Luce Cinecittà trionfa ai Nastri d’Argento del Documentario con i premi a Io, noi e Gaber di Riccardo Milani, Enigma Rol di Anselma Dell’Olio e MUR di Kasia Smutniak

 

Luce Cinecittà imprime il suo marchio produttivo ai Nastri d’Argento per il Documentario, annunciati oggi dal Sindacato Giornalisti Cinematografici – SNGCI, con ben tre premi principali:

- il Nastro per il miglior documentario su Cinema, Spettacolo, Cultura a Io, noi e Gaber di Riccardo Milani

-  il Nastro al Miglior Docufilm assegnato a Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, entrambi coprodotti dal Luce.

- il Nastro per il Miglior Documentario – Cinema del Reale MUR di Kasia Smutniak, coprodotto e distribuito nelle sale da Luce Cinecittà; 

Una grande affermazione dal premio più antico del nostro cinema, conferito dai giornalisti cinematografici per la factory creativa di Luce Cinecittà. Un’attenzione particolarmente significativa in una stagione di profondi cambiamenti per l’industria e il pubblico anche del cinema documentario. 

 

 

A Gustavo Rol, una delle più controverse figure del novecento italiano, è dedicato Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, Miglior Docufilm ai nastri 2024, una produzione La Casa Rossa con Rai Cinema in coproduzione con RS Productions e Pepito Produzioni in associazione con Luce Cinecittà. Il sensitivo torinese è raccontato attraverso testimonianze, materiale di repertorio, video d’archivio e ricostruzioni sceniche, per fare luce su una figura dibattuta e di intatto fascino.

A vent’anni dalla scomparsa, Riccardo Milani ha dedicato a Giorgio Gaber, uno dei maggiori protagonisti della musica italiana Io, noi e Gaber, autentico caso di pubblico e vincitore del Nastro per il Miglior docu su Cinema Spettacolo e Cultura.  Il film racconta da un lato la parte privata, dall’altro riunisce un coro di grandi personaggi e artisti che lo hanno amato. Prodotto da Atomic, Rai Documentari, Luce Cinecittà, il film è distribuito da Lucky Red.
MUR, vincitore del Nastro d’argento per il Miglior documentario di Cinema del Reale, prodotto da Fandango in associazione con Luce Cinecittà, che lo ha portato in sala, segna l’esordio alla regia di Kasia Smutniak, una delle attrici più popolari e apprezzate del nostro schermo. Protagonista del film un muro, in costruzione in Polonia, eretto per dissuadere l’ingresso di migranti in cerca di rifugio. Un’opera che è insieme un toccante diario personale e una denuncia contro una politica sorda all’accoglienza.

 

Con questi tre titoli vincitori, Luce Cinecittà era presente nella selezione ufficiale dei Nastri documentari con ben altri 8 titoli di coproduzione e distribuzione.

Una rappresentanza forte e prestigiosa, che Luce Cinecittà condivide con gli altri produttori partner, e per la quale ringrazia il Sindacato Giornalisti Cinematografici, costantemente attento a illuminare il cinema documentario. Un settore che porta sempre più importanti risultati alla nostra industria, in termini di pubblico e di qualità e libertà creativa.

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