe La mia vita è uno zoo, distribuito nelle sale USA dalla 20th Century Fox, con Matt Damon, Scarlett Johansson, Patrick Fugit e Elle Fanning. Church ha poi lavorato nella black comedy di Voltage Pictures Killer Joe, presentato al festival di Venezia e interpretato anche da Matthew McConaughey, Emile Hirsh, Juno Temple e Gina Gershon. Prima di questo film, Church aveva fatto parte del cast di Another Happy Day, con Kate Bosworth, Demi Moore, Ellen Barkin, Jeffrey DeMun e Ellen Burstyn.
Più di recente Church è apparso nel film della Sony Screen Gems Easy Girl, una commedia con Emma Stone, Amanda Bynes, Lisa Kudrow, Stanley Tucci, Penn Badgley e Patrica Clarkson, diretta da Will Gluck. Il film ha ricevuto critiche estremamente positive ed ha fatto registrare ottimi incassi in tutto il mondo.
Nel 2009 Church era al fianco di Elisabeth Shue e Melissa Leo in Don McKay, selezionato al Tribeca Film Festival del 2009, nella dark comedy della 20th Century Fox A proposito di Steve, con Sandra Bullock e Bradley Cooper, e nel film della Paramount Pictures Immagina che con Eddie Murphy.
Church sarà presto sugli schermi nel film di fantascienza della Disney Pictures John Carter, del cui cast fanno parte anche Willem Dafoe, Bryan Cranston, Samantha Morton e Taylor Kitsch. La Disney distribuirà il film nelle sale USA nell’estate del 2012.
Church è stato apprezzato in tutto il mondo per il suo ruolo da cattivo, Sandman meglio noto come Flint Marko, nel terzo film della serie della Sony Pictures, Spider-Man 3, che resta ancora oggi al terzo posto per incassi nella classifica dei film del 2007. Quello stesso anno, Church era con Dennis Quaid e Sarah Jessica Parker nella produzione arthouse della Miramax, Smart People.
Church ha vinto un Emmy Award e ha ricevuto candidature al Golden Globe e dalla Screen Actors Guild per il personaggio di Tom Harte interpretato al fianco di Robert Duvall nel western epico di grande successo, Broken Trail-Un viaggio pericoloso, diretto da Walter Hill, presentato su AMC (American Movie Classics). Nel 2006 Church ha usato la sua particolarissima voce in due ruoli da doppiatore; il primo per la mucca nel film Dreamworks La gang del bosco, il secondo per il corvo Brooks, nel remake di un classico, La tela di Carlotta, distribuito da Paramount Pictures.
Thomas Haden Church ha fatto il suo debutto cinematografico nel 1993 nel leggendario film Tombstone. La sua performance è appena degna di nota, salvo per come viene crivellato di colpi all’O.K. Corral. Church si è fatto però poi notare nel ruolo del meccanico sempliciotto Lowell Mather nella serie della NBC Wings. E’ conosciuto anche per il suo ruolo da protagonista nella serie della FOX Ned and Stacey, nella quale recita al fianco di Debra Messing nel ruolo del moralista e bacchettone Ned Dorsey. Nel 1997 TIME Magazine ha definito Ned Dorsey “Una delle sei ragioni per le quali guardare la televisione”.
Church ha ricoperto ruoli in numerosi altri film, tra i quali il blockbuster George re della giungla, con Brendan Fraser, e il film realizzato per la televisione In fuga col malloppo, al fianco di uno straordinario (e bizzarro) Marlon Brando.
Inoltre Church è co-sceneggiatore e regista del film Rolling Kansas, selezionato al Sundance Film Festival nel 2003. Non apprezzato, ha trovato ora il suo posto nella programmazione di Comedy Central.
Church vive nel suo ranch in Texas.
