IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO : LE LOCATION. Dalle riprese aeree all’India…tre diverse città hanno ospitato Gotham: Pittsburgh, Los Angeles e New York

IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO :  LE LOCATION. Dalle riprese aeree  all’India…tre diverse città hanno ospitato Gotham: Pittsburgh, Los Angeles e New York

IN VOLO…..

Vista la preferenza di Nolan nel voler girare quanto più possibile dal vivo, la maggior parte del prologo è stato girato in aria, sopra i cieli di Inverness, Scozia. Dall’inizio alla fine, si è trattato di un enorme gioco di squadra, facendo attenzione alla sincronizzazione ed alla precisione. La pianificazione del prologo in alta quota, è iniziata mesi prima, avendo come scopo primario la sicurezza delle persone. Il produttore esecutivo Kevin De La Noy asserisce, “Spesso, quello di cui ci occupiamo è spingerci oltre i limiti, ma siamo sempre molto attenti alla salute delle persone”. Prima di iniziare in presa diretta, il team degli effetti visivi, guidato dal supervisore Paul Franklin, crea un animatic—un’animazione computerizzata delle scene, a bassa risoluzione—così che i diversi reparti possano analizzare cosa possa funzionare e cosa meno. Dice Franklin, “Attraverso la previsualizzazione iniziale, possiamo farci un’idea di cosa possa essere girato dagli stuntmen e cosa debba andare agli effetti speciali, e quali siano le richieste degli effetti speciali. Questo sistema ha aiutato tutti i reparti a capire quale sarebbe stata la loro parte, una terminata la sequenza”.

Tom Struthers ha adottato enormi misure di sicurezza per azzerare il rischio, agli stuntmen che si calano dal C-130 sul piccolo jet. Il coordinatore controfigure racconta, “per quanto ne so, questo non è mai stato fatto prima—quattro persone che si lanciano dalla carlinga di un aereo in volo, separatamente, ed atterrano su un altro aereo in volo. Ci sono voluti diversi test con i manichini, oltre a diversi tipi di piattaforme, prima di poterlo fare eseguire ad una persona. Esistevano procedure d’emergenza, per permettere agli attori, in caso di emergenza, di tagliare i cavi e paracadutarsi al suolo, che fortunatamente non sono servite. I ragazzi sono stati fantastici”.

Altri preparativi sono stati fatti a terra, dove la fusoliera dell’aereo della CIA, sarebbe dovuto schiantarsi. L’intera area è stata fatta sgomberare, per assicurarsi che non ci fosse alcuna pericolo per le persone o la fauna selvatica. Anche il tempo ha dato il suo contributo, assicurando alla produzione giornate limpide. Una volta che tutto era pronto, Nolan ed il direttore della fotografia Wally Pfister, hanno ripreso tutte le azioni da un elicottero che viaggiava alla stessa velocità dei due aerei. La migliore testimonianza dell’efficienza e del grado di esperienza, di tutte le persone coinvolte, è stata che l’intera sequenza, originariamente pianificata in nove giorni, è terminata in due. “È stata una bella cavalcata, e credo che il pubblico se ne accorgerà”, dice Nolan.

 

La lotta che si svolge all’interno jet è stata girata a Cardington, un hangar per aerei modificato, a nord di Londra. Il team di Corbould team ha costruito la fusoliera dell’aereo su sospensioni cardaniche, capace di portare l’aereo dalla posizione orizzontale a quella verticale, nonché di farlo rollare, mettendo così a dura prova l’equilibrio di cast e troupe. “Non capisco perché, sui set di Chris finiamo sempre per ruzzolare o essere capovolti”, dice Pfister, tra il serio e il faceto. “Dal punto di vista della logistica, è sempre una sfida quando stai girando, ma è anche vero che rende il film grandioso”. Il prologo del film è stato girato completamente con macchine da presa IMAX, utilizzate anche per altre scene nel film, soprattutto quelle d’azione. “Adoro lavorare con queste macchine da presa”, dichiara Nolan, “perché aggiunge gamma ed amplia il tableau dell’immagine. Abbiamo imparato molto in passato, con l’uso di queste macchine in ‘Il Cavaliere Oscuro’, così ora possiamo affinare le nostre tecniche e offrire un esposizione migliore, e così via. La tecnologia è andata avanti, il che ci permette di passare al livello superiore”. Pfister afferma, “IMAX è un formato coinvolgente sia dal punto di vista visivo che del suono, in quanto l’immagine riempie lo spazio visivo ed il suono ti colpisce da ogni angolo della sala. Abbiamo passato circa sei mesi al lavoro con Panavision e IMAX per riattrezzare il mirino delle macchine da presa, oltre a realizzare nuove focali, il che ci ha consentito di girare in condizioni di luce molto bassa. Con queste modifiche, siamo riusciti a fare cose che non avremmo potuto fare in passato”. Girare con luce scarsa è stato importante perché, molte scene cruciali si svolgono sotto terra, incluse quelle nella Batcaverna. Con la distruzione del Wayne Manor—e quindi anche della Batcaverna originale—nel primo film, Bruce Wayne ha temporaneamente spostatola base operativa nel Bat-Bunker.

