75 ANNI PER ROBERT REDFORD (Santa Monica, 18 agosto 1937)
ROBERT REDFORD è una mosca bianca nell’industria dell’Entertainment. Sebbene sia famoso in tutto il mondo da più di trent’anni, rimane un individuo molto geloso della sua privacy. E’ un attivo ambientalista, un uomo che si batte per la responsabilità sociale e l’impegno politico, oltre che un artista e un uomo d’affari che sostiene con forza l’espressione creativa senza compromessi. La sua passione rimane quella di lavorare a film di sostanza e di importanza socio-culturale, oltre che incoraggiare gli altri ad esprimere se stessi per mezzo dell’arte. Oltre alla sua notorietà come attore, Redford si è aggiudicato un Directors Guild of America Award, un Golden Globe e un Academy Award come miglior regista quando ha esordito dietro alla macchina da presa con il suo emozionante dramma su una famiglia divisa, Gente comune (Ordinary People). In seguito, ha diretto e prodotto Milagro (The Milagro Beanfield War) e In mezzo scorre il fiume (A River Runs Through It), per il quale ha ricevuto una candidatura come miglior regista ai Golden Globe, mentre nel 1994 per Quiz Show ha ottenuto le nomination all’Oscar® come miglior film e regia e quella come miglior regista ai Golden Globe. Redford ha anche ottenuto due candidature ai Golden Globe (miglior film e miglior regista) per L’uomo che sussurrava ai cavalli (The Horse Whisperer) nel 1998, mentre due anni più tardi ha diretto e prodotto La leggenda di Bagger Vance (The Legend of Bagger Vance). Nato a Santa Monica, in California, ha frequentato la University of Colorado, che ha abbandonato per trasferirsi a Parigi, dove ha studiato all’École des Beaux Arts. Quando è tornato negli Stati Uniti, Redford si è iscritto alla scuola d’arte di Brooklyn e all’American Academy of Dramatic Arts per studiare recitazione. Ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista a Broadway in Una domenica a New York (Sunday in New York), a cui hanno fatto seguito Little Moon of Alban e A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park) di Neil Simon, per la regia di Mike Nichols. Il suo primo ruolo cinematografico è avvenuto in Caccia di guerra (War Hunt), in cui Sydney Pollack, che sarebbe in seguito diventato suo amico e che spesso lo avrebbe diretto, interpretava una piccola parte. Ha ripreso il ruolo del fresco sposo Paul Bratter nella versione cinematografica di A piedi nudi nel parco (Barefoot in the Park) a fianco di Jane Fonda, ottenendo grandi consensi da parte della critica e del pubblico. I suoi primi lavori comprendono, tra gli altri, Lo strano mondo di Daisy Clover (Inside Daisy Clover) con Natalie Wood, La caccia (The Chase), Questa ragazza è di tutti (This Property is Condemned), Ucciderò Willie Kid (Tell Them Willie Boy is Here) e Situazione disperata ma non seria (Situation Hopeless, But Not Serious). Nel 1969, Redford e Paul Newman hanno collaborato come protagonisti del western Butch Cassidy (Butch Cassidy and The Sundance Kid), per la regia di George Roy Hill. Il film è diventato immediatamente un classico e ha reso Redford uno degli attori più richiesti dall’industria dello spettacolo. In seguito, lui, Newman e Hill si sono ritrovati per La stangata (The Sting), che ha vinto sette Oscar®, compreso quello come miglior film, oltre a far ottenere a Redford una candidatura come miglior attore. In seguito, si è costruito un’ottima carriera come interprete, partecipando a film importanti come Corvo Rosso non avrai il mio scalpo (Jeremiah Johnson), Come eravamo (The Way We Were), Il grande Gatsby (The Great Gatsby), I tre giorni del Condor (Three Days of the Condor), Il temerario (The Great Waldo Pepper), Brubaker, Quell’ultimo ponte (A Bridge Too Far), Il migliore (The Natural), La mia Africa (Out of Africa), Pericolosamente insieme (Legal Eagles), I signori della truffa (Sneakers), Proposta indecente (Indecent Proposal) e Qualcosa di personale (Up Close and Personal). Nel 2001, ha lavorato a Spy Game e Il castello (The Last Castle), mentre tre anni più tardi è apparso in In ostaggio (The Clearing) e, nel 2005, ne Il vento del perdono (An Unfinished