Dragan, ex rapinatore redento dal passato misterioso e Daniele, umile operaio, giovane padre di Andrea e marito di Sofia, condividono entrambi la passione per il gioco degli scacchi, grazie alla quale diventano presto ottimi amici. Quando il signor Assante, facoltoso e spietato imprenditore, padre di una figlia con problemi di tossicodipendenza, decide di trasferire la sua azienda all’estero dove i profitti sono maggiori, Daniele, rimasto senza lavoro e disperato per le disastrose condizioni finanziarie nelle quali versa la sua famiglia, convince Dragan, inizialmente restio nell’accettare la proposta, a ripercorrere il proprio passato. Il destino del poliziotto Fabrizio, marito violento e padre assente, si legherà indissolubilmente a quello degli altri tre protagonisti, facendo convergere in modo definitivo e irreparabile gli eventi.
“Il diavolo è Dragan Cygan – sottolinea il regista Emiliano Locatelli – è una storia di amicizia e vendetta, il racconto corale di quattro personaggi agli antipodi, i cui destini apparentemente paralleli si incorociano in modo irreparabile. A cavallo tra il thriller e il poliziesco, alternando fasi più intimiste a scene concitate, è un film di genere drammatico che affronta tematiche sociali tipiche di un certo cinema d’autore, penso a quello di Ken Loach ed Elio Petri per esempio. È questa l’utopia intrinseca del film: far riflettere intrattenendo, tentativo ambizioso di ibridazione tra film di genere e cinema d’autore”.