Ad ogni modo, la dimora è stata ricostruita con l’inclusione di una nuova Batcaverna, che rispecchia gli elementi di design dei precedenti set. Nathan Crowley, in coppia con il suo amico, lo sceneggiatore Kevin Kavanaugh spiega, “Chris ed io abbiamo ponderato su come miscelare la Batcaverna ed il Bat-Bunker, che è incredibilmente geometrico e moderno ed è tutto nettamente incassato nelle mura. Abbiamo pensato di portare avanti la stessa idea di allagare la Batcaverna, così tutto viene nascosto dall’acqua. Quando si entra è solo una caverna, ma basta spingere un bottone, e vengono fuori questi cubi perfetti che contengono i più disparati oggetti, dal costume di Batman al super computer”. Nolan osserva, “Una straordinaria combinazione tra la realtà tattile della Batcaverna e la funzionalità del Bat-Bunker”. Il Bat-Bunker è stato realizzato a Cardington.

 

Ad ogni modo, la nuova Batcaverna, completa di cascate d’acqua funzionanti, è stata costruita presso lo Stage 30 dei Sony Studios a Culver City, California. Il set era ideale, poiché è provvisto di un serbatoio che può contenere circa 3 milioni di litri di acqua. Un’altra delle caratteristiche principali, della base operativa di Bane, sono le correnti d’acqua, che scorrono nella rete fognaria di Gotham City. Il set è stato costruito a Cardington, dove gli spazi cavernosi hanno permesso alla produzione, di costruire dei tunnel che conducono ad una struttura di cemento e acciaio corrugato, molti piani più in alto. Per la luce del set, racconta Pfister, “Ho suggerito di usare luci sovraesposte per fare in modo che sembrasse di entrare in un’arena. Così abbiamo ottenuto questi punti molto chiari di luce, che vanno dal bianco assoluto, e che aiutano a costituire l’asprezza dell’ambiente”. Cardington ha anche ospitato un set multilivello più imponente: una prigione infernale, che, oltre ad essere sotto terra, è a un tiro di schioppo dalla tana di Bane. La prigione è un labirinto di celle di pietra,scavato grossolanamente, in un vasto abisso. Le porte a sbarre delle celle sono aperte, visto che c’è un solo modo di evadere: un pozzo verticale impossibile da scalare, che conduce alla superficie.

 

Esistevano due pozzi costruiti a Cardington, il più alto era di 40 metri. Gli esterni della prigione sono stati girati a Jodhpur, India, in cui il passaggio vietato si univa alla desolazione. In netto contrasto con le località remote, la facciata esterna del Wayne Manor era una dimora esistente, scovata a Nottingham, Inghilterra.

