CRISTIANA FARINA, L’ESPERIENZA DI “MARE FUORI” AL SUOR ORSOLA BENINCASA

Napoli. La sceneggiatrice ed autrice tv Cristiana Farina è la protagonista, mercoledì 10 aprile (ore 14) dell’incontro organizzato da Galà del Cinema e della Fiction e dall’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

Nella seicentesca Sala degli Angeli dell’Ateneo di Corso Vittorio Emanuele, Cristiana Farina, ideatrice oltre che sceneggiatrice insieme a Maurizio Careddu della serie italiana dei record, “Mare fuori”, incontrerà gli studenti dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione e in Digital humanities e agli allievi del Master in Cinema e Televisione dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

All’incontro, moderato dal giornalista Marco Spagnoli, prenderanno parte Paola Villani, Direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università Suor Orsola Benincasa, Valeria Della Rocca, Direttore Generale Galà Cinema e Fiction, Arturo Lando, coordinatore scientifico del Master in Cinema e Televisione del Suor Orsola Benincasa.

“Dedicare attenzione e spazio ai mestieri del cinema – sottolinea Valeria Della Rocca – è una naturale estensione del lavoro che la nostra struttura realizza anno per anno nell’ambito del comparto produttivo legato all’industria cinematografica. Lo sviluppo di tale settore sul nostro territorio, grazie anche alle attente e lungimiranti politiche culturali attivate in tal senso dalla Regione Campania e perseguite con tenacia dalla sua Film Commission, ci trova perfettamente in linea nell’obiettivo di favorire lo sviluppo professionale delle giovani generazioni di tecnici ed operatori per il cinema e la televisione. Ed è per questo motivo che, grazie all’importante e imprescindibile collaborazione con il Suor Orsola Benincasa, abbiamo attivato questo nuovo segmento di attività, dedicato alla formazione, che inizia proprio con l’incontro che si realizza nella splendida sala dell’Ateneo napoletano”.

“Sono millenni, ormai, che Napoli si perde nei suoi racconti – evidenzia Paola Villani – ed è un dato di fatto che i numerosi ‘casi’ mediatici di narrazione cinematografica e televisiva della città di Napoli hanno certamente contribuito a formare e modificare l’immagine della nostra città. Si tratta di un capitolo caldissimo e resta, per una italianista, la assoluta centralità, il potere delle narrazioni. Certamente è un dovere delle Università mettere al centro dei nostri tradizionali studi sociologici, antropologici e pedagogici ma anche delle moderne riflessioni sullo storytelling e sulla sceneggiatura per il cinema e la televisione questi ineludibili fenomeni televisivi e/o cinematografici come Mare Fuori”.

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