Life). Redford ha interpretato diversi film prodotti dalla sua società Wildwood Enterprises, fondata nel 1968. Nella duplice veste di attore e produttore per l’etichetta Wildwood ha lavorato ne Gli spericolati (Downhill Racer), Il candidato (The Candidate), Il cavaliere elettrico (The Electric Horseman) e Tutti gli uomini del presidente (All the President’s Men), che ha ottenuto sette candidature all’Oscar®, compresa quella per il miglior film. Redford ha anche prodotto A Civil Action con John Travolta ed è stato produttore esecutivo dei film How to Kill Your Neighbor’s Dog, L’altra faccia di Beverly Hills (Slums of Beverly Hills), No Looking Back, Il senso dell’amore (She’s the One) e de I diari della motocicletta (The Motorcycle Diaries), che sono stati realizzati attraverso la sua etichetta South Fork Picture. Per la televisione, Redford è stato il produttore esecutivo del primo episodio della serie della PBS Mystery!, basata sul romanzo di Tony Hillerman, Skinwalkers, con la sceneggiatura di Jamie Redford, la regia di Chris Eyre e l’interpretazione di Adam Beach e Wes Studi nei panni dei due agenti nativi americani Jim Chee e Joe Leaphorn della Navajo Tribal Police. In precedenza, era stato il produttore esecutivo del film per la televisione Grand Avenue, trasmesso dalla HBO nel 1996. Gran parte della vita di Redford è dedicata al Sundance Institute (che prende il nome dal fuorilegge che interpretava in Butch Cassidy), fondato nel 1981. Il Sundance Institute è volto a sostenere e sviluppare i lavori di sceneggiatori e registi emergenti, e a mostrare a livello nazionale ed internazionale il nuovo cinema indipendente. I loro acclamati laboratori di sceneggiatura, regia, drammaturgia e produzione si svolgono al Sundance Village nel ritiro di montagna in Utah, fondato da Redford nel 1969. Il Sundance Film Festival è un programma dell’Istituto ed è universalmente riconosciuto come la rassegna di cinema indipendente più importante del mondo. Il Sundance Channel, che sostiene ulteriormente la missione e l’impegno del Sundance Institute verso i cineasti indipendenti, fornisce agli spettatori televisivi titoli avvincenti tra film, cortometraggi, documentari, cinema mondiale e animazione, tutto mostrato senza tagli ed interruzioni pubblicitarie. Lanciato nel 1996, il Sundance Channel è nato grazie ad un accordo tra Robert Redford, la Showtime Networks Inc. e gli Universal Studios. Redford ha fondato il Catalogo Sundance nel 1989 per sostenere sia il Sundance Institute, che i notevoli artisti che vi partecipano. Nel febbraio del 1996, Redford ha ricevuto il prestigioso premio alla carriera da parte della Screen Actors Guild, che ha celebrato il suo contributo al cinema. Nel marzo del 2002, ha ricevuto un Academy Award® ad honorem, per i suoi risultati come “attore, regista, produttore e creatore del Sundance, un’ispirazione per i cineasti indipendenti ed innovativi di tutto il mondo”. Robert Redford ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo lavoro in favore dell’ambiente, tra cui il Audubon Medal Award nel 1989, l’United Nations Global 500 Award nel 1987, l’Earth Day International Award nel 1993 e il Nature Conservancy Award nel 1994. Nel 1997, ha anche ottenuto la National Medal for the Arts dal Presidente Clinton, mentre nel 2001 si è aggiudicato il Freedom in Film Award presentato dal First Amendment Center. Nel 2002, è stato onorato con il Pell Award alla carriera per l’eccellenza nelle Arti, mentre due anni più tardi ha ricevuto il riconoscimento alla carriera Forces for Nature dal Natural Resources Defense Council (NRDC). A dicembre del 2005, Redford ha accettato le onorificenze del Kennedy Center per i suoi “notevoli risultati nelle arti interpretative e come riconoscimento al suo contributo straordinario alla vita della nostra nazione”. E’ anche l’autore del libro The Outlaw Trail. Nel 1979, ha prodotto The Solar Film, un cortometraggio sull’energia solare che è stato nominato ad un Academy Award®. Tra gli altri documentari che ha prodotto, ricordiamo il pluripremiato Yosemite: Fate of Heaven e Incidente a Oglala (Incident at Oglala).