Gina Gershon Sharla Smith
Gina è attualmente impegnata nella serie di successo della HBO How To Make It In America nei panni della elegante e sexy Nancy Frankenburg. Sarà presto nel nuovo film di Kevin Asch Great Neck, una rivisitazione de Il Grande Gatsby ambientato negli anni ‘80. Tra le sue interpretazioni recenti, quella nel film di Taylor Hackford Love Ranch con Helen Mirren e Joe Pesci. Tra gli altri film interpretati da Gina ci sono anche P.S. I Love You di Richard LaGravenese, Showgirls di Paul Verhoeven, Bound-Torbido inganno dei fratelli Wachowski, I protagonisti di Robert Altman, Prey for Rock & Roll di Alex Steyermark (per il quale ha fatto un tour promozionale e ha finito col produrre il documentario Rocked per IFC), The Insider di Michael Mann e Face/Off diJohn Woo. E’ anche nota per le serie tv della HBO Curb Your Enthusiasm, Rescue Me e Eastbound & Down.
Oltreoceano Gina ha lavorato con Danny Glover e un cast composto tutto da star turche nel film molto atteso Five Minarets in New York e nel film di Olivier Assayas che l’ha voluta per il ruolo di Elaine Si Gibril nel film francese Demonlover.
La Gershon è un’attrice estremamente versatile, come ha provato con i suoi successi sul palcoscenico, oltre che davanti alla macchina da presa. Dopo aver lavorato in produzioni off-Broadway e per piccole compagnie locali, ha fatto il suo debutto a Broadway nel gennaio 2001 nella rivisitazione di Sam Mendes di Cabaret. Per sei mesi ha interpretato il ruolo di Sally Bowles, che ha ripreso poi per un altro mese in ottobre.
Nel 2008 è riapparsa sui palcoscenici di Broadway nel revival della commedia Boeing Boeing, vincitrice del Tony Award come miglior revival. Tra gli altri spettacoli da lei interpretati a Broadway ricordiamo Bye Bye Birdie nel quale aveva il ruolo di Rose.
Come cantante, Gina ha debuttato con un album poliedrico intitolato In Search of Cleo (che è poi diventato uno show) al quale ha fatto seguito un album di canzoni per bambini, Beardo & Baddo – The Good, The Bad, & The Hungry. Gina è anche una scrittrice di libri per bambini. Nel 2008 Putmam Juvenile ha pubblicato il suo Camp Creepy Time, la storia di un ragazzo che scopre alcuni alieni nel suo campo estivo.
Killer Joe
I FILMMAKERS
William Friedkin Regista
William Friedkin è un regista, produttore e sceneggiatore americano noto soprattutto per il film Il braccio violento della legge, da lui diretto nel 1971 e perL’esorcista del 1973; per il primo ha vinto l’Oscar®per la miglior regia. Il suo film Bug (2006) ha vinto il premio FIPRESCI al festival di Cannes.
Dopo aver visto da ragazzo Quarto potere, Friedkin è rimasto affascinato dal cinema. Ha cominciato lavorando subito dopo il liceo alla WGN-TV. Ha poi avviato la sua carriera da regista dirigendo show televisivi dal vivo e documentari, compreso The People vs. Paul Crump che, oltre ad aver vinto diversi premi, ha contribuito a far commutare la sentenza che prevedeva la pena di morte per Crump. Come dice nel suo commento in voice over nella riedizione in DVD del film di Alfred Hitchcock La donna che visse due volte, Friedkin ha anche diretto uno degli ultimi episodi de L’ora di Hitchcock, dal titolo Off-Season nel 1965.
Due anni dopo sarebbe uscito il suo primo lungometraggio, Good Times, con Sonny e Cher. A questo ha fatto seguito Festa di compleanno scritto dal premio Nobel scrittore e sceneggiatore Harold Pinter, con il quale Friedkin ha creato un forte legame artistico trascorrendo nel 1967 un anno a Londra per lavorare con il drammaturgo. E’ stata poi la volta di diversi altri film tra i quali Festa per il compleanno del caro amico Harold, che affrontava il tema dell’omosessualità.
Nel 1971 esce nelle sale Il braccio violento della legge e ottiene un grande successo di pubblico e di critica. Girato con uno stile asciutto più adatto ai documentari che ai film hollywoodiani dell’epoca, il film ha vinto cinque premi Oscar®, tra i quali quello per il miglior film e quello per la miglior regia.
Friedkin ha poi realizzato nel 1973 L’esorcista, tratto dal bestseller di William Peter Blatty, destinato a rivoluzionare il genere horror e considerato da alcuni critici il miglior film horror di tutti i tempi. L’esorcista ha ottenuto 10 candidature agli Oscar®, compreso quelle per il miglior film e la miglior regia, e vincendo quelli per la miglior sceneggiatura e il miglior suono.
Dopo questi due celebri film Friedkin sarà considerato come uno dei principali registi della Nuova Hollywood. Il suo film successivo è stato Il salario della paura (1977), versione americana dell’omonimo classico francese, interpretato da Roy Scheider. Friedkin lo considera il suo film migliore.
Dopo Il salario della paura è la volta della commedia Pollice da scasso (1978), basato sulla vera rapina alla Brink diBoston, in Massachusetts, e del thriller molto discusso Cruising, con Al Pacino, e ancora oggi oggetto di accesi dibattiti.
Nel corso degli anni ’80 e ‘90 Friedkin ha realizzato L’affare del secolo (1983), con Chevy Chase, Gregory Hines e Sigourney Weaver, considerato da alcuni una versione moderna del Dottor Stranamore, il film d’azione di grande successo Vivere e morire a Los Angeles (1985), con William Petersen e Willem Dafoe, il dramma Assassino senza colpa? (1987) e Jade (1995) con Linda Fiorentino.
Nel 2000 L’esorcista è uscito di nuovo nelle sale con sequenze extra, incassando solo negli USA 40 milioni di dollari. In quello stesso anno è uscito il nuovo thriller di Friedkin Regole d’onore (2000), con Tommy Lee Jones e Samuel L. Jackson, altro grande successo al botteghino. Friedkin ha poi lavorato di nuovo con Tommy Lee Jones nel 2003 per The Hunted-La preda nel quale c’era anche Benicio Del Toro. Nel 2007 ha poi diretto Bug interpretato da Ashley Judd e Michael Shannon, scritto dallo scrittore premio Pulitzer Tracy Letts autore anche di Killer Joe.
Poi Friedkin ha diretto un episodio della serie TV di grande successo CSI: Crime Scene Investigation dal titolo Cockroaches (Scarafaggi), che gli ha fatto ritrovare il protagonista di Vivere e morire a Los Angeles William Petersen. Ha poi deciso di dirigere anche il duecentesimo episodio di CSI, dal titolo Mascara.
Friedkin ha iniziato a dirigere opere classiche e liriche nel 1998 con una produzione straordinariamente apprezzata del Wozzeck di Berg al Maggio Musicale fiorentino. Ha poi continuato nel 2002 con due opere in cartellone alla Los Angeles Opera: Il castello del principe Barbablù di Bartok e Gianni Schicchi di Puccini. Nel 2004, per la Los Angeles Opera, ha diretto Ariadne auf Naxos di R. Strauss. Altre opere da lui dirette comprendono: Sansone e Dalila di Saint-Saëns alla New Israeli Opera di Tel Aviv e Aida di Verdi al Teatro Regio di Torino nel 2005; Il castello del principe Barbablù/Gianni Schicchi per la Washington National Opera del Kennedy Center e, alla Bayerische Staatsoper di Monaco in Germania, nuove produzioni della Salome di Strauss e la prima di Das Gehege di Wolfgang Rihm nel 2006/07; Suor Angelica/Il Tabarro alla Los Angeles Opera nel 2008. Mr. Friedkin è tornato al Maggio Musicale nell’ottobre del 2011 con L’affare Makropulos di Leos Janácek e nel 2012 curerà la regia de I Racconti di Hoffmann di Offenbach al Theater An der Wien di Vienna.
Friedkin è nato a Chicago, figlio di Rae (Green) e Louis Friedkin. Ha ha due figli: Jack and Cedric. E’ sposato con Sherry Lansing, direttore del Consiglio dell’Università della California e una delle fondatrici di STAND UP TO CANCER.
Tracy Letts Sceneggiatore
Tracy Letts è autore di Superior Donuts, August: Osage County, Killer Joe, Bug, Man From Nebraska (inserito da Time Magazine nella top ten delle opere teatrali del 2003) e di un adattamento delle Tre sorelle di Chekov. E’ membro della Steppenwolf Theatre Company ed ha recitato in Homebody/Kabul, The Dazzle, Glengarry Glen Ross, Three Days of Rain e in Picasso at the Lapin Agile. Le sue interpretazioni sul grande schermo comprendono quelle in Guinevere, U.S. Marshalls e Chicago Cab. In TV è apparso in The District, Profiler, The Drew Carey Show, Home Improvement e Seinfeld. Tracy ha debuttato alla regia al Lookingglass Theatre con il dramma di Glen Berger Great Men of Science, No’s 21 & 22.
Ha scritto la sceneggiatura di Bug, film diretto da William Friedkin e interpretato da Ashley Judd. William Friedkin ha diretto anche un adattamento di Killer Joe con Matthew McConaughey. Tracy ha ricevuto nel 2008 il premio Pulitzer e un Tony Award per la sua pièce August: Osage County. Attualmente sta scrivendo una sceneggiatura per la Weinstein Company.
L’ultimo dramma scritto da Tracy Superior Donuts ha debuttato a Broadway nell’ottobre del 2009.
Nicolas Chartier Produttore
Nicolas Chartier, il produttore premio Oscar® per The Hurt Locker, negli ultimi 10 anni ha lavorato al finanziamento, alla produzione e alle vendite di molti film di genere diverso. Nel 2005 ha fondato la Voltage Pictures, una società per la produzione e le vendite internazionali. Ha gestito oltre 150 film solo negli ultimi 6 anni. The Hurt Locker è stata la prima produzione in-house della Voltage Pictures e ha vinto 6 Oscar® nel 2009, compreso quello come miglior film.
Killer Joe il secondo film prodotto internamente, diretto da William Friedkin e interpretato da Matthew McConaughey ed Emile Hirsch, è stato presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia nel settembre 2011. Il suo prossimo film, The Company You Keep, sarà diretto da Robert Redford e interpretato, oltre che dallo stesso Robert Redford, da Shia LaBeouf, Nick Nolte, Susan Sarandon, Richard Jenkins, Julie Christie e Brit Marling. La Voltage ha anche cofinanzato e venduto i diritti di film quali Le cronache dei morti viventi di George Romero, The Whistleblower, Fire with Fire, Peace Love and Misunderstanding e Summer at Dog Dave’s.
Prima di creare la Voltage, Chartier è stato vicepresidente per vendite e acquisizioni alla Myriad Pictures. In quella veste ha trattato le vendite di film quali The Good Girl e Maial College. Come presidente della Vortex Pictures, ha trattato titoli quali Il mio grosso grasso matrimonio greco di Joel Zwick e Sonny di Nicolas Cage.
Come capo delle acquisizioni alla Arclight Films, Chartier ha acquisito The Librarian-Alla ricerca della lancia perduta di Dean Devlin, il vincitore dell’Oscar® 2006 Crash e The Matador con Pierce Brosnan. Durante la sua permanenza alla Arclight, Chartier ha venduto anche Lord of War con Nicolas Cagee Il mercante di Venezia con Al Pacino.
Scott Einbinder Produttore
Prima di produrre Killer Joe con Nicolas Chartier, Scott Einbinder era amministratore delegato della Leomax Entertainment, una società di produzione cinematografica con sede a Los Angeles e a Berlino. Alla Leomax Einbinder ha prodotto il thriller psicologico Walled In-Murata viva, interpretato da Mischa Barton e tratto dal bestseller francese; Grace, che, dopo essere stato presentato al Sundance nel 2009, ha vinto il premio speciale della giuria al prestigioso Gerardmer Film Festival in Francia ed è stato selezionato da oltre 30 festival in tutto il mondo; e The Shortcut, coprodotto con la Happy Madison Productions di Adam Sandler. Einbinder ha supervisionato le attività di sviluppo, finanziamento, vendite, distribuzione e produzione per tutti e tre i film.
Prima di costituire la Leomax, Einbinder era partner della Sandstorm Films con sede a Los Angeles. La società aveva un first look deal con la divisione Screen Gems della Sony Pictures Entertainment. Alla Sandstorm Einbinder è stato produttore esecutivo di 14 film, compreso The Covenant con Taylor Kitsch e Chase Crawford. Nel weekend di uscita nelle sale nel 2006 il film si è posizionato al primo posto per incassi. Einbinder è stato l’artefice della creazione di uno speciale accordo di marketing tra la Screen Gems e Top Cow Comics, il terzo editore di fumetti al mondo per dimensioni, per cui la Top Cow avrebbe creato, prodotto e distribuito un fumetto tratto dalla sceneggiatura di The Covenant.
Tra gli altri film distribuiti dalla Screen Gems e prodotti da Einbinder The Forsaken e Outside Ozona con i candidati all’Oscar® Robert Forster e David Paymer. Einbinder è stato anche produttore esecutivo di 8MM 2 con Jonathan Schaech, Alien Hunter-Cacciatore di alieni con James Spader, The Marksman con Wesley Snipes, Vampires 3 e True Blue con Tom Berenger, e Sniper 2 e 3 entrambi interpretati ancora una volta da Berenger.
Mentre era alla Sandstorm, Einbinder ha supervisionato lo sviluppo, la produzione, i finanziamenti, la distribuzione e le vendite di film girati in Thailandia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Canada e Stati Uniti. Alla Sandstorm Einbinder ha prodotto Exit in Red con Mickey Rourke, Black Day Blue Night con JT Walsh e Gil Bellows, e Shadowhunter con Benjamin Bratt e Scott Glenn.
Prima di lavorare alla Sandstorm, Einbinder è stato un agente letterario, poi un manager responsabile per lo sviluppo alla Waterman Entertainment, dove ha lavorato a progetti per Universal Pictures, NBC, HBO e The Family Channel. Einbinder ha iniziato la sua carriera come agente pubblicitario e responsabile marketing alla New World Pictures and Empire Entertainment, dove ha lavorato sia in ambito nazionale che internazionale su campagne per la distribuzione in sala e in home video dei prodotti della società.
Oltre al suo lavoro nell’industria dell’intrattenimento, Einbinder è impegnato in numerose associazioni di volontariato ed enti benefici. E’ direttore del Southern California Regional Council e membro del National Board of Progressive Jewish Alliance – Jewish Funds for Justice, che informa e promuove campagne su temi legati alla giustizia economica e sociale, le libertà civili, la pace e il dialogo. E’ diplomato al Salvin Leadership Institute della Anti-Defamation League (ADL) ed è stato membro della Commissione per l’Industria dell’Intrattenimento della ADL.
Einbinder ha frequentato l’Università di Stato della California a Long Beach dove ha ottenuto il diploma in Film and Television, con indirizzo in Pubbliche relazioni e giornalismo. Ha anche studiato al dipartimento di cinema dell’Università di Paris III, Sorbonne Nouvelle.
Caleb Deschanel Direttore della fotografia
Caleb Deschanel, ASC (Direttore della fotografia) è diplomato alla scuola di cinema della USC e all’American film Institute. Ha catturato l’attenzione del pubblico una prima volta grazie alla sua fotografia per Black Stallion e Oltre il giardino entrambi usciti nel 1979. Ha poi ricevuto candidature agli Oscar® per due anni consecutivi nel 1983 e nel 1984 per Uomini veri e Il migliore. Nel 1982 ha fatto il suo debutto alla regia con il film 60 minuti per Danny Masters con Raul Julia, Griffin O’Neal e Joan Hackett per la American Zoetrope. Ha anche diretto Robinson Crusoe con Aidan Quinn. Ha poi curato la regia di diversi episodi della serie televisiva Twin Peaks e della serie Law and Order.
Deschanel ha curato la fotografia di L’incredibile volo nel 1996, ottenendo la sua terza candidatura agli Oscar® e una candidatura per la miglior fotografia dalla American Society of Cinematographers. Ha fotografato il film di Forrest Whitaker Ricominciare a vivere, Le parole che non ti ho detto di Luis Mandoki e ha ottenuto riconoscimenti per i risultati del suo lavoro in due super-produzioni: Anna and the King e The Patriot di Roland Emmerich (per il quale ha ricevuto un’altra candidatura agli Oscar® e ha vinto un ASC Award). E’ stato poi candidato agli Oscar® nuovamente per La passione di Cristo di Mel Gibson. Ha poi curato la fotografia de Il mister dei Templari e di Spiderwick-Le cronache, ha collaborato con il regista e sceneggiatore Robert Towne per Chiedi alla polvere e con Nick Cassevetes per La custode di mia sorella. Ha ricevuto un premio ASC alla carriera nel 2010.
Franco Giacomo Carbone Scenografo
Franco ha iniziato la sua carriera disegnando scenografie teatrali a New York City, lavorando per compagnie teatrali d’avanguardia come La Mama e la Circle Repertory Company. E’ passato al cinema quando è esploso il fenomeno del cinema indipendente a metà degli anni ‘90, dopo essersi diplomato all’AFI con una laurea in scenografia per il cinema e la televisione. Franco ha anche un diploma conseguito alla Parsons School of Design e alla Tisch School of the Arts della New York University.
Tra i film per i quali Franco ha realizzato le scenografie ci sono Hostel prodotto da Quentin Tarantino, diretto da Eli Roth e distribuito da Lionsgate, Wonderland con Val Kilmer, Down in the Valley con Edward Norton e Bug di William Friedkin, con Ashley Judd.
Il film I mercenari ha segnato la terza collaborazione di Franco con l’attore e regista Sylvester Stallone, per il quale aveva già realizzato le scene di Rocky Balboa e quelle per Rambo, ambientato nelle foreste della Tailandia.
Recentemente Franco ha lavorato alla commedia One for the Money, film con Katherine Heigl previsto in uscita quest’estate e distribuito da Sony, e a Killer Joe, scritto da Tracy Letts, diretto da William Friedkin e interpretato da Matthew McConaughey ed Emile Hirsh.
Attualmente Franco sta lavorando alle scenografie di The Last Stand, con Arnold Schwarzenegger, per Lionsgate Films.
Darrin Navarro Montatore
Killer Joe rappresenta la seconda collaborazione di Darrin Navarro con William Friedkin. Infatti, dopo aver lavorato con il grande regista come assistente al montaggio per una decina d’anni, è stato il montatore dell’apprezzato thriller psicologico Bug, interpretato da Ashley Judd e Michael Shannon. Poi Navarro ha contribuito con il rigore del suo sguardo e il suo senso della narrazione alla realizzazione dei film di Azazel Jacobs Momma’s Man e Terri, e all’horror indipendente di Paul Solet Grace, tutti selezionati al Sundance Film Festival. Recentemente Navarro ha montato il film indipendente di Alison Bagnall The Dish & the Spoon, interpretato da Greta Gerwig.
Tyler Bates Compositore / Innovatore
Musica elettronica d’atmosfera, melodie vocali inebrianti, ritmi ipnotici: questi sono solo alcuni dei modi possibili per descrivere le innovazioni musicali di Tyler Bates. Sia nella veste di uno dei compositori di musiche da film più richiesti per aver creato le colonne sonore di successi quali Watchmen, 300, Ultimatum alla Terra, Halloween di Rob Zombie e Halloween II, sia come realizzatore delle musiche della serie di successo di Showtime Californication, sia per aver scritto le musiche di videogame come Army of Two: The 40th Day, Transformers di Activision, 300 e Watchmen, Bates per il suo stile personale è riconosciuto come uno dei creatori di musica più innovativa dei nostri giorni. I suoi lavori più recenti comprendono Sucker Punch di Zack Snyder, The Way di Emilio Estevez, Super di James Gunn, e la serie animata di Genndy Tartakovsky per Cartoon Network Sym-Bionic Titan.
La musica di Bates possiede un timbro tutto suo in grado di attrarre filmmaker visionari desiderosi di realizzare film fuori dall’ordinario pur rimanendo commercialmente attraenti. Le sue composizioni per il film epico di Zack Snyder 300 contengono temi per orchestra e coro di ampio respiro che esprimono una vasta gamma di emozioni con un’eco di rock’n’roll. Snyder, al quale Bates aveva proposto delle idee per le musiche de L’alba dei morti viventi, ha deciso di affidare a lui la colonna sonora del suo film sugli zombie, diventato subito dopo un film culto del genere horror. Sia Rob Zombie che lo sceneggiatore de L’alba, James Gunn, hanno riconosciuto l’importanza della musica di Bates per il film, e lo hanno reclutato per scrivere le musiche delle loro produzioni, La casa del diavolo e Halloween-The Beginning, e Halloween II e Slither rispettivamente, che sono entrati tutti a far parte del pantheon dei classici di culto e hanno fatto guadagnare a Bates il soprannome di “DJ del diavolo” affibbiatogli dai registi!
Il film che ha consolidato definitivamente la carriera di Bates come compositore di colonne sonore è stato L’ultima volta che mi sono suicidato, una produzione arthouse della Be-Bop film, diretto da Stephen Kay e interpretato da Keanu Reeves, Adrien Brody e Thomas Jane. Il film, la cui apprezzata colonna sonora è stata poi pubblicata dalla Blue Note Records, ha portato i due a collaborare successivamente per altri film, compreso La vendetta di Carter; importantissimo nel far emergere lo stile di Bates nella musica da film. Subito dopo è stata la volta del debutto alla regia di Matt Dillon, City Of Ghosts, e dell’apprezzato film di Mario Van Peebles BAADASSSSS!
All’inizio della sua carriera, mentre componeva musiche per una serie di film low-budget, Bates, insieme alla cantautrice Lisa Papineau, aveva creato la band dei Pet. Il duo aveva fatto scalpore a Los Angeles tanto da permettere un debutto discografico con la Atlantic Records, la cui registrazione era stata effettuata nel 1996 nel castello di Amos nelle campagne irlandesi. I Pet hanno poi ottenuto il disco di platino per la canzone Lil’ Boots, dall’album della colonna sonora di Il Corvo 2, e hanno cominciato a girare in tournée con i Blink 182, i Limp Bizkit e i Social Distortion. Ma alla fine del 1997 il desiderio di Bates di scrivere e registrare musica con maggiore regolarità lo ha spinto a lasciare il gruppo e a concentrare la sua energia esclusivamente nella composizione di colonne sonore.
Tyler Bates ha vissuto nell’età della formazione a Chicago, dove ha sviluppato la sua ossessione per la musica. Entusiasta e avido di conoscere, sua madre gli ha fatto ascoltare una serie di artisti diversi accostandolo a diversi generi musicali: da Zappa a Coltrane, da Simon e Garfunkel a Sly Stone. Gli album delle colonne sonore dei musical di Broadway Hair e Jesus Christ Superstar hanno lasciato su di lui un’impressione indelebile, sia dal punto di vista compositivo che emotivo.
All’età di dieci anni i suoi cugini adolescenti gli hanno fatto poi conoscere i Led Zeppelin e i Kiss, che lo hanno spinto ad abbandonare il sassofono per la chitarra elettrica. Poi è stata la volta dei primi dischi degli U2, della Gang of Four e dei King Crimson, dei quali rimane traccia ancora oggi nella sua musica. I limiti imposti dal suo studio casalingo sono diventati parte integrante del suo processo creativo; innescando un approccio sperimentale nello sforzo di dar vita alle sue idee compositive.
La sua avventura nel mondo della produzione musicale ha avuto inizio utilizzando mangianastri collegati tra loro per registrazioni multitraccia. Un Echoplex e altri apparecchi per la distorsione del suono hanno aperto la strada alle sue esplorazioni nelle atmosfere sperimentali e al suo amore per il controtempo, mentre studiava gli effetti delle variazioni di velocità del nastro sui suoi brani live e preregistrati.
A diciannove anni Bates gestiva una piccola ditta commerciale a Chicago mentre godeva i primi successi in alcune band, ma non poteva ignorare il richiamo esercitato dal desiderio di espandere la sua carriera musicale. Nel 1993, incoraggiato dall’offerta ricevuta di comporre una colonna sonora con un compenso previsto inferiore ad un mese di affitto, Bates, che aveva ancora pochissima esperienza nella realizzazione di musiche da film, ha fatto ritorno a Los Angeles dov’era nato.
Nel 2011, con oltre 40 film e 17 anni di esperienza nella composizione di colonne sonore, Bates è considerato oggi un compositore all’avanguardia per le sue innovazioni nella musica da film, sempre pronto a trovare nuove strade per collegare le emozioni alle astrazioni e il mondo organico a quello dell’elettronica.