Nonostante Bruce abbia mantenuto la promessa di ricostruire la casa “mattone per mattone”, gli interni sono stati progettati in maniera più sterile, un appartamento più che una casa. Nei primi due film, Chicago si è prestata per Gotham City, ma per la conclusione della trilogia, tre diverse città hanno ospitato Gotham: Pittsburgh, Los Angeles e New York. In alcune sequenze, la stessa azione è stata girata in più luoghi, iniziando in una città e, senza soluzione di continuità, terminare in un’altra. Dice Pfister, “É stata un operazione difficile in termini di continuità. Abbiamo girato in città diverse, in stagioni diverse, a diversi orari del giorno, tutto ciò ha comportato un enorme mole di pianificazione, per cercare di ritrovare la stessa luce, ed essere sicuri che tutto abbia un senso. Tutto doveva essere mappato attentamente, con Chris ed i direttori in esterni, per capire esattamente quando girare ed in quali strade”. A Pittsburgh, oltre 11,000 figuranti si sono spostati in massa a Heinz Field per la scena in cui Bane, da il via alla sua rivoluzione con un esplosiva dimostrazione di forza. La casa dei beniamini della città, la squadra di football degli Steelers, è diventata la graticola dei Gotham Rogues, che indossavano i colori nero e oro della vera squadra. Il produttore esecutivo, Thomas Tull è anche co-proprietario dei Pittsburgh Steelers, così da sentirsi fiero di vedersi rappresentato, sebbene nella finzione del film. Alcuni giocatori, stelle dei Pittsburgh Steelers, sono stati selezionati per giocare nella squadra dei Gotham Rogues. Dal lato opposto, l’attuale Sindaco di Pittsburgh, Luke Ravenstahl, ha partecipato alla partita, come kicker per i Rapid City Monuments. Emma Thomas nota, “Quando stai lavorando ad un film da mesi, inizi a pensare di essere il centro dell’universo. Poi vedi gli Steelers con i tifosi di Pittsburgh, e ti accorgi che esiste un altro livello di celebrità. É stato elettrizzante averli tutti in scena quel giorno”. “Ci siamo veramente divertiti a Pittsburgh”, aggiunge Nolan. “Ci hanno offerto un’accoglienza calorosa, specialmente se si considera che abbiamo dovuto chiudere intere aree della città, a volte per alcune settimane. Questo ci ha aiutato molto a realizzare scene che, sarebbe virtualmente stato impossibile realizzare altrove”. La produzione si è avvantaggiata del fatto che, il terreno dello stadio era in programma di essere rimpiazzato per l’avvicinarsi della stagione di football. Il reparto effetti speciali di Corbould, ha piazzato strategicamente dell’esplosivo, fatto poi detonare lungo il campo. Sulla superficie esistente, è stata costruita una piattaforma, per dare ai giocatori del Gotham Rogues una pista da corsa, e per dare l’illusione che i giocatori che li inseguivano, cascassero nel crescente baratro. Il campo collassato ed i conseguenti crateri, sono stati creati digitalmente dal team degli effetti visivi di Paul Franklin.

A Los Angeles, alcuni luoghi importanti sono stati usati come set per interni, tra questi il Convention Center, diventato la Divisione di Scienze Applicate della Wayne Enterprises; la storica Union Station, diventata un tribunale di fortuna, ed un palazzo sulla South Spring Street, trasformato nel piano commerciale della Borsa.

Gli esterni della borsa, sono stati appropriatamente allestiti nel centro finanziario di Wall Street, a New York City. Per ben due fine settimana, la produzione ha fatto chiudere l’intero distretto finanziario, per girare due scene del confronto cruciale, coinvolgendo il cast principale, le controfigure, e diverse migliaia di figuranti. Alla fine, c’erano oltre 600 controfigure impegnate nell’azione, e così per mostrare ad ognuno le coreografie, Struthers ha dovuto dividerli in gruppi e poi suddividerli in gruppi ancora più piccoli. “Girare in luoghi come Wall Street è sempre logisticamente complicato, non fosse altro che per il numero di persone impegnate”, dice Nolan. “Abbiamo avuto una cooperazione totale dalla popolazione, e tutto è andato per il verso giusto, il che è un tributo a tutti quelli coinvolti. Ho avuto fortuna nel trovare così tante persone eccezionali, in tutti i reparti. So di poter contare su di loro e sui loro suggerimenti, so che daranno sempre il massimo, e questo rende il mio lavoro più semplice”. Le settimane finali delle riprese principali, sono state fatte a New York, in luoghi come la Trump Tower, che è servita come esterno della Wayne Enterprises, ed il Queensboro Bridge, il cui piano superiore è rimasto chiuso due giorni per le riprese, inclusa una scena in cui Batman domina la città, per la protezione della quale era disposto a sacrificare tutto. Dichiara Nolan, “Gotham è da sempre ispirata a New York. La sua versione accentuata, ma da sempre fonte d’ispirazione, da qui il nome Gotham. Così ho ritenuto che dovessimo mostrare un po’ più di New York in questo film, in particolare perché